Secondo i dati del rapporto Svimez, presentato a Roma il 27 settembre, l'andamento turistico del Mezzogiorno, ha evidenziato una crescita fino al 2007 per poi diminuire nel 2008. L'aumento nel decennio 98-08 è stato del 71,3%, attribuibile alla componente alberghiera, per l'82% prediletta soprattutto dagli arrivi stranieri. Le presenze straniere sono cresciute di 4,8 milioni di passeggeri ad eccezione degli statunitensi, calati di 188mila unità pari al -13,3%. Nel Sud le presenze dei tedeschi sono state di 5,2 milioni, con un aumento dello 0,2%. seguono i francesi, che aumentano del 33,6%, portandosi a 2,7 milioni di presenze, gli inglesi con 2,6 milioni di presenze e una crescita del 33%. Seguono gli svizzeri con 1,048 milioni di presenze, poi Spagna e Usa. Diversificati anche i flussi, con crescite maggiori su quelli meno rappresentativi, come Est europeo e Cina, che registra un +90%. Il turismo domestico è invece costituito soprattutto da vacanzieri meridionali (53,1%).
(Per maggiore informazione: www.svimez.it)
Secondo la Iata la domanda passeggeri nel mese di agosto è aumentata del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2010. Un numero confortante, ma che segnala un rallentamento rispetto al mese di luglio, quando il traffico era salito di 6 punti percentuali rispetto a luglio 2010. Il mercato passeggeri totale è sceso di 1,6 punti ad agosto rispetto a luglio, i mercati internazionali hanno subito una flessione di 1,8 punti percentuali, mentre quelli domestici si sono ridotti di un punto. Resta alto quasi quanto luglio, invece, il load factor, all'81,4%.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)
I dati delle transazioni transfrontaliere di Visa Europe riportano, per il periodo maggio- agosto 2011, un aumento della spesa estera al consumo del 10,08%, attestandosi a quota 14,4 miliardi di euro contro i 13 miliardi spesi nello stesso periodo nel 2010.
Il Rapporto “Visa Europe: Mediterranean Rim Tourism Monitor” indica che i visitatori inglesi sono i primi fra i dieci big spender in visita nei sei paesi mediterranei presi in esame: Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Turchia. Hanno fatto registrare una spesa di 2,4 miliardi di euro tra maggio e agosto 2011, seguiti dai francesi con 2,01 miliardi e dagli statunitensi con 1,21 miliardi. I turisti provenienti dalla Russia hanno fatto registrare il maggiore incremento di spesa, passando da 534 milioni nel 2010 a 743 milioni nel 2011, con un aumento del 39,2%.
(Per maggiori informazioni: http://www.visaeurope.com/en/newsroom/all_reports/latest.aspx)
Secondo uno studio di Eurostat i residenti nell'Unione Europea hanno effettuato, nel 2010, un miliardo di viaggi leisure. La metà di questi sono stati viaggi domestici di breve durata, da una a tre notti, e un quarto di durata maggiore a 4 notti. La percentuale più alta di viaggi di medio - lungo periodo entro i confini nazionali è stata registrata in Grecia e in Francia.
Le quote più alte di spostamenti interni nel 2010 sono state registrate in Romania (94% di tutti i viaggi effettuati), Spagna (92%), Bulgaria e Grecia (entrambe al 91%).
Inoltre in tutti gli Stati membri, i viaggi all’estero di lungo periodo sono stati maggiormente presenti rispetto a quelli di breve periodo, eccezion fatta per la Finlandia.
In soli cinque Stati membri le vacanze lunghe all’estero hanno rappresentato il 50% o più dei viaggi totali: Lussemburgo (quasi il 100%), Belgio (76%), Slovenia (56%), Paesi Bassi (53%) e Austria (50%).
(Per maggiori informazioni: m.mannana@federturismo.it; http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-SF-11-049/EN/KS-SF-11-049-EN.PDF)
La Iata stima che nel 2011 le compagnie aeree registreranno profitti netti aggregati per 6,9 miliardi di dollari. La previsione è superiore del 72,5% rispetto ai 4 miliardi di utili stimati tre mesi fa. Il dato è comunque inferiore ai profitto del 2010, pari a 18 miliardi.
