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    Secondo il rapporto di Assaeroporti, gli aeroporti italiani hanno chiuso il 2021 con 80,7 milioni di passeggeri, con una contrazione del 58,2% pari a 113 milioni di passeggeri sul 2019 quando il numero dei viaggiatori ha superato quota 193 milioni. Il numero è però in crescita del 52,4% sul 2020. Nei primi 5 mesi dello scorso anno, il traffico negli scali nazionali ha segnato una contrazione dell’86% rispetto al 2019, attestandosi a valori prossimi a quelli osservati nella primavera 2020, durante i mesi di lockdown generalizzato. I primi deboli segnali di ripresa si sono registrati solo a giugno 2021, -65% sui livelli pre-Covid, per poi rafforzarsi nella seconda metà dell’anno, con -38% rispetto al secondo semestre 2019.

    Secondo Assaeroporti - come riporta nel suo rapporto consuntivo sul traffico aeroportuale dello scorso anno - quasi 220 milioni di passeggeri sono partiti o atterrati negli aeroporti italiani nel 2024, un numero (per l’esattezza 219.078.618) che è in crescita dell’11,1% rispetto al 2023 (quando erano circa 197 milioni) e segna così il record storico per un settore che di norma (salvo casi come la pandemia) è sempre in crescita.

    Secondo i dati mensili di Assaeroporti i passeggeri transitati negli aeroporti italiani ad agosto hanno superato i 20 milioni, con un incremento del 3,8%, portando iltotale dei primi otto mesi a 130,5 milioni, con un +4,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Ad agosto i movimenti di aeromobili segnano una crescita del 2,1% (+3,6% tra gennaio e agosto). E' stato un agosto "da record", in particolare per l'aeroporto di Fiumicino: lo scalo romano ha registrato circa 4,5 milioni di passeggeri (+2,4%), raggiungendo il massimo storico di passeggeri transitati in un mese.

    Secondo i dati di Assaeroporti uno dei due mesi clou della stagione estiva, luglio,  ha fatto registrare 5,1 milioni di passeggeri, pari a un -74,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel consuntivo gennaio-luglio 2020 gli scali italiani hanno fatto segnare 32,1 milioni di passeggeri, pari a un decremento del  59,5% dei primi sette mesi del 2019.

    Secondo il monitoraggio di Assaeroporti prosegue il ritorno alla normalità nel traffico aereo italiano. Da gennaio a ottobre di quest’anno il sistema aeroportuale italiano ha registrato quasi 141 milioni di passeggeri, un aumento del +124% rispetto allo stesso periodo del 2021 e un -15% rispetto ai primi dieci mesi del 2019. C’è quindi un forte recupero, ed entro i primi mesi del 2023, secondo gli analisti del trasporto aereo, si potrebbe tornare ai livelli pre Covid. Meno consistente, invece, appare il dato parziale del mese di ottobre, con un movimento di circa 16 milioni di passeggeri pari ad un +51% rispetto all’ottobre 2021 e a un -6% rispetto allo stesso mese del 2019, ma in quest’ultimo periodo ha inciso non poco il rincaro delle tariffe e l’inflazione che ha compresso la domanda aerea in certe tratte solitamente trafficate.

    Secondo i dati di Assaeroporti si conferma anche a settembre la crescita a doppia cifra per il traffico passeggeri negli aeroporti italiani che evidenziano per il mese un ulteriore +10,6 per cento, per un totale di quasi 22 milioni di pax, ennesimo record per il sistema aeroportuale nazionale.

    Sfiorati i 190 milioni di passeggeri nel sistema aeroportuale italiano: è il dato del monitoraggio periodico di Assaeroporti che si è avvalsa anche dei dati dell’Associazione Aeroporti 2030 per fornire un quadro d’insieme statisticamente attendibile.

    Secondo l’osservatorio di Assaeroporti  il primo consuntivo 2023  per gli aeroporti italiani nel trimestre gennaio/marzo ha fatto registrare 35,8 milioni di passeggeri, pari a un +55% rispetto al trimestre 2022 e a un -4,5% rispetto al 2019, ultimo anno pre Covid. A spingere il buon trend di ripresa ha contribuito soprattutto il mese di marzo con 12,3 milioni di passeggeri (+34% su marzo 2022) con un -5% rispetto al marzo 2019. Consistente anche la ripresa dei movimenti aerei che nel primo trimestre sono stati oltre 304mila pari a un +19% sul 2022. Le migliori performance del mese di marzo le hanno fatte registrare gli scali di Roma-Fiumicino, con 2,7 milioni di pax (pari a un +69% rispetto al marzo 2022), l’aeroporto di Malpensa con 1,9 milioni di utenti (quasi un +40%) e lo scalo di Bergamo con 1,2 milioni di passeggeri (+26% rispetto al marzo dello scorso anno).

    Secondo i dati  di Assaeroporti hanno sfiorato quota 90 milioni i passeggeri transitati negli scali italiani nei primi 6 mesi dell’anno, con una crescita del 5% e nel solo nel mese di giugno i passeggeri hanno raggiunto i 18,8 milioni, in aumento del 5,6% sul giugno 2018. I movimenti di aeromobili segnano un aumento del 4,3% nel semestre e del 4,2% a giugno. Il principale sistema aeroportuale del Paese, Aeroporti di Roma, registra un incremento del 2% nel periodo gennaio-giugno, con Fiumicino che mette a segno un traffico in crescita del 2,2% nel semestre e del 2,8% nel mese di giugno, grazie soprattutto al traffico extra Ue.

    Secondo Assaeroporti gli aeroporti italiani chiudono il mese di marzo con quasi 10 milioni di passeggeri (9.848.164), raggiungendo il 70% dei volumi pre-pandemia.Sono estremamente positivi i risultati di alcuni scali che hanno addirittura superato i livelli del 2019 come Palermo +0,6%, Bari +2,5% e Brindisi +4,7%. Altrettanto degni di nota i numeri degli aeroporti che hanno pressoché raggiunto i livelli pre-Covid: Catania -7,5% e Bergamo -5,7%.Si segnala, inoltre, il significativo incremento del traffico in gran parte degli aeroporti regionali: Trapani, Lampedusa, Alghero, Perugia, Cuneo, Crotone, Taranto-Grottaglie, Bolzano e Grosseto.

    Da quanto emerge dai dati di Assaeroporti relativi ai primi nove mesi del 2022, in termini di traffico passeggeri pochi sono gli scostamenti rispetto alla classifica degli scali del 2019 e a determinare gli equilibri è sostanzialmente il traffico generato dalle compagnie aeree low cost, quelle che hanno portato negli ultimi anni Bergamo al ruolo di terza forza in Italia.La top ten come sempre è dominata dai due hub di Roma Fiumicino e Milano Malpensa, anche se la distanza tra i due scali si è ridotta rispetto al passato: 21,5 contro 16 milioni di passeggeri con lo scalo della Capitale che sconta un calo del 34% sul 2019 contro il 20 di Malpensa per effetto della maggior incidenza del traffico intercontinentale.

    Assaeroporti ha chiuso i primi otto mesi dell’anno con oltre 147 milioni di passeggeri pari a un +11,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. La percentuale arriva al +12% rispetto ai primi otto mesi del 2019.
    Una progressione certificata anche dal forte incremento dei movimenti aerei, 1,1 milioni (+8,3%). Nel solo mese di agosto, periodo notoriamente di picco per gli scali italiani, il traffico ha superato i 23,5 milioni di passeggeri pari a un +10,6% rispetto a gennaio-agosto dello scorso anno.
    A brillare come performance operative nel più significativo mese di agosto primeggiano gli aeroporti di Catania con 1,2 milioni di passeggeri (+21%), di Bologna con 1,1 milioni di utenti (+5,6%); e ancora gli scali di Bari, con oltre 827mila passeggeri (+16%) e di Cagliari con 650mila passeggeri (+9%).
    (Per maggiori informazioni: https://assaeroporti.com/)

    Secondo quanto riportato da Assaeroporti, il settore aeroportuale italiano chiude il mese di marzo con soli 2.082.648 passeggeri, ovvero con una perdita di quasi 12 milioni di unità, rispetto allo scorso anno. 

    Il sistema aeroportuale italiano ha registrato nel mese di agosto 19.023.055 passeggeri, attestandosi al 93% dei volumi di traffico del 2019, quando i viaggiatori negli scali nazionali raggiungevano i 20.474.839, secondo i dati di Assaeroporti secondo cui si consolida il trend di ripresa iniziato con la stagione estiva 2022, che vede a livello complessivo una progressiva riduzione del gap rispetto al periodo pre-Covid e, a livello locale, il superamento dei numeri del 2019 da parte di molti aeroporti. Una crescita analoga si osserva per i movimenti aerei, 156.987, che toccano anche in questo caso il 93% dei livelli pre-pandemia.

    Continua a ridursi il gap sul 2019 per il traffico passeggeri negli aeroporti italiani, arrivati ormai all’85 per cento di quanto fatto registrare prima della pandemia. I dati definitivi del 2022 di Assaeroporti certificano un risultato da 164,6 milioni di pax per gli scali nazionali, più del doppio rispetto allo scorso anno, ma ancora indietro di più di 28 milioni rispetto al dato migliore di sempre. Un risultato che risente però ancora delle difficoltà della prima parte dell’anno, quando i volumi erano rimasti inferiori del 39 per cento per poi ridursi a -7 nel trimestre estivo e -9 nell’ultimo periodo del 2022.

    Secondo le ultime stime effettuate da Assaeroporti, il 2020 rischia di chiudersi con un traffico ben al di sotto di 70 milioni di passeggeri, a fronte dei 193 milioni di passeggeri registrati nel 2019 con una contrazione, quindi, del 65% del traffico rispetto allo scorso anno che si somma ad un pesante calo del fatturato di circa 1,8 miliardi di euro, e a costi incomprimibili che i gestori continuano a sostenere per garantire il servizio ai cittadini.In questo contesto, a soffrire molto sono i piccoli aeroporti ed alcuni scali rischiano la chiusura definitiva, con evidenti ricadute negative sui territori circostanti.

    Con 65 miliardi di euro di valore aggiunto (comprese le ricadute economiche nel turismo) e 1,3 milioni di occupati, il sistema aeroportuale italiano, secondo quanto emerso dallo studio elaborato da Assaeroporti e Nomisma, è un asset strategico di prima grandezza per l’economia italiana.

    Secondo i  dati mensili di Assaeroporti nel mese di agosto sono transitati negli aeroporti italiani oltre 7,5 milioni di passeggeri, con un calo del 63,1% rispetto ad agosto 2019. Nel complesso nei primi otto mesi dell’anno i passeggeri negli scali italiani hanno superato i 39,7 milioni, con un -69,6% sullo stesso periodo del 2019. I movimenti di aeromobili sono calati ad agosto del 43,7% rispetto al 2019, mentre tra gennaio e agosto il calo è stato del 57,1%.

    L’ITALIA CONFERMA LEADERSHIP MONDIALE ASSOLUTA NEI SUPERYACHT, STABILISCE IL RECORD STORICO DELLA PRODUZIONE CANTIERISTICA (7,4 MLD EURO) E QUELLO DI PRIMO ESPORTATORE MONDIALE. FILIERA OLTRE I 200.000 OCCUPATI. AL GOVERNO PROPOSTE OPERATIV: “SIAMO CONCRETI”.

    Mercoledì 4 dicembre alle ore 16.30 a Roma presso la sede del CNEL, in Viale David Lubin 2, si terrà l’Assemblea Pubblica 2024 di Confindustria Alberghi.

    Secondo le analisi di Assilea (Associazione Italiana Leasing) lo stipulato leasing nautico dopo essere più che triplicato dal 2013, ha registrato nel 2018 un valore dei contratti pari a 407,9 milioni di euro, dei quali oltre il 90% rappresentato dal leasing sulla nautica da diporto. Rispetto al 2017, il numero di contratti per la nautica da diporto sono cresciuti del 40,7%. La dinamica dei primi tre mesi del 2019 risulta in forte crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+9,8% in numero e +30,3% in valore).

    Assobalneari Italia esprime sconcerto e preoccupazione per le parole pronunciate dal Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni relative al futuro delle imprese balneari italiane.  L’associazione, impegnata nella discussione sulla definizione del quadro normativo delle concessioni balneari con altre sigle e rappresentanti di Parlamento e Governo, invita i rappresentanti istituzionali, soprattutto quelli italiani, ad un dialogo costruttivo e coerente con la realtà di un settore che occupa in Italia migliaia di lavoratori e rappresenta un’importante percentuale del turismo italiano, che contribuisce per il 13% al PIL nazionale.   “Considerata la risonanza che le parole del Commissario Gentiloni hanno in Italia e soprattutto in Europa - dichiara il Presidente di Assobalneari Fabrizio Licordari - ci saremmo aspettati più di una dichiarazione semplicistica, che ha come risultato solo quello di aprire a polemiche sterili e non di affrontare il tema del turismo balneare in Italia, su cui da mesi siamo a lavoro con Associazioni, Parlamento e Governo.” 

