La Camera ha votato in via definitiva la conversione in legge del decreto che riordina le competenze dei ministeri. Il provvedimento trasferisce alcune funzioni e riorganizza i ministeri per i Beni e le attività culturali, delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico, degli Affari esteri, delle Infrastrutture e trasporti e dell'Ambiente.
Il decreto Ministeri, è stato approvato in prima lettura dell'aula della Camera con 285 voti favorevoli. Il primo articolo del decreto istituisce il ministero del Turismo. II provvedimento è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari costituzionali, che lo ha modificato approvando alcuni emendamenti. Vengono quindi scorporate le funzioni in materia di turismo dal ministero per i Beni culturali per trasferirle ad un dicastero ad hoc.
Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr, approvato dal consiglio dei ministri di ieri Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi – Next Generation EU.Nel dettaglio il fondo per la competitività delle imprese prevede 500 milioni di credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le strutture ricettive, 98 milioni di credito d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator, 500 milioni di fondo per il turismo sostenibile, 358 milioni di garanzie per i finanziamenti per la creazione di nuove imprese, 180 milioni di fondo per gli investimenti nel settore turistico e 150 milioni di fondo nazionale per il turismo.
Arrivano altri 5 milioni di euro a favore del turismo nel 2022. Le risorse, stanziate in un emendamento al dl Sostegni ter, andranno a rimpinguare il fondo istituito presso il Ministero del Turismo dalla legge di bilancio che già prevede per quest’anno uno stanziamento di 120 milioni, incrementati dallo stesso decreto di altri 100 milioni.
DNA, DIA e Confindustria Alberghi hanno firmato un protocollo d’intesa per la tutela del settore alberghiero dal rischio di infiltrazioni.
Gli effetti della crisi, infatti, sono stati particolarmente significativi per l’industria alberghiera che ormai da due anni è profondamente condizionata dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19 in Italia e all’estero.
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Il primo bilancio del ponte dell’Immacolata è molto positivo e non manca chi commenta che le previsioni sono di una stagione che potrebbe essere la migliore di sempre secondo il consorzio Dolomiti Superski che riporta un tutto esaurito nel ricettivo mentre le prevendite degli skipass sono a numeri da record e sembra che anche il mercato del lavoro per albergatori e ristoratori sia ripartito, senza le difficoltà del passato nel reperire il personale.
Domani l’avvio ufficiale dell’anno della cultura Italia- Cina. La cerimonia, che sarà impreziosita dalla presenza del ministro della Cultura e del Turismo cinese, Luo Shugang, avrà luogo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con un forum a tema “La cooperazione internazionale nel settore turistico e culturale tra Italia e Cina: nuove prospettive” che vedrà il titolare del Mibact Dario Franceschini nel ruolo di padrone di casa.Tra gli eventi-satellite, l’inaugurazione della mostra fotografica sui siti Unesco italiani e cinesi e il concerto della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e dei solisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Repubblica Popolare Cinese.
L’Assemblea dei soci di AIDIT – l’Associazione italiana distribuzione turistica, aderente a Federturismo Confindustria – ha eletto Domenico Pellegrino presidente dell’Associazione per il quadriennio 2022/2026.
Martedì 22 ottobre | ore 14:30 | Piattaforma Zoom
Tutte le novità promosse e ottenute da Confindustria Nautica nella sua attività di rappresentanza istituzionale della filiera della nautica da diporto.
Il DPCM, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è in vigore da oggi 26 ottobre fino al 24 novembre 2020. Per quanto riguarda gli ambiti legati al turismo nel testo viene indicato lo stop per bar e ristoranti alle 18, anche il sabato e la domenica. Le attività dei servizi di ristorazione, e cioè bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, non più 6, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Alberghi e terme, le bozze del DPCM che stanno girando in queste ore colpiscono il settore e la dignità stessa degli imprenditori
Confindustria Alberghi all’indomani dell’ultimo Decreto, sottolinea come il blocco di meeting e convegni non è giustificato da motivi di sicurezza.In questi mesi l’attività ha potuto procedere senza esporre a rischi i partecipanti perché le strutture, gli organizzatori e i partecipanti hanno rispettato pienamente i protocolli di sicurezza. L’utilizzo di spazi esterni agli uffici ha reso possibili attività di lavoro in sicurezza che altrimenti sarebbero state impossibili. Gli alberghi ed altre strutture mettono a disposizione ampie aree che possono permettere di lavorare nel pieno rispetto sia formale che stanziale di tutte le misure di prevenzione del contagio.
Subito prima della pandemia, la Cina era stata senza dubbio il primo motore della crescita del turismo mondiale, con 166 milioni di arrivi internazionali provenienti da Pechino e dintorni, che l’hanno classificata come primo mercato di origine, per una spesa turistica di 277 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto agli Stati Uniti (157 miliardi) e il triplo della Germania (104 miliardi).
Eppure, 19 mesi dopo, la Cina rimane in gran parte chiusa ai viaggi leisure sul lungo raggio, in entrata e in uscita, nonostante 75 Paesi abbiano aperto le loro frontiere – seppur con le inevitabili cautele – ai viaggiatori cinesi. Un nuovo sondaggio di Dragon Trail, descrive un quinto dei viaggiatori cinesi come “ansioso di viaggiare non appena ce ne sarà la possibilità”, mentre il 43% viaggerebbe con cautela (a marzo era il 31%) e il 32% aspetterebbe ancora (era il 39% sei mesi fa).
Sono due i nuovi sottosegretari che si occuperanno insieme al Ministro Franceschini di cultura e turismo. Antimo Cesaro e Dorina Bianchi.
Cesaro, che prende il posto di Francesca Barracciu, è docente di Scienza e Filosofia Politica all’Università di Napoli e attualmente è deputato per Scelta Civica. Bianchi, invece, toscana, è un neuro radiologo, ed è deputata per il Nuovo Centro Destra.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)
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Gli italiani e la febbre da entertainment sono l’oggetto di una ricerca condotta da Dynamitick e Doitwell, che ha messo in luce l’impazienza - dopo quasi due mesi di “lockdown” – dei nostri connazionali di tornare a vivere un’esperienza di intrattenimento.
Dallo studio condotto dalla app finanziaria Revolut con la società di ricerche Dynata nel mese di giugno 2022, su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 individui maggiorenni, emerge che soprattutto da parte dei più giovani, sono utilizzati salvadanai e strumenti digitali per mettere da parte il denaro per le vacanze.
È entrato in vigore il 21 ottobre, il nuovo Regolamento di attuazione del Codice della nautica da diporto (DECRETO 17 settembre 2024, n. 133, Regolamento di modifica al decreto 29 luglio 2008, n.146), frutto dell'intensa attività di rappresentanza della filiera della nautica da diporto costantemente esercitata da Confindustria Nautica nell'interesse del settore e dell’utenza. Tra i 101 articoli del provvedimento molte sono le novità che riguardano cantieristica, refitting, porti, professioni, superyacht e piccola nautica, intervenendo su tutte le materie che regolano il comparto in termini di semplificazioni burocratiche, sostegno allo sviluppo del settore e sviluppo della nautica sociale.
“Sulla piccola nautica c’è un pacchetto di interventi che, complessivamente, vuole sostenere il segmento che più ha sofferto il rincaro del costo del denaro e l’instabilità internazionale” - ha dichiarato Piero Formenti, Vice Presidente di Confindustria Nautica. “Esattamente come sul tema del nuovo patentino D1, anche sulla sicurezza della navigazione il Regolamento offre un intervento tecnicamente molto equilibrato, tra implementazione dei dispositivi, semplificazione degli adempimenti e innovazione tecnologica”.
Si è svolto lo scorso giovedì a Bologna, in concomitanza della IX Convention di Federcongressi&Eventi, il primo incontro del neo costituito Comitato Tecnico del Convention Bureau Italia.
Nuovi Soci. Tante attività. Presenza sul palcoscenico internazionale sempre più completa. In questo clima di costante crescita Convention Bureau Italia vuole sviluppare tutti i nuovi progetti in piena sintonia con le aspettative dei suoi Soci. È nato quindi il Comitato Tecnico del CBI: un gruppo di lavoro snello ed estremamente operativo, espressione dei Soci e dei Preferred Partners. Il Comitato è presieduto da Tobia Salvadori, Sales & Marketing Manager del CBI ed è composto da: Carlotta Ferrari, Presidente del Convention Bureau Italia; Alberto Corti, in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione; Alessandra Albarelli, Responsabile Area Congressi di Riva Del Garda Fiere e Congressi; Laura Favaretti, Head of MICE department, Padova Terme Euganee Convention & Visitors Bureau; Adolfo Parodi, Consigliere di Amministrazione del Convention Bureau di Genova; Donato LoriaCongress&Event Manager - Head of MICE Department di Bologna Congressi; Enrico Calisti, Cluster Executive Sales Manager Hilton Rome Airport e Genny Lorenzo, Managing Director Newtours Venue Italia.Oltre all’analisi delle attività e degli obiettivi ad oggi raggiunti, si è discusso anche in merito ai progetti futuri: attività di formazione, analisi del piano fiere e workshop, valutazione delle proposte per la nuova immagine per la promozione, sviluppo di nuove forme di networking tra supplier italiani e buyer esteri.“Posso già dire che la scelta di costituire il Comitato Tecnico è vincente. Un gruppo di lavoro estremamente preparato e propositivo, che sarà un supporto di altissimo livello per il nostro lavoro” dichiara Tobia Salvadori. “Già dalla prossima assemblea, che si terrà nel mese di maggio, inizierà un percorso di formazione dedicato ai nostri Soci e Preferred Partner tutto incentrato sui mercati da approcciare e relative modalità”.
4 aprile 2016
Per maggiori informazioni:Convention Bureau Italia
marketing@conventionbureauitalia.com
Secondo le ultime rilevazioni di eDreams il 20% dei nostri connazionali per quest'estate ha prenotato destinazioni italiane, la stessa percentuale ha scelto la Spagna e l’11% la Grecia.
Il 31 ottobre alle 9.30, presso l’NH Hotel Vittorio Veneto, EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito pariteticamente da FEDERTERME, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS, presenterà i risultati del “Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale”.Il “Progetto” fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale rappresentato da Ebiterme, in termini di dinamica imprenditoriale e di dinamica occupazionale, sull’ approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.
Il 31 ottobre è stato presentato a Roma il “Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale”, svolto da EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito da FEDERTERME CONFINDUSTRIA, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS che fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale, con un focus particolare sulle dinamiche imprenditoriali e occupazionali, sull’ approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.
Secondo gli ultimi dati dell’Ebtl nel 2023 gli arrivi complessivi negli esercizi alberghieri della Capitale sono stati 13,7 milioni, il 5,6% in più rispetto al 2019, mentre le presenze hanno toccato quota 31,4 milioni (+2,65% sul 2019). Gli arrivi italiani sono stati circa 5 milioni (+6,7% sul 2019), le presenze 9,6 milioni (+6,4% rispetto al 2019). Gli arrivi stranieri hanno superato gli 8,7 milioni (+5% sul 2019), le presenze i 21,8 milioni (+1% sul 2019).
Nel ranking 2022 del turismo d’alta gamma europeo, l’Italia è quarta dopo UK, Francia e Spagna, con il 15% del mercato per un fatturato che oscilla tra gli € 80 e i € 100 miliardi, pari a circa il 4% del Pil nazionale per l’Eccia (European cultural and creative industries alliance). Gli indicatori concordano nell’affermare che l’Italia dovrebbe ambire alla leadership globale del turismo d’alta gamma il cui potenziale supera i 100 miliardi, generando valore per l’intero sistema Paese. Il 78% delle programmazioni proposte dagli organizzatori di eventi d’alta gamma dei principali mercati di riferimento per l’Italia e il Mediterraneo riguarda i periodi di bassa stagione, per invertire i trend del turismo di massa. Nel 2019 questa percentuale era del 48%. Una tendenza che non si riferisce solo al segmento Mice, ma più in generale a tutto il turismo alto spendente, che con grande evidenza sta rifuggendo i periodi di grande affollamento e, per le programmazioni dell’alta stagione, si sta orientando verso destinazioni nuove o comunque meno battute. Entrando nel dettaglio delle tipologie di viaggio, il principale interesse della bassa stagione sono le città d’arte e più in generale le destinazioni che offrono una qualificata offerta storico-artistico-culturale.
Il turismo sostenibile e di alta gamma in Italia continua a crescere con 215 mln di presenze turistiche ed una spesa di 62 mld di euro, i visitatori dall’estero, soltanto nel mese di agosto, sono stati circa 40 mln e hanno mosso un giro d’affari corrispondente a più di 6 mld e mezzo di euro. Il turismo di alta gamma costituisce ormai un comparto consolidato che nel nostro Paese vale un quarto della spesa turistica totale (circa 25 mld) e che in Europa raggiunge quota 170 mld di euro, con un potenziale ancora inespresso che potrebbe arrivare a 520 mld di euro secondo i dati Eccia – European Cultural and Creative Industries Alliance.
