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  • I Soci

    C’è il turismo tra i settori che beneficeranno dei 2,2 miliardi di euro che il Ministero dello Sviluppo economico si appresta a destinare al “sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche del Paese”, una delle priorità indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.L’obiettivo dell’operazione è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento su tutto il territorio nazionale attraverso lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo nei settori del turismo, dell’automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale.

    Essere flessibili e premurosi, stringere la mano delicatamente ma a lungo, evitare di gesticolare eccessivamente, non dire mai “no” direttamente né alzare il pollice in segno di approvazione. Queste sono solo alcune delle “istruzioni” su come accogliere un turista arabo in viaggio in Italia illustrate nell’ambito dell’Edizione 2019 del “ Sales Cultural Training Middle East”, organizzata oggi 6 maggio a Milano, da Global Blue Italia, società leader per i servizi Tax Free Shopping, in collaborazione con Montenapoleone District, l’associazione che rappresenta gli oltre centocinquanta Global Luxury Brand presenti nelle vie Montenapoleone, Sant’Andrea, Verri, Santo Spirito, Gesù, Borgospesso e Bagutta.

    Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici, aderente a Confindustria Nautica e Federturismo, sarà presente anche quest'anno alla quarta edizione del Salone Nautico di Venezia, in programma nell'Arsenale della Serenissima, dal 31 maggio al 4 giugno, con un suo stand per promuovere le destinazioni nautiche italiane.

    Da uno studio di Bain & Company, presentato al convegno organizzato dall’Enav su ‘Trasporto aereo: volano per lo sviluppo del Paese’, emerge che l’impatto complessivo dell’aviazione civile sull’economia è di circa 70 miliardi di euro, 7 volte i ricavi dei vettori aerei.

    Un Paese che investa maggiormente sull’accessibilità delle destinazioni iniziando dai  mezzi di  trasporto e dalle infrastrutture, coinvolgendo anche le strutture ricettive e tutti i servizi connessi è fondamentale per rilanciare l’incoming  su tutto il territorio, ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti intervenendo il 13 ottobre a Rimini alla Tavola Rotonda sulla mobilità turistica organizzata da City Sightseeing Italy in collaborazione con Federturismo.

    Centodieci  operatori e fornitori di porti turistici si sono riuniti il 31 maggio a Venezia, a Palazzo Cà Sagredo,  per l’Assomarinas Gala Dinner, organizzato da Assomarinas, l’associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica  e Federturismo, alla presenza del Sindaco di Venezia, del Presidente dell’autorità Portuale e dell’Ammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’ Istituto Idrografico italiano, con i quali si è fatto il punto sul turismo nautico nazionale e si sono ribaditi  i capisaldi di un New Deal per i porti turistici italiani: uno specifico regime concessorio, la chiusura dei contenziosi sui canoni ancora in corso, la semplificazione  dei dragaggi e la classificazione catastale delle strutture di ormeggio in E1. Al termine dell’elegante serata si è annunciato che è Venezia la città  scelta dall’ Icomia Marinas Group - organizzazione mondiale dei porti turistici - per ospitare la conferenza mondiale  dei porti turistici del 2025.

    Dall'11 al 13 febbraio torna l’appuntamento di Bit 2016 che riunisce a Rho gli operatori del turismo provenienti da oltre 100 Paesi e circa 1.500 buyer.
    Confermate le quattro macro aree espositive, Leisure World (che, tra Italia e Estero, conta il 75% degli espositori), Mice (con espositori più che triplicati rispetto all'edizione pilota 2015), Luxury (riservata solo agli operatori del lusso che sono il 9% e dove prevalgono gli stranieri) e Destination sport.
    Tra le Regioni  presenti: la Toscana, che investe nella promozione di tutti i segmenti, la Lombardia, che ha ampliato la propria presenza così come Calabria, Emilia Romagna, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Umbria. Confermate anche Puglia e Basilicata. Tra le località new entry Cortina, e torna  l'Ente del Turismo di San Marino.
    L'Europa è rappresentata da diverse realtà istituzionali o private provenienti da Spagna, Francia, UK, Bulgaria, Grecia, Croazia, Romania, Cipro e Polonia mentre la Turchia si conferma uno dei maggiori investitori. Tra le novità extraeuropee, da segnalare la presenza di importanti Paesi emergenti, tra i quali, Iran e Azerbaijan i più ricchi di potenzialità per il settore turistico. Per l'Africa spicca il Senegal, che si pone l'obiettivo di 2 milioni di turisti entro il 2018, e in America il Messico, i cui flussi turistici sono aumentati nel 2015 del 7%, e l'Argentina, uno degli espositori storici alla Bit (+3,3%).

    (Per maggiori informazioni: www.bit.fieramilano.it)

    Dalla nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, la ricerca presentata nel corso della prima giornata dell’Adriatic Sea Forum, tenutosi il 30 maggio ad Ancona,  emerge che nel 2018 è stata di 420 milioni di euro la spesa turistica a terra di crocieristi e turisti in viaggio su traghetti, aliscafi e catamarani nell’Adriatico; 5,52 milioni i crocieristi movimentati previsti nel 2019 (+7,3% sul 2018) e l’Italia si è distinta leader nel turismo nautico (186 marine, oltre 26mila posti barca) davanti alla Croazia. Per quanto riguarda il traffico crocieristico, le previsioni sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle stime di 23 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2018 hanno rappresentato il 99,7% del totale passeggeri movimentati e il 99,3% delle toccate nave.

    Con il disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 ottobre scorso aumentano i fondi per il Mibact, che consentiranno di avviare nuove iniziative e di rifinanziarne altre. In continuità con l'intervento dello scorso anno anche questa manovra di bilancio contiene misure straordinarie per la cultura e il turismo. Viene esteso il bonus ristrutturazioni alla riqualificazione di hotel e strutture ricettive, la possibilità per i musei e gli istituti autonomi del Mibact di avvalersi  di esperti per rafforzare le attività di valorizzazione e migliorare la fruizione culturale e un piano strategico da 50 milioni per il rafforzamento delle attività degli istituti italiani di cultura all'estero. 

    Il 12 febbraio è stata presentata alla Bit l’indagine “Come cambiano le preferenze: il rapporto sull’outgoing”, curata dalla società di ricerche Mercury e coordinata da Emilio Becheri e da Ilaria Nuccio, sul desiderio di viaggiare degli italiani. 
    Secondo la ricerca il movimento complessivo degli italiani nel 2015, come numero di presenze dei turisti, è stato di 297,348 milioni. Nel 2015 dopo anni di difficoltà è aumentato di circa il 2,0% sia il flusso domestico sia quello degli italiani all’estero, mentre la componente straniera è aumentata dell’1,8%. Lo studio ha preso poi in considerazione 30 Paesi in totale per delineare le macro-preferenze dei viaggiatori italiani. Francia, Spagna e Regno Unito rappresentano le mete preferite, seguite da Germania, Croazia ed Austria. La novità sta nell’ingresso fra le prime posizioni dell’Albania (settima con un +3,5%) e della Romania (ottava con un +3,4%)
    Dall’indagine emerge anche che per problemi di sicurezza e affidabilità delle destinazioni alcuni paesi come l’Egitto, la Tunisia e la Turchia sono retrocessi in  classifica e una parziale redistribuzione dei flussi ha portato al recupero di destinazioni come Cuba, Sri Lanka, Malesia e Thailandia.

    (Per maggiori informazioni: www. turistica.it)

    Il certificato Covid, meglio noto come Green Pass, sarà valido ancora per un anno: la decisione è stata presa dal Parlamento europeo insieme al Consiglio europeo in vista della scadenza prevista per il prossimo trenta giugno. Quindi il documento sanitario rimarrà effettivo nei Paesi dell’Unione europea fino alla fine di giugno del 2023.

    Roma, 11 aprile 2023 – Primo incontro ufficiale tra il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e l’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Confindustria, per delineare il piano strategico di sviluppo del comparto parchi divertimento, diventato ormai una componente imprescindibile dell’offerta turistica italiana, soprattutto agli occhi degli stranieri.

    Le azioni che il ministero del Turismo ha portato a termine nel primo anno di mandato sono molteplici, e vanno nell’ottica, fortemente voluta dal ministro Daniela Santanchè, di dotare il comparto di una visione industriale. L’obiettivo, condiviso col governo Meloni, è quello di accrescere l’attrattività, la competitività e la resilienza di un settore ritenuto strategicamente ed economicamente centrale per la Nazione; prova ne è il dato economico complessivo delle risorse liberate dal ministero che superano i 2 miliardi di euro. In termini di lavoro e formazione, gli interventi del Mitur seguono la direzione intrapresa dall’esecutivo che, partendo da una riforma attesa da anni come quella delle guide turistiche – che sta per essere licenziata dal Parlamento –, ha proseguito con la detassazione delle mance, il fondo da 21 milioni di euro destinati al potenziamento del livello professionale dell’offerta turistica e il bonus estate con trattamento integrativo del 15% per gli occupati del settore – che si traduce in un aumento di circa 500 euro in busta paga – contribuendo, insieme, a incrementare l’appetibilità della carriera e degli sbocchi lavorativi nel mercato del turismo.

    Secondo il report di Data appeal durante l'estate l’Italia ha registrato, tra aprile e metà luglio, il +567.6% di prenotazioni di voli aerei verso il Paese e addirittura il +1091.7% di prenotazioni di hotel, il turismo domestico è in forte aumento, ma da metà maggio fino a metà agosto la maggior parte delle prenotazioni ha continuato a essere da parte di turisti stranieri provenienti dell’Europa dell’ovest (Germania, Francia, Belgio, Danimarca, Austria, Spagna, Inghilterra), incentivati dalla prossimità e la possibilità di raggiungere la destinazione in auto. Questi risultati seppur estremamente confortanti, rimangono distanti rispetto a quelli registrati prima della pandemia, ad agosto 2021 si registra un -46% rispetto ad agosto 2019.

    Secondo Data Appeal in estate il turismo in Italia mostra, nel complesso, un ottimo andamento, anche se meno brillante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

    Secondo un report realizzato da The Data Appeal Company  - che ha messo a confronto i viaggiatori di quattro grandi bacini di traffico turistico quali Germania, Spagna, Gran Bretagna e Francia verso tre destinazioni di punta dell’offerta Europa, vale a dire Italia, Francia e Spagna - l'Italia e la Spagna hanno registrato le più alte percentuali di soddisfazione tra i turisti stranieri, con una media talvolta superiore all’83% mentre la Francia ha ricevuto più consensi tra i viaggiatori domestici. Ed è sempre l’Italia a primeggiare tra le mete più frequentate dai turisti stranieri (53%, principalmente tedeschi) rispetto ai competitor. Mentre i turisti tedeschi e inglesi risultano essere sempre ai primi posti in termini di frequentazioni in tutte e tre le destinazioni esaminate.

    Gli americani prenotano con 5 mesi di anticipo e si fermano in media più di 10 giorni, e si confermano il primo paese d’oltreoceano in arrivo in Italia (27,4%) anche per la stagione estiva, dal momento che il dollaro è forte, il Covid è giunto al termine e per gli americani viaggiare sarà una priorità quest’anno. Secondo la U.S. Travel Foundation, ci sarà un forte aumento della spesa per i viaggi quest’anno rispetto al 2022. La loro finestra di prenotazione è di oltre 5 mesi e il tempo medio di soggiorno di oltre 11 giorni. In forte crescita anche gli australiani (5%), prenotano con più di 6 mesi di anticipo e si fermano fino a 3 settimane La finestra di prenotazione è molto ampia, con un anticipo medio di 187 giorni e il soggiorno medio si attesta sui 25 giorni.

    Secondo il report speciale sullo stato del turismo culturale in Italia di The Data Appeal Company il turismo culturale italiano sta vivendo la sua fase di rinascita. Nel 2019 il data provider su dati Banca d’Italia, Istat e altri rileva una spesa complessiva di 16,1 miliardi di euro nel 2019 che si riducono a 3,3 nel 2021 e 115,2 milioni di pernottamenti contro 23,9 milioni del 2021, con un calo per entrambi gli indicatori del 79% per gli stranieri, mentre le presenze italiane subiscono una contrazione del -29%. La spesa media giornaliera del turista culturale rimane invariata a 139 euro, mentre gli italiani si attestano su una spesa media inferiore, che tuttavia segna un +6% nel 2021 rispetto al 2019.

    Le previsioni per Natale e Capodanno contenute nell’ultimo report The Data Appeal Company, che ha analizzato nello specifico il comportamento dei viaggiatori tra il 5 dicembre e l’8 gennaio prossimo, confermano una chiara preferenza per la montagna e un gradito ritorno dell’incoming, che vede in prima linea gli americani. Ottime, rileva la piattaforma aziendale Data Appeal Studio, le previsioni turistiche delle destinazioni montane, dove al 5 dicembre la saturazione media Ota risulta del 38% per tutto il periodo delle festività, con picchi che segnano il 75% per il weekend di Capodanno e quasi il 50% per Natale, ma anche nelle altre settimane le presenze sono elevate. Numeri senz’altro destinati a salire rapidamente nelle prossime settimane. I viaggiatori prediligono gli hotel agli affitti brevi e la media dei prezzi rimane per adesso coerente con lo scorso anno. Nel comparto ricettività, gli alberghi registrano il tasso più alto di occupazione seguiti dagli agriturismi. Per quanto riguarda la categoria, la più prenotata risulta quella dei 4 stelle, e a seguire i 3 e i 5 stelle, segno che la propensione alla spesa resta abbastanza alta.

    La città di Roma si conferma la regina del turismo culturale in Italia, ma è Firenze con la sua piazza del Duomo, la più amata dai viaggiatori secondo quanto emerge dal report sul turismo culturale 2024 di The Data Appeal.

