E’ stato pubblicato il Barometro dell’UNWTO disponibile al link: http://media.unwto.org/en/press-release/2011-06-30/international-tourism-maintains-momentum-despite-challenges-0.
(Per maggiori informazioni: www.unwto.org)
Secondo il rapporto di Visa Europe "Mediterranean Rim Tourism Monitor" disponibile al link: http://www.visaeurope.com/en/newsroom/reports/latest.aspx, la spesa totale dei consumatori esteri in Italia nel periodo gennaio-aprile 2011 è stata pari a 1,8 miliardi, rispetto a 1,53 miliardi dell'anno precedente, con un aumento del 17,35%. I visitatori provenienti dalla Francia occupano la prima posizione per spesa estera nel nostro Paese, con 263 milioni nel periodo gennaio-aprile 2011 e un aumento dell’ 11,71% rispetto all’anno precedente.
(Per maggiori informazioni: www.visaeurope.com)
E’ stato pubblicato in questi giorni il Rapporto dell’Enac 2010.
Dallo studio si rileva che, nel 2010, sono stati circa 140 milioni i passeggeri del trasporto aereo nei 50 maggiori scali italiani, con una crescita globale nel traffico passeggeri del 7%.
I primi 10 aeroporti italiani hanno chiuso lo scorso anno con un trasportato complessivo di oltre 94 milioni di passeggeri, pari al 65% del consuntivo totale nazionale. Soddisfacente la crescita registrata dai due maggiori scali italiani: Roma Fiumicino ( +8%) e Milano Malpensa (+7%).
Segnalano un balzo in avanti gli aeroporti emergenti come Bologna (14%) e Bari (19%), mentre tra gli scali minori le perfomance più significative sono quelle di Treviso, Rimini, Trapani, Crotone, Brindisi e Cuneo.
Nel Rapporto è segnalato il crollo del segmento charter con circa 6,8 milioni di passeggeri.
(Per maggiori informazioni: www.enac.gov.it)
Secondo l’Osservatorio sul turismo scolastico, curato dal Centro Studi del Touring Club Italiano, nel 2009-2010, circa 1,3 milioni di studenti hanno effettuato un viaggio d’istruzione, generando un fatturato di circa 340 milioni di euro, inferiore del 9% rispetto a quello del 2009.
La spesa pro-capite è stata di 264 euro per alunno, contro i 290 euro dell’anno scolastico 2008-2009. Il 51,3% degli studenti ha scelto in Europa le città di Berlino, Barcellona e Parigi, in Italia le mete preferite sono state Roma, Firenze e Verona.
Le partenze si sono concentrate soprattutto nel periodo primaverile, il mezzo di trasporto preferito è stato l’aereo low cost, che si è sostituito al pullman, e l’alloggio prescelto è stato l’hotel.
(Per maggiori informazioni: www.touringclub.it/iniziative/dettaglio/223/Osservatorio-sul-Turismo-Scolastico)
Il 15 giugno, in occasione della presentazione della VI edizione del rapporto annuale European Cruise Contribution, l’European Cruise Council ha diffuso i dati sulla crescita dei crocieristi europei. Secondo lo studio, nel 2010, i crocieristi europei hanno raggiunto i 5,5 milioni (+ 10% rispetto al 2009) e rappresentano circa il 30% del mercato mondiale delle crociere (18,8 milioni). I paesi con il maggior numero di crocieristi sono stati: Regno Unito con 1,6 milioni, Germania con 1,2 milioni, L’Italia con 890.000 e la Spagna con 645.000. L'impatto economico è stato pari a 35,2 miliardi di euro, 14 dei quali rappresentati dalla spesa diretta. Per quest'ultima voce, inoltre, l'Italia è il Paese che ne trae maggiore beneficio, con un impatto economico pari a 4,5 miliardi.
(Per maggiori informazioni: www.europeancruisecouncil.com)
Secondo la ricerca "L'estate 2011 degli italiani e dei tedeschi: vacanze al mare, come e perchè", realizzata da Jfc, società di consulenza e marketing turistico, l'84,8% degli italiani trascorrerà la propria vacanza al mare, a differenza dei tedeschi che optano per vacanze estive alternative alla spiaggia. La ricerca evidenzia anche come un italiano su quattro non abbia ancora deciso la destinazione della propria vacanza mentre i tedeschi indecisi sono solo il 15,2%. Cambia il modo di fare vacanza: 3 italiani su 10 faranno una sola vacanza per un lungo periodo, il 40% dei tedeschi vi aggiungerà diversi weekend. Il 40,5% degli italiani sceglierà il mese di agosto, mentre i mesi preferiti dai tedeschi rimangono luglio e settembre rispettivamente per il 32,2% ed il 30,9%. Solo il 35,9% degli italiani si concederà un soggiorno di 2 settimane contro il 52,1% dei tedeschi. Il 37,3% degli italiani e il 41,9% dei tedeschi si avvalgono di internet per organizzare le vacanze. Sia gli italiani che i tedeschi, rispettivamente il 65,2% e il 52% preferiscono utilizzare il proprio mezzo di trasporto per andare in vacanza, ma è alta anche la percentuale di coloro che utilizzano l'aereo: il 16,9% degli italiani e il 28,1% dei tedeschi.L'albergo rimane la tipologia di alloggio preferito per il 53,1% degli italiani e il 45,3% dei tedeschi, anche se questi ultimi sono molto più propensi a trascorrere le vacanze anche in strutture extralberghiere come campeggi e B&B.
