Menu
  • Tel.  +39 320 57 80 986
    Tel.  +39 06 4298 4041

    Il 21 aprile a Milano si è tenuta la X edizione del Netcomm ecommerce Forum, nel corso della quale è stato  evidenziato come il comparto dei viaggi abbia registrato una crescita del 9 % sul 2014 e costituisca una delle colonne portanti del commercio elettronico nel Belpaese.
    Tra le tendenze emergenti, il nuovo ruolo del mobile: gli acquisti tramite smartphone crescono del 78% nel 2014 e riportano un’ulteriore progressione nel 2015, pari al +68%
    Il turismo ottiene un incremento in linea con la media degli ultimi 4 anni, pari al 9% confermandosi così il comparto principale dell'eCommerce con un valore di quasi 5,5 miliardi di euro, pari al 37% del mercato.

    (Per maggiori informazioni: http://www.consorzionetcomm.it/)

    Secondo i calcoli di Risposte Turismo, nel 2015 nei porti crocieristici dell’Adriatico transiteranno 4,89 milioni di passeggeri (+5,05%) per un totale di 3.072 toccate navi (+ 8,47%). Una crescita che, però, non compenserà la contrazione del traffico registrata lo scorso anno (-10,9%). Sul podio c’è sempre Venezia, nonostante i limiti di traffico (1,63 milioni di crocieristi, in calo del 5,7%; e 525 toccate nave, pari al +7,6%). Al secondo e terzo posto Dubrovnik e Corfù.
     Stabili i traghetti con 17,31 milioni di passeggeri (+0,32%) e 80.600 toccate nave (+0,98%). Il porto più trafficato in questo caso è Split (4 milioni di passeggeri, +3%), seguito da Zadar (2,2 milioni, -3,2%), Corfù (1,5 milioni) e Ancona (1 milione). Confermata, la leadership della Croazia, ottenuta con oltre 9 milioni di passeggeri movimentati, pari al 52,5% del traffico complessivo nell’Adriatico. Alle sue spalle si collocano la Grecia (4 milioni di passeggeri) e l’Italia (2 milioni).
    Ampio spazio nel report al comparto nautico. Sono state mappate 325 marine per oltre 78mila posti barca, con una media di circa 240 posti ciascuna. L’Italia risulta essere nuovamente la nazione con il maggior numero di marine (181, pari al 55,7% del totale) e posti barca (48.900, pari al 62,5% del totale). Sugli altri gradini del podio la Croazia e la coppia Slovenia-Montenegro.

    (Per maggiori informazioni: http://www.adriaticseaforum.com/it/risposte-turismo-2/)

    Secondo l'ultimo rapporto Ciset - Banca d’Italia sull’andamento del turismo internazionale in Italia, presentato il 23 aprile a Venezia, l'economia turistica italiana e il suo indotto hanno generato nel 2014 un valore aggiunto di circa 36,4 miliardi, con un incremento della ricchezza prodotta superiore al 2%. L’anno scorso la spesa dei turisti stranieri è cresciuta del 3,6% rispetto al 2013, superando i 34 milioni di euro. Pernottamenti in amento sia per i viaggiatori italiani (+5,4%) che per gli stranieri (+1,5%). 
    I primi paesi per provenienza restano  la Germania  (che cresce del 3,6%) , Usa( +1,5%), Francia (+7,1%) Regno Unito  (+10,9%  e Svizzera ( +7,3%) Si è raffreddato il turismo proveniente dalla Cina e dai paesi asiatici mentre recupera quello proveniente dal Nord Europa e dalla Spagna.
    Nella classifica delle destinazioni i turisti esteri scelgono  innanzitutto il Lazio ( cresciuto del 6,2%), la Lombardia ( +4,6%), il Veneto (+1,3%) la Toscana ( +4,6%) e l’Emilia Romagna (in calo però del 7,7%). Per quanto riguarda le città si segnalano aumentati importanti  a livello di spese: Roma (+7,2%), Firenze (+5,8%) e Napoli( +14,6%). Il Sud viene privilegiato per le vacanze lunghe, con pernottamenti superiori a sei notti che costituiscono il 59% della spesa totale.
    Il peso del turismo culturale è salito del 5,6% per quanto riguarda la spesa ( 12,5 miliardi di euro spesi) e del 3,9% per i pernottamenti.
     