    Data Appeal ha analizzato l’andamento dei flussi, le tariffe OTA e i voli GDS a settembre e ottobre in quattro delle più importanti destinazioni dell’estate europea, Francia, Grecia, Italia e Spagna e dal report sono emersi interessanti punti chiave, con un dato che spicca su tutti: a settembre e ottobre gli americani ed i tedeschi si confermano i mercati di riferimento per gran parte delle aree mediterranee, a conferma di un trend internazionale secondo cui gli Stati Uniti, la Germania, il Regno Unito, la Cina e la Francia sono oggi le cinque maggiori fonti di viaggiatori al mondo.

    Secondo il report di Italia Destinazione Digitale il forte aumento dei volumi delle recensioni online, in crescita del 47% nel solo periodo giugno-agosto 2022 rispetto alla stagione estiva 2020, testimonia una vera e propria ripresa del turismo in Italia dopo le complesse stagioni della pandemia. Il numero dei passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani con le maggiori compagnie aeree (escluse le low cost) segna un +166%. In particolare, gli Stati Uniti risultano il primo mercato, con una quota del 14,3%, dimostrando con chiarezza il grande ritorno del turismo internazionale d’oltreoceano. I visitatori stranieri che hanno lasciato commenti o recensioni sui punti di interesse in Italia negli ultimi 12 mesi provengono soprattutto da Germania, Francia, Svizzera e Spagna.

    DB Bahn Italia, azienda che dal 2010 opera in Italia collegando l'Italia, l'Austria e la Germania, diventa nuovo socio di Federturismo Confindustria.

    DB Bahn Italia rinnova la partnership con Snav. L’accordo consentirà ai passeggeri DB-ÖBB EuroCity di richiedere una riduzione  del 10 per cento sulla migliore tariffa disponibile per i viaggi a bordo delle navi della compagnia di navigazione. L’agevolazione sarà valida per tutto il 2018 sulle tratte Ancona-Spalato, Napoli-Isole Pontine, Napoli-Isole Eolie, Napoli-Procida e Napoli-Ischia, sia in andata che ritorno.

    Trentino, Alto Adige e Tirolo si preparano al Natale. E Db-Öbb annuncia i treni per raggiungere i tradizionali mercatini. Gli itinerari prendono il via da Trento e Rovereto per arrivare a Bolzano e Bressanone, proseguendo fino a Innsbruck e Monaco di Baviera. I collegamenti quotidiani, come precisato in una nota, sono 5 e consentono di raggiungere il Trentino Alto Adige, l'Austria e la Baviera senza cambi. I treni transitano tutti per Verona; le partenze da Venezia (con passaggio a Padova) sono previste alle 13.13 o alle 15.35. Da Bologna invece si potrà partire alle 7.45, alle 11.52 e alle 15.50. I biglietti sono disponibili anche nelle agenzie di viaggi partner.

    Per l’estate 2018 le Ferrovie Tedesche in collaborazione con le ferrovie Austriache rafforzano l’asse Monaco-Rimini-Monaco con un ulteriore collegamento settimanale che faciliterà l’arrivo di turisti sulle coste romagnole portando così a 3 coppie di treni DB-ÖBB EuroCity che viaggiano tra la Germania e l’Italia su questa tratta.

    Il ministro del turismo, Daniela Santanchè, ha incontrato in video collegamento gli Assessori regionali in riferimento alla proposta di legge sulla regolamentazione del fenomeno degli affitti brevi.

    Confindustria Alberghi: comprensibili le perplessità dei Comuni ma il ddl pone un tassello importante per la regolamentazione del mercato

    “Un progetto credibile ed equo di sviluppo della concorrenza nel TPL richiede una fase di adattamento, per assorbire lo squilibrio economico-finanziario determinato dalla pandemia, favorendo gli investimenti per la transizione ecologica”. È il concetto di fondo che Giuseppe Vinella, Presidente di ANAVConfindustria, ha rappresentato in 10^ Commissione (Industria) del Senato in seno all’audizione sul ddl “Concorrenza” in esame. L’associazione rappresenta 6.000 aziende, 70.000 autobus e un totale di 120.000 addetti.La pandemia ha avuto impatti rilevantissimi sulla redditività del settore e un reale recupero è previsto a partire dal 2025. In questo contesto le imprese di TPL stanno affrontando il complesso processo di transizione ecologica reso ancor più arduo dalla crisi energetica e dall’esplosione di prezzi delle materie prime”.  

    L’8 marzo Confindustria Alberghi è stata audita dalla X Commissione Permanente Industria, Commercio, Turismo sulla proposta governativa di riforma delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative che verrà inserita nel Ddl Concorrenza. Il cambio di paradigma e l’improvvisa accelerazione stanno determinando una serie di problematiche che potrebbero danneggiare in modo grave e permanente il settore alberghiero già duramente provato dalla crisi Covid e ora dalla guerra. Intervenire a tutela della concorrenza sul territorio italiano rischia di tradursi in un boomerang per il nostro turismo. Le altre destinazioni del mercato mediterraneo potranno continuare ad investire certe di poter offrire i propri servizi integrati, albergo e accesso alla spiaggia, mentre per le nostre realtà si aprirà un periodo di profonda incertezza che mette a repentaglio le scelte dei prossimi mesi, lo sviluppo delle realtà d’impresa, dei territori, impattando anche sul dato occupazionale.

    CONFINDUSTRIA NAUTICA APPROFONDIRA’ I CONTEUTI DELLE NORME CON IL MINISTRO URSO E IL V.M. RIXI A ROMA, IL PROSSIMO 14 DICEMBRE, IN OCCASIONE DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI

    Oltre un miliardo di euro fino al 2033, circa 100 milioni all’anno, sono le cifre stanziate nel ddl Montagna, che il 15 febbraio ha ricevuto il via libera definitivo del governo in Consiglio dei ministri e ora è pronto per l’iter parlamentare. Firmato anche il decreto per trasferire i 202,5 milioni destinati nel 2023.

    Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di delega al governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi – il ddl Semplificazioni – che interviene anche in materia di turismo. Il ddl punta a semplificare le autorizzazioni, con un’unica istanza e senza dover presentare diverse domande, per l’esercizio delle attività ricettive, prevedendo anche quella per la somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura, oltre che quella per le attività legate al benessere delle persone e l’organizzazione dei congressi. Inoltre, prevede che la struttura ricettiva, attraverso l’invio di un’unica comunicazione informatica, possa adempiere così a tutti gli obblighi di trasmissione dei dati statistici rilevanti, evitando duplicazioni e aggravi burocratici. Questo in funzione di un miglior coordinamento informativo statistico e informatico dei dati.

    Confindustria Alberghi in audizione presso le Commissioni Riunite 6a e 10a del Senato

    Oggi Confindustria Alberghi è stata audita dalle Commissioni Riunite 6a e 10a del Senato sul Ddl n. 2564, di conversione del decreto-legge n. 21/2022.

     "In linea di massima il giudizio è positivo, nel senso che apprezziamo questa volontà di mettersi subito al lavoro e ci fa piacere che il #turismo sia stato considerato tra i settori più colpiti. Detto questo riteniamo che questo non possa essere "un decreto tombale" ma è un primo modo di iniziare a risolvere i problemi e nel nostro settore ne abbiamo moltissimi. Diciamo che è un primo ossigeno ma non ci salverà". A dirlo all' ANSA.it è Marina Lalli Bertolino, vicepresidente di #Federturismo.

    Cento milioni di euro per rifinanziare il Fondo Unico Nazionale Turismo, in aggiunta ai 120 già stanziati con la Legge di Bilancio. Il provvedimento è contenuto nel Dl Sostegni e contro il caro bollette, approvato dal Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2022. E’ dedicata una quota del fondo unico (40 milioni) alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.. Il decreto prevede anche il rinnovo dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per assunzioni a tempo determinato nel settore turistico e degli stabilimenti termali, che sarà “riconosciuto, con le medesime modalità, limitatamente al periodo dei contratti stipulati e comunque sino ad un massimo di tre mesi, per le assunzioni a tempo determinato o con contratto di lavoro stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

    Molto importante l’approvazione ieri del Decreto PNRR Turismo. In attesa della pubblicazione del testo apprezziamo l’attività del Governo e del Ministro Garavagli in particolare a sostenere le imprese e lo sviluppo del settore. In generale gli obiettivi risultano ben centrati con misure ampie e articolate a supporto della competitività e della crescita dell’offerta alberghiera – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Resta aperto il problema degli aiuti di Stato per il quale la settimana scorsa abbiamo scritto al Premier Draghi sottolineando le difficoltà che il settore rischia di incontrare proprio su questo fronte – conclude la Presidente Colaiacovo.

    Il Decreto Riaperture scatena lo sconcerto e la rabbia delle imprese e dei professionisti del settore dei congressi e degli eventi. Il comparto che ha un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi, produce un giro di affari di 65,5 miliardi, genera 15,5 miliardi di entrate tributarie e che dà lavoro a oltre 570.000 persone si trova ancora una volta fermo, assistendo però alla ripartenza di altri settori che comportano aggregazione di persone.

    C’è grandissima preoccupazione tra gli operatori del settore turistico alberghiero per le informazioni che stanno circolando in queste ore sulla stampa in merito al Decreto Sostegni. È sotto gli occhi di tutti la drammatica situazione in cui versano le aziende. Le perdite toccano, e per alcuni addirittura superano, l’80%! È chiaro, con queste premesse, che se i sostegni saranno definiti secondo quanto riportato dalla stampa, risulteranno del tutto inadeguati per le aziende e i settori più colpiti. È indispensabile prevedere interventi mirati e proporzionali per tutte quelle realtà che hanno subito perdite di gran lunga superiori al 30% così come indicato dal provvedimento.

    Secondo i nuovi dati forniti dall’Osservatorio Deloitte Global State of Consumer Traker, la percentuale di consumatori italiani preoccupati di effettuare pagamenti imminenti (32%) e di ritardare i grandi acquisti (43%), non ha ancora mostrato segni di un calo consistente, anzi rimane piuttosto volatile, ma le intenzioni di spesa dei cittadini italiani in merito alla voce Travel mostrano un trend in costante miglioramento, si passa dal -64% di aprile, in pieno lockdown, al -22% di fine giugno.

    L'Italia è in grado di superare il resto dell'Europa per fatturato alberghiero e capace di attirare investitori, soprattutto nel segmento alto secondo Deloitte Real Estate & Hospitality.

    The Experience Economy Endures: 2023 Deloitte Summer Travel Survey, lo studio di Deloitte evidenzia come la metà degli americani si prenderà una vacanza quest’estate contro il 46% del 2022. Malgrado l’aumento dei costi, un numero crescente di americani ha pianificato un viaggio per la stagione estiva, e molti di loro hanno scelto di lasciare gli Usa alla scoperta di destinazioni internazionali, una delle quali è l’Italia. Un viaggiatore su 5 pianifica il suo viaggio estivo per compensare le opportunità perse durante la pandemia. Il 61% dei viaggi dovrebbe essere effettuato entro il mese di luglio, ma anche agosto e settembre si aggiudicano una fetta importante di flussi statunitensi.

    Secondo il Corporate Travel Study di Deloitte la spesa per i viaggi d’affari potrebbe tornare ai livelli pre-Covid tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Seppur positiva questa previsione va contestualizzata e letta tenendo conto dello scenario economico attuale. Dopo il graduale abbandono delle restrizioni in tutto il mondo, il business travel è in forte ripresa, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, e la spesa per i viaggi aziendali potrebbe tornare ai livelli del 2019 entro la fine del prossimo anno, ma a causa dell’inflazione globale questa potrebbe risultare inferiore del 10/20% rispetto al pre-pandemia.

    Questoperché l’aumento generalizzato delle tariffe di hotel, trasporti e altri servizi sta diminuendo la spesa complessiva in termini reali.La domanda c’è ed è in crescita, ma rispetto al pre-Covid, i travel manager si trovano a pianificare viaggi con un potere di acquisto minore, prenotando voli e camere a prezzi decisamente più alti.

    Secondo lo studio di Deloitte “L’impatto economico e occupazionale del turismo e la digitalizzazione nei Borghi più belli d’Italia” i borghi contribuiscono ogni anno all’economia italiana per oltre 5 miliardi di euro, generando un impatto positivo su occupazione e entrate fiscali.

    Secondo lo studio “The value of an Iconic Asset. The economic and social value of the Colosseum” condotto da Deloitte il valore del Colosseo come asset sociale è pari a circa 77 miliardi di euro e contribuisce per 1,4 miliardi di euro all’anno all’economia italiana come attrazione turistico-culturale. Solo nel 2019, oltre 7 milioni di persone provenienti da tutto il mondo hanno visitato il Colosseo. Il suo valore non è solo economico, ma soprattutto sociale.
    Il primo elemento da considerare – dice lo studio – è sicuramente il ruolo del Colosseo come grande attrazione turistico–culturale. Considerando questo aspetto, il Colosseo contribuisce all’economia nazionale sia attraverso la generazione di un flusso di cassa diretto legato all’esperienza della visita (acquisto dei biglietti di ingresso, etc..) sia indirettamente attraverso la spesa turistica connessa all’esperienza turistico-culturale nel suo complesso (quale ad esempio, ristorazione, pernottamenti etc…).