Secondo lo studio di Eccia- High-End Tourism, l'associazione di cui fanno parte sei associazioni europee e oltre 600 marchi di prima fila nel settore, il turismo di lusso ha, in Europa, un potenziale di crescita che va da 170 a 520 miliardi di euro da oggi fino al 2030-2035.
Il 74% ha preferito mete italiane, il 45% ha scelto il mare, il 18% la montagna, in calo sugli anni precedenti, il 6% le città d’arte, il 4% borghi ed entroterra
I dati Istat diffusi sulla stima preliminare del Pil evidenziano il contributo del turismo nel secondo trimestre del 2022. Continua a ridursi la distanza con le performance registrate nel 2019. A partire dalle fine del mese di aprile per gli alberghi è tornato il turismo in Italia dopo il periodo buio del covid. I segnali positivi si sono via via rafforzati tanto che per il bimestre giugno-luglio si registra il 62% di strutture ad aver raggiunto i livelli pre-covid e il 47% circa che addirittura vede risultati migliori rispetto al bimestre giugno-luglio 2019 (+7%). Al momento le prenotazioni di agosto segnano mediamente dei risultati superiori rispetto allo stesso periodo 2019 grazie all’aumento degli stranieri (+1,2%), mentre quelle degli italiani risultano allineate a quelle del 2019 (+0,1%). A settembre ancora margini di incertezza ma, restano i segnali positivi dal mercato statunitense forte anche della forza del dollaro sull’euro che favorisce la possibilità di scegliere la destinazione Italia per un viaggio.
Stagnazione diffusa nel booking sia estivo, sia autunnale secondo quanto emerso dal monitoraggio dell’Ectaa sull’andamento delle prenotazioni in 18 Paesi europei, compresa l’Italia. Gli analisti sono partiti dalla summer 2022: ebbene, il booking outgoing è risultato sotto i livelli del 2019 per il 57% delle agenzie di viaggi francesi, spagnole e austriache, e solo per il 17% di quelle italiane si è tornati ai livelli del 2019; mentre per la stagione autunno-inverno 2022/23, sempre riguardo al segmento outbound, ben il 39% delle adv italiane, tedesche e danesi denunciano una stagnazione nel volume di prenotazioni e, solo dalle agenzie francesi, l’andamento del booking viene definito “molto buono.
Dopo il lungo lockdown, gli italiani vogliono tornare a viaggiare, ma in modo sicuro secondo un recente sondaggio condotto da Eden Viaggi su un campione di oltre 10mila connazionali. Il 63% degli intervistati ha dichiarato che pensa di tornare a viaggiare appena ce ne sarà la possibilità e rilevante è anche il fatto che, in generale, il 53% delle persone preferirebbe per quest’anno restare nel nostro Bel Paese. Ben il 39% degli intervistati aveva già prenotato le vacanze per i ponti primaverili o per l’estate prima che l’emergenza Covid-19 esplodesse in Italia: il 33% di loro dichiara di averle prenotate proprio in Italia, il 26% in un altro Paese dell’Unione Europea e il 41% nel resto del mondo.
EDreams Odigeo conferma che l’estate 2021 ha visto trionfare l’Italia come prima meta per un italiano su due. Nella top five delle destinazioni più prenotate hanno primeggiato ancora una volta le isole con Catania, Palermo, Olbia e Cagliari, a parte l'incursione straniera di Tirana da qualche tempo in ascesa. Alcune destinazioni hanno registrato un notevole incremento rispetto al 2019: come Trapani con +373% di prenotazioni, Roma +223%, Bari + 255%, Napoli + 274%, Milano +214%. Si nota che il 51% degli italiani ha scelto di partire per brevi break dai 2 ai 6 giorni, prenotati per lo più a ridosso della partenza, confermando il trend del last minute, incoraggiato anche delle restrizioni imposte dalla pandemia.
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2022, le prenotazioni hanno superato del 26% i livelli pre-pandemici, e nonostante l’indebolimento della domanda, l’attività di trading ha continuato ad essere in linea o superiore al periodo che ha preceduto l’avvento del virus (ottobre +44% vs 2019, novembre +33% vs 2019, dicembre -2% vs 2019).
Il report “A year in travel by eDreams Odigeo – 2020, un anno di svolta nel settore dei viaggi”, che analizza le abitudini di prenotazione dei viaggiatori, le mete più gettonate nel 2020 e le prospettive per il 2021, rivela picchi nelle ricerche di voli fotografati nei giorni in cui le aziende farmaceutiche hanno annunciato il vaccino contro il coronavirus. C'è stata una crescita del 19%, superiore alla media europea, nelle ricerche da parte dei connazionali di voli sulle piattaforme del gruppo. Tra le mete più ricercate dagli italiani, soprattutto le grandi capitali europee e New York, unica meta a lungo raggio: nell’ordine, Londra, Milano, Parigi, Catania, New York, Roma, Napoli, Madrid, Barcellona e Amsterdam.
Scoprire le bellezze del patrimonio italiano, sia che si tratti di città d’arte sia di località di mare è la tendenza che ha accomunato il 50% dei viaggiatori del Belpaese nel corso nel 2022, secondo il recente report ‘A year in Travel by eDreams ODIGEO 2022’, per partenze programmate per tutto il 2022 e il 2023.Sono le mete nazionali a dominare la classifica del 2022 degli italiani secondo eDreams: sul podio Milano, Catania e Napoli, seguite da Palermo e Roma. Per le partenze verso l’estero, invece, Parigi domina su tutte continuando ad affascinare i viaggiatori italiani. Le nostre città conquistano anche i turisti internazionali che quest’anno hanno scelto per i loro viaggi Milano e Roma, in quinta e sesta posizione nella top 10 del ranking internazionale. I viaggiatori che nel 2022 hanno fatto rotta verso l’Italia provengono per il 21% dalla Spagna, il 17% dalla Francia, il 13% dalla Germania e il 10% dalla Gran Bretagna.
Per il report "A year in travel by eDreams Odigeo" che ha analizzato il booking e le ricerche effettuate tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023, Parigi conquista il gradino più alto del podio delle mete già prenotate dagli italiani per le partenze del prossimo anno, seguita da Londra, Barcellona e Milano.
Ci sono già le premesse di ciò che cercheremo nei viaggi che ci aspettano nel 2025 nel report ‘A year in travel by eDreams ODIGEO 2024’, che analizza prenotazioni e ricerche per viaggiare nel 2024 e nel 2025.
Dall’indagine condotta da eDreams emerge un cambio di rotta nelle abitudini degli italiani: uno su due sceglie di fare le vacanze a giugno, seguono le prenotazioni per luglio con il 28% e il mese di agosto con il 22% è momentaneamente fanalino di coda. Una nuova tendenza, quindi, che avvicina il comportamento dei connazionali ai cittadini stranieri, che in un caso su due scelgono di partire proprio a giugno. Le coste mediterranee continuano ad essere le scelte predilette dai connazionali che hanno eletto la Sicilia come luogo ideale per le proprie vacanze. Nella top 3 al primo posto si attesta Catania, seguita da Palermo e Barcellona.
Secondo l’VIII edizione di ‘Migliori Aeroporti del mondo’ di eDreams l’aeroporto italiano di Roma Fiumicino è nella top ten delle migliori strutture al mondo.
Gli italiani, di tutte le età anche se con un picco tra i giovani, desiderano una vacanza “disintossicante”, soprattutto dal lavoro (il 39% degli intervistati), praticare un sano digital detox (33%) ma anche assicurarsi “uno stacco” dalle persone che li circondando nella quotidianità (31%). Prova ne è che il 41% si pone come obiettivo l’abbassamento dei livelli di stress. Per quanto riguarda le destinazioni, il mare stravince (il 48% delle preferenze) rispetto a natura (21%) e a montagna e lago (15%).
Gli italiani sono pronti a prenotare le vacanze 2021. Secondo una ricerca di eDreams circa il 97% delle prenotazioni per luglio e agosto e il 95% di quelle per la tarda estate, settembre e ottobre, si orientano al momento su voli a medio e a corto raggio. Nei mesi più caldi della prossima estate un italiano su due (51%) ha prenotato una vacanza di 7-13 giorni. Questa durata sembra essere la preferita anche per i mesi più freschi, con il 38% delle prenotazioni. Inoltre, rispetto allo stesso periodo nel 2020, si registra una crescita di 5 punti percentuali, segno di una maggiore considerazione della vacanza, anche un po’ più lunga, fuori stagione.
Tornano le vacanze all’estero nell’estate degli italiani, che al momento risultano, secondo eDreams, più inclini a partire a giugno e a luglio anziché in agosto. Il 56% dei connazionali ha prenotato voli continentali, il 37% nazionali e il 7% ha optato per rotte intercontinentali. Guardando alle tempistiche il 46% degli italiani questa volta andrà in vacanza a giugno, il 27% a luglio e solo il 20% al momento è rimasto fedele alle ferie italiane per eccellenza, quelle in agosto. Anche la durata dei soggiorni mostra diverse tendenze; se il 29% dei viaggiatori ha optato per le classiche due settimane (7-13 giorni), il 32% ha prenotato per 3 o 4 giorni, il 15% per una settimana circa, da 5 a 6 giorni. Suggerisce itinerari tra mare, arte e storia la top 10 delle destinazioni degli italiani per quest’estate, dominata soprattutto da Sicilia e Spagna, che fa la parte del leone anche osservando le mete più in crescita.
La voglia di viaggiare degli italiani non si ferma certo per le festività tradizionali, secondo quanto emerge dalle rilevazioni di eDreams, che ha analizzato le prenotazioni per Natale 2023 e Capodanno 2024 anche rispetto alle tendenze osservate nel 2022.
La voglia di viaggiare degli italiani non si ferma certo per le festività tradizionali, secondo quanto emerge dalle rilevazioni di eDreams, che ha analizzato le prenotazioni per Natale 2023 e Capodanno 2024 anche rispetto alle tendenze osservate nel 2022.
Secondo quanto rivelato da eDreams gli italiani si preparano a partire per le principali città europee per il ponte dell'Immacolata. Sul podio in assoluto primeggiano Parigi, Milano e Londra. La top 5 delle destinazioni, se considerate le mete italiane e internazionali, comprende anche città d’arte mediterranee e capitali più orientali. Interessante osservare che i viaggiatori in partenza da Roma Fiumicino prediligono Parigi, Barcellona e Bucarest per quanto riguarda i viaggi all’estero, mentre per i viaggi in Italia hanno scelto Catania e Palermo. Chi parte dagli aeroporti di Milano ha privilegiato invece Londra e Tirana. Uno sguardo più da vicino ai viaggiatori che hanno prenotato per le principali città italiane mostra poi che Milano sarà la meta di chi parte da Catania, Napoli e Lamezia Terme, mentre Roma accoglierà anch’essa viaggiatori provenienti da Catania, seguiti però da quelli in arrivo da Palermo e Bari. Napoli e i suoi presepi sono nel cuore dei viaggiatori che hanno prenotato da Torino.
È Parigi la meta preferita dagli italiani, che in questo mese hanno un’occasione in più per visitare la Ville Lumière quale la riapertura di Notre Dame secondo quanto emerge dalle rilevazioni di eDreams, che ha analizzato le prenotazioni per il mese, compreso Natale 2024 e Capodanno.
Secondo eDreams, che ha analizzato le prenotazioni effettuate dal primo febbraio al primo agosto 2020 sul sito e tramite l’app, il mese di settembre è promettente per chi approfitta degli ultimi scampoli di sole. Si preferiscono le coste meridionali della Penisola con Ibiza e Parigi uniche eccezioni all’estero: nello specifico al primo posto si trova Catania, seguita da Palermo e dall’intramontabile Ibiza in terza posizione, la sola meta iberica.
Secondo un sondaggio di eDreams che ha coinvolto gli utenti di Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti, la maggioranza degli italiani ha idea di partire nel 2021.Il 48% dei nostri connazionali per il prossimo anno ha già iniziato a pianificare una vacanza verso una meta a corto raggio (21%) o su tratte più impegnative con una permanenza al di sotto dei 14 giorni (19%), e se il 32% non l’ha ancora fatto, in ogni caso ci sta già pensando.
Secondo i dati raccolti da Edreams, la media dei soggiorni settembrini va dai 7 ai 13 giorni, prevalentemente nelle località di mare del sud Italia, con Ibiza e Parigi uniche eccezioni all’estero. In particolare, al primo posto tra le scelte dei viaggiatori italiani che partiranno tardivamente per le vacanze, Catania, seguita da Palermo. Seguono altri classici del mare made in Italy, come la Sardegna con Cagliari e Olbia e la Campania con Napoli.
