Secondo l’annuale rapporto dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana dal 2019 il settore delle strutture ricettive gestite o di proprietà di enti religiosi, ha causato una contrazione dell’offerta da 220.000 a 180.000 posti letto, tra quelli destinati a soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi. Le strutture ricettive del settore religioso e destinate al grande pubblico in Italia sono circa 2400, con una media di 74 posti letto ciascuna, gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà, a cui se ne aggiungono altre 500 di impronta laica no-profit. Per quelle di matrice religiosa, Roma e il Lazio rappresentano la fetta più ampia (29.484 posti letto), seguiti dal Veneto (19.397) e l’Emilia-Romagna (16.515).
Secondo un sondaggio condotto tra i gestori dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana quest'estate le presenze nelle 3.000 strutture ricettive religiose e non-profit italiane hanno registrato in media un +10% rispetto allo stesso periodo del 2023, con punte fino al +13% nelle zone di mare.
Si chiude una stagione estiva positiva per le strutture ricettive di matrice religiosa e no-profit in tutta Italia per l’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana. Tra oltre 1200 gestori con 100mila posti letto, ne registra il 43% con risultati superiori alle aspettative e il 52% in linea con quanto avevano preventivato. La soddisfazione riguarda quindi il 95% degli intervistati. Nel raffronto col 2019 (ultimo anno senza Covid) ben il 45% ammette che l’estate 2022 è stata migliore, mentre un altro 33% ha raggiunto più o meno gli stessi risultati di allora. Si può dire che il gap è colmato nel 78% di queste particolari strutture ricettive. Ma ora si pone il dilemma legato allo smisurato rialzo delle bollette energetiche.
Nel settore delle strutture ricettive religiose in Italia secondo i dati del Rapporto 2021 dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, sono scomparsi in maniera irreversibile 22mila posti letto, ovvero il 10% di quelli finora destinati all’ospitalità spirituale o turistica, per studenti, lavoratori, gruppi e famiglie. L’assenza di ospiti e i pesanti costi fissi hanno costretto congregazioni, diocesi e associazioni a chiudere i battenti di centinaia di strutture per destinarle ad altri usi, se non addirittura a liberarsene.
Per l'Associazione Ospitalità Religiosa rispetto all’estate 2020, le presenze segnano in media un +29%. Tra i tremila gestori coinvolti nell'indagine, l’86% ha registrato un incremento, mentre il 14% lamenta ancora un ulteriore calo anche quest’anno. Rispetto al 2019, 2 gestori su 3 dichiarano perdite di presenze ed il bilancio complessivo medio del 2021 rispetto al 2019 si chiuderà comunque con un saldo negativo del 23%.
Secondo l’Associazione Ospitalità Religiosa Italia, il 2023 ha segnato un +46% di richieste di soggiorno sul 2022 e un +16% sul 2019 pre-pandemico.
Secondo l’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana complessivamente su 4mila strutture tra quelle rimaste aperte, si è perso in questa estate il 42% delle presenze. Se consideriamo però anche quelle chiuse definitivamente a causa dell’emergenza sanitaria, la stima sulla perdita complessiva rispetto all’estate 2019 è del 60%, ovvero 10 milioni di presenze in meno e un danno economico di circa 300 milioni di euro.
L’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Confindustria, che rappresenta 230 parchi tematici, acquatici, avventura e faunistici in tutta Italia, annuncia l’ingresso di Gardaland nel novero degli iscritti.
I due anni complicati causati dalla pandemia, che hanno provocato ai parchi divertimento una perdita del 75% nel 2020 e del 50% nel 2021, sono ampiamente superati dai numeri che si registrano nella stagione in corso: l’andamento dei parchi acquatici, complice il grande caldo di questa estate, è estremamente positivo, con un incremento a doppia cifra in termini di affluenza rispetto al 2019 e punte che toccano addirittura il +40%. L’unica nota negativa è rappresentata dall’aumento esponenziale dei costi dell’energia, raddoppiati rispetto al passato e che determineranno una netta riduzione degli utili.
L’indagine dell’Associazione Startup Turismo mostra una decrescita generalizzata nella nascita di nuove startup. Mentre la pandemia aveva, paradossalmente, favorito la nascita di nuove realtà, l’ultimo anno registra meno nuove costituzioni, ma una migliore performance delle startup esistenti. Il consolidamento è confermato anche dai round di investimento. Lo scorso anno sono stati effettuati più round ma di valore inferiore rispetto a quest’anno nel quale le startup, pur con un minor numero di round, hanno già raccolto una cifra doppia rispetto allo scorso anno.
Stati Generali del Turismo - Chianciano Terme 28 e 29 ottobre 2022
Le Associazioni del Turismo Organizzato, AIDIT Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET Confcommercio e MAAVI Conflavoro si presentano unite agli Stati Generali del Turismo, convocati a Chianciano Terme il 28 e 29 ottobre, nella sessione dedicata al comparto che si terrà sabato mattina.
L'associazione di categoria aderente a Confindustria chiede regole certe per la riapertura e denuncia che l'inerzia del governo sta obbligando gestori, ormai disperati, a trovare escamotage e ad esercitare attività abusiva Da oltre tre mesi, dal 23 febbraio 2020, le nostre attività sono state sospese, siamo stati costretti alla chiusura forzata a colpi di DPCM. Alcuni imprenditori e altri soggetti, anche istituzionali, del nostro settore hanno escogitato una strategia per riaprire i propri locali “discoteca” mediante la temporanea sospensione della propria autorizzazione amministrativa di pubblico spettacolo, cosi da esercitare la sola attività di somministrazione alimenti e bevande (che a tutt’oggi è consentita).
Il Tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento della società che gestiva Cocoricò, la discoteca per eccellenza della riviera romagnola che nel 2015, era entrata nel mirino della polizia a seguito della morte di un ragazzo di 16 anni per overdose, per la quale i guai sono continuati per mancato versamento dei tributi sia al comune di Riccione sia all’Erario e per evasione d’imposte. Fino ad arrivare alla disposizione, nel mese di gennaio, da parte della guardia di finanza del sequestro preventivo della struttura per oltre 800 mila euro. Il Tribunale Fallimentare di Rimini ha messo il punto sulla questione avviata dall’Agenzia delle Entrate, rigettando ogni tentativo della società proprietaria di rimettere in piedi l’attività della discoteca e decretandone il fallimento. Partendo da questa vicenda il Presidente di Assointrattenimento Zanchi sottolinea come in Italia, le nostre aziende abbiano perso la leadership dell'intrattenimento: centinaia di aziende ad esso connesse sono fallite. Il nostro ordinamento giuridico ha migliaia di norme. Se poi l’attività di pubblico spettacolo ha carattere preponderante e viene svolta a scopo di lucro, l’autorizzazione amministrativa (licenza) comporta la verifica dell’agibilità dei locali.
RIAPERTURA DISCOTECHE: IL CTS DA IL VIA LIBERA SOLO AI LOCALI DA BALLO ALL’APERTO. PER L’ACCESSO NECESSARIO IL GREEN PASS, LA CAPIENZA VIENE RIDOTTA DEL 50%, OBBLIGATORIETA’ DEL TRACCIAMENTO DEI CLIENTI.
Chiusi da un anno e senza certezze vogliamo dare una mano. Parte da un consiglio direttivo di Assointrattenimento di inizio dicembre, la proposta fatta agli imprenditori iscritti all’associazione e più in generale a tutte le discoteche italiane chiuse ormai da quasi un anno, di mettere a disposizione della comunità i propri locali: - “ I nostri locali, che sono chiusi e inutilizzati da febbraio 2020, potrebbero servire invece ad ospitare attività sanitarie quali, ad esempio, la somministrazione di vaccini o l’esecuzione di tamponi a beneficio di tutta la collettività” afferma Luciano Zanchi Presidente dell’associazione. Tutto ciò per cercare di alleggerire il grande flusso di persone nei centri sanitari che certamente avverrà in fase di somministrazione di massa del vaccino anti-Covid 19.
Secondo le stime di Assolavoro sono oltre 40mila le opportunità di lavoro tramite agenzia per attività legate strettamente all’estate come quella di bagnino, cameriere e Dj: le figure professionali più ricercate saranno quelle di animatore, operatori per centri estivi, receptionist, cassiere, cameriere, bagnino, guardiano, Dj e tecnico del suono.
Assomarinas parteciperà alla prossima Conferenza mondiale dei porti turistici ICOMIA, in programma ad Atene dal 25 al 27 ottobre 2018, a capo di una delegazione di circa 30 imprenditori per analizzare gli ultimi sviluppi che definiranno il futuro dei porti turistici, concentrandosi sulle tecnologie più attrattive e promettenti e sulle nuove tendenze relative alla clientela internazionale, per condividere competenze, innovazione e tecnologia con i mercati tradizionali e con quelli più sviluppati.
Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, interverra’ il 24 gennaio al Salone Nautico di Düsseldorf in Germania, uno dei piu’ importanti al mondo, come relatore alla Conferenza Internazionale “Blue innovation dock”, occasione in cui verranno analizzate e discusse tutte le piu’ recenti novita’ e tendenze in materia di nuovi carburanti e sistemi di propulsione per la nautica da diporto ed il turismo nautico. Nell’ambito del generalizzato e trasversale impegno per la transizione ecologica, anche le tecnologie nautiche spaziano ormai dall’ibrido al full electric, dall’idrogeno verde utilizzato con motori a combustione o a fuel cell fino alla prospettiva della scelta del biometanolo o metanolo green come carburante del futuro per i maxi yacht.
Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, partecipando ieri al convegno organizzato da Confindustria sull’Economia del mare aperto dal Presidente Carlo Bonomi e coordinato dal Vice presidente di Confindustria Pasquale Lorusso delegato dell'associazione per le politiche del mare, è intervenuto, alla presenza del Ministro Musumeci, per manifestare apprezzamento per il capitolo del Piano del Mare dedicato alle imprese portuali turistiche.
Il 13 ottobre alle 15.00 Assomarinas organizza, presso il nuovo Marina D’Arechi Port Village nell’ambito del Salerno Boat Show, il convegno “La Costa della Campania come nuovo fulcro dello yachting mediterraneo sulla nautica” per sostenere l’attività dei nuovi porti turistici faticosamente realizzati ed in corso di completamento in Campania, per avvicinare le persone al mare e alla navigazione da diporto, contribuendo a rilanciare un importante comparto economico, che inizia a lasciarsi alle spalle la crisi degli scorsi anni.
Il 5 novembre il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio interverrà alle 12.20, nell’ambito della Fiera Ecomondo di Rimini, alla seconda sessione del Tavolo Nazionale Erosione Costiera “Gestione sostenibile dei sedimenti per la crescita blu in ambito costiero e nei medi e piccoli porti”, sulla problematica dei sedimenti dal punto di vista dei porti turistici. La conferenza mira a fare il punto sull’avanzamento dei lavori del Tavolo Nazionale erosione costiera e dell’osservatorio Dall’altro lato, vuole contribuire a fare il punto sulle problematiche, da parte dei soggetti pubblici e privati, in merito agli aspetti applicativi e possibili miglioramenti delle norme vigenti, DM 173/2016, in attuazione del Dlgs152/2006 art. 109, in funzione di azioni quanto più possibile efficaci di gestione e
Assomarinas, l’associazione italiana dei porti turistici, chiede a Governo e Parlamento di non elaborare ora un decreto legislativo in materia di concessioni demaniali che andrebbe ad incidere su 80 anni di storia e tradizione giuridica del codice della navigazione, quando ci sono ancora nuovi e rilevanti quesiti sulla efficacia della direttiva Bolkestein sollevati innanzi alla Corte di Giustizia Europea.
Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici aderente a Confindustria Nautica e a Federturismo Confindustria, anche in vista delle prossime iniziative del “Tavolo dell’Economia del Mare” di Confindustria, lancia un appello al Governo e alle Regioni per un “New Deal” per le imprese portuali turistiche che consenta loro di adeguarsi alla ripresa del turismo nautico.
Assomarinas sarà presente con il Presidente ed una delegazione di imprenditori (tra i quali il dott. La Mura del Marina di Stabia, il dott. Bulleri di Porto Romano, il dott. Sonino di Marina Certosa, la dott.ssa Fazio di Porto Xifonia, il dott. De Cet di Portisco) all’Icomia World Marina Conference che si svolgerà dal 12 al 14 ottobre al The Address Dubai Marina Hotel. In rappresentanza dell’Italia il Presidente Perocchio, il dott. Sonino ed il dott. De Cet interverranno sui principali temi portuali turistici di interesse internazionale.
Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici, aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, intensifica la propria presenza al Salone Nautico di Venezia per sostenere la ripresa del turismo nautico e degli 87 associati dei Porti Turistici italiani, con un ampio spazio promozionale dedicato, nel padiglione Nappa 90, stand n.7.