    Il primato in termini numerici delle strutture alberghiere (32mila), posiziona il nostro Paese in cima alla classifica europea e per gli stessi numeri si può dire che l’Italia riesce ad attirare le mire degli investitori i quali, per il 2023, si dichiarano pronti a investire una cifra che raggiunge i 100 milioni di euro, secondo un report di Deloitte (Italian Hospitality Market, condotto su 400 attori dell’industria alberghiera) e che entro la fine del 2023 oltre il 40% delle strutture alberghiere italiane prevede una crescita di fatturato tra il 3% e il 12%. Per quanto riguarda le aree geografiche di maggiore interesse, Nord e Centro Italia vengono preferite dal 58% degli investitori in cerca di asset con rendimenti più stabili, mentre l’86% dei gruppi alberghieri intervistati hanno espresso la propria preferenza per il Centro e il Sud, in quanto rappresentano mercati meno saturi.

    Cresce il numero di americani che sceglie di non viaggiare quest’estate a causa dei prezzi elevati. Lo rivela l’indagine 2024 Summer Travel Survey di Deloitte, secondo la quale il 48% di loro prevede di viaggiare e soggiornare in alloggi a pagamento quest’estate, con un leggero calo (di 2 punti) rispetto all’anno scorso concedendosi 2,3 viaggi rispetto ai 3,1 del 2023.

    Deloitte, nell’edizione 2023 del report Foodservice Market Monitor, evidenzia che la cucina italiana nel mondo ha raggiunto un valore complessivo di 228 miliardi, riallineandosi ai valori pre-pandemia (236 miliardi nel 2019), e registrando una crescita a doppia cifra (+11%) rispetto all’anno precedente, mentre il mercato nazionale della ristorazione sale a 75 miliardi.

    Secondo il report quindicinale dell'Osservatorio sui consumi di Deloitte in Italia solo il 22% delle persone prevede di prendere un volo domestico nei prossimi tre mesi e solo  il 14% ha in programma un volo internazionale. Il traffico aereo, unito agli effetti sulle supply-chain globali, ha avuto pesanti ripercussioni sulla produzione aerospaziale sul piano operativo, finanziario e logistico se si considera inoltre che l'indotto generato dall'industria aerospaziale comprende oltre 4.000 aziende, il 90% delle quali con meno di 50 dipendenti, ma da sole, possono generare un indotto complessivo di 13,5 miliardi di euro (0,65% del Pil). 

    La situazione economica giocherà un ruolo chiave nella domanda di viaggi di piacere nel 2023 e le prospettive per i prossimi 12 mesi sono ancora piuttosto incerte. È quanto riporta Deloitte nel Travel Industry Outlook 2023. Già lo scorso anno la domanda di viaggi era diminuita da settembre dopo il picco dei mesi precedenti. Potrebbe trattarsi di un calo momentaneo o di un ribasso prolungato da parte dei consumatori che hanno dovuto stringere la cinghia. Considerazioni un po’ meno ottimistiche rispetto al primo Unwto Barometer 2023. Se per i mesi a venire è previsto un aumento dei viaggi internazionali grazie alla riapertura dei confini di molte destinazioni chiave, l’aumento del costo dei biglietti aerei potrebbe smorzare questo desiderio. Aumenterà quindi l’attenzione ai viaggi in Paesi con buoni tassi di cambio. Secondo Deloitte, è possibile che chi ha la possibilità di lavorare da remoto sfrutti questa opzione per intraprendere più viaggi leisure o prolungare il soggiorno dopo un viaggio d’affari.

    L’impatto della sostenibilità sul settore è stato analizzato in un recente studio di Deloitte, realizzato tra l’estate e l’autunno scorsi in collaborazione con l’Aiceo, l’associazione italiana dei ceo. Il 64% dei turisti italiani è influenzato nelle decisioni di viaggio da considerazioni legate ad ambiente e sostenibilità. Cifra che sale al 71% per gli under 35; il 75% ritiene che la crescita del turismo sostenibile sia un elemento chiave per la svolta del nostro Paese; il 63% degli intervistati addirittura predilige mete turistiche locali al preciso scopo di rivalutare i borghi; il viaggio “like a local” è ritenuto un modo per supportare l’economia locale. Ma il dato più rilevante è un altro: la maggioranza degli italiani oggi sembra essere disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile. Circa la metà si dichiara propenso a spendere fino al 10% in più; il 20% degli intervistati sopporterebbe anche un +15-20%.

    La semplice ricerca di tempo da trascorrere con la famiglia attraverso esperienze di viaggio più significative e in gruppi più piccoli è diventata prevalente nelle prenotazioni delle famiglie quest’anno, e i fornitori prevedono che questi comportamenti cresceranno nel 2024. Secondo un’indagine di Deloitte sui viaggi per le vacanze del 2023, i viaggi motivati dal tempo perso durante la pandemia sono scesi di sette punti tra l’estate e l’inizio della stagione dei viaggi per le vacanze, passando dal 19% degli intervistati al 12% Lo studio 2023 della Family Travel Association ha rilevato che tra i nonni intervistati, la motivazione principale per intraprendere un viaggio multigenerazionale è che si tratta di un ottimo modo per legare come famiglia (76%), seguito dal piacere di trascorrere del tempo prolungato con i nipoti (63%). L’82% degli intervistati ha dichiarato che i viaggi avvicinano la famiglia. Il tempo trascorso con i propri cari è stato il principale motivo di viaggio nell’indagine Deloitte, passando dal 47% durante l’estate al 58% alla fine di settembre. I viaggi celebrativi – viaggi incentrati su compleanni, lauree e altri traguardi – sono in aumento.

    Entro il 2040 i viaggiatori arriveranno a quota 2 miliardi 400 milioni, 936 milioni in più rispetto al miliardo 464 milioni registrato nel 2019 secondo lo studio ‘Travelers and NextGen Destinations’ realizzato da Deloitte, in collaborazione con Google, nell’individuare la forte accelerata del turismo come motore trainante dell’economia mondiale.

    Entro il 2040 i viaggiatori nel mondo arriveranno a quota 2 miliardi 400 milioni, 936 milioni in più rispetto al miliardo e 464 milioni registrato nel 2019, una forte accelerata del turismo come motore trainante dell’economia mondiale, certificata dallo studio Travelers and NextGen Destinations realizzato da Deloitte in collaborazione con Google.

    La ricerca, condotta per Assaeroporti dall’Istituto Demopolis, ha analizzato la percezione del trasporto aereo e del sistema aeroportuale da parte dell’opinione pubblica italiana (con lo studio di un campione demoscopico di 4.800 intervistati) e di tre target strategici: fruitori del trasporto aereo, rappresentanti politici e istituzionali, imprenditori e dirigenti d’azienda.

    Secondo un'indagine realizzata da Demoskopica per Anni 20 emerge che il 54% degli italiani ha optato per andare in vacanza (in Italia nell’87% dei casi), ma il 46% ha rinunciato per vari motivi. Tra coloro che restano a casa oltre al 24% che ha già rinunciato, al di là del coronavirus, preoccupa il 17% (circa 10 milioni di italiani) che non andrà in vacanza perché non ha la possibilità economica per farlo, mentre appena il 5% ha accantonato i progetti perché, pur volendo, ha ancora timore a viaggiare a causa del Covid-19 e delle sue varianti. Poco più di 5 italiani su 10 fanno parte del gruppo dei vacanzieri, avendo scelto di trascorrere una vacanza prioritariamente in Italia nella stragrande maggioranza dei casi rilevati (87%).

    Secondo una stima a consuntivo dell'Istituto Demoskopika in Italia nei primi otto mesi del 2020 l’emergenza coronavirus avrebbe bruciato 173,5 milioni di presenze e oltre 48 milioni di arrivi (con una contrazione rispettivamente del 52,5% e del 51,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). In caduta libera anche gli incassi comunali dell'imposta di soggiorno: oltre 211 milioni di euro. Sforbiciata di ben 16 miliardi di euro di spesa turistica, con quasi la metà, pari a 7,2 miliardi, concentrata in Veneto, Toscana e Lombardia che presentano un tasso di internazionalizzazione dei sistemi turistici ben al di sopra del 50%.

    Secondo il borsino delle vacanze di fine anno di Demoskopika poco piu' della meta' degli italiani (il 52%) avrebbe deciso di andare in vacanza per le festivita' di fine anno, con il 24% che ha gia' prenotato. Al netto di chi e' ancora indeciso (15%), gli italiani pronti a fare le valigie
    sarebbero 18 milioni e 9 su 10 sceglieranno mete italiane. Sul versante opposto, sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (48%): il 12,4% di costoro perche' "pur volendo ha ancora timore a viaggiare" e il 16% (ben 8 milioni) ha addirittura cancellato la prenotazione dopo la notizia della variante Omicron.

    Poco più di 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri, con una crescita rispettivamente pari al 43% e al 35% rispetto al 2021 secondo le stime per il 2022 di un’indagine di Demoskopika. Una tendenza in crescita, dunque, seppur ancora lontana dallo scenario del 2019. In particolare, i pernottamenti dovrebbero segnare ancora un -21,4% e gli arrivi un -29,6%. Effetto positivo anche sulla spesa turistica: 26 miliardi previsti, in crescita dell’11,8% rispetto al 2021. Passando, invece, alle note negative occorre evidenziare come ben 11 milioni di italiani si siano detti obbligati a rinunciare alle vacanze, il 10% dei quali per timore degli effetti della guerra in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti.

    Le previsioni dell’Istituto Demoskopika segnano un incremento dei flussi turistici in Italia a luglio: ben 18,2 milioni di arrivi e 75,6 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari all’1,5% e all’1,0% rispetto allo stesso periodo del 2023.

    Secondo l’istituto Demoskopika nel solo mese di agosto si è registrato un calo pari a circa il 70%, con un decremento di 3,6 milioni di turisti stranieri e una contrazione della spesa di quasi 2 miliardi di euro, rispetto allo scorso anno  in cui ci sono stati oltre 5 milioni id viaggiatori stranieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Italia generando oltre 37 milioni di pernottamenti nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese con una spesa di circa 4 miliardi di euro. 

    Nel 2020 l’emergenza coronavirus potrebbe generare un segno negativo per l’incoming turistico italiano, con una contrazione della spesa turistica di ben 4,5 miliardi di euro, pari a circa il 5% del prodotto interno lordo del settore. Il 70% di questa, pari a 3,2 miliardi di euro, è concentrata in quattro sistemi turistici regionali: Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia.

    L’estate 2024 per il turismo in Italia si sta prospettando come un periodo di grande successo, con previsioni che indicano un aumento significativo delle prenotazioni e delle presenze con una crescita sia nel turismo domestico che in quello internazionale. Secondo le analisi di Demoskopika, l’Italia potrebbe registrare un record di 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con un incremento del 2,1% e dell’1,1% rispetto al 2023.

    Oltre la metà degli italiani (53,4%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 4,1% ha già prenotato. Sul versante opposto, il 46,6% ha scelto di non partire, di cui circa 4 milioni per impossibilità economiche (8,2%). Cinque le regioni preferite per l’estate 2021: Puglia, Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna e Sardegna. Prevale la tradizione con poco meno di 6 italiani su 10 che opta per il mare, bene anche il prodotto “Città d’arte, cultura e borghi” (12,7%) e “Montagna e naturalistico” (9,1%).
    E per l’estate si stimano 39 milioni di arrivi (italiani e stranieri) che generano quasi 166 milioni di presenze con un incremento rispettivamente pari all’11,9% e al 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

    La decisione di posticipare l’apertura degli impianti sciistici peserà drammaticamente sul turismo bianco italiano secondo l’Istituto Demoskopika.  Per il periodo dicembre 2020-marzo 2021 si registreranno 12,4 milioni di turisti in meno che genereranno mancati incassi per il comparto pari a oltre 9,7 miliardi di euro e saranno a rischio  9 mila lavoratori stagionali. Il turismo invernale del Belpaese è rappresentato da 6.170 chilometri di piste con circa 1.800 impianti di risalita al servizio dei comprensori sciistici che producono lavoro per ben 14 mila persone oltre all’indotto e la spesa media pro capite stimata per sostenere la settimana bianca, è pari a 785 euro per persona.

    La nota previsionale “Tourism Forecast Summer 2024” di Demoskopika prevede per la stagione estiva un incremento dei flussi turistici in Italia: 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari al 2,1% e all’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnato da 64,4 milioni di arrivi e poco più di 263 milioni di pernottamenti.

    Secondo una ricerca realizzata da Demoskopika ammonta a 2,2 miliardi di euro il giro d’affari della criminalità organizzata italiana derivante dall’infiltrazione nell’economia legale del settore turistico italiano. Di questi, 850 milioni di euro, pari al 38% del totale, sono concentrati nelle realtà del Mezzogiorno. Un’attività sempre più pervasiva di controllo del territorio che metterebbe a rischio ben 4.450 imprese attive nel comparto, maggiormente fiaccate dalla crisi di liquidità causata dall’emergenza pandemica e, dunque, più vulnerabili al “welfare criminale” delle mafie che dispongono, al contrario, di ingenti risorse finanziarie pronte alle operazioni di riciclaggio.

    Ogni anno oltre 18 milioni di italiani scelgono una destinazione estera per trascorrere le loro vacanze generando ben 158,4 milioni di pernottamenti e una spesa turistica di quasi 15 miliardi di euro.  Se una quota di questi italiani optasse per una destinazione turistica nel Belpaese, secondo una ricerca dell’istituto Demoskopika, si produrrebbero circa 9 milioni di arrivi, oltre 31 milioni di presenze e un vantaggio per il sistema turistico nazionale pari a quasi 3 miliardi di euro all’anno.A spostarsi più abitualmente all’estero i turisti residenti in cinque sistemi regionali: Valle d’Aosta con un’incidenza percentuale, pari al 60%, dei turisti esterofili sul totale dei turisti residenti in quel territorio. A seguire Trentino-Alto Adige (44,8%), Lombardia (42,4%), Piemonte (39,9%) e Lazio (35,6%). Sul versante opposto, infine, i meno propensi agli spostamenti all’estero per trascorrere le vacanze risultano i residenti in Calabria (8,2%), Basilicata (13,1%), Sicilia (13,9%), Umbria (19,5%), Puglia e Molise (20,2%).