Per il 2012 si prevede un indebolimento delle condizioni del mercato e un calo dei profitti netti a 4,9 miliardi. Il miglioramento delle stime Iata sui profitti netti aggregati dei vettori premia in particolare l'Europa, che ha beneficiato di un traffico superiore alle attese, sostenuto da un euro debole. I vettori del Vecchio Continente nel 2011 dovrebbero generare utili netti aggregati per 1,4 miliardi di dollari, 900 milioni in più rispetto alla precedente stima.
In Nord America i vettori dovrebbero arrivare a 1,5 miliardi di utili, 300 milioni in più di quanto previsto a giugno. A 2,5 miliardi dovrebbero invece ammontare i profitti dei vettori asiatici, a 800 milioni quelli dei vettori mediorientali.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)
Il 21 settembre il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha presentato in conferenza stampa i dati consuntivi dei primi otto mesi dell’anno, dai quali emerge un recupero del 5,3% e una spesa complessiva di 7,3 miliardi di euro, pari a un + 3,7%, rispetto al 2010. I mercati esteri che hanno fatto segnare gli incrementi più vistosi sono stati la Cina con +86% , il Messico con +84,8%, l’Australia con +38,3%, e il Brasile con +22,1%. Nel trimestre estivo, le imprese ricettive italiane hanno ospitato in media il 65,9% di clientela italiana ed il 34,1% di turisti stranieri. Tra i principali mercati di riferimento la Germania (52,1%), la Francia (28,6%) ed i Paesi Bassi (15,5%). I dati evidenziano una crescita delle camere vendute del 2,9% a giugno, del 3,7% a luglio e del 5,4% ad agosto, rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. In merito alla recettività sei regioni italiani: Alto Adige, Puglia, Liguria, Veneto, Toscana e Marche nei mesi di luglio ed agosto hanno registrato l’80% di occupazione camere. In aumento anche la spesa degli italiani per le vacanze estive, passata da 23,5 a 27,9 miliardi di euro e l'affermazione dei nuovi prodotti turistici. L'Osservatorio Nazionale del Turismo ha evidenziato una crescita dei prodotti enogastronomico, fiumi/laghi, montagna e della natura. Da segnalare la performance estiva dei prodotti laghi e fiumi( +9,6% a luglio, +8,3% ad agosto) e del turismo naturale (+11% a luglio e +13% ad agosto). L’enogastronomia conquista il 5% di share sul totale delle motivazioni turistiche , lo sport tocca il 15% ma è il turismo “verde” a registrare i migliori risultati, raggiungendo il 5% di quota mercato. Stabili il turismo balneare, città d'arte, turismo religioso, sportivo, congressuale, del Made in Italy, turismo dell'arte e dello spettacolo, turismo termale e del benessere.
(Per maggiori informazioni: www.governo.it)
Secondo la rilevazione della Banca d'Italia, nel periodo gennaio-giugno 2011 si è registrato un avanzo di 4.385 milioni di euro, a fronte di uno di 4.319 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 13.571 milioni di euro, sono aumentate del 3,7% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 9.185 milioni di euro, sono cresciute del 4,8%.
Secondo i dati di Assaeroporti il numero di passeggeri negli scali italiani nel mese di luglio è cresciuto del 7,5%, per un totale di 15,8 milioni di passeggeri. Nei collegamenti domestici si registra un incremento dell’8,4%, in quelli internazionali del 7,2%, per un totale di 9,2 milioni di passeggeri. L’aeroporto di Venezia registra una crescita del 40%, anche in virtù dello spostamento dei voli da Treviso, dove sono in corso lavori alla pista. Rallenta invece la ripresa di Malpensa, che cresce solo del 2,5%. Segno negativo, con un calo dello 0,2% per l’aeroporto di Torino.
(Per maggiori informazioni: www.assaeroporti.it)
Secondo la IATA il traffico passeggeri nel mese di luglio è cresciuto del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il traffico merci ha, invece, registrato un calo della domanda pari allo 0,4%.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)
Secondo un’indagine commissionata dalla Fiera di Berlino e realizzata da World Travel Monitor emerge che i turisti senior, di età superiore ai 55 anni, rappresentano il 27% dell’intero mercato turistico. Tra il 2005 e il 2010 le vacanze degli europei ultracinquantenni sono aumentate del 17% e i mercati stranieri dai quali proviene la maggioranza delle richieste sono: Germania ( 15,3 milioni), Francia (7,2 milioni) e Olanda ( 6,9 milioni).
(Per maggiori informazioni: www.ipkinternational.com)