Una nuova ricerca di mercato di eDreams ODIGEO rivela che la stragrande maggioranza dei consumatori a livello globale (84%) continua a dare priorità ai viaggi nei propri bilanci personali, nonostante il contesto macroeconomico. In Italia, i partecipanti hanno fornito risposte simili, con l’87% che sottolinea l’importanza del viaggio nel proprio bilancio familiare. Solo il 2% dei partecipanti in Italia e il 3% a livello globale ha dichiarato di non ritenere importante inserire i viaggi nella pianificazione del proprio bilancio. Le statistiche provengono da uno studio condotto dalla società di ricerca OnePoll, su 10.000 intervistati a livello internazionale, tra cui 1.000 partecipanti in Italia. Le priorità e i valori dei viaggiatori sono destinati a cambiare nei prossimi 25 anni in linea con i cambiamenti generazionali, come lo sviluppo rapido delle nuove tecnologie. Ad esempio, il sondaggio ha rivelato che i giovani sono in genere più propensi delle generazioni più anziane a prendere decisioni su come e dove viaggiare basandosi sulla connettività digitale o sull’inclusività sociale, offrendo un potente spunto su ciò che sarà più importante per i viaggiatori nei decenni a venire. La convenienza economica rimane una delle priorità per i viaggiatori di tutte le fasce d’età, con una media del 48% che la considera prioritaria in Italia e del 55% a livello globale. In particolare, i baby boomer mostrano una maggiore propensione a dare priorità al costo quando pianificano un viaggio, con il 69% dei partecipanti alla survey a livello globale di età superiore ai 45 anni che si concentra su questo aspetto.
Secondo quanto riportato dal report ‘A year in travel by eDreams ODIGEO 2021 le città di mare italiane hanno avuto un notevole incremento di prenotazioni rispetto al 2020, 6 città italiane su 10 tra le mete che hanno osservato il maggior incremento di prenotazioni di voli dall’Italia e dall’estero rispetto all’anno scorso attraverso le app e i siti del gruppo eDreams ODIGEO. In particolare le 6 mete italiane che hanno registrato una notevole crescita nelle prenotazioni sono: Bari (+258%), Olbia (+257%), Brindisi (+252%), Catania (+201%), Palermo (+200%) e Cagliari (+182%). Da segnalare Tirana (+305%), ormai in costante ascesa tra le mete di maggior interesse in Europa, e Las Vegas (+402%) e Orlando (+400%), in cima al podio, interessate principalmente dal turismo interno, vista la chiusura dei confini.
Un trend disegnato da una ricerca di eDreams e OnePoll vede nei viaggi solidali un’occasione di crescita personale in contesti culturali nuovi e diversi, a volte fuori dalla propria comfort zone. Secondo eDreams, sono sempre di più gli italiani che decidono di partire per un viaggio di volontariato. Uno su quattro, il 23% degli intervistati, fa spesso vacanze di questo tipo o comunque le rifarebbe, mentre quasi la metà, anche se afferma di non aver mai provato un’esperienza di questo tipo, si dice interessato a farlo (46%). Dai dati emerge,inoltre, che, dopo un momento particolare come la pandemia, in cui si è stati costretti tra le mura domestiche con molto tempo per riflettere sulle priorità della propria vita, è cresciuta la spinta e la curiosità degli italiani a intraprendere viaggi solidali con una propensione per il volontariato ambientale. Il 48% degli intervistati sceglierebbe di unirsi ad associazioni attive nella difesa della natura,segue la protezione degli animali, scelta dal 42% degli intervistati, quasi a pari merito con l’aiuto alle popolazioni locali, citato dal 40% degli aspiranti viaggiatori.
Cambiano le preferenze dei consumatori che adesso desiderano una maggiore scelta e flessibilità nelle prenotazioni di viaggi.
Lo studio di eDreams ODIGEO condotto su 10.000 intervistati a livello globale, inclusi 1.000 rispondenti in Italia rivela che l’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale tra i viaggiatori sta diventando sempre più comune, con il 79% degli intervistati italiani che afferma di utilizzarli già in ambito viaggi, o che sarebbe interessato ad esplorarli in futuro, un dato anche superiore alla media internazionale, del 73%.
Milano, 17 novembre 2022 – Elle Decor Italia torna a promuovere il dibattito sull’evoluzione dell’hospitality con il digital summit ‘2022 Progettare la nuova ospitalità: destinazione Italia’, seconda edizione del convegno digitale, nato come spin off di Elle Decor Grand Hotel, l’iniziativa nata nel 2016 per indagare i cambiamenti e le tendenze in atto nel settore dell'hôtellerie, che ha affiancato ai progetti allestitivi d'autore - dedicati alla relazione tra nuovi stili di vita e le prospettive del settore - tavoli di dibattito e confronto.
Con il 99,5% dei voti, parte con un segnale forte di coesione il mandato di Emanuele Orsini alla presidenza di Confindustria.
Tra i punti del suo primo intervento, il neo presidente della confederazione ha sottolineato il ruolo del turismo per l’economia e l’export italiano
Un Presidente che arriva anche dal settore alberghiero
Le Associazioni del trasporto pubblico AGENS, ANAV e ASSTRA e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno siglato ieri pomeriggio un importante accordo con il quale condividono la comune responsabilità di farsi parte sostanziale ed attiva nella gestione dell’emergenza generata dalla improvvisa diffusione da COVID-19 (Coronavirus) che il Paese è impegnato a fronteggiare.
Durerà fino al 27 novembre la fase di consultazione pubblica del documento “Quadro” messo a punto da Uni e Federturismo, che individua soluzioni comuni per la riapertura in sicurezza di tutto il settore turistico, tenuto conto di quanto questo comparto sia vitale per la vita economica e il rilancio del Paese. In consultazione anche il documento sul noleggio autobus. Il documento è stato pensato per far fronte all’emergenza Covid-19 da un tavolo di lavoro che ha già portato in pochissimo tempo alla pubblicazione di altre quattro Prassi di riferimento contenenti le linee guida per la riapertura in sicurezza di specifici settori.
Un’azione immediata per rimettere al centro la puntualità dei treni. E’ questa la richiesta di Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale di Fs italiane, a Rfi, gestore dell’infrastruttura. Preso atto della gravità della situazione ereditata, con la puntualità dei treni che da molti mesi mostra forti problematiche e non evidenzia miglioramenti apprezzabili – si legge in una nota - Battisti ha chiesto a Rfi di convocare un tavolo permanente con le imprese ferroviarie.
Sono quasi 9 milioni gli italiani che indicano come motivo delle mancate ferie il fatto che non se lo possono permettere economicamente secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca Emg Different.
Lo scorso 14 marzo l’Enac ha riunito, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, gli operatori del settore per fare il punto sulla situazione di costante crescita del traffico aereo, sulla sicurezza degli aeromobili e per sviluppare un coordinamento generale preventivo di tutto il comparto per garantire e innalzare ulteriormente la sicurezza del volo e la qualità dei servizi resi agli utenti. Il Direttore generale, Alessio Quaranta, ha evidenziato come gli aeromobili di ultima generazione, nonostante l’ultima tragedia aerea del Boeing dell’Ethiopian, facciano registrare ratei di incidenti molto bassi.Se gli aeromobili di prima generazione, a conduzione quasi esclusivamente manuale, avevano un rateo di circa 10 incidenti per milione di partenze. Nella seconda generazione, dove sono stati inseriti sistemi automatici di pilotaggio e controllo della potenza del motore, il rateo è sceso a circa 2 incidenti per milione di partenze e nella terza e ultima generazione, con la digitalizzazione degli strumenti e la navigazione automatica, si sarebbe passati a un rateo di 0,16 incidenti per milione di partenze.
Oltre 1 miliardo di euro, tanto è la perdita economica complessiva stimata per i gestori aeroportuali nel periodo marzo-settembre 2020 secondo il Rapporto e Bilancio sociale 2020 dell’Enac. Il traffico aereo, nel 2020 ha subito una forte contrazione: i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020, tra traffico nazionale e internazionale, sono stati 52.759.724 ed hanno fatto registrare un calo del 72,5%.
La stagione estiva si è chiusa con un trend positivo dei passeggeri del trasporto aereo, con un aumento del traffico del 3,8% nei mesi di luglio e agosto. E’ quanto emerso dal bilancio della stagione estiva 2018 presentato dal presidente dell’Enac Vito Riggio e dal direttore generale Alessio Quaranta nel corso di un incontro con gli operatori del settore. Nel complesso dei primi 8 mesi dell’anno, il traffico è cresciuto del 5,3% rispetto al periodo gennaio-agosto 2017.
Per l'Enac nel 2020: sono stati 52.759.724 i passeggeri transitati negli aeroporti italiani lo scorso anno, tra traffico nazionale e internazionale, con un decremento rispetto al 2019 del -72,5%. L'ente ha specificato anche come il traffico nazionale, con i suoi 25 milioni di passeggeri, abbia registrato una diminuzione più moderata (-61,1%) rispetto al traffico internazionale.
I cieli italiani tornano in fermento. I dati di traffico 2021 diffusi dall’Enac parlano di una forte ripresa rispetto al 2020, con 80.464.535 di passeggeri transitati negli aeroporti della Penisola, per un aumento del 52,5%. Restano ancora lontani, però, i numeri del 2019. Il divario con il periodo pre-Covid è ancora notevole, sia del numero dei movimenti (-48,9%), sia del numero dei passeggeri (-58,1%).
A causa delle restrizioni ai viaggi, il traffico nazionale ha registrato il maggiore incremento: +68% sul 2020, per un totale di 42,2 milioni di passeggeri. Il traffico internazionale è cresciuto solo del 38%, per un totale di 38,3 milioni di passeggeri.
I dati Enac sul 2022 sanciscono la ripresa del trasporto aereo in Italia dopo la brusca frenata dell'emergenza sanitaria. Il totale dei passeggeri sale a 164 milioni, segnando un incremento del 104% rispetto all'anno precedente. Si assottiglia così notevolmente il divario con il 2019, che scende a -14%. Il rapporto Enac registra 64,5 milioni di passeggeri sul traffico nazionale, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Più marcato, come era ragionevole aspettarsi, l'aumento del traffico internazionale, che fa un balzo del 160,8% arrivando a 99,9 milioni.Si conferma inoltre il predominio delle low cost: il no frills conquista infatti una quota di passeggeri pari al 66% del totale, mente le legacy si fermano a 56 milioni di pax pari al 34%.
L’80% del traffico aereo (in Italia) si concentra in soli 14 scali dichiara Enac. Le previsioni post pandemia stimano un ritorno alla crescita del traffico aereo con un aumento di 8 miliardi di passeggeri nei prossimi venti anni. In carenza di realizzazione di nuove infrastrutture nel nostro continente, chi dispone di strutture sottoutilizzate avrà la possibilità di intercettare nuovo traffico.E' allo studio un approfondimento sul cargo “che oggi sta vivendo una stagione particolarmente felice”.
Secondo l’Enac nel primo semestre del 2024 si è assistito ad un significativo incremento del traffico aereo rispetto allo stesso periodo del 2023: con un aumento dei passeggeri del +12%.
Secondo l’Enac nel primo semestre del 2024 si è assistito ad un significativo incremento del traffico aereo rispetto allo stesso periodo del 2023: con un aumento dei passeggeri del +12%.
Secondo i dati dell’Enac, nel 2018, Roma Fiumicino si conferma il principale aeroporto italiano con quasi 43 milioni di passeggeri, in crescita del 5% e con la quota del 23,2% del totale del traffico. Nella classifica dei primi scali per numero di passeggeri al secondo posto figura Milano Malpensa che, con 24,5 milioni di passeggeri e una quota del 13,3%, cresce a doppia cifra rispetto al 2017 (+11,5%). Sul podio anche Bergamo, con 12,8 milioni di passeggeri in crescita del 4,9% e una quota del 6,9%. Tra i primi dieci scali si segnala lo sviluppo di Napoli (+15,8%) e Palermo (+14,7%), mentre registrano una variazione negativa sia Milano Linate (-3,3%) che Roma Ciampino (-0,7%).
Secondo gli ultimi dati dell'Enac i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2023 sono stati 197.128.729, il 20% in più del 2022, con 68,6 milioni sui voli nazionali e 128,5 milioni per i collegamenti internazionali.
Secondo i primi rilevamenti dell’Enac, nel primo trimestre 2018 gli aeroporti italiani hanno registrato un volume di 35,4 milioni di passeggeri con un incremento del +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tra gli scali che hanno fatto segnare la crescita più consistente figurano quello di Napoli, al +45% (1,7 milioni di passeggeri), Palermo, al +20% (1,1 milioni di passeggeri) e Milano Malpensa, al +12% (quasi 5 milioni di passeggeri).
Secondo i dati del Rapporto 2017 dell’Enac, presentato il 5 giugno in occasione delle celebrazioni del ventennale, nel 2017 negli aeroporti nazionali sono transitati 174.628.241 passeggeri, con un aumento del 6,2% rispetto al 2016. In aumento anche il numero dei movimenti aerei commerciali (decollo o atterraggio di un aeromobile su un aeroporto) del 2,4% rispetto al 2016, per un totale di 1.364.564 movimenti.
