Per il 2012, la Iata ha rivisto al ribasso le sue previsioni per i profitti delle compagnie aeree, passando dai 4,9 miliardi di dollari inizialmente stimati a 3,5 miliardi di dollari, con un margine dello 0,6%. Le perdite per l'industria dell'aviazione potrebbero superare gli 8 miliardi di dollari. Per il 2011 la redditività resta debole ma immutata a 6,9 miliardi di dollari con un margine netto dell'1,2%
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)
Secondo la Banca d’Italia la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di settembre 2011 un saldo netto positivo di 1.520 milioni di euro, a fronte di uno di 1.305 milioni di euro nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 3.427 milioni di euro, sono aumentate del 6,1%, quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.907 milioni di euro, sono diminuite dell'1%.
Nel periodo gennaio-settembre 2011 si è registrato un avanzo di 8.616 milioni di euro, a fronte di uno di 7.388 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 25.280 milioni di euro, sono aumentate del 6,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 16.663 milioni di euro, sono aumentate dell'1,9%.
Nel periodo gennaio-settembre 2011, limitatamente ai soli viaggiatori pernottanti, la spesa pro capite giornaliera degli italiani all'estero, pari a 78 euro, è aumentata del 5,7 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quella degli stranieri, pari a 88 euro, è rimasta pressoché invariata (+0,6 %).
Sempre con riferimento ai soli viaggiatori pernottanti, la durata media del viaggio è pari a circa 4 giorni e mezzo sia per gli italiani che per gli stranieri, con un aumento, rispettivamente dello 0,8 e dell'1,5%. Di conseguenza, la spesa pro capite per viaggio degli italiani, pari a 349 euro, è aumentata del 6,6 % e quella degli stranieri, pari a 392 euro, è aumentata del 2,1%.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it )
I risultati dell’indagine sulle aspettative degli operatori turistici italiani per il semestre (novembre 2011 – aprile 2012)
Una sostanziale stabilità del turismo straniero in Italia, in linea con il consuntivo per la stagione invernale 2010-2011 e nonostante il leggero aumento indicato per l’estate 2011. Segnali negativi, invece, per il turismo domestico, che dovrebbe evidenziare una tendenziale flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In leggera contrazione anche la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza all’estero, che comunque concentreranno il loro interesse sulle mete europee a breve-medio raggio.
Secondo l’Osservatorio CartaSì relativo al terzo trimestre 2011 sono cresciute del 18%, tra luglio e settembre, le spese in Italia con carta di credito dei visitatori provenienti dai paesi Bric, rispetto allo stesso periodo del 2010. La Russia fa registrare un differenziale di 17 punti rispetto alla media, ma è la Cina a offrire la performance migliore, con il 36,3%.
(Per maggiori informazioni: www.cartasiit/osservatorio/)
Secondo l’Osservatorio Business Travel 2011 di Uvet American Express, dopo un 2010 in recupero e un 2011 che ha confermato il trend fino a settembre, nel mese di ottobre si registra in Italia un crollo dell’11,6% delle spese per i viaggi d’affari. I dati ancora parziali di novembre confermano la flessione.
(Per maggiori informazioni: www.uvetamex.com)
Secondo un’analisi dell’European Travel Monitor, nel 2011 i viaggi nelle città europee sono cresciuti del 10%, seguiti dai tour di gruppo (+8%) e dalle vacanze al mare (+6%). Mentre sono diminuite le vacanze in agriturismo e quelle in montagna, rispettivamente del 7% e del 5%. Prosegue il trend positivo per i voli low cost che sono aumentati del 10%, mentre quelli tradizionali hanno subito un calo del 4%.
Per il 2012 si prevede un incremento del 3% dei viaggi nel continente europeo in cui saranno preferiti gli short break, con un aumento del 4% rispetto al 2011. I soggiorni in destinazioni a lungo raggio dovrebbero crescere di 3 punti percentuali.
(Per maggiori informazioni: http://www.ipkinternational.com/en/business-sectors/worldeuropean-travel-monitor-data/)
Secondo il Country Brand Index 2011 l'Italia, dopo il tracollo del 2010 in cui aveva perso sei posizioni ed era precipitata al dodicesimo posto, recupera in graduatoria occupando la decima posizione. Secondo l'indagine realizzata annualmente da FutureBrand il Canada si conferma al primo posto, seguono la Svizzera, la Nuova Zelanda, il Giappone, l'Australia, gli Usa, la Svezia, la Finlandia, la Francia, l'Italia chiude la top ten.
(Per maggiori informazioni: http://www.futurebrand.com/think/reports-studies/cbi/2011/overview/)
Secondo il Globe Shopper City Index–Europe, nuovo programma di ricerca messo a punto dall'Economist Intelligence Unit e sponsorizzato da Global Blue, leader mondiale nel Tax Free Shopping, Roma è una delle città più amate dagli appassionati di shopping in Europa. Ha conquistato la quinta posizione, con un distacco di soli cinque punti dalla città vincitrice, Londra e ha ottenuto le valutazioni più alte nella categoria cultura e clima. Milano occupa invece l' undicesima posizione in classifica, distinguendosi per la grande varietà dei suoi punti vendita. Il Globe Shopper City Index – Europe di EIU misura l'attrattività di 33 grandi città europee nei confronti dei viaggiatori amanti dello shopping internazionale. Ogni città è stata valutata sulla base di 38 criteri, raggruppati in cinque categorie: negozi, convenienza economica, comodità, hotel e trasporti, cultura e clima.
(Per maggiori informazioni: www.globeshopperindex.eiu.com)
Secondo l'ultimo studio dell'Hotel Price Index nel mese di ottobre le tariffe alberghiere delle città d'arte italiane sono diminuite. Venezia, che ha detenuto il primato di città più cara sino allo scorso mese, ha registrato un ribasso del 44% arrestandosi a una media di 125 sterline. Segue Roma che scende di 31 punti percentuali sino a una tariffa media di 100 sterline e Firenze, in calo del 30% a 91 sterline. Diminuiscono le tariffe anche di città europee come Parigi, a meno 11 punti per 143 sterline e Vienna, giù di 14 punti percentuali per una media di 99 sterline mentre resta cara Londra, a più 4% per una fee di 177 sterline
(Per maggiori informazioni: www.hotel-price-index.com)
Secondo i dati del Mibac, da gennaio a settembre 2011, c'é stato un aumento dell'8,06% per i visitatori nei musei e nelle aree archeologiche statali e del 6,32% per gli incassi, rispetto allo stesso periodo del 2010. Se si considerano anche i 'servizi aggiuntivi' (bookshop, caffetteria, audio guide, etc.) l'incremento è stato del 10,56%, pari a 4.413.646 euro, per un totale di ricavi tra biglietti e servizi di +11.798.443 euro.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)