    Secondo le previsioni di Demoskopika la prossima estate potrebbe non solo superare i risultati del 2019, ovvero quelli pre-pandemia, ma anche stabilire il record dal 2000 ad oggi. L'istituto di ricerca nella nota previsionale 'Tourism Forecast Summer 2023' stima 68 milioni di turisti per 267 milioni di pernottamenti nel periodo giugno-settembre. L'incremento rispetto all'ultimo anno prima della pandemia sarebbe del 3,7% per gli arrivi e del 2,6% per le presenze. E va sottolineato che già il 2019 era stato considerato un ottimo anno dal punto di vista turistico. Gli effetti arrivano a catena sulla spesa turistica, con una previsione di 46 miliardi di euro (+5,4% sul 2022).  

    Secondo Demoskopika la media italiana dei turisti che trascorrono nella propria regione le vacanze è del 17,21%. Nello specifico in Sicilia il 40,59%, in Sardegna il 29,06%, in Campania  il 26,63% e in Lombardia  il 21,37%.  Il Piemonte si ferma al 18,20%, il Trentino-Alto Adige al 5,94%.

    Un crollo rovinoso  per imprese e lavoratori, che peserà in modo più deciso su sei regioni ma che farà danni a tutte. 

    Secondo una stima dell’Istituto Demoskopika nel campo del turismo il mese di gennaio 2021 registra una battuta d’arresto tanto allarmante quanto prevedibile: 14,4 milioni di pernottamenti e 4,8 milioni di turisti in meno con una variazione negativa pari all’80% rispetto allo stesso mese del 2020.
    Già nel 2020 il Covid ha mandato in fumo 232 milioni di presenze (-53,1% sul 2019) e 67 milioni di arrivi (-51,3%). In picchiata la spesa turistica con un crollo di 20 miliardi il cui 73% è concentrato in Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige.
    Analizzando, in particolare, il quadro per singolo sistema turistico regionale emerge che nel 2020 il Veneto avrebbe ridotto gli arrivi di 12,2 milioni (-60,4% rispetto al 2019) e le presenze di 44,5 milioni (-62,4% rispetto al 2019). A seguire, in valore assoluto, Lombardia con una contrazione pari a 9,5 milioni di arrivi (-54,2%) e 22,4 milioni di presenze (-55,4%),

    DemoskopiKa preannuncia per l’inverno una contrazione dei flussi turistici in Italia. Sono previsti poco più di 23,2 milioni di arrivi e quasi 72 milioni di presenze, con una flessione rispettivamente pari al 6,1% e allo 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnato da quasi 25 milioni di arrivi e poco meno di 72,2 milioni di pernottamenti.

    Ci sono Venezia, Milano, Firenze e Roma, le classiche vittime dell'over tourism, c’è la regina dell’estate Rimini, ma anche mete più inattese come Bolzano, Livorno, Trento e Verona nelle destinazioni provinciali più a rischio da quanto emerge dall’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (Icst), ideato in chiave ancora sperimentale da Demoskopika e la cui mappa interattiva è stata pubblicata al fine di valutare complessivamente il sovraffollamento turistico-over tourism attraverso una combinazione di 5 indicatori che riflettono diverse dimensioni dell’impatto turistico.

    Secondo un'indagine di Demoskopika effettuata su un campione di 1.539 cittadini intervistati, poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Sul versante opposto, sono 25 milioni gli italiani (maggiorenni) che hanno scelto di non partire (49%), dei quali quasi 8 milioni per impossibilità economiche (15,3%) principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%).

    L’indagine di Demoskopika prevede oltre 25 milioni di pernottamenti (+15,3% sul 2020) e 12,3 milioni di arrivi in Italia tra giugno-settembre provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Usa. Oltre la metà degli stranieri di questi 5 Paesi, infatti, avrebbe già deciso di andare in vacanza, il 5% optando per l’Italia e tra le mete preferite ci sono  mare, montagna e città d’arte. 
    In particolare, a optare per l’offerta ricettiva “tradizionale”, legata al comparto alberghiero ed extralberghiero, poco più di 7,2 milioni di turisti con un incremento stimato del 29,2% rispetto allo stesso arco temporale dello scorso anno, cioè giugno-settembre del 2020.

    Secondo l’indagine di Demoskopika, sono oltre 18,2 milioni gli arrivi (+3.2% sul 2023) e 85,6 milioni le presenze turistiche (+0.8%) previste ad agosto e a spingere maggiormente è la crescita del mercato estero, con più di 8,8 milioni di stranieri (+8%) in arrivo.

    Secondo le previsioni dell’istituto Demoskopika, saranno oltre 442 milioni le presenze con una crescita del 12,2% rispetto al 2022 ma soprattutto costituendo il valore più alto di sempre. Quanto agli arrivi, se ne potrebbero registrare quasi 127 milioni – terzo dato più elevato, il top fu nel 2019 con 131 milioni seguito dal 2018 con 128 – con un rialzo dell’11,2% sull’anno scorso. Effetto traino sulla spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022. E i segnali positivi arrivano anche sul versante dell’incoming: a scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri pari a poco meno della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 215 milioni di pernottamenti.

    Si stimano oltre 25 milioni di pernottamenti nel periodo giugno-settembre 2021 provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. Oltre la metà avrebbe già deciso di andare in vacanza, il 5 per cento optando per l’Italia quale destinazione turistica. Mare, montagna e città d’arte le tipologie preferite. L’appello del presidente di Demoskopika, Rio al ministro Garavaglia e alle associazioni di categoria: «Stati generali del turismo a ottobre per programmare il biennio 2022-2023». È quanto emerge da un’anticipazione di un’indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena sui consumi turistici degli stranieri.

    Per l’estate 2024, secondo un'indagine di Demoskopika sono previsti 65,8 milioni di turisti stimati tra italiani e stranieri, per una spesa che supererà i 43 miliardi di euro.

    Secondo quanto emerge dal Regional Tourism Reputation Index di Demoskopika per il 2023, l'Italia ottiene il primato in quasi tutti gli indicatori, ma non nell'utilizzo istituzionale dei social.

    Il 64° Salone Nautico Internazionale di Genova è pronto ad accendere i riflettori sulla quinta edizione del Design Innovation Award, l’evento che premia e celebra l’eccellenza e l’innovazione nel mondo della nautica.

    L’Ufficio federale tedesco di statistica Destatis riporta che nel 2022 i tedeschi hanno ricominciato a viaggiare molto di più all’estero, con una crescita del 78% rispetto al 2021.

    Secondo Destination Insights, lo strumento a supporto del turismo di Google, l’Italia  ha registrato un incremento del 75% dell'interesse di viaggio nel mondo nel periodo tra  giugno e metà agosto. E' il paese con la crescita della domanda più rapida  proveniente principalmente dalla Germania, seguita da Austria, Francia, Svizzera e Stati Uniti. Tra le città preferite Roma risulta essere la meta più ricercata per soggiornare e passare una vacanza seguita da Riccione, Rimini, Venezia, Milano, Napoli, Firenze, Caorle, Lido di Jesolo e Lignano Sabbiadoro.

    Destination Italia S.p.A., la maggiore Travel Tech italiana, leader nel turismo Incoming esperienziale nel segmento Luxury, ha raggiunto il valore di oltre 35 milioni di euro in termini di volume d’affari delle prenotazioni turistiche nei primi 6 mesi dell’anno, segnando un incremento del 6% rispetto al 30 giugno 2023, quando il valore si attestava a 33 milioni di euro.

     Oltre 8000 eventi per 436.000 arrivi e oltre 1,5 mln di presenze.

     Il 60,7% dei wedding planner favorevole alla formazione

    L'indagine è stata realizzata per Convention Bureau Italia da CST Firenze

    "Con il codice tributo istituito dall’Agenzia delle Entrate manteniamo fede a quanto promesso solo pochi mesi fa. Finora le mance dei camerieri avevano la stessa tassazione del lavoro dipendente, invece ora c'è una tassazione del 5%. Eravamo l'unica Nazione in cui le mance erano tassate. Questo va nella direzione della premiazione del merito, chi fa bene il proprio lavoro deve essere premiato e la mancia è una gratificazione del lavoro fatto bene".

    Agevolazioni sul biglietto d’ingresso per i viaggiatori dei treni DB-ÖBB EuroCity

    (Verona, 11 marzo 2019) –  Decimo anniversario per le Ferrovie tedesche Deutsche Bahn e austriache Österreichische Bundesbahnen che da veri pionieri sono stati la prima azienda straniera ad entrare e operare nel mercato ferroviario italiano.

    Era infatti il 2009 quando la sfida è iniziata. I primi treni DB-ÖBB EuroCity hanno incominciato ad attraversare i binari dell’asse italo-austro-tedesco collegando Verona a Innsbruck e Monaco.

    "L'assetto del Convention Bureau Nazionale non ci soddisfa assolutamente. La sua composizione non dà spazio alla rappresentanza delle imprese che dovrebbero poter dare l'apporto di esperienza vera e di conoscenza del settore che solo esse hanno. Il Bureau potrebbe essere uno strumento utile per il rilancio nel nostro comparto, ma deve essere gestito con competenza e con attenzione alle imprese. Siamo partiti col piede sbagliato. Confido che almeno nel Comitato allargato che dovrà essere costituito si potrà dare spazio a tutte le rilevanti organizzazioni di rappresentanza della meeting industry".

    (Per maggiori informazioni: confindustriacongressi@federturismo.it)

    Roma, 24 giugno 2022 – In relazione alla notizia della chiusura del parco faunistico Sea Life di Jesolo, Luciano Pareschi, presidente dell'Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, dichiara: "Il comparto dei parchi permanenti è stato uno dei più colpiti dalla pandemia, con lunghi periodi di chiusura, protocolli di sicurezza molto stringenti e scarsi ristori. Nonostante il buon andamento degli ultimi mesi, le aziende del settore sono ancora in difficoltà e oggi si trovano ad affrontare un nuovo ostacolo, rappresentato dall'incremento dei costi energetici: le nostre sono imprese energivore e questi aumenti esponenziali hanno un effetto dirompente sui bilanci.

    Secondo Diciottofebbraio il mercato del duty free mondiale raggiungerà quest’anno gli 80,5 miliardi di euro e i 138 miliardi nel 2028, ma nel 2025 i Millennials e la Generazione G costituiranno più del 50% dei viaggiatori.

    Secondo diciottofebbraio il trasporto aereo asiatico tornerà a correre nel 2024, quando il gap tra viaggi domestici e movimenti internazionali, fino alla scorsa primavera fortemente limitati a causa delle restrizioni Covid, si azzererà. Non tutti i mercati hanno superato la crisi pandemica, mentre nel Vecchio Continente sono stati finora i Paesi sud europei a performare meglio, l’Asia è ancora all’86% del recupero e tornerà ad essere di nuovo preponderante nel 2024. Saranno asiatici gli aeroporti che presenteranno dinamiche di crescita nettamente superiori agli altri: lo scalo internazionale di Bangkok vedrà il numero di passeggeri aumentare del 54,3% rispetto al 2023, mentre quelli di Hong Kong e Singapore metteranno a segno incrementi del 49 e 28%. Un recupero che avrà ricadute positive anche sul mercato mondiale del duty free.

    Secondo i dati della ricerca di Diciottofebbraio ed American Express Italia  ‘Business Travel: the current scenario & 2024 outlook”, nel 2025 mancheranno nel business travel ancora 250 milioni di passeggeri rispetto al pre-pandemia. La crescita sicuramente è stata più domestica e meno internazionale per una cannibalizzazione da parte di soluzioni di connettività digitali o di video conferenze. Analizzando il settore del trasporto aereo, in particolare quello dei vettori, visto come la “vetrina dei viaggi”, nel 2020 l’industria del trasporto aereo ha perso 110 miliardi di dollari, sui dati Iata, in particolare nel 2023 è previsto “un margine operativo di circa 23 mld di dollari. La ricerca conferma che è sulla via di ripresa”,   in una “convalescenza in corso”, con alcune aree che sono ripartite più lentamente come l’Asia, “adesso sta tornando, ma è ancora indietro”, mentre gli Stati Uniti mostrano delle “prestazioni migliori”.

    Il turismo scolastico è tornato a livelli pre-pandemici, addirittura superando il 2019 secondo l’indagine ‘Turismo scolastico, strumenti e prodotti di supporto alla didattica: dati e tendenze degli istituti scolastici italiani’ 2023/2024, condotta da Didatour, che ha coinvolto insegnanti di ogni ordine e grado in tutta Italia, rivelando un aumento significativo delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione. Rispetto allo scorso anno scolastico aumentano le mete artistiche e culturali che vengono scelte dal 49% delle scuole primarie, dal 77% delle secondarie di primo grado e dal 59% delle secondarie di secondo grado. In calo le esperienze naturalistiche a causa delle condizioni meteorologiche imprevedibili. Anche nell’anno scolastico 2023/2024, per le gite di più giorni, docenti e studenti preferiscono l’Italia (43% contro l’11% delle mete estere). Le città più visitate sono Firenze, Napoli e Roma seguite da Trieste, Venezia, Milano, Perugia e Torino.
    Le scuole secondarie di secondo grado optano per viaggi di più giorni (85%) come anche le secondarie di primo grado (75%); rimane positivo il trend delle uscite lunghe anche per le primarie (25%), tenendo conto che il dato pre-pandemico era decisamente molto basso (8%).