    Assobalneari Italia e Assomarinas, aderenti a Federturismo Confindustria, hanno inviato al Governo e ai Ministeri competenti, un parere tecnico-legale redatto dal Prof. Zunarelli dell'Università di Bologna, in cui, in difesa di due leggi dello Stato vigenti, la n. 145/2018 e n. 77/2020 (Decreto Rilancio), vengono svolte argomentazioni da porre a fondamento di una contestazione dei rilievi formulati nella lettera di messa in mora della Commissione Europea al Governo Italiano del 3 dicembre 2020, relativa alla legislazione italiana di proroga al 2033 della durata delle concessioni demaniali per attività turistiche e ricreative.

    Assobalneari Italia plaude alla Giunta Regionale d'Abruzzo ed all' Assessore al Demanio Nicola Campitelli per la emanazione  della Circolare 19 febbraio 2020, con la quale vengono ribaditi, con ampia e dotta motivazione, gli indirizzi attuativi in merito alla estensione della durata delle concessioni demaniali marittime di anni 15, ai sensi dell'art. 1, commi 682 e 683 della legge 30 diembre 2018, n. 145, già forniti con precedente determina regionale del 22 gennaio 2019.

    Il Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni intervenendo in collegamento al Forum Internazionale del Turismo a Baveno sul Lago Maggiore non ha dimenticato di trattare la questione riguardante le concessioni turistico balneari.

    Il Presidente di Assobalneari Italia ha voluto ribadire  nel corso di un  incontro con il Ministro Franceschini e con tutte le altre associazioni di categoria, con parole nette ed inequivocabili, che la norma proposta nell’ ultima stesura del Decreto Rilancio non raggiunge l’obbiettivo di rafforzare l’estensione delle concessioni così come previsto dalla legge di stabilitá del 2018, la n. 145.

    Il mare si conferma la prima scelta per le vacanze estive degli italiani, ma piacciono anche le città d’arte, visitate da quasi sette persone su dieci (66,8%), mentre la montagna si ferma al 51,9% delle preferenze e non mancano tra le opzioni anche collina (49,3%) e lago (42,6%), seppur meno richieste secondo una ricerca commissionata da La Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia e coordinata da Daniele Marini, professore dell’università di Padova.

    Il III Rapporto dell’Osservatorio del Patrimonio Culturale Privato promosso dall’Associazione Dimore Storiche Italiane, Confagricoltura e Confedilizia, nell’auspicio di supportare le istituzioni nella definizione delle politiche da adottare per rilanciare il patrimonio culturale privato, ricorda che esso costituisce oltre il 17% del totale secondo l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Per il III Rapporto, l’universo di dimore storiche preso in riferimento è pari a 35.745 unità (dati di Vincoli in rete). Si tratta in prevalenza di case storiche, palazzi, ville, castelli, casali, giardini e parchi storici che configurano una rete diffusa su tutto il territorio nazionale, la maggior parte delle quali è situata nei centri storici e nelle aree rurali dei comuni italiani.

    In Italia, il numero di nomadi digitali in smart working è in continua crescita.

    Gli italiani per la settimana dei ponti primaverili si sono orientati al viaggio nei piccoli borghi che, secondo i dati dell’indagine congiunta realizzata da Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e Ismea, rappresentano insieme alle città d’arte le prime scelte tra degli italiani che viaggiano, con qualche distinzione sulla base della fascia d’età e dell’area geografica di appartenenza.

    Quasi 6 italiani su 10 (circa 9,6 milioni) hanno svolto un viaggio con il food & wine come ragione principale, un valore cresciuto di 37 punti percentuali rispetto al 2016 per l' Associazione nazionale Città dell’Olio a commento delle recenti audizioni in IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare al Senato.Dai numeri comunicati in una nota emerge in particolare che il 67% ha svolto almeno 5 esperienze a tema cibo, vino, olio, a prescindere dal motivo del viaggio, un dato in crescita sul 2021, quando era al 42%, secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023.

    I dati previsionali su luglio e agosto, registrati dal sondaggio dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana tra i gestori, annunciano un +4,3% di presenze rispetto al 2023, mentre gli stranieri salgono del 2,6%.

    Secondo l’annuale rapporto dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana dal 2019 il settore delle strutture ricettive gestite o di proprietà di enti religiosi, ha causato una contrazione dell’offerta da 220.000 a 180.000 posti letto, tra quelli destinati a soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi. Le strutture ricettive del settore religioso e destinate al grande pubblico in Italia sono circa 2400, con una media di 74 posti letto ciascuna, gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà, a cui se ne aggiungono altre 500 di impronta laica no-profit. Per quelle di matrice religiosa, Roma e il Lazio rappresentano la fetta più ampia (29.484 posti letto), seguiti dal Veneto (19.397) e l’Emilia-Romagna (16.515).

    Secondo un sondaggio condotto tra i gestori dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana quest'estate le presenze nelle 3.000 strutture ricettive religiose e non-profit italiane hanno registrato in media un +10% rispetto allo stesso periodo del 2023, con punte fino al +13% nelle zone di mare.

    Si chiude una stagione estiva positiva per le strutture ricettive di matrice religiosa e no-profit in tutta Italia per l’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana. Tra oltre 1200 gestori con 100mila posti letto, ne registra il 43% con risultati superiori alle aspettative e il 52% in linea con quanto avevano preventivato. La soddisfazione riguarda quindi il 95% degli intervistati. Nel raffronto col 2019 (ultimo anno senza Covid) ben il 45% ammette che l’estate 2022 è stata migliore, mentre un altro 33% ha raggiunto più o meno gli stessi risultati di allora. Si può dire che il gap è colmato nel 78% di queste particolari strutture ricettive. Ma ora si pone il dilemma legato allo smisurato rialzo delle bollette energetiche.

    Nel settore delle strutture ricettive religiose in Italia secondo i dati del Rapporto 2021 dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, sono scomparsi in maniera irreversibile 22mila posti letto, ovvero il 10% di quelli finora destinati all’ospitalità spirituale o turistica, per studenti, lavoratori, gruppi e famiglie. L’assenza di ospiti e i pesanti costi fissi hanno costretto congregazioni, diocesi e associazioni a chiudere i battenti di centinaia di strutture per destinarle ad altri usi, se non addirittura a liberarsene.

    Per l'Associazione Ospitalità Religiosa rispetto all’estate 2020, le presenze segnano in media un +29%. Tra i tremila gestori coinvolti nell'indagine, l’86% ha registrato un incremento, mentre il 14% lamenta ancora un ulteriore calo anche quest’anno. Rispetto al 2019,  2 gestori su 3 dichiarano perdite di presenze ed il bilancio complessivo medio del 2021 rispetto al 2019 si chiuderà comunque con un saldo negativo del 23%.

    Secondo l’Associazione Ospitalità Religiosa Italia, il 2023 ha segnato un +46% di richieste di soggiorno sul 2022 e un +16% sul 2019 pre-pandemico.

    Secondo  l’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana complessivamente su 4mila strutture tra quelle rimaste aperte, si è  perso in questa estate il 42% delle presenze. Se consideriamo però anche quelle chiuse definitivamente a causa dell’emergenza sanitaria, la stima sulla perdita complessiva rispetto all’estate 2019 è del 60%, ovvero 10 milioni di presenze in meno e un danno economico di circa 300 milioni di euro.

    L’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Confindustria, che rappresenta 230 parchi tematici, acquatici, avventura e faunistici in tutta Italia, annuncia l’ingresso di Gardaland nel novero degli iscritti.

    I due anni complicati causati dalla pandemia, che hanno provocato ai parchi divertimento una perdita del 75% nel 2020 e del 50% nel 2021, sono ampiamente superati dai numeri che si registrano nella stagione in corso: l’andamento dei parchi acquatici, complice il grande caldo di questa estate, è estremamente positivo, con un incremento a doppia cifra in termini di affluenza rispetto al 2019 e punte che toccano addirittura il +40%. L’unica nota negativa è rappresentata dall’aumento esponenziale dei costi dell’energia, raddoppiati rispetto al passato e che determineranno una netta riduzione degli utili.

    L’indagine dell’Associazione Startup Turismo mostra una decrescita generalizzata nella nascita di nuove startup. Mentre la pandemia aveva, paradossalmente, favorito la nascita di nuove realtà, l’ultimo anno registra meno nuove costituzioni, ma una migliore performance delle startup esistenti. Il consolidamento è confermato anche dai round di investimento. Lo scorso anno sono stati effettuati più round ma di valore inferiore rispetto a quest’anno nel quale le startup, pur con un minor numero di round, hanno già raccolto una cifra doppia rispetto allo scorso anno.

    Stati Generali del Turismo - Chianciano Terme 28 e 29 ottobre 2022

    Le Associazioni del Turismo Organizzato, AIDIT Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET Confcommercio e MAAVI Conflavoro si presentano unite agli Stati Generali del Turismo, convocati a Chianciano Terme il 28 e 29 ottobre, nella sessione dedicata al comparto che si terrà sabato mattina.

    L'associazione di categoria aderente a Confindustria chiede regole certe per la riapertura e denuncia che l'inerzia del governo sta obbligando gestori, ormai disperati, a trovare escamotage e ad esercitare attività abusiva Da oltre tre mesi, dal 23 febbraio 2020, le nostre attività sono state sospese, siamo stati costretti alla chiusura forzata a colpi di DPCM. Alcuni imprenditori e altri soggetti, anche istituzionali, del nostro settore hanno escogitato una strategia per riaprire i propri locali “discoteca” mediante la temporanea sospensione della propria autorizzazione amministrativa di pubblico spettacolo, cosi da esercitare la sola attività di somministrazione alimenti e bevande (che a tutt’oggi è consentita).

    Il Tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento della società che gestiva Cocoricò, la discoteca per eccellenza della riviera romagnola che nel 2015, era entrata nel mirino della polizia a seguito della morte di un ragazzo di 16 anni per overdose, per la quale i guai sono continuati  per mancato versamento dei tributi sia al comune di Riccione sia all’Erario e per  evasione d’imposte. Fino ad  arrivare alla disposizione, nel mese di gennaio, da parte  della guardia di finanza del  sequestro preventivo della struttura per oltre 800 mila euro. Il Tribunale Fallimentare di Rimini ha messo il punto sulla questione avviata dall’Agenzia delle Entrate, rigettando ogni tentativo della società proprietaria di rimettere in piedi l’attività della discoteca e decretandone il fallimento. Partendo da questa vicenda il Presidente di Assointrattenimento Zanchi sottolinea come in Italia, le nostre aziende abbiano perso la leadership dell'intrattenimento: centinaia di aziende ad esso connesse sono fallite. Il nostro ordinamento giuridico ha migliaia di norme. Se poi l’attività di pubblico spettacolo ha carattere preponderante e viene svolta a scopo di lucro, l’autorizzazione amministrativa (licenza) comporta la verifica dell’agibilità dei locali.

    RIAPERTURA DISCOTECHE: IL CTS DA IL VIA LIBERA SOLO AI LOCALI DA BALLO ALL’APERTO. PER L’ACCESSO NECESSARIO IL GREEN PASS, LA CAPIENZA VIENE RIDOTTA DEL 50%, OBBLIGATORIETA’ DEL TRACCIAMENTO DEI CLIENTI.

    Chiusi da un anno e senza certezze vogliamo dare una mano. Parte da un consiglio direttivo di  Assointrattenimento di inizio dicembre, la proposta fatta agli imprenditori iscritti all’associazione e più in generale a tutte le discoteche italiane chiuse ormai da quasi un anno, di mettere a disposizione della comunità i propri locali: - “ I nostri locali, che sono chiusi e inutilizzati da febbraio 2020, potrebbero servire invece ad ospitare attività sanitarie quali, ad esempio, la somministrazione di vaccini o l’esecuzione di tamponi a beneficio di tutta la collettività” afferma Luciano Zanchi Presidente dell’associazione. Tutto ciò per cercare di alleggerire il grande flusso di persone nei centri sanitari che certamente avverrà in fase di somministrazione di massa del vaccino anti-Covid 19.

    Secondo le stime di Assolavoro sono oltre 40mila le opportunità di lavoro tramite agenzia per attività legate strettamente all’estate come quella di bagnino, cameriere e Dj: le figure professionali più ricercate saranno quelle di animatore, operatori per centri estivi, receptionist, cassiere, cameriere, bagnino, guardiano, Dj e tecnico del suono. 

    Assomarinas parteciperà alla prossima Conferenza mondiale dei porti turistici ICOMIA, in programma ad Atene dal 25 al 27 ottobre 2018, a capo di una delegazione di circa 30 imprenditori per analizzare gli ultimi sviluppi che definiranno il futuro dei porti turistici, concentrandosi sulle tecnologie più attrattive e promettenti e sulle nuove tendenze relative alla clientela internazionale, per condividere competenze, innovazione e tecnologia con i mercati tradizionali e con quelli  più sviluppati.

    Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, interverra’ il 24 gennaio al Salone Nautico di Düsseldorf in Germania, uno dei piu’ importanti al mondo, come relatore alla Conferenza Internazionale “Blue innovation dock”, occasione in cui verranno analizzate e discusse tutte le piu’ recenti novita’ e tendenze in materia di nuovi carburanti e sistemi di propulsione per la nautica da diporto ed il turismo nautico. Nell’ambito del generalizzato e trasversale impegno per la transizione ecologica, anche le tecnologie nautiche spaziano ormai dall’ibrido al full electric, dall’idrogeno verde utilizzato con motori a combustione o a fuel cell fino alla prospettiva della scelta del biometanolo o metanolo green come carburante del futuro per i maxi yacht.

    Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, partecipando ieri al convegno organizzato da Confindustria sull’Economia del mare aperto dal Presidente Carlo Bonomi e coordinato dal Vice presidente di Confindustria Pasquale Lorusso delegato dell'associazione per le politiche del mare, è intervenuto, alla presenza del Ministro Musumeci, per manifestare apprezzamento per il capitolo del Piano del Mare dedicato alle imprese portuali turistiche.


    "Il Forum internazionale del turismo, che apre i battenti oggi a Firenze, rappresenta - dichiara il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio - un importante appuntamento per l’intero comparto turistico e per il settore dei porti turistici, anche in vista della riunione dei Ministri del Turismo del G7 prevista nei prossimi giorni.

    Il 13 ottobre alle 15.00 Assomarinas organizza, presso il nuovo Marina D’Arechi  Port Village nell’ambito del Salerno Boat Show, il convegno “La Costa della Campania come nuovo fulcro dello yachting mediterraneo sulla nautica” per sostenere l’attività dei nuovi porti turistici faticosamente realizzati ed in corso di completamento in Campania, per avvicinare le persone al mare e alla navigazione da diporto, contribuendo a rilanciare un importante comparto economico, che inizia a lasciarsi alle spalle la crisi degli scorsi anni.

    Il 5 novembre il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio interverrà alle 12.20, nell’ambito della Fiera Ecomondo di Rimini, alla seconda sessione del Tavolo Nazionale Erosione Costiera  “Gestione sostenibile dei sedimenti per la crescita blu in ambito costiero e nei medi e piccoli porti”, sulla problematica dei sedimenti dal punto di vista dei porti turistici. La conferenza mira a fare il punto sull’avanzamento dei lavori del Tavolo Nazionale erosione costiera e dell’osservatorio Dall’altro lato, vuole contribuire a fare il punto sulle problematiche, da parte dei soggetti pubblici e privati, in merito agli aspetti applicativi e possibili miglioramenti delle norme vigenti, DM 173/2016, in attuazione del Dlgs152/2006 art. 109, in funzione di azioni quanto più possibile efficaci di gestione e

    Il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio è intervenuto oggi, insieme al Presidente del Consiglio Regionale Mancuso, al Sindaco di Catanzaro Fiorita, al Vice sindaco Ienna, al Dirigente Laganà e ai rappresentanti di Kpmg e Cassa Depositi e Prestiti, alla presentazione, presso la Camera di Commercio di Catanzaro, del progetto del nuovo porto turistico di Catanzaro Lido, di iniziativa comunale ma imperniato su una procedura di project financing che dovra’ coinvolgere investitori privati.

    Assomarinas, l’associazione italiana dei porti turistici, chiede a Governo e Parlamento di non elaborare ora un decreto legislativo in materia di concessioni demaniali che andrebbe ad incidere su 80 anni di storia e tradizione giuridica del codice della navigazione, quando ci sono ancora nuovi e rilevanti quesiti sulla efficacia della direttiva Bolkestein sollevati innanzi alla Corte di Giustizia Europea.

    Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici aderente a Confindustria Nautica e a Federturismo Confindustria, anche in vista delle prossime iniziative del “Tavolo dell’Economia del Mare” di Confindustria, lancia un appello al Governo e alle Regioni per un “New Deal” per le imprese portuali turistiche che consenta loro di adeguarsi alla ripresa del turismo nautico.

    Assomarinas sarà presente con il Presidente ed una delegazione di imprenditori (tra i quali il dott. La Mura del Marina di Stabia, il dott. Bulleri di Porto Romano, il dott. Sonino di Marina Certosa, la dott.ssa Fazio di Porto Xifonia, il dott. De Cet di Portisco) all’Icomia World Marina Conference che si svolgerà dal 12 al 14 ottobre al The Address Dubai Marina Hotel. In rappresentanza dell’Italia il Presidente Perocchio, il dott. Sonino ed il dott. De Cet  interverranno sui principali temi portuali turistici di interesse internazionale.

    Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici, aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, intensifica la propria presenza al Salone Nautico di Venezia per sostenere la ripresa del turismo nautico e degli 87 associati dei Porti Turistici italiani, con un ampio spazio promozionale dedicato, nel padiglione Nappa 90, stand n.7.

    • La partnership mira a creare un'infrastruttura per imbarcazioni elettriche e corridoi di ricarica lungo tutta la costa italiana.
    • Aqua superpower fornirà e installerà le sue stazioni di ricarica marinizzate ad alta potenza senza alcun costo per i porti turistici

    Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici, e Ulisses, start up innovativa specializzata in soluzioni tecnologiche di monitoraggio di asset e infrastrutture nei settori della mobilità hanno siglato un protocollo d’intesa per favorire la diffusione e l’adozione della piattaforma Ulisses all’interno del network degli associati ad Assomarinas.

    Al Salone Nautico di Miami, il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, e l’amministratore di Vento di Venezia, Alberto Sonino, hanno annunciato le novità della 14a edizione della Conferenza Mondiale Icomia dei Porti Turistici, in programma a Venezia dal 15 al 17 ottobre 2025.

    Al Salone Nautico di Miami, il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, e l’amministratore di Vento di Venezia, Alberto Sonino, hanno annunciato le novità della 14a edizione della Conferenza Mondiale Icomia dei Porti Turistici, in programma a Venezia dal 15 al 17 ottobre 2025.

    Assomarinas, l'Associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, ha siglato con BioDesign Foundation un protocollo d'intesa per collaborare al progetto The Custodians Plastic Race Italy 2025. Un'iniziativa di clean-up che si terrà su tutto il territorio nazionale dal 6 al 12 ottobre 2025 e che vedrà istituzioni, aziende, associazioni e cittadini coinvolti nella lotta alle microplastiche per dimostrare al mondo che attraverso uno sforzo collettivo è possibile proteggere il nostro pianeta. Quando si pensa all'inquinamento dei mari non si può non far riferimento alla plastica: uno dei rifiuti più presenti in acqua, con percentuali sempre più difficili da smaltire naturalmente che è diventata una delle principali minacce per mari, coste e terraferma, danneggiando ecosistemi e biodiversità.

    Per evidenziare l'urgenza del problema legato alla diffusione delle microplastiche nell'ambiente e ai loro effetti sulla salute, BioDesign Foundation ha invitato studiosi, scienziati e accademici a discuterne a Roma il 3 aprile, durante il The Custodians Earth Solution Symposium. La conferenza, dedicata alla ricerca di soluzioni concrete, si terrà dalle 10 alle 18 presso il Salone delle Colonne all’EUR.

    Il tema verrà anche trattato nel corso della Conferenza Mondiale Icomia dei Porti Turistici, in programma a Venezia dal 15 al 17 ottobre 2025.

    Così come, attraverso The Custodians Plastic Race, BioDesign Foundation si propone di raccogliere la plastica prima che raggiunga il mare, con il progetto Vox Maris si sta impegnando nell'immediato a ridurre a zero il numero di reti da pesca gettate in mare in Italia. Si stima, infatti, che ogni anno finiscano nel Mediterraneo circa 100.000 tonnellate di reti che inquinano e avvelenano il mare e la sua fauna. Per raggiungere questo obiettivo nei porti italiani è importante il sostegno da parte di tutti.

    "Per far fronte al problema della plastica dispersa in natura e nei nostri mari è fondamentale un impegno comune e sinergico e per questo ho accolto con piacere - dichiara il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio - di aderire al progetto di BioDesign Foundation per dimostrare che tutti insieme possiamo fare la differenza nel mantenere puliti i nostri mari, promuovendo comportamenti responsabili e sensibilizzando la popolazione sull'importanza della preservazione ambientale."

    Roma, 1° aprile 2025

    Il 23 novembre Assomarinas ha organizzato in Sicilia, presso il nuovo Marina Capo D’Orlando,  il meeting annuale dell’ Icomia Marinas Group, l' associazione mondiale dei porti turistici. A fare gli onori di casa: il sindaco Bruno Mancuso e il comandante del Circomare, il tenente di vascello Donato Bonfitto alla presenza della direttrice del porto di Capo d' Orlando Enza Di Raimondo. L’incontro è stata un’ importante occasione per promuovere la struttura portuale (per la quale si prevedono 1094 posti barca e una banchina destinata all' attracco delle imbarcazioni fino a 100 metri di lunghezza) i suoi servizi e per imporsi sul panorama internazionale della portualità turistica. La delegazione, guidata dal Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, era composta da

    Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, ha deciso, in attesa di possibili soluzioni al problema in corso di studio al Ministero dei Trasporti, di impugnare il Decreto Ministeriale sull'aumento del 25% dei canoni demaniali per evitare che scadano i termini per il ricorso.

    Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici, aderente a Federturismo-Confindustria e Confindustria Nautica, interviene ad adiuvandum, con l’assistenza del Prof. Stefano Zunarelli di Bologna, in 2 giudizi pendenti con riferimento all’applicazione della legge 145/2018 e del comma 1 dell’art. 100 decreto Agosto 2020, due norme importantissime anche per il settore delle strutture destinate alla nautica da diporto, che tutelano giustamente il settore dopo dieci anni di recessione del comparto e due anni di emergenza Covid, estendendo al 2033 le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali prossime alla scadenza.

    Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, sarà presente dal 9 all’11 ottobre con una delegazione di 20 operatori italiani alla conferenza mondiale dei porti turistici di Icomia (l’organizzazione mondiale delle industrie nautiche e dei marina), che si svolgerà a Vilamoura, in Algarve, Portogallo, uno dei più grandi distretti internazionali del turismo nautico e costiero.
    Il Presidente di Assomarinas è intervenuto ieri a Udine, presso la sede della Piccola Industria, ad un incontro presieduto dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dall’Assessore regionale Sergio Bini, sul tema del controverso progetto del nuovo polo siderurgico nel cuore della laguna di Marano e Grado in corrispondenza della foce dell’Aussa Corno manifestando  ferma opposizione all'iniziativa e comunicando di aver affidato ad IMQ e Ambiente, primaria società di ingegneria ambientale italiana,l’incarico di svolgere un' analisi preliminare ambientale sulle ipotesi di realizzazione del progetto che, se portato a termine, stravolgerebbe completamente la vocazione turistica della laguna e delle sue aree costiere rappresentando una concreta minaccia per il turismo nautico e la ricettività turistica del territorio compreso tra Lignano e Grado.

    Assomarinas plaude all'iniziativa del Ministro del Turismo Santanchè che riguarda l'apertura di un Tavolo di lavoro permanente con le associazioni di categoria per  risolvere problemi di urgente soluzione per le imprese del settore come l'attribuzione del codice Ateco turistico, il problema del classamento catastale e quello dell'abilitazione semplificata del charter  

    L’8 novembre il  Presidente ed il Vicepresidente di Assomarinas si sono incontrati con il Direttore ed i titolari del porto turistico Carlo Riva di Rapallo per effettuare un sopralluogo di verifica dei danni determinati dall’eccezionale mareggiata dei giorni scorsi. E’ stato riscontrato un grande fermento e una  ferma volontà di ripartire da  questo  evento  straordinario, frutto di un’imprevedibile sommatoria di condizioni metereologiche negative, per avviare un rapido processo di ammodernamento e rilancio di uno dei porti turistici più prestigiosi al mondo.

    Con la chiusura del Salone Nautico di Genova possiamo ufficialmente certificare il buon andamento della nautica che ha saputo trainare anche i porti turistici.

    Per gli  operatori dei porti turistici italiani che hanno partecipato il 13 mattina a Roma alla seconda manifestazione nazionale organizzata da Assomarinas, dopo quella di Rimini, si è aperta una speranza contro l’aumento dei canoni.Una delegazione di Assomarinas ed  Ucina, insieme con il Sindaco di Cattolica e l’ Assessore al demanio di Rimini, è stata ricevuta dal Capo dell’ufficio legislativo del MIT Mario Capolupo che ha dichiarato di essere  pienamente a conoscenza del problema ed ha assicurato che farà il possibile per cercare di risolvere con un provvedimento sospensivo, e in collaborazione con il MEF, l’annosa questione dell’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica.

