Secondo l'indagine dell'Enit, l’onda lunga delle vacanze pasquali farà da traino ad una serie di appuntamenti in Italia per i quali si prevede una crescita sostenuta degli arrivi internazionali dai mercati d'oltreoceano, come India, Corea, Cina, Usa e Canada, grazie anche al potenziamento dei voli intercontinentali. In Europa rispondono bene il mercato inglese, francese e spagnolo, olandese, polacco, ungherese. Trend in salita anche per gli arrivi da Paesi lontani come Giappone, Australia e Argentina.
Crescita più contenuta per quanto riguarda l'incoming dai Paesi di area tedesca come Germania, Austria, Svizzera e Belgio; dai mercati nordici e dal Portogallo.
I flussi turistici dalla Russia hanno subìto una consistente frenata e le previsioni per l'anno in corso sembrano essere le peggiori dell'ultimo ventennio.
Anche la situazione economica del Brasile penalizza il turismo in entrata, frenando le vacanze dei brasiliani verso mete lontane.
Le città d’arte rimangono il prodotto più venduto dai tour operator esteri, sia europei sia oltreoceano, nei pacchetti che hanno come destinazione il nostro Paese e che propongono vari prodotti d’offerta. Molto gettonati risultano i laghi del Nord Italia, le località del Sud e delle isole (buone prospettive per Sicilia, Campania e Puglia).
Trend in salita per il turismo religioso, che coinvolge anche le località di quell’Italia nascosta della Provincia, che offre gioielli artistici meno conosciuti perché fuori dai consueti percorsi turistici che sta conquistando sempre più punti nella graduatoria dei luoghi più visitati dai turisti stranieri.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it)
Boom di visitatori nei musei italiani nella nona domenica gratuita
Pompei ha accolto 10.380 visitatori (14.404 considerando anche i siti di Ercolano, Oplonti e Boscoreale), Paestum 2.349; a Firenze gli istituti del Polo Museale fiorentino hanno avuto più di 35 mila ingressi. A Napoli 4.153 per il Museo di Capodimonte e 6.536 per l'Archeologico; a Milano alla Pinacoteca di Brera 5.336, al Polo Reale di Torino 3.308, a Roma 6.119 persone per Castel Sant'Angelo e 4.322 per Palazzo Barberini, 1.800 per la Galleria Borghese, 1901 per Palazzo Spada, 1.302 per Palazzo Corsini, 1.650 per Palazzo Venezia e 4.114 per la Galleria d'arte moderna.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)
Secondo l’ultimo report di Clia, la Cruise Lines International Association, si prevede che nel 2015 saranno 23 milioni i passeggeri a bordo delle navi con un aumento del 4% rispetto ai 22,1 milioni del 2014.
L’impatto sarà superiore ai 117 miliardi di dollari di business calcolato, per un’offerta di circa 900mila posti di lavoro e 38 miliardi in salari.
I Caraibi deterranno più di un terzo della quota del mercato globale delle crociere, ma cresce anche il Mediterraneo, così come Asia e Australia. In particolare, 52 navi ospiteranno 1.065 crociere asiatiche con una capacità di 2,17 milioni di passeggeri.
Nonostante la crescita degli acquisti su internet e attraverso i device mobili, le agenzie di viaggio continuano a essere il canale più utilizzato: sette passeggeri su 10 (70%) prenotano in agenzia.
(Per maggiori informazioni: www.cruising.org)
Lo studio condotto da Euromonitor International sugli arrivi e i pernottamenti internazionali del 2013, segnala l'ottima performance delle destinazioni asiatiche.
Il primo posto se lo aggiudica Hong Kong, con 29 milioni di turisti, in crescita del 7,6% rispetto all'anno precedente. Seguono Singapore, con 22,45 milioni di arrivi e Bangkok, con 17,47 milioni che avanza del +10,3 % sulla scia del boom dei turisti provenienti dalla Cina. L'Italia è solo quattordicesima in classifica, con la perfomance di Roma che ha accolto 8,6 milioni di arrivi, seguono Milano, al 24mo posto, Venezia, 29mo, e Firenze al 40mo. L'Europa è rappresentata al quarto posto da Londra e, a seguire, da Parigi. Sesto e ottavo posizionamento per la Cina, con Macao e Shenzhen, divise dalla presenza in settima posizione di New York.