    Dall’indagine svolta da Didatour, piattaforma online del Gruppo La Fabbrica che ha coinvolto più di 1.000 insegnanti di tutto il territorio nazionale, emerge che durante l’anno scolastico 2022/23, quasi il 100% dei docenti (contro il 72% dell’a.s. 2021/22) ha svolto un viaggio o un’uscita didattica. Un dato non solo in netta risalita rispetto a quello registrato durante l’anno scolastico precedente, ma addirittura superiore rispetto ai periodi pre-covid, in cui la percentuale era circa dell’80%. Rispetto al periodo pre-covid aumenta anche la propensione ai viaggi di più giorni, soprattutto per le scuole primarie: se nel 2019/20 solo un 8% aveva pianificato gite con pernottamento (poi disdette a causa dello scoppio della pandemia), nel 2022/23 la percentuale dei docenti delle primarie che ha svolto effettivamente viaggi di istruzione con almeno un pernottamento, sale inaspettatamente al 30%. L’indagine inoltre approfondisce diversi aspetti delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione, oltre a illustrare le prospettive del turismo scolastico per l’anno 2023/24.

    Tante novità per l’evento italiano più atteso nel mondo digital, che si terrà in modalità ibrida dal 10 al 13 novembre 2021 presso Talent Garden Calabiana di Milano. Tra le testimonianze, quelle di Deloitte, Adecco, Confindustria Digitale, del mondo del fintech e dell’isurtech, della formazione e delle imprese più innovative, impegnate nello sviluppo sostenibile

    “I porti turistici sono luoghi d’approdo, ma anche di partenza: è da qui che, una volta sbarcati, si va alla scoperta dei territori italiani – dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè, presentando l’intervento ‘Wi-Fi by Italia.it’ da dal Catania Cruise Terminal del porto, uno dei porti aderenti all’iniziativa–.

    Arriva il testo del decreto legge che dovrà recepire in Italia la direttiva europea sui pacchetti turistici. Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’8 febbraio ha effettuato l’esame preliminare del documento cui spetterà il compito di attuare nella legislazione italiana le disposizioni di Bruxelles. Primo punto fondamentale è che nella legge si elimina il riferimento ai contratti conclusi in Italia. 

    «Dopo 14 mesi di chiusura, esclusa una piccola parentesi estiva durata appena un mese, ancora adesso non sappiamo se, quando e come riapriremo le nostre aziende», afferma il vicepresidente di Assointrattenimento.

    Per il secondo anno consecutivo, Roma si è classificata come la seconda migliore destinazione per una vacanza economica secondo l’ultimo rapporto annuale di DiscoverCars.com per la cui analisi sono stati presi in considerazione una serie di fattori tra cui il costo del volo (da Londra Heathrow), il costo medio del soggiorno per una settimana e il numero di hotel economici. Roma è seconda dopo Praga. La capitale ceca ha chiuso al primo posto per il secondo anno consecutivo con 65 punti su 77, con 1.166 ristoranti e 440 hotel economici. Roma ha ricevuto un punteggio di 57 su 77 ed è riconosciuta come una destinazione adatta per un viaggio economico grazie al numero di ristoranti economici (2.542) – che è stato il massimo su tutte le undici città esaminate. Il costo del volo da Heathrow (€ 210,27) è stato il quarto più economico della classifica Al terzo posto in classifica troviamo Istanbul con  57 punti su 77 grazie ai costi di noleggio auto economici (€ 254,42), nonché 1.056 hotel economici e 4.665 attrazioni, seconda solo a Roma.

    • in occasione dell’uscita del film un treno pellicolato

    “I dati diffusi dall’Istat sulla disoccupazione sono la conferma che le ricette del Governo Meloni su lavoro ed economia sono corrette: mai così bassa la disoccupazione da 14 anni, significativo il dato anche sulla disoccupazione giovanile che torna a calare.

    Bene l’istituzione di un fondo a sostegno dell’intero settore del trasporto passeggeri con autobus per contenere l’impatto del caro-energia sulle imprese più virtuose che impiegano mezzi meno inquinanti di classe euro V e VI. Questo il giudizio di ANAV, l’Associazione di Confindustria che rappresenta l’intero settore del trasporto con autobus, sia TPL che trasporto commerciale di linea e di noleggio.

    Arriva una stretta sugli affitti brevi delle case con l’obiettivo di salvare i centri storici dal rischio di finire per essere abitati solo dai turisti. La commissione Bilancio del Senato ha approvato una raffica di modifiche al decreto legge agosto che da oggi saranno in Aula al Senato, dove già si profila la richiesta di fiducia, e poi passerà per un esame lampo, e soprattutto blindato dalla Camera dei deputati.

    Per gli alberghi è a rischio la ripresa

    Il quadro per il settore alberghiero è sempre più complesso. La ripresa partita solo poche settimane fa, è messa a rischio dell’aumento esponenziale dei costi energetici. Gli interventi fin qui disposti non sono stati sufficienti a contrastare un fenomeno che ha dimensioni mai viste in precedenza – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

    Il pacchetto normativo volto a contenere gli effetti dei rincari energetici sulle imprese interviene a supporto dei comparti energivori, introducendo e prorogando provvedimenti di sostegno alla spesa e agevolazioni fiscali che riguardano direttamente e indirettamente le realtà del turismo, a partire dalle aziende ricettive. Il decreto estende fino alla fine del secondo trimestre del 2023, con percentuali ridotte, i crediti di imposta inseriti nella Legge di bilancio varata alla fine del 2022. Nello specifico, viene confermato, passando dal 45 al 20%, il credito d'imposta per le imprese energivore per le spese sostenute per l'acquisto di energia effettivamente utilizzata nel secondo trimestre.

    “L’estensione alle imprese di noleggio autobus con conducente dell’accisa ridotta per il gasolio commerciale impiegato dai veicoli euro VI, anche se temporanea, rappresenta un’ottima notizia per il settore, considerate le difficoltà attuali legate al forte incremento del prezzo industriale della materia prima e la necessità, da sempre sostenuta da ANAV in ogni sede, anche europea, di eliminare qualsivoglia discriminazione rispetto ad altri segmenti del trasporto passeggeri e merci che già da anni beneficiano dello sconto di accisa”.

    Roma, 22 dicembre 2022. Le Associazioni di rappresentanza delle imprese italiane di trasporto merci e passeggeri e la filiera industriale e commerciale automotive apprendono con profondo sconcerto della mancata previsione, nel testo del DL Milleproroghe appena approvato dal Consiglio dei Ministri, della estensione dei termini di consegna dei beni strumentali tradizionali, tra cui rientrano i veicoli utilizzati dalle imprese che effettuano servizi di trasporto.

    La Camera ha votato in via definitiva la conversione in legge del decreto che riordina le competenze dei ministeri.  Il provvedimento trasferisce alcune funzioni e riorganizza i ministeri per i Beni e le attività culturali, delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico, degli Affari esteri, delle Infrastrutture e trasporti e dell'Ambiente.

    Il decreto Ministeri, è stato approvato in prima lettura dell'aula della Camera con 285 voti favorevoli. Il primo articolo del decreto istituisce il ministero del Turismo. II provvedimento è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari costituzionali, che lo ha modificato approvando alcuni emendamenti. Vengono quindi scorporate le funzioni in materia di turismo dal ministero per i Beni culturali per trasferirle ad un dicastero ad hoc.

    Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr,  approvato dal consiglio dei ministri di ieri Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi – Next Generation EU.Nel dettaglio il fondo per la competitività delle imprese prevede 500 milioni di credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le strutture ricettive, 98 milioni di credito d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator, 500 milioni di fondo per il turismo sostenibile, 358 milioni di garanzie per i finanziamenti per la creazione di nuove imprese, 180 milioni di fondo per gli investimenti nel settore turistico e 150 milioni di fondo nazionale per il turismo.

    Arrivano altri 5 milioni di euro a favore del turismo nel 2022. Le risorse, stanziate in un emendamento al dl Sostegni ter, andranno a rimpinguare il fondo istituito presso il Ministero del Turismo dalla legge di bilancio che già prevede per quest’anno uno stanziamento di 120 milioni, incrementati dallo stesso decreto di altri 100 milioni.

    DNA, DIA e Confindustria Alberghi hanno firmato un protocollo d’intesa per la tutela del settore alberghiero dal rischio di infiltrazioni.

    Gli effetti della crisi, infatti, sono stati particolarmente significativi per l’industria alberghiera che ormai da due anni è profondamente condizionata dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19 in Italia e all’estero.

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    Il primo bilancio del ponte dell’Immacolata è molto positivo e non manca chi commenta che le previsioni sono di una stagione che potrebbe essere la migliore di sempre secondo il consorzio Dolomiti Superski che riporta un tutto esaurito nel ricettivo mentre le prevendite degli skipass sono a numeri da record e sembra che anche il mercato del lavoro per albergatori e ristoratori sia ripartito, senza le difficoltà del passato nel reperire il personale.

     Domani l’avvio ufficiale dell’anno della cultura Italia- Cina. La cerimonia, che sarà impreziosita dalla presenza del ministro della Cultura e del Turismo cinese, Luo Shugang, avrà luogo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con un forum a tema “La cooperazione internazionale nel settore turistico e culturale tra Italia e Cina: nuove prospettive” che vedrà il titolare del Mibact Dario Franceschini nel ruolo di padrone di casa.Tra gli eventi-satellite, l’inaugurazione della mostra fotografica sui siti Unesco italiani e cinesi e il concerto della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e dei solisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Repubblica Popolare Cinese.

    L’Assemblea dei soci di AIDIT – l’Associazione italiana distribuzione turistica, aderente a Federturismo Confindustria – ha eletto Domenico Pellegrino presidente dell’Associazione per il quadriennio 2022/2026.

    Il DPCM, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è in vigore da oggi 26 ottobre fino al 24 novembre 2020. Per quanto riguarda gli ambiti legati al turismo nel testo viene indicato lo stop per bar e ristoranti alle 18, anche il sabato e la domenica. Le attività dei servizi di ristorazione, e cioè bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 18 del pomeriggio. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, non più 6, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

    Alberghi e terme, le bozze del DPCM che stanno girando in queste ore colpiscono il settore e la dignità stessa degli imprenditori

    Confindustria Alberghi all’indomani dell’ultimo Decreto, sottolinea come il blocco di meeting e convegni non è giustificato da motivi di sicurezza.In questi mesi l’attività ha potuto procedere senza esporre a rischi i partecipanti perché le strutture, gli organizzatori e i partecipanti hanno rispettato pienamente i protocolli di sicurezza. L’utilizzo di spazi esterni agli uffici ha reso possibili attività di lavoro in sicurezza che altrimenti sarebbero state impossibili.  Gli alberghi ed altre strutture mettono a disposizione ampie aree che possono permettere di lavorare nel pieno rispetto sia formale che stanziale di tutte le misure di prevenzione del contagio.

    Subito prima della pandemia, la Cina era stata senza dubbio il primo motore della crescita del turismo mondiale, con 166 milioni di arrivi internazionali provenienti da Pechino e dintorni, che l’hanno classificata come primo mercato di origine, per una spesa turistica di 277 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto agli Stati Uniti (157 miliardi) e il triplo della Germania (104 miliardi).
    Eppure, 19 mesi dopo, la Cina rimane in gran parte chiusa ai viaggi leisure sul lungo raggio, in entrata e in uscita, nonostante 75 Paesi abbiano aperto le loro frontiere – seppur con le inevitabili cautele – ai viaggiatori cinesi. Un nuovo sondaggio di Dragon Trail, descrive un quinto dei viaggiatori cinesi come “ansioso di viaggiare non appena ce ne sarà la possibilità”, mentre il 43% viaggerebbe con cautela (a marzo era il 31%) e il 32% aspetterebbe ancora (era il 39% sei mesi fa).

    Sono due i nuovi sottosegretari che si occuperanno insieme al Ministro Franceschini di cultura e turismo. Antimo Cesaro e  Dorina Bianchi. 
    Cesaro, che prende il posto di Francesca Barracciu, è docente di Scienza e Filosofia Politica all’Università di Napoli e attualmente è deputato  per Scelta Civica. Bianchi, invece, toscana, è un neuro radiologo, ed è deputata per il Nuovo Centro Destra.
     
    (Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)

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    Gli italiani e la febbre da entertainment sono l’oggetto di una ricerca condotta da Dynamitick e Doitwell, che ha messo in luce l’impazienza - dopo quasi due mesi di “lockdown” – dei nostri connazionali di tornare a vivere un’esperienza di intrattenimento. 

    Dallo studio condotto dalla app finanziaria Revolut con la società di ricerche Dynata nel mese di giugno 2022, su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 individui maggiorenni, emerge che soprattutto da parte dei più giovani, sono utilizzati salvadanai e strumenti digitali per mettere da parte il denaro per le vacanze.

    Si è svolto lo scorso giovedì a Bologna, in concomitanza della IX Convention di Federcongressi&Eventi, il primo incontro del neo costituito Comitato Tecnico del Convention Bureau Italia.