Secondo i dati sul traffico aereo diffusi dall’Enac sono 174.628.241 i passeggeri transitati negli aeroporti nazionali nel 2017, in aumento del 6,2% rispetto al 2016. L’aeroporto principale si conferma Roma Fiumicino con quasi 41 milioni (in calo, però, dell’1,8%) che gestisce oltre il 23% del totale del traffico, seguito dagli scali di Malpensa (+14%), Bergamo (+10%), Catania (+15%) e Napoli (+26%).
Secondo l'Enac la consistente ripresa del settore del trasporto aereo emerge dal recupero di oltre l’85% del traffico pre-pandemia. Il portato più rilevante che emerge dal bilancio 2022 degli aeroporti italiani, capaci di mettere insieme 164,5 milioni di passeggeri e di raddoppiare i volumi rispetto allo scorso anno, riducendo in tal modo ulteriormente il gap rispetto ai valori pre pandemia (gap del -15% rispetto al traffico 2019). Con riferimento alle principali direttrici del traffico di linea e charter (flussi di traffico con origine destinazione Italia verso/da le principali aree geografiche mondiali) il 2022 mostra tassi di crescita elevati in tutte le aree geografiche rispetto al 2021 (+364,9% Nord America e Nord Atlantico; +276,7% Medio Oriente e Asia del Pacifico; +169,9% Africa e Oceano Indiano) sebbene il gap rispetto ai flussi registrati nel 2019 sia ancora consistente in particolare per Caraibi e Sud America (-64,7%) , Medio Oriente e Asia del Pacifico (-50%).
I movimenti gestiti da Enav a luglio sono stati 75.200 suddivisi per il 46% in voli internazionali (arrivo o partenza da uno scalo estero), il 24,6% in voli nazionali (arrivo e partenza su aeroporti italiani) e per il 29,3% in sorvoli (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo). Nel mese di luglio è stato recuperato circa il 40% del traffico del 2019 che, va ricordato, è stato un anno record per il trasporto aereo in Europa e soprattutto in Italia. Giugno, invece, si è chiuso con il 15% del volato dello scorso anno.
Secondo l'ENAV il traffico aereo in Italia continua la sua crescita costante e progressiva. Nella prima metà di luglio i voli sui cieli nazionali sono più che raddoppiati rispetto a giugno. Dal 1^ al 15 luglio, ci sono stati complessivamente 33.000 movimenti con una media giornaliera pari a 2.200 voli ed un picco massimo, il 10 luglio, di 2.521 voli.
Traffico di rotta e di terminale in diminuzione rispettivamente del 59,6% e del 58,8%, in termini di unità di servizio, rispetto ai primi nove mesi del 2019, e ricavi consolidati pari a 589,1 milioni di euro, -14,8% rispetto ai primi nove mesi del 2019 secondo Enav, che ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020. A fronte dell’aumento di quasi il 10% registrato nel primo bimestre dell’anno, nei mesi immediatamente successivi il traffico è crollato con punte del 90%, rispetto al 2019, per poi stabilizzarsi intorno a un calo tra il 55% ed il 60% nei mesi estivi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.
Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.
Enav ha chiuso il 2023, anno record, con ricavi per 1 miliardo e lancia un Piano al 2026 sui ricavi non regolati.
Enav chiude i primi tre mesi dell’anno con ricavi totali consolidati a 193,6 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto al primo trimestre 2023, grazie principalmente all’andamento del traffico aereo e al correlato incremento del fatturato da attività operative. Il risultato netto è negativo per 13,8 milioni, in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023 in cui la perdita era di 21,8 milioni.
Per l'ENAV il primo trimestre 2020 è stato caratterizzato da una forte crescita del traffico aereo nei mesi di gennaio e febbraio ( +9,8%) e da un crollo a marzo ( 50%) per la crisi del coronavirus, che ha fatto chiudere i conti del periodo con ricavi consolidati a 171,6 milioni di euro (-3,8% rispetto al primo trimestre 2019) e un Ebitda a 28,9 milioni di euro (-6,7%).
Il 2022 è stato caratterizzato da una forte ripresa del traffico aereo, che ha fatto registrare volumi quasi in linea con i livelli pre-pandemici, con picchi nei mesi di agosto ed ottobre superiori ai corrispondenti periodi del 2019. Tale incremento, intenso e costante in tutti i trimestri, ha permesso di chiudere il 2022 recuperando, in termini di unità di servizio, il 95,2% rispetto al 2019.
Enav segnala nei primi 9 mesi del 2024 un record storico di traffico aereo sull’Italia trainato dai voli internazionali. Il traffico di rotta e di terminale è in aumento rispettivamente del 10,8% e del 10,7% in termini di unità di servizio rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le prospettive delineate dal rapporto Eir parlano della creazione di quasi 77 milioni nuovi posti di lavoro entro i prossimi 10 anni solo in Asia. Il contributo all’economia di quest’area potrà crescere a una media dell’8,5% annuo. Il 2021, nonostante sia stato un anno ancora impattato dalla pandemia ha visto il numero dei voli in progressivo e significativo aumento soprattutto nella seconda metà dell’anno, con l’inizio della stagione estiva, arrivando, negli ultimi mesi, a circa il 90% del traffico del 2019 con picchi che, in alcune giornate estive, hanno raggiunto i livelli pre-pandemici. L’Italia – secondo Enav – è lo stato europeo, tra i grandi, in cui si è registrato il più alto tasso di crescita (+44,9% rispetto al 2020) per quanto riguarda i volumi di traffico aereo di rotta.
ENDU, la più importante piattaforma in Italia di servizi dedicata agli sport, ha reso noti i risultati della ricerca dedicata ai trend del turismo sportivo, con dati su comportamenti e preferenze dei viaggiatori, realizzata in collaborazione con Destination Italia.
Secondo i dati emersi dal monitoraggio sul turismo organizzato dell’Enit relativamente al periodo estate-autunno le prenotazioni verso il nostro Paese sono in aumento, anno su anno, per il 74% dei tour operator, stabili per il 20%, in calo per il 6%. Gli incrementi dei flussi turistici verso il belpaese sono misurabili, non solo nei mercati emergenti, ma anche in Paesi come Usa, Francia e Germania, i principali bacini d’origine dell’incoming italiano.
Enit in Spagna per rimarcare la forza internazionale del mercato turistico italiano. La presenza alla fiera ibtm che riunisce i maggiori professionisti del settore, consente di stabilire nuovi network, orientare le tendenze e condividere conoscenze nel cuore della vivace città catalana. ENIT Agenzia Nazionale del Turismo ha partecipato con uno stand di 402 mq. (stand D50) che ha ospitato 80 espositori italiani tra Convention Bureau, DMO, catene alberghiere, centri congressuali, PCO e DMC e con il coinvolgimento di 11 Regioni: Alto Adige, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia e Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e Roma Capitale. Dal 28 al 30 novembre lo stand Italia è stato sede di numerosi Destination Experience e 2 eventi con aperitivo di networking e di incontri b2b con agenda di appuntamenti per far incontrare gli espositori con i buyer provenienti dai mercati internazionali. Si prevede la partecipazione di 3.500 tra destinazioni e rappresentanti dell’offerta che si incontreranno con oltre 15.000 professionisti del settore, provenienti da circa 150 paesi da tutto il mondo.
L'Italia, la destinazione esclusiva per eccellenza. È questo uno dei principali risultati dello studio Enit realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart (ottobre 2023). Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le destinazioni italiane, espressamente attratti dallo “stile di vita italiano”, che associa al Paese un'immagine di “esclusività”.
L’Italia con Enit è alla BIT di Milano con quasi 900 espositori , la partecipazione delle Regioni italiane ma anche città e territori come Bergamo e Brescia, che il prossimo anno saranno capitali della cultura, la Penisola Sorrentina, il Cilento o ancora la strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco e la strada del vino di Franciacorta.
Enit porta in BIT molte novità che segnano un cambiamento: una nuova corporate identity ma anche importanti progetti con partner internazionali. Dopo aver accompagnato l’industria turistica italiana nel periodo di incertezza, Enit è oggi impegnata a guardare lontano, intensificando il proprio impegno per un'Italia più competitiva e in grado di soddisfare le sue ambizioni di leadership turistica globale.
Enit-Agenzia Nazionale del Turismo italiana punta sul turismo del lusso prendendo parte alla Iltm di Cannes con gli operatori del settore e le Regioni per promuovere le magnificenze del Paese. Coinvolti oltre 1700 buyers internazionali, 92 operatori, 28 t.o. privati e gli enti locali italiani per un'esposizione di 520 mq. L'Italia come destinazione di lusso è stata svelata a Cannes in tutta la sua magnificenza, mettendo in mostra l'eccellenza, la competenza, la diversità, la creatività, il calore e la sicurezza del Paese, una delle massime priorità in questi tempi. Con la riapertura del mondo degli affari, il lusso e il turismo saranno un vero trampolino di lancio per la crescita dell'economia italiana. Si ricorda che l'80% degli acquisti pre-Covid nel settore del lusso in Italia sono stati effettuati da turisti stranieri. Questo mercato di nicchia rappresenta il 3% del PIL del Paese (in termini di mercato turistico corrispondente al 13% del Pil) e funge da volano per l'economia italiana.
Enit ha partecipato alla 42º edizione della Fitur di Madrid con uno stand di 323mq. La fiera ha riunito 6.933 partecipanti con la presenza di tutte le comunità autonome, aziende e destinazioni di 107 paesi, 70 dei quali con rappresentanza internazionale. Presenti allo stand le regioni Campania, Emilia Romagna, la Repubblica di San Marino, Ita Airways e gli operatori privati del turismo, per un totale di circa 40 aziende. Questa edizione ha previsto anche una partecipazione in forma virtuale attraverso la piattaforma Fitur LiveConnect, che sarà operativa fino al 4 febbraio. All'inaugurazione dello stand Italia il Presidente Enit Giorgio Palmucci e l'Ambasciatore italiano in Spagna Riccardo Guariglia. Tra le presenze degli stranieri in Italia negli ultimi cinque anni dal 2015 al 2020 la Spagna si posiziona ai primi posti con una media di oltre 5 milioni di presenze.
L’Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, calcola che nel 2020 i turisti italiani e stranieri caleranno nel complesso del 49% rispetto all’anno scorso: i visitatori saranno 57 milioni in meno, i pernottamenti turistici totali diminuiranno di 186 milioni e la spesa turistica, quella in beni e servizi sostenuta dai viaggiatori, di 71 miliardi di euro. Questi dati sono indice del fatto che la situazione avrà effetti notevoli sull’economia italiana: il contributo totale del turismo all’economia dovrebbe diminuire infatti di 5,8 punti percentuali. Il turismo, in Italia, è un settore che generava, nel 2019, il 13% del nostro Prodotto interno lordo: nel 2020 calerà al 7,2 %.
l ministro del Turismo Massimo Garavaglia parteciperà il 9 maggio alle ore 11 presso Palazzo Lombardia (39esimo piano – ingresso N1) alla conferenza stampa di presentazione delle campagne promosse da Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo, per celebrare le eccellenze italiane e il rilancio dell’immagine della Penisola nel mondo.
Convention Bureau Italia ed ENIT sono fieri di annunciare che la quarta edizione di Italy at Hand si terrà dal 16 al 18 novembre 2022 in una vera e propria destinazione a cielo aperto: nella Regione Campania.
Il 24 novembre a Roma l'evento inaugurale del progetto: un appuntamento per facilitare l’attivazione di sinergie tra ‘Knowledge Leaders’ e partner privati nazionali per favorire l’acquisizione in Italia di un crescente numero di congressi internazionali di rilievo
Modera il giornalista e conduttore televisivo Andrea Pancani
Il 24 novembre a Roma l'evento inaugurale del progetto: un appuntamento per facilitare l’attivazione di sinergie tra ‘Knowledge Leaders’ e partner privati nazionali per favorire l’acquisizione in Italia di un crescente numero di congressi internazionali di rilievo
Modera il giornalista e conduttore televisivo Andrea Pancani
Il “per sempre” fa tappa fissa in Italia. Il turismo del wedding premia la Penisola che nel 2022 è stata scenario di oltre 11mila matrimoni stranieri. I viaggiatori internazionali hanno scelto un viaggio nel Bel Paese per celebrare le nozze. E’ espressione di un settore in ripresa. Il destination wedding, infatti, si riallinea ai numeri del pre-pandemia. I dati emergono dall'Osservatorio Destination Weddings in Italy, condotto da Centro Studi Turistici e finanziato dal Ministero del Turismo, presentati oggi a Roma da Enit e Convention Bureau Italia. Sulla base della durata del soggiorno delle coppie e degli invitati alla cerimonia (3,3 notti in media), per il 2022 l'Osservatorio stima in 619mila gli arrivi e in oltre 2 milioni le presenze turistiche collegate al destination wedding, producendo un fatturato stimato di 599 milioni di euro, circa l’11% in più rispetto ai livelli stimati nel 2019, ultimo anno pre-Covid.