Il 23 novembre Assomarinas ha organizzato in Sicilia, presso il nuovo Marina Capo D’Orlando, il meeting annuale dell’ Icomia Marinas Group, l' associazione mondiale dei porti turistici. A fare gli onori di casa: il sindaco Bruno Mancuso e il comandante del Circomare, il tenente di vascello Donato Bonfitto alla presenza della direttrice del porto di Capo d' Orlando Enza Di Raimondo. L’incontro è stata un’ importante occasione per promuovere la struttura portuale (per la quale si prevedono 1094 posti barca e una banchina destinata all' attracco delle imbarcazioni fino a 100 metri di lunghezza) i suoi servizi e per imporsi sul panorama internazionale della portualità turistica. La delegazione, guidata dal Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, era composta da
Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria, ha deciso, in attesa di possibili soluzioni al problema in corso di studio al Ministero dei Trasporti, di impugnare il Decreto Ministeriale sull'aumento del 25% dei canoni demaniali per evitare che scadano i termini per il ricorso.
Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici, aderente a Federturismo-Confindustria e Confindustria Nautica, interviene ad adiuvandum, con l’assistenza del Prof. Stefano Zunarelli di Bologna, in 2 giudizi pendenti con riferimento all’applicazione della legge 145/2018 e del comma 1 dell’art. 100 decreto Agosto 2020, due norme importantissime anche per il settore delle strutture destinate alla nautica da diporto, che tutelano giustamente il settore dopo dieci anni di recessione del comparto e due anni di emergenza Covid, estendendo al 2033 le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali prossime alla scadenza.
Assomarinas plaude all'iniziativa del Ministro del Turismo Santanchè che riguarda l'apertura di un Tavolo di lavoro permanente con le associazioni di categoria per risolvere problemi di urgente soluzione per le imprese del settore come l'attribuzione del codice Ateco turistico, il problema del classamento catastale e quello dell'abilitazione semplificata del charter
L’8 novembre il Presidente ed il Vicepresidente di Assomarinas si sono incontrati con il Direttore ed i titolari del porto turistico Carlo Riva di Rapallo per effettuare un sopralluogo di verifica dei danni determinati dall’eccezionale mareggiata dei giorni scorsi. E’ stato riscontrato un grande fermento e una ferma volontà di ripartire da questo evento straordinario, frutto di un’imprevedibile sommatoria di condizioni metereologiche negative, per avviare un rapido processo di ammodernamento e rilancio di uno dei porti turistici più prestigiosi al mondo.
Con la chiusura del Salone Nautico di Genova possiamo ufficialmente certificare il buon andamento della nautica che ha saputo trainare anche i porti turistici.
Per gli operatori dei porti turistici italiani che hanno partecipato il 13 mattina a Roma alla seconda manifestazione nazionale organizzata da Assomarinas, dopo quella di Rimini, si è aperta una speranza contro l’aumento dei canoni.Una delegazione di Assomarinas ed Ucina, insieme con il Sindaco di Cattolica e l’ Assessore al demanio di Rimini, è stata ricevuta dal Capo dell’ufficio legislativo del MIT Mario Capolupo che ha dichiarato di essere pienamente a conoscenza del problema ed ha assicurato che farà il possibile per cercare di risolvere con un provvedimento sospensivo, e in collaborazione con il MEF, l’annosa questione dell’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica.
Sono stati una cinquantina gli operatori dei porti turistici italiani che hanno partecipato questa mattina a Rimini alla manifestazione nazionale organizzata da Assomarinas, in collaborazione con Ucina e con il supporto del Comune di Rimini, contro l’aumento dei canoni per le concessioni destinate alla nautica. Dalla piazza si è sollevato un coro comune per porre rimedio ad un aumento, deciso nella Finanziaria del Governo Prodi che ha violato i contratti di concessione e che ha portato a quadruplicare i canoni dei concessionari mettendo in ginocchio decine di darsene in Italia.
Assomarinas e Venezia Certosa Marina, nel corso della conferenza mondiale dei porti turistici che si è svolta in questi giorni a Vilamoura, in Portogallo, hanno ottenuto da Icomia, l’organizzazione mondiale delle industrie nautiche con sede a Londra, l’assegnazione definitiva a Venezia della prossima conferenza mondiale del 2025. Sarà così per la seconda volta dal 1996 una città italiana ad ospitare questo evento di rilevanza globale.
L'incremento dei canoni delle concessioni demaniali, deciso dal Ministero delle Infrastrutture è il più alto di sempre - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - e appare vessatorio nei confronti della categoria che rappresentiamo, che ha già attraversato 10 anni di crisi.
Icomia Marinas Group, l’organizzazione mondiale dei porti turistici che attraverso le sue ramificazioni rappresenta oltre 10.000 porti turistici di tutto il mondo, ha scelto Lignano, in Friuli Venezia Giulia, una delle capitali dei servizi nautici italiani per la sua concentrazione di imprese portuali turistiche, per organizzare la sessione preparatoria del programma della prossima conferenza mondiale dei porti turistici che, per la sua 13a edizione, si terrà a Venezia, all’isola della Certosa, dal 15 al 17 ottobre 2025.
Secondo Assoutenti terminate le feste di Natale e di fine anno, i prezzi dei biglietti aerei sono letteralmente crollati in Italia, al punto che per una tratta nazionale si arriva a spendere in alcuni casi poco più di 30 euro, contro gli oltre 370 euro dello scorso dicembre. In alcuni casi si registra un calo di oltre il 90%. Il mese scorso per acquistare un volo di sola andata per trascorrere le feste di Natale in famiglia ci si ritrovava a spendere, partendo il 23 dicembre, un minimo di 379 euro per volare da Venezia a Cagliari, 358 euro da Bologna a Cagliari, 353 euro da Bologna a Palermo.
La nuova squadra di Astoi si presenta a TTG Travel Experience in una conferenza stampa tenutasi il 15 ottobre nel corso della quale il neo Presidente Ezhaya ha sottolineato di essere in Fiera per ribadire la necessità di fare squadra e ripartire al più presto. Tra gli interventi per il settore ricorda la difesa dei voucher per sostenere la liquidità delle imprese e il fondo stanziato per il settore, “una somma assolutamente insufficiente a coprire il reale fabbisogno delle imprese, ma pur sempre un primo segnale di disponibilità da parte del ministero”.
L'Associazione, rappresentativa del settore del Tour Operating in Italia, sarà presente al Padiglione A3, riconfermando il successo del “Villaggio ASTOI”. Questo spazio collettivo, che riunisce numerosi soci, sottolinea l'importanza della collaborazione tra professionisti e facilita l'interazione con le Agenzie di Viaggi e il mercato turistico.
Nell’attuale scenario, che vede allontanarsi una ripresa delle attività per Tour Operator e Agenzie di Viaggi, Pier Ezhaya, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, fotografa lo stato dell’arte. “Abbiamo trascorso mesi molto duri e ne abbiamo di fronte altri ancor più complessi, nei quali sarà a rischio la stessa sopravvivenza delle nostre imprese. Tracciando un breve riepilogo delle misure e dei provvedimenti adottati per il comparto, la sensazione è che, nonostante sia di tutta evidenza che il turismo è il settore più colpito per antonomasia, ci sia ancora un’ampia sottovalutazione del problema da parte delle Istituzioni”.
ASTOI Confindustria Viaggi stigmatizza i gravissimi ritardi dell’INPS e del Ministero del Turismo che rendono, di fatto, inefficaci le già esili misure di ristoro previste nello scorso marzo.
Roma, 3 ottobre 2023
GLI ASSOCIATI RIUNITI NEL VILLAGGIO ASTOI INCONTRERANNO IL MERCATO DEL CENTRO-SUD.
PREVISIONI E SFIDE DEL 2024 PER IL TOUR OPERATING E UN EVENTO IN PARTNERSHIP CON TOURISM AUSTRALIA.
Venerdì 10 gennaio, nel tardo pomeriggio, i rappresentanti del comparto del turismo organizzato e intermediato delle tre principali Confederazioni - Astoi /Confindustria, FTO/ Confcommercio e Assoviaggi /Confesercenti - sono stati ricevuti dal Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, On. Lorenza Bonaccorsi. E’ stata presentata una nota e nel corso dell’incontro sono state esaminate le questioni di principale urgenza e rilevanza per la filiera.Si è partiti dall’esigenza di mettere mano in modo organico all’attuale Codice del Turismo, a tutela delle imprese e dei consumatori, semplificando e armonizzando le norme attuali, o in alcuni casi, rendendole pienamente efficaci.
Tutelare e garantire i viaggiatori e valorizzare l’intera filiera è stato il tema principale della tavola rotonda organizzata da FTO in collaborazione con ASTOI Confindustria Viaggi che si è tenuta il 10 ottobre, in concomitanza all’edizione 2019 di TTG Travel Experience, all’interno di Rimini Fiera. Il caso Thomas Cook ha fornito lo spunto per il dibattito tra alcuni attori della filiera e per comunicare al mercato un nuovo importante progetto che verrà varato all’insegna dell’unione del comparto.
Il modello industriale del turismo organizzato risponde a una domanda ancora molto forte e fornisce al consumatore tutele inimmaginabili se paragonate all’online. La filiera è caratterizzata da case history di successo, da imprese finanziariamente solide, in crescita e che, riscontrano grande apprezzamento da parte del mercato. In Italia il sistema aziendale dei viaggi organizzati è composto da circa 10.000 imprese tra agenzie di viaggi e tour operator e il numero degli occupati è stimato in più di 50.000 addetti; il volume d’affari prodotto complessivamente all’anno è di circa 7,5 mld di euro.
Come preannunciato dal Presidente Pier Ezhaya, in occasione della scorsa Assemblea Elettiva, il mandato degli organi 2022-2025 sarà contrassegnato da un lavoro di squadra, organico e funzionale ai bisogni e alle specificità dell’Associazione e dei propri soci. Le numerose attività, abitualmente svolte da ASTOI, saranno quindi presidiate e implementate da Delegati e Coordinatori, che avranno il compito di sintetizzare le esigenze relative al proprio ambito operativo per portarle all’attenzione del Consiglio Direttivo e del Board di Presidenza.
Con riferimento alla gestione dell’emergenza dovuta agli incendi occorsi in questi giorni nell’isola di Rodi, ASTOI Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating in Italia, evidenzia che i Tour Operator associati che programmano la destinazione stanno registrando molte limitazioni nell’operatività dovute alla mancanza di informazioni da parte della Protezione Civile locale.
Il Ministero dell’Interno ha risposto positivamente ad un interpello rivolto da ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating in Italia, circa la possibilità diconsentire, nelle zone ad oggi soggette a restrizioni, lo spostamento di viaggiatori che intendano recarsi in un Paese estero aperto e “fruibile” per turismo. Come noto, ad oggi è consentito viaggiare per motivi di turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco Cdel DPCM 2 marzo 2021, che regola anche gli spostamenti da e per l’estero.
In una nota stampa il consulente fiscale di Astoi, Benedetto Santacroce, fa delle precisazioni riguardo alle modalità di fatturazione elettronica delle provvigioni riconosciute dagli operatori alle agenzie di viaggi, indirizzando all’Agenzia delle Entrate un chiarimento: quando si parla di commissioni “il tour operator non è il prestatore del servizio, ma è il committente/emittente”.La fattura elettronica emessa dal t.o., in nome e per conto dell’adv intermediaria per le provvigioni deve indicare, nel formato xml del file che viene trasmesso al sistema d’interscambio, l’agenzia di viaggi intermediaria come prestatore, il tour operator come committente e sempre il tour operator come emittente, con indicazione del codice CC (committente/cessionario)
L’Assemblea, tenutasi il 6 ottobre a Roma, presso la Sala Pininfarina di Confindustria, ha rieletto Pier Ezhaya - Direttore Generale Tour Operating di Alpitour World - Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi e del Fondo ASTOI a Tutela dei Viaggiatori per il mandato 2022-2025. Ezhaya ha ricoperto la carica di Presidente nel biennio 2020-2022 e di Vicepresidente Vicario dal 2014 al 2018. La maggioranza degli associati, durante le consultazioni degli scorsi mesi, aveva manifestato l’auspicio che il Presidente accettasse di ricandidarsi, dopo aver rappresentato l’Associazione in questo biennio particolarmente impegnativo. Commenta il Presidente ASTOI Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya: “Ho accettato di ricandidarmi spinto dalla volontà dei Soci che hanno espresso questo preciso auspicio in occasione delle consultazioni gestite dalla nostra Commissione di Designazione; li ringrazio per aver apprezzato il mio operato e sono consapevole della responsabilità che tale investitura comporta. Desidero sottolineare che il supporto che ho avuto dal Board di Presidenza, dalla Direttrice Generale Franceschini e da tutto il Consiglio Direttivo è stato indispensabile per l’ottenimento dei risultati utili all’intero comparto nei difficili anni di pandemia. Il biennio 2020-2022 è stato estremamente sfidante, ci siamo dovuti confrontare con due governi - Presidenza Conte 2 e Draghi – facendo sempre fatica a far emergere l’importanza di questo comparto, ancora troppo distante dalle priorità del Governo. Ad oggi nessun esecutivo ha compreso che il turismo è un’industria e come tale va trattata, non solo per rappresentare con l’indotto il 13% del PIL ma anche per le sue caratteristiche e i suoi bisogni.