    Nuovi Soci. Tante attività. Presenza sul palcoscenico internazionale sempre più completa. In questo clima di costante crescita Convention Bureau Italia vuole sviluppare tutti i nuovi progetti in piena sintonia con le aspettative dei suoi Soci. È nato quindi il Comitato Tecnico del CBI: un gruppo di lavoro snello ed estremamente operativo, espressione dei Soci e dei Preferred Partners. Il Comitato è presieduto da Tobia Salvadori, Sales & Marketing Manager del CBI ed è composto da: Carlotta Ferrari, Presidente del Convention Bureau Italia; Alberto Corti, in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione; Alessandra Albarelli, Responsabile Area Congressi di Riva Del Garda Fiere e Congressi; Laura Favaretti, Head of MICE department, Padova Terme Euganee Convention & Visitors Bureau; Adolfo Parodi, Consigliere di Amministrazione del Convention Bureau di Genova; Donato LoriaCongress&Event Manager - Head of MICE Department di Bologna Congressi; Enrico Calisti, Cluster Executive Sales Manager Hilton Rome Airport e Genny Lorenzo, Managing Director Newtours Venue Italia.Oltre all’analisi delle attività e degli obiettivi ad oggi raggiunti, si è discusso anche in merito ai progetti futuri: attività di formazione, analisi del piano fiere e workshop, valutazione delle proposte per la nuova immagine per la promozione, sviluppo di nuove forme di networking tra supplier italiani e buyer esteri.“Posso già dire che la scelta di costituire il Comitato Tecnico è vincente. Un gruppo di lavoro estremamente preparato e propositivo, che sarà un supporto di altissimo livello per il nostro lavoro” dichiara Tobia Salvadori. “Già dalla prossima assemblea, che si terrà nel mese di maggio, inizierà un percorso di formazione dedicato ai nostri Soci e Preferred Partner tutto incentrato sui mercati da approcciare e relative modalità”.  


    4 aprile 2016

     Per maggiori informazioni:Convention Bureau Italia
    marketing@conventionbureauitalia.com

    Secondo le ultime rilevazioni di eDreams il 20% dei nostri connazionali per quest'estate ha prenotato destinazioni italiane, la stessa percentuale ha scelto la Spagna e l’11% la Grecia.

    Il 31 ottobre alle 9.30, presso l’NH Hotel Vittorio Veneto, EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito pariteticamente da FEDERTERME, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS, presenterà i risultati del “Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale”.Il “Progetto” fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale rappresentato da Ebiterme, in termini di dinamica imprenditoriale e di dinamica occupazionale, sull’ approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.

    Il 31 ottobre è stato presentato a Roma il “Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale”,  svolto da  EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito da FEDERTERME CONFINDUSTRIA, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS che fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale, con un focus particolare sulle dinamiche imprenditoriali e occupazionali, sull’ approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.

    Secondo gli ultimi dati dell’Ebtl nel 2023 gli arrivi complessivi negli esercizi alberghieri della Capitale sono stati 13,7 milioni, il 5,6% in più rispetto al 2019, mentre le presenze hanno toccato quota 31,4 milioni (+2,65% sul 2019). Gli arrivi italiani sono stati circa 5 milioni (+6,7% sul 2019), le presenze 9,6 milioni (+6,4% rispetto al 2019). Gli arrivi stranieri hanno superato gli 8,7 milioni (+5% sul 2019), le presenze i 21,8 milioni (+1% sul 2019).

    Stando a quanto emerge dal report redatto da Ebury, istituto finanziario specializzato in pagamenti internazionali e conversione valuta, tassi di cambio vantaggiosi per gli europei si riscontrano in Argentina così come in Egitto dove l’euro, rispetto a luglio 2021, si è apprezzato rispettivamente fino al 14,8% e del 4%.
    Anche in Turchia, negli ultimi dodici mesi, la moneta europea è salita del 74,48% mentre nello Sri Lanka ha guadagnato il 57%.

    Nel ranking 2022 del turismo d’alta gamma europeo, l’Italia è quarta dopo UK, Francia e Spagna, con il 15% del mercato per un fatturato che oscilla tra gli € 80 e i € 100 miliardi, pari a circa il 4% del Pil nazionale per l’Eccia (European cultural and creative industries alliance). Gli indicatori concordano nell’affermare che l’Italia dovrebbe ambire alla leadership globale del turismo d’alta gamma il cui potenziale supera i 100 miliardi, generando valore per l’intero sistema Paese. Il 78% delle programmazioni proposte dagli organizzatori di eventi d’alta gamma dei principali mercati di riferimento per l’Italia e il Mediterraneo riguarda i periodi di bassa stagione, per invertire i trend del turismo di massa. Nel 2019 questa percentuale era del 48%. Una tendenza che non si riferisce solo al segmento Mice, ma più in generale a tutto il turismo alto spendente, che con grande evidenza sta rifuggendo i periodi di grande affollamento e, per le programmazioni dell’alta stagione, si sta orientando verso destinazioni nuove o comunque meno battute. Entrando nel dettaglio delle tipologie di viaggio, il principale interesse della bassa stagione sono le città d’arte e più in generale le destinazioni che offrono una qualificata offerta storico-artistico-culturale.

    Secondo lo studio di Eccia- High-End Tourism, l'associazione di cui fanno parte sei associazioni europee e oltre 600 marchi di prima fila nel settore, il turismo di lusso ha, in Europa, un potenziale di crescita che va da 170 a 520 miliardi di euro da oggi fino al 2030-2035.

    Il 74% ha preferito mete italiane, il 45% ha scelto il mare, il 18% la montagna, in calo sugli anni precedenti, il 6% le città d’arte, il 4% borghi ed entroterra

    I dati Istat diffusi sulla stima preliminare del Pil evidenziano il contributo del turismo nel secondo trimestre del 2022. Continua a ridursi la distanza con le performance registrate nel 2019. A partire dalle fine del mese di aprile per gli alberghi è tornato il turismo in Italia dopo il periodo buio del covid. I segnali positivi si sono via via rafforzati tanto che per il bimestre giugno-luglio si registra il 62% di strutture ad aver raggiunto i livelli pre-covid e il 47% circa che addirittura vede risultati migliori rispetto al bimestre giugno-luglio 2019 (+7%). Al momento le prenotazioni di agosto segnano mediamente dei risultati superiori rispetto allo stesso periodo 2019 grazie all’aumento degli stranieri (+1,2%), mentre quelle degli italiani risultano allineate a quelle del 2019 (+0,1%). A settembre ancora margini di incertezza ma, restano i segnali positivi dal mercato statunitense forte anche della forza del dollaro sull’euro che favorisce la possibilità di scegliere la destinazione Italia per un viaggio.

    Stagnazione diffusa nel booking sia estivo, sia autunnale secondo quanto emerso dal monitoraggio dell’Ectaa sull’andamento delle prenotazioni in 18 Paesi europei, compresa l’Italia. Gli analisti sono partiti dalla summer 2022: ebbene, il booking outgoing è risultato sotto i livelli del 2019 per il 57% delle agenzie di viaggi francesi, spagnole e austriache, e solo per il 17% di quelle italiane si è tornati ai livelli del 2019; mentre per la stagione autunno-inverno 2022/23, sempre riguardo al segmento outbound, ben il 39% delle adv italiane, tedesche e danesi denunciano una stagnazione nel volume di prenotazioni e, solo dalle agenzie francesi, l’andamento del booking viene definito “molto buono.

    Dopo il lungo lockdown, gli italiani vogliono tornare a viaggiare, ma in modo sicuro secondo un recente sondaggio condotto da Eden Viaggi su un campione di oltre 10mila connazionali. Il 63% degli intervistati ha dichiarato che pensa di tornare a viaggiare appena ce ne sarà la possibilità e rilevante è anche il fatto che, in generale, il 53% delle persone preferirebbe per quest’anno restare nel nostro Bel Paese. Ben il 39% degli intervistati aveva già prenotato le vacanze per i ponti primaverili o per l’estate prima che l’emergenza Covid-19 esplodesse in Italia: il 33% di loro dichiara di averle prenotate proprio in Italia, il 26% in un altro Paese dell’Unione Europea e il 41% nel resto del mondo.

    EDreams Odigeo conferma che l’estate 2021 ha visto trionfare l’Italia come prima meta per un italiano su due. Nella top five delle destinazioni più prenotate hanno primeggiato ancora una volta le isole con Catania, Palermo, Olbia e Cagliari,  a parte l'incursione straniera di Tirana da qualche tempo in ascesa. Alcune destinazioni hanno registrato un notevole incremento rispetto al 2019: come Trapani con +373% di prenotazioni, Roma +223%, Bari + 255%, Napoli + 274%, Milano +214%. Si nota che il 51% degli italiani ha scelto di partire per brevi break dai 2 ai 6 giorni, prenotati per lo più a ridosso della partenza, confermando il trend del last minute, incoraggiato anche delle restrizioni imposte dalla pandemia.

    Nel terzo trimestre dell’esercizio 2022, le prenotazioni hanno superato del 26% i livelli pre-pandemici, e nonostante l’indebolimento della domanda, l’attività di trading ha continuato ad essere in linea o superiore al periodo che ha preceduto l’avvento del virus (ottobre +44% vs 2019, novembre +33% vs 2019, dicembre -2% vs 2019).

    Il report “A year in travel by eDreams Odigeo – 2020, un anno di svolta nel settore dei viaggi”, che analizza le abitudini di prenotazione dei viaggiatori, le mete più gettonate nel 2020 e le prospettive per il 2021, rivela picchi nelle ricerche di voli fotografati nei giorni in cui le aziende farmaceutiche hanno annunciato il vaccino contro il coronavirus. C'è stata una crescita del 19%, superiore alla media europea, nelle ricerche da parte dei connazionali di voli sulle piattaforme del gruppo. Tra le mete più ricercate dagli italiani, soprattutto le grandi capitali europee e New York, unica meta a lungo raggio: nell’ordine, Londra, Milano, Parigi, Catania, New York, Roma, Napoli, Madrid, Barcellona e Amsterdam.

    Scoprire le bellezze del patrimonio italiano, sia che si tratti di città d’arte sia di località di mare è la tendenza che ha accomunato il 50% dei viaggiatori del Belpaese nel corso nel 2022, secondo il recente report ‘A year in Travel by eDreams ODIGEO 2022’, per partenze programmate per tutto il 2022 e il 2023.Sono le mete nazionali a dominare la classifica del 2022 degli italiani secondo eDreams: sul podio Milano, Catania e Napoli, seguite da Palermo e Roma. Per le partenze verso l’estero, invece, Parigi domina su tutte continuando ad affascinare i viaggiatori italiani.  Le nostre città conquistano anche i turisti internazionali che quest’anno hanno scelto per i loro viaggi Milano e Roma, in quinta e sesta posizione nella top 10 del ranking internazionale.  I viaggiatori che nel 2022 hanno fatto rotta verso l’Italia provengono per il 21% dalla Spagna, il 17% dalla Francia, il 13% dalla Germania e il 10% dalla Gran Bretagna.

    Per il report "A year in travel by eDreams Odigeo" che ha analizzato il booking e le ricerche effettuate tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023, Parigi conquista il gradino più alto del podio delle mete già prenotate dagli italiani per le partenze del prossimo anno, seguita da Londra, Barcellona e Milano.

    Dall’indagine condotta da eDreams emerge un cambio di rotta nelle abitudini degli  italiani: uno su due sceglie di fare le vacanze a giugno, seguono le prenotazioni per luglio con il 28% e il mese di agosto con  il 22% è momentaneamente fanalino di coda. Una nuova tendenza, quindi, che avvicina il comportamento dei connazionali ai cittadini stranieri, che in un caso su due scelgono di partire proprio a giugno.  Le coste mediterranee continuano ad essere le scelte predilette dai connazionali che hanno eletto la Sicilia come luogo ideale per le proprie vacanze. Nella top 3 al primo posto si attesta Catania, seguita da Palermo e Barcellona.

    Secondo l’VIII edizione di ‘Migliori Aeroporti del mondo’ di eDreams l’aeroporto italiano di Roma Fiumicino è nella top ten delle migliori strutture al mondo.

    Gli italiani, di tutte le età anche se con un picco tra i giovani, desiderano una vacanza “disintossicante”, soprattutto dal lavoro (il 39% degli intervistati), praticare un sano digital detox (33%) ma anche assicurarsi “uno stacco” dalle persone che li circondando nella quotidianità (31%). Prova ne è che il 41% si pone come obiettivo l’abbassamento dei livelli di stress. Per quanto riguarda le destinazioni, il mare stravince (il 48% delle preferenze) rispetto a natura (21%) e a montagna e lago (15%).

    Gli italiani sono pronti a prenotare le vacanze 2021. Secondo una ricerca di eDreams circa il 97% delle prenotazioni per luglio e agosto e il 95% di quelle per la tarda estate, settembre e ottobre, si orientano al momento su voli a medio e a corto raggio. Nei mesi più caldi della prossima estate un italiano su due (51%) ha prenotato una vacanza di 7-13 giorni. Questa durata sembra essere la preferita anche per i mesi più freschi, con il 38% delle prenotazioni. Inoltre, rispetto allo stesso periodo nel 2020, si registra una crescita di 5 punti percentuali, segno di una maggiore considerazione della vacanza, anche un po’ più lunga, fuori stagione.

    Tornano  le vacanze all’estero nell’estate degli italiani, che al momento risultano, secondo eDreams, più inclini a partire a giugno e a luglio anziché in agosto. Il 56% dei connazionali ha prenotato voli continentali, il 37% nazionali e il 7% ha optato per rotte intercontinentali. Guardando alle tempistiche il 46% degli italiani questa volta andrà in vacanza a giugno, il 27% a luglio e solo il 20% al momento è rimasto fedele alle ferie italiane per eccellenza, quelle in agosto. Anche la durata dei soggiorni mostra diverse tendenze; se il 29% dei viaggiatori ha optato per le classiche due settimane (7-13 giorni), il 32% ha prenotato per 3 o 4 giorni, il 15% per una settimana circa, da 5 a 6 giorni. Suggerisce itinerari tra mare, arte e storia la top 10 delle destinazioni degli italiani per quest’estate, dominata soprattutto da Sicilia e Spagna, che fa la parte del leone anche osservando le mete più in crescita.

    La voglia di viaggiare degli italiani non si ferma certo per le festività tradizionali, secondo quanto emerge dalle rilevazioni di eDreams, che ha analizzato le prenotazioni per Natale 2023 e Capodanno 2024 anche rispetto alle tendenze osservate nel 2022.