    Sono stati una cinquantina gli operatori dei porti turistici italiani che hanno partecipato questa mattina a Rimini alla manifestazione nazionale organizzata da Assomarinas,  in collaborazione con Ucina e  con il supporto del Comune di Rimini, contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. Dalla piazza  si è sollevato un  coro comune per porre rimedio ad un aumento, deciso nella Finanziaria del Governo Prodi che ha violato i contratti di concessione e che  ha portato a quadruplicare i canoni dei concessionari mettendo in ginocchio decine di darsene in Italia.

    Assomarinas e Venezia Certosa Marina, nel corso della conferenza mondiale dei porti turistici che si è svolta in questi giorni a Vilamoura, in Portogallo, hanno ottenuto da Icomia, l’organizzazione mondiale delle industrie nautiche con sede a Londra, l’assegnazione definitiva a Venezia della prossima conferenza mondiale del 2025. Sarà così per la seconda volta dal 1996 una città italiana ad ospitare questo evento di rilevanza globale.

    L'incremento dei canoni delle concessioni demaniali, deciso dal Ministero delle Infrastrutture è il più alto di sempre - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - e appare vessatorio nei confronti della categoria che rappresentiamo, che ha già attraversato 10 anni di crisi.

    Icomia Marinas Group, l’organizzazione mondiale dei porti turistici che attraverso le sue ramificazioni rappresenta oltre 10.000 porti turistici di tutto il mondo, ha scelto Lignano, in Friuli Venezia Giulia, una delle capitali dei servizi nautici italiani per la sua concentrazione di imprese portuali turistiche, per organizzare la sessione preparatoria del programma della prossima conferenza mondiale dei porti turistici che, per la sua 13a edizione, si terrà a Venezia, all’isola della Certosa, dal 15 al 17 ottobre 2025.

    Secondo Assoutenti terminate le feste di Natale e di fine anno, i prezzi dei biglietti aerei sono letteralmente crollati in Italia, al punto che per una tratta nazionale si arriva a spendere in alcuni casi poco più di 30 euro, contro gli oltre 370 euro dello scorso dicembre. In alcuni casi si registra un calo di oltre il 90%.  Il mese scorso per acquistare un volo di sola andata per trascorrere le feste di Natale in famiglia ci si ritrovava a spendere, partendo il 23 dicembre, un minimo di 379 euro per volare da Venezia a Cagliari, 358 euro da Bologna a Cagliari, 353 euro da Bologna a Palermo.

    La nuova squadra di Astoi si presenta a TTG Travel Experience in una conferenza stampa tenutasi il 15 ottobre nel corso della quale il neo Presidente Ezhaya ha sottolineato di essere in Fiera  per ribadire  la necessità di fare squadra e ripartire al più presto. Tra gli interventi per il settore  ricorda la difesa dei voucher per sostenere la liquidità delle imprese e il fondo stanziato per il settore, “una somma assolutamente insufficiente a coprire il reale fabbisogno delle imprese, ma pur sempre un primo segnale di disponibilità da parte del ministero”.

    ASTOI Confindustria Viaggi rinnova la sua presenza alla BIT - Borsa Internazionale del Turismo -in programma dal 9 all’11 febbraio 2025 a Rho Fiera Milano, con la consolidata formula del Villaggio ASTOI.

    L’ASSOCIAZIONE SIGLA UNA PARTNERSHIP CON BMT PER INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE DEGLI AGENTI DI VIAGGIO ALLA MANIFESTAZIONE

    L'Associazione, rappresentativa del settore del Tour Operating in Italia, sarà presente al Padiglione A3, riconfermando il successo del “Villaggio ASTOI”. Questo spazio collettivo, che riunisce numerosi soci, sottolinea l'importanza della collaborazione tra professionisti e facilita l'interazione con le Agenzie di Viaggi e il mercato turistico.

    Nell’attuale scenario, che vede allontanarsi una ripresa delle attività per Tour Operator e Agenzie di Viaggi, Pier Ezhaya, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, fotografa lo stato dell’arte. “Abbiamo trascorso mesi molto duri e ne abbiamo di fronte altri ancor più complessi, nei quali sarà a rischio la stessa sopravvivenza delle nostre imprese. Tracciando un breve riepilogo delle misure e dei provvedimenti adottati per il comparto, la sensazione è che, nonostante sia di tutta evidenza che il turismo è il settore più colpito per antonomasia, ci sia ancora un’ampia sottovalutazione del problema da parte delle Istituzioni”.

    ASTOI Confindustria Viaggi stigmatizza i gravissimi ritardi dell’INPS e del Ministero del Turismo che rendono, di fatto, inefficaci le già esili misure di ristoro previste nello scorso marzo.

    • LA COLLAUDATA FORMULA DEL “VILLAGGIO ASTOI” SI CONFERMA LA MIGLIORE SOLUZIONE PER FARE SISTEMA, VALORIZZARE IL RUOLO DEI TOUR OPERATOR ED AGEVOLARE L’INCONTRO CON I PARTNER
    • Il 2023 CERTIFICA IL SOSTANZIALE RITORNO AI VALORI PRE-PANDEMIA E IL 2024 SI APRE CON STIME POSITIVE PER IL COMPARTO
    • “CHIUDIAMO IL CERCHIO”: UN MOMENTO DI CONFRONTO CON LA STAMPA
    • “ASTOI PARTY”: PER LA PRIMA VOLTA ANCHE UN GRANDE EVENTO CORALE DEDICATO AL SETTORE E REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI SPECIALI PARTNER, TRENITALIA, EUROP ASSISTANCE, NEOS AIR E ART GROUP

    Roma, 3 ottobre 2023

    GLI ASSOCIATI RIUNITI NEL VILLAGGIO ASTOI INCONTRERANNO IL MERCATO DEL CENTRO-SUD.

    PREVISIONI E SFIDE DEL 2024 PER IL TOUR OPERATING E UN EVENTO IN PARTNERSHIP CON TOURISM AUSTRALIA.

    Venerdì 10 gennaio, nel tardo pomeriggio, i rappresentanti del comparto del turismo organizzato e intermediato delle tre principali Confederazioni - Astoi /Confindustria, FTO/ Confcommercio e Assoviaggi /Confesercenti - sono stati ricevuti dal Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, On. Lorenza Bonaccorsi. E’ stata presentata una nota e nel corso dell’incontro sono state esaminate le questioni di principale urgenza e rilevanza per la filiera.Si è partiti dall’esigenza di mettere mano in modo organico all’attuale Codice del Turismo, a tutela delle imprese e dei consumatori, semplificando e armonizzando le norme attuali, o in alcuni casi, rendendole pienamente efficaci. 

    Tutelare e garantire i viaggiatori e valorizzare l’intera filiera è stato il tema principale della tavola rotonda organizzata da FTO in collaborazione con ASTOI Confindustria Viaggi che si è tenuta il  10 ottobre, in concomitanza all’edizione 2019 di TTG Travel Experience, all’interno di Rimini Fiera. Il caso Thomas Cook ha fornito lo spunto per il dibattito tra alcuni attori della filiera e per comunicare al mercato un nuovo importante progetto che verrà varato all’insegna dell’unione del comparto.

    Il modello industriale del turismo organizzato risponde a una domanda ancora molto forte e fornisce al consumatore tutele inimmaginabili se paragonate all’online. La filiera è caratterizzata da case history di successo, da imprese finanziariamente solide, in crescita e che, riscontrano grande apprezzamento da parte del mercato. In Italia il sistema aziendale dei viaggi organizzati è composto da circa 10.000 imprese tra agenzie di viaggi e tour operator e il numero degli occupati è stimato in più di 50.000 addetti; il volume d’affari prodotto complessivamente all’anno è di circa 7,5 mld di euro.

    Come preannunciato dal Presidente Pier Ezhaya, in occasione della scorsa Assemblea Elettiva, il mandato degli organi 2022-2025 sarà contrassegnato da un lavoro di squadra, organico e funzionale ai bisogni e alle specificità dell’Associazione e dei propri soci. Le numerose attività, abitualmente svolte da ASTOI, saranno quindi presidiate e implementate da Delegati e Coordinatori, che avranno il compito di sintetizzare le esigenze relative al proprio ambito operativo per portarle all’attenzione del Consiglio Direttivo e del Board di Presidenza.

    Con riferimento alla gestione dell’emergenza dovuta agli incendi occorsi in questi giorni nell’isola di Rodi, ASTOI Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating in Italia, evidenzia che i Tour Operator associati che programmano la destinazione stanno registrando molte limitazioni nell’operatività dovute alla mancanza di informazioni da parte della Protezione Civile locale.

    Il Ministero dell’Interno ha risposto positivamente ad un interpello rivolto da ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating in Italia, circa la possibilità diconsentire, nelle zone ad oggi soggette a restrizionilo spostamento di viaggiatori che intendano recarsi in un Paese estero aperto e “fruibile” per turismo. Come noto, ad oggi è consentito viaggiare per motivi di turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco Cdel DPCM 2 marzo 2021, che regola anche gli spostamenti da e per l’estero.

    Astoi evidenzia come il 2024 si sia chiuso con un incremento medio dei ricavi del 5-6%, con punte del 12% nel periodo di Natale e Capodanno.

    In una nota stampa il consulente fiscale di Astoi, Benedetto Santacroce, fa delle precisazioni riguardo alle modalità di fatturazione elettronica delle provvigioni riconosciute dagli operatori alle agenzie di viaggi, indirizzando all’Agenzia delle Entrate un chiarimento: quando si parla di commissioni “il tour operator non è il prestatore del servizio, ma è il committente/emittente”.La fattura elettronica emessa dal t.o., in nome e per conto dell’adv intermediaria per le provvigioni deve indicare, nel formato xml del file che viene trasmesso al sistema d’interscambio, l’agenzia di viaggi intermediaria come prestatore, il tour operator come committente e sempre il tour operator come emittente, con indicazione del codice CC (committente/cessionario)

    L’Assemblea, tenutasi il 6 ottobre a Roma, presso la Sala Pininfarina di Confindustria, ha rieletto Pier Ezhaya - Direttore Generale Tour Operating di Alpitour World - Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi e del Fondo ASTOI a Tutela dei Viaggiatori per il mandato 2022-2025. Ezhaya ha ricoperto la carica di Presidente nel biennio 2020-2022 e di Vicepresidente Vicario dal 2014 al 2018. La maggioranza degli associati, durante le consultazioni degli scorsi mesi, aveva manifestato l’auspicio che il Presidente accettasse di ricandidarsi, dopo aver rappresentato l’Associazione in questo biennio particolarmente impegnativo. Commenta il Presidente ASTOI Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya: “Ho accettato di ricandidarmi spinto dalla volontà dei Soci che hanno espresso questo preciso auspicio in occasione delle consultazioni gestite dalla nostra Commissione di Designazione; li ringrazio per aver apprezzato il mio operato e sono consapevole della responsabilità che tale investitura comporta. Desidero sottolineare che il supporto che ho avuto dal Board di Presidenza, dalla Direttrice Generale Franceschini e da tutto il Consiglio Direttivo è stato indispensabile per l’ottenimento dei risultati utili all’intero comparto nei difficili anni di pandemia. Il biennio 2020-2022 è stato estremamente sfidante, ci siamo dovuti confrontare con due governi - Presidenza Conte 2 e Draghi – facendo sempre fatica a far emergere l’importanza di questo comparto, ancora troppo distante dalle priorità del Governo. Ad oggi nessun esecutivo ha compreso che il turismo è un’industria e come tale va trattata, non solo per rappresentare con l’indotto il 13% del PIL ma anche per le sue caratteristiche e i suoi bisogni.

    Secondo la  quarta rilevazione della ricerca quantitativa ‘L’Industry degli Eventi e della Live Communication di fronte alla crisi Covid-19’ realizzata dall’istituto Astra Ricerche per conto di Adc Group/Club degli Eventi,  la totalità delle aziende clienti intervistate sente la mancanza degli eventi fisici (69% molto e 31% abbastanza) e l’80% è d’accordo che la mancanza di eventi indebolisce il rapporto con il target in termini di comunicazione.

    Secondo Astra ricerche quasi la metà degli intervistati (46%) pensa che lavorare nel settore del turismo sia una sorta di ‘piano B’ in attesa di qualcosa di meglio.

    “Insieme per il futuro” è il claim dell’impegno di Frecciarossa e dell’Aeronautica Militare per una connessione sempre più capillare e sostenibile all’incontro che ha preceduto la partenza del treno hanno partecipato il Direttore Pianificazione Industriale Trenitalia Maria Luisa Grilletta, il Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco e il Colonnello Walter Villadei, astronauta dell’Aeronautica Militare.

    Il 13 dicembre, in occasione di Atreju 24, si è svolto il convegno "Jubileum. La via italiana per un turismo inclusivo tra cultura e spiritualità" al quale sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè; il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri; Monsignor Rino Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per la Nuova Evangelizzazione e incaricato da Papa Francesco all’organizzazione dell’Anno Santo; il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.

