Dall’ultima edizione del Rapporto trimestrale “Tendenze e prospettive del turismo europeo” pubblicato dalla European Travel Commission (Etc) emerge che il turismo europeo nel primo trimestre dell’anno ha fatto registrare +7,2% di arrivi stranieri e +6,5% di pernottamenti nelle varie destinazioni, superando le performance del 2019, anche se soffrono i Paesi baltici.
Dal Barometro elaborato da Etc – European Travel Commission ed Eurail per capire le tendenze dei mercati lontani riguardo a viaggi verso la destinazione Europa emerge che la sicurezza, convenienza e qualità delle infrastrutture sono le priorità dei viaggiatori d’oltreoceano del segmento lungo raggio nella selezione delle destinazioni per le loro vacanze 2024 e per i viaggi verso l’Europa. Pur assistendo a un rallentamento nelle prenotazioni per il primo quadrimestre, si mantiene alto l’appeal per i mesi estivi e autunnali. Nello specifico, lo studio offre in realtà un’istantanea delle sensazioni di viaggio e analizza l’intenzione di viaggiare in Europa nei sette mercati esteri di maggior peso, ovvero Australia, Brasile, Canada, Cina, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Da questa prima radiografia del 2024 si evidenziano elevati livelli di ottimismo per viaggi all’estero dal Brasile (76%), Australia (73%), Canada (72%) e Corea del Sud (71%). Mentre negli Stati Uniti, l’intenzione di viaggiare a livello internazionale rimane in linea con i livelli del 2023, con il 60% degli intervistati che esprime il desiderio di farlo. Il Giappone, bacino alto spendente, ha registrato un modesto aumento del 5% tra i viaggiatori outgoing intervistati che pianificano un viaggio all’estero dal 2023, ma l’intenzione rimane comunque bassa e si attesta sul 35%.
Il desiderio di viaggi all’estero in Europa da parte di diversi mercati è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia secondo l’ultimo Long-haul travel barometer (Lhtb) 2/2022 di European Travel Commission (Etc) e di Eurail BV, che fornisce approfondimenti sul sentiment dei viaggiatori per l’estate 2022 (maggio-agosto).
Il barometro esamina ogni quattro mesi le intenzioni di viaggio in sei mercati esteri che sono: Brasile, Canada, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. A misurare l’intenzione di viaggio è l’indice che riflette il sentiment dominante espresso da un mercato, positivo o negativo. Valori superiori a 100 punti indicano un’evoluzione positiva, mentre valori inferiori a 100 indicano atteggiamenti negativi nei confronti dei viaggi in un determinato periodo.
L’European Travel Commission (Etc), ha pubblicato il suo rapporto “European Tourism: Trends & Prospects” per il secondo trimestre del 2023.
Secondo l’ultimo Long-Haul Travel Barometer della European Travel Commission (Etc), anche dopo un anno di rigide restrizioni Covid, i viaggiatori d’oltreoceano sono ancora speranzosi di viaggiare ma sono anche cauti nel considerare l’Europa come destinazione a causa della continua mancanza di regole armonizzate sui viaggi in tutta la regione. L’indice di fiducia per i viaggi all’estero negli Stati Uniti e in Russia rimane positivo, tuttavia è preoccupante che solo 2 intervistati su 5 di questi mercati siano propensi a visitare l’Europa dimostrandosi più favorevoli ai viaggi a lungo raggio.
La domanda di viaggi aumenterà considerevolmente nella seconda metà del 2021, sebbene gli arrivi internazionali rimarranno ancora del 49% al di sotto dei livelli pre-pandemia secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto trimestrale "European Tourism Trends & Prospects" dell’European Travel Commission (ETC). Questa stagione estiva è essenziale per il settore poiché la domanda di viaggi in Europa è rimasta debole all'inizio del 2021: gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti dell'83% nel primo trimestre dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2020. L'ultima previsione mostra che i viaggi intraeuropei rappresenteranno l'83% degli arrivi in entrata in Europa nel 2021 rispetto al 77% nel 2019.
Secondo l'ultimo rapporto dell’ European Travel Commission, gli europei, nonostante i continui blocchi e l’incertezza sulle regole da seguire, sarebbero sempre più propensi a viaggiare nel secondo trimestre del 2021 grazie alla diffusione del vaccino. La percentuale per la primavera 2021 è cresciuta del 20% rispetto al sondaggio di novembre 2020, passando dal 49% al 52%, mentre solo il 12% del campione conferma di effettuare un viaggio già a gennaio-febbraio 2021.
Cresce del 6% il numero di europei che pianifica di fare un viaggio nei prossimi mesi secondo l’ultimo rapporto della European Travel Commission (ETC), “Monitoring Sentiment for Intra-European Travel – Wave 19”, che evidenzia come la forte voglia di viaggiare arrivi principalmente da spagnoli, italiani e britannici.
Per Etoa, l’associazione europea dei tour operator, gli arrivi anticipati di alta stagione dal Nord America in Europa stanno per scomparire a meno che i governi non siano in grado di elaborare un piano di ripresa Covid.
I prossimi 90 giorni determineranno probabilmente se ci sarà un ritorno sicuro e significativo dei viaggiatori del Nord America in Europa quest’estate. Maggiore e più lunga è l’incertezza, più è probabile che l’Europa vedrà lo stesso calo della spesa nordamericana, tra il 90 -95%, per il 2021 come è stato nel 2020.
Il Nord America è di gran lunga il mercato di origine più importante per l’Europa, con circa 70 miliardi di dollari di spesa ogni anno.
Secondo gli ultimi dati di Etoa e Forwardkeys gli arrivi internazionali nel Continente nei mesi di luglio e agosto saranno superiori del 12% rispetto allo scorso anno, superando la crescita globale, prevista all’11%.
Le tendenze principali dell’ultima indagine condotta online dalla European Tourism Association (Etoa), in collaborazione con ForwardKeys, rivelano che cresce l’interesse per Londra, seguita da Parigi e quindi Istanbul, Roma e Milano, ma diminuisce leggermente il trend di sviluppo del Sud Europa, a favore delle altre destinazioni del Vecchio continente.
L’impatto finanziario della pandemia da Covid-19 è stato devastante: a quantificarlo l’analisi di eTurboNews, che per primo ha stilato una classifica dei Paesi più colpiti calcolando una perdita globale di 935 miliardi di dollari in tutto il mondo nei primi dieci mesi del 2020. L’Italia compare al sesto posto nella classifica mondiale con un totale di perdite che, per i primi dieci mesi del 2020, ammonta a 29,664 miliardi di dollari, al quarto posto in Europa come perdite di entrate turistiche.
Il progetto europeo WeMED_NaTOUR è cofinanziato dal programma europeo EMFAF (un fondo gestito dal CINEA). Si propone di rivoluzionare il turismo costiero attraverso lo sviluppo di pacchetti eco-intelligenti transnazionali responsabili e sostenibili per le scuole in linea con i principi dell’economia blu.
Secondo la ricercala di Euler Hermes in collaborazione con Format Research il numero di italiani che decideranno di andare in vacanza nel 2021 supererà il 70%, una percentuale quasi prossima al periodo pre-pandemia (nel 2019 furono il 79,9%). Gli italiani che sceglieranno di restare nel nostro Paese trascorreranno in vacanza circa 12 giorni, spendendo in media 1.400 euro, se partiranno in famiglia, e quasi 800 euro se partiranno da soli o con amici. Per i viaggi all’estero la spesa per le famiglie salirà a circa 1.700 euro e a circa 1.000 per i viaggi individuali, ma i giorni medi di vacanza si ridurranno a 8.
Secondo il Rapporto EURISPES 2024, l’Italia è chiamata a valorizzare l’innovazione digitale e l’intelligenza artificiale (IA) per sostenere e rilanciare il settore turistico.
Le presenze dei visitatori internazionali sono aumentate del 14% rispetto al 2023, la loro spesa è cresciuta di 20 punti percentuali nei primi due mesi di quest’anno e, in Italia, il travel potrebbe arrivare a contribuire fino al 15% del Pil secondo i dati Eurispes che fotografano una condizione particolarmente positiva per l’incoming nel nostro Paese, ma sottolineano anche l’altra faccia della medaglia: l’overtourism.
Tra le ultime rilevazioni Eurispes in uno studio coordinato dal Direttore dell’Osservatorio sulle Politiche fiscali dell’Istituto, emerge che gli affitti a breve termine stanno divorando quelli a lungo periodo.
Sei milioni di voli in meno rispetto all’anno precedente in Europa tra settembre e febbraio. Sono queste le previsioni Eurocontrol sulla base dell’andamento delle prenotazioni delle compagnie aeree. Si tratta di numeri preoccupanti, ancora più bassi rispetto alla precedente analisi, secondo la quale il calo si sarebbe attestato a 5 milioni di voli. Lo scenario indica quindi una diminuzione del 55 per cento del traffico aereo anno su anno ed Eurocontrol ammonisce che, se non ci saranno misure di allentamento delle restrizioni alle frontiere, il dato potrebbe ulteriormente peggiorare, con pesanti conseguenze per tutto il settore.
I dati di giugno mostrano che, mentre il traffico aereo è aumentato del 7% rispetto a giugno 2022, i ritardi per volo legati alla gestione del flusso (Atfm) sono diminuiti dell’8% a 3,7 minuti per volo.
Nell’ultimo aggiornamento Eurocontrol ha rivisto al rialzo le previsioni del traffico aereo con la prospettiva che già nel 2024 si potrà superare il livello pre Covid in Europa. A febbraio Eurocontrol aveva sancito che nel 2022 l’Europa aveva visto 9,3 milioni di voli operati, ovvero 1,8 milioni in meno del 2019 (l’83%). Per quest’anno, invece, si stimava di raggiungere il 92% , equivalente a 10,2 milioni di voli. Se lo scorso anno la domanda è stata fortissima, l’operativo reale però è stato segnato da disagi, caos e cancellazioni che hanno rallentato la crescita.
ll quadro del traffico aereo europeo durante il primo trimestre 2021 non migliora e i dati analizzati da Eurocontrol parlano di una situazione in “rapido deterioramento” in termini di calo del traffico, con “ragionevoli” ipotesi di miglioramento – significativo o meno – da aprile in poi, ammesso che i governi comincino ad allentare le restrizioni di viaggio.
Per febbraio il calo atteso dei voli si attesta ad un -72-74% rispetto ai livelli del 2019, -72-77% per marzo e“si prevede che anche aprile registrerà risultati molto negativi, con solo una ripresa limitata per il periodo pasquale. I voli in Europa saranno probabilmente solo intorno al 25-30% dei livelli pre-Covid.
L'ultima rilevazione mensile effettuata da Eurocontrol aveva fissato una tabella di marcia secondo la quale il comparto poteva confidare in un ritorno alla quasi normalità già dalla primavera. Ma se lo scorso mese i dati segnalavano un traffico pari al 77% di quello del 2019, con una prospettiva di superare l’80% a dicembre, complice anche l’aumento della domanda per il periodo delle festività natalizie, questo non è avvenuto. Anzi il trend è sceso al 74%, arretrando praticamente al dato di ottobre.
