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    Dagli ultimi dati Istat relativi all’andamento del turismo in Italia nel 2015 emerge che nel solo mese di luglio si sono registrate 58.234.331 presenze nelle strutture di ospitalità, con un incremento del 3,1% rispetto al 2014. Positivi sia i dati dei turisti internazionali (+3,2%) sia quelli del turismo interno (+3%).

    I primi 7 mesi dell’anno vedono 213.004.270 presenze, con una crescita dell’1,5 % rispetto al 2014. Crescono in particolare i turisti stranieri, con un +2,%, rispetto ai flussi nazionali a +0,5%.

    (Per maggiori informazioni: www.istat.it)

    Nel rapporto 2016 Meeting and Events Forcast Cwt prevede una crescita degli investimenti sul segmento mice, in particolare in Asia.

    Aumenti anche sul piano delle tariffe alberghiere, soprattutto nel Nord America, dove si prevede un aumento del 4,3% , dovuta all’elevata domanda, che, per contro, sta generando un’insufficienza di disponibilità ricettiva.

    Secondo i dati di Assaeroporti l’incremento dei passeggeri movimentati nel mese di agosto si è limitato al 2,7%, per un totale di oltre 17 milioni di passeggeri, ma è tornato il segno meno (-1%) sul fronte dei collegamenti aerei domestici. 
    Tra gli aeroporti spicca il dato di Roma Fiumicino, che continua a crescere a ritmo sostenuto, +6,6%, mentre Malpensa resta sotto di due punti percentuali. E non si arresta la progressione di Bergamo, che porta a casa un altro aumento a doppia cifra. 
    Sul totale del 2015 il numero di passeggeri movimentati negli scali della Penisola è salito del 4,4%.

    (Per maggiori informazioni: www.assaeroporti.it)

    Secondo il monitoraggio condotto dall’Enit nel mese di luglio il 62,5% dei t.o. ha dichiarato di avere incrementato le vendite dei pacchetti, per il 25% sono rimaste stabili e solo  il 12,5% ha registrato una flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si segnala un aumento del 3% circa dell’incoming dalla Germania e dal Regno Unito, un buon andamento dalla Francia, dalla Spagna e dall’Austria. In Russia, dopo anni di crescita, le tensioni politiche internazionali e la crisi del rublo si riflettono negativamente sul turismo diretto nel nostro Paese (i principali t.o. russi contattati registrano una diminuzione delle vendite che dovrebbe aggirarsi intorno al 30% circa rispetto all’anno scorso). 

    (Per maggiori informazioni: www.enit.it)

    Poco meno di 70 anni fa i turisti internazionali erano meno di 25 milioni, lo scorso anno più di un miliardo, entro il 2030 raggiungeranno quota due miliardi. Dopo 5 anni di crescita consecutiva, anche i primi dati forniti dall'Unwto, in occasione della Giornata mondiale del Turismo tenutasi il 27 settembre,  che quest'anno aveva  per tema "Un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità", sono più che positivi. Da gennaio a giugno si sono registrati 538 milioni di arrivi internazionali, 21 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2014. E tra le macro-regioni che hanno fatto segnare gli aumenti più forti ci sono l'Europa, Asia-Pacifico e Medio Oriente con un +5%.  

    (Per maggiori informazioni: www.unwto.org)

    Secondo Eurostat l'Italia è la prima meta turistica europea nel 2014 per i viaggiatori extra-Ue,  che hanno trascorso 57,355 milioni di notti nel Belpaese, pari ad una quota del 17,5% del totale di 327,220 milioni di notti che i turisti non europei hanno passato nei 28 paesi dell'Unione lo scorso anno.

    Alle spalle dell'Italia, tra le destinazioni preferite dei non europei, il Regno Unito (45,646 mln di notti, 13,9% del totale) e la Spagna (44,239 mln, 13,5%). Solo quarta la Francia (39,996 mln, 12,2%) davanti alla Germania (29,870 mln, 9,1%), alla Grecia (18,124 mln, 5,5%) e all'Austria (13,665 mln, 4,2%).   

    I turisti non europei pesano comunque solo per il 12,3% sul totale del turismo nella Ue. Di essi, il 17,8% viene dagli Stati Uniti, il 14,9% dalla Russia, il 5,0% dalla Cina, il 3,7% dal Giappone ed il 2,5% dal Brasile.   

