Secondo l'indagine sul turismo internazionale condotta dalla Banca d’Italia nel 2013 i pernottamenti dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuiti in tutte le ripartizioni geografiche. Nel complesso del Paese sono ancora al di sotto dei livelli pre-crisi (dell'8,4% rispetto al 2007). La spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia ha invece registrato un aumento, pari al 3,1% a livello nazionale.
Secondo l’ultimo rapporto di Aci Europe, presentato in occasione della 24esima Assemblea dell'Associazione, in dieci anni gli hub dell'Unione europea hanno perso il 10% di quota di mercato a vantaggio, in particolare, degli aeroporti dei Paesi del Golfo.
Tra aprile e giugno sono stati 72 mila i posti di lavoro in più grazie agli stagionali del settore, il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono i dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, secondo i quali sono state 250 mila le entrate programmate (+18 mila rispetto al secondo trimestre del 2013) e 177 mila le uscite preventivate (-19 mila).
Secondo il Rapporto 2014 sul turismo in libertà in camper e in caravan, presentato il 19 giugno a Roma sono complessivamente 5,7 milioni i turisti che viaggiano in Italia in autocaravan, caravan e tenda, di cui 2,6 milioni stranieri e più di 3 milioni italiani, per una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro (1,1 mld prodotti dai turisti esteri e 1,5 mld dagli italiani).
Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le regioni preferite dai turisti esteri, mentre Croazia, Francia, Austria, Germania e Spagna le destinazioni più amate dai turisti italiani all'estero.
Secondo l'Osservatorio sul turismo in camper e all'aria aperta le Regioni con le performance migliori in termini di turisticità, ricettività e sensibilità nei confronti dell'ospitalità all'aria aperta, sono Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo e Valle d'Aosta.
E’ stata inoltre l’occasione per presentare la V edizione de Il Salone del camper, in programma dal 13 al 21 settembre a Parma.
(Per maggiori informazioni: www.associazioneproduttoricamper.it/it/pubblicazioni/rapporto-nazionale-sul-turismo-en-plein-air-in-caravan-e-in-camper_26)
Secondo il Rapporto 2014 elaborato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere la filiera culturale italiana vale 214 miliardi di euro, ovvero il 15,3% del Pil. Il settore cultura in Italia resiste meglio di altri alla crisi, sia in termini di "fatturato" che di occupazione, e riesce a crescere nell'export (+35%) con un surplus commerciale di 25,7 miliardi di euro. Crescono anche le sponsorizzazioni (+6,3% tra 2012 e 2013) arrivando a quota 159 milioni. Ma soprattutto la forza della cultura si riversa sull'economia nazionale grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 1,67: così per ogni euro prodotto, se ne attivano 1,67 in altri settori collegati.
Tra le città più virtuose con maggior incidenza di valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale spicca Arezzo, prima in entrambi i campi. Seguono Pordenone e Pesaro e Urbino nella percentuale di valore aggiunto e ancora Pesaro e Urbino e Treviso per l'occupazione.
(Per maggiori informazioni: www.symbola.net)
Secondo il Ciset anche nell'estate 2014 saranno i turisti stranieri a contenere la contrazione del turismo italiano in Italia, così com'è già accaduto l'inverno scorso. La flessione degli italiani sarà decisamente più contenuta, così come il calo del fatturato complessivo generato dal turismo in Italia. Stabile la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza all'estero, che comunque rivolgeranno il proprio interesse verso mete vicine a casa e saranno attenti al rapporto qualità-prezzo delle offerte.
Tra maggio e ottobre 2014, gli arrivi stranieri dovrebbero aumentare dello 0,5%, così come le presenze (+0,3%). In diminuzione, invece, il movimento domestico (-1,8% arrivi e -2,1% notti), così come il fatturato complessivo del turismo in Italia (-1,7%), su cui pesa soprattutto la contrazione della spesa dei turisti italiani in Italia.
Guardando ai principali mercati di origine della domanda, i turisti tedeschi consolideranno l'andamento positivo registrato nelle ultime stagioni. In leggera crescita anche statunitensi, giapponesi e britannici, mentre stabili i flussi dalla Francia. Dinamiche positive sono attese da Svizzera, Olanda, Europea dell'Est (Polonia), paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), Emirati Arabi, Canada e Australia.
Chi tra gli italiani varcherà i confini opterà come sempre per l'Est Europa (Croazia, Slovenia, ecc.) e il Sud Europa (Spagna e isole, Grecia e isole, ecc.), seguite dal Nord e Centro-Sud America, mentre tutte le altre destinazioni europee ed extraeuropee accuseranno cali più o meno accentuati. Inoltre, continuerà il trend negativo per la sponda africana del Mediterraneo, in particolare per l'Egitto.
(Per maggiori informazioni: www.unive.it/ciset)
Secondo il report 2014 di CLIA Europe, nel 2013 sono stati circa 6,4 milioni i cittadini residenti in Europa che hanno prenotato una vacanza in crociera, un numero in crescita del 3,6% rispetto al 2012. Il numero dei turisti europei corrisponde al 30% dei passeggeri globali.
Il vecchio continente rappresenta la principale destinazione per i crocieristi di tutto il mondo: nel 2013 sono stati 6 milioni i passeggeri imbarcatisi da un porto europeo, dato che vede un incremento del 5,2% sull’anno precedente. La cantieristica europea, che realizza gran parte delle navi simbolo del settore crociere, ha registrato nel 2013 un incremento di fatturato del 4,7%.
Nel 2013 il contributo totale del comparto crocieristico all’economia europea ha raggiunto i 39,4 miliardi di euro con una crescita di circa il 4% rispetto ai 37,9 miliardi del 2012. Il contributo diretto generato dall’industria nel 2013 si è attestato intorno ai 16,2 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 15,5 dell’anno precedente. In termini di impatto occupazionale, nel 2013 il comparto ha garantito lavoro a 339.417 persone, per 10,5 miliardi di euro di retribuzioni complessive (4% rispetto al 2012).
(Per maggiori informazioni: www.europeancruisecouncil.com)
Secondo il 14° Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance, il 52% degli italiani partirà questa estate. Il budget di viaggio è leggermente più alto, rispetto all’anno scorso, con una spesa media che si aggira intorno ai 1.800 euro. Degli 80 euro concessi dal governo, 37 potrebbero essere investiti in vacanze. Sempre secondo la ricerca i nordeuropei hanno una capacità di spesa decisamente più alta di quelli del Sud Europa, Italia compresa. Netta la preferenza per la Grecia e le sue isole, scelte non solo dai giovani, ma anche da coppie mature, famiglie e single in viaggio. Altrettanto bene la Spagna e le Isole Baleari. Crescono Tunisia e nord Egitto. Stabili coste turche e Croazia.
(Per maggiori informazioni: www.europassistance.it)
Secondo la Banca d'Italia la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di febbraio un saldo netto positivo di 242 milioni di euro, a fronte di 404 milioni nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 1.457 milioni, sono diminuite del 4,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.215 milioni, sono cresciute dell'8,3%.
Secondo l'analisi di Hrs sui nuovi business traveller , cambiano anche le modalità di spesa in hotel. I viaggiatori di età compresa tra i 18 e i 30 anni spendono mediamente il 42% della loro diaria in cibo (gli ospiti business di età compresa tra i 30 e i 65 anni arrivano al 26%) e il 37% di loro richiede il servizio in camera (21% per il campione 30-65 anni).