Se il traffico aereo nei cieli d’Europa in media cresce, alcuni grandi Paesi come la Francia, Uk e la Germania, per esempio, sono in ritardo. Quest’ultima, al punto che gli aeroporti hanno
chiesto alla politica di intervenire.
L’ultimo “Performance Review Report” di Eurocontrol rivela che il 2023 sarà un altro anno difficile per l’aviazione europea. I fornitori di servizi di navigazione aerea non sono ancora disposti a sviluppare una capacità sufficiente per far fronte all’elevata domanda e a questo bisogna aggiungere che la guerra in Ucraina continuerà ad avere un impatto negativo sulla disponibilità dello spazio aereo e sull’efficienza dei voli.Tutto fa pensare che il 2023 non sarà ancora l’anno in cui il traffico tornerà ai livelli pre-covid, lo scorso anno il traffico nell’area Eurocontrol ha raggiunto i 9,2 milioni di voli, superiore di quasi il 50% rispetto al 2021, ma ancora inferiore del 17% rispetto al 2019.
Secondo Eurocontrol la curva di risalita del traffico aereo del Vecchio Continente prosegue, raggiungendo nel mese di ottobre il 73 per cento dei livelli pre pandemia. In miglioramento su settembre di tre punti percentuali, ma superiore anche a quello di agosto, che si era attestato al 71 per cento nonostante il buon andamento della domanda per l’alta stagione estiva. Sulle previsioni per i mesi a seguire è ancora difficile sbilanciarsi anche perché il trend delle prenotazioni si mantiene sottodata e permangono le incertezze considerata la risalita della curva dei contagi in alcune aree. Le previsioni più ottimistiche, comunque, confidano che per il mese di dicembre si possa arrivare al 90 per cento rispetto al 2019.
Da una parte le previsioni finanziarie ottimistiche delle principali compagnie aeree europee per l’intero anno, grazie alla forte domanda, dall’altra le ultime stime di Eurocontrol, con scenari al ribasso che indicano che, nel caso più probabile, il traffico aereo in Europa non tornerà ai livelli del 2019 prima del 2024. Le precedenti previsioni di Eurocontrol, pubblicate a giugno, indicavano una ripresa un anno prima. La forte domanda di questa estate è stata frenata sia dalla capacità del settore di gestire la rapida crescita, sia dall’impatto della guerra in Ucraina, di conseguenza, ci aspettiamo di vedere circa 9,3 milioni di voli quest’anno, il 49% in più rispetto al 2021, ma ancora il 16% in meno rispetto al 2019. Confidiamo che l’anno prossimo il traffico possa tornare a circa il 92% dei livelli del 2019.
Secondo Eurocontrol il ritorno ai livelli di traffico aereo pre-pandemia richiederà del tempo a causa degli effetti che il conflitto ucraino sta avendo in termini di aumento dei prezzi ed inflazione . Stando all’ultimo aggiornamento,lo scenario più fattibile non prevede una piena riattivazione fino al 2025, quando i dati per il 2019 saranno pari; nel 2023 il traffico raggiungerà il 92%; nel 2024 il 98%. Nel caso si propenda per una visione più ottimista (e meno probabile) il 2023 potrebbe essere l'anno della ripresa assoluta, altrimenti nel caso si privilegi il quadro più pessimista per tornare alla normalità bisognerà attendere fino a dopo il 2028.
Secondo Eurocontrol nel mese di maggio il traffico aereo in Europa è diminuito del 61% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per il 2021 avremo circa il 50% del traffico del 2019 pari a circa 5,5 milioni di quelli effettuati nel 2019. Uno scenario ottimistico potrebbe vedere la rete gestire ad agosto il 69% dei livelli di traffico del 2019).
L’aviazione europea ha chiuso il 2020 con 6,1 milioni di voli in meno rispetto al 2019, con oltre la metà degli aerei a terra secondo l ’ultimo report Eurocontrol Think Paper, l’ottavo di una serie di analisi sulla crisi del settore aereo dall’inizio della pandemia. L’analisi anticipa poi la previsione del traffico europeo per tutto il 2021, prevedendo un recupero fino al 51% rispetto ai livelli del 2019, che sarà lento nella prima metà dell’anno e accelererà dall’estate.
Secondo l’ultimo report di Eurocontrol il livello del traffico aereo nel Vecchio Continente quest’anno, programmazione alla mano, si aggirerà tra l’83 e il 96 per cento rispetto ai valori del 2019.
Si sta andando incontro ad un deciso aumento per la stagione estiva (da ricordare che soprattutto le low cost hanno messo in campo una programmazione superiore a quella di tre anni fa), ma a una stabilizzazione verso l’alto anche per i mesi successivi, tanto che dicembre dovrebbe rivelarsi come il mese migliore in assoluto. Raggiungere il 90% o più del traffico del 2019 nei momenti estivi di punta è saldamente sulle carte e ci si aspetta che le destinazioni di vacanza e alcune altre parti della rete superino il 100% dei loro livelli del 2019.
Secondo il report di Eurocontrol, nonostante il caos voli che ha contraddistinto l'estate, il 2022 è stato l’anno della risalita per il trasporto aereo, che ha visto in Europa ben 9,3 milioni di voli operati - 3,1 milioni in più rispetto al 2021, ma 1,8 milioni in meno rispetto al 2019 (l’83%). I numeri riportano un incremento del 101% sul 2021 per il traffico degli aeroporti europei, con un -19,3% rispetto al 2019. Nella top ten stilata da Eurocontrol a guidare la ripresa delle operazioni di volo è la low cost Ryanair (+9% sul 2019 con una media voli giornaliera pari a 2,536), seguono easyJet (-20%; 1,335) e Turkish Airlines (-7%; 1,245). Si prevede che il traffico totale nel 2023 raggiungerà il 92% dei livelli pre-Covid, con una ripresa completa dalla pandemia nel 2025.
Nei mesi estivi centrali (giugno-agosto 2023), il numero di voli nella rete Eurocontrol è aumentato del 7% rispetto al 2022, raggiungendo il 93% del livello pre-pandemia. Diverse aree, in particolare l’asse sud-orientale dalla Croazia alla Turchia, hanno registrato un aumento del traffico ancora maggiore, ben oltre il 10% rispetto al 2022. In media, si sono registrati 32.495 voli al giorno, con il giorno più trafficato, il 7 luglio, che ha raggiunto i 34.637 voli. I ritardi per volo dovuti alla gestione del flusso del traffico aereo (Atfm) sono stati simili a quelli dell’estate precedente, con 3,8 minuti per volo (3,7 nel periodo giugno-agosto 2022). I ritardi causati dalle condizioni meteorologiche sono aumentati significativamente da 1,0 minuti/volo a 1,6 minuti/volo. Senza l’elemento meteo, i ritardi Atfm per volo sono diminuiti del 18%, passando da 2,7 minuti/volo a 2,3 minuti/volo.
Secondo l’ultimo rilevamento di Eurocontrol, fatto in una giornata media di agosto, in Europa si assiste ad un calo del traffico aereo compreso tra il 30 e il 40% rispetto al 2019. Solo Paesi come la Grecia fanno eccezione e riescono ad avvicinarsi ai livelli di due anni fa. Anche negli Stati Uniti, dopo un periodo roseo, i dati di traffico stanno subendo un rallentamento. Attualmente ci sono una media di 25.000 voli giornalieri da e per gli aeroporti europei, rispetto ai poco più di 10.000 di aprile. I dati per l’estate 2021, nonostante il settore sia al 70% dell’attività del 2019, sono migliori rispetto a quelli della scorsa estate. Ci sono 10.000 voli giornalieri in meno rispetto a prima del Covid, con circa un milione di voli persi.
I dati di Eurocontrol segnalano che nella prima metà del 2018 i ritardi nella gestione del traffico aereo sono più che raddoppiati : 47.000 minuti al giorno, il 133% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il ritardo medio per i voli ritardati dalle limitazioni del controllo del traffico aereo ha raggiunto i 20 minuti a luglio, con il ritardo più lungo che ha raggiunto 337 minuti.
Il livello di attività aerea prima della pandemia non si riprenderà almeno fino al 2024, è questo lo scenario secondo le previsioni dell'Organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea, Eurocontrol. Molto probabilmente bisognerà aspettare fino al 2026 o, nell’ipotesi più pessimistica, fino al 2029. Eurocontrol progetta diversi scenari, a seconda di quando sarà disponibile il vaccino contro Sars-CoV-2 o della fine spontanea della pandemia.
Secondo Eurocontrol nei mesi estivi ci saranno circa 33mila voli giornalieri sull’Europa, con un aumento del +8% rispetto al 2022. I punti critici possono essere il ‘sovraccarico’ del traffico che sorvola Reims, nel Nord della Francia e Marsiglia nel Sud, nonché Atene e Budapest, che potrebbe vedere le compagnie aeree costrette ad impiegare più tempo per i collegamenti, con conseguenti ritardi. La guerra in Ucraina ha, inoltre, ridotto lo spazio aereo disponibile del 20%, si registra un calo del personale ATC a causa della pandemia e un aumento delle azioni sindacali. Sono stati emessi anche avvisi per Barcellona, Bruxelles, Londra, Nicosia, Varsavia e Zagabria per i giorni di punta, in particolare il venerdì e i fine settimana estivi.
Aumento del 12% del traffico aereo nei cieli europei nella settimana dal 15 al 22 giugno, durante la quale sono state riaperte la maggior parte delle frontiere interne in UE e gli aeroporti italiani sono fra quelli in cui si è verificato il maggiore incremento, secondo l’ultimo bollettino settimanale di Eurocontrol.Il 23 giugno sono decollati e atterrati in Europa 8.769 velivoli, 959 in più rispetto alla settimana precedente (+12%). Nonostante la lenta ripresa del traffico aereo, la media dei movimenti resta però del 75,1% inferiore rispetto a un anno fa (26.501 voli in meno). Nella stessa giornata, la compagnia aerea più attiva è stata Turkish Airlines (401 movimenti), mentre l’aeroporto più trafficato Parigi Charles de Gaulle (425 movimenti).
Secondo lo studio previsionale di Euromonitor International “Megatrends Shaping the Future of Travel”, che prova ad anticipare i destini dei prossimi cinque anni del turismo globale, l'industria dei viaggi dovrebbe continuare a crescere globalmente del +3,3% su base annua fino a raggiungere i 3 miliardi di miliardi di dollari entro il 2024. Per quell’anno, l’online rappresenterà la quota principale delle vendite di viaggi con il 52% di market share, con le vendite via mobile a prendersi un quarto del monte prenotazioni in termini di valore. Euromonitor International prevede che gli arrivi internazionali ammonteranno a 1,8 miliardi, dato finanche piccolo se comparato agli spostamenti interni ai singoli Paesi, che dovrebbero raggiungere i 19 miliardi. Quanto alla spesa media per arrivo, dovrebbe reggere alle pressioni sui prezzi e aumenterà marginalmente a 1.101 dollari entro il 2024, rispetto agli 1.088 dollari del 2019.
La pandemia ha colpito duramente il settore turistico in tutta Europa: a causa delle restrizioni ai viaggi, nel 2020 i pernottamenti sono più che dimezzati in tutti i Paesi Ue, facendo segnare in media -52% rispetto al 2019, con 1,5 miliardi di notti in meno. Per l’Italia i pernottamenti persi sono stati circa 230 milioni (-53,3%). I Paesi più colpiti dalla crisi sono stati Cipro, dove i pernottamenti sono scesi del 77,7%, la Grecia (-72,5%) e Malta (-70,3%). I cali più contenuti sono invece stati osservati nei Paesi Bassi (-30,2%) e in Danimarca (-32,1%).