    (Per maggiori informazioni: www.unive.it/ciset)

    Secondo il rapporto della IATA il  segmento dei viaggiatori che vola in classi premium non mostra forti segnali di accelerazione e il trend di crescita di questo tipo di passeggeri sui voli internazionali si è appiattito nel corso degli ultimi mesi.
    I primi mesi  si sono chiusi con un debole più 2,3 % di viaggi premium rispetto al 2014 .Particolarmente debole il mercato europeo, che a gennaio per le classi premium ha registrato un aumento di appena 0,3 punti percentuali, contro il più 1,6 per cento dell’economy. 
    Al contrario, migliorano le performance dei mercati a lungo raggio; in generale, però, gli ultimi dati dimostrano la presenza di segnali di ripresa della fiducia delle imprese nella zona euro e negli Stati Uniti, che potrebbero contribuire ad alleviare parte della pressione al ribasso sui viaggi aerei internazionali aziendali.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org)

    Nel 2014 il turismo internazionale ha raggiunto 1,5 trilioni di dollari. Le spese compiute dai turisti in alloggi, cibo e bevande, intrattenimento, shopping e altri beni o servizi sono state di 1.245 miliardi di dollari (937 miliardi di euro) lo scorso anno, mentre gli arrivi internazionali sono cresciuti del 4,4% e hanno raggiunto i 1.135 milioni di persone. 
    Nel dettaglio l'Europa, che rappresenta il 41% del turismo internazionale, ha guadagnato 17 miliardi di dollari raggiungendo quota 509 miliardi; l'Asia (30% di share) è cresciuta di 16 miliardi di dollari, raggiungendo i 377 miliardi; le Americhe (22%)  hanno avuto un incremento di 10 miliardi, spingendosi a 274 miliardi; il Medio Oriente (4%) ha avuto un aumento di 4 miliardi fino a 49 miliardi, mentre l'Africa (3%) è cresciuta di un miliardo fino a 36 miliardi.
    Le aree con la crescita più sostenuta (superiore al 5%) sono state: il Nord Europa, l’Europa Mediterranea, il Nord Est asiatico, l’Oceania, l’ Asia del Sud e i Caraibi, l’America Centrale, il Sud America e il Medio Oriente. Nella classifica dei Paesi tra i primi dieci troviamo gli  Stati Uniti e la Spagna che si confermano rispettivamente in prima e seconda posizione. Guadagnano due posizioni la Cina (da quinta a terza) e il Regno Unito (da nono a settimo). L'Italia è quinta, preceduta dalla Francia e seguita da Macao. Completano le prime dieci posizioni Germania, Thailandia e Hong Kong. La Cina si conferma Paese top spender (+28% nel 2014), seguita da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Russia, Francia, Canada, Italia, Australia e Brasile.

    (Per maggiori informazioni: www.unwto.org)

    Secondo quanto rilevato dall’Istat nel quarto trimestre 2014 in Italia gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a quasi 18 milioni di unità e le presenze a più di 48 milioni, con aumenti, rispetto al quarto trimestre dell'anno 2013, rispettivamente del 3,0%, e dell'1,1%.
    Sono state registrate 24,3 milioni di presenze di clienti residenti, che rappresentano il 50,3% delle presenze totali. Le presenze dei non residenti sono state poco meno di 24 milioni.
    Le presenze negli esercizi alberghieri sono state pari a poco meno di 39 milioni di unità, corrispondenti all'80,5% delle presenze totali, mentre le presenze negli esercizi extralberghieri ammontano a 9,4 milioni.
    Le presenze registrate nel quarto trimestre 2014 sono aumentate, rispetto allo stesso trimestre dell'anno 2013, per entrambe le componenti della clientela: quelle dei residenti sono cresciute dell'1,3% e quelle dei non residenti dello 0,8%.
    Le presenze per tipologia di esercizio hanno mostrato un incremento per le strutture alberghiere (+1,7%) ed un calo per quelle extralberghiere (-1,7%). 
    La permanenza media è passata da 2,74 giornate nel quarto trimestre del 2013 a 2,69 nel quarto trimestre del 2014, con valori in calo per entrambe le componenti della clientela.