Secondo la quarta rilevazione della ricerca quantitativa ‘L’Industry degli Eventi e della Live Communication di fronte alla crisi Covid-19’ realizzata dall’istituto Astra Ricerche per conto di Adc Group/Club degli Eventi, la totalità delle aziende clienti intervistate sente la mancanza degli eventi fisici (69% molto e 31% abbastanza) e l’80% è d’accordo che la mancanza di eventi indebolisce il rapporto con il target in termini di comunicazione.
Secondo Astra ricerche quasi la metà degli intervistati (46%) pensa che lavorare nel settore del turismo sia una sorta di ‘piano B’ in attesa di qualcosa di meglio.
“Insieme per il futuro” è il claim dell’impegno di Frecciarossa e dell’Aeronautica Militare per una connessione sempre più capillare e sostenibile all’incontro che ha preceduto la partenza del treno hanno partecipato il Direttore Pianificazione Industriale Trenitalia Maria Luisa Grilletta, il Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco e il Colonnello Walter Villadei, astronauta dell’Aeronautica Militare.
Il 19 dicembre alle 16.30 Atri e Fondazione Bruno Buozzi, in collaborazione con Federturismo e Centro Studi Americani, presentano a Palazzo Antici Mattei di Giove l’ottavo numero della rivista di studi e analisi “Travel Retail Italia” dedicato a “Caos sostenibile”.
Si sono riuniti, venerdì 12 maggio, a Bologna gli associati di Atri – Associazione Travel Retail Italiana, in occasione del Forum annuale, il tradizionale appuntamento in cui i vari player del travel retail si confrontano sui risultati del settore e soprattutto sugli scenari futuri. Presenti oltre 30 aziende fra aeroporti, duty free, operatori di commercio, ristorazione, servizi e produttori. Dopo un 2022 chiuso all’insegna di una ripresa accelerata post-Covid, gli associati considerano il 2023 il vero banco di prova per confermare la tendenza positiva. Le previsioni, basate sulle prenotazioni di viaggi internazionali, sono moderatamente ottimistiche, benché permangano elementi di incertezza derivanti dallo scenario geopolitico mondiale e dalla spinta inflattiva, che devono essere attentamente monitorati. In uno scenario di medio periodo, il comparto del travel retail si prepara a soddisfare le esigenze di viaggio in particolare delle generazioni Millenials e Z, che nel 2025 potrebbero rappresentare il 50% dei viaggiatori. La maggiore presenza di touchpoint tecnologici con aumento delle tecnologie self, la proposta di prodotti e servizi che includano attenzione alla sostenibilità ambientale, trasversale a tutta la catena di valore, la valorizzazione del Made in Italy e dei prodotti locali sono le leve identificate per allineare l’offerta ai desiderata di questi nuovi passeggeri e assicurare il successo del comparto.
Il ritorno dei flussi turistici in Europa sta spingendo anche il canale travel che, secondo le stime di Atri-Associazione travel retail italiana, dopo aver toccato quota 73,4miliardi di dollari nel 2023 (+24,4%), nel 2030 dovrebbe arrivare a 117 miliardi.
L’11 giugno il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio, è intervenuto ad un’audizione alla Camera dei Deputati sul Dl cultura e turismo nel corso della quale ha sottolineato come per consentire la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico occorra ricomprendere nel decreto anche le misure legate alla valorizzazione del termalismo e del turismo montano. Così come auspichiamo che venga inserito per gli alberghi il provvedimento sulla liberalizzazione della somministrazione di alimenti e bevande ai non alloggiati. Sarebbe un intervento a costo zero volto ad eliminare un’inutile trafila burocratica.
Digitalizzazione, ristrutturazioni e riqualificazioni, occupazione
Un anno di crisi nera quello appena trascorso che ancora oggi vede moltissimi alberghi chiusi e mai riaperti da marzo. Una crisi che ha più che dimezzato le presenze totali nel nostro Paese con un -56% rispetto all’anno precedente e un dato ancora più allarmante se si osserva il calo della componente straniera con un -72%.
Si è svolta l’11 dicembre, presso la Commissione Attività produttive, l’audizione del Ministro Franceschini sulle linee programmatiche del suo dicastero in materia del turismo. Il Ministro ha annunciato che la Sottosegretaria Bonaccorsi riceverà la delega al turismo ed ha ribadito l’importanza di rafforzare il legame tra cultura e turismo per aumentarne la competitività.
Il DPCM di riorganizzazione del MIBACT dovrebbe entrare in vigore a metà gennaio, istituendo una Direzione Generale sul turismo con tre servizi: rapporti con le regioni; attuazione del PST; promozione turistica.
Nel mese di gennaio verrà reinsediato il Comitato permanente per il turismo che si occuperà dell’esame, la discussione e l’approvazione del piano annuale di attuazione.
l 16 giugno Giancarlo Carriero, Presidente della Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, è intervenuto in rappresentanza dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi, di Federterme e Federturismo all’Audizione presso l’XI Commissione Lavoro della Camera nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni in materia di estensione dell'applicazione della disciplina transitoria della Naspi per i lavoratori stagionali dei settori turistico e termale. La risoluzione presentata dall’On. Arlotti chiede in particolare di rivedere la durata della Naspi per i lavoratori stagionali per porre rimedio ai problemi causati dal passaggio al nuovo ammortizzatore sociale contro la disoccupazione. Il provvedimento invita il Governo ad estendere la durata della fase transitoria per l'applicazione della Naspi per i lavoratori stagionali, disciplinata dal decreto legislativo 148 del 2015, anche valutando la possibilità di condizionare l'erogazione dell'indennità alla partecipazione a corsi di aggiornamento professionale e di prevedere l'impiego di tali lavoratori, nei periodi in cui non prestano opera, in attività rivolte a fini di pubblica utilità a beneficio delle comunità locali.
(Per maggiori informazioni: http://www.camera.it/leg17/1132?shadow_primapagina=5872)
ASTOI ASSICURA COLLABORAZIONE, CONTRIBUTO CRITICO E PROPOSITIVO; AUSPICA UN MINISTERO DEL TURISMO CON RISORSE AGGIUNTIVE UTILI ALLO SVILUPPO DEL SETTORE E UN INCONTRO A BREVE PER DISCUTERE I TEMI E LE URGENTI ISTANZE DEL TURISMO ORGANIZZATO ANCORA IN SOSPESO.
VOTATO L’ODG DELL’ON. CANGIANO
Il Governo, nella persona del Vice Ministro alle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi, ha espresso parere favorevole e la Camera dei deputati ha conseguentemente votato l’Ordine del giorno presentato dall’on. Gerolamo Cangiano inerente gli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica.
Roma, 4 maggio 2024 – “Nell’attuale assetto istituzionale lo Stato mantiene primarie funzioni nella materia del trasporto pubblico locale e regionale che occorre preservare anche in un eventuale sistema di maggiore autonomia decisionale per le Regioni”.
(Verona, 23 settembre 2024) – Per l’autunno 204 per chi vuole visitare la Baviera c’è un’importante novità. Con i treni DB-ÖBB (EuroCity e Railjet NG), infatti, una volta raggiunta la stazione centrale di Monaco, si può viaggiare in libertà per tutto un giorno grazie alla possibilità di acquistare un biglietto giornaliero. Il titolo di viaggio è valido su tutti i treni locali e regionali, i mezzi dei consorzi di trasporto pubblico e quasi tutti i bus di linea in Baviera.
Gli italiani optano per viaggi più brevi ma più frequenti: questo il dato principale che emerge dall’Avis Travel Trends report 2019.
Dallo studio che ha coinvolto i viaggiatori di Regno Unito, Francia, Spagna, Germania e Italia che hanno in media effettuato tre brevi vacanze all’anno, di età compresa tra i 25 e i 34 anni e con più di 65 anni emerge che a livello europeo, sono gli italiani a vincere la palma di viaggiatori amanti delle ‘mini-vacanze’, seguiti da spagnoli e francesi.
Il traffico aereo globale raggiungerà i livelli pre-Covid entro i prossimi sei mesi secondo la previsione dall’outlook 2023 di Avolon. Entro giugno, in particolare, il settore rivedrà i numeri del 2019 sul fronte del passeggeri trasportati.A guidare la crescita globale la regione asiatica, a causa del rimbalzo dell’offerta di voli che sta seguendo la riapertura della Cina al turismo internazionale. Per il nuovo anno la stima è di un utile di 4,7 miliardi di dollari per il comparto dell’aviazione. Nonostante la capacità sarà inferiore del 25% rispetto alla stagione 2019 i ricavi saranno più bassi solo di 13 punti percentuali.
Il 23 giugno il Consiglio dei Ministri ha deliberato su proposta del Ministro per i beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, l’avvio della procedura di nomina di Evelina Christillin a Presidente dell’ENIT - Agenzia nazionale del turismo. Attuale Presidente della Fondazione del museo egizio e al vertice del comitato orgaanizzatore delle Olimpiadi invernali aTorino dnel 2006
(Per maggiori informazioni: http://www.governo.it)
L’Index Hospitality Report 2024 di Adyen evidenzia l’importanza di un’esperienza di pagamento senza attriti per i clienti del settore hospitality, con oltre un terzo (il 38%) dei consumatori che ammette di aver abbandonato il processo di prenotazione perché non ha potuto pagare nel modo desiderato.
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Secondo l’ultimo report di Bain & Company, una delle principali società internazionali di consulenza strategica, nonostante la campagna vaccinale e il buon andamento della stagione estiva, il trasporto aereo mondiale chiuderà l’anno con un fatturato stimato di circa 230 miliardi di euro, vale a dire poco più di un terzo di quello pre Covid che nel 2019 aveva superato la soglia dei 660 miliardi. Le previsioni fatte alcuni mesi fa hanno subìto una rivisitazione obbligata, alla luce della recrudescenza dei contagi in Europa iniziata a fine ottobre con l’incubo della quarta ondata che – seppur immotivatamente, visto che oggi gli strumenti di protezione (vaccino in primis) esistono – rischia di ridimensionare i già deboli segnali di ripresa del traffico aereo, soprattutto nel segmento leisure.
Prospettive per il trasporto aereo globale decisamente ottimistiche, per una ripresa definita come “straordinaria” secondo Bain & Company, che analizzando la domanda annuale, misurata in revenue passenger kilometers (Rpk) – l’ha trovata pronta a superare il totale del 2019.
Da un’indagine della società di consulenza Bain che ha analizzato la domanda globale del settore aereo emerge che la domanda di viaggi aerei continuerà a crescere nel Nord America e in Asia, ma meno in Europa, dove per il 2030 è atteso un calo della domanda intraregionale del 4%, equivalente a 3,6 miliardi di dollari di entrate mancate. Un risultato su cui peseranno il rallentamento economico, le pressioni inflazionistiche e gli effetti negativi della guerra in Ucraina.
La domanda di viaggi aerei continuerà a crescere nel Nord America e in Asia, ma meno in Europa, dove per il 2030 è atteso un calo della domanda intraregionale del 4%, equivalente a 3,6 miliardi di dollari di entrate mancate.
Dalla nuova edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook di Bain & Company Italia emerge che il budget degli italiani per gli acquisti natalizi è in diminuzione rispetto allo scorso anno per il 34% degli intervistati, in particolare per i millennial e la generazione X.
Bain & Company preannuncia un’estate positiva sul fronte del trasporto aereo, in particolare le compagnie low cost torneranno ad avere una capacità di posti ai livelli pre-pandemia. Al momento, è più difficile fare previsioni per l’inverno, a fronte della tendenza alla prenotazione sottodata. Il settore potrà tornare ai livelli pre-Covid non prima del 2025 e il primo a farlo sarà il Nord America, seguiranno Europa ed Asia. I tassi di crescita saranno superiori per i voli domestici rispetto a quelli long haul.
Dal canto suo, la società di consulenza ha abbassato le previsioni del fatturato globale per il 2022, che è stimato tra 475 e 501 mld di dollari. Nel 2019 era di 666 mld di dollari.
Il traffico online dei player del settore viaggi – treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing, tour operator – ha registrato una ripresa significativa nel 2021, nonostante non abbia ancora recuperato i livelli pre-Covid, da quanto emerge dalla Travel Digital X-Ray, la nuova ricerca di Bain & Company Italia che analizza le performance sui canali digitali (sito, app e social media) dei leader europei di diversi settori: treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing e tour operator.