Il Sustainable Travel Index 2021 premia ancora l’Europa nell’ultimo report di Euromonitor come destinazione attenta al cambiamento climatico. Sono ben 20 su 56 gli indici virtuosi in vetta ai quali è presente un Paese europeo, su un totale di 99 Stati mappati globalmente.
Il migliore in assoluto è la Svezia non soltanto per l’incredibile numero di asset naturali (fra cui ben 30 parchi nazionali), per la quantità di ecolodge o ancora per le best practice adottate, ma anche per l’alto livello di sostenibilità raggiunto in 23 centri urbani, con alla guida grandi città come Götheborg e Stoccolma. È però Madrid a occupare la prima posizione del Sustainable Cities Index, mentre l’Estonia, Paese con la miglior qualità dell’aria, registra il più alto tasso di avanzamento in 15 indici.
Secondo uno studio di Euromonitor Hong Kong occupa il primo posto nella classifica delle 100 città più visitate al mondo nel 2017 (con 27,8 milioni di arrivi internazionali), seguita da Bangkok e Londra.
Secondo l'analisi di Euromonitor International, i numeri in ascesa certificano una ripresa solida, ma il comparto ora deve fare i conti con il vento della crisi e del costo della vita che soffia sempre più forte.Il primo trend riguarda la Cina, che resta il catalizzatore per una piena ripresa del turismo.
Nonostante il caro vita, ben l'80% dei viaggiatori sarebbe disposto a spendere il 10% in più per viaggi sostenibili secondo il rapporto Euromonitor, che fa luce sul fenomeno dei viaggi 'green' e che sottolinea anche come una quota non indifferente (il 41%) sia disposta a pagare addirittura il 30% per tutelare l'ambiente. L'indagine di Euromonitor analizza anche, tramite il Sustainable Travel Index, le destinazioni più 'green': l'Europa domina questa classifica con i primi 17 posti. Sul gradino più alto, come già accaduto in passato, la Svezia, seguita da Finlandia e Austria. La new entry della top ten di quest'anno è l'Uruguay, che sale di 15 posizioni.
Secondo Euromonitor il viaggio è tornato, la staycation – ovvero la moda pandemica di “non viaggiare” – sta rallentando, mentre i flussi internazionali sono tornati a crescere, registrando quest’anno un +88%. Il turismo interno, invece, è aumentato solo del 19%, a fronte del 24% del 2021. La spesa turistica si prevede raggiungerà per fine anno il 58% dei livelli pre pandemia. Comunque sia, il ritmo della ripresa è incalzante, addirittura “senza precedenti”. Un recupero che sarà “costante” e vedrà ancora al timone Nordamerica ed Europa, tra i primi a riaprire i confini. Ma c’è chi come l’Asia Pacifico, è in ritardo a causa di mercati come la Cina penalizzati dalla politica zero Covid. “Decimato” anche l’outbound dalla Russia, compromesso dall’invasione dell’Ucraina da cui sono scaturite le sanzioni. Mutamenti di scenario che – a detta dei ricercatori – vedono destinazioni e stakeholder diversificare i modelli di business e attingere a nuovi mercati di origine per garantire entrate sostenibili.
Secondo il rapporto di Euromonitor International, Accelerating Travel Innovation after Coronavirus, entro la fine del 2020 si prevede un calo degli arrivi a livello mondiale sono p del 50% . In Europa, in particolare, il 2021 vedrà un forte rimbalzo della crescita del Pil reale del 5% e un aumento del 76% delle entrate in valuta, con il turismo sostenibile che giocherà un ruolo importante nel processo di ripresa.
Secondo le ricerche sui viaggi di Euromonitor International l’Italia dovrà aspettare il 2025 per tornare ai livelli pre-crisi. Turchia, Grecia, Croazia sono destinate a correre più velocemente, mentre Spagna e Francia avranno ritmi più lenti. La premessa sono i numeri non esaltanti che hanno fatto registrare un -74% di spese inbound nel 2020 e la stima delle spese ancora nettamente negativa per il 2021 con un -56% comparato al valore del 2019.
Secondo l’ultimo rapporto di Euromonitor dal titolo "Climate Emergency to Force a Revolution in the Industry” , a seguito del Coronavirus, quasi il 60% dei consumatori ha dichiarato che ridurrà i propri viaggi internazionali a breve e medio termine. Nello scenario Covid-19 peggiore delineato, la domanda mondiale di turismo potrebbe precipitare dell’80% nel 2020, con potenziale ripresa ai livelli pre-crisi in quattro anni.
Resilienza e spirito di adattamento sono le due forze che emergono nella Top 10 Global Consumer Trends 2021 stilata da Euromonitor International.
1. SPINTA SULLA SOSTENIBILITÀ (Build Back Better)
La parola d’ordine è sostenibilità, oggi ancora più di prima, ben il 69% dei professionisti si aspetta che i consumatori saranno maggiormente coinvolti dalle tematiche green e di tutela dell’ambiente rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Riduzione della plastica e minori sprechi, in primis di cibo. Già nel 2020 il 73% dei professionisti ha verificato che il successo aziendale è arrivato anche per merito di iniziative sostenibili, dando i giusti consigli e incidendo sullo stile di vita dei clienti.
Per Euromonitor - che traccia un profilo dei nuovi viaggiatori alto spendenti e delle tendenze che influenzeranno la domanda e le scelte strategiche degli operatori - il futuro del luxury travel è sostenibile, digitale, data-driven, individuale e umano.
Risparmio, gaming, inclusione e, ovviamente, sostenibilità sono le ultime tendenze dei consumatori (viaggiatori compresi), pubblicate da Euromonitor International nel report “Top 10 Global Consumer Trends 2023”. Il primo trend di Euromonitor parla della coppia human-robot: una sincronia tra essere umani e macchine che porta soluzioni di business significative, che crea le esperienze più ricercate del momento, quelle senza soluzione di continuità, attenzione al budget. La crisi del costo della vita sta minando sempre più il potere d’acquisto dei consumatori, dunque risparmiare, nell’anno in corso, è tra le priorità assolute. Stando ai numeri snocciolati da Euromonitor, nel 2022 il 75% delle persone non aveva messo in previsione l’aumento della spesa complessiva.
Il rapporto Euromonitor International, che ha stilato la classifica delle 100 migliori città del globo, riconferma la capitale francese al vertice della classifica per il terzo anno consecutivo.
Secondo le previsioni sugli arrivi globali presentati da Euromonitor International al World Travel Market di Londra i viaggi nel 2018 raggiungono 1,4 miliardi con una crescita del 5%. Dalle economie più sviluppate come Stati Uniti, Giappone ed Eurozona sono attesi introiti in entrata ancora più forti (11%). I viaggi domestici avranno un vero boom nell’Asia Pacifica (+10%). La spesa media per viaggio è in aumento, sempre trainata dall’area Asia-Pacifico. La spesa globale dovrebbe aumentare del 9%.
Ci sono anche Roma e Milano rispettivamente al quarto e quinto posto nella classifica delle 100 migliori destinazioni urbane stilata dalla società di analisi dati Euromonitor International che per la quarta volta consecutiva vede in vetta Parigi, visitata quest’anno da più di 70 milioni di turisti.
La ripresa potrebbe avvenire tra altri 2 anni, secondo una ricerca di Euromonitor International, “Travel Rewired: Innovation Strategies for a Resilient Recovery”. Se quest’inverno si decidesse di limitare il flusso turistico sarebbero a rischio, secondo Wttc, fino a 900 mila posti di lavoro in tutta la Ue e l’ammontare delle entrate valutarie cancellate sarebbe pari a 35 miliardi di euro.
I pilastri dell’innovazione secondo Euromonitor sono quattro: digitale (sul doppio fronte B2B e consumer), sostenibilità (ovvero azioni orientate a combattere il cambiamento climatico), sicurezza (con lo sviluppo di metodi e servizi contactless, self service e seamless), approccio people-centric (incentrato sulle persone, con una rinnovata attenzione ai disabili).
L’ecommerce dei viaggi è un fenomeno accelerato dalla pandemia ed il 39% delle imprese sta investendo in tecnologia. Già lo scorso anno, nonostante i lockdown, la spesa del travel online era aumentata del 5%, conquistando uno share del 54% sul totale e per il 2022 è prevista una crescita decisiva quando il giro d’affari digitale raggiungerà quasi 500 miliardi di dollari.
La ventunesima edizione dell’Holiday Barometer del gruppo Europ Assistance ha evidenziato che il 76% (+9 punti percentuale rispetto al 2021) degli italiani intervistati andrà in vacanza questa estate, contro il 71% della media europea, a conferma della grande voglia di tornare a viaggiare. Il 36% del campione, inoltre, ha già prenotato il prossimo viaggio. In generale, il numero degli europei che viaggeranno nell’estate 2022 è più alto rispetto ai livelli pre-pandemici e l’Italia si conferma uno dei Paesi con la crescita più consistente, insieme a Portogallo, Spagna, Polonia e Svizzera.
Nonostante il contesto geopolitico ed economico risulti complesso negli ultimi tempi, la domanda per i viaggi resta comunque elevata, come evidenziato dall’Holiday barometer di Europ Assistance.
Gli italiani non intendono rinunciare a viaggiare: è quanto emerge dal 23esimo Holiday Barometer di Ipsos-Europ Assistance, che ha evidenziato come il 69% degli italiani abbia intenzione di concedersi almeno una vacanza estiva e, di questi, oltre il 30% preveda di farne più di una. Anche se il 52% teme che l’inflazione possa influenzare i propri piani, il budget medio per le vacanze è aumentato del 15% rispetto allo scorso anno, arrivando a 2.041 euro.
Secondo la XIX edizione del Barometro vacanze Ipsos-Europ Assistance per le vacanze 2019 gli italiani sembrano preferire destinazioni fuori dai confini nazionali mentre il nostro Paese è tra i primi tre favoriti dai cittadini europei, in particolare austriaci e svizzeri.
Il 61% degli italiani partirà questa estate per le consuete vacanze, mentre la media europea è di poco più alta, al 63%, con una leggera crescita che conferma un trend positivo che perdura dal 2016. I vacanzieri austriaci sono in percentuale i più numerosi (70%), mentre i meno inclini alla possibilità di fare vacanze quest’anno sono spagnoli e portoghesi (fermi al 60%). In Europa il budget medio di spesa si attesta sui 2.019 euro, +3% sul 2018, con una crescita sostanziale pari al +10% per la Francia e +8% per la Spagna. Gli italiani dichiarano invece una media di spesa di 1.757 euro, in flessione dell’1% rispetto al 2018.
Il 2020 per l’economia è stato il quarto anno peggiore da oltre 150 anni. Ma nel 2021 l’Italia è cresciuta del 6,6% riportando un tasso di incremento superiore alla media Ue del 5,3%. I dati elaborati da The European House – Ambrosetti presentati al Biz Travel Forum indicano nell’Italia una capacità di ripresa particolarmente rapida, che nel 2022 ha generato un tasso di crescita del Pil del 3,7%, superiore alla media europea e a Paesi come Francia o Germania.