    La voglia di viaggiare degli italiani non si ferma certo per le festività tradizionali, secondo quanto emerge dalle rilevazioni di eDreams, che ha analizzato le prenotazioni per Natale 2023 e Capodanno 2024 anche rispetto alle tendenze osservate nel 2022.

    Secondo quanto rivelato da eDreams gli italiani si preparano a partire per le principali città europee per il  ponte dell'Immacolata. Sul podio in assoluto primeggiano Parigi, Milano e Londra. La top 5 delle destinazioni, se considerate le mete italiane e internazionali, comprende anche città d’arte mediterranee e capitali più orientali. Interessante osservare che i viaggiatori in partenza da Roma Fiumicino prediligono Parigi, Barcellona e Bucarest per quanto riguarda i viaggi all’estero, mentre per i viaggi in Italia hanno scelto Catania e Palermo. Chi parte dagli aeroporti di Milano ha privilegiato invece Londra e Tirana. Uno sguardo più da vicino ai viaggiatori che hanno prenotato per le principali città italiane mostra poi che Milano sarà la meta di chi parte da Catania, Napoli e Lamezia Terme, mentre Roma accoglierà anch’essa viaggiatori provenienti da Catania, seguiti però da quelli in arrivo da Palermo e Bari. Napoli e i suoi presepi sono nel cuore dei viaggiatori che hanno prenotato da Torino.

    Secondo eDreams, che ha analizzato le prenotazioni effettuate dal primo febbraio al primo agosto 2020 sul sito e tramite l’app, il mese di settembre è  promettente per chi approfitta degli ultimi scampoli di sole. Si preferiscono le coste meridionali della Penisola con Ibiza e Parigi uniche eccezioni all’estero:  nello specifico al primo posto si trova Catania, seguita da Palermo e dall’intramontabile Ibiza in terza posizione, la sola meta iberica.

    Secondo un sondaggio di eDreams che ha coinvolto gli utenti di Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti, la maggioranza degli italiani ha idea di partire nel 2021.Il 48% dei nostri connazionali per il prossimo anno ha già iniziato a pianificare una vacanza verso una meta a corto raggio (21%) o su tratte più impegnative con una permanenza al di sotto dei 14 giorni (19%), e se il 32% non l’ha ancora fatto, in ogni caso ci sta già pensando.

    Secondo i dati raccolti da Edreams, la media dei soggiorni settembrini va dai 7 ai 13 giorni, prevalentemente nelle località di mare del sud Italia, con Ibiza e Parigi uniche eccezioni all’estero. In particolare, al primo posto tra le scelte dei viaggiatori italiani che partiranno tardivamente per le vacanze, Catania, seguita da Palermo. Seguono altri classici del mare made in Italy, come la Sardegna con Cagliari e Olbia e la Campania con Napoli.

    Una nuova ricerca di mercato di  eDreams ODIGEO rivela che la stragrande maggioranza dei consumatori a livello globale (84%) continua a dare priorità ai viaggi nei propri bilanci personali, nonostante il contesto macroeconomico. In Italia, i partecipanti hanno fornito risposte simili, con l’87% che sottolinea l’importanza del viaggio nel proprio bilancio familiare. Solo il 2% dei partecipanti in Italia e il 3% a livello globale ha dichiarato di non ritenere importante inserire i viaggi nella pianificazione del proprio bilancio. Le statistiche provengono da uno studio condotto dalla società di ricerca OnePoll, su 10.000 intervistati a livello internazionale, tra cui 1.000 partecipanti in Italia. Le priorità e i valori dei viaggiatori sono destinati a cambiare nei prossimi 25 anni in linea con i cambiamenti generazionali, come lo sviluppo rapido delle nuove tecnologie. Ad esempio, il sondaggio ha rivelato che i giovani sono in genere più propensi delle generazioni più anziane a prendere decisioni su come e dove viaggiare basandosi sulla connettività digitale o sull’inclusività sociale, offrendo un potente spunto su ciò che sarà più importante per i viaggiatori nei decenni a venire. La convenienza economica rimane una delle priorità per i viaggiatori di tutte le fasce d’età, con una media del 48% che la considera prioritaria in Italia e del 55% a livello globale. In particolare, i baby boomer mostrano una maggiore propensione a dare priorità al costo quando pianificano un viaggio, con il 69% dei partecipanti alla survey a livello globale di età superiore ai 45 anni che si concentra su questo aspetto.

    Secondo quanto riportato dal report ‘A year in travel by eDreams ODIGEO 2021 le città di mare italiane hanno avuto un notevole incremento  di prenotazioni rispetto al 2020,  6 città italiane su 10 tra le mete che hanno osservato il maggior incremento di prenotazioni di voli dall’Italia e dall’estero rispetto all’anno scorso attraverso le app e i siti del gruppo eDreams ODIGEO. In particolare le 6 mete italiane che hanno registrato una notevole crescita nelle prenotazioni sono: Bari (+258%), Olbia (+257%), Brindisi (+252%), Catania (+201%), Palermo (+200%) e Cagliari (+182%). Da segnalare Tirana (+305%), ormai in costante ascesa tra le mete di maggior interesse in Europa, e Las Vegas (+402%) e Orlando (+400%), in cima al podio, interessate principalmente dal turismo interno, vista la chiusura dei confini.

    Un trend disegnato da una ricerca di eDreams e OnePoll vede nei viaggi solidali un’occasione di crescita personale in contesti culturali nuovi e diversi, a volte fuori dalla propria comfort zone.  Secondo eDreams, sono sempre di più gli italiani che decidono di partire per un viaggio di volontariato. Uno su quattro, il 23% degli intervistati, fa spesso vacanze di questo tipo o comunque le rifarebbe, mentre quasi la metà, anche se afferma di non aver mai provato un’esperienza di questo tipo, si dice interessato a farlo (46%). Dai dati emerge,inoltre, che, dopo un momento particolare come la pandemia, in cui si è stati costretti tra le mura domestiche con molto tempo per riflettere sulle priorità della propria vita, è cresciuta la spinta e la curiosità degli italiani a intraprendere viaggi solidali con una propensione per il volontariato ambientale. Il 48% degli intervistati sceglierebbe di unirsi ad associazioni attive nella difesa della natura,segue la protezione degli animali, scelta dal 42% degli intervistati, quasi a pari merito con l’aiuto alle popolazioni locali, citato dal 40% degli aspiranti viaggiatori.

    Lo studio di eDreams ODIGEO condotto su 10.000 intervistati a livello globale, inclusi 1.000 rispondenti in Italia rivela che l’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale tra i viaggiatori sta diventando sempre più comune, con il 79% degli intervistati italiani che afferma di utilizzarli già in ambito viaggi, o che sarebbe interessato ad esplorarli in futuro, un dato anche superiore alla media internazionale, del 73%.

    Milano, 17 novembre 2022 – Elle Decor Italia torna a promuovere il dibattito sull’evoluzione dell’hospitality con il digital summit ‘2022 Progettare la nuova ospitalità: destinazione Italia’, seconda edizione del convegno digitale, nato come spin off di Elle Decor Grand Hotel, l’iniziativa nata nel 2016 per indagare i cambiamenti e le tendenze in atto nel settore dell'hôtellerie, che ha affiancato ai progetti allestitivi d'autore - dedicati alla relazione tra nuovi stili di vita e le prospettive del settore - tavoli di dibattito e confronto.

    Con il 99,5% dei voti, parte con un segnale forte di coesione il mandato di Emanuele Orsini alla presidenza di Confindustria.

    Tra i punti del suo primo intervento, il neo presidente della confederazione ha sottolineato il ruolo del turismo per l’economia e l’export italiano

    Un Presidente che arriva anche dal settore alberghiero

    Le Associazioni del trasporto pubblico AGENS, ANAV e ASSTRA e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno siglato ieri pomeriggio un importante accordo con il quale condividono la comune responsabilità di farsi parte sostanziale ed attiva nella gestione dell’emergenza generata dalla improvvisa diffusione da COVID-19 (Coronavirus) che il Paese è impegnato a fronteggiare.

    Durerà fino al 27 novembre la fase di consultazione pubblica del documento “Quadro” messo a punto da Uni e Federturismo, che individua soluzioni comuni per la riapertura in sicurezza di tutto il settore turistico, tenuto conto di quanto questo comparto sia vitale per la vita economica e il rilancio del Paese. In consultazione anche il documento sul noleggio autobus. Il documento è stato pensato per far fronte all’emergenza Covid-19 da un tavolo di lavoro che ha già portato in pochissimo tempo alla pubblicazione di altre quattro Prassi di riferimento contenenti le linee guida per la riapertura in sicurezza di specifici settori.

    Un’azione immediata per rimettere al centro la puntualità dei treni. E’ questa la richiesta di Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale di Fs italiane, a Rfi, gestore dell’infrastruttura. Preso atto della gravità della situazione ereditata, con la puntualità dei treni che da molti mesi mostra forti problematiche e non evidenzia miglioramenti apprezzabili – si legge in una nota - Battisti ha chiesto a Rfi di convocare un tavolo permanente con le imprese ferroviarie.

    Sono quasi 9 milioni gli italiani che indicano come motivo delle mancate ferie il fatto che non se lo possono permettere economicamente secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca Emg Different.

    Lo scorso 14 marzo l’Enac ha riunito, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli,  gli operatori del settore per fare il punto sulla situazione di costante crescita del traffico aereo, sulla sicurezza degli aeromobili e per sviluppare un coordinamento generale preventivo di tutto il comparto per garantire e innalzare ulteriormente la sicurezza del volo e la qualità dei servizi resi agli utenti. Il Direttore generale, Alessio Quaranta,  ha evidenziato come gli aeromobili di ultima generazione, nonostante l’ultima tragedia aerea del Boeing dell’Ethiopian, facciano registrare ratei di incidenti molto bassi.Se gli aeromobili di prima generazione, a conduzione quasi esclusivamente manuale, avevano un rateo di circa 10 incidenti per milione di partenze. Nella seconda generazione, dove sono stati inseriti sistemi automatici di pilotaggio e controllo della potenza del motore, il rateo è sceso a circa 2 incidenti per milione di partenze e nella terza e ultima generazione, con la digitalizzazione degli strumenti e la navigazione automatica, si sarebbe passati a un rateo di 0,16 incidenti per milione di partenze.

    Oltre 1 miliardo di euro, tanto è la perdita economica complessiva stimata per i gestori aeroportuali nel periodo marzo-settembre 2020 secondo il Rapporto e Bilancio sociale 2020 dell’Enac. Il traffico aereo, nel 2020 ha subito una forte contrazione: i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2020, tra traffico nazionale e internazionale, sono stati 52.759.724 ed hanno fatto registrare un calo del 72,5%.

    La stagione estiva si è chiusa con un trend positivo dei passeggeri del trasporto aereo, con un aumento del traffico del 3,8% nei mesi di luglio e agosto. E’ quanto emerso dal bilancio della stagione estiva 2018 presentato dal presidente dell’Enac Vito Riggio e dal direttore generale Alessio Quaranta nel corso di un incontro con gli operatori del settore. Nel complesso dei primi 8 mesi dell’anno, il traffico è cresciuto del 5,3% rispetto al periodo gennaio-agosto 2017.

    Per l'Enac nel 2020: sono stati 52.759.724 i passeggeri transitati negli aeroporti italiani lo scorso anno, tra traffico nazionale e internazionale, con un decremento rispetto al 2019 del -72,5%. L'ente ha specificato anche come il traffico nazionale, con i suoi 25 milioni di passeggeri, abbia registrato una diminuzione più moderata (-61,1%) rispetto al traffico internazionale.

    I cieli italiani tornano in fermento. I dati di traffico 2021 diffusi dall’Enac parlano di una forte ripresa rispetto al 2020, con 80.464.535 di passeggeri transitati negli aeroporti della Penisola, per un aumento del 52,5%. Restano ancora lontani, però, i numeri del 2019. Il divario con il periodo pre-Covid è ancora notevole, sia del numero dei movimenti (-48,9%), sia del numero dei passeggeri (-58,1%).
    A causa delle restrizioni ai viaggi, il traffico nazionale ha registrato il maggiore incremento: +68% sul 2020, per un totale di 42,2 milioni di passeggeri. Il traffico internazionale è cresciuto solo del 38%, per un totale di 38,3 milioni di passeggeri.

    I dati Enac sul 2022 sanciscono la ripresa del trasporto aereo in Italia dopo la brusca frenata dell'emergenza sanitaria. Il totale dei passeggeri sale a 164 milioni, segnando un incremento del 104% rispetto all'anno precedente. Si assottiglia così notevolmente il divario con il 2019, che scende a -14%. Il rapporto Enac registra 64,5 milioni di passeggeri sul traffico nazionale, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Più marcato, come era ragionevole aspettarsi, l'aumento del traffico internazionale, che fa un balzo del 160,8% arrivando a 99,9 milioni.Si conferma inoltre il predominio delle low cost: il no frills conquista infatti una quota di passeggeri pari al 66% del totale, mente le legacy si fermano a 56 milioni di pax pari al 34%.

    L’80% del traffico aereo (in Italia) si concentra in soli 14 scali dichiara Enac. Le previsioni post pandemia stimano un ritorno alla crescita del traffico aereo con un aumento di 8 miliardi di passeggeri nei prossimi venti anni. In carenza di realizzazione di nuove infrastrutture nel nostro continente, chi dispone di strutture sottoutilizzate avrà la possibilità di intercettare nuovo traffico.E' allo studio un approfondimento sul cargo “che oggi sta vivendo una stagione particolarmente felice”.