Il Ministero del Turismo imprime una forte scossa comunicativa alla promozione turistica dell'Italia
Il turismo guarda avanti con una nuova campagna ENIT.
Nuovi accordi sul turismo tra Italia e Cina. Enit e WeChat, piattaforma digitale leader assoluta sul mercato cinese, hanno siglato un accordo strategico per aumentare in modo esponenziale la visibilità dei contenuti promozionali dedicati all’Italia e dunque contribuire ad incrementare i viaggi verso la Penisola. “Welcome with Weixin Alliance” è il titolo dell’evento che ha sugellato l’intesa tra l’Agenzia Nazionale del Turismo e la piattaforma digitale più importante e diffusa delle Cina, con 1,3 miliardi di utenti attivi e una pluralità di funzioni che la rendono imprescindibile per tutti i cittadini cinesi e per chiunque si trovi in Cina.
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini insieme al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Antonio Agostini, al Presidente di Enit - Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci, e all’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Spa, Fausto Recchia, hanno sottoscritto l’intesa istituzionale che suggella una forte collaborazione e indica la tabella di marcia per sviluppare, sotto il brand Valore Paese ITALIA, un programma comune di nuove iniziative a rete sugli immobili pubblici, per accrescere l’offerta turistico-culturale del Paese tramite l'ideazione e la realizzazione di circuiti nazionali che possano anche avvalersi di nuovi modelli gestionali e nuove forme di partenariato pubblico-privato, individuando anche strumenti di affidamento e valorizzazione innovativi.
A fine anno si prevede che gli arrivi aerei dagli Usa faranno segnare un aumento del 14,1% sul 2017. La previsione è dell’Enit che ha diffuso una prima fotografia del trend degli arrivi di passeggeri negli aeroporti italiani da giugno a settembre 2018. Rispetto al periodo giugno/settembre 2017 tra i principali mercati di origine d’oltreoceano, gli Usa si presentano come il Paese più performante (+14,4%), seguiti da Australia (+13,1%) e Cina (+0,2%).
Enit in Bit a Milano dal 4 al 6 febbraio 2024 presenta tutti i trend della nuova industria del turismo italiano alle prese con la seconda rivoluzione digitale, l’avanzare del cambiamento climatico e dell’outdoor.
Il passato come traccia per il futuro. Nel mondo ci sono tante parti dei nostri ricordi, delle nostre memorie, delle nostre famiglie che occorre recuperare. Un patrimonio di identità e valore che si traduce anche in un’occasione di sviluppo del sistema turistico italiano. Gli italiani residenti all’estero e gli Italo discendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’Incoming. Si tratta di viaggiatori che sviluppano un forte legame emotivo con i luoghi, con i ricordi legati alle vicende familiari e alle località e che sviluppano un racconto del territorio molto forte che va ad amplificare l’eco Italia nel mondo.
L’Enit ha partecipato al Nastro Rosa Tour nell’ambito del progetto “Valore Paese Italia” per promuovere le bellezze balneari della penisola e il turismo active.
E’ salpata dall’ Acquario di Genova, nell’area del Porto Antico, la nave Italia per la regata , durata fino al 28 agosto, con cui la Penisola ha promosso il mare, i porti, i fari, i golfi e il turismo legato alle risorse paesaggistiche e naturalistiche del Bel Paese. Un mese di vela nei mari d’Italia, da Genova a Venezia, passando per Civitavecchia, Gaeta e Napoli, sul mar Tirreno e per Brindisi, Bari e Marina di Ravenna sul mare Adriatico, con un progetto a medio-lungo termine di respiro e richiamo internazionale per promuovere la bellezza e il fascino del nostro Paese. I percorsi e le rotte sono stati tracciati per enfatizzare la rete di Fari.
L'Italia con Enit entra nel tour "Back to the future" di Elisa con un'anteprima il 28 maggio a Verona nell'ambito di Heroes, il festival ideato da Music Innovation Hub, per coniugare musica e impegno sociale, dedicato quest’anno alla ricerca di soluzioni per la salvaguardia del pianeta.
Cinque giornate dense di appuntamenti tra due luoghi simbolicamente rilevanti: l’Arena, tempio della musica italiana, il Green Village nel Quartiere Filippini, area che custodisce il Palazzo della Dogana, tesoro architettonico cittadino nascosto e la Dogana di Fiume, affascinante struttura sulla riva dell’Adige.
Incremento della spesa media turistica in Italia, aumento dei volumi dell’incoming, sviluppo turistico delle destinazioni “minori”, promozione del turismo sostenibile sono i macro obiettivi strategici del Piano Triennale 2016/2018 presentato dall’Enit il 14 luglio scorso.
La crescita dei flussi incoming - ha sottolineato Lazzerini - è fortemente connessa all’intensificazione dei collegamenti aerei. Per entrare nei nuovi mercati occorre monitorare l’evoluzione quali-quantitativa della domanda.
Non possiamo infine dimenticare il turismo domestico, che rappresenta oltre la metà dell’intero movimento. La Lombardia è il primo bacino di flussi; seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. Per implementare questo mercato occorre destagionalizzare le destinazioni, sviluppare i cluster (mice e luxury su tutti) e supportare la promozione dei territori su base interregionale. A questo proposito, il prossimo 27 luglio si riunirà per la prima volta il Consiglio Federale, rappresentativo delle Agenzie Regionali per il Turismo con funzioni progettuali e consultive. Enit, in questo modo, si presenterà insieme alle Regioni in maniera coordinata e più razionale nei mercati esteri”.
I cluster su cui ENIT intende concentrare i propri sforzi sono: natura, aree protette e paesaggi naturali; borghi e patrimonio immateriale; cultura diffusa, poli museali minori e spettacolo; cammini e itinerari religiosi; food e itinerari del gusto; luxury; mice; salute e benessere della persona; sport e grandi eventi (come Ryder Cup, Roma 2022).
Il secondo punto del Piano Triennale prevede una forte strategia digitale per la Destinazione Italia. Mentre si stimola la conversazione e la condivisione sui social, promuovendo l’Italia, si valorizzano anche i contenuti creati dagli utenti, trasformandoli in ambasciatori digitali del nostro Paese.
L’ultimo punto del Piano Triennale prevede lo studio dei mercati attraverso strumenti conoscitivi, quali i 94 Focus Paese (studi dei bacini turistici internazionali con indicatori economici e turistici) e i Monitoraggi Enit, svolti periodicamente presso i principali TO esteri per fornire trend e anticipazioni sulle vendite della Destinazione Italia.
A fronte di una progressiva diminuzione delle risorse a disposizione di Enit (dal 2007 al 2015), il Piano Triennale 2016-2018 ne prevede invece un aumento: 28 milioni di euro nel 2016, 28 nel 2017, 27 nel 2018. Il budget sarà destinato per il 40% a spese di funzionamento e per il 60% a spese promozionali.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it)
Il 18 luglio alle 12.00, presso la Sala Italia dell’ENIT, sarà presentato il piano triennale di marketing e promozione del brand Italia dell’Agenzia Nazionale del Turismo Italiana. Interverrà il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio. Il Presidente Giorgio Palmucci illustrerà il piano triennale e le linee guida di marketing e promozione per il rilancio dell’Italia turistica nel mondo.
Il 18 luglio il Presidente dell’Enit Giorgio Palmucci ha presentato il piano triennale 2019-2021 di marketing e promozione del brand Italia che si basa su sostenibilità, accessibilità, innovazione, deconcentrazione stagionale, sinergia con il Sistema Italia e coordinamento con gli enti locali per strategie promozionali omogenee, centralità del Made in Italy, valorizzazione e posizionamento competitivo dell’Italia come meta turistica nel mondo, sviluppo di una rete di servizi e trasporti pubblici e privati. Un ruolo fondamentale è svolto dall’enogastronomia, cruciale per attrarre nuove esperienze di viaggio tra visitazione culturale, sportiva, active e slow. A ciò si aggiunge lo storytelling dei grandi eventi: dalla montagna (Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026) alla cultura dei personaggi storici italiani.
CON UNA APP IMMAGINIFICA SI HA UN ASSAGGIO DI VACANZA NEL BEL PAESE. PER VIAGGI DA RIPROVARE IN REPLAY DAL VIVO
Ora è possibile viaggiare in Italia con l'app gratuita di Enit Italia Virtual Reality scaricabile da App store e Google Play per percorrere virtualmente la Penisola alla scoperta dell'autenticità italiana. Si tratta di un'esperienza immersiva che pone al centro il viaggiatore e, attraverso appositi visori o semplicemente con la funzione panoramica del cellulare, è possibile inoltrarsi nel panorama italiano che ruota intorno.
Esperienza e competenza a servizio del turismo italiano
PRESENTA AL GIRO-E UN TEAM TUTTO AL FEMMINILE A SOSTEGNO DELLA RICERCA SUL CANCRO
IN SQUADRA LEGGENDE DELLO SPORT TRA CUI KATIA COLTURI, CAROLINA KOSTNER, VALENTINA VEZZALI E GABRIELLA DORIO
CAPITANO ALESSANDRA FIOR TRIALTLETA E TESTIMONIAL DI AIRC
L'Italia reagisce: ad oggi (19 giugno) sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online - dai turisti italiani e stranieri - che risultano ancora prenotabili nel 62 per cento dei casi. Venezia un po' più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili mentre Rimini si sta riprendendo con la metà delle notti già prenotate. Resistono le grandi città d'arte con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli.
SANTANCHÈ: BENE I DATI DELLA PASQUA MA ORA LA SFIDA È DESTAGIONALIZZARE
Saranno almeno sette le notti dei visitatori stranieri che giungono in Italia per la settimana della Pasqua. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia sono a quota 141 mila dal 9 al 15 aprile 2023, con un aumento del 29% sul periodo analogo del 2022 (dal 17 al 23 aprile). Tornano anche gli americani: secondo ENIT su dati Forwardkeys al momento, le prenotazioni degli statunitensi sono pari a 35.750 e segnano una crescita del +50% circa rispetto all’anno scorso rappresentando il 25,4% sul totale estero.
SANTANCHÈ: BENE I DATI DELLA PASQUA MA ORA LA SFIDA È DESTAGIONALIZZARE
Saranno almeno sette le notti dei visitatori stranieri che giungono in Italia per la settimana della Pasqua. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia sono a quota 141 mila dal 9 al 15 aprile 2023, con un aumento del 29% sul periodo analogo del 2022 (dal 17 al 23 aprile). Tornano anche gli americani: secondo ENIT su dati Forwardkeys al momento, le prenotazioni degli statunitensi sono pari a 35.750 e segnano una crescita del +50% circa rispetto all’anno scorso rappresentando il 25,4% sul totale estero.
L’estate italiana si illumina di eventi. Oltre 4.000, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive, calamiteranno più di 28 milioni di visitatori, sia nazionali che internazionali, nel periodo giugno-settembre 2024.
Giorgio Palmucci ha concluso la sua esperienza in Enit di cui era Presidente dal 10 gennaio 2019, a seguito della nuova nomina a Consigliere del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Giorgio Palmucci era stato nominato ai vertici dell’Agenzia Nazionale del Turismo dopo molteplici incarichi di livello nazionale e internazionale nel settore turistico.
Uno studio di Enit su dati Fordwardkeys rivela un vigoroso fermento a partire dal 19 dicembre 2022 fino all’8 gennaio 2023. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia tra la settimana prenatalizia ed il week-end dell’Epifania sono 274 mila circa con un aumento del +57,3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022.
Valorizzare l’Italia all’estero come il “Paese per i viaggiatori', tra musica, letteratura, moda, design e cucina è l'obiettivo delle iniziative messe in campo da Enit, Mibact e Farnesina, presentate il 27 giugno a Roma ad una platea di operatori turistici. A partire da quest'anno - ha dichiarato Manlio Di Stefano, Sottosegretario degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - sono state avviate una serie di grandi iniziative promozionali nell'ambito del protocollo di intesa per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia all'estero, sottoscritto con Mibact, Ministero dello Sviluppo economico e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
innovato logo per l’Agenzia Nazionale del Turismo, impegnata in un percorso di trasformazione
Al taglio del nastro il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia
Restyling profondo per la corportate identity di Enit, a partire dal logo alla presenza del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Questo importante rinnovamento della brand identity è segno di un cambiamento dell’Agenzia, della mission e vision e del suo orientamento strategico. Nel corso delle prossime settimane sarà infatti adottato un nuovo marketing framework che, guardando al 2030, orienterà l'azione di Enit per ottenere progressi concreti sui fattori di competitività del sistema turistico.
Quattro mesi e 3200 km. La staffetta della via Francigena europea diventa un docufilm con i racconti, i progetti di valorizzazione del territorio e le testimonianze di vita dei viaggiatori lungo l'epico itinerario da Canterbury a Roma, fino alla "Finibus terrae" di Santa Maria di Leuca, in Puglia.