L'European House Ambrosetti evidenzia cinque fattori di crisi in atto contemporaneamente. Il primo è la pandemia non ancora risolta, ma sotto controllo; il secondo fattore è la guerra in territorio europeo (Ucraina); il terzo l’inflazione, che ha un impatto sul settore in modo significativo; il quarto e il quinto sono l’incremento dei costi dell’energia e la disruption delle catene di approvvigionamento, da cui ne consegue una struttura dei costi più alta.L’indice di esposizione al conflitto rivela che l’Italia è al 31esimo posto tra tutti i Paesi, ovviamente l’impatto più alto lo hanno avuto l’Asia Centrale e le Repubbliche Baltiche. Tra i temi su cui riflettere – e su cui agire – ci sono, inoltre, gli stipendi. L’Italia è l’unico Paese Ocse dove i salari reali nell’ultimo trentennio si sono ridotti. Solo per fare alcuni esempi oggi il salario medio italiano è pari al 55% di un salario medio Usa, al 64% di uno olandese, al 70% di uno tedesco, all’80% di uno inglese e all’83% di uno francese.
Sempre più attento alla sicurezza, propenso a spendere un po’ di più purché sia sostenibile, interessato a vedere diversi paesi impiegando anche qualche giorno in più: è questo l’identikit del viaggiatore tipo che sceglierebbe l’Europa come destinazione di vacanza, secondo i dati della ricerca ‘Long-Haul Travel Barometer 2024’ pubblicata dalla European Travel Commission, condotta su un campione di 7 mila intervistati tra Cina, Giappone, Corea del sud, Australia, Brasile, Canada e Stati Uniti.
Secondo il rapporto di Etc ( European Travel Commission) la crescita del turismo europeo rimarrà al di sotto dei livelli del 2019 fino al 2023, nello specifico i viaggi in Europa dovrebbero quest’anno subire una flessione del 54% rispetto al 2019.
Durante i primi quattro mesi del 2020, l'Europa ha registrato un calo del 44% degli arrivi di turisti internazionali rispetto al stesso periodo nel 2019 e la perdita di posti di lavoro nel settore turistico in Europa nel 2020 potrebbe essere compresa tra i 14,2 e i 29,5 milioni.
L'ultimo rapporto della Commissione europea per i viaggi indica come il 77% degli intervistati sia intenzionato a fare una vacanza nei primi sei mesi del 2023 e che il 63% (il 13% in più rispetto a un anno fa) lo farà in un Paese vicino. L'aumento dei costi preoccupa però il 23% degli intervistati, mentre un ulteriore 18% giudica la propria situazione finanziaria incerta. Tuttavia, nonostante l’insicurezza economica, il budget per gli spostamenti resterà invariato. Il 37% (il 6% in più rispetto a un anno fa) spenderà tra i 1.000 e i 2.000 euro a persona e il 19% supererà la soglia dei 2.000 euro. Inoltre il 44% (il 7% in più rispetto al 2022), ha già prenotato in tutto o in parte la prossima vacanza.
Viaggi ‘hygge’, uso sempre più diffuso dello smartphone per prenotare le vacanze e Namibia e Filippine come mete più ambite: sono questi i trend per il 2019 rilevati dall’European Traveller Insights Report 2018. Secondo lo studio, infatti, continua a crescere l’uso dello smartphone per prenotare un viaggio: lo fa il 42% dei clienti rispetto alla crescita media del settore che in Europa si attesta sul 28%.
Il turismo è un settore in salute e in grado di generare nuovi posti di lavoro, dati Eurostat alla mano. Secondo il report Tourism Satellite Accounts in 15 Paesi dell’Unione europea sono stati creati 16,5 milioni di posti di lavoro relativi all’attività turistica.
Tra questi, in cima alla classifica c’è l’Italia con 4,2 milioni di posti di lavoro nati grazie al settore turistico. Guardando alla spesa dei turisti: la Francia registra gli introiti più alti con 64.221 milioni di euro, pari al 16% della spesa turistica totale nell’Ue (405.000 milioni di euro). Al secondo posto si posiziona la Spagna (59.213 milioni di euro), terza l’Italia (48.148 milioni di euro, 12% del totale).
Secondo i numeri divulgati da Eurostat, comparando la prima metà dell’anno del 2022 con quella pre pandemica, il totale delle notti passate dai turisti nelle strutture ricettive dell’Ue è di 1.01 miliardi, contro l’1.18 miliardi del 2019. Paragonando, però, il 2022 a due anni prima la risalita è ancora più netta: nel 2020 parliamo di 474.7 milioni di notti trascorse; nel 2021 di 406.8 milioni. Tradotto: sul 2019 siamo sotto del 14%, mentre sul 2020 e 2021 siamo al +60 e 66%. Mettendo a confronto la prima parte del 2022 con quella dello scorso anno, il mese che ha registrato la migliore crescita è aprile, al +302% (44 milioni di notti nel 2021 contro le 177.6 milioni del 2022). Il dato interessante, inoltre, è quello che certifica la ripresa del turismo internazionale, chiaramente spinto dall’allentamento graduale delle restrizioni Covid che vede ora il mondo sostanzialmente riaperto. Sul miliardo di notti spese in Europa, 432.9 milioni riguardano i turisti stranieri, con una percentuale di crescita pari al 154% sul 2020 (170 milioni) e del 401% sul 2021 (86.4 milioni). Sul 2019, la decrescita è del 22%, e a livello domestico del 7%. In totale, nei primi sei mesi del 2022, 579.1 milioni di notti sono state spese da turisti domestici pari al 57%.
Lontana dalla Francia capofila, l’Italia è sesta nella graduatoria degli Stati europei che nel 2022 hanno “esportato” più turisti, in base alla foto scattata da Eurostat. Su 47 milioni, però, sono appena 6,3 milioni quelli dai 25 ai 35 anni: i tedeschi coetanei sono 7 volte di più, 44,3 milioni. Il grosso degli italiani che ha viaggiato, 10,6 milioni, va dai 45 ai 55 anni.
Il Covid continua a piegare il trasporto aereo che, secondo gli ultimi dati di Eurostat, nel mese di gennaio 2021 ha registrato in Europa un calo dei voli commerciali del 68% rispetto allo stesso periodo del 2020. In Italia la riduzione dell’offerta voli è stata del 76,1% e per lo scalo di Fiumicino del 78%.
A livello europeo, i cali più pesanti hanno interessato gli aeroporti di Monaco (85%), Parigi Charles de Gaulle (63%), Amsterdam Schiphol (61%), Francoforte (64%) e Madrid (70%).
Secondo gli ultimi dati di Eurostat relativi a giugno 2020 rispetto a febbraio dello stesso anno, mostrano un calo di tutto il settore dei servizi all’interno della Ue, del 16,4%; con un crollo del turismo del 75%. Fra i diversi attori del comparto a pagare la cifra più alta sono stati proprio le agenzie di viaggio e gli operatori turistici: la perdita registrata fra febbraio e giugno è stata del -83,6%, seguita dal -73,8% del trasporto aereo e dal -66,4% delle strutture ricettive.
Eurostat segnala che a luglio il prezzo al consumo dei pacchetti vacanza nell’Ue è stato del 6,6% più alto rispetto a luglio 2023. Il prezzo dei pacchetti vacanza nazionali è aumentato dell’11,1%, mentre i pacchetti vacanza internazionali hanno visto un aumento del 5,7%, proseguendo così la crescita iniziata ad agosto 2021.
Continua a crescere il numero di prenotazioni online per B&B e affitti di breve termine nell’Unione europea secondo Eurostat. Tra ottobre e dicembre 2023 le notti trascorse in alloggi in affitto a breve termine sono state 132,4 milioni prenotate attraverso una delle quattro piattaforme online Airbnb, Booking, Tripadvisor o Expedia.
Secondo Eurostat i Paesi dell'Est Europa registrano risultati positivi per quanto riguarda il numero di pernottamenti nelle strutture turistiche. A far segnare il maggior incremento tra il 2017 e il 2018 è la Lettonia (+8,3%), seguita dalla Lituania (+7,7%) e, nell'ordine, da Malta (+6,5%), Polonia (+7,7%) e Romania (+5,5%). Performano bene anche i Paesi mitteleuropei come Repubblica Ceca (+4,5%) e Slovacchia (+3,3%), Germania (+4,3%) e Austria (+2,8%); stabile la Grecia. Boom dei Paesi balcanici extra UE con il +12,4% della Macedonia e l'11,7% in Kosovo.
(Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/eurostat)
Secondo Eurostat, sono oltre 546,2 milioni le notti trascorse in alloggi in affitto breve nell’Ue nei primi nove mesi del 2023, con strutture prenotate tramite piattaforme online.
Secondo i dati diffusi da Eurostat, su 233 territori presi in considerazione, il Veneto è nella ‘top 5’ delle regioni più turistiche d’Europa, e i suoi abitanti fra i più longevi del continente. Su 233 territori presi in considerazione, la regione del Nord-Est è infatti al quinto posto nel Continente per numero di notti passate in strutture turistiche in un anno, ben 47,1 milioni (dati 2017). Meglio fanno solamente tre regioni spagnole e una croata: le isole Canarie (oltre 93 milioni di notti), la zona costiera della Croazia (circa 77 mln), le Baleari (64 mln) e la Catalogna (54,7 mln).
Tra i primi cinque Paesi con il numero più alto di passeggeri trasportati, l’Italia è quello che nel 2018 ha avuto la più alta crescita percentuale (+6%) secondo Eurostat. Il più alto numero di passeggeri si registra nel Regno Unito (272 mln), in Germania (222 mln), in Spagna (221 mln), in Francia (162 mln) ed in Italia (153 mln). Inoltre secondo l’ufficio di statistica europeo sono stati 1miliardo106milioni i passeggeri che hanno viaggiato in aereo nell’Unione europea l’anno scorso, con un aumento del 6% rispetto al 2017 e del 43% rispetto al 2010 e rappresentano un numero record.
Secondo i dati Eurostat nell’Unione europea l’occupazione arriva al 75% nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni nel 2022. È la percentuale massima raggiunta dal 2009. Nel 2020 il tasso di occupazione – ovvero le persone che hanno un impiego in rapporto alla popolazione in età lavorativa – era calato al 72% a causa della pandemia di Covid-19, ma è risalito poi al 73% nel 2021 per guadagnare altri due punti percentuali lo scorso anno. L’Italia, però, resta indietro rispetto all’intera Unione europea con un’occupazione al 65%, dieci punti percentuali in meno della media, lavorano più i greci (66%) e i rumeni (69%) tra i 20 e i 64 anni che gli italiani. Tra i Paesi membri, Olanda (83%), Svezia ed Estonia (entrambe all’82%) sono decisamente in testa.
Secondo quanto riferisce l’ufficio statistico Eurostat l’industria turistica dell’Ue si sta riprendendo dalla pandemia. Nel primo semestre di quest’anno, il numero di pernottamenti nelle strutture ricettive dell’Ue ha raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni: sono stati registrati 1,193 miliardi di pernottamenti in strutture ricettive come alberghi, case vacanze e campeggi. Si tratta di un aumento del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e dello 0,9% rispetto al 2019. Inoltre, ogni mese della prima metà del 2023 ha superato i dati dello stesso mese dell’anno precedente, soprattutto gennaio (+45%) e febbraio (+27%).