    Il 19 dicembre alle 16.30 Atri e Fondazione Bruno Buozzi, in collaborazione con Federturismo e Centro Studi Americani, presentano a Palazzo Antici Mattei di Giove l’ottavo numero della rivista di studi e analisi “Travel Retail Italia” dedicato a “Caos sostenibile”.

    Si sono riuniti, venerdì 12 maggio,  a Bologna gli associati di Atri – Associazione Travel Retail Italiana, in occasione del Forum annuale, il tradizionale appuntamento in cui i vari player del travel retail si confrontano sui risultati del settore e soprattutto sugli scenari futuri. Presenti oltre 30 aziende fra aeroporti, duty free, operatori di commercio, ristorazione, servizi e produttori. Dopo un 2022 chiuso all’insegna di una ripresa accelerata post-Covid, gli associati considerano il 2023 il vero banco di prova per confermare la tendenza positiva. Le previsioni, basate sulle prenotazioni di viaggi internazionali, sono moderatamente ottimistiche, benché permangano elementi di incertezza derivanti dallo scenario geopolitico mondiale e dalla spinta inflattiva, che devono essere attentamente monitorati. In uno scenario di medio periodo, il comparto del travel retail si prepara a soddisfare le esigenze di viaggio in particolare delle generazioni Millenials e Z, che nel 2025 potrebbero rappresentare il 50% dei viaggiatori. La maggiore presenza di touchpoint tecnologici con aumento delle tecnologie self, la proposta di prodotti e servizi che includano attenzione alla sostenibilità ambientale, trasversale a tutta la catena di valore, la valorizzazione del Made in Italy e dei prodotti locali sono le leve identificate per allineare l’offerta ai desiderata di questi nuovi passeggeri e assicurare il successo del comparto.

    Il mondo del travel retail in Italia vale 1,5-2 miliardi, secondo Atri, Associazione Travel Retail Italia, che rappresenta il 90% della filiera del travel retail (fornitori, distributori, grandi aziende del f&b, del duty free, grandi aeroporti) e che, a livello worldwide, vale circa 75 miliardi di dollari. Il dato, con ogni probabilità, sarà duplicato nel 2035.

    Il ritorno dei flussi turistici in Europa sta spingendo anche il canale travel che, secondo le stime di Atri-Associazione travel retail italiana, dopo aver toccato quota 73,4miliardi di dollari nel 2023 (+24,4%), nel 2030 dovrebbe arrivare a 117 miliardi.

    Lo shopping tourism nel mondo ha accusato il duro colpo della pandemia, e il segmento dal 2019 al 2023 è passato da 86 a 72 miliardi di dollari, perdendo quindi 14 miliardi di dollari, pari a circa 13,2 miliardi di euro secondo quanto rilevato dalla società di consulenza Kearney per la Tax Free World Association su dati Iata e Generation Research.


    L’11 giugno il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio, è intervenuto ad un’audizione alla Camera dei Deputati sul Dl cultura e turismo nel corso della quale ha sottolineato come per consentire la valorizzazione  e lo sviluppo del sistema turistico occorra ricomprendere nel decreto anche le misure legate alla valorizzazione del termalismo e del turismo montano. Così come auspichiamo che venga inserito per gli alberghi il provvedimento sulla liberalizzazione della somministrazione di alimenti e bevande ai non alloggiati. Sarebbe un intervento a costo zero volto ad eliminare un’inutile trafila burocratica.

    Digitalizzazione, ristrutturazioni e riqualificazioni, occupazione

    Un anno di crisi nera quello appena trascorso che ancora oggi vede moltissimi alberghi chiusi e mai riaperti da marzo. Una crisi che ha più che dimezzato le presenze totali nel nostro Paese con un -56% rispetto all’anno precedente e un dato ancora più allarmante se si osserva il calo della componente straniera con un -72%.

    Si è svolta l’11 dicembre, presso la Commissione Attività produttive, l’audizione del Ministro Franceschini sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia del turismo. Il Ministro ha annunciato che la Sottosegretaria Bonaccorsi riceverà la delega al turismo ed ha ribadito l’importanza di rafforzare il legame tra cultura e turismo per aumentarne la competitività.
    Il DPCM di riorganizzazione del MIBACT dovrebbe entrare in vigore a metà gennaio, istituendo una Direzione Generale sul turismo con tre servizi: rapporti con le regioni; attuazione del PST; promozione turistica.
    Nel mese di gennaio verrà reinsediato il Comitato permanente per il turismo che si occuperà dell’esame, la discussione e l’approvazione del piano annuale di attuazione.

    l 16 giugno  Giancarlo Carriero, Presidente della Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, è intervenuto in rappresentanza dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi, di Federterme e Federturismo all’Audizione presso l’XI Commissione Lavoro della Camera nell’ambito  della discussione congiunta delle risoluzioni in materia di estensione dell'applicazione della disciplina transitoria della Naspi per i lavoratori stagionali dei settori turistico e termale. La risoluzione presentata dall’On. Arlotti chiede in particolare di rivedere la durata della Naspi per i lavoratori stagionali per porre rimedio ai problemi causati dal passaggio al nuovo ammortizzatore sociale contro la disoccupazione. Il provvedimento invita il Governo ad estendere la durata della fase transitoria per l'applicazione della Naspi per i lavoratori stagionali, disciplinata dal decreto legislativo 148 del 2015, anche valutando la possibilità di condizionare l'erogazione dell'indennità alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale e di prevedere l'impiego di tali lavoratori, nei periodi in cui non prestano opera, in attività rivolte a fini di pubblica utilità a beneficio delle comunità locali.
     
    (Per maggiori informazioni: http://www.camera.it/leg17/1132?shadow_primapagina=5872
     

    ASTOI ASSICURA COLLABORAZIONE, CONTRIBUTO CRITICO E PROPOSITIVO; AUSPICA UN MINISTERO DEL TURISMO CON RISORSE AGGIUNTIVE UTILI ALLO SVILUPPO DEL SETTORE E UN INCONTRO A BREVE PER DISCUTERE I TEMI E LE URGENTI ISTANZE DEL TURISMO ORGANIZZATO ANCORA IN SOSPESO.

    VOTATO L’ODG DELL’ON. CANGIANO

    Il Governo, nella persona del Vice Ministro alle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi, ha espresso parere favorevole e la Camera dei deputati ha conseguentemente votato l’Ordine del giorno presentato dall’on. Gerolamo Cangiano inerente gli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica.

    Roma, 4 maggio 2024 – “Nell’attuale assetto istituzionale lo Stato mantiene primarie funzioni nella materia del trasporto pubblico locale e regionale che occorre preservare anche in un eventuale sistema di maggiore autonomia decisionale per le Regioni”.

    (Verona, 23 settembre 2024) – Per l’autunno 204 per chi vuole visitare la Baviera c’è un’importante novità. Con i treni DB-ÖBB (EuroCity e Railjet NG), infatti, una volta raggiunta la stazione centrale di Monaco, si può viaggiare in libertà per tutto un giorno grazie alla possibilità di acquistare un biglietto giornaliero. Il titolo di viaggio è valido su tutti i treni locali e regionali, i mezzi dei consorzi di trasporto pubblico e quasi tutti i bus di linea in Baviera.

    Gli italiani optano per viaggi più brevi ma più frequenti: questo il dato principale che emerge dall’Avis Travel Trends report 2019.
    Dallo studio che ha coinvolto i viaggiatori di Regno Unito, Francia, Spagna, Germania e Italia che hanno in media effettuato tre brevi vacanze all’anno, di età compresa tra i 25 e i 34 anni e con più di 65 anni emerge che a livello europeo, sono gli italiani a vincere la palma di viaggiatori amanti delle ‘mini-vacanze’, seguiti da spagnoli e francesi.

    Il traffico aereo globale raggiungerà i livelli pre-Covid entro i prossimi sei mesi secondo la previsione dall’outlook 2023 di Avolon. Entro giugno, in particolare, il settore rivedrà i numeri del 2019 sul fronte del passeggeri trasportati.A guidare la crescita globale la regione asiatica, a causa del rimbalzo dell’offerta di voli che sta seguendo la riapertura della Cina al turismo internazionale. Per il nuovo anno la stima è di un utile di 4,7 miliardi di dollari per il comparto dell’aviazione. Nonostante la capacità sarà inferiore del 25% rispetto alla stagione 2019 i ricavi saranno più bassi solo di 13 punti percentuali.

    Il 23 giugno il Consiglio dei  Ministri ha  deliberato su proposta del Ministro per i beni e delle attività culturali  e del turismo Dario Franceschini, l’avvio della procedura di nomina di Evelina Christillin a Presidente dell’ENIT - Agenzia nazionale del turismo. Attuale Presidente della Fondazione del museo egizio  e al vertice del comitato orgaanizzatore delle Olimpiadi invernali  aTorino dnel 2006
     
    (Per maggiori informazioni: http://www.governo.it)

    L’Index Hospitality Report 2024 di Adyen evidenzia l’importanza di un’esperienza di pagamento senza attriti per i clienti del settore hospitality, con oltre un terzo (il 38%) dei consumatori che ammette di aver abbandonato il processo di prenotazione perché non ha potuto pagare nel modo desiderato.

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    Secondo l’ultimo report di Bain & Company, una delle principali società internazionali di consulenza strategica, nonostante la campagna vaccinale e il buon andamento della stagione estiva, il trasporto aereo mondiale chiuderà l’anno con un fatturato stimato di circa 230 miliardi di euro, vale a dire poco più di un terzo di quello pre Covid che nel 2019 aveva superato la soglia dei 660 miliardi. Le previsioni fatte alcuni mesi fa hanno subìto una rivisitazione obbligata, alla luce della recrudescenza dei contagi in Europa iniziata a fine ottobre con l’incubo della quarta ondata che – seppur immotivatamente, visto che oggi gli strumenti di protezione (vaccino in primis) esistono – rischia di ridimensionare i già deboli segnali di ripresa del traffico aereo, soprattutto nel segmento leisure.

    Prospettive per il trasporto aereo globale decisamente ottimistiche, per una ripresa definita come “straordinaria” secondo Bain & Company, che analizzando la domanda annuale, misurata in revenue passenger kilometers (Rpk) – l’ha trovata pronta a superare il totale del 2019.

    Da un’indagine della società di consulenza Bain che ha analizzato la domanda globale del settore aereo emerge che la domanda di viaggi aerei continuerà a crescere nel Nord America e in Asia, ma meno in Europa, dove per il 2030 è atteso un calo della domanda intraregionale del 4%, equivalente a 3,6 miliardi di dollari di entrate mancate. Un risultato su cui peseranno il rallentamento economico, le pressioni inflazionistiche e gli effetti negativi della guerra in Ucraina.

    La domanda di viaggi aerei continuerà a crescere nel Nord America e in Asia, ma meno in Europa, dove per il 2030 è atteso un calo della domanda intraregionale del 4%, equivalente a 3,6 miliardi di dollari di entrate mancate.

    Bain & Company Italia, in collaborazione con Toluna, ha pubblicato l’ultima edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook, un’analisi che coinvolge oltre 1.000 consumatori italiani per esplorare le tendenze di spesa per il periodo natalizio.

    Dalla nuova edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook di Bain & Company Italia emerge che il budget degli italiani per gli acquisti natalizi è in diminuzione rispetto allo scorso anno per il 34% degli intervistati, in particolare per i millennial e la generazione X.

    Bain & Company preannuncia un’estate positiva sul fronte del trasporto aereo, in particolare le compagnie low cost torneranno ad avere una capacità di posti ai livelli pre-pandemia. Al momento, è più difficile fare previsioni per l’inverno, a fronte della tendenza alla prenotazione sottodata. Il settore potrà tornare ai livelli pre-Covid non prima del 2025 e il primo a farlo sarà il Nord America, seguiranno Europa ed Asia. I tassi di crescita saranno superiori per i voli domestici rispetto a quelli long haul.
    Dal canto suo, la società di consulenza ha abbassato le previsioni del fatturato globale per il 2022, che è stimato tra 475 e 501 mld di dollari. Nel 2019 era di 666 mld di dollari.

    Il traffico online dei player del settore viaggi – treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing, tour operator – ha registrato una ripresa significativa nel 2021, nonostante non abbia ancora recuperato i livelli pre-Covid, da quanto emerge dalla Travel Digital X-Ray, la nuova ricerca di Bain & Company Italia che analizza le performance sui canali digitali (sito, app e social media) dei leader europei di diversi settori: treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing e tour operator.

    Il settore del lusso ha sperimentato nel 2020 una caduta più forte rispetto alla crisi del 2009, che ha portato a un calo del 25% delle vendite. Tuttavia, le previsioni dell'ultimo rapporto della società di consulenza Bain & Company stimano che quest'anno il mercato recupererà almeno il 50% della perdita di profitti subita nel 2020. Inoltre l'agenzia specializzata Luxurycomm ha definito quali sono le cinque chiavi per essere vincenti in tempo di crisi.
    1.- Migliorare l'identità del marchio per distinguersi dalla concorrenza e condividere un dialogo basato sul valore con i clienti.