    (Per maggiori informazioni: www.istat.it)

    Sono stati più di 150 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2014: una cifra che segna l'incremento di 4,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente e indica una ripresa del settore aereo.
    I dati di traffico pubblicati dall'Enac, derivano dal monitoraggio di 45 aeroporti nazionali. I più trafficati, in termini di numero di passeggeri, sono stati gli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Venezia, Catania, Bologna, Napoli, Roma Ciampino e Pisa.
    Il report dell'Enac registra la forte crescita del segmento low cost rispetto a quello cosiddetto 'full fare', cioè a prezzo pieno: lo scorso anno i vettori low cost hanno trasportato il 45,81% dei passeggeri sulle tratte nazionali e internazionali che toccavano l'Italia, con un incremento del 18,7% rispetto all'anno precedente. I vettori full fare hanno trasportato la maggioranza dei passeggeri (il 54,19%), ma ne hanno persi, da un anno all'altro, il 4,8%.

    (Per maggiori informazioni:  www.enac.gov.it)

    Nel primo trimestre del 2015 l’aeroporto di Roma Leonardo da Vinci ha registrato un incremento di passeggeri dell'8,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il traffico internazionale e quello domestico guadagnano sviluppo e crescono rispettivamente del 7,6% e del 9,9%. La componente UE sale dell’11,7%.
    Con l’avvio di 40 nuovi collegamenti per la stagione estiva  saranno 1milione e 400 mila i passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del  2014. 

    (Per maggiori informazioni: www.adr.it)

    Secondo i dati del XXI Rapporto nazionale sul turismo natura, presentato in occasione della XXV edizione di Ecotur, il settore lo scorso anno ha superato i 102 milioni di presenze  a fronte di una stima di 101,9 nel 2013. Cresce anche il fatturato legato all’ecoturismo, complessivamente pari  a 11,883 miliardi di euro.
    Tra le richieste specifiche, cresce la domanda per il biking (29% delle preferenze), seguito da trekking (25%), escursionismo (24%), sci (12%), animal watching (8%) ed altri sport. 
    Una delle principali novità del 2014 è la performance dei parchi costieri. Nella top ten delle aree protette più richieste dai turisti italiani presso i t.o.  si posizionano 3 parchi costieri: le Cinque Terre, il Circeo e l’Arcipelago Toscano. La classifica è comunque guidata dal Parco nazionale d’Abruzzo (30 per cento) seguito da Gran Paradiso, Dolomiti Bellunesi, Cinque Terre, Stelvio, Circeo, Foreste Casentinesi, Arcipelago Toscano e Gran Sasso Laga.

    (Per maggiori informazioni: www.infiera-ecotur.it)

    Il rapporto Trademark sottolinea come la buona performance di quasi tutta la montagna italiana nell’inverno 2014-2015  sia stata garantita dal consolidamento dei principali mercati stranieri che hanno in parte attutito il crollo del mercato russo (in perdita tra il 50 e il 60%). Il 17,6% degli operatori interpellati afferma che la stagione è andata meglio dello scorso anno: il 60,8% registra una sostanziale stabilità con la stagione precedente e il 21,6% ha chiuso con il segno meno (2% di operatori in meno rispetto allo scorso anno).
    Scende dal 40,7 al 31,8% la percentuale di operatori che hanno segnalato un calo del giro d'affari rispetto al precedente inverno. Gli appassionati della "vacanza bianca" continuano ad optare per weekend e soggiorni brevi. Mercati leader si confermano Germania (22% sull'incoming), Be.Ne.Lux (12,9%), Repubblica Ceca (10,1%), Polonia (8,7%) e Scandinavia (8,3%). Il mercato russo è quasi dimezzato, sceso dal 10% dello scorso anno al 6,3% di questa stagione.

    (Per maggiori informazioni: www.trademarkitalia.com)