Secondo gli ultimi dati di Eurostat ad aprile 2021 l’aeroporto di Roma Fiumicino ha registrato una diminuzione di 20 mila voli aerei commerciali, una flessione pari a -76% rispetto allo stesso mese del 2019. Parigi/Charles de Gaulle è stato l’aeroporto che in Europa nello stesso mese ha registrato il maggior calo di voli aerei commerciali, 28.300 in meno rispetto ad aprile 2019 (-67%). A seguire Amsterdam/Schiphol (-28.200, -67%), Francoforte sul Meno (-28.000, -65%) e Monaco (-27.300, -81%).
Secondo Eurostat nel primo trimestre del 2024 i pernottamenti nelle strutture ricettive turistiche in tutta l'Ue sono stati 452,6 milioni, segnando un aumento del 6,6% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Nel quarto trimestre del 2020, sulle reti ferroviarie italiane hanno viaggiato 144,9 milioni di passeggeri in meno, in calo del 61% rispetto allo stesso periodo del 2019, il terzo più alto in Europa secondo Eurostat che sottolinea come, nonostante una leggera ripresa nel terzo trimestre del 2020, il numero di passeggeri ferroviari sia ulteriormente diminuito negli ultimi tre mesi del 2020 in tutti gli Stati membri dell’Ue.
Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel 2017 le famiglie italiane hanno investito nella buona tavola e nei viaggi il 10,3% della loro spesa per consumi, salendo così all'ottavo posto dal nono di dieci anni fa. Nonostante la crisi, si tratta di una crescita dell'1,2% rispetto al 9,1% del 2007, e superiore alla media Ue rispettivamente dell'8,3% e dell'8,8% (+0,5%).
L’industria del turismo dell’Ue è in ripresa e il numero totale di notti trascorse in strutture ricettive nel 2022 è stato vicino al livello pre-pandemia con 2,72 miliardi di notti nel 2022 rispetto a 2,88 miliardi nel 2019. Lo riporta Eurostat in una stima che conferma un aumento sostanziale rispetto al numero di notti trascorse nel 2020 e nel 2021, rispettivamente 1,42 miliardi nel 2020, 1,83 miliardi nel 2021. Nel corso del 2022 i numeri mensili del turismo sono stati in costante aumento e si sono infine avvicinati ai livelli degli stessi periodi del 2019. Tra i Paesi dell’Ue, il numero di notti trascorse dai turisti nazionali e stranieri nel 2022 rispetto al 2019 è aumentato in particolare in tre degli Stati membri con dati disponibili: Danimarca (38,4 milioni di notti nel 2022 rispetto ai 34,3 milioni del 2019; +12,3%), Paesi Bassi (128,3 milioni rispetto ai 123,4 milioni; +3,9%) e Belgio (42,7 milioni rispetto ai 42,5 milioni; +0,5%).
Secondo Eurostat nel 2022, il numero totale di passeggeri aerei nell'Ue è stato di 820 milioni, oltre il doppio (119%) rispetto al 2021, dopo il forte calo del 73% nel 2020 rispetto al 2019 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.
Roma Fiumicino è stato l’aeroporto europeo che nel 2023 ha registrato il più elevato aumento di traffico passeggeri secondo i dati Eurostat, il numero totale di passeggeri che l’anno scorso hanno viaggiato in aereo all’interno del territorio dell’Unione europea è stato di 973 milioni, +19,3% rispetto al 2022 (816 milioni).
Secondo l'ultimo rapporto di Eurostat il numero di pernottamenti nelle strutture ricettive turistiche nel 2023 è di 2,92 miliardi, vale a dire l'1,6% in più rispetto all'epoca pre-Covid (2,87 miliardi).
Secondo l’ultimo bollettino di Eurostat l’Italia nell’ultimo trimestre del 2023 è risultata seconda per presenze di turisti stranieri nelle sue strutture ricettive (circa 34 milioni di persone), dietro solo alla Spagna (circa 61 milioni di persone) e davanti alla Francia (18,5 milioni di persone). L’anno scorso il numero di notti trascorse negli alloggi turistici dell’Ue ha raggiunto i 2,9 miliardi, con un aumento del 6,1% rispetto al 2022 e dell’1,4% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia.
Un tesoro da 153 milioni di notti, questo il volume delle prenotazioni effettuate online in tutta l'Ue nel secondo trimestre del 2023 tramite Airbnb, Booking, Expedia Group o TripAdvisor secondo i dati raccolti da Eurostat, che stima anche un incremento del 15,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo i dati pubblicati da Eurostat, il 2017 si è appena concluso con un segno decisamente positivo per quanto riguarda il turismo nell’Unione Europea.Sono infatti 3,2 miliardi le notti trascorse presso strutture turistiche, in crescita del 5,1% rispetto al 2016.
I risultati dei primi 4 mesi del 2023 certificano la ripresa del turismo in Italia e soprattutto il grande ritorno degli stranieri. Nel periodo compreso tra gennaio e aprile i pernottamenti degli stranieri non residenti sono arrivati a quota 12,7 milioni. L'incremento rispetto all'anno precedente, secondo dati Eurostat e Istat, è stato pari al 43%. E non si tratta solo dell'effetto dell'apertura delle frontiere dopo lo stop della pandemia, come dimostra il confronto con la Spagna, a +25%, e con la Francia, a +23%. Per quanto riguarda la nazionalità, a trainare sono soprattutto americani, inglesi e francesi. Insomma, l'Italia non conquista gli stranieri solo in estate, anche i mesi freddi fanno registrare cifre di tutto rispetto. Lo scorso gennaio le presenze nelle strutture ricettive hanno registrato un incremento del 90%, mentre a febbraio sono cresciute del 73%.
Il problema dell’overtourism non lascia indifferenti i turisti italiani secondo l'indagine condotta da Evaneos, azienda che ha fatto dei viaggi sostenibili la sua missione, da cui emerge che il 70% degli intervistati ha rinunciato almeno una volta a visitare un’attrazione per l’eccessivo affollamento e di questi il 27% dice di aver spesso sperimentato questo fenomeno. Tra le mete italiane associate maggiormente ad un’eccessiva pressione turistica, Piazza San Marco a Venezia, il Colosseo e la Fontana di Trevi a Roma.
Tra le situazioni riscontrate più di frequente dagli intervistati quella di sentirsi oppressi dalla folla (31,7%) e quella di osservare sporco e rifiuti nei siti turistici (48%). Mentre vengono segnalati maggiormente tra gli impatti rilevanti del fenomeno, l’aumento dei prezzi locali (57,5%) e il degrado della qualità della vita dei residenti (43,6%).
Evaneos ha sviluppato, insieme alla società di consulenza Roland Berger, il primo Overtourism Index, un indice che propone tipologie di overtourism basate sull’analisi di un campione di 70 destinazioni tra le prime 100 in termini di numero di visitatori.
I parchi investono in media 15 milioni di euro all’anno in spettacoli dal vivo, alimentando un indotto di 1.500 addetti anche in estate, quando i teatri sono chiusi.
Il concetto di viaggio è cambiato. Le destinazioni, le modalità, la stessa visione del mondo sono cambiate e richiedono un approccio nuovo da parte degli operatori turistici.
Ne parleremo il prossimo 19 maggio, alle ore 11.00, nel corso di Tourism EXPerience, un evento digitale, a cura di Unicredit, in collaborazione con Federturismo Confindustria, nato per condividere riflessioni sul futuro del settore e sui cambiamenti necessari per reagire alla complessa situazione in atto.
Italy China Council Foundation ed European Chamber of Commerce in China sono lieti di invitarla a partecipare alla presentazione dell'indagine annuale sulla fiducia delle imprese della Camera europea, durante la quale verranno illustrati i risultati principali dell'indagine di quest'anno sul sentimento delle imprese europee in Cina.
Sono 320mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di febbraio e saliranno a poco più di un 1 milione tra febbraio-aprile 2020. Rispetto alla dinamica positiva registrata a gennaio, i dati del Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, mostrano in questo mese, una flessione sia congiunturale che tendenziale delle entrate previste: -13mila rispetto a febbraio 2019 (-4,0%) e -50mila rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (-4,5%). A pesare è soprattutto la contrazione della domanda di lavoro del manifatturiero con 11mila entrate in meno a febbraio (-14,4%) e oltre 35mila in meno tra febbraio-aprile (-15,2%).
L'emergenza sanitaria ha frenato i programmi di assunzione delle imprese nel 2020, con un calo del 30% rispetto al 2019, pari a circa 1,4 milioni di contratti di lavoro in meno, inclusi stagionali e collaborazioni. La brusca frenata dei piani assunzionali delle aziende ha interessato tutti i settori, ma è stata più marcata nell'accoglienza e ristorazione (-40,7% per gli ingressi previsti) e in alcuni comparti di punta del made in Italy, come la moda (-37,9%).
Secondo il rapporto Excelsior Unioncamere nei prossimi cinque anni il settore dell’industria dei viaggi sarà tra i comparti più promettenti per la ripresa economica con grandi occasioni di impiego. In particolare si prevede un fabbisogno di 85.100 risorse.
Secondo il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, il turismo guida il mercato del lavoro a luglio. Una parte consistente delle oltre 585mila assunzioni programmate dalle imprese italiane per il mese appena iniziato andrà infatti a supporto della filiera, per far fronte al picco della stagione estiva. Il comparto turistico registra il flusso di assunzioni più consistente nell’ambito dei servizi, su una previsione di 436mila assunzioni (+61mila rispetto a un anno fa). Si stima l’attivazione di 170mila contratti, seguono commercio (78mila) e servizi alle persone (60mila).
Secondo il Bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono 1,3 i milioni di lavoratori ricercati dalle imprese per il primo trimestre del 2023, di cui 504mila nel mese di gennaio, con il +12,9% di assunzioni rispetto ai primi tre mesi del 2022.Dopo il manifatturiero (+19mila), su base annua, è il turismo a segnare un aumento delle assunzioni, di 10mila unità (+21%). Seguono i servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7mila) e servizi alle persone (+7mila). A gennaio 2023 i servizi prevedono di assumere 330mila lavoratori, ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 64mila profili, seguiti da commercio (60mila) e, subito dopo, dal turismo (58mila).
I dati del sistema Excelsior di Unioncamere dicono che da ottobre a dicembre le imprese indicano difficoltà a reperire il 53% del personale per mancanza di candidati all’assunzione. La difficoltà di reperimento è pari all’87% per i pasticceri, prossima al 61% per i cuochi, al 59% per i camerieri e fra le professioni a maggiore qualificazione, sebbene parliamo di circa 300 entrate programmate dalle imprese, le aziende segnalano la totale impossibilità (100%) a trovare tecnici delle attività ricettive. Secondo un’elaborazione Isnart su dati Excelsior nel 2022 le assunzioni difficili nel settore turistico potrebbero riguardare circa 2 milioni di posizioni, ovvero occasioni di lavoro. Fra le figure più richieste gli energy manager e i social manager per prodotti e destinazioni turistiche.