Il Direttore Esecutivo di Enit Giovanni Bastianelli termina l'esperienza, iniziata nel 2016, a seguito di quanto previsto nel decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che ha determinato una nuova organizzazione dell'ente, prevedendo la figura di un Ad.
"Ringrazio per il lavoro e la dedizione di questi anni il Direttore Bastianelli che si è contraddistinto per una professionalità non comune" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.
Secondo l'Enit-Agenzia Nazionale del turismo il golf muove il turismo mondiale: nel 2018 l’associazione internazionale dei tour operator specializzati del golf hanno registrato una crescita complessiva del 3,2% degli arrivi rispetto al 2017, con un progressivo aumento delle vendite verso la fine del 2018 e di prenotazioni anticipate proseguite all’inizio del 2019
L’Italia occupa il 5° posto nella classifica delle mete preferite dagli amatori per praticarlo (14,4%) dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio.
Il turismo delle origini, noto anche come turismo di ritorno o delle radici, è un fenomeno che coinvolge gli italiani all’estero e i loro discendenti, il 15% del totale delle presenze turistiche in Italia nell’arco di un anno e un bacino potenziale pari a circa 80 milioni di persone, secondo le stime dell’Enit per un giro d’affari, del solo continente americano, che si aggira intorno ai 650 milioni di euro per un totale di 670mila arrivi ogni anno in Italia. I principali mercati di questa tipologia di turismo sono costituiti da Brasile, dove risiedono 25 milioni di persone di origine italiana, Argentina (20 milioni) e Usa (17 milioni), seguiti da Francia, Svizzera, Germania e Australia. Il 30% del turismo delle radici copre sia un target giovane che va dai 25 ai 34 anni (25,7%) sia una fascia che va dai 55 ai 64 anni (24%).
I visitatori totali internazionali e nazionali in Italia si sono dimezzati rispetto all'anno precedente, per un totale di 57 milioni di visitatori in meno; i pernottamenti turistici totali sono diminuiti di circa 186 milioni e la spesa di 71 miliardi di euro. Gli impatti sono maggiori per gli arrivi internazionali che per i viaggi nazionali. I visitatori internazionali pernottanti sono diminuiti del -64% (pari a 40 milioni di visitatori) quest'anno e i domestici del 31% (16 milioni) rispetto al 2019.
Enit si muove a sostegno della comunicazione digitale dell’offerta turistica. L’ente, in collaborazione con il Ministero del Turismo, ha infatti previsto la concessione di 9 milioni di euro a imprese e agenzie di comunicazione esperte del mondo digitale per sviluppare nuovi processi e interventi di promozione turistica. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 19 aprile. Le imprese interessate dovranno essere idonee a migliorare la comunicazione digitale dell’offerta turistica organizzata italiana e favorire la ripresa dei flussi turistici nazionali e internazionali. Con questo finanziamento si punta al rafforzamento del posizionamento competitivo della destinazione Italia nel mercato interno, internazionale di prossimità ed extraeuropeo, ampliando i mercati di riferimento con un’offerta differenziata; allo sviluppo di iniziative integrate tra diversi ambiti tematici quali cultura, economia, ambiente e turismo; alla valorizzazione delle offerte turistiche e delle esperienze territoriali.
La stagione 2022 è andata molto bene sul fronte dei flussi turistici in Italia, secondo Enit, e dai primi dati sul 2023 ci sono 1,7 milioni di prenotazioni, +123% rispetto al 2022.
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Enit su dati Banca d’Italia del 2017, i viaggi di nozze internazionali in Italia muovono 217 milioni di euro. Nell’ultimo anno i matrimoni e le honeymoon nel nostro Paese sono cresciute del +16,4% Decidono di sposarsi nel Belpaese soprattutto gli americani (per una spesa di 51,3 milioni di euro) seguiti da brasiliani in fortissima crescita, con una spesa di 27,9 milioni di euro e un +401,2% sul 2016, giapponesi (17,5 milioni di euro, +108,4% sul 2016), canadesi (16,5 milioni di euro, +64,9% sul 2016) e britannici (16,1 milioni di euro).
Secondo il consueto monitoraggio di Enit sugli operatori internazionali per la primavera/estate 2019 si registra una ulteriore crescita dei viaggi con motivazione culturale e enogastronomica. Per l'enogastronomia, gli aumenti rilevati dai tour operator variano dal +5% al +20% sul medesimo periodo del 2018, mentre per i viaggi culturali gli aumenti riscontrati dai tour operator variano dal +5% al +30% sulla primavera/estate 2018 con picchi del +45% per la Cina e oltre il 100% per il Giappone. Naturalmente le mete classiche del turisdotto italiano la fanno da padrone: Roma, Firenze, Venezia e Napoli non mancano nel ‘menù’ di nessun mercato, ma ci sono alcune novità che ridisegnano i circuiti dei turisti all’interno del Bel Paese.
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi dell'Enit l'estate 2023 ha visto un elevato tasso di occupazione nelle strutture ricettive: 8 su 10 le camere vendute, nonostante l’incidenza dei prezzi abbia fatto tentennare la domanda domestica.
In termini di presenze estere, l’Italia - ha sottolineato il Presidente dell’Enit Giorgio Palmucci nel corso della presentazione del piano triennale - con oltre 216,5 milioni di pernottamenti totalizzati nel 2018 (+2,8%), supera la Francia (140,7 mln di notti, +5,4%) e cresce a differenza della Spagna (301 mln di notti, -1,6%) che, pur essendo prima nel confronto europeo, è in flessione rispetto al 2017.
I dati diffusi dall' Enit rilevano un maggiore interesse per il segmento wellness da parte dei turisti che vengono in Italia. Il 46% dei viaggiatori abbina in vacanza sport con altre attività a contatto con la natura. E il 22% pratica un’attività legata al wellness durante la vacanza, con in testa le spa (34%) seguite da massaggi, terme e cure estetiche Il wellness ha un ruolo crescente per lo sviluppo dell’economia turistica. La metà degli operatori del settore vedono questo segmento, insieme al turismo della natura, lento e sportivo, tra i valori importanti per l’offerta ricettiva italiana. Un trend che va a unirsi al contatto con la natura, indicato dal 37% dei turisti come l’aspetto che ha influito maggiormente sul benessere psicofisico durante la vacanza.
Non si arresta l’attrattività dell’Italia: infatti è in aumento per il periodo estivo 2019 rispetto al 2018 e il 48,5% degli operatori che vendono l’Italia nel mondo. Si tratta del 45,0% dei t.o. europei e il 50,9% di quelli oltreoceano, secondo l'Agenzia ENIT.
Anche gli arrivi aeroportuali internazionali puntano in alto: il trimestre estivo chiude con un complessivo +3,0% in Italia rispetto allo setesso periodo del 2018, superando Spagna (+1,5%) e Francia (+0,4%). In pole position la Cina che guadagna il +27,6% e gli Usa con un +5,8%. In crescita anche Russia (+3,7%) e Spagna (+2,1%).
Il turismo enogastronomico in Italia è cresciuto del 70% in quattro anni: lo conferma l’Osservatorio nazionale del Turismo a cura dell’Ufficio Studi Enit - Agenzia Nazionale del Turismo, che ha elaborato un report sul tema in occasione della terza edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
Italia in ripresa con prenotazioni in aumento anche fino al 100 per cento in alcune città d’arte. Per il Ponte dell’Immacolata dal 7 all’11 dicembre le offerte sulle maggiori Ota (Online Travel Agencies) fanno registrare un buon tasso di saturazione delle strutture ricettive. Le prenotazioni delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali Ota sono attualmente al 35% per la settimana dal 5 al 12 dicembre, una percentuale in crescita rispetto al 19,6% dello stesso periodo del 2021. Con picchi nelle giornate del ponte dell’immacolata dall’8 al 10 dicembre quando il tasso di saturazione rispettivo raggiunge il 43,8%, il 50,2% e 44,9% contro il 14,6%, 16,7% e 19,7% del 2021. E’ il turismo montano a trainare la stagione essendo in testa alle preferenze e sempre nelle giornate del ponte supera di gran lunga la media nazionale con il 62,4%, 68,9% e 60,0% della disponibilità prenotate. Bene anche il lago (8 dicembre 47,4%; 9 dicembre 52,4%: 10 dicembre 49,8%), il turismo culturale (48,3%; 56,1%; 47,8%) e quello termale (51,6%; 53,1%; 46,4%).
Il contributo diretto del turismo all’economia italiana nel confronto internazionale in termini economici diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 (3,2% del PIL) rispetto al 2019 (5,7% del PIL). Sebbene significativo, questo calo è inferiore a quello di altri Paesi tra i quali: la Francia ( -4,5%) e la Spagna ( -3,1%). L’analisi delle prenotazioni aeroportuali da settembre fino a novembre nel confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, rileva in Italia 49.588 prenotazioni a settembre, 43.501 a ottobre e 18.538 prenotazioni a novembre, per un totale di 162.083 prenotazioni aeroportuali da agosto a novembre, grazie alla migliore performance prevista per settembre e ottobre.
Secondo le ultime rilevazioni dell'ENIT cresce il turismo dall’est Europa con il 10% delle presenze estere che arriva da Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria. In Italia si registra un incremento della spesa turistica prodotta da questi Paesi che ha raggiunto 3,1 miliardi di euro (+11,4%), con in testa i russi che, nel 2017, hanno speso oltre un miliardo di euro. Il record delle presenze spetta alla Polonia con quasi 6 milioni, seguita da Russia e Repubblica Ceca.
Nuova vision per l’Italia turistica presentata in Bit a Milano da Enit in presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè che il 12 febbraio ha tagliato il nastro dello stand Enit (Padiglione 3 C24). Molte le novità che segnano un cambiamento e importanti progetti con partner internazionali. Dopo aver accompagnato l’industria turistica italiana nel periodo di incertezza, Enit è oggi impegnata a guardare lontano, intensificando il proprio impegno per un'Italia più competitiva e in grado di soddisfare le ambizioni di leadership turistica globale. Tra gli appuntamenti,le conferenze stampa con partnership istituzionali come Unioncamere e Isnart per la presentazione di uno studio sull’outdoor e le previsioni trend 2023; il Maeci per il turismo delle radici; la Marina Militare e Difesa Servizi per Nastro Rosa Tour; con Trenitalia e con l’ Associazione Progetto Città Medievali. Una tre giorni densa che nell’ultima giornata vedrà anche le celebrazioni per la Cerimonia di premiazione del progetto europeo Eu Eco Tandem.
Secondo l’Ufficio Studi dell' Enit si è registrato fino a settembre 2019 un aumento dei flussi e della spesa turistica dall’estero in Italia rispetto allo stesso periodo del 2018. I viaggiatori alle frontiere, pari a 76,2 milioni, sono in crescita del +2,0% circa, i pernottamenti pari a 329 milioni, sono aumentati del +4,6%, mentre la spesa turistica, pari a 35,7 miliardi di euro, è incrementato del +6,4%. Tra i principali Paesi di origine, la Germania mantiene il primato per tutti e tre gli indicatori, mentre in termini di spesa, aumenti a doppia cifra si registrano per Austria (+12,3%), Stati Uniti (11,6%) e Canada (+19,7%).
L’Italia batte Francia e Spagna nella percezione del turista come meta enogastronomica secondo un’indagine sul ruolo dell’enogastronomia nel turismo svolta dall'Enit.Per il turista italiano, nel 2021, tra le cinque attività enogastronomiche più fruite nel corso di un viaggio, al primo posto, c’è quella di mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale, non di catena; per quello straniero, al primo posto, quella di recarsi al ristorante per un’esperienza culinaria memorabile. Tra gli italiani, nel corso dei loro viaggi, il 42% ha svolto almeno 5 o più esperienze enogastronomiche, mentre tra gli stranieri il 95% ha effettuato almeno una o più esperienze.
L’analisi dell’Ufficio studi dell’Enit, sulla base dei dati Unwto, Banca d’Italia, Etc, Istat, Eurostat, Forwardkeys, conferma i 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze di turisti cinesi in Italia che ne fanno la meta preferita in Europa, prima di Francia, Germania e Spagna. Per il 2019 si prevede una crescita delle prenotazioni di oltre il 20%. Per l’estate la scelta ricade sul Sud Italia, in particolare sui siti Unesco di Pompei, Amalfi e la Valle dei Templi di Agrigento. Al di là di Shanghai e Bejing, si consolidano come aree di partenza quelle di Guangzhou e Chengdu.