(Per maggiori informazioni: www.euromonitor.com)
Con un bilancio finale di 61.718 visitatori, il 60% dei quali operatori professionali, si è chiusa la XXXV edizione della Borsa Internazionale del Turismo, organizzata quest'anno con la nuova formula all on in, all'insegna dell’ orientamento al business di qualità.
I circa 2.000 espositori presenti - in rappresentanza di tutte le Regioni italiane e di 100 Paesi da tutto mondo - hanno incontrato in oltre 40 mila appuntamenti di match-making 1.500 hosted buyer (+96% sull'edizione precedente), dei quali l'83% esteri provenienti da 70 Paesi e il 17% italiani.
(Per maggiori informazioni: bit.fieramilano.it)
La quattordicesima edizione dell’Osservatorio Business Travel (OBT), presentata alla Bit di Milano segnala per le trasferte di lavoro un aumento di oltre il 3% per una spesa complessiva che supera i 19 miliardi di euro, in crescita del 2,1%.
Crescono i viaggi d’affari delle imprese italiane grazie soprattutto al mercato europeo (+5,2%), ma anche il mercato nazionale tiene il passo (+2,5%). Le mete più gettonate sono Regno Unito, Stati Uniti e Cina, anche se i flussi d’affari si stanno spostando dalle destinazioni più tradizionali ai Paesi limitrofi, dove le condizioni produttive promettono di essere più competitive.
Più in generale, torna a salire anche la durata media dei viaggi d’affari, soprattutto quando si tratta di soggiorni intercontinentali. A livello nazionale, invece, per quanto l’automobile rimanga il mezzo preferito dai business traveller (46,4%), nel 2014 è stato il treno a registrare il maggiore incremento (+5,8%), grazie soprattutto ai progressi delle tratte ad alta velocità. Dopo anni di contrazione ritorna in crescita anche il segmento Mice (+10%), trainato in particolar modo dai risultati delle fiere internazionali.
Per quanto riguarda le dimensioni complessive del business travel in Italia, nel 2014 la spesa per viaggi d’affari ha toccato quota 19,1 miliardi di euro, con una crescita del 2,1% rispetto a dodici mesi prima.
(Per maggiori informazioni: www.ediman.it/)
Secondo l’Italian Hotel Monitor nel mese di dicembre si è registrata una crescita di occupazione camere soprattutto nelle città capaci di proporre occasioni collegate alle visite d’arte, cultura, religione e svago.
Gli alberghi indipendenti e di catena a 4 stelle (Upscale) riportano un incremento di R.O. (+2,2 punti sul 2013) a fronte di una crescita del prezzo medio camera (+1,2%) rispetto a dicembre 2013. Gli indici di occupazione delle camere sono in crescita di oltre 3 punti percentuali in 13 città su 45, con picchi superiori a 4 punti per destinazioni come Trieste, Perugia, Roma, Napoli e Catania. Crescono mediamente anche i prezzi camera (ADR) passando a 102,83 euro (+1,2%).
Ottima la performance degli alberghi Luxury (5 stelle), sia in termini di occupazione camere (+2,0 punti) che di prezzo medio camera (+3,4%), arrivato a 306,76 euro. Si registra invece una contrazione dei prezzi (-2,1%) per la classe Midscale (3 stelle) con un’occupazione camere (54,9%) in crescita marginale di 0,2 punti rispetto al 2013. L’ADR medio (54,98 euro Iva e breakfast compresi) è mediamente inferiore di circa il 45% rispetto a quello dei 4 stelle.
(Per maggiori informazioni: www.trademarkitalia.com)