Il settore del lusso ha sperimentato nel 2020 una caduta più forte rispetto alla crisi del 2009, che ha portato a un calo del 25% delle vendite. Tuttavia, le previsioni dell'ultimo rapporto della società di consulenza Bain & Company stimano che quest'anno il mercato recupererà almeno il 50% della perdita di profitti subita nel 2020. Inoltre l'agenzia specializzata Luxurycomm ha definito quali sono le cinque chiavi per essere vincenti in tempo di crisi.
1.- Migliorare l'identità del marchio per distinguersi dalla concorrenza e condividere un dialogo basato sul valore con i clienti.
Secondo la Banca d’Italia nel periodo giugno-agosto i viaggiatori esteri sono tornati in massa nel nostro paese e gli arrivi da Stati Uniti e Asia, che hanno colmato le assenze dall’Est, hanno visto una loro spesa salita dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un flusso che è proseguito, complice anche il clima eccezionalmente favorevole, anche a settembre e ottobre e che ha avuto un effetto benefico, segnalato dall’Istat sul pil nazionale del terzo trimestre, risultato superiore al previsto con un aumento dello 0,5% su base trimestrale. Rispetto ai livelli pre-pandemici per i flussi in ingresso di turisti il divario si è azzerato, mentre risulta solo lievemente negativo per quelli in uscita. A Roma e nel Lazio, a maggio-agosto, le presenze turistiche hanno ulteriormente accelerato anche se non sono tornate ai livelli pre pandemici. Il recupero del turismo nella Capitale ha dato uno slancio all’occupazione che ha segnato un +18% nel primo semestre, ma che ha comunque un respiro corto.
Per la Banca d’Italia nel mese di dicembre 2020 permane una drastica contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita. Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 138 milioni di euro, a fronte di 482 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (455 milioni) sono diminuite dell’81,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (317 milioni) sono scese dell’83,6. Nel quarto trimestre del 2020 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia si è contratta del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è diminuita dell’80,2%.
Secondo il rapporto sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di febbraio 2020 un surplus di 285 milioni di euro, inferiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (363 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.674 milioni) sono diminuite del 13,2%, quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.389 milioni) sono scese dell’11,3%.
Lo scorso febbraio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2022 (0,4 miliardi); le entrate turistiche sono aumentate del 31 per cento sui dodici mesi, a fronte di un incremento del 54 per cento delle uscite. Nei tre mesi terminanti a febbraio 2023 sia le entrate sia le uscite turistiche si sono collocate su livelli significativamente maggiori (rispettivamente del 40 e del 61 per cento) di quelli del corrispondente periodo del 2022. Mentre la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è stata lievemente inferiore ai valori pre-pandemici osservati nello stesso trimestre del 2019, quella degli italiani all’estero li ha superati di quasi l’8 per cento.
Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di giugno 2019 un surplus di 2.240 milioni di euro, superiore all'avanzo nello stesso mese dell'anno precedente (2.213 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (4.659 milioni) sono cresciute del 5,0 per cento, quelle dei viaggiatori italiani all'estero (2.418 milioni) sono aumentate dell'8,8.
Prosegue, a giugno, la crescita del numero e della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia e si incrementa anche il saldo della bilancia dei pagamenti turistica con avanzo di 3,2 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso mese del 2023 (3,0 miliardi).
Nel mese di luglio 2021, secondo il rapporto della Banca d’Itali, le spese dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute del 64,4% a 1,752 miliardi di euro mentre i turisti stranieri hanno speso, nel nostro paese, 3,191 miliardi (+17,2 per cento). Il saldo della bilancia, sebbene ampiamente positivo, scende a 1.439 milioni di euro contro i 1.658 milioni del luglio 2020. Rispetto alla situazione pre-Covid, nel luglio 2019, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono scese del 47%, quelle degli italiani all’estero del 42%. Nei tre mesi terminanti a luglio 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata del 66,3%. Il rapporto segnala come nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, precedente al diffondersi della pandemia di Covid-19, si rileva una contrazione del 62,1% per i flussi in ingresso e del 51,4% per quelli in uscita.
Lo scorso luglio il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 4,3 miliardi di euro, in aumento di 0,8 miliardi rispetto allo stesso mese del 2022. La spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (7,4 miliardi) è cresciuta del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre quella dei viaggiatori italiani all'estero (3,1 miliardi) è rimasta sostanzialmente invariata. Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (maggio-luglio) la spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 13% rispetto all'anno precedente e quella degli italiani all'estero del 14%. La spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è aumentata significativamente (+44% rispetto allo stesso periodo del 2022), a fronte di un calo di quella dei viaggiatori europei (-6%). La spesa degli italiani all'estero è cresciuta sia nelle destinazioni europee sia in quelle extra-europee (+14% per entrambe).
Lo scorso luglio il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 4,1 miliardi di euro, pressoché in linea con quello dello stesso mese del 2023.
Secondo il rapporto sul turismo internazionale della Banca d’Italia, a maggio, la bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un esiguo avanzo di 87 milioni di euro, a fronte di un saldo positivo di 2,1 miliardi nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (482 milioni di euro) sono diminuite dell’87,9%; mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (395 milioni) sono scese del 79,4 per cento.
La Banca d'Italia certifica il peso del turismo che, per il mese di maggio, ha registrato un’impennata da 2,2 miliardi del 2023 a 2,8 miliardi di quest’anno in aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2023 (2,2 miliardi).
Secondo il rapporto di Bankitalia su 'I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19'” ad ottobre è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid. Rispetto al mese di ottobre dello scorso anno le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%; quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%.
Dopo due anni di pandemia, il 2022 ha segnato il ritorno in grande spolvero dei visitatori stranieri, con un incremento della spesa che va oltre le aspettative. A certificarlo sono i dati della Banca d’Italia relativi al primo semestre. Le tabelle parlano infatti di una crescita della spesa del 308% sul 2021 e del 155,1% sul 2020, per un giro d'affari complessivo di 15,9 miliardi di euro (5,1 miliardi nel primo trimestre e 10,8 nel secondo). Solo nel mese di giugno, complice la revoca delle restrizioni anti-Covid, la bilancia dei pagamenti della Penisola ha registrato un avanzo di 2,5 miliardi di euro, rispetto ai 400 milioni dello stesso mese del 2021.
Nel mese di giugno 2020 i flussi turistici internazionali hanno registrato ancora un’ampia flessione tendenziale, pur se in lieve attenuazione rispetto ai tre mesi precedenti, con le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.045 milioni) che sono diminuite del 77,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (692 milioni) sono scese del 71,5 secondo la Banca d’Italia.
Secondo i dati della BAnca d'Italia si conferma anche nel mese di novembre il trend di ripresa della spesa turistica sia per quanto riguarda l’incoming sia per l’outgoing, Per quest’ultima voce in particolare, l’incremento anno su anno si attesta al 71% per un totale di 2,1 miliardi di euro, mentre gli stranieri arrivati in Italia hanno lasciato nelle nostre casse il 42% in più. La bilancia resta comunque in attivo per 0,3 miliardi di euro, un valore che si avvicina ormai a quelli del 2019. Guardando agli ultimi tre mesi analizzati (settembre-novembre) i tassi di crescita sono rispettivamente del 75 e del 43%.
Continua la crescita della spesa dei turisti stranieri in Italia ad aprile, nonostante la Pasqua, quest’anno, sia caduta in marzo e per la Banca d’Italia si evidenzia come nel mese sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (4,0 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,6 miliardi) siano cresciute nel confronto con aprile 2023 (rispettivamente, del 5 e dell’8 per cento).
Secondo i dati della Banca d’Italia lo scorso gennaio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,1 miliardi di euro, in marginale incremento rispetto al saldo nello stesso mese del 2022. Le entrate turistiche (2,1 miliardi) sono aumentate del 52%, a fronte di un incremento del 47% delle uscite (pari a 2,0 miliardi). Nel confronto con lo stesso mese del 2019, la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia risulta lievemente inferiore (del 3,8%), mentre quella degli italiani all’estero è leggermente superiore (del 2,2%). Nei tre mesi terminanti a gennaio 2023 sia le entrate turistiche sia le uscite si collocavano su livelli significativamente maggiori di quelli del corrispondente periodo del 2022, rispettivamente del 43 e del 67%.
Secondo i dati presentati dalla Banca d’Italia, in occasione del convegno “Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo”, il turismo genera oltre il 5% del Pil, circa il 6% dell’occupazione totale e ad esso è riconducibile il 40% delle esportazioni di servizi e il suo saldo con l’estero è strutturalmente in avanzo. Nell’ultimo ventennio la quota dell’Italia sulla spesa turistica mondiale ha subito un calo che non dipende unicamente dall’affermazione di nuove destinazioni, solo dal 2011 le entrate turistiche internazionali sono tornate a crescere a ritmi sostenuti, di oltre il 30% fino al 2017.
Secondo le statistiche sul turismo internazionale dell'Italia della Banca d'Italia ad aprile la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata di 3,8 miliardi con un avanzo di 1,4 miliardi contro i 1,1 miliardi dell'aprile 2022.
Secondo quanto emerge dalla Relazione annuale sul 2021 della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia italiana l’anno scorso il Pil italiano è cresciuto del 6,6%, recuperando due terzi dell’eccezionale contrazione del 2020 dovuta alla crisi sanitaria. Al recupero hanno contribuito anche in parte i flussi turistici che in entrata sono nettamente saliti a partire dai mesi estivi, pur restando più bassi di oltre il 20% rispetto a quelli precedenti la pandemia.
Il calo della spesa turistica complessiva è stato pari a due miliardi e mezzo di euro in meno nei soli primi mesi del 2020 nel Lazio secondo la Banca d'italia.Le presenze alberghiere nella Capitale sono calate del -77% nei nove mesi e la presenza estera indica un -80%. A settembre, prima della seconda ondata, la presenza turistica nella Capitale era solo l'8 per cento di quella dello stesso mese del 2019.
L’allentamento della morsa del covid fa ripartire il turismo nel Lazio, ma le presenze di stranieri continuano a mostrarsi deboli secondo il rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali. Lo scorso anno i flussi di turisti italiani hanno mostrato un ‘buon recupero’ (+25,1%), per quello che riguarda invece gli stranieri le presenze sono ancora in diminuzione (-29,7%).
Roma torna leonessa del turismo tricolore secondo l’ultimo rapporto reso disponibile dalla Banca d’Italia che vede nel travel il traino della sua “primavera” economica, unitamente al comparto delle costruzioni, che beneficia dell’onda lunga dei bonus. Il pil della regione è cresciuto del +3,7% nel 2022 grazie alla presenze turistiche che si sono intensificate anche nel primo quadrimestre, superando i livelli pre-pandemia (+4,3% degli italiani e un +1% di stranieri). Il superbonus (4,2 miliardi di euro, il 9% del totale nazionale) ha dato invece linfa alle costruzioni che ora guardano alle risorse del Pnrr e ai grandi eventi come il Giubileo e, forse, l’Expo 2030.
I turisti tornano ad affollare il centro di Roma e le risorse affluite per i cantieri del Giubileo e del Pnrr, hanno tenuto in piedi l’economia della Capitale e della regione nel 2023, smorzando il calo dell’industria degli anni della pandemia per l’analisi redatta dalla Banca d’Italia sull’economia del Lazio che conferma nei numeri quanto empiricamente tocca con mano ogni giorno chiunque frequenti la Capitale.
Tra la metà di giugno e la metà di agosto, nelle regioni italiane si è registrato un recupero della domanda di lavoro trainato dal settore turistico secondo il rapporto “L’economia delle regioni italiane – Dinamiche recenti e aspetti strutturali” della Banca d’Italia. Il comparto del turismo – si legge nello studio – genera circa il 6% del valore aggiunto italiano e nell’ultimo decennio ha beneficiato di una sostenuta crescita della spesa dei viaggiatori stranieri.
Quasi 21 miliardi di euro in venti mesi è la perdita di fatturato nell’arco temporale dell’emergenza Covid che il settore del turismo organizzato ha subito senza poter contare su un adeguato piano di sostegni secondo Bankitalia.
Ed in effetti se tra il 2010 e il 2019 il numero di occupati del settore turistico era cresciuto al ritmo del +2,2% come media annuale, a fronte di un calo nella media del terziario (-0,4) e in misura più intensa rispetto al totale dell’economia (0,4), tra il 2020 e il 2021 si sono purtroppo create tutte le premesse di un tracollo degli addetti al comparto che potrebbero passare dagli attuali 86mila a meno di 45mila.
Un dimezzamento traumatico che significherebbe soprattutto il più grave impoverimento di professionalità e knowledge tra tutti i settori produttivi del Paese, col rischio di fare del nostro mercato una terra di conquista per holding e Ota estere considerando inoltre che la componente “a termine”, ovvero la categoria di addetti più vulnerabile, nel 2021 ha subìto un crollo del 31%.