    Secondo la Banca d’Italia nel periodo giugno-agosto i viaggiatori esteri sono tornati in massa nel nostro paese e gli arrivi da Stati Uniti e Asia, che hanno colmato le assenze dall’Est, hanno visto una loro spesa salita dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un flusso che è proseguito, complice anche il clima eccezionalmente favorevole, anche a settembre e ottobre e che ha avuto un effetto benefico, segnalato dall’Istat sul pil nazionale del terzo trimestre, risultato superiore al previsto con un aumento dello 0,5% su base trimestrale. Rispetto ai livelli pre-pandemici per i flussi in ingresso di turisti il divario si è azzerato, mentre risulta solo lievemente negativo per quelli in uscita. A Roma e nel Lazio, a maggio-agosto, le presenze turistiche hanno ulteriormente accelerato anche se non sono tornate ai livelli pre pandemici. Il recupero del turismo nella Capitale ha dato uno slancio all’occupazione che ha segnato un +18% nel primo semestre, ma che ha comunque un respiro corto.

    Per la Banca d’Italia nel mese di dicembre 2020 permane una drastica contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita. Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 138 milioni di euro, a fronte di 482 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (455 milioni) sono diminuite dell’81,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (317 milioni) sono scese dell’83,6. Nel quarto trimestre del 2020 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia si è contratta del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è diminuita dell’80,2%.

    Secondo il rapporto sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di febbraio 2020 un surplus di 285 milioni di euro, inferiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (363 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.674 milioni) sono diminuite del 13,2%, quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.389 milioni) sono scese dell’11,3%.

    Lo scorso febbraio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2022 (0,4 miliardi); le entrate turistiche sono aumentate del 31 per cento sui dodici mesi, a fronte di un incremento del 54 per cento delle uscite. Nei tre mesi terminanti a febbraio 2023 sia le entrate sia le uscite turistiche si sono collocate su livelli significativamente maggiori (rispettivamente del 40 e del 61 per cento) di quelli del corrispondente periodo del 2022. Mentre la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è stata lievemente inferiore ai valori pre-pandemici osservati nello stesso trimestre del 2019, quella degli italiani all’estero li ha superati di quasi l’8 per cento.

    Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di giugno  2019 un surplus di 2.240 milioni di euro, superiore all'avanzo nello stesso mese dell'anno precedente (2.213 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (4.659 milioni) sono cresciute del 5,0 per cento, quelle dei viaggiatori italiani all'estero (2.418 milioni) sono aumentate dell'8,8.

    Prosegue, a giugno, la crescita del numero e della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia e si incrementa anche il saldo della bilancia dei pagamenti turistica con avanzo di 3,2 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso mese del 2023 (3,0 miliardi).

    Nel mese di luglio 2021, secondo il rapporto della Banca d’Itali,  le spese dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute del 64,4%  a 1,752 miliardi di euro mentre i turisti stranieri hanno speso, nel nostro paese, 3,191 miliardi (+17,2 per cento). Il saldo della bilancia, sebbene ampiamente positivo, scende a 1.439 milioni di euro contro i 1.658 milioni del luglio 2020. Rispetto alla situazione pre-Covid, nel luglio 2019, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono scese del 47%, quelle degli italiani all’estero del 42%.  Nei tre mesi terminanti a luglio 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 31%  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata del 66,3%. Il rapporto segnala come nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, precedente al diffondersi della pandemia di Covid-19, si rileva una contrazione del 62,1% per i flussi in ingresso e del 51,4% per quelli in uscita.

    Lo scorso luglio il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 4,3 miliardi di euro, in aumento di 0,8 miliardi rispetto allo stesso mese del 2022. La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (7,4 miliardi) è cresciuta del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre quella dei viaggiatori italiani all'estero (3,1 miliardi) è rimasta sostanzialmente invariata. Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (maggio-luglio) la spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 13% rispetto all'anno precedente e quella degli italiani all'estero del 14%. La spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è aumentata significativamente (+44% rispetto allo stesso periodo del 2022), a fronte di un calo di quella dei viaggiatori europei (-6%). La spesa degli italiani all'estero è cresciuta sia nelle destinazioni europee sia in quelle extra-europee (+14% per entrambe).

    Lo scorso luglio il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 4,1 miliardi di euro, pressoché in linea con quello dello stesso mese del 2023.

    Secondo il rapporto sul turismo internazionale della Banca d’Italia, a maggio, la bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un esiguo avanzo di 87 milioni di euro, a fronte di un saldo positivo di 2,1 miliardi nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (482 milioni di euro) sono diminuite dell’87,9%; mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (395 milioni) sono scese del 79,4 per cento.

    La Banca d'Italia certifica il peso del turismo che, per il mese di maggio, ha registrato un’impennata da 2,2 miliardi del 2023 a 2,8 miliardi di quest’anno in aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2023 (2,2 miliardi).

    Per il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale la crescita del turismo a Roma rallenta, rispetto al 2023, ma non si ferma e nella Capitale le presenze sono salite del 4,8%, dopo il boom seguito alla pandemia.

    Lo scorso settembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,7 miliardi di euro, in marginale diminuzione rispetto allo stesso mese del 2023.

    Secondo la Banca d'Italia lo scorso agosto il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 2,8 miliardi di euro, lievemente superiore a quello dello stesso mese del 2023.

    Secondo  il rapporto di Bankitalia su 'I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19'” ad ottobre  è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid. Rispetto al mese di  ottobre dello scorso anno le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%; quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%.

    Lo scorso ottobre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 1,9 miliardi di euro, appena inferiore a quello dello stesso mese del 2023; la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (4,4 miliardi) e quella dei viaggiatori italiani all'estero (2,6 miliardi) sono diminuite entrambe di quasi il 6% su base annua.

    Dopo due anni di pandemia, il 2022 ha segnato il ritorno in grande spolvero dei visitatori stranieri, con un incremento della spesa che va oltre le aspettative. A certificarlo sono i dati della Banca d’Italia relativi al primo semestre. Le tabelle  parlano infatti di una crescita della spesa del 308% sul 2021 e del 155,1% sul 2020, per un giro d'affari complessivo di 15,9 miliardi di euro (5,1 miliardi nel primo trimestre e 10,8 nel secondo). Solo nel mese di giugno, complice la revoca delle restrizioni anti-Covid, la bilancia dei pagamenti della Penisola ha registrato un avanzo di 2,5 miliardi di euro, rispetto ai 400 milioni dello stesso mese del 2021.

    Nel mese di giugno 2020 i flussi turistici internazionali hanno registrato ancora un’ampia flessione tendenziale, pur se in lieve attenuazione rispetto ai tre mesi precedenti, con le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.045 milioni) che sono diminuite del 77,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (692 milioni) sono scese del 71,5 secondo  la Banca d’Italia.

    Secondo i dati della BAnca d'Italia si conferma anche nel mese di novembre il trend di ripresa della spesa turistica sia per quanto riguarda l’incoming sia per l’outgoing,  Per quest’ultima voce in particolare, l’incremento anno su anno si attesta al 71% per un totale di 2,1 miliardi di euro, mentre gli stranieri arrivati in Italia hanno lasciato nelle nostre casse il 42% in più. La bilancia resta comunque in attivo per 0,3 miliardi di euro, un valore che si avvicina ormai a quelli del 2019. Guardando agli ultimi tre mesi analizzati (settembre-novembre) i tassi di crescita sono rispettivamente del 75 e del 43%.

    Continua la crescita della spesa dei turisti stranieri in Italia ad aprile, nonostante la Pasqua, quest’anno, sia caduta in marzo e per la Banca d’Italia si evidenzia come nel mese sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (4,0 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,6 miliardi) siano cresciute nel confronto con aprile 2023 (rispettivamente, del 5 e dell’8 per cento).

    Secondo i dati della Banca d’Italia lo scorso gennaio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,1 miliardi di euro, in marginale incremento rispetto al saldo nello stesso mese del 2022. Le entrate turistiche (2,1 miliardi) sono aumentate del 52%, a fronte di un incremento del 47% delle uscite (pari a 2,0 miliardi). Nel confronto con lo stesso mese del 2019, la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia risulta lievemente inferiore (del 3,8%), mentre quella degli italiani all’estero è leggermente superiore (del 2,2%). Nei tre mesi terminanti a gennaio 2023 sia le entrate turistiche sia le uscite si collocavano su livelli significativamente maggiori di quelli del corrispondente periodo del 2022, rispettivamente del 43 e del 67%.

    Secondo i dati presentati dalla Banca d’Italia,  in occasione del convegno “Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo”,  il turismo genera oltre il 5% del Pil, circa il 6% dell’occupazione totale e ad esso è riconducibile il 40% delle esportazioni di servizi e il suo saldo con l’estero è strutturalmente in avanzo. Nell’ultimo ventennio la quota dell’Italia sulla spesa turistica mondiale ha subito un calo che non dipende unicamente dall’affermazione di nuove destinazioni, solo dal 2011 le entrate turistiche internazionali sono tornate a crescere a ritmi sostenuti, di oltre il 30% fino al 2017.

    Secondo le statistiche sul turismo internazionale dell'Italia della Banca d'Italia ad aprile la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata di 3,8 miliardi con un avanzo di 1,4 miliardi contro i 1,1 miliardi dell'aprile 2022.

    Secondo quanto emerge dalla Relazione annuale sul 2021 della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia italiana l’anno scorso il Pil italiano è cresciuto del 6,6%, recuperando due terzi dell’eccezionale contrazione del 2020 dovuta alla crisi sanitaria. Al recupero hanno contribuito anche in parte i flussi turistici che in entrata sono nettamente saliti a partire dai mesi estivi, pur restando più bassi di oltre il 20% rispetto a quelli precedenti la pandemia.

    Il calo della spesa turistica complessiva è stato pari a due miliardi e mezzo di euro in meno nei soli primi mesi del 2020 nel Lazio secondo la Banca d'italia.Le presenze alberghiere nella Capitale sono calate del -77% nei nove mesi e la presenza estera indica un -80%. A settembre, prima della seconda ondata, la presenza turistica nella Capitale era solo l'8 per cento di quella dello stesso mese del 2019. 

    L’allentamento della morsa del covid fa ripartire il turismo nel Lazio, ma le presenze di stranieri continuano a mostrarsi deboli secondo il rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali. Lo scorso anno i flussi di turisti italiani hanno mostrato un ‘buon recupero’ (+25,1%), per quello che riguarda invece gli stranieri le presenze sono ancora in diminuzione (-29,7%).

    Roma torna leonessa del turismo tricolore secondo l’ultimo rapporto reso disponibile dalla Banca d’Italia che vede nel travel il traino della sua “primavera” economica, unitamente al comparto delle costruzioni, che beneficia dell’onda lunga dei bonus. Il pil della regione è cresciuto del +3,7% nel 2022 grazie alla presenze turistiche che si sono intensificate anche nel primo quadrimestre, superando i livelli pre-pandemia (+4,3% degli italiani e un +1% di stranieri). Il superbonus (4,2 miliardi di euro, il 9% del totale nazionale) ha dato invece linfa alle costruzioni che ora guardano alle risorse del Pnrr e ai grandi eventi come il Giubileo e, forse, l’Expo 2030.

    I turisti tornano ad affollare il centro di Roma e le risorse affluite per i cantieri del Giubileo e del Pnrr, hanno tenuto in piedi l’economia della Capitale e della regione nel 2023, smorzando il calo dell’industria degli anni della pandemia per l’analisi redatta dalla Banca d’Italia sull’economia del Lazio che conferma nei numeri quanto empiricamente tocca con mano ogni giorno chiunque frequenti la Capitale.

    Tra la metà di giugno e la metà di agosto, nelle regioni italiane si è registrato un recupero della domanda di lavoro trainato dal settore turistico secondo il rapporto “L’economia delle regioni italiane – Dinamiche recenti e aspetti strutturali” della Banca d’Italia. Il comparto del turismo – si legge nello studio – genera circa il 6% del valore aggiunto italiano e nell’ultimo decennio ha beneficiato di una sostenuta crescita della spesa dei viaggiatori stranieri.

    Quasi 21 miliardi di euro in venti mesi è la perdita di fatturato nell’arco temporale dell’emergenza Covid che il settore del turismo organizzato ha subito senza poter contare su un adeguato piano di sostegni secondo Bankitalia.
    Ed in effetti se tra il  2010 e il 2019 il numero di occupati del settore turistico era cresciuto al ritmo del +2,2% come media annuale, a fronte di un calo nella media del terziario (-0,4) e in misura più intensa rispetto al totale dell’economia (0,4), tra il 2020 e il 2021 si sono purtroppo create tutte le premesse di un tracollo degli addetti al comparto che potrebbero passare dagli attuali 86mila a meno di 45mila.
    Un dimezzamento traumatico che significherebbe soprattutto il più grave impoverimento di professionalità e knowledge tra tutti i settori produttivi del Paese, col rischio di fare del nostro mercato una terra di conquista per holding e Ota estere considerando inoltre che la componente “a termine”, ovvero la categoria di addetti più vulnerabile, nel 2021 ha subìto un crollo del 31%.