Commercio e turismo motori trainanti per le opportunità occupazionali con una previsione di oltre 770mila nuovi posti di lavoro secondo quanto riporta il sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, dal quale risulta che nel 2025 più di due terzi di questi nuovi posti di lavoro saranno generati dal turnover, principalmente nei servizi, poi nell’industria e infine in agricoltura.
I dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, rivelano che sono stati circa 257mila i lavoratori ricercati dalle imprese per il mese di agosto, +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2019 e sono circa 526mila i lavoratori ricercati dalle imprese per il mese di settembre, pari al +20,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel trimestre settembre-novembre le imprese hanno in programma di assumere 1,5 milioni di lavoratori (+23,5% rispetto all’analogo trimestre 2019). Mentre si consolida la ripresa del manifatturiero, anche il settore dei servizi mostra vitalità: sono 370mila i contratti di lavoro offerti nel mese di settembre, pari al +19,3% su settembre 2019, e oltre un milione quelli previsti per il trimestre sino a novembre (+21,2% sul trimestre 2019). Tra le maggiori opportunità di lavoro, quelle offerte dai servizi di alloggio, ristorazione e turistici (73mila nel mese e 192mila nel trimestre).
Secondo il volume ‘Imprese e professioni culturali e creative, 2022′ del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, nel 2022 le imprese culturali e creative hanno richiesto circa 278mila lavoratori, pari al 5,4% della domanda di lavoro complessiva delle imprese dei settori industria e servizi. Ad attivare la domanda di lavoro un insieme di imprese appartenenti ai quattro comparti ‘core’ del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico-artistico, performing arts e intrattenimento. A queste richieste si sono aggiunte poi ulteriori 20mila entrate programmate dalle imprese del Made in Italy a contenuto culturale e, soprattutto, quasi 362mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale.
Touring Club Italiano organizza annualmente con Fondazione Campus l’executive master Management dello Sviluppo Turistico Territoriale rivolto a neo laureati e professionisti del settore che vogliono aggiornare, migliorare e approfondire le proprie conoscenze e competenze.
Dubai mantiene, per il secondo anno consecutivo, la prima posizione nel report Executive Nomad Index di Savills, che elabora la classifica delle migliori destinazioni per chi lavora da remoto, anche noto come nomade digitale ma c’è una sorpresa: nell’elenco compare Palermo, al 22esimo posto, apprezzata per le possibilità anche turistiche che dà a chi decide di sceglierla per lo smart working.
Sempre più viaggiatori scelgono la montagna, secondo i dati di Expedia Group relativi al quarto trimestre del 2019. Alcune località montane della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige hanno ottenuto un buon incremento nella domanda turistica, rispettivamente, di poco oltre il 15% e di quasi il 15%, rispetto allo stesso periodo del 2018.
Secondo le tendenze del Travel Recovery Trend Report di Expedia Group, relative al quarto trimestre del 2021, cresce la voglia di viaggiare, soprattutto sul lungo raggio e con la formula del vacation rental e si tornano a pianificare le partenze. Nonostante la variante Omicron, che ha decisamente impattato sull’ultimo trimestre 2021, il desiderio di viaggiare resta: è del +70%, infatti, la percentuale di ricerche di viaggio rispetto allo scorso anno. In Asia Pacifico, sulla spinta delle vaccinazioni e dell’allentamento delle restrizioni – come nel caso dell’Australia– i volumi di ricerche di viaggi sono aumentati del 35% rispetto al terzo trimestre (luglio-agosto-settembre).
La riapertura delle frontiere in gran parte delle destinazioni mondiali ha ridato una buona dose di fiducia ai viaggiatori, che dopo le vacanze invernali hanno iniziato a pensare alla primavera-estate. Secondo Expedia, dunque, la quota globale di ricerca nella finestra di oltre 30 giorni è cresciuta del 15% rispetto al trimestre precedente ed in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha toccato il +30%.
Arriva da Expedia Group la conferma che il cineturismo porta migliaia di turisti nazionali e internazionali, ogni anno, a scoprire le tracce dei beniamini preferiti e delle scene cinematografiche più mozzafiato. Destinazioni come Napoli e Verona o regioni come Abruzzo e Sicilia, nelle quali sono stati ambientati famosi film e serie tv, hanno registrato una crescita significativa della domanda turistica nel secondo trimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018.
Napoli, la città di Gomorra, serie televisiva di Sky, e de L’Amica Geniale, andata in onda sulla Rai, ha ottenuto, secondo i dati di Expedia Group relativi al secondo trimestre del 2019 (aprile, maggio e giugno) un incremento nella domanda turistica rispetto allo stesso periodo del 2018, di poco oltre il 25%. Le scene della serie tv Gomorra sono state ambientate nelle zone periferiche di Napoli tra Scampia e Secondigliano, passando per Forcella e Castel Volturno.
Expedia Group ha presentato una panoramica delle tendenze dei viaggiatori di Expedia, Hotels.com e Vrbo per il 2023 dalla quale emerge che quello che sta per iniziare sarà un anno caratterizzato dalla ‘non normalità’. La ricerca conferma che i film e i programmi televisivi trasmessi in streaming sono ora le principali fonti di ispirazione per i viaggi (40%), superando l’influenza dei social media (31%) e il piccolo schermo è considerato alla pari delle raccomandazioni di amici e familiari nella scelta della destinazione. Negli Stati Uniti, più di due terzi (68%) dei viaggiatori si sono fatti condizionare nel visitare una destinazione dopo averla vista in uno spettacolo o in un film e ben il 61% ha prenotato il viaggio. Tra le destinazioni preferite ci sono: la Nuova Zelanda, il Regno Unito, Parigi e New York e le località balneari delle Hawaii.
Expedia Group ha presentato una panoramica delle tendenze dei viaggiatori di Expedia, Hotels.com e Vrbo per il 2023 dalla quale emerge che quello che sta per iniziare sarà un anno caratterizzato dalla ‘non normalità’. La ricerca conferma che i film e i programmi televisivi trasmessi in streaming sono ora le principali fonti di ispirazione per i viaggi (40%), superando l’influenza dei social media (31%) e il piccolo schermo è considerato alla pari delle raccomandazioni di amici e familiari nella scelta della destinazione. Negli Stati Uniti, più di due terzi (68%) dei viaggiatori si sono fatti condizionare nel visitare una destinazione dopo averla vista in uno spettacolo o in un film e ben il 61% ha prenotato il viaggio. Tra le destinazioni preferite ci sono: la Nuova Zelanda, il Regno Unito, Parigi e New York e le località balneari delle Hawaii.
Il 2020 ha segnato la crescita del turismo domestico a causa dell’emergenza sanitaria e per quanto riguarda le tendenze per i prossimi mesi, le ricerche dei viaggiatori sui siti di viaggio di Expedia Group per il periodo autunnale hanno mostrato un significativo aumento, con una crescita media del 15% settimana su settimana. Le ricerche effettuate dagli italiani ammontano a circa il 65% del totale: quelle domestiche sono cresciute del 20% settimana su settimana.
Nelle ultime quattro settimane le ricerche in Italia, per i viaggi a luglio e agosto, sono aumentate in media del 25% di settimana in settimana. Roma, il Lago di Garda, il Salento e Rimini sono tra le destinazioni più ricercate quest’estate, con Roma e il Lago di Garda che mostrano una delle più alte crescite anno su anno (YoY- year over year) con +425% YoY e +355% YoY rispettivamente. E i primi 5 Paesi internazionali che segnalano interesse a viaggiare in Italia quest’estate sono Francia, Usa, Germania, Danimarca e Svizzera, con la Danimarca che ha la più forte crescita di interesse su base annua a +975% YoY, seguita dagli Usa con +695% YoY secondo i dati Expedia Group relativi all’andamento del nostro Paese a maggio-giugno 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo Expedia Group la domanda registrata nel primo trimestre del 2022 per l’estate per la destinazione Italia (comparata con lo stesso periodo del 2021) ha toccato picchi importanti: una crescita di oltre il 250% dagli Usa, più del 200% da Paesi come Spagna e Svezia, e superiore al 100% da mercati più tradizionali come Germania, Francia e Grecia. Alcune aree sono state protagoniste di un’impennata e tra queste figurano Venezia, Napoli, Sorrento e la Costiera Amalfitana.
Il Travel Recovery Trend Report del quarto quadrimestre 2021 di Expedia Group Media Solutions rivela che il volume di ricerca globale nel quarto trimestre è stato piatto rispetto al trimestre precedente, ma in crescita di oltre il 70% rispetto all’anno precedente, indicando che i viaggiatori sono ancora desiderosi di partire. In Asia Pacifico, i volumi di ricerca sono aumentati di quasi il 35% rispetto al terzo quadrimestre, spinti da ulteriori corridoi di viaggio e dalla riapertura dei confini internazionali in diversi Paesi, tra i quali Australia, Singapore e Fiji.
Le ricerche globali su base settimanale hanno avuto un’impennata intorno ai principali annunci e all’attività del settore, tra cui la riapertura dei confini degli Stati Uniti dell’8 novembre ai viaggiatori vaccinati provenienti da 33 Paesi.Questo accresciuto interesse si è mantenuto nelle prime settimane del 2022, con volumi di ricerca globali in Nord America ed Emea ancora più alti durante le prime due settimane di gennaio rispetto all’ultima settimana di dicembre 2021.
Sono otto le tendenze di viaggio intercettate da Expedia Group e inserite nel "Unpack ’25 Report", basato sui dati delle piattaforme Expedia, Hotels(.com) e Vrbo, che racconta come perché e dove si viaggerà il prossimo anno.
Gli ultimi dati di Expedia Group mostrano che le destinazioni cicloturistiche italiane sono tra le più popolari per i soggiorni da giugno ad agosto.Si segnala un aumento di interesse settimana su settimana per destinazioni come il Lago Maggiore (+45%), il Lago di Garda, il Lago di Como, l’area di Trieste (tutti a +40%), ed infine la Puglia (+30%), culla di diversi itinerari cicloturistici.
Confrontando l’interesse dei viaggiatori per queste destinazioni su base annua (YOY), tra il 2020 ed il 2021, per lo stesso periodo, il Lago di Garda ed il Lago di Como si distinguono, con una crescita impressionante dell’interesse dei viaggiatori rispettivamente del +605% YOY e +560% YOY. Un altro dato sorprendente, per queste 5 destinazioni italiane in voga, è che il numero di ricerche di hotel a 4 stelle è passata dal 35% nel 2020 al 40% nel 2021.
Un'analisi di Expedia conferma che i viaggiatori sono molto più esigenti riguardo le informazioni sulla salute e sulla sicurezza fornite da un hotel prima della prenotazione, e questa tendenza continuerà nel prossimo futuro. I viaggiatori preferiscono gli hotel con standard elevati in termini di salute, sicurezza e igiene, fattori cruciali per guadagnare la fiducia dei clienti. Un’altra tendenza chiave che è diventata una necessità imprescindibile è la flessibilità. Le tariffe di alloggio rimborsabili sono circa il 15% più costose di quelle non rimborsabili, ma sono sempre molto richieste, evidenziando il fatto che i viaggiatori vogliono poter apportare modifiche al loro viaggio o avere la possibilità di annullarlo senza penali. Per questo motivo, quasi il 70% dei piani tariffari di alloggio sui siti di Expedia Group è ora rimborsabile.