Si confermano stime molto positive nel 2022 per il turismo in Italia e tutti gli indicatori suggeriscono un ritorno a livelli vicini al periodo pre-pandemico. In questo contesto spicca il settore d’alta gamma, che sta trainando il BelPaese sempre più in alto. A supporto del trend positivo, l’Italia con Enit è tornata all'edizione 2022 della fiera ILTM di Cannes. In uno stand di oltre 660 mq, l’Agenzia Nazionale del Turismo ha coinvolto 19 regioni e Roma Capitale con oltre 126 aziende internazionali per promuovere le magnificenze del Paese. Tour-Operator, dmc, mice, hotel di lusso, meeting planner, ecc. per offrire ai buyer internazionali un'ampia gamma di prodotti e servizi, come boutique hotels, beach resorts, attrazioni culturali e uniche, ecotourism family, travel gastronomic experiences, golf resorts, meeting & conference venues, natural wonders, outdoor sports, private villas, serviced apartments, shopping experiences, ski resorts, spa & wellbeing, yacht charter & sailing holidays, tourism boards, celebrations &anniversaries, weddings & honeymoons.
L'Italia turistica si rifà il look. Prosegue l'attività di restyling di Enit che ha rinnovato tutta la comunicazione corporate B2c, mice e lusso.
Si è partiti dal logo per poi intervenire su tutti gli strumenti aziendali e a breve la nuova immagine sarà presente anche sul sito dell'Agenzia Nazionale del Turismo.
Il grande successo anche per la campagna #Liveitalian nel mondo promossa da Enit-Agenzia Nazional del Turismo: l'Italia è arrivata con una campagna dedicata in luoghi cult e ad alta frequentazione.
L'estate italiana ha testimonial d'eccezione tra cui Roberto Bolle, Bebe Vio, Stefano Boeri e Renzo Rosso, ambassador della campagna LiveItalian all’aeroporto di Francoforte sul Meno, al centro di Londra e sui maxi schermi digitali a Times Square a New York. Enit punta a raggiungere il grande pubblico internazionale, grazie ad una massiva attività di promozione turistica destinata a molteplici nazioni del mondo. Focus del progetto i volti più rappresentativi della bellezza e delle capacità italiane.
Il gotha delle eccellenze italiane e degli esponenti di associazioni internazionali, gli opinion leader della meeting industry si sono incontrati nella seconda edizione di Italian Knowledge Leaders al Politecnico di Milano per disegnare il mondo Mice del futuro. Un progetto nato dalla collaborazione tra Enit e Convention Bureau Italia sotto il patrocinio del Ministero del Turismo. Un percorso avviato per mettere a sistema un supporto strutturato e collaudato a disposizione delle Istituzioni Italiane, delle destinazioni e delle aziende private operanti nella Meeting Industry a favore dei knowledge leader italiani. Istituzioni, operatori e oltre 40 personalità del mondo accademico italiani (medici, scienziati, ingegneri, architetti, ecc.), con importanti cariche all’interno di associazioni internazionali, insieme per discutere della filiera della meeting Industry fondamentale al rilancio dell’Italia turistica.
Secondo una ricerca presentata dall’Enit, in occasione di Effetto Cortina l’evento svoltosi l’11 giugno a Roma sull’impatto dei Mondiali 2021 di sci sul turismo, nel 2018 la vacanza in montagna ha totalizzato 3,4 milioni di turisti internazionali che rappresentano il 3,7% su oltre 94 milioni di viaggiatori complessivi e crescono del +3,7% rispetto al 2017. I pernottamenti, pari a 14,8 milioni, sono cresciuti del +14% sul 2017 e con una quota parte del 3,8% sul totale notti complessive internazionali, ossia 387,3 milioni. La spesa turistica prodotta dagli stranieri in Italia per la vacanza montana, quasi 1,6 miliardi di euro, è cresciuta del +12% nel 2018 rispetto al 2017 e rappresenta il 3,8% del totale complessivo speso dagli stranieri in Italia (41,7 miliardi). Dei 41,7 miliardi di euro spesi dagli stranieri in Italia nel 2018, il 3,8% è stato destinato alla vacanza in montagna (nel 2017 la quota percentuale era del 3,6%), con un incremento del +12% circa rispetto al 2017.
Secondo l’ENIT, seppur con numeri inferiori rispetto al 2019, nel 2020 si sono accelerate tendenze già in atto prima della pandemia come il turismo slow, attivo e sportivo, il viaggio multi-generazionale con la propria famiglia e con gli amici, ma anche i viaggi esclusivi. La crisi economica globale caratterizzerà i prossimi anni, avrà un impatto sulla capacità di spesa del viaggio e renderà ancor più evidente lo ‘spending divide’, con una ripresa molto più veloce del turismo del lusso.
Per il mese di giugno le prenotazioni verso l’Italia stanno aumentando a un livello che l’Enit ha quantificato intorno al 324% in più rispetto al 2021, mentre per il mese di luglio l’incremento rispetto allo stesso mese dello scorso anno è del 222%: una tra le performance migliori d’Europa.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate per entrambi i periodi. Per quanto riguarda, invece, la tipologia di clientela, si tratta soprattutto di coppie e famiglie, seguite da individuali. I primi hanno preferito strutture extralberghiere, mentre gli individuali hanno scelto principalmente gli hotel. Tra i trend spiccano l’attenzione alla sostenibilità e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’offerta.
Secondo l'Osservatorio Enit le vacanze saranno concentrate nella seconda parte dell’estate, con estensione fino al mese di ottobre. L’outlook ha rilevato come il 47,5% degli italiani farà almeno una vacanza questa estate e preferirà soggiorni di fine stagione: nei villaggi turistici il 46,2% delle vacanze degli italiani si svolgerà tra luglio e agosto, così come negli alberghi di categoria medio bassa (44,5%).
Dai primi dati forniti dall’Enit il settore ricettivo per il prossimo dicembre si sta avviando verso il tutto esaurito almeno nelle destinazioni di punta dell’Italia in versione invernale: dalle più importanti località montane come Cortina, Madonna di Campiglio, Courmayeur, Cogne, Selva di Valgardena col 95% di prenotazioni già confermate, alle città d’arte classiche come Venezia, Firenze, Roma.
Secondo i dati emersi dal Monitoraggio Enit le previsioni per tutta la stagione primaverile evidenziano un aumento delle vendite del prodotto Italia per l’82,9% degli operatori europei. Per i tour operator extra europei, il 76,1% prevede un aumento delle vendite del pacchetto Italia. Il turismo nel 2018, sulla scia dello scorso anno, sta vivendo un periodo di slancio sia in Italia che nel resto dell’Europa.
Secondo i dati dell'ufficio studi Enit i turisti stranieri approfitteranno del periodo natalizio per testare la bellezza e lo stile di vita italiano. Da Natale all’Epifania i cieli del Belpaese saranno melting pot: è previsto un picco degli arrivi aeroportuali internazionali con un +4,6% rispetto al 2018. I turisti arriveranno soprattutto dagli Stati Uniti (+3,1% sul 2018), Russia e Francia che rappresentano insieme circa il 30% del totale flussi.
Secondo ENIT in quest’ultimo periodo si sono registrati confortanti recuperi sia in termini di presenze che di spesa internazionale, soprattutto nelle città d’arte: a Milano +164% di visite estere, pari a un 1,7 milione di arrivi in più rispetto allo scorso anno, e 1,4 miliardi di dollari di spesa (+72%); a Roma abbiamo toccato +238% di visite internazionali, con 5,4 milioni di arrivi e +118% nella spesa, pari a 2,5 miliardi di dollari. A Venezia abbiamo segnato 5,3 milioni di arrivi (+2,6 milioni rispetto al 2019) con una spesa di 3,3 miliardi di dollari.
Sono stati quasi 30 milioni gli italiani emigrati con la speranza di un futuro migliore tra la fine dell’800 e la fine del secolo scorso. Un numero molto alto che, se ben sfruttato con il cosiddetto “turismo di ritorno” o “delle origini”, potrebbe fruttare all’Italia un vero tesoretto di turisti.
Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Enit, 5 italiani su 10 si concederanno più di uno stop durante l’anno, malgrado il Covid. Un dato che evidenzia come il 47,5% dei connazionali intervistati abbia in previsione un periodo di vacanza fra il 21 giugno e il 10 ottobre e come il 41,4% di questi intenda realizzare almeno due viaggi in estate. L’83% sceglierà di rimanere in patria, ma quest’anno il periodo delle vacanze tenderà ad allungarsi fino ad ottobre: il 26,5% degli italiani ha deciso di partire fra settembre e ottobre e il 25% della non ha ancora deciso. In gran voga gli short break che caratterizzeranno probabilmente l’estate 2020.
Dal monitoraggio di ENIT emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l’Italia. Ad esempio i francesi, stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di visitare l’Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate nelle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%).
Dal monitoraggio di ENIT emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l’Italia. Ad esempio i francesi, stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di visitare l’Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate nelle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%).
Nel 2023 sono stati 54,6 milioni i vacanzieri tedeschi che hanno effettuato viaggi di 5 o più giorni, in crescita del +14,2% rispetto all’anno precedente secondo quanto rivela Enit su dati Banca d’Italia, dati Drv, Data Appeal e da una indagine specifica della sede estera Enit.
L’estate 2024 non è ancora alle porte ma gli italiani hanno le idee chiare: la vacanza ideale sarà nei prossimi anni all’insegna del ‘plein air’ secondo l’indagine condotta a fine 2023 da Enit, in collaborazione con Human Company e Istituto Piepoli, che ha messo in evidenza una netta preferenza per viaggi in libertà e a contatto con la natura, con 1 italiano su 4 che conferma la propria predilezione per il campeggio.
Un italiano su cinque, precisamente il 22% dei 30 milioni di connazionali che andranno in vacanza quest’estate, sceglierà o ha già scelto, una location all’aria aperta con in primis campeggi e agriturismi secondo l’indagine dell’Osservatorio del turismo outdoor, realizzata da Enit in collaborazione con Human Company e Istituto Piepoli.
Ottime le performance dell’Europa per numero di meeting internazionali promossi dalle associazioni: nella Top 20 Destination Performance Index di ICCA, il 70% dei paesi e l’80% delle città sono destinazioni europee, seguono i Paesi asiatici (15%) e i Paesi nordamericani (10%), mentre l’Oceania, rappresentata dall’Australia, ha una quota di mercato del 5%.
L’enogastronomia italiana è tra i primi quattro prodotti più venduti dai tour operator internazionali nel 2021 da quanto emerge dal recente studio Enit, svolto da Isnart tra luglio e settembre 2022 su un campione di 45 tour operator che commercializzano il prodotto enogastronomia per la destinazione Italia. La regione più presente nei pacchetti turistici dedicati al food&wine è il Piemonte (58,3% dei TO intervistati), proposto in Austria, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito. Seguono Campania e Toscana. I mercati in cui questo prodotto pesa di più nell’offerta complessiva degli intermediari turistici sono la Spagna (venduto dal 33,3% dei T.O. spagnoli che propongono il nostro Paese), la Norvegia (27,3%), la Germania (26,3%), l’Austria (25%), il Regno Unito (21,1%).
La Penisola sembra non bastare mai: almeno il 20% di chi è stato in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stato almeno tre volte secondo un’indagine Enit su 5.004 viaggiatori internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami) presentata alla Bit 2023. In Austria e in Svizzera questa quota sale oltre il 30% mentre gli svedesi sono indietro per interesse tra i viaggiatori verso le destinazioni italiane, anche in termini di frequenza di visite. Ad incidere soprattutto il fattore lontananza. Lo stile italiano è l’aspetto rimasto maggiormente impresso nei ricordi degli intervistati (43,4% dei casi), seguono le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale (rispettivamente 38,9% e 32,8%). Ciò che invece non ha particolarmente stupito gli intervistati, sono i prodotti di lusso.
L’Italia è di nuovo al centro del turismo internazionale, che è pronto a raggiungere i numeri pre-pandemia secondo i risultati dell’indagine Enit commissionata ad Isnart e Unioncamere.
Enit espone all'IBTM World Virtual, una tre giorni innovativa, in rappresentanza di 23 partecipanti e "gremisce" il mercato internazionale con "ventate visual d'Italia". L'Agenzia Nazionale del Turismo esporta l’italianità prendendo parte al principale evento globale dell'industria Mice (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) che da oltre 30 anni ispira la comunità globale, le relazioni commerciali e fornisce l’aggiornamento e il confronto sui temi turistici internazionali. Dall'8 al 10 dicembre 2020 Enit ha organizzato appuntamenti di networking, di confronto per promuovere l'Italia e incentivare l'incontro tra centinaia di aziende italiane con i buyers spagnoli e internazionali per una full immersion
Roma, 18 maggio 2022 - L'Italia fa innamorare il mondo: le cartoline riprese dal drone Leo durante Eurovision 2022 dal 10 al 14 maggio hanno conquistato i viaggiatori di ogni continente. La Penisola è stata vista, raccontata e apprezzata 200 milioni di volte e oltre 6 milioni in un solo giorno. Il racconto si è incentrato sulla promozione delle località note e meno note della penisola con la città ospitante di Torino in testa sul sito istituzionale gestito da Enit, Italia.it.