    Secondo l’indagine campionaria svolta dalla Banca d’Italia nel mese di febbraio 2021 i flussi turistici internazionali hanno registrato una contrazione tendenziale in linea con i tre mesi precedenti, pur se in lieve attenuazione. Rispetto a febbraio 2020, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del 79% (357 milioni di euro, da 1.702), quelle dei viaggiatori italiani all’estero del 69,5% (430 milioni, da 1.410); il saldo della bilancia dei pagamenti turistica è risultato negativo (-73 milioni), a fronte di un avanzo di 293 milioni nello stesso mese dell’anno precedente.

    Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia - che reitera le stime diffuse lo scorso 13 giugno - l'economia italiana è continuata a crescere "a ritmo moderato" nel secondo trimestre 2024, dopo il +0,3% dei primi tre mesi dell'anno, spinta dai servizi e in particolare dal turismo con la manifattura che prosegue invece in flessione.

    La Banca d’Italia nella sua indagine sul turismo internazionale segnala che nel 2022 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, riportandosi quindi in prossimità dei livelli antecedenti la pandemia, anche se, in termini reali, risulta  ancora inferiore di quasi il 10%. Anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in misura analoga derivando un consistente ampliamento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica, tornato al livello del 2019 (all`1% del Pil, dallo 0,5% nel 2021). In un contesto di ripresa del turismo internazionale a livello globale, ad eccezione dei Paesi asiatici in cui le restrizioni ai movimenti si sono protratte per larga parte del 2022, la quota di mercato dell’Italia è significativamente cresciuta, dal 3,9 al 4,5%.

    Secondo l’indagine straordinaria sulle famiglie italiane della Banca d’Italia, avviata dopo lo scoppio della pandemia, sono migliorate ad aprile le attese delle famiglie sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro, con la percentuale di chi si aspettava un peggioramento ridotta al minimo dalla primavera dell’anno scorso.
    Ancora ad aprile, però, il 30% ha dichiarato di aver percepito nell’ultimo mese un reddito più basso rispetto al pre Covid, ma oltre il 70% dei nuclei si attende per il 2021 un reddito in linea con il 2020.
    Consumi ancora fortemente condizionati dalla pandemia con l’80% delle famiglie che hanno ridotto le spese per hotel, bar e ristoranti e hanno fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.

    Per la Banca d'Italia cresce la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, ma anche quella degli italiani all’estero, a  maggio il saldo della bilancia turistica dei pagamenti in Italia è risultato in surplus di 2,3 miliardi, in lieve aumento sia rispetto al 2022, sia anche rispetto al 2019 Sia la spesa degli stranieri nel nostro Paese, sia quella degli italiani all’estero sono risultate in aumento, la prima del 20 e la seconda del 25% per cento rispetto al mese corrispondente dello scorso anno. Nel confronto con il periodo precedente a quello della pandemia, entrambi i flussi continuano a collocarsi su livelli superiori al 2019, rispettivamente del 12% per quelli in entrata e del 20% per quelli in uscita.

    Secondo l’analisi della Banca d’Italia le presenze turistiche nel Lazio durante i primi 8 mesi dell’anno hanno raggiunto e superato i livelli pre-Covid, segnando uin +1,8% rispetto al 2019. Forte la ripresa degli stranieri, che nel periodo gennaio agosto hanno segnato un +77% di arrivi rispetto allo scorso anno, contro un +49% degli italiani.

    Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia recupera, nel 2021, la spesa dei turisti stranieri in Italia (e quella degli italiani all’estero) ma i flussi restano ancora la metà di quelli del 2019. Lo scorso anno si è registrato un avanzo della bilancia turistica pari allo 0,5% del PIL, in marginale miglioramento rispetto al 2020; il surplus era dell’1,% del prodotto nel 2019. La spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è aumentata di circa il 25% rispetto al 2020, quella dei viaggiatori italiani all’estero di oltre il 30%; entrambi i flussi restano circa la metà di quelli nel 2019.

    Segnali decisamente positivi per il comparto del turismo arrivano dal report della Banca d'Italia sulla bilancia turistica. Nel documento emerge come la ripresa dei viaggi abbia spinto in alto le cifre sia delle entrate che delle uscite, favorendo così anche l'avanzo di settore.

    Aumentano gli arrivi dei turisti stranieri in Italia e sale vertiginosamente la spesa: +23% nel 2023 secondo i dati diffusi da Banca d'Italia, le entrate sono cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi, +18,2 miliardi rispetto al 2022. Il merito va ascritto, in particolare, ai viaggiatori extra Ue.

    Spicca il volo la spesa turistica per incoming e outgoing nell’istantanea statistica per il 2023 scattata dalla Banca d'Italia nella sua consueta bilancia dei pagamenti turistici.

    Secondo i dati provvisori della Banca d'Italia, nel 2024 la bilancia turistica ha registrato un avanzo di 21,0 miliardi (20,1 miliardi nel 2023), pari all'1,0% del PIL, come nel 2019.

    Secondo l’ultimo monitoraggio realizzato dalla Banca d'Italia la spesa dei viaggiatori stranieri nel nostro Paese, relativa al trimestre settembre-novembre, ha fatto segnare un calo rispetto allo stesso periodo del 2023, in particolare degli extraeuropei.

    Lo scorso ottobre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 1,9 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo nello stesso mese del 2021 (1,4 miliardi) e, in misura minore, nel confronto con il 2019 (1,7 miliardi). Le entrate turistiche (pari a 4,0 miliardi) sono cresciute del 48 per cento rispetto a ottobre del 2021, mentre per le uscite (pari a 2,1 miliardi) l'incremento è stato del 61 per cento.Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (agosto-ottobre) la spesa degli stranieri in Italia è risultata del 40% superiore a quella del corrispondente periodo del 2021, mentre quella dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata del 78 per cento. Si conferma per entrambi i flussi il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici.

    I dati di Banca d'Italia per il terzo trimestre dell’anno rilevano un incremento di 9,8 punti percentuali nella spesa degli stranieri nel nostro Paese.

    A settembre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,3 miliardi di euro, in linea sia con il saldo nello stesso mese del 2021 sia con quello del 2019. Le entrate turistiche (pari a 5,2 miliardi) sono aumentate del 39% rispetto a settembre dello scorso anno, mentre le uscite (pari a 2,9 miliardi) sono quasi raddoppiate. Nel terzo trimestre le spese degli stranieri in Italia e dei viaggiatori italiani all'estero sono state ampiamente superiori a quelle del corrispondente periodo del 2021 (rispettivamente del 51 e 79 %). Per entrambe sono stati pienamente recuperati i valori pre-pandemici.

    Nello specifico dei dati della Banca d'Italia emerge che nove viaggiatori stranieri su dieci hanno abbandonato l’Italia tra aprile e giugno con 21 milioni di viaggiatori in meno, di conseguenza 84 milioni di pernottamenti in meno che si traducono in un drastico -10 miliardi di spesa, che passa da poco più di 12 miliardi del 2019 a 1,8 di quest’anno. Il dato peggiore tra i Paesi rilevati spetta al Canada, che con -93% porta il numero degli arrivi da quasi 400mila dello stesso periodo del 2019 ad una cifra che supera poco più le 25mila unità.

    Le prospettive di un’estate eccezionale per l’incoming italiano si fanno sempre più concrete esaminando i dati Bankitalia relativi al primo bimestre del 2022 che parlano di una spesa quadruplicata da parte degli stranieri venuti nel nostro Paese.
    A gennaio e febbraio, sottolinea Coldiretti sulla base di questi dati, sono arrivati ben 2,532 milioni di viaggiatori stranieri che hanno speso 3,146 miliardi di euro, il 300% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

    Nei dodici mesi che terminano a maggio 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 49,7 miliardi di euro (il 2,8% del PIL), da 45,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2019. E’ quanto informa la Banca d’Italia secondo cui tuttavia “a maggio è proseguita, a causa della pandemia di Covid-19, la marcata contrazione tendenziale degli scambi di beni, più pronunciata dal lato delle esportazioni; l’avanzo turistico si è pressoché azzerato”.

    Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di novembre 2017 un surplus di 493 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (417 milioni).

    Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale della Banca d’Italia  il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di settembre 2017 un surplus di 1.985 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (1.757 milioni).

    Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di agosto 2018 un surplus di 2.398 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (2.135 milioni). Lo evidenzia il rapporto sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia secondo cui le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (5.821 milioni) sono cresciute del 7,1% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (3.424 milioni) sono aumentate del 3,7%.

    Secondo l’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2018 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata a un tasso sostenuto (6,5%) – raggiungendo quasi 42 miliardi di euro – sospinta dai turisti provenienti dall’Europa e dal Nord America. La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in modo meno marcato (3,8%). Il numero di visitatori che pernottano in Italia è cresciuto di circa 4 milioni rispetto al 2017. Decisamente meno forte è stato invece l’aumento dei visitatori stranieri in Germania e soprattutto in Spagna, il secondo paese al mondo per numero di arrivi, dopo la Francia.

    Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente.  Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).

    Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente.  Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).

    Secondo i dati della Banca d’Italia la spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2018  è ammontata a 41,5 miliardi di euro con una crescita del 6,1% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute a 25.568 milioni (+4,1%). L’avanzo è stato di 15.981 milioni di euro, a fronte di uno di 14.597 milioni dell’anno precedente. Nel solo mese di dicembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha visto un surplus di 409 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (354 milioni).

    I dati pubblicati dalla Banca d'Italia sul turismo internazionale dell'Italia descrivono per il 2017 un aumento dei flussi in entrata e in uscita rispetto all'anno precedente, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. Quest'ultima (per quanto riguarda i viaggiatori stranieri in Italia) è cresciuta a un tasso più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, determinando una lieve crescita della quota di mercato del nostro Paese.

    Secondo i dati della Banca d’Italia nel 2017 si è registrato un avanzo di 15.011 milioni di euro, a fronte di uno di 13.812 milioni dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (38.974 milioni) sono aumentate del 7,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (23.963 milioni) del 6,3%. Nel solo mese di dicembre 2017 il surplus è stato di 399 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (286 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.955 milioni) sono cresciute del 9,9% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.556 milioni) sono aumentate del 4,2%. Nel quarto trimestre dell’anno la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta del 2,7%.

    (Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)

    Secondo un’analisi della Banca d’Italia le moratorie e i prestiti garantiti dallo Stato hanno sostenuto le aziende italiane del settore turismo che sino ad ora non hanno ancora subito i riflessi del pesante ribasso dovuto al Covid per una consistente mancanza delle presenze straniere, ma ora che il comparto è ripartito si profilano dei rischi di sovraindebitamento. Le imprese turistiche hanno fronteggiato il maggiore fabbisogno di liquidità che ne è derivato facendo ampio ricorso ai finanziamenti erogati da banche e società finanziarie; il ricorso alle moratorie e alle garanzie previste dagli interventi pubblici è stato più intenso rispetto agli altri settori in tutte le aree del Paese.

    La flessione dell’attività economica causata dalla pandemia si rifletterà – anche dopo le misure di sostegno approntate dal Governo – in un aumento delle probabilità di insolvenza delle imprese, con una probabilità media complessiva di default che sale al 3-4,4% e che si concentra sui settori più colpiti: ristorazione, alloggio, attività artistiche, dove le percentuali si attestano rispettivamente a quasi il 6% per le prime due, e a più del 4% per la terza.

    Dal 19 giugno, dopo Puglia e Veneto, anche l’Abruzzo partecipa alla fase sperimentale della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR).

    Dal 13 giugno la sperimentazione della Banca Dati Strutture Ricettive raggiunge anche il Veneto.
    Questa prima fase della BDSR, partita il 3 giugno in Puglia, compie un ulteriore passo avanti anche in seguito al decreto sull’interoperabilità che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha firmato lo scorso giovedì 6 giugno.

    Il turismo sportivo nel 2022 ha generato un giro d’affari di oltre 7,2 miliardi di euro agli stessi livelli del 2019 secondo l’Osservatorio sullo Sport System italiano di Banca Ifis, che parla di un fatturato che supera i 100 miliardi per un’incidenza sul Pil del 3,4%. Stando all’Osservatorio, la spesa pro capite dei turisti sportivi è al +9%: merito, questo, dell’incremento delle attività svolte durante il viaggio con picchi del +27% per visite a mostre, musei e simili e nonostante l’aumento dei costi, soprattutto della biglietteria, dovuti all’inflazione. Positivo anche il contributo all’occupazione, con oltre 405mila addetti che operano a più livelli nel settore che conta 67mila società sportive, 10mila imprese produttrici, 9.500 società di gestione impianti e 50 tra società editoriali e di scommesse. Tali dati, si legge nel report, “acquisiscono ancor più valore se si considera che, complici anche le tensioni geopolitiche, i flussi turistici hanno registrato 4 milioni di presenze in meno rispetto al periodo pre-crisi. 