Secondo l’indagine campionaria svolta dalla Banca d’Italia nel mese di febbraio 2021 i flussi turistici internazionali hanno registrato una contrazione tendenziale in linea con i tre mesi precedenti, pur se in lieve attenuazione. Rispetto a febbraio 2020, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del 79% (357 milioni di euro, da 1.702), quelle dei viaggiatori italiani all’estero del 69,5% (430 milioni, da 1.410); il saldo della bilancia dei pagamenti turistica è risultato negativo (-73 milioni), a fronte di un avanzo di 293 milioni nello stesso mese dell’anno precedente.
Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia - che reitera le stime diffuse lo scorso 13 giugno - l'economia italiana è continuata a crescere "a ritmo moderato" nel secondo trimestre 2024, dopo il +0,3% dei primi tre mesi dell'anno, spinta dai servizi e in particolare dal turismo con la manifattura che prosegue invece in flessione.
La Banca d’Italia nella sua indagine sul turismo internazionale segnala che nel 2022 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, riportandosi quindi in prossimità dei livelli antecedenti la pandemia, anche se, in termini reali, risulta ancora inferiore di quasi il 10%. Anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in misura analoga derivando un consistente ampliamento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica, tornato al livello del 2019 (all`1% del Pil, dallo 0,5% nel 2021). In un contesto di ripresa del turismo internazionale a livello globale, ad eccezione dei Paesi asiatici in cui le restrizioni ai movimenti si sono protratte per larga parte del 2022, la quota di mercato dell’Italia è significativamente cresciuta, dal 3,9 al 4,5%.
Secondo l’indagine straordinaria sulle famiglie italiane della Banca d’Italia, avviata dopo lo scoppio della pandemia, sono migliorate ad aprile le attese delle famiglie sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro, con la percentuale di chi si aspettava un peggioramento ridotta al minimo dalla primavera dell’anno scorso.
Ancora ad aprile, però, il 30% ha dichiarato di aver percepito nell’ultimo mese un reddito più basso rispetto al pre Covid, ma oltre il 70% dei nuclei si attende per il 2021 un reddito in linea con il 2020.
Consumi ancora fortemente condizionati dalla pandemia con l’80% delle famiglie che hanno ridotto le spese per hotel, bar e ristoranti e hanno fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.
Per la Banca d'Italia cresce la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, ma anche quella degli italiani all’estero, a maggio il saldo della bilancia turistica dei pagamenti in Italia è risultato in surplus di 2,3 miliardi, in lieve aumento sia rispetto al 2022, sia anche rispetto al 2019 Sia la spesa degli stranieri nel nostro Paese, sia quella degli italiani all’estero sono risultate in aumento, la prima del 20 e la seconda del 25% per cento rispetto al mese corrispondente dello scorso anno. Nel confronto con il periodo precedente a quello della pandemia, entrambi i flussi continuano a collocarsi su livelli superiori al 2019, rispettivamente del 12% per quelli in entrata e del 20% per quelli in uscita.
Secondo l’analisi della Banca d’Italia le presenze turistiche nel Lazio durante i primi 8 mesi dell’anno hanno raggiunto e superato i livelli pre-Covid, segnando uin +1,8% rispetto al 2019. Forte la ripresa degli stranieri, che nel periodo gennaio agosto hanno segnato un +77% di arrivi rispetto allo scorso anno, contro un +49% degli italiani.
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia recupera, nel 2021, la spesa dei turisti stranieri in Italia (e quella degli italiani all’estero) ma i flussi restano ancora la metà di quelli del 2019. Lo scorso anno si è registrato un avanzo della bilancia turistica pari allo 0,5% del PIL, in marginale miglioramento rispetto al 2020; il surplus era dell’1,% del prodotto nel 2019. La spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è aumentata di circa il 25% rispetto al 2020, quella dei viaggiatori italiani all’estero di oltre il 30%; entrambi i flussi restano circa la metà di quelli nel 2019.
Segnali decisamente positivi per il comparto del turismo arrivano dal report della Banca d'Italia sulla bilancia turistica. Nel documento emerge come la ripresa dei viaggi abbia spinto in alto le cifre sia delle entrate che delle uscite, favorendo così anche l'avanzo di settore.
Aumentano gli arrivi dei turisti stranieri in Italia e sale vertiginosamente la spesa: +23% nel 2023 secondo i dati diffusi da Banca d'Italia, le entrate sono cresciute del 17% e la bilancia turistica ha fatto segnare un avanzo di 20,2 miliardi, +18,2 miliardi rispetto al 2022. Il merito va ascritto, in particolare, ai viaggiatori extra Ue.
Spicca il volo la spesa turistica per incoming e outgoing nell’istantanea statistica per il 2023 scattata dalla Banca d'Italia nella sua consueta bilancia dei pagamenti turistici.
Lo scorso ottobre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 1,9 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo nello stesso mese del 2021 (1,4 miliardi) e, in misura minore, nel confronto con il 2019 (1,7 miliardi). Le entrate turistiche (pari a 4,0 miliardi) sono cresciute del 48 per cento rispetto a ottobre del 2021, mentre per le uscite (pari a 2,1 miliardi) l'incremento è stato del 61 per cento.Negli ultimi tre mesi per i quali sono disponibili i dati (agosto-ottobre) la spesa degli stranieri in Italia è risultata del 40% superiore a quella del corrispondente periodo del 2021, mentre quella dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata del 78 per cento. Si conferma per entrambi i flussi il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemici.
I dati di Banca d'Italia per il terzo trimestre dell’anno rilevano un incremento di 9,8 punti percentuali nella spesa degli stranieri nel nostro Paese.
A settembre la bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,3 miliardi di euro, in linea sia con il saldo nello stesso mese del 2021 sia con quello del 2019. Le entrate turistiche (pari a 5,2 miliardi) sono aumentate del 39% rispetto a settembre dello scorso anno, mentre le uscite (pari a 2,9 miliardi) sono quasi raddoppiate. Nel terzo trimestre le spese degli stranieri in Italia e dei viaggiatori italiani all'estero sono state ampiamente superiori a quelle del corrispondente periodo del 2021 (rispettivamente del 51 e 79 %). Per entrambe sono stati pienamente recuperati i valori pre-pandemici.
Nello specifico dei dati della Banca d'Italia emerge che nove viaggiatori stranieri su dieci hanno abbandonato l’Italia tra aprile e giugno con 21 milioni di viaggiatori in meno, di conseguenza 84 milioni di pernottamenti in meno che si traducono in un drastico -10 miliardi di spesa, che passa da poco più di 12 miliardi del 2019 a 1,8 di quest’anno. Il dato peggiore tra i Paesi rilevati spetta al Canada, che con -93% porta il numero degli arrivi da quasi 400mila dello stesso periodo del 2019 ad una cifra che supera poco più le 25mila unità.
Le prospettive di un’estate eccezionale per l’incoming italiano si fanno sempre più concrete esaminando i dati Bankitalia relativi al primo bimestre del 2022 che parlano di una spesa quadruplicata da parte degli stranieri venuti nel nostro Paese.
A gennaio e febbraio, sottolinea Coldiretti sulla base di questi dati, sono arrivati ben 2,532 milioni di viaggiatori stranieri che hanno speso 3,146 miliardi di euro, il 300% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nei dodici mesi che terminano a maggio 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 49,7 miliardi di euro (il 2,8% del PIL), da 45,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2019. E’ quanto informa
Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di novembre 2017 un surplus di 493 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (417 milioni).
Secondo il rapporto mensile sul turismo internazionale della Banca d’Italia il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di settembre 2017 un surplus di 1.985 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (1.757 milioni).
Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di agosto 2018 un surplus di 2.398 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (2.135 milioni). Lo evidenzia il rapporto sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia secondo cui le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (5.821 milioni) sono cresciute del 7,1% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (3.424 milioni) sono aumentate del 3,7%.
Secondo l’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2018 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata a un tasso sostenuto (6,5%) – raggiungendo quasi 42 miliardi di euro – sospinta dai turisti provenienti dall’Europa e dal Nord America. La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in modo meno marcato (3,8%). Il numero di visitatori che pernottano in Italia è cresciuto di circa 4 milioni rispetto al 2017. Decisamente meno forte è stato invece l’aumento dei visitatori stranieri in Germania e soprattutto in Spagna, il secondo paese al mondo per numero di arrivi, dopo la Francia.
Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).
Secondo la Banca d’Italia prosegue ad agosto il recupero della spesa dei turisti stranieri in Italia, seppure resta un calo del 28% rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il saldo turistico (2,4 miliardi) è tornato sul livello dello scorso anno. Nei dodici mesi fino ad agosto 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 52,2 mld di euro (il 3,1% del Pil).
Secondo i dati della Banca d’Italia la spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2018 è ammontata a 41,5 miliardi di euro con una crescita del 6,1% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute a 25.568 milioni (+4,1%). L’avanzo è stato di 15.981 milioni di euro, a fronte di uno di 14.597 milioni dell’anno precedente. Nel solo mese di dicembre il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha visto un surplus di 409 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (354 milioni).
I dati pubblicati dalla Banca d'Italia sul turismo internazionale dell'Italia descrivono per il 2017 un aumento dei flussi in entrata e in uscita rispetto all'anno precedente, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. Quest'ultima (per quanto riguarda i viaggiatori stranieri in Italia) è cresciuta a un tasso più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, determinando una lieve crescita della quota di mercato del nostro Paese.
Secondo i dati della Banca d’Italia nel 2017 si è registrato un avanzo di 15.011 milioni di euro, a fronte di uno di 13.812 milioni dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (38.974 milioni) sono aumentate del 7,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (23.963 milioni) del 6,3%. Nel solo mese di dicembre 2017 il surplus è stato di 399 milioni di euro, superiore all’avanzo nello stesso mese dell’anno precedente (286 milioni). Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.955 milioni) sono cresciute del 9,9% e quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.556 milioni) sono aumentate del 4,2%. Nel quarto trimestre dell’anno la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta del 2,7%.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)
Secondo un’analisi della Banca d’Italia le moratorie e i prestiti garantiti dallo Stato hanno sostenuto le aziende italiane del settore turismo che sino ad ora non hanno ancora subito i riflessi del pesante ribasso dovuto al Covid per una consistente mancanza delle presenze straniere, ma ora che il comparto è ripartito si profilano dei rischi di sovraindebitamento. Le imprese turistiche hanno fronteggiato il maggiore fabbisogno di liquidità che ne è derivato facendo ampio ricorso ai finanziamenti erogati da banche e società finanziarie; il ricorso alle moratorie e alle garanzie previste dagli interventi pubblici è stato più intenso rispetto agli altri settori in tutte le aree del Paese.
La flessione dell’attività economica causata dalla pandemia si rifletterà – anche dopo le misure di sostegno approntate dal Governo – in un aumento delle probabilità di insolvenza delle imprese, con una probabilità media complessiva di default che sale al 3-4,4% e che si concentra sui settori più colpiti: ristorazione, alloggio, attività artistiche, dove le percentuali si attestano rispettivamente a quasi il 6% per le prime due, e a più del 4% per la terza.
Dal 19 giugno, dopo Puglia e Veneto, anche l’Abruzzo partecipa alla fase sperimentale della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR).
Dal 13 giugno la sperimentazione della Banca Dati Strutture Ricettive raggiunge anche il Veneto.
Questa prima fase della BDSR, partita il 3 giugno in Puglia, compie un ulteriore passo avanti anche in seguito al decreto sull’interoperabilità che il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha firmato lo scorso giovedì 6 giugno.
Il turismo sportivo nel 2022 ha generato un giro d’affari di oltre 7,2 miliardi di euro agli stessi livelli del 2019 secondo l’Osservatorio sullo Sport System italiano di Banca Ifis, che parla di un fatturato che supera i 100 miliardi per un’incidenza sul Pil del 3,4%. Stando all’Osservatorio, la spesa pro capite dei turisti sportivi è al +9%: merito, questo, dell’incremento delle attività svolte durante il viaggio con picchi del +27% per visite a mostre, musei e simili e nonostante l’aumento dei costi, soprattutto della biglietteria, dovuti all’inflazione. Positivo anche il contributo all’occupazione, con oltre 405mila addetti che operano a più livelli nel settore che conta 67mila società sportive, 10mila imprese produttrici, 9.500 società di gestione impianti e 50 tra società editoriali e di scommesse. Tali dati, si legge nel report, “acquisiscono ancor più valore se si considera che, complici anche le tensioni geopolitiche, i flussi turistici hanno registrato 4 milioni di presenze in meno rispetto al periodo pre-crisi.
Secondo i dati diffusi dal Market watch ‘Ecosistema della bicicletta’ di Banca Ifis, il cicloturismo ha un peso sempre più rilevante all’interno del tessuto economico nazionale.