UNO SU CINQUE SCEGLIE L’OPEN AIR
A confermarlo i dati di uno Studio sul turismo outdoor realizzato da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company in collaborazione con Istituto Piepoli
Estate italiana in gran forma. Secondo stime Enit su dati Data Appeal e Unwto per il periodo estivo sono attesi flussi in crescita. I passeggeri aeroportuali attesi in Italia stando ad oggi sono almeno 1.844.000, di cui l’84% di origine internazionale ed il 16% italiana. A giugno attesi almeno 944 mila arrivi, in aumento del +8,6% rispetto al 2022.
Già il primo trimestre 2023 ha dato i primi segnali di grande crescita dei flussi: tra gennaio e marzo 2023, il turismo internazionale è aumentato dell’+86% rispetto allo stesso periodo del 2022. Hanno viaggiato all’estero circa 235 milioni di turisti.
I viaggiatori internazionali in Italia sono circa 15 milioni, con un aumento del +42,0% sul 2022 ed un recupero dell’87,7% sul medesimo periodo del 2019.
Si sceglie l’Italia soprattutto come meta di vacanza (30% circa dei viaggiatori) e per motivi di lavoro (21,4%). Ma anche per visitare parenti e amici (14,6%) e per shopping (11,8%).
Il 71,7% dei flussi proviene dai Paesi dell’Unione Europea, principalmente da Francia e Germania. Il 18,3% dall’area extra europea, soprattutto dal Regno Unito.
L’ultimo Long-Haul Travel Barometer pubblicato da Etc – European Travel Commission analizza le intenzioni di viaggio per i primi quattro mesi del 2022 (gennaio-aprile) e per l’intero anno (gennaio-dicembre) in sei mercati: Brasile, Canada, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. I viaggiatori di Brasile e Stati Uniti risultano i più desiderosi di tornare in Europa, con un punteggio medio per entrambi i Paesi di 104 (valori superiori a 100 indicano un’evoluzione positiva, mentre valori inferiori a 100 indicano atteggiamenti negativi nei confronti dei viaggi in un determinato periodo), che raggiunge i livelli pre Covid.
In Cina, il 57% degli intervistati desidera visitare l’Europa entro la fine del 2022. Tuttavia, il valore debole dell’indice (98) indica che, sebbene il desiderio di tornare in Europa sia forte, il dubbio sul fatto che questo sia effettivamente possibile è ancora più forte.
L’ultima ricerca su “Monitoring sentiment for domestic and intra-European travel – Wave 11” della European Travel Commission (Etc), che analizza le intenzioni e preferenze di viaggio a breve termine degli europei in tempo di pandemia rivela che nonostante l’incertezza causata dalla crisi geopolitica a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e la continua minaccia legata alla pandemia, il desiderio di viaggiare all’interno dell’Europa in tutta Europa è senza dubbio forte: 3 europei su 4 intendono fare un viaggio nei prossimi sei mesi, con le destinazioni mediterranee che hanno il maggior appeal. Con l’avvicinarsi dell’estate, una quota crescente di europei (77%) desidera viaggiare tra aprile e settembre. Oltre la metà (56%) di loro prevede di visitare un altro Paese europeo, mentre il 31% sceglie i viaggi nazionali. In tutti i mercati analizzati, gli intervistati da Italia, Spagna, Polonia, Regno Unito e Germania dimostrano il più forte ottimismo riguardo a un viaggio (>80%). Un dato emerso è che le intenzioni di viaggio aumentano con l’età, passando dal 69% tra la Gen Z (18-24 anni) all’83% tra i baby boomer (oltre i 54 anni).
Secondo l’indagine “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel” condotta dalla Etc – European Travel Commission, ben il 72% degli europei intende partire tra aprile e settembre e il tempo libero resta il motivo principale dei viaggi(69%), in leggero calo sul 2022, mentre il business travel registra un aumento annuo del 3%,rappresentando ora l’8% di quota-mercato. Quest’anno più europei stanno pianificando vacanze in primavera e inizio estate: quasi il 30% degli intervistati ha dichiarato di voler fare un viaggio tra aprile e maggio, +6% rispetto al 2022, e oltre il 40% sta valutando la possibilità di muoversi tra giugno e luglio. Di contro, solo il 23% prevede di partire ad agosto, con un significativo calo del 9% rispetto allo scorso anno. Inoltre, i dati provenienti dal tour operating europeo mostrano che il 59% degli intervistati effettuerà più di un viaggio nei prossimi mesi, con il 35% che ne prevede due e il 24% che sta già organizzando tre o più fughe.
L’industria del travel sa resistere a tutte le avversità e il desiderio di viaggiare è più forte anche delle difficoltà economiche secondo l’ultimo rapporto della European Travel Commission (Etc), da cui si evince anche un altro particolare di non poco conto: gli italiani, insieme agli spagnoli, sono i viaggiatori più ostinati.
Dal Monitoring Sentiment for Domestic e Intra-European Travel- Wave 13 della European Travel Commission (ETC) emerge che il 40% degli europei è preoccupato per l’aumento dei costi di viaggio alla luce della crescita del costo della vita. L’appetito per i viaggi tuttavia, tra gli europei sta crescendo, con il 70% che sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre la metà di loro intende viaggiare almeno due volte. Quello che sta sensibilmente crescendo, secondo il report, è il sentiment per i viaggi intraeuropei con il 62% degli intervistati che pianifica spostamenti nei Paesi dell’Unione nella stagione invernale. Tutto questo, mentre gli impatti del Covid-19 e della guerra in Ucraina incidono sempre meno sulle intenzioni di prenotare.
Secondo l'ultimo rapporto "Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel: Wave 2" pubblicato dalla European Travel Commission (Etc) i viaggiatori europei hanno un atteggiamento stabile e positivo nei confronti del viaggio, ma i timori di ammalarsi a destinazione e le restrizioni di quarantena hanno portato a posticipare i viaggi al 2021.
Analogamente ai risultati del primo rapporto, la maggioranza degli intervistati (54%), indica che intende fare un viaggio nei prossimi sei mesi.
L'European Travel Commission, nel report sulle tendenze dei viaggiatori del Vecchio Continente, ha sottolineato la tendenza ad accedere a prezzi più 'abbordabili' in un anno in cui la morsa dell'inflazione sta stringendo in modo particolare e a godersi una vacanza lontano dalla folla delle settimane di picco. Sono questi i due principali motivi che stanno spingendo un numero sempre maggiore di viaggiatori in Europa a programmare le vacanze non ad agosto bensì nelle prime settimane d'estate. Secondo l'Etc, quasi il 30% dei viaggiatori ha affermato di voler fare un viaggio con pernottamento tra aprile e maggio, con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno. Il 40% degli intervistati ha invece segnalato il periodo compreso tra giugno e luglio, mentre solo il 23% ha in mente di mettersi in viaggio tra agosto e settembre, con un calo del 9% rispetto allo corso anno.
L’Unione europea chiuderà il 2021 con una diminuzione degli arrivi turistici internazionali attorno all -60% secondo l’ultimo studio dell’European Travel Council (Etc), che evidenzia finora un calo del 77% rispetto ai livelli pre-pandemici, con gli stati più dipendenti dai mercati a lungo raggio ad essere maggiormente colpiti dalla flessione. Inoltre, anche se la domanda di viaggi nell’Ue viene data in lieve ripresa, il raggiungimento dei livelli pre-Covid non dovrebbe avvenire fino al 2024.
Gli europei sono ansiosi di tornare a viaggiare di nuovo e intendono farlo non appena le limitazioni alla mobilità saranno rimosse. Secondo un sondaggio della European Travel Commission (Etc) il 54% dei residenti nel Vecchio Continente intende concedersi un viaggio prima della fine del prossimo luglio. Il 41% sceglie di viaggiare in un altro Paese europeo, mentre il 35% preferisce ancora rimanere entro i confini nazionali. L’interesse per il sole e il mare, con la Spagna in prima linea, rimane inalterato. I cittadini di Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera e Austria sono i più entusiasti di pianificare una fuga verso destinazioni costiere.
Secondo il report dell'ETC l’intenzione di viaggiare tra maggio e ottobre 2024 tra gli europei intervistati ha raggiunto il 75% che segna un significativo aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dall’ultimo Barometro dei viaggi a lungo raggio (Lhtb) pubblicato dalla European Travel Commission (Etc) risulta che i viaggiatori internazionali mostrano una maggiore cautela nel programmare viaggi in Europa tra settembre e dicembre di quest’anno.
Per la ripresa del turismo all’interno del Vecchio Continente ci sarà ancora da attendere qualche anno. Secondo l’European Travel Commission i dati del 2022 mostrano come i flussi interni all’Europa nel 2022 non siano arrivati al livello di quelli del 2019, e le previsioni mostrano che bisognerà attendere fino al 2024 per tornare in pari con il pre pandemia. L’anno del boom è stato fissato per il 2025, con 627 milioni di viaggiatori europei in vacanza nel Continente. Per il 2022 le previsioni di ETC mostrano un totale di 427,6 milioni di turisti europei, mentre per il 2023 si prevede un movimento di 514,8 milioni di passeggeri, ancora lontani dai 579,6 milioni di viaggiatori intracomunitari registrati nell'Ue nel 2019.
Secondo quanto rivela il rapporto trimestrale “European Tourism Trends & Prospects” della European Travel Commission (Etc) il rimbalzo dei viaggi in Europa continuerà anche nei restanti mesi del 2022. Il settore turistico europeo ha superato con successo un’altra estate difficile, nonostante l’inflazione e la carenza di personale. Le compagnie aeree europee hanno resistito bene, con il volume dei voli di agosto in calo di appena l’11% rispetto al 2019. Dati incoraggianti che si traducono in un recupero dell'area di circa il 75% dei volumi di viaggio in entrata rispetto al 2019. I viaggiatori preferiranno i viaggi a corto raggio, che tendono ad essere più economici. A settembre la fiducia dei consumatori in Francia ha toccato il minimo degli ultimi nove anni e tendenze simili sono state registrate anche nel Regno Unito e in Germania.
Sfide come l’overtourism e l’aumento dei costi non incrinano un quadro complessivamente ‘positivo’, all’interno del quale l’Italia, secondo le rilevazioni di maggio 2024 della European Travel Commission, si conferma destinazione più attrattiva (8,4% delle intenzioni di viaggio) seguita da Spagna (8,1%), Francia (7,1%) e Grecia (6,3%) con il 75% degli europei che intende effettuare almeno un viaggio quest’estate, +3% rispetto allo scorso anno.
L’ultimo rapporto trimestrale “European Tourism Trends&Prospects” prevede che l’Europa quest’anno, anche grazie ai risparmi dei consumatori accumulati durante la pandemia, recupererà il 70% della domanda di viaggi pre Covid. Dal 2022 ad oggi, Bulgaria (-8%), Serbia (-10%) e Turchia (-14%) hanno registrato i rimbalzi più forti degli arrivi di turisti.
In uno scenario incerto, ma fatto di una gran voglia di viaggiare, la European Travel Commission (Etc) ha pubblicato lo studio “Exploring consumer travel attitudes and expectations to drive tourism recovery”, con l’obiettivo di tendere la mano alle destinazioni e alle imprese nell’ottica di progettazione e creazione di prodotti e servizi turistici, oggi più che mai efficaci solo se personalizzati e tagliati sulle esigenze dei consumatori. Nel report – sono interessati i Paesi Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Uk, Australia e Stati Uniti – l’Etc studia i comportamenti post summer dei viaggiatori, esplorando le aspettative di breve e lungo termine.
L’edizione più recente del rapporto trimestrale “European Tourism Trends & Prospects” di European Travel Commission prevede che nel 2022 gli arrivi di turisti saranno appena il 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia. Decine di migliaia di voli commerciali in tutta Europa sono stati cancellati durante il periodo natalizio a causa della carenza di personale e sebbene non così gravi come nel 2020, le perdite delle compagnie aeree sono state pari a 18,5 miliardi di euro nel 2021, pari ad un 1,4/1,5 miliardi di passeggeri in meno rispetto al 2019.
Nel complesso, i dati dall’inizio dell’anno vedono un –62% di arrivi di turisti in Europa nel 2021 rispetto ai livelli del 2019.
Secondo la European Travel Commission, nel corso del 2023, il turismo europeo ha dimostrato un'incredibile resilienza e una netta accelerazione della propria ripresa.
Dall’ultima ricerca dell'European Travel Commission (Etc) “Tendenze e prospettive del turismo europeo” emerge che il terzo trimestre del 2024 ha registrato un aumento del 7% degli arrivi stranieri e del 5% dei pernottamenti rispetto al 2023 su base annua e un aumento del 6% degli arrivi stranieri e un aumento del 7% rispetto ai livelli del 2019 su base annua. Un settore che rivela una performance solida, superando i dati pre-pandemia e dimostrando resilienza nonostante i venti contrari economici e le sfide geopolitiche.