Nel corso del Seatrade Cruise Shipping 2011 di Miami sono stati presentati i dati della Cemar Agency Network. Secondo le stime della Cemar nel 2011 si registrerà un importante incremento sulla movimentazione dei crocieristi nei porti italiani, con una previsione di 10.982.000 passeggeri (+16,94%) e 5.062 toccate nave (+4,81%). Civitavecchia si conferma il porto principale con quasi 2,5 milioni di passeggeri, seguono Venezia con 1,65 milioni, Napoli con 1,275 milioni, Livorno con 945.000 passeggeri, seguita da Savona con 931.000, Genova con 874.000, Bari con 525.000, e Palermo con 519.000.
Ma la crescita non riguarda solo l’Italia, il 2011 promette di essere un buon anno per l’intera industria delle crociere. Dei 16 milioni di passeggeri stimati per quest’anno, il 75% proviene dagli Stati Uniti e dal Canada, il 25% dai mercati di Europa e Asia. Cina, Brasile e Russia i nuovi mercati obiettivo dell’industria. Mentre i segmenti in più forte progresso sono gruppi e famiglie.
(Per maggiori informazioni: www.cruiseshippingmiami.com)
E’ stato pubblicato il rapporto della Banca d’Italia dedicato al “Turismo Internazionale dell’Italia” disponibile al link: http://www.bancaditalia.it/statistiche/rapp_estero/altre_stat/turismo-int.
Secondo lo studio la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato, nel mese di dicembre 2010, un saldo netto positivo di 232 milioni di euro, a fronte di uno di 127 milioni di euro nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 1.416 milioni di euro, sono aumentate del 2,5%, quelle dei viaggiatori italiani all' estero, per 1.184 milioni di euro, sono diminuite del 5,6%.
Nel periodo gennaio-dicembre 2010 si è avuto un saldo netto positivo di 8.788 milioni di euro, a fronte di uno di 8.841 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 29.170 milioni di euro, sono aumentate dell'1,1%, quelle dei viaggiatori italiani all' estero, per 20.382 milioni di euro, sono aumentate dell' 1,8%. Nel periodo gennaio-dicembre 2010, limitatamente ai soli viaggiatori pernottanti, la spesa pro capite giornaliera degli italiani all' estero, pari a 75 euro, è diminuita dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La spesa degli stranieri, pari a 89 euro, è aumentata del 3%. Con riferimento ai soli viaggiatori pernottanti, la durata media del viaggio per gli italiani è di circa 9 giorni, in aumento dell'1% rispetto al 2009, mentre per gli stranieri è pari a 7 giorni, in calo del 2,5%. La spesa pro capite per viaggio degli italiani, di 664 euro, si è contratta dello 0,7% e quella degli stranieri, di 623 euro, è aumentata dello 0,5%.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)
E’ stata pubblicato il rapporto annuale del World Economic Forum sulla competitività nel settore viaggio e turismo, disponibile al link: http://www.weforum.org/issues/global-competitiveness.
Dallo studio emerge che l’Italia, su 139 paesi esaminati, occupa la 27a posizione in classifica e il 1° posto in “infrastrutture turistiche”. Fra i punti di debolezza del nostro paese si sottolinea la bassa competitività in termini di prezzi, categoria in cui si classifica 129a. Al vertice della graduatoria si conferma la Svizzera, seguita dalla Svezia, Singapore e Stati Uniti.
(Per maggiori informazioni: www.weforum.org)
Sono stati resi noti i dati dello studio di European Cities Marketing, disponibili al link: http://www.europeancitiesmarketing.com/detail.asp?storyid=271&cat=8&id=27.
Secondo lo studio, nel 2010, Londra, Parigi e Roma sono state le prime città europee per numero di pernottamenti. Londra, con circa 35 milioni di presenze, ha registrato un incremento dello 0,9%, Parigi del 5% e Roma del 9,6%. I migliori risultati di crescita sono stati quelli di Monaco, con +18,4%, di Amsterdam con +15,5%, di Berlino, con +15,1% e di Madrid, con +14,9%.
(Per maggiori informazioni: http://www.europeancitiesmarketing.com/)
E’ stata pubblicata l’edizione del rapporto semestrale sull’economia e gli investimenti pubblicitari in Italia e nel mondo di AC Nielsen, disponibile al link: http://it.nielsen.com/site/documents/NielsenEconomicandMediaOutlook2010-Brochure.pdf.
Secondo i rilevamenti settoriali della Ac Nielsen, lo scorso anno gli investimenti pubblicitari delle imprese turistiche hanno subito un calo del 12%. Si è passati da 191 milioni di euro del 2009 a circa 167 milioni del 2010. La diminuzione è dovuta alla forte contrazione nella spesa pubblicitaria delle compagnie aeree di linea (-40%) delle località turistiche italiane (-35%). Tour operator e agenzie di viaggio hanno aumentato, anche se di poco, le spese pubblicitarie, mentre big spender come Costa Crociere e Trenitalia hanno continuato ad investire in modo consistente. Trenitalia solo nell’ultimo semestre dello scorso anno, ha fortemente incrementato la spesa in comunicazione. Tra i media scelti maggiormente: la carta stampata con quotidiani e periodici, nazionali e specializzati, che da soli hanno assorbito il 42% delle spese pubblicitarie, si è consolidata la radio (9%) e internet ( 7,6%). Si è registrato un arretramento del direct-mail, che fino al 2009 era stato uno strumento molto usato da alberghi e operatori, a vantaggio della pubblicità out of home, affissioni in primo luogo, che si è consolidata (8,9%) grazie agli investimenti delle località turistiche estere e delle compagnie aeree low cost.