Grandi progetti R&S: bandi ICT Agenda digitale e Industria sostenibile - Domande frequenti (FAQ)
Grandi progetti di ricerca e sviluppo - Decreti ministeriali 15 ottobre 2014
1. Con riferimento al criterio "capacità del soggetto da valutare di
rimborsare il finanziamento agevolato", di cui alla lettera a), punto 2.i
dell'allegato n. 12 del decreto direttoriale 30 aprile 2015, quale è il
punteggio minimo da raggiungere al fine della positiva conclusione della
fase istruttoria?
Come previsto dall'allegato n. 12 (pg. 68) del decreto direttoriale 30
aprile 2015, il punteggio relativo al criterio di cui alla lettera a),
punto 2.i (da valutare per tutti i soggetti proponenti ad eccezione degli
spin-off) deve risultare pari ad almeno 3,2. Tale valore minimo è riferito
al punteggio relativo al predetto criterio e non al valore dell'indicatore
sulla base del quale è calcolato il punteggio, come indicato per mero
refuso in altra parte dello stesso allegato n. 12.
2. Nel caso in cui i bilanci approvati e depositati dal soggetto proponente
o dalla controllante di quest'ultimo, sono stati redatti secondo i criteri
IAS, il proponente è, comunque, tenuto a presentare la dichiarazione
sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di cui all'allegato
n. 8 del DD 30/04/2015?
La dichiarazione sostitutiva d'atto notorio relativa ai dati contabili di
cui all'allegato n. 8 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015 deve essere
compilata e presentata anche dai soggetti proponenti che abbiano redatto i
propri bilanci o quelli della controllante (nel caso vengano utilizzati
questi dati) secondo i criteri IAS. In tali casi, gli importi da indicare
nelle tabelle devono riguardare le specifiche voci di bilancio determinate
mediante una riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto
Economico secondo rispettivamente gli articoli 2424 e 2425 del Codice
Civile. In tale ipotesi, il soggetto proponente deve allegare in sede di
presentazione della domanda di agevolazione anche un'apposita dichiarazione
volta ad attestare la corrispondenza tra i dati indicati e i bilanci
redatti secondo i criteri IAS. Tale dichiarazione deve essere firmata
digitalmente dal legale rappresentante e controfirmata, sempre in forma
digitale, dal Presidente del Collegio sindacale, revisore unico, dottore
commercialista, ragioniere o perito commerciale, consulente del lavoro o
responsabile del centro di assistenza fiscale.
Integrazione alla FAQ N. 2
La risposta alla presente FAQ è stata superata dall'emanazione del decreto
direttoriale 23 giugno 2015 che ha modificato la dichiarazione (di cui
all'allegato n. 8 al decreto direttoriale 30 aprile 2015) inerente i dati
contabili utili per il calcolo dei parametri relativi alla solidità'
economico-finanziaria del soggetto proponente di cui all'articolo 10, comma
3 ed al punto a.2 dell'allegato n. 2 del d.m. 15 ottobre 2014 e s.m.i.
3. Lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda di agevolazione
a valere sul bando Agenda digitale e una a valere sul bando Industria
sostenibile? Se è sì, ci sono delle limitazioni a riguardo, previste dalle
disposizioni di cui ai decreti ministeriali 15 ottobre 2014?
L'art. 3, comma 3 del decreto direttoriale 30 aprile 2015 prevede che:
"Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare, a
valere sul medesimo bando Agenda digitale o Industria sostenibile, una sola
istanza preliminare nell'arco temporale di 365 giorni, a meno che la stessa
non sia stata fatta oggetto di una valutazione negativa di cui all'articolo
4, comma 4, e venga a tal fine riformulata". Inoltre, l'art. 4, comma 3 del
decreto ministeriale 15 ottobre 2015 (bando Industria sostenibile) prevede
che: "Non sono agevolabili a valere sul presente decreto i progetti che, in
ragione dell'attività svolta e delle relative caratteristiche, sono
integralmente finanziabili a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo
economico 15 ottobre 2014 concernente i grandi progetti strategici nel
settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
elettroniche (ICT) coerenti le finalità dell'Agenda digitale italiana.".
Pertanto, lo stesso soggetto proponente può presentare una domanda a valere
sul bando Agenda digitale e una domanda a valere sul bando Industria
sostenibile nel caso in cui le domande abbiano ad oggetto due progetti di
ricerca e sviluppo inerenti tecnologie e ambiti differenti, relativi
rispettivamente a quelli previsti dal bando Agenda digitale e dal bando
Industria sostenibile.
Nel caso in cui, invece, i progetti siano entrambi riconducibili alle
tecnologie abilitanti dell'informazione e delle comunicazioni elettroniche
(ICT) previste dal Bando Agenda digitale, l'impresa proponente, non potendo
presentarli sul bando Industria sostenibile (a causa della suddetta
limitazione di cui all'art. 4, comma 3 del DM 15.10.2014), può presentare
solo una domanda a valere sul Bando Agenda digitale (al fine di non
incorrere nel divieto di cui al richiamato art. 3, comma 3 del Decreto
direttoriale 30.4.2015).
4. Ai fini dell'attribuzione della maggiorazione del contributo alla spesa,
di cui all'articolo 6, comma 2, dei decreti 15 ottobre 2014, prevista nel
caso in cui il progetto sia realizzato nell'ambito di forme di
collaborazione internazionale o con il contributo esterno di almeno un
Organismo di ricerca, l'accordo di collaborazione o il contratto deve
essere sottoscritto prima della presentazione della domanda di
agevolazioni?
No, al fine di consentire il rispetto della regola attinente l'effetto di
incentivazione dell'aiuto, l'accordo di collaborazione internazionale o il
contratto con l'Organismo di ricerca per la realizzazione del progetto di
ricerca e sviluppo oggetto della domanda di agevolazioni deve essere
sottoscritto successivamente alla presentazione della domanda di
agevolazioni. In ogni caso, per il riconoscimento della maggiorazione, tale
accordo/contratto deve essere inviato al Soggetto gestore successivamente
alla presentazione della domanda di agevolazioni, ma, comunque, prima della
conclusione dell'attività istruttoria, secondo quanto indicato
nell'articolo 7 del Decreto direttoriale 30 aprile 2015.
Si ricorda, inoltre, che nel piano di sviluppo allegato alla domanda di
agevolazioni ed, in particolare, nel punto 12 relativo agli elementi a
supporto della richiesta di maggiorazione del contributo, devono essere
fornite tutte le informazioni utili all'attribuzione della maggiorazione,
ancorché relative ad atti ancora da formalizzare.
5. Nell'ambito della presentazione di un progetto congiunto i contratti di
collaborazione secondo quale forma devono essere stipulati?
Nel caso di un progetto congiunto l'articolo 3, comma 2, dei decreti
ministeriali 15 ottobre 2014 stabilisce che "i progetti devono essere
realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo
esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato. Il contratto di
rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una
collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione
delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto
proposto". I predetti contratti di collaborazione devono essere validi e
stipulati con le modalità e nelle forme previste dalle prescrizioni
normative che regolano la tipologia di contratto prescelto.
6. Con riferimento al criterio di valutazione inerente "l'ammontare delle
spese di R&S sostenute in Italia in rapporto al fatturato", riportato nel
punto a.1.i dell'allegato n. 12 al decreto direttoriale 30 aprile 2015,
quali spese di ricerca e sviluppo sono considerate?
La valutazione dell'ammontare delle spese di R&S sostenute in Italia in
rapporto al fatturato viene effettuata sulla base dei dati indicati dal
soggetto proponente nell'allegato n. 8 del decreto direttoriale 30 aprile
2015 e, in particolare, per quanto riguarda le spese di R&S sulla base
della "Variazione rispetto all'esercizio precedente delle spese in R&S
sostenute in Italia". A tal fine, come indicato nello stesso allegato,
devono essere prese in considerazione esclusivamente le spese di ricerca e
sviluppo capitalizzate in bilancio nella voce B.2 dell'Attivo, per la parte
di tali spese sostenute in Italia.
L’analisi di Banca d’Italia certifica ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, la drammaticità della situazione vissuta dal settore turistico ed alberghiero in particolare.Nei soli mesi del 2020 mancano all’appello 26,7 miliardi di spesa turistica internazionale nel nostro Paese. Una perdita che grava particolarmente proprio sugli alberghi come evidenziato dall’approfondimento che registra una sensibile diminuzione della quota di pernottamenti in albergo rispetto ad altre formule di ricettivo e la riduzione del peso dell’alloggio nella spesa complessiva destinata alla vacanza.
La guerra colpisce anche il turismo. bloccate le prenotazioni per il 2022
I dati di Bankitalia diffusi oggi e relativi alla spesa dei turisti stranieri in Italia nel 2021 raccontano di un parziale recupero lo scorso anno nel confronto con il 2020, ma con un dato comunque ancora sotto il 50% rispetto al 2019. Una situazione che fotografa le difficoltà in particolare delle città d'arte, i principali hub del turismo italiano, dove si scaricano con estrema gravità gli effetti della crisi.
Con una stima di 700 milioni di turisti che hanno viaggiato all’estero tra gennaio e settembre, ovvero più del doppio (+133%) del numero registrato nello stesso periodo nel 2021; un volume che equivale al 63% dei livelli del 2019 il settore dei viaggi si avvia a raggiungere il 65% del suo livello pre pandemico. È il pre consuntivo tracciato dal World Tourism Barometer dell’Unwto che conferma gli scenari che gli stessi analisti dell’organizzazione mondiale del turismo avevano delineato al termine della stagione estiva. Risultati favoriti dalla forte ripartenza della domanda repressa nel periodo emergenziale, dal miglioramento dei livelli di fiducia e dalla revoca delle restrizioni in un numero crescente di destinazioni. Unica eccezione la Cina, mercato ancora chiuso al turismo internazionale e che quindi stenterà anche nel primo periodo del 2023.
Si è riunita oggi, 30 luglio, l’Assemblea di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. L’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che è composto da Gianluigi Vittorio Castelli, Gianfranco Battisti, Flavio Nogara, Andrea Mentasti, Cristina Pronello, Francesca Moraci, Wanda Ternau. Il Consiglio di Amministrazione è nominato per il triennio 2018-2020.
Negli ultimi anni il lavoro nel mondo del turismo è cambiato, le nuove tecnologie hanno aperto strade inaspettate, offrendo diverse opportunità, anche ai giovani. Per questa ragione la formazione professionale ha oggi un’importanza fondamentale per chi opera nel settore.
Il 48% dei turisti negli ultimi due anni ha scelto almeno un viaggio motivato dalla curiosità di degustare i prodotti locali e di scoprire i luoghi di produzione – ha dichiarato in un comunicato stampa il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti - spendendo in turismo enogastronomico circa un terzo del suo budget.
La decisione di abrogare i voucher, dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti, rappresenta un passo indietro nel mercato del lavoro e una scelta frettolosa che sta creando problemi a molte realtà industriali della filiera turistica soprattutto per quelle attività che per loro natura sono di per sé occasionali e per le quali al momento il legislatore non ha previsto un valido strumento alternativo .
I voucher, più volte oggetto di interventi normativi, prevedevano già dei consistenti limiti relativi al loro utilizzo ma piuttosto che intensificare i controlli per denunciare situazioni di abuso si è preferito ricorrere alla loro eliminazione. Tra l’altro la cancellazione repentina del voucher, connessa alle forti limitazioni che il legislatore già da diversi anni ha posto sul lavoro intermittente, rischia di ridurre la flessibilità delle imprese generando un buco normativo.
Stazioni e aeroporti sono luoghi di aggregazione, il primo punto di contatto tra i viaggiatori e la loro destinazione, in cui il travel retail a seguito di riforme strutturali e legislative ha la possibilità di svilupparsi e di divenire importante in termini economici per la sostenibilità del business.
Il travel retail, che si stima solo in Europa varrà 16 miliardi di euro di vendite entro il 2029, deve diventare per le aziende il modo per avvicinare i consumatori e per conquistarne di nuovi, facendo in modo che questi continuino ad acquistare il brand anche una volta tornati a casa.
Porre l’attività commerciale al servizio dei viaggiatori è fondamentale, conclude Battisti, per stimolare la crescita economica del Paese.
Lo shopping diventa sempre più una motivazione del viaggio - ha dichiarato il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti in un comunicato stampa - e nonostante la globalizzazione, il fascino di acquistare prodotti legati al territorio visitato è parte integrante dell’esperienza del viaggio.
Il 27 settembre con la celebrazione della Giornata mondiale del turismo dedicata alla promozione dell’accessibilità universale, ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti in un comunicato stampa, vogliamo sottolineare l’importanza di un comparto ancora troppo poco sostenuto dalle politiche del turismo.
Nonostante siano 127 milioni in Europa e 10 milioni in Italia i disabili e gli over 65 la loro integrazione nella società civile non è ancora pienamente completa.
Per garantire un’adeguata mobilità a questo segmento di turisti che desidera viaggiare è necessario che il nostro Paese investa maggiormente sull’accessibilità delle destinazioni iniziando dai mezzi di trasporto e dalle infrastrutture, coinvolgendo anche le strutture ricettive e tutti i servizi connessi.