    Ma è proprio dal Brasile che arriva il maggior flusso di turisti non europei in Italia (23,2% del totale). Il loro numero  è superiore a quello dei giapponesi (21,5%), dei cinesi (21,4%), degli statunitensi (20,6%) e dei russi (13,9).  

    Per gli americani la meta di gran lunga preferita è l'Irlanda (56,0%), davanti a Olanda (25,5%), Belgio (23,1%), Francia (21,6%) e Italia (21%). Nella direzione opposta, sono gli Stati Uniti (con una quota del 14,1%) la meta preferita extra-Ue degli europei, davanti a Turchia (11,6%) e Svizzera (4,9%).

    (Per maggiori informazioni: www.ec.europa.eu/eurostat)

    Nel mese di maggio, secondo gli ultimi dati della Iata, i passeggeri sui mercati internazionali sono aumentati del 6,2% rispetto all’anno scorso, con un’accelerazione rispetto al +3,8% di aprile.

    L’incremento sul fronte Economy class è stato maggiore rispetto a quello della classe Premium, ed anche se la crescita si può definire generalizzata, è stata in gran parte determinata dalla buona performance del mercato europeo.

    La classe Economy ha riportato un aumento del 6,4% rispetto a maggio 2014, un dato su cui ha pesato in maniera importante la riduzione delle tariffe. Cresce anche la Premium class, ma ad un tasso inferiore, +4,1%.

    Il mercato europeo nel mese di maggio è cresciuto del 5,1%.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org) 

    Il Censis stima che saranno trentatre milioni i turisti e pellegrini attesi a Roma per il Giubileo. Erano stati 25 milioni nel 2000. La spesa complessiva prevista è di 8 miliardi di euro, per circa il 70% da parte di visitatori provenienti dall'estero. Lo straordinario flusso turistico si innesterà sull'onda lunga della crescente attrattività di Roma, fatta anche di una proliferazione di visitatori che restano un solo giorno senza pernottare.

    (Per maggiori informazioni: www.censis.it)

    Secondo la ricerca “Cross Border Spending 2015” commissionata da Visa Europe per le vacanze 2015, nella top ten delle destinazioni preferite dai vacanzieri italiani primeggiano gli Usa (oltre 50% di viaggi), seguiti da Spagna (45%) e Francia (40%). 

    Tra gli italiani che hanno fatto un viaggio internazionale negli ultimi tre anni, il 75% (28,1 milioni di viaggiatori) ha scelto di visitare una capitale o una città d’arte, mentre il 68% ha preferito una meta balneare. Undici milioni di italiani scelgono le vacanze avventura, otto milioni la vacanza sportiva oltreconfine e tre milioni località estere all’insegna dell’eco-turismo.

    Nonostante il momento congiunturale, il 36% degli intervistati ha affermato di viaggiare all’estero con la stessa frequenza di cinque anni fa; è del 30% la percentuale di coloro che hanno dichiarato di concedersi ancora più viaggi internazionali.

    Il 70% delle donne italiane viaggiatrici va all’estero regolarmente una volta l’anno, mentre il 25% degli uomini effettua due viaggi all’anno oltreconfine. I viaggiatori italiani residenti nel centro Italia sono tra coloro che viaggiano di più all’estero (2,4 milioni), così come gli italiani 25-34enni (8,6 milioni). Ma sono i giovani dai 18 ai 24 anni coloro che viaggiano di più a livello internazionale e 500mila di loro lo fanno dalle tre alle cinque volte all’anno.

    (Per maggiori informazioni: www.visaeurope.com)

    Secondo l’analisi di Federterme il 2015 è l’anno della ripartenza per le terme, che nei primi sei mesi ha visto salire del 5% i flussi. Il segmento, che conta 378 stabilimenti in 190 comuni per un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro, rileva un aumento dei giovani maschi e un incremento dei bambini per le cure respiratorie. 

    Buona in particolare la performance del complesso Qc Terme tra giugno luglio. In questo periodo le sue strutture di Bormio, Près Saint Didier e le nuove terme di San Pellegrino hanno raggiunto un fatturato di 25 milioni di euro.

    Ancora deboli i flussi esteri, a causa della forte concorrenza di paesi come Germania, Francia, Ungheria e Polonia, molto attivi sul piano della promozione.

    (Per maggiori informazioni: www.federterme.it)