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  • Secondo l ’Unwto nel 2011 le entrate internazionali del turismo hanno raggiunto nel mondo mille miliardi, in crescita rispetto ai 928 miliardi dell'anno precedente. In termini reali, la cifra è cresciuta del 3,8%, spinta anche da 196 milioni di dollari addizionali derivanti dal trasporto aereo internazionale con i quali l'export turistico raggiunge 1.200 miliardi di dollari. Nel 2011 ci sono stati 982 milioni di arrivi con una crescita del 4,6%.
    Le Americhe hanno registrato l’incremento maggiore delle entrate, con il 5,7%, seguite dall'Europa con il 5,2%, dall’Asia e Pacifico con il 4,3% e dall’Africa con il 2,2%. Solo il Medio Oriente registra una flessione del 14%. Le destinazioni con un incremento pari o superiore ai 5 miliardi di dollari rispetto all'anno scorso sono state gli Usa, la Spagna, la Francia, la Thailandia e Hong Kong.
    (Per maggiori informazioni: www.unwto.org)

    Dal IX Rapporto Ecotur sul turismo natura presentato il 14 aprile a Chieti, nel corso della XXII edizione della Borsa internazionale del turismo natura, emerge che  il settore nel 2010 ha registrato 99.035.394 presenze, con una crescita dello 0,46% rispetto all’anno precedente e con una permanenza media  di 3,88 giorni. Il fatturato ha raggiunto i 10,67 miliardi di euro.

    Secondo l’ultimo monitoraggio mensile la Iata segnala nel mese di febbraio un aumento dell'8,6% della domanda-passeggeri. Il confronto con gennaio 2012, invece, mostra una crescita più contenuta, con la domanda dei passeggeri in crescita dello 0,4 % e la domanda cargo in calo dell’ 1,2%..
    In Europa i vettori hanno registrato un aumento del 7,6% della domanda internazionale e un aumento del 5 % della capacità. Il coefficiente di carico medio si è attestato sul 74,4 % rispetto al 72,6% del febbraio 2011.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org)

    Dal sondaggio di Lastminute.com, effettuato in occasione della XIV Settimana della Cultura promossa dal Mibac, emerge che il Louvre (38%), i Musei Vaticani (19%) e la Galleria degli Uffizi (10%) sono i musei da visitare almeno una volta nella vita.

    Secondo il monitoraggio dell'Enit l'Italia nel periodo pasquale continua ad essere una meta privilegiata dai turisti americani, grazie al riequilibrio del tasso di cambio dollaro/euro. Si segnalano incrementi del 20% nelle vendite del Canada e trend in crescita, compresi tra il 10 e il 30%, dall'Argentina.

    Buone sorprese dai mercati emergenti come la Cina ( +10%) e il Brasile ( +15%).

    Secondo i dati raccolti da Global Blue la spesa dei turisti cinesi che hanno viaggiato nel 2011 sarebbe stata di circa 65 milioni. Il raffronto con il mercato italiano evidenzia come la spesa cinese anche nel 2011 sia in costante crescita con un 72% di aumento rispetto al 2010, con un incremento del 400% in soli 4 anni.

    Da uno studio dell'istituto di ricerche di mercato Gfk, commissionato da Hrs.com, è emerso che i manager italiani viaggiano a corto raggio e nel 58% dei casi scelgono l'Italia.

    La prima regione del business italiano è la Lombardia, (nel 45% dei casi), seguita dal Lazio (29%) e dalla Toscana (20%). Tra le altre regioni maggiormente frequentate dai manager italiani in trasferta l'Emilia Romagna (19%), il Piemonte (19%) e il Veneto (17%). Mentre al Sud primeggiano la Campania (14%) la Puglia (12%) e la Sicilia (9%).

    Secondo un sondaggio di lastminute.com il 75% delle donne intervistate sceglie la vacanza green, rispetto al 67% degli uomini. Le scelte che giocano a favore di una vacanza ecosostenibile sono diverse: per i quarantenni il desiderio nasce dalla passione per gli sport all’aria aperta (22%), i cinquantenni scelgono destinazioni a contatto con la natura (37%), i trentenni preferiscono visitare le capitali “verdi” come Copenaghen (12%) e gli under 30 le mete italiane che offrono prodotti ‘a chilometro zero’ e cibo sano (22%). Il 48% degli intervistati opta per le strutture integrate nel paesaggio, il 22% per gli hotel alimentati da energie sostenibili e rinnovabili, il 15% per un complesso che garantisca il consumo di prodotti a filiera corta selezionando fornitori locali, mentre il 10% soggiorni in hotel realizzati con materiali naturali. Il sondaggio rileva, inoltre, che per il 29% degli italiani la vacanza ideale è quella in barca a vela nelle isole greche, seguita per il 15% dagli itinerari religiosi come il Cammino di Santiago e per il 13% da un viaggio in treno come l’Orient Express. I più sportivi scelgono invece un viaggio in bicicletta attraverso l’Olanda o un percorso a cavallo nelle campagne e nei borghi della Toscana.

    (Per maggiori informazioni: www.lastminute.com)

    Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo Giovanile di Children's Tour, presentati al Salone delle vacanze 0-14 tenutosi a Modena, nel 2011 il 76% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza con i figli e il 73% ha scelto come meta il mare. Nel 2011 il 30% delle famiglie con bambini e ragazzi under 18 ha fatto più di una vacanza, mentre il 16,5% ha mandato in vacanza i figli anche da soli (soggiorni residenziali, vacanze studio, campi sportivi ecc). Le famiglie con figli minorenni si concedono in media 1,3 vacanze pro capite, contro la media nazionale di 0,7, in particolare viaggiano di più i nuclei familiari con bambini dai 2 ai 10 anni. Il 79% delle famiglie sceglie l’Italia: il 12% l'Emilia-Romagna (Rimini e Riccione) e il 9% la Toscana in particolare l’Isola d’Elba. Chi preferisce l’estero opta per le isole spagnole, la costa mediterranea francese, la Corsica, il Mar Rosso, le grandi città europee e New York. Infine, sono quasi 800 mila i bambini e i ragazzi che viaggiano da soli partecipando ai campi organizzati dalle parrocchie (20%), e ai viaggi delle organizzazioni laiche (3%) e sportive (5%). Le prime esperienze cominciano in media intorno ai 13 anni.

    (Per maggiori informazioni: www.childrenstour.it/osservatorio.asp)

    Secondo il II rapporto 2011 redatto dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, su dati Unioncamere-Isnart, il 2011 si chiude con un bilancio di quasi 27 milioni di italiani in vacanza, in calo del 16% rispetto allo stesso periodo del 2010 secondo cui "rispetto al 2010 andare in vacanza è stato più complicato a causa del protrarsi della crisi economico-finanziaria globale", considerato che 23,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare alla vacanza.