Più di 20,5 milioni di italiani si sono spostati tra giugno e agosto per viaggi di tre o più giorni secondo i nuovi dati di Expedia Group con picchi tra luglio e agosto 2021. Sia da parte dei viaggiatori nazionali che internazionali, grande interesse per il centro nord e le destinazioni della costa Adriatica, con il 25% delle ricerche complessive effettuate per Roma, il Lago di Garda, Rimini, Venezia e la Riviera Veneta. La domanda per le strutture ricettive italiane ha visto una crescita del 140% per lo stesso periodo anno su anno, specialmente a Roma (+365%), Rimini (+225%) e Lago di Garda (+180%). Le destinazioni più ricercate sono state in ordine: Rimini (+60%), Salento (+30%), Calabria (+60%), Lago di Garda (+80%) e infine la città di Roma con una crescita del 120%.
Secondo Expedia il 41% dei 16.000 intervistati in otto mercati per la ricerca ‘Cosa vogliono i viaggiatori nel 2021’, ha dichiarato che in cambio di un mese di vacanza. rinuncerebbe a guardare lo sport, il 39% smetterebbe di fare shopping online e il 37% userebbe meno i social media. La percentuale di viaggiatori che preferirebbe una vacanza a un nuovo telefono è ancora più alta (75%). Quasi la metà (45%) dei viaggiatori sta considerando una vacanza al mare nei prossimi 18 mesi, mentre più di un terzo (36%) preferirebbe le grandi città. Le piccole località sono l’opzione più attraente per il 33% degli intervistati.
Secondo lo studio di Expedia gli investimenti nei viaggi aumenteranno rispetto al periodo precedente alla pandemia, infatti più della metà (il 54%) degli intervistati afferma di voler spendere di più per i viaggi rispetto a prima della pandemia.
L'84% degli intervistati concorda sul fatto che una tariffa scontata è importante al momento di prenotare un volo online, ma una percentuale quasi identica (l'83%) afferma che le opzioni tariffarie flessibili fanno un'enorme differenza.
Inoltre, l'81% degli intervistati prevede di prenotare almeno una vacanza con la famiglia e gli amici nei prossimi sei mesi e il 78% dei viaggiatori è interessato a viaggi brevi e frequenti. Inoltre, grazie al lavoro in remoto, il 56% degli smart worker ha intenzione di prolungare il viaggio di lavoro per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Secondo i dati di Expedia Group si registra un costante aumento delle ricerche sul sito per alloggi a partire dalla seconda metà di aprile, con una crescita media del 15% di settimana in settimana. In termini di mete altamente ricercate, gli italiani preferiranno le destinazioni nazionali. Il Lago di Como, il Lago di Garda e le vette alpine della Lombardia, del Trentino-Alto Adige, della Valle d'Aosta e dell'Alto Adige sono tra le destinazioni più ricercate sulla piattaforma di Expedia Group.
Il Travel Trend Report di Expedia Group Media Solutions rivela un incremento del 25% del volume delle ricerche nel primo trimestre del 2022.
L’intenzione di viaggio è in aumento, le finestre di ricerca si stanno allungando, c’è un aumento consistente delle ricerche per viaggi internazionali e un crescente interesse verso il turismo sostenibile.
In particolare, le ricerche aumentano man mano che si allentano le restrizioni nei vari Paesi. Di conseguenza, a una crescente fiducia del viaggiatore corrisponde un allargamento della finestra delle ricerche. Le grandi città come Las Vegas, New York, Chicago e Londra rimangono in testa ai desideri dei viaggiatori, affiancati dalle destinazioni balneari come Cancún, Punta Cana, Honolulu e Miami. In crescita del 35% rispetto al trimestre precedente le prenotazioni alberghiere e delle case vacanza, con tutte le regioni che hanno registrato almeno un aumento a doppia cifra, con una permanenza media che si attesta sui 2 giorni per gli hotel e sui 5,5 giorni per le sistemazioni extralberghiere.
Una ricerca di Expedia evidenzia come nel quarto trimestre 2021 il volume delle ricerche di viaggi sia aumentato di oltre il 70% anno su anno, con il desiderio di andare lontano. In Asia Pacifico i volumi di ricerca sono aumentati di quasi il 35% rispetto al terzo trimestre, trainati dalla riapertura dei confini internazionali in diversi paesi, tra cui Australia, Singapore e Fiji. Le ricerche globali sono aumentate, favorite anche da notizie come quella della riapertura del confine degli Stati Uniti l'8 novembre ai viaggiatori vaccinati provenienti da 33 paesi.
Tre viaggiatori su cinque intendono prenotare un viaggio nei sei mesi successivi alla revoca delle restrizioni di viaggio previste dai governi locali secondo l’analisi di Expedia sui cambiamenti che attendono il settore del travel nei prossimi mesi. Se la pandemia da coronavirus in corso ha avuto conseguenze eccezionali sul settore del turismo – che genera 9.300 miliardi di dollari all’anno – secondo l’ultima ricerca della società di consulenza Wakefield Research, i viaggiatori sono intenzionati a riprendere la loro attività appena sarà possibile e l’industria deve farsi trovare pronta.
Piccoli gruppi e single, magari con una vacanza all inclusive in una meta non troppo gettonata con un viaggio ‘Jomo’, ossia lontano dalla frenesia, senza rinunciare alle esperienze immersive e local, possibilmente create da un professionista.
Secondo i dati dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, nel 2021 oltre l’80% degli italiani è tornato a viaggiare per motivi di vacanza, un dato in miglioramento rispetto al 2020 (70%), anche se ancora inferiore ai livelli pre pandemia. Le intenzioni dichiarate per il 2022 confermano il trend: oltre il 60% tornerà alle stesse abitudini di viaggio pre pandemia e in alcuni casi, 1 su 4, aumenterà il numero di viaggi. La gran parte del campione (2 su 3) viaggerà prevalentemente in Italia, per rilassarsi e riposarsi (65%), scoprire nuovi luoghi e fare nuove esperienze culturali e gastronomiche (61%) e stare insieme a familiari ed amici (46%). Si consolida il trend di workation con il 6% di italiani che hanno pianificato di lavorare da remoto in un luogo di villeggiatura. Due viaggiatori su 3 sono preoccupati per le conseguenze ambientali generate dai mezzi di trasporto e sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo per limitare le emissioni di Co2 dei viaggi. L’Italia risulta essere la meta preferita per i viaggi di vacanza del 67% delle persone. Rispetto all’edizione di aprile scorso, la sicurezza per il 67% degli intervistati, e l’impatto ambientale per il 46%, si confermano fattori determinanti per la scelta del mezzo di trasporto, entrambi con valori in aumento rispettivamente di 5 e 4 punti percentuali.
Dalla quarta edizione dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, realizzato con un campione di oltre 5mila partecipanti di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna aumenta la voglia di viaggiare – nove viaggiatori su dieci hanno in programma almeno una vacanza nel 2024, il 96% nel caso degli italiani –, anche extra Europa (28%).
Secondo l'EY Italy Hotel Investment Report 202, con un volume totale di 2,1 miliardi di euro, 57 transazioni e quasi 12mila camere passate di mano, il mercato alberghiero italiano nel 2021 conferma la crescita del comparto che, lo scorso anno, ha fatto segnare un rimbalzo del più 92%, toccando livelli superiori alla media decennale.
Nonostante la grave crisi attraversata negli ultimi due anni le città d’arte confermano ancora una volta la loro attrattività agli occhi degli investitori, rappresentando il 52% degli investimenti totali. Venezia si conferma la città più costosa d'Italia in termini di prezzo per camera e, con Roma, raggiunge il primato nel 2021 come destinazione più attraente. Le due città insieme registrano 326 milioni di euro in volume (16%), seguite da Milano (14%) e Firenze (4%).
Secondo lo studio condotto dalla società specializzata Ey dal titolo “Italy Hotel investment snapshot 2018”, dopo 3 anni consecutivi di crescita, calano gli investimenti immobiliari nel settore alberghiero italiano. Gli ultimi dodici mesi hanno fatto registrare una flessione del 20% del volume complessivo rispetto al 2017 (1,3 miliardi di euro contro 1,6), anno record delle transazioni. Allo stesso tempo, nel 2018 il numero delle compravendite è aumentato: 58 transazioni (contro le 47 del 2017), per un totale di circa 7.400 camere d’albergo vendute.
“Salutiamo l’ultima ordinanza del Ministero della Salute con soddisfazione. Pur con un gravissimo ritardo ci allineiamo agli orientamenti degli altri Paesi europei e possiamo, gradualmente, riaccendere i motori e guardare al futuro.
Indubbiamente è lecito aspettarsi dal punto di vista della domanda una graduale ripresa e non un’immediata accelerata, anche perché alcuni temi centrali, primo fra tutti quello inflattivo, restano ma, finalmente, possiamo iniziare a programmare con un minimo di visione a medio termine e tornare a quella normalità alla quale abbiamo dovuto rinunciare per due anni.
A non partire per le ferie sarà più di un italiano su due (55,2%) ovvero, in totale, oltre 24 milioni di individui secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Nel 2018 gli italiani rimasti a casa erano stati circa 8 milioni di italiani, quest'anno sono più che triplicati.
Oltre 6,9 milioni di italiani hanno dichiarato che questa estate non si muoveranno da casa per la paura di essere contagiati. Nel 43,7% dei casi, corrispondenti a quasi 10,6 milioni di italiani, non si partirà per difficoltà economiche, percentuale che sale al 51,3% nelle famiglie composte da tre persone. Nel 42,3% dei casi (10,2 milioni di italiani) si rimarrà a casa propria perché scoraggiati dalle nuove regole imposte con i DPCM; il valore cresce al 46,5% tra i rispondenti che abitano al Sud e nelle Isole. Dei 6,9 milioni di individui (28,7% del campione) che hanno detto esplicitamente di rinunciare alle vacanze per la paura di essere contagiati il 37,6% risiede soprattutto al Sud e nelle Isole.
Secondo l’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Acqua, tra i milioni di italiani che si concederanno una vacanza, circa 1 su 3 partirà insieme al proprio animale domestico; percentuale che sale sino al 47,7% per chi ha un cane e al 47,5% tra i residenti nel Sud Italia o nelle Isole. Quasi 4 proprietari su 10 hanno detto di tenere in considerazione le esigenze del proprio animale prima di scegliere dove trascorrere le ferie.
In Italia si diffonde sempre di più l’abitudine di ricorrere alle società finanziarie per viaggiare, tanto che, secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, nel 2017 è di oltre 98 milioni di euro il valore dei prestiti personali erogati per pagare viaggi e vacanze. Dall’esame di un campione di oltre 110.000 domande di prestito personale presentate fra il °1 gennaio 2017 ed il 31 marzo 2018 i due portali hanno calcolato che chi lo scorso anno si è rivolto ad una società del credito per pagare le vacanze, ha chiesto in media 4.140 euro da restituire in 39 rate (poco più di 3 anni).