    Secondo i dati diffusi dal Market watch ‘Ecosistema della bicicletta’ di Banca Ifis, il cicloturismo ha un peso sempre più rilevante all’interno del tessuto economico nazionale.

    Grandi progetti R&S: bandi ICT Agenda digitale e Industria sostenibile - Domande frequenti (FAQ)

    Grandi progetti di ricerca e sviluppo - Decreti ministeriali 15 ottobre 2014

    1. Con riferimento al criterio "capacità del soggetto da valutare di
    rimborsare il finanziamento agevolato", di cui alla lettera a), punto 2.i
    dell'allegato n. 12 del decreto direttoriale 30 aprile 2015, quale è il
    punteggio minimo da raggiungere al fine della positiva conclusione della
    fase istruttoria?

    Come previsto dall'allegato n. 12 (pg. 68) del decreto direttoriale 30
    aprile 2015, il punteggio relativo al criterio di cui alla lettera a),
    punto 2.i (da valutare per tutti i soggetti proponenti ad eccezione degli
    spin-off) deve risultare pari ad almeno 3,2. Tale valore minimo è riferito
    al punteggio relativo al predetto criterio e non al valore dell'indicatore
    sulla base del quale è calcolato il punteggio, come indicato per mero
    refuso in altra parte dello stesso allegato n. 12.

    2. Nel caso in cui i bilanci approvati e depositati dal soggetto proponente
    o dalla controllante di quest'ultimo, sono stati redatti secondo i criteri
    IAS, il proponente è, comunque, tenuto a presentare la dichiarazione
    sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di cui all'allegato
    n. 8 del DD 30/04/2015?

    La dichiarazione sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di
    cui all'allegato n. 8 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015 deve essere
    compilata e presentata anche dai soggetti proponenti che abbiano redatto i
    propri bilanci o quelli della controllante (nel caso vengano utilizzati
    questi dati) secondo i criteri IAS. In tali casi, gli importi da indicare
    nelle tabelle devono riguardare le specifiche voci di bilancio determinate
    mediante una riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto
    Economico secondo rispettivamente gli articoli 2424 e 2425 del Codice
    Civile. In tale ipotesi, il soggetto proponente deve allegare in sede di
    presentazione della domanda di agevolazione anche un'apposita dichiarazione
    volta ad attestare la corrispondenza tra i dati indicati e i bilanci
    redatti secondo i criteri IAS. Tale dichiarazione deve essere firmata
    digitalmente dal legale rappresentante e controfirmata, sempre in forma
    digitale, dal Presidente del Collegio sindacale, revisore unico, dottore
    commercialista, ragioniere o perito commerciale, consulente del lavoro o
    responsabile del centro di assistenza fiscale.

    Integrazione alla FAQ N. 2

    La risposta alla presente FAQ è stata superata dall'emanazione del decreto
    direttoriale 23 giugno 2015 che ha modificato la dichiarazione (di cui
    all'allegato n. 8 al decreto direttoriale 30 aprile 2015) inerente i dati
    contabili utili per il calcolo dei parametri relativi alla solidità'
    economico-finanziaria del soggetto proponente di cui all'articolo 10, comma
    3 ed al punto a.2 dell'allegato n. 2 del d.m. 15 ottobre 2014 e s.m.i.

    3. Lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda di agevolazione
    a valere sul bando Agenda digitale e una a valere sul bando Industria
    sostenibile? Se è sì, ci sono delle limitazioni a riguardo, previste dalle
    disposizioni di cui ai decreti ministeriali 15 ottobre 2014?

    L'art. 3, comma 3 del decreto direttoriale 30 aprile 2015 prevede che:
    "Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare, a
    valere sul medesimo bando Agenda digitale o Industria sostenibile, una sola
    istanza preliminare nell'arco temporale di 365 giorni, a meno che la stessa
    non sia stata fatta oggetto di una valutazione negativa di cui all'articolo
    4, comma 4, e venga a tal fine riformulata". Inoltre, l'art. 4, comma 3 del
    decreto ministeriale 15 ottobre 2015 (bando Industria sostenibile) prevede
    che: "Non sono agevolabili a valere sul presente decreto i progetti che, in
    ragione dell'attività svolta e delle relative caratteristiche, sono
    integralmente finanziabili a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo
    economico 15 ottobre 2014 concernente i grandi progetti strategici nel
    settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
    elettroniche (ICT) coerenti le finalità dell'Agenda digitale italiana.".
    Pertanto, lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda a valere
    sul bando Agenda digitale e una domanda a valere sul bando Industria
    sostenibile nel caso in cui le domande abbiano ad oggetto due progetti di
    ricerca e sviluppo inerenti tecnologie e ambiti differenti, relativi
    rispettivamente a quelli previsti dal bando Agenda digitale e dal bando
    Industria sostenibile.
    Nel caso in cui, invece, i progetti siano entrambi riconducibili alle
    tecnologie abilitanti dell'informazione e delle comunicazioni elettroniche
    (ICT) previste dal Bando Agenda digitale, l'impresa proponente, non potendo
    presentarli sul bando Industria sostenibile (a causa della suddetta
    limitazione di cui all'art. 4, comma 3 del DM 15.10.2014), può presentare
    solo una domanda a valere sul Bando Agenda digitale (al fine di non
    incorrere nel divieto di cui al richiamato art. 3, comma 3 del Decreto
    direttoriale 30.4.2015).

    4. Ai fini dell'attribuzione della maggiorazione del contributo alla spesa,
    di cui all'articolo 6, comma 2, dei decreti 15 ottobre 2014, prevista nel
    caso in cui il progetto sia realizzato nell'ambito di forme di
    collaborazione internazionale o con il contributo esterno di almeno un
    Organismo di ricerca, l'accordo di collaborazione o il contratto deve
    essere sottoscritto prima della presentazione della domanda di
    agevolazioni?

    No, al fine di consentire il rispetto della regola attinente l'effetto di
    incentivazione dell'aiuto, l'accordo di collaborazione internazionale o il
    contratto con l'Organismo di ricerca per la realizzazione del progetto di
    ricerca e sviluppo oggetto della domanda di agevolazioni deve essere
    sottoscritto successivamente alla presentazione della domanda di
    agevolazioni. In ogni caso, per il riconoscimento della maggiorazione, tale
    accordo/contratto deve essere inviato al Soggetto gestore successivamente
    alla presentazione della domanda di agevolazioni, ma, comunque, prima della
    conclusione dell'attività istruttoria, secondo quanto indicato
    nell'articolo 7 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015.
    Si ricorda, inoltre, che nel piano di sviluppo allegato alla domanda di
    agevolazioni ed, in particolare, nel punto 12 relativo agli elementi a
    supporto della richiesta di maggiorazione del contributo, devono essere
    fornite tutte le informazioni utili all'attribuzione della maggiorazione,
    ancorché relative ad atti ancora da formalizzare.

    5. Nell'ambito della presentazione di un progetto congiunto i contratti di
    collaborazione secondo quale forma devono essere stipulati?

    Nel caso di un progetto congiunto l'articolo 3, comma 2, dei decreti
    ministeriali 15 ottobre 2014 stabilisce che "i progetti devono essere
    realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad
    altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo
    esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato. Il contratto di
    rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una
    collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione
    delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto
    proposto". I predetti contratti di collaborazione devono essere validi e
    stipulati con le modalità e nelle forme previste dalle prescrizioni
    normative che regolano la tipologia di contratto prescelto.

    6. Con riferimento al criterio di valutazione inerente "l'ammontare delle
    spese di R&S sostenute in Italia in rapporto al fatturato", riportato nel
    punto a.1.i dell'allegato n. 12 al decreto direttoriale 30 aprile 2015,
    quali spese di ricerca e sviluppo sono considerate?

    La valutazione dell'ammontare delle spese di R&S sostenute in Italia in
    rapporto al fatturato viene effettuata sulla base dei dati indicati dal
    soggetto proponente nell'allegato n. 8 del decreto direttoriale 30 aprile
    2015 e, in particolare, per quanto riguarda le spese di R&S sulla base
    della "Variazione rispetto all'esercizio precedente delle spese in R&S
    sostenute in Italia". A tal fine, come indicato nello stesso allegato,
    devono essere prese in considerazione esclusivamente le spese di ricerca e
    sviluppo capitalizzate in bilancio nella voce B.2 dell'Attivo, per la parte
    di tali spese sostenute in Italia.

     

     

    Le 237 domande di partecipazione al bando per la creazione e la riqualificazione di aree di sosta temporanea, sono una bella notizia per un settore dell’industria turistica italiana, quello del turismo Open Air, che si sta rivelando sempre più centrale nell’ecosistema turistico.

    L’analisi di Banca d’Italia certifica ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, la drammaticità della situazione vissuta dal settore turistico ed alberghiero in particolare.Nei soli mesi del 2020 mancano all’appello 26,7 miliardi di spesa turistica internazionale nel nostro Paese. Una perdita che grava particolarmente proprio sugli alberghi come evidenziato dall’approfondimento che registra una sensibile diminuzione della quota di pernottamenti in albergo rispetto ad altre formule di ricettivo e la riduzione del peso dell’alloggio nella spesa complessiva destinata alla vacanza.

    La guerra colpisce anche il turismo. bloccate le prenotazioni per il 2022

    I dati di Bankitalia diffusi oggi e relativi alla spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2021 raccontano di un parziale recupero lo scorso anno nel confronto con il 2020, ma con un dato comunque ancora sotto il 50% rispetto al 2019. Una situazione che fotografa le difficoltà in particolare delle città d'arte, i principali hub del turismo italiano, dove si scaricano con estrema gravità gli effetti della crisi.

    Con una stima di 700 milioni di turisti che hanno viaggiato all’estero tra gennaio e settembre, ovvero più del doppio (+133%) del numero registrato nello stesso periodo nel 2021; un volume che equivale al 63% dei livelli del 2019 il settore dei viaggi si avvia a raggiungere il 65% del suo livello pre pandemico. È il pre consuntivo tracciato dal World Tourism Barometer dell’Unwto che conferma gli scenari che gli stessi analisti dell’organizzazione mondiale del turismo avevano delineato al termine della stagione estiva. Risultati favoriti dalla forte ripartenza della domanda repressa nel periodo emergenziale, dal miglioramento dei livelli di fiducia e dalla revoca delle restrizioni in un numero crescente di destinazioni. Unica eccezione la Cina, mercato ancora chiuso al turismo internazionale e che quindi stenterà anche nel primo periodo del 2023.

    Il turismo di lusso continua a risplendere e non accenna a rallentare, negli Stati Uniti, secondo il racconto che agenzie di viaggi, tour operator e società di hospitality hanno fatto a Barron’s. Le persone non stanno cercando di risparmiare secondo una società che affitta ville lussuose in tutta Europa, con prezzi per una notte che vanno dai 3.000 ai 20.000 dollari. Il valore della nostra prenotazione media continua ad aumentare. Le famiglie con un reddito di almeno 250.000 dollari all’anno contribuiscono a circa la metà di tutte le spese dei consumatori e a quasi un terzo del Pil statunitense, secondo un’analisi di Moody’s Analytics.

    Si è riunita oggi, 30 luglio,  l’Assemblea di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. L’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che è composto da Gianluigi Vittorio Castelli, Gianfranco Battisti, Flavio Nogara, Andrea Mentasti, Cristina Pronello, Francesca Moraci, Wanda Ternau. Il Consiglio di Amministrazione è nominato per il triennio 2018-2020.

    Negli ultimi anni il lavoro nel mondo del turismo è cambiato, le nuove tecnologie hanno aperto strade inaspettate, offrendo diverse opportunità, anche ai giovani. Per questa ragione la formazione professionale ha oggi un’importanza fondamentale per chi opera nel settore.

    Il 48% dei turisti negli ultimi due anni ha scelto almeno un viaggio motivato  dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione – ha dichiarato in un comunicato stampa il Presidente di Federturismo Gianfranco  Battisti -  spendendo in turismo enogastronomico circa un terzo del suo budget.

    La decisione di abrogare i voucher, dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti, rappresenta un passo indietro nel mercato del lavoro e una scelta frettolosa che sta creando problemi a molte realtà industriali della filiera turistica soprattutto per quelle attività che per loro natura sono di per sé occasionali e per le quali al momento il legislatore non ha previsto un valido strumento alternativo .

    I voucher, più volte oggetto di interventi normativi, prevedevano già dei consistenti limiti relativi al loro utilizzo ma piuttosto che intensificare i controlli per denunciare situazioni di abuso si è preferito ricorrere alla loro eliminazione. Tra l’altro la cancellazione repentina del voucher, connessa alle forti limitazioni che il legislatore già  da diversi anni ha posto sul lavoro intermittente, rischia di ridurre la flessibilità delle imprese  generando un buco normativo.