Dobbiamo farlo attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali per consentire a tutti la fruizione del patrimonio turistico con la consapevolezza che l’accessibilità nel turismo oltre ad essere un valore etico è anche una grande opportunità economica per i territori.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)
I dati del XXI Rapporto sul turismo presentati alla Bit ritraggono un Paese - ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti in un comunicato stampa - in cui il valore aggiunto del turismo nel 2016 è stato di 100 miliardi, pari a tre volte quello prodotto dall’agro alimentare, ed in cui gli esercizi ricettivi hanno registrato 403 milioni di presenze.
Secondo un sondaggio condotto da Bcd Travel oltre il 60% dei viaggiatori d'affari intervistati prevede di tornare a viaggiare regolarmente entro la metà del 2021 ed entro la fine dell'anno questa cifra potrebbe essere superiore al 90%. Mentre il 13% degli intervistati ha affermato di viaggiare già regolarmente per lavoro, un vero e proprio ritorno dei viaggi d'affari dipenderà in gran parte dall'allentamento dei lockdown e delle restrizioni di viaggio.
Secondo i risultati dell’indagine di BCD Travel la maggioranza dei viaggiatori noleggia un’auto per visitare le sedi aziendali, incontrare clienti o fornire servizi in loco. Le motivazioni principali alla base della scelta dell’auto rispetto ad altri mezzi di trasporto includono la comodità (64%), la velocità (36%), la mancanza di alternative (32%) e il costo (30%).
Secondo un sondaggio di BCD Travel su 164 acquirenti di viaggi in tutto il mondo, l’importanza della gestione delle spese e dei viaggi è aumentata di priorità, raggiungendo il livello più alto dal 2020.
Bcd Travel ha analizzato la trasferta di lavoro tramite il mezzo aereo, focalizzandosi sul comportamento dei viaggiatori, sulle sfide affrontate e sul livello di soddisfazione. Quasi la metà dei partecipanti paga per la selezione del posto a sedere. Altri scelgono di pagare per i bagagli in stiva o a mano, se non inclusi nel prezzo del biglietto. Servizi aggiuntivi come l‘imbarco prioritario, lo spazio extra per le gambe e i controlli di sicurezza rapidi sono molto apprezzati.Metà dei viaggiatori preferisce acquistare biglietti completamente o parzialmente rimborsabili per maggiore flessibilità. Tuttavia, il prezzo del biglietto resta un fattore cruciale, con quattro viaggiatori su dieci che scelgono l’opzione più economica, indipendentemente dalle politiche di cancellazione o cambio.
I numeri di Bcd del business travel, da gennaio a maggio 2024, parlano di crescita. A parità di transazioni i volumi crescono del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 20% sul 2023. A parità di transazioni abbiamo volumi molto più alti, perchè il prezzo medio dei servizi che offriamo sul mercato è cresciuto.
“Quanto dichiarato da ABI in occasione dell’assemblea dell’associazione bancaria va nella giusta direzione, c’è piena consapevolezza dei rischi per il credito alle imprese e apprezziamo l’impegno ad intervenire sulla questione.Resta comunque la preoccupazione degli operatori del settore per gli aumenti dei tassi voluti dalla BCE che si stanno susseguendo in questi mesi e che si scaricano sulle aziende, in particolare su quelle alberghiere, che hanno dovuto fare ampio ricorso al credito in epoca Covid per affrontare il blocco pressoché totale delle attività che si è protratto per oltre 2 anni – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Albergh.”Nel 2021 il Centro Studi Confindustria aveva analizzato il quadro generale registrando una crescita dell'indebitamento delle imprese del settore del +45,6% rispetto a +34,5% di altri settori economici.
Dallo studio di BCG ‘Steering Consumers to Greener Travel and Tourism Choices’, basato su una ricerca che ha coinvolto 19.000 consumatori di 8 Paesi, emerge che oltre il 40% delle emissioni del settore è determinato dalle scelte dei consumatori e che l’80% di questi dichiara di essere preoccupato per l’ambiente.
I Millennial e i viaggiatori che dispongono di un reddito medio-alto potrebbero trainare la ripresa del travel nel 2021 secondo il Berkshire Hathaway Travel Protection, che ha diffuso i risultati del suo ultimo sondaggio ‘State of travel Insurance’, condotto nell’arco di dieci settimane e focalizzato sulle aspettative dei turisti per i prossimi mesi. I giovani Millennial e i viaggiatori con redditi elevati hanno dichiarato di voler spendere di più per i viaggi nel 2021 e di essere interessati maggiormente alla prenotazione di crociere, viaggi in solitaria o all’estero.
Secondo il rapporto sulle valute maggiormente convertite in Euro di Best and fast change quelle dell’Est registrano un deciso incremento, con il dinaro kuwaitiano in testa alla classifica. Nel 2017 gli scambi di questa moneta hanno segnato un +55% sull’anno precedente. Aumenti decisi anche per Shekel israeliano (+30%), Yen, (+16%), Rublo (+14%) e Lira turca (+13,6%). Per quanto riguarda i valori assoluti, al primo posto si piazza lo Yuan cinese (che sull’anno precedente segna un +5%).
“Sarebbe una vera follia far ripartire il 16 ottobre le cartelle esattoriali di Equitalia, i pignoramenti e quant’altro: insieme allo stato d’emergenza, il Governo deve mantenere in vita tutte le misure, che tutelano, sia pur minimamente, la sopravvivenza delle imprese”. Paolo Bianchini (Movimento Imprese Ospitalità Italia) lancia l’ennesimo grido d’allarme: “Le nostre aziende vivono una drammatica crisi di liquidità, ci sono stati suicidi, ogni giorno qualche bar o ristorante chiude definitivamente e il Governo, che assiste passivo a questa tragedia economica e sociale, adesso ha la bella idea di far ripartire nove milioni di cartelle esattoriali”.
“Al Premier Conte non è ancora chiaro: gli imprenditori della ristorazione, della bar industry e di tutto l’indotto sono ormai alla fame, chi non ha già chiuso rischia di farlo e tutto questo è dovuto ai drammatici errori del Governo, che ci ha costretto a bloccare le attività per tre mesi e non ci ha mai dato un aiuto concreto.
Nel weekend appena passato solo per le indiscrezioni circolate sulla stampa e per la paura che il Governo sta infondendo negli Italiani abbiamo già registrato forti perdite rispetto alla settimana scorsa.
“Continuiamo a leggere notizie contraddittorie sul destino dello smart working, che dal 15 ottobre dovrebbe chiudere definitivamente la fase del ‘tutti a casa’ senza regole. Col massimo rispetto per i diritti dei lavoratori e per le loro esigenze personali, riteniamo che i dipendenti pubblici debbano riprendere a lavorare in presenza, in modo continuativo, per garantire l’efficienza degli uffici, che in questi mesi hanno sofferto moltissimo, creando gravi disagi al cittadino-utente.
"È arrivato il momento di unire le forze, di compattare tutte le associazioni di categoria del mondo dell’ospitalità, per difendere il nostro settore, fondamentale per tutta l’economia italiana e chiamare a raccolta tutte le partite iva soffocate dalle decisioni improvvisate del Governo Conte". Paolo Bianchini, presidente nazionale di MIO ITALIA (*Movimento Imprese Ospitalità aderente a Federturismo Confindustria*), lancia un appello deciso, dopo il Decreto Natale del Governo: "Non possiamo più aspettare, le nostre aziende stanno soffocando e il governo ci ha continuamente tolto ossigeno, adottando solo scelte scellerate, lontane dalla realtà del quotidiano e “aiutandoci” con elemosina di Stato.
Vorremmo sapere in base a quale evidenza scientifica il professor Fabrizio Pregliasco afferma a
Sono supposizioni senza nessun supporto dato dalla scienza, tra l’altro nel verbale del Cts del 17 Ottobre si davano indicazioni di lasciare aperti bar e ristoranti anche nella fascia serale, contrariamente alla decisione poi assunta dal Governo. Chiediamo quindi, come Mio Italia, di sapere in funzione di quale riflessione e in funzione di quale evidenza scientifica vengano rilasciate certe dichiarazioni allarmistiche che gettano nel panico migliaia di imprenditori e famiglie italiane già ridotte sul lastrico.
“Mercoledì incontreremo al Ministero dell’Economia nuovamente il sottosegretario On.Villarosa e ribadiremo che l’unica strada percorribile, per salvare il settore, è quella di uno scostamento di Bilancio ad hoc, per un importo di 20 miliardi di euro, da girare in tempo reale sui nostri conti correnti. Il sottosegretario ha già dato la sua piena disponibilità a intraprendere questa via e ci auguriamo che, adesso, si passi dalle parole ai fatti“.
La notizia del suicidio del ristoratore fiorentino, angosciato dalla difficile situazione economica, seguita al blocco dell'attività, e dalle scarsissime prospettive di ripresa, conferma in modo drammatico quanto sosteniamo da tempo: stiamo andando incontro a una catastrofe sociale, che colpirà, prima di tutti gli altri, gli operatori dell'ospitalità, della ristorazione e del turismo".
Il Governo Conte continua con le sue politiche fallimentari, figlie di arroganza e presunzione: non ascoltare gli operatori del turismo e dell’ospitalità e lasciar cadere nel vuoto i loro appelli porta a decisioni sbagliate, come quella sul bonus vacanze, quasi totalmente inutilizzato. Conte e Gualtieri finalmente stiano a sentire: serve liquidità immediata per bar e ristoranti, ai quale va destinata una parte dei 2,2 miliardi del bonus vacanze, rimasti nelle casse dello Stato”.
“Il Governo Conte continua con le sue politiche fallimentari, figlie di arroganza e presunzione: non ascoltare gli operatori del turismo e dell’ospitalità e lasciar cadere nel vuoto i loro appelli porta a decisioni sbagliate, come quella sul bonus vacanze, quasi totalmente inutilizzato. Conte e Gualtieri finalmente stiano a sentire: serve liquidità immediata per bar e ristoranti, ai quale va destinata una parte dei 2,2 miliardi del bonus vacanze, rimasti nelle casse dello Stato”.
Non siamo assolutamente soddisfatti del Decreto Agosto approvato dal CdM. Nessuna programmazione di medio-lungo termine dal punto di vista degli interventi economico-finanziari, nessun provvedimento concreto su affitti, Imu, centrali rischi e costi fissi in genere che potevano contrastare la “gravissima” situazione nella quale la ristorazione italiana è precipitata. E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità Italia Paolo Bianchini.
L’AD Luigi Ferraris: "Risultati positivi, solido presupposto per il rilancio delle nostre attività"
Un Network in continua crescita che naviga a vele spiegate verso Italy at Hand 2019
Sono in positivo i numeri di Convention Bureau Italia, che ha confermato anche per il primo semestre del 2019 un network di Soci in continua crescita.
Il 78 giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea dei Soci di CBItalia che ha visto la mattina dedicata all' approvazione del bilancio del 2018, alla presentazione degli obiettivi raggiunti e alla ratifica dei nuovi consiglieri di Amministrazione del CDA: Maria Carmela Colaiacovo Vice Presidente di Confindustria Alberghi e Stefano Fiori Rappresentante generale di Federturismo e Presidente della sezione Industria del Turismo del Tempo libero di Unindustria.
Riprendere in sicurezza gite scolastiche e viaggi di istruzione dopo il fermo di due anni dovuto alla pandemia, bene i controlli degli organi di Polizia per verificare efficienza degli autobus e idoneità dei conducenti. Questa la posizione di ANAV, l’Associazione di Confindustria, da sempre impegnata sul fronte della sicurezza stradale, che rappresenta le imprese di noleggio autobus con conducente attive nel trasporto turistico di studenti. “Siamo convinti che viaggi di istruzione e uscite didattiche rappresentino esperienze formative fondamentali, utili nell’attuale contesto anche per consentire un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia. Positivo, quindi, il ritorno al loro utilizzo che deve avvenire in piena sicurezza. Per questo – afferma Nicola Biscotti Presidente di ANAV - siamo favorevoli ai controlli, sia alla partenza che su strada, sull’efficienza e sicurezza dei mezzi e su qualificazione e idoneità alla guida dei conducenti”.
Numeri importanti per dimensione e diffusione su territori e segmenti di mercato, grandi potenzialità di sviluppo e di evoluzione del settore in chiave industriale, ma ripartenza difficile dopo la crisi dovuta alla pandemia. E’ la fotografia che emerge dal rapporto sui servizi commerciali di trasporto con autobus presentato da ANAV, l’Associazione del trasporto di passeggeri con autobus di Confindustria, nel contesto di Next Mobility Exhibition, la tre giorni di eventi dedicata alla mobilità sostenibile organizzata da Fiera Milano dal 12 al 14 ottobre.