(Per maggiori informazioni: www.jfc.it)
Secondo l’indagine annuale, realizzata dall’Osservatorio Nazionale del Turismo, diffusa il 13 giugno, l’Italia è la destinazione più richiesta dai clienti dei tour operator internazionali, con il 90,6% delle preferenze, seguita da Francia (53%) e Spagna (47%).Tra i mercati di origine della domanda, emerge un trend estremamente positivo da parte degli operatori statunitensi (49% degli intervistati) mentre si prospetta stabilità dal mercato francese, tedesco, britannico ed un calo della domanda di viaggi intermediati verso l’Italia da parte dei tour operator spagnoli.
In crescita la domanda di viaggi verso l’Italia anche presso gli operatori dei mercati di lungo raggio: Australia, Russia e India. Nel 2011 il Bel Paese rappresenta il 31,2% del totale dei viaggi venduti dagli operatori dei Paesi oggetto dell’indagine. Per il 2012 le previsioni sono più caute: circa il 62% dei tour operator indica che la domanda verso l'Italia sarà stabile mentre il 33% prevede una crescita.
(Per maggiori informazioni: www. ontit.it)
La Banca d’ Italia ha pubblicato il rapporto mensile sul turismo internazionale disponibile al link: http://www.bancaditalia.it/statistiche/rapp_estero/altre_stat/turismo-int.
La bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di marzo 2011 un saldo netto positivo di 634 milioni di euro, a fronte di uno di 447 milioni di euro nello stesso mese dell' anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 2.080 milioni di euro, sono aumentate del 12,2%, quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.446 milioni di euro, sono aumentate dell' 2,8%.
Nel periodo gennaio-marzo 2011 si é registrato un avanzo di 751 milioni di euro, a fronte di uno di 928 milioni di euro nello stesso periodo dell' anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 5.085 milioni di euro, sono aumentate del 2,8%, quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 4.334 milioni di euro, sono aumentate del 7,9%.
Nel primo trimestre 2011, la spesa turistica in Italia dei viaggiatori provenienti dall'Ue è aumentata del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, l'aumento è stato particolarmente elevato per gli stranieri provenienti dalla Francia (19,1%) e dal Regno Unito (6,7%). La spesa dei viaggiatori provenienti dai paesi extra Ue è cresciuta del 2,5%: quella dei viaggiatori americani del 14,7%, a fronte di un calo complessivo del 4% per i viaggiatori provenienti dalle altre aree. Nello stesso periodo la spesa dei viaggiatori italiani è cresciuta dell'1% nei paesi Ue, del 14,3% nei paesi extra Ue.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)
Secondo la ricerca "Le fasce di reddito e la capacità di spesa del turista enogastronomico in Italia ed in Europa", presentata dal Ciset al Forum Europeo "Strade del Vino e Sviluppo Economico Locale”, la spesa media procapite giornaliera degli enoturisti, supera notevolmente la spesa media nazionale (193 euro contro 90). Per il 16,8% la spesa è destinata all'acquisto di vino, per il 12,7% ai prodotti alimentari tipici, per il 10% a prodotti di artigianato locale, per il 20,8% alla ristorazione e per il 31,5% all'alloggio. Le regioni più accoglienti sono Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Veneto che raggruppano più del 70% dei posti-letto disponibili nelle Città del Vino.
(Per maggiori informazioni: venus.unive.it)
Il direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani, durante la 67^ Assemblea generale tenutasi a Singapore, ha sottolineato che la ripresa del traffico aereo nel mese di aprile, non è stata sufficiente a ridare fiducia all'industria del settore. Per il 2011 si attende un calo di utili ulteriore rispetto alla stima di 8,6 miliardi fatta dalla Iata nel mese di marzo. I dati di aprile a livello globale evidenziano un balzo del traffico dell'11,9% (+16,5% internazionale, +4,7% domestico) rispetto all’ aprile del 2010, quando, però, il traffico in Europa crollò per la chiusura dello spazio aereo per le ceneri vulcaniche. Quindi, l'aumento del traffico si attesta al +3-4%, con il traffico internazionale a +7%, sopra i livelli pre-recessione dell'inizio del 2008. Miglioramento non sufficiente a compensare la compressione sugli utili provocata dal prezzo alto del carburante.
Ad aprile le aviolinee europee hanno raggiunto un picco di crescita del 29,3%, e quelle sud americane del 25,9%, in Nord America la domanda si è rafforzata sul lungo raggio (+11,9%) rispetto a quello domestico (+1,2%) mentre in Giappone il traffico internazionale è crollato del 20%.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)