(Per maggiori informazioni: www.nielsen.com)
Sono stati resi noti i dati dell’indagine condotta dall’Isnart in collaborazione con l’Osservatorio permanente della Borsa del Turismo Sociale ed Associato.
Secondo l’indagine il giro d’affari del turismo sociale e associato, nel 2010, ha raggiunto 1.171 milioni di euro, pari all'1,9% dei consumi turistici totali dell'anno. Nel 2010, 2,1 milioni di italiani hanno scelto una vacanza legata a questo segmento. All’interno di questo circuito un ruolo decisivo è svolto dalle scuole (27,5%), dai circoli e dalle associazioni culturali (17,8%) e dalle organizzazioni religiose (17,4%). La spesa media per soggiorno e' stata di circa 553 euro.
(Per maggiori informazioni: www.visituscia.it)
E’ stato pubblicato il rapporto del World Tourism Travel Council, disponibile al link: http://www.wttc.org/eng/Tourism_Research/Economic_Research/Country_Reports/Italy/.
Secondo lo studio, in Italia, l'industria dei viaggi e turismo, incluso l'indotto, genererà un contributo di 170 miliardi di euro al Pil nel 2011, pari all'8,6%, rispetto al 9,4% del 2010.
Gli occupati, sempre incluso l'indotto, saranno circa 2 milioni 284 mila, pari all’8,8%, rispetto al 10,9% del 2010.
(Per maggiori informazioni: http://www.wttc.org/eng/Tourism_Research/Economic_Research/Country_Reports/Italy/)
E’ stato pubblicato il Movimento Alberghiero dell’ISTAT, disponibile al link: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/movalb/20110215_00/.
Secondo l’ISTAT, nel periodo compreso tra Natale e l’Epifania, negli alberghi italiani si è verificato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un aumento dell’8,7 % degli arrivi e del 6,5% delle giornate di presenza mentre è diminuita dello 0,5% la durata media dei soggiorni.
Per la clientela italiana si è registrata, in confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, una crescita del 9,2% degli arrivi e del 7,7% delle presenze. Per la clientela straniera vi è stato un aumento del 7,1% degli arrivi e del 3,7 % delle giornate di presenza. Hanno soggiornato negli alberghi italiani in prevalenza i clienti tedeschi (42,1% rispetto al 39,1% dello scorso anno), francesi (23,5%) e statunitensi (19,6%).
(Per maggiori informazioni: www.istat.it)
Sono stati diffusi dalla Banca d’Italia i dati analitici del turismo internazionale, relativi al periodo gennaio-novembre 2010, disponibili al link: http://www.bancaditalia.it/statistiche/rapp_estero/altre_stat/turismo-int.
Secondo la Banca d’Italia la bilancia di pagamenti turistica ha presentato nel mese di novembre 2010, un saldo netto positivo di 279 milioni di euro, a fronte di uno di 245 milioni nello stesso mese del 2009. Le spese degli stranieri nel nostro Paese, pari a 1.667 milioni di euro, sono aumentate del 9, 4% rispetto a novembre 2009, le spese dei viaggiatori italiani all’estero, di circa 1.388 milioni di euro sono aumentate dell’8,6%.
Nel periodo gennaio-novembre 2010, il saldo complessivo della bilancia dei pagamenti turistica ha perso l’1,8% rispetto al 2009, con 8.566 milioni di euro contro gli 8.714 milioni di euro dell’anno precedente.
Tra gennaio e novembre 2010, le spese degli italiani all’estero sono aumentate del 2,3%, con oltre 19.000 milioni di euro contro i circa 18.770 del 2009.
La spesa turistica in Italia dei viaggiatori provenienti dall’Unione Europea si è ridotta dell’1,1%. Il calo è stato più accentuato in Germania ( -5%), Regno Unito (-3,1%) e Francia (-2,2%). E’ invece aumentata del 4,8% la spesa dei viaggiatori provenienti dai paesi extra UE, si evidenzia in particolare l’incremento del 19% della spesa dei viaggiatori asiatici.
Nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani nei paesi UE è cresciuta del 3,1%. La crescita è stata particolarmente forte in Spagna (17,7%) e Germania (8,8%). La spesa nei paesi extra UE ha registrato un aumento dell’1,5%, con un incremento del 9,7% per i viaggiatori che si sono recati in Asia.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.com)
Il 17 febbraio, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, l’Osservatorio Business Travel Italia, ha presentato i dati sul business travel del 2010, segnalando una flessione dei viaggi nazionali più brevi e un aumento di quelli intercontinentali. Secondo l’Osservatorio l’anno scorso la spesa per i viaggi d’affari delle imprese private italiane ha raggiunto i 17,3 miliardi di euro, in crescita dell’1%, rispetto al 2009.
La spesa nazionale è diminuita del 2,5%, quella internazionale è cresciuta del 3,3%.
La voce di spesa più rilevante rimane il trasporto, che pesa per il 59,7% sul totale ed un valore di oltre 10,3 miliardi di euro. La biglietteria aerea e ferroviaria registra un + 2,8%, a fronte di un calo del 2,3% della spesa per auto, taxi e trasporti locali. Per il settore alberghiero la spesa è cresciuta dell'1,7%, arrivando a 4,4 miliardi, soprattutto per l'incremento dei soggiorni nei paesi emergenti. In Italia, pur in presenza di incrementi nei pernottamenti, il valore della spesa è penalizzato dai prezzi per camera in calo di almeno il 4% rispetto al 2009.
Le attese per il 2011 sono comunque positive: il 40% dei travel manager intervistati prevede una spesa in aumento, il 56% stazionaria e solo il 4% in calo.
(Per maggiori informazioni: http://www.rimini.unibo.it/osserv/BusinessTravel/BT/)