Numeri importanti per dimensione e diffusione su territori e segmenti di mercato, grandi potenzialità di sviluppo e di evoluzione del settore in chiave industriale, ma ripartenza difficile dopo la crisi dovuta alla pandemia. E’ la fotografia che emerge dal rapporto sui servizi commerciali di trasporto con autobus presentato da ANAV, l’Associazione del trasporto di passeggeri con autobus di Confindustria, nel contesto di Next Mobility Exhibition, la tre giorni di eventi dedicata alla mobilità sostenibile organizzata da Fiera Milano dal 12 al 14 ottobre.
Presentato a “Next Mobility Exhibition” lo studio del Politecnico di Milano “Verso una strategia nazionale per il trasporto con autobus e turismo”
L’applicazione dell’imposta di soggiorno comporta la duplicazione dei prelievi e penalizza ingiustamente i turisti che utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto. Questo quanto evidenziato da ANAV, Associazione di Confindustria e Federturismo che rappresenta le imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, in occasione dell’odierna audizione dinanzi alla 6^ Commissione Finanze del Senato sulla revisione dell’imposta di soggiorno.
L’applicazione dell’imposta di soggiorno comporta la duplicazione dei prelievi e penalizza ingiustamente i turisti che utilizzano l’autobus come mezzo di trasporto. Questo quanto evidenziato da ANAV, Associazione di Confindustria e Federturismo che rappresenta le imprese esercenti servizi di trasporto turistico con autobus, in occasione dell’odierna audizione dinanzi alla 6^ Commissione Finanze del Senato sulla revisione dell’imposta di soggiorno.
Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, l’Associazione delle imprese del trasporto passeggeri con autobus, è stato eletto nell’assemblea odierna nel Consiglio Generale di Confindustria per il prossimo biennio. Con oltre 600 imprese associate del trasporto pubblico locale e del trasporto commerciale con autobus, ANAV rappresenta un comparto di fondamentale importanza per la mobilità anche turistica del Paese e per l’impatto sull’occupazione e sul Pil nazionale. Il settore “autobus” nel suo complesso è infatti centrale nel processo di transizione energetica per le sue caratteristiche di sostenibilità ambientale, generando solo lo 0,7% delle emissioni di gas climalteranti totali ed essendo tra le modalità maggiormente sicure, economiche, efficienti e capillari rispetto agli altri modi di trasporto.
Con circa 1.300 espositori in rappresentanza di più di 100 destinazioni in Italia e nel mondo, Bit 2019 punta a consolidare i risultati della ‘Revolution’ avviata con successo nella scorsa edizione, si arricchisce di contenuti e di nuove proposte di viaggio con le new entry Armenia, Costa Rica, Monaco, Oman, Namibia e Tanzania. Ma la Borsa Internazionale del Turismo si conferma anche vetrina importante per promuovere l’unicità della Destinazione Italia, grazie alla presenza istituzionale delle Regioni, dei più qualificati consorzi ed enti locali, delle località turistiche più note e delle grandi città del Belpaese. Molta attenzione anche nei confronti del turismo europeo: oltre ai ritorni di Germania, Svizzera, Francia e Portogallo, i visitatori (il pubblico nella prima giornata di domenica, e gli operatori professionali per tutti e tre i giorni della rassegna) potranno trovare, insieme alle destinazioni turistiche diventate tradizionali come Croazia e Slovenia, mete emergenti come Polonia, Slovacchia, Albania, Romania o Moldavia.
Milano, 13 febbraio 2023 - Intesa tra Enit e Trenitalia per potenziare le esperienze di viaggio in Italia. Nel 2022 l’Italia è tornata a viaggiare e ha scelto di farlo in treno. Lo scorso anno Trenitalia ha registrato oltre 1 milione di passeggeri al giorno e quasi 400 milioni di viaggi.
Wanderlust: il futuro del turismo è oggi
Lunedì 5 febbraio 2024, ore 10:30
Allianz MiCo - Sala Amber 3
Il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre secondo i dati di Copernicus Climate Change Service: l’aumento delle temperature medie modifica criteri, tempi, modalità e costi di vacanza, al mare, in montagna, nell’outdoor, nelle città d’arte, nei siti archeologici e museali, etc.
“Il digitale rappresenta, al tempo stesso, una sfida e un importante driver di sviluppo per un’industria turistica sempre più competitiva e sostenibile.
Presidente Colaiacovo: Tra le sfide che ci attendono, per restare competitivi, puntare su sostenibilità, territorio, distribuzione dei flussi e valorizzazione delle aree interne
L’Italia si posiziona al quarto posto nel mondo per i flussi di turismo internazionale con entrate pari a 21,3 miliardi di euro, in crescita del +22,7% sul 2020. Con il 9% delle preferenze l’Italia è seconda solo alla Francia (11%) e a pari merito con la Spagna secondo le elaborazioni di Enit su dati Istat, Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo) e Banca d’Italia.Secondo l’Enit a novembre l’Italia presenta il più alto tasso di saturazione delle strutture prenotate tramite OTA fra i principali Paesi europei (37%), mentre la saturazione del non alberghiero è stimata al 39%; e nello stesso mese l’Italia presenta il più elevato incremento delle prenotazioni aeree internazionali verso il Paese, +65% sul 2021 a quota 392 mila.
I dati di BizAway rivelano che dopo due anni di emergenza sanitaria, le prenotazioni dei viaggi di lavoro tornano ad aumentare registrando un +493% nel primo trimestre rispetto allo scorso anno con un totale di oltre 28.000 prenotazioni, grazie anche all’acquisizione di molti nuovi clienti. Si prevede una chiusura di marzo con oltre 10.000 prenotazioni, facendo registrare un +521% rispetto allo stesso mese del 2021. Per BizAway, chi viaggia per lavoro è oggi più attento ad aspetti legati alla sicurezza e al risparmio, insieme alle prenotazioni sono aumentate infatti del 38% anche le richieste per le tariffe flessibili in caso di cancellazione e di oltre il 20% le assicurazioni mediche.
Nell’ultimo trimestre, sulla multipiattaforma digitale Bizaway, specializzata nel segmento del business travel, si è registrata una crescita costante media delle prenotazioni di oltre il 41% su base mensile, con un picco del 62% a metà giugno. Sebbene i viaggiatori inizialmente puntassero sulla ricerca di nuove opportunità all’interno del mercato nazionale, c’è stato comunque un boom dei viaggi aziendali internazionali, soprattutto in Europa. E le destinazioni estere più gettonate sono risultate, a livello europeo, Madrid, Barcellona e Milano, seguite da Berlino, Lisbona, Valencia e Parigi.
Dall’analisi effettuata da BizAway sulle prenotazioni di oltre 550 clienti emerge che, nel mese di marzo, l’anticipo della prenotazione era solo di 2 giorni. La situazione è radicalmente cambiata nei mesi di aprile e maggio quando abbiamo registrato una media di rispettivamente 25 e 20 giorni di anticipo: quando si prenotava a lungo termine, nell’attesa che le misure restrittive si allentassero.
Secondo l’ultima Business Travel Survey redatta da Uvet, nei primi nove mesi dell’anno i viaggi d’affari sono cresciuti del 7%. A fronte di questa costante crescita dei viaggi d’affari, corrisponde un costo medio per trasferta sostanzialmente stabile, passando dai 215 euro spesi mediamente nel 2016, ai 213 euro spese nel 2018.
Secondo quanto emerge da un sondaggio internazionale realizzato da Travelport, presentato durante il BizTravel Forum 2020 la ripresa a viaggiare regalerà maggiore spazio alle agenzie. Specialmente nella fascia 18-38 anni, c'è un 39% del campione che in futuro ritiene più probabile prenotare un viaggio in agenzia, rispetto a quanto avveniva in epoca pre Covid. Il 44% non pensa di modificare le proprie abitudini e solo un 17% sostiene invece che si rivolgerà alla distribuzione organizzata con meno probabilità.
Nelle prenotazioni online dei pernottamenti del 2022 si consolida il predominio delle Ota che detengono ora il 67% di quote-mercato. In termini di volumi, lo scorso anno si sono registrate 3,2 milioni di notti vendute online per un valore superiore ai 730 milioni di euro: sono questi i numeri registrati dai sistemi Blastness che certificano la potenza indiscussa di portali come Booking ed Expedia, rispetto al 33% dei siti web ufficiali. Da rilevare che nel 2019 i siti web degli alberghi avevano registrato una quota di mercato ben inferiore, il 23%, mentre oggi, con 10 punti percentuali in più, sono il secondo canale di vendita online di camere in assoluto, a riprova di un buon investimento compiuto dalle imprese alberghiere nei propri presidi web. Così come si consolida, e di molto, il dominio del canale diretto di vendita online che registra un incremento pari al +135%.
Più di 730 milioni di euro per oltre 3,2 milioni di notti vendute online nel 2022: i numeri registrati dai sistemi Blastness descrivono un ottimo anno sia per le Ota, con il 67% del totale delle prenotazioni alberghiere effettuate online, sia per i siti web ufficiali delle strutture ricettive che, con il 33% delle prenotazioni e oltre 830mila notti vendute, sono il secondo canale assoluto di vendita online, riportando una crescita del +135% rispetto al 2019. Nell’anno appena concluso, il 67% delle prenotazioni alberghiere è stato effettuato sulle Ota (Booking.com, Expedia, Hotels, ecc.), contro il 33% dei siti web ufficiali. Nel 2019 i siti web avevano registrato una quota di mercato ben inferiore, il 23%, oggi, con 10 punti percentuali in più, sono il secondo canale di vendita online di camere in assoluto dopo Booking.com, in prima posizione con il 47% di quota di mercato.
L 'andamento delle prenotazioni online nel primo trimestre del 2023 è in forte crescita, +106% rispetto allo stesso periodo del 2022. Dal 1° gennaio al 30 aprile, su un panel di oltre 900 strutture Blastness, è stato venduto oltre 1,4 milioni di notti, per un valore di circa 350 milioni di euro. Il 33% delle prenotazioni effettuate online proviene dai siti web delle strutture ricettive che rappresentano, in assoluto, il secondo canale di vendita dopo Booking. La maggior parte delle prenotazioni proviene dagli Stati Uniti, che – con una quota di mercato del 20% – superano l’Italia (16%). Seguono Gran Bretagna (8%), Germania (7%) e Francia (6%), Svizzera (5%), Australia, Austria e Spagna (3%), Israele, Brasile, Canada, Olanda e Belgio (2%).
I soggiorni vengono prenotati per la maggior parte con largo anticipo (il 43% ad oltre 90 giorni dalla data di check-in) e sono perlopiù di 2,3 o 4 notti, interessando principalmente i mesi di maggio, giugno e luglio.
Secondo uno studio “Over 65: una vita a colori”, condotto da AstraRicerche per Bnp Paribas Cardif su un campione di oltre 700 persone tra i 65 e gli 85 anni, sono gli over 65 di oggi, sempre più alle prese con viaggi, cultura e tecnologia. In Italia i senior sono oltre 13 milioni, un numero destinato a crescere nei prossimi anni, fino a raggiungere il 34% della popolazione italiana nel 2050.
L'Italia che riparte ha un grande potenziale grazie alla crescita dei viaggi domestici da parte degli italiani che preferiranno l'Italia ai viaggi all'estero. Il 40 per cento dei viaggiatori italiani, infatti preferiva viaggi all'estero ma quest’anno resterà in patria per vacanze tricolore. La prospettiva è recuperare in parte con il turismo domestico il calo delle prenotazioni internazionali per l’estate - da giugno ad agosto – una diminuzione anche maggiore dei competitor diretti quali Spagna e Francia: l’Italia pur avendo il maggior numero di prenotazioni in corso per l’estate, realizza anche il calo più profondo pari a -81,4%, rispetto al -80,1% della Francia e al -77,5% della Spagna.
L’ultimo bolletino dell’Enit restituisce una nuova fotografia sul turismo italiano. Si registra un incremento della percentuale di sentiment positivo sui social (da 4,0% a 4,3%). Dal 18 marzo al 30 aprile, si contano un totale di 617,4 mila mention della Penisola – di cui 32,6 mila comparse sul web e 584,8 mila dai social – che hanno prodotto 186,4 milioni di interazioni, una campagna promozionale spontanee da 331 milioni di euro.
Il bollettino sull’andamento del turismo nella prima settimana di marzo, recentemente pubblicato dal Ministero del Turismo, indica un interessante aumento percentuale di prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia rispetto al 2022: +113% nel mese di febbraio e +93% per quanto concerne marzo. Si tratta di incrementi superiori a ciò che si osserva nei Paesi competitor. Il secondo mese dell’anno è stato senz’altro favorito dalla ricorrenza del Carnevale, tanto che le ricerche più cliccate dai viaggiatori hanno riguardato il Carnevale di Viareggio, quello Ambrosiano, il Carnevale di Roma e quello di Acireale.