    Secondo l’Enac nel primo semestre del 2024 si è assistito ad un significativo incremento del traffico aereo rispetto allo stesso periodo del 2023: con un aumento dei passeggeri del +12%.

    Secondo l’Enac nel primo semestre del 2024 si è assistito ad un significativo incremento del traffico aereo rispetto allo stesso periodo del 2023: con un aumento dei passeggeri del +12%.

    Secondo i dati dell’Enac, nel 2018, Roma Fiumicino si conferma il principale aeroporto italiano con quasi 43 milioni di passeggeri, in crescita del 5% e con la quota del 23,2% del totale del traffico. Nella classifica dei primi scali per numero di passeggeri al secondo posto figura Milano Malpensa che, con 24,5 milioni di passeggeri e una quota del 13,3%, cresce a doppia cifra rispetto al 2017 (+11,5%). Sul podio anche Bergamo, con 12,8 milioni di passeggeri in crescita del 4,9% e una quota del 6,9%. Tra i primi dieci scali si segnala lo sviluppo di Napoli (+15,8%) e Palermo (+14,7%), mentre registrano una variazione negativa sia Milano Linate (-3,3%) che Roma Ciampino (-0,7%).

    Secondo gli ultimi dati dell'Enac i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2023 sono stati 197.128.729, il 20% in più del 2022, con 68,6 milioni sui voli nazionali e 128,5 milioni per i collegamenti internazionali.

    Secondo i primi rilevamenti dell’Enac, nel primo trimestre 2018 gli aeroporti italiani hanno registrato un volume di 35,4 milioni di passeggeri con un incremento del +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tra gli scali che hanno fatto segnare la crescita più consistente figurano quello di Napoli, al +45% (1,7 milioni di passeggeri), Palermo, al +20% (1,1 milioni di passeggeri) e Milano Malpensa, al +12% (quasi 5 milioni di passeggeri).

    Secondo i dati del Rapporto 2017 dell’Enac, presentato il 5 giugno in occasione delle celebrazioni del ventennale, nel 2017 negli aeroporti nazionali sono transitati 174.628.241 passeggeri, con un aumento del 6,2% rispetto al 2016. In aumento anche il numero dei movimenti aerei commerciali (decollo o atterraggio di un aeromobile su un aeroporto) del 2,4% rispetto al 2016, per un totale di 1.364.564 movimenti.

    Secondo i dati sul traffico aereo diffusi dall’Enac sono 174.628.241 i passeggeri transitati negli aeroporti nazionali nel 2017, in aumento del 6,2% rispetto al 2016. L’aeroporto principale si conferma Roma Fiumicino con quasi 41 milioni (in calo, però, dell’1,8%) che gestisce oltre il 23% del totale del traffico, seguito dagli scali di Malpensa (+14%), Bergamo (+10%), Catania (+15%) e Napoli (+26%).

    Secondo l'Enac la consistente ripresa del settore del trasporto aereo emerge dal recupero di oltre l’85% del traffico pre-pandemia. Il portato più rilevante che emerge dal bilancio 2022 degli aeroporti italiani, capaci di mettere insieme 164,5 milioni di passeggeri e di raddoppiare i volumi rispetto allo scorso anno, riducendo in tal modo ulteriormente il gap rispetto ai valori pre pandemia (gap del -15% rispetto al traffico 2019). Con riferimento alle principali direttrici del traffico di linea e charter (flussi di traffico con origine destinazione Italia verso/da le principali aree geografiche mondiali) il 2022 mostra tassi di crescita elevati in tutte le aree geografiche rispetto al 2021 (+364,9% Nord America e Nord Atlantico; +276,7% Medio Oriente e Asia del Pacifico; +169,9% Africa e Oceano Indiano) sebbene il gap rispetto ai flussi registrati nel 2019 sia ancora consistente in particolare per Caraibi e Sud America (-64,7%) , Medio Oriente e Asia del Pacifico (-50%).

    I movimenti gestiti da Enav a luglio sono stati 75.200 suddivisi per il 46% in voli internazionali (arrivo o partenza da uno scalo estero), il 24,6% in voli nazionali (arrivo e partenza su aeroporti italiani) e per il 29,3% in sorvoli (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo). Nel mese di luglio è stato recuperato circa il 40% del traffico del 2019 che, va ricordato, è stato un anno record per il trasporto aereo in Europa e soprattutto in Italia. Giugno, invece, si è chiuso con il 15% del volato dello scorso anno.

    Secondo l'ENAV il traffico aereo in Italia continua la sua crescita costante e progressiva. Nella prima metà di luglio i voli sui cieli nazionali sono più che raddoppiati rispetto a giugno.  Dal 1^ al 15 luglio, ci sono stati complessivamente 33.000 movimenti con una media giornaliera pari a 2.200 voli ed un picco massimo, il 10 luglio, di 2.521 voli.

    Traffico di rotta e di terminale in diminuzione rispettivamente del 59,6% e del 58,8%, in termini di unità di servizio, rispetto ai primi nove mesi del 2019, e ricavi consolidati pari a 589,1 milioni di euro, -14,8% rispetto ai primi nove mesi del 2019 secondo Enav, che ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020. A fronte dell’aumento di quasi il 10% registrato nel primo bimestre dell’anno, nei mesi immediatamente successivi il traffico è crollato con punte del 90%, rispetto al 2019, per poi stabilizzarsi intorno a un calo tra il 55% ed il 60% nei mesi estivi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

    Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.

    Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.

    Enav ha chiuso il 2023, anno record, con ricavi per 1 miliardo e lancia un Piano al 2026 sui ricavi non regolati.

    Enav chiude i primi tre mesi dell’anno con ricavi totali consolidati a 193,6 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto al primo trimestre 2023, grazie principalmente all’andamento del traffico aereo e al correlato incremento del fatturato da attività operative. Il risultato netto è negativo per 13,8 milioni, in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023 in cui la perdita era di 21,8 milioni.

    Per l'ENAV il primo trimestre 2020 è stato caratterizzato da una forte crescita del traffico aereo nei mesi di gennaio e febbraio ( +9,8%)  e da un crollo a marzo ( 50%) per la crisi del coronavirus, che ha fatto chiudere  i conti del periodo con  ricavi consolidati a 171,6 milioni di euro (-3,8% rispetto al primo trimestre 2019) e  un  Ebitda  a 28,9 milioni di euro (-6,7%).

    Il 2022 è stato caratterizzato da una forte ripresa del traffico aereo, che ha fatto registrare volumi quasi in linea con i livelli pre-pandemici, con picchi nei mesi di agosto ed ottobre superiori ai corrispondenti periodi del 2019. Tale incremento, intenso e costante in tutti i trimestri, ha permesso di chiudere il 2022 recuperando, in termini di unità di servizio, il 95,2% rispetto al 2019.

    Il traffico aereo in Italia per Enav,  nei mesi estivi è stato tra il 70 e l’80% del traffico del 2019 con giornate che hanno raggiunto il 100%. Il trend di crescita è costante e, in alcuni giorni di ottobre, abbiamo anche superato i voli del 2019..
    I primi nove mesi del 2021 sono stati caratterizzati da una decisa ripresa del traffico aereo specialmente nel periodo estivo. In Italia, il risultato complessivo, rispetto al corrispondente periodo del 2020, per le unità di servizio di rotta, ha mostrato un incremento del 24,1% modificando il trend negativo del primo semestre (-16,6%) grazie al positivo andamento del terzo trimestre 2021 che ha evidenziato una crescita dell’83,1%.

    Le prospettive delineate dal rapporto Eir parlano della creazione di quasi 77 milioni nuovi posti di lavoro entro i prossimi 10 anni solo in Asia. Il contributo all’economia di quest’area potrà crescere a una media dell’8,5% annuo. Il 2021, nonostante sia stato un anno ancora impattato dalla pandemia ha visto il numero dei voli in progressivo e significativo aumento soprattutto nella seconda metà dell’anno, con l’inizio della stagione estiva, arrivando, negli ultimi mesi, a circa il 90% del traffico del 2019 con picchi che, in alcune giornate estive, hanno raggiunto i livelli pre-pandemici. L’Italia – secondo Enav  – è lo stato europeo, tra i grandi, in cui si è registrato il più alto tasso di crescita (+44,9% rispetto al 2020) per quanto riguarda i volumi di traffico aereo di rotta.

    Secondo i dati emersi dal monitoraggio sul turismo organizzato dell’Enit relativamente al periodo estate-autunno le prenotazioni verso il nostro Paese sono in aumento, anno su anno, per il 74% dei tour operator, stabili per il 20%, in calo per il 6%. Gli incrementi dei flussi turistici verso il belpaese sono misurabili, non solo nei mercati emergenti, ma anche in Paesi come Usa, Francia e Germania, i principali bacini d’origine dell’incoming italiano.

    Enit in Spagna  per rimarcare la forza internazionale del mercato turistico italiano. La presenza alla fiera ibtm che riunisce i maggiori professionisti del settore, consente di stabilire nuovi network, orientare le tendenze e condividere conoscenze nel cuore della vivace città catalana. ENIT Agenzia Nazionale del Turismo ha partecipato con uno stand di 402 mq. (stand D50) che ha ospitato 80 espositori italiani tra Convention Bureau, DMO, catene alberghiere, centri congressuali, PCO e DMC e con il coinvolgimento di 11 Regioni: Alto Adige, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia e Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e Roma Capitale.  Dal 28 al 30 novembre lo stand Italia è stato sede di numerosi Destination Experience e 2 eventi con aperitivo di networking e di incontri b2b con agenda di appuntamenti per far incontrare gli espositori con i buyer provenienti dai mercati internazionali. Si prevede la partecipazione di 3.500 tra destinazioni e rappresentanti dell’offerta che si incontreranno con oltre 15.000 professionisti del settore, provenienti da circa 150 paesi da tutto il mondo. 

    L'Italia, la destinazione esclusiva per eccellenza. È questo uno dei principali risultati dello studio Enit realizzato da Unioncamere con il supporto tecnico di Isnart (ottobre 2023). Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le destinazioni italiane, espressamente attratti dallo “stile di vita italiano”, che associa al Paese un'immagine di “esclusività”.

    L’Italia con Enit è alla BIT di Milano con quasi 900 espositori ,  la partecipazione delle Regioni italiane ma anche città e territori come Bergamo e Brescia, che il prossimo anno saranno capitali della cultura, la Penisola Sorrentina, il Cilento o ancora la strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco e la strada del vino di Franciacorta. 
    Enit porta in BIT molte novità che segnano un cambiamento: una nuova corporate identity ma anche importanti progetti con partner internazionali. Dopo aver accompagnato l’industria turistica italiana nel periodo di incertezza, Enit è oggi impegnata a guardare lontano, intensificando il proprio impegno per un'Italia più competitiva e in grado di soddisfare le sue ambizioni di leadership turistica globale. 

    Enit-Agenzia Nazionale del Turismo italiana punta sul turismo del lusso prendendo parte alla Iltm di Cannes con gli operatori del settore e le Regioni per promuovere le magnificenze del Paese. Coinvolti oltre 1700 buyers internazionali, 92 operatori, 28 t.o. privati e gli enti locali italiani per un'esposizione di 520 mq. L'Italia come destinazione di lusso è stata svelata a Cannes in tutta la sua magnificenza, mettendo in mostra l'eccellenza, la competenza, la diversità, la creatività, il calore e la sicurezza del Paese, una delle massime priorità in questi tempi. Con la riapertura del mondo degli affari, il lusso e il turismo saranno un vero trampolino di lancio per la crescita dell'economia italiana. Si ricorda che l'80% degli acquisti pre-Covid nel settore del lusso in Italia sono stati effettuati da turisti stranieri. Questo mercato di nicchia rappresenta il 3% del PIL del Paese (in termini di mercato turistico corrispondente al 13% del Pil) e funge da volano per l'economia italiana.

    Enit ha partecipato alla 42º edizione della  Fitur di Madrid con uno stand di 323mq. La fiera ha riunito 6.933 partecipanti con la presenza di tutte le comunità autonome, aziende e destinazioni di 107 paesi, 70 dei quali con rappresentanza internazionale. Presenti allo stand le regioni Campania, Emilia Romagna, la Repubblica di San Marino, Ita Airways e gli operatori privati del turismo, per un totale di circa 40 aziende. Questa edizione ha previsto anche una partecipazione in forma virtuale attraverso la piattaforma Fitur LiveConnect, che sarà operativa fino al 4 febbraio. All'inaugurazione dello stand Italia il Presidente Enit Giorgio Palmucci e l'Ambasciatore italiano in Spagna Riccardo Guariglia. Tra le presenze degli stranieri in Italia negli ultimi cinque anni dal 2015 al 2020 la Spagna si posiziona ai primi posti con una media di oltre 5 milioni di presenze.

    L’Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, calcola che nel 2020 i turisti italiani e stranieri caleranno nel complesso del 49% rispetto all’anno scorso: i visitatori saranno 57 milioni in meno, i pernottamenti turistici totali diminuiranno di 186 milioni e la spesa turistica, quella in beni e servizi sostenuta dai  viaggiatori, di 71 miliardi di euro. Questi dati sono indice del fatto che la situazione avrà effetti notevoli sull’economia italiana: il contributo totale del turismo all’economia dovrebbe diminuire infatti di 5,8 punti percentuali. Il turismo, in Italia, è un settore che generava, nel 2019, il 13% del nostro Prodotto interno lordo: nel 2020 calerà al 7,2 %.

    l ministro del Turismo Massimo Garavaglia parteciperà il 9 maggio alle ore 11 presso Palazzo Lombardia (39esimo piano – ingresso N1) alla conferenza stampa di presentazione delle campagne promosse da Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo, per celebrare le eccellenze italiane e il rilancio dell’immagine della Penisola nel mondo.