L’emergenza Coronavirus e la quarantena forzata hanno costretto più di 9,6 milioni di famiglie italiane a cancellare o rimandare impegni che avevano in programma in questi mesi e per i quali avevano già sostenuto delle spese; è questa la prima delle evidenze emerse dall’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto mUp Research in collaborazione con Norstat. Quelli primaverili sono, per tradizione, i mesi in cui hanno luogo molti matrimoni, comunioni, cresime o compleanni.
Quattro milioni e settecentomila saranno gli italiani che non andranno in ferie quest’anno a causa del caro-prezzi secondo la ricerca commissionata da Facile.it a Emg Different.
Se a questi si aggiunge chi resterà a casa per paura del Covid (quasi il 6,1% di coloro che non faranno ferie) o per il timore di trovarsi bloccato da un nuovo lockdown (2,8%) complessivamente saranno circa 11,9 milioni gli italiani che quest’anno non si concederanno nemmeno un viaggio.
C’è anche una fascia di italiani (4,1 milioni) che, invece di rinunciare a partire per, seppur legittime paure, sta valutando di sottoscrivere una polizza assicurativa, o lo ha già fatto.
Sono 6,5 milioni gli italiani che quest’anno non andranno in vacanza secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi e fra loro, ben 3,7 milioni hanno dichiarato che il motivo della rinuncia è di natura economica.
Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 140.000 richieste, nel 2021 gli italiani sono tornati a chiedere finanziamenti per i viaggi (+40% su base annua), matrimoni (+20%) e formazione (+6%), attività che avevano pesantemente risentito dell’arrivo della pandemia. Un altro dato emerso dallo studio è il crollo, nel 2021, del peso percentuale delle richieste di prestiti personali per ristrutturare casa (-15%) grazie al bonus 110% e ai mutui under 36. La richiesta di liquidità ha fatto segnare un +27% su base annua, mentre è in calo, sia pur lieve, il peso percentuale delle richieste di prestito per l’acquisto di auto usate (-2%). forse anche per l’influenza dei bonus mobilità decisi dal Governo nel 2021.
Ammonta a 160 milioni di euro, secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, il valore dei prestiti personali erogati agli italiani nel primo semestre per far fronte a spese legate alle vacanze. Nei primi 6 mesi dell’anno il peso percentuale dei prestiti per le vacanze è aumentato del 96% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Secondo un’ indagine congiunturale condotta nel mese di maggio da FAITA-Federcamping e CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, su un campione rappresentativo di campeggi e villaggi turistici italiani, a fine stagione si dovrebbe registrare una crescita del 3,7% degli arrivi (pari a 390.000 ospiti, italiani e stranieri) e del 3% delle presenze (pari a 2 milioni). Se la stima si confermerà gli arrivi totali raggiungeranno i 10,9 milioni per circa 67 milioni di presenze (nel 2022, anno record per il settore, si erano registrati 10,5 milioni di arrivi e 65 milioni di presenze). In particolare l’indagine ha rilevato che a maggio 2023 le prenotazioni di turisti stranieri sono a +1,9% rispetto allo stesso mese del 2022, mentre le prenotazioni italiane restano pressochè stabili con un +0,1%. Questo nonostante le instabili condizioni meteorologiche, l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla BCE e dell’inflazione abbiano sicuramente influito sulle decisioni degli ospiti e sulla tempistica di prenotazione. La finestra di prenotazione media è di circa 2,2 mesi per gli stranieri e di 2,4 mesi per gli italiani.
Dal 15 al 17 marzo a Roma, presso il Salone delle Fontane - EUR, torna FareTurismo, l'unico evento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro, alle politiche turistiche.
Venerdì 17 marzo, alle ore 11.00, presso la Sala Severini, segnaliamo l'evento promosso da Federturismo "Le nuove professioni digitali nel turismo".
Apre i lavori e modera Antonio Barreca, Direttore Generale Federturismo Confindustria.
Intervengono Matteo Nevi, Relazioni industriali Federturismo Confindustria, Fabio D'Onorio, Responsabile Digital Marketing Veratour, e Fabrizio Zezza, Docente Web Marketing Fondazione ITS Turismo.
Nel corso dell'evento sarà presentato il progetto IdEATE finanziato dall'UE, di cui Federturismo è capofila.
Scarica il programma per conoscere tutte le iniziative
L'ingresso è gratuito.
(Per maggiori informazioni e per confermare la partecipazione: eventi@federturismo.it)
Dal 14 al 16 marzo si terrà a Roma FareTurismo la manifestazione per chi desidera formarsi e lavorare nel turismo in grado di assicurare la più qualificata e rappresentativa partecipazione di Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali, Università, Istituzioni.
Dal 14 al 16 marzo, presso il Salone delle Fontane dell'Eur, si svolge Fareturismo, l'evento ideato e organizzato dalla Leader Srl che rappresenta l’unico appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche. Il programma prevede incontri domanda-offerta lavoro attraverso colloqui di selezione con i responsabili delle risorse umane di catene alberghiere, hotel e TO; presentazione delle professioni turistiche da parte di prestigiosi manager; seminari di aggiornamento a cura delle organizzazioni di categoria, delle associazioni professionali e dei partner di FareTurismo; presentazione delle startup turistiche; orientamento sulla formazione post diploma (corsi ITS, lauree triennali e magistrali) e post laurea (master) con la partecipazione di ITS e Università. Oltre alla presentazione dell’offerta formativa accademica e non accademica, nel Salone Espositivo, Istituzioni, Enti, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e agenzie per il lavoro forniranno informazioni ai visitatori sulle opportunità occupazionali e sui passi da intraprendere per formarsi e lavorare nel turismo.
Per il nostro sistema martedì 15 marzo alle ore 11.00 nella Sala Severini il Presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci interverrà al convegno “Scuola e impresa: quali opportunità dall’alternanza scuola-lavoro”.
Lo stesso giorno alle 14.00 nella Sala Foyer il Direttore Generale di Federturismo Confindustria Antonio Barreca parteciperà al Forum “Gli Its incontrano le organizzazioni di categoria e le Associazioni professionali del turismo“.
A chiusura della manifestazione, mercoledì 16 alle 11.00 nella Sala Severini, il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio interverrà alla “Presentazione delle figure professionali” sull’hotellerie.
(Per maggiori informazioni:www.fareturismo.it)
FareTurismo, l’unico appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro, alle politiche turistiche, ideato e organizzato dalla Leader srl e giunto alla 22ª edizione - 10 a Roma, 1 a Milano con il patrocinio di Expo, 11 a Salerno - avrà luogo presso l’Università Europea di Roma da martedì 21 a giovedì 23 marzo 2023.
La neo costituita Federcatering, assistita da Federturismo Confindustria, ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, il Contratto Collettivo del Trasporto Aereo del 2 agosto 2013 relativo alla parte generale nonché l'accordo collettivo specifico del catering aereo del 31 luglio 2014, assumendo a tutti gli effetti la rappresentanza imprenditoriale del comparto nel sistema di relazioni industriali del trasporto aereo.
La Federazione, che rappresenta l’80% del mercato del catering aereo, guidata dal Presidente Luigi de Montis e diventata socio di Federturismo, ha ribadito, inoltre, l’adesione all’accordo del 24 maggio 2016 relativo all’istituzione dell’Osservatorio nazionale.
Negli ultimi anni l'accoglienza a bordo e la qualità della ristorazione, il cui giro d'affari viene stimato in circa 10 miliardi di euro a livello internazionale, è diventata requisito essenziale per battere la concorrenza e i pasti in aereo sono diventati uno degli strumenti più importanti per fidelizzare il cliente.
Sono quindi molto soddisfatto, dichiara il Presidente de Montis, che Federcatering sia entrata a far parte di Federturismo con l’obiettivo di creare i presupposti per una proficua collaborazione fra tutti gli attori che promuovono il nostro territorio e i vettori aerei che sono fra i principali driver dello sviluppo turistico del Paese.
(Per maggiori informazioni: b.bellaveglia@federturismo.it;m.nevi@federturismo.it)
Secondo una ricerca di Federcongressi&eventi sul mercato congressuale italiano il Nord Italia è l’area geografica che polarizza il maggior numero di eventi e congressi (56,5%), il Centro ne ospita il 26% e il Sud e le Isole il 17,5%. La maggioranza (79%) certifica i propri sistemi gestionali applicando processi di controllo di qualità UNI EN ISO:9001, in prevalenza attivi sul mercato della convegnistica associativa tecnico scientifica e in quella sanitaria accreditata: il 79% è infatti anche Provider ECM (Educazione Continua in Medicina). Sebbene il 42% abbia come mercato di riferimento quello nazionale, più della metà (58%) organizza congressi anche all’estero.
È aperto a tutte le imprese della meeting industry l’incontro online organizzato da Federcongressi&eventi con il Segretario generale del Ministero del Turismo Lorenzo Quinzi.
Sono circa 8,52 milioni gli italiani che hanno deciso di partire per il ponte dell’8 dicembre per il quale oltre il 94% dei nostri connazionali è restato entro i confini del Paese e oltre il 39% approfitterà di tale occasione per far visita ad amici o parenti secondo l'indagine condotta dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori.
Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nei camping e villaggi si registra un +9,8% rispetto allo scorso anno, quando c’era già stato un aumento, e alcuni sperimentano anche la nuova moda del glamping. Incidono sulla scelta la voglia di risparmiare, di riscoprire il contatto con la natura e vivere all’aria aperta.
Secondo l'ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori gli italiani in partenza saranno circa il 39%; oltre il 52% di chi partirà opterà per un soggiorno “ridotto” di 3-5 giorni, magari presso amici o parenti e con un occhio di riguardo per la montagna, che in media costa meno. Si evince una “prudenza di viaggio” generata da un lato dalla poca disponibilità economica, dall’altro dal rincaro generalizzato dei prezzi che ha spinto al rialzo tutti i costi delle vacanze. Federconsumatori conferma la tendenza a rimanere entro i confini nazionali (sarà la scelta di due italiani su tre) e a prediligere località balneari, tuttavia, il costo più contenuto di una vacanza in montagna induce sempre più italiani a scegliere soggiorni ad alta quota.
Il 19 settembre in Confindustria saranno presentate le “Raccomandazioni” dell’edizione 2018 di Ravello Lab, il forum europeo promosso da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali che rappresenta un riferimento per l’elaborazione delle politiche di sviluppo territoriale a base culturale. Il tema del 2018 è stato “Investing in people, investing in culture”, declinato in due tematiche distinte, ma interconnesse: “Audience engagement, Audience development: la partecipazione dei cittadini alla cultura” e “L’impatto economico e sociale dell’Impresa Culturale”, discusse nei tavoli di lavoro dai quali scaturiscono i contenuti delle Raccomandazioni, il documento di proposta che risponde alla finalità di trasferire agli stakeholder pubblici e privati utili indicazioni orientate alla valorizzazione del patrimonio culturale e al sostegno alle industrie creative.
Secondo il XVI Rapporto Annuale di Federculture dopo un decennio di crescita, negli ultimi dieci anni diminuisce la partecipazione culturale degli italiani, soprattutto per cinema, teatro, lettura ad eccezione di musei. Il cinema è stato in crescita del 12,1% fino al 2010, nel periodo seguente ha perso il 6,1% di fruitori, il teatro, che tra il 2010 e il 2019 ha visto un calo dell’8,8%, negli anni precedenti era cresciuto del 27,3%.
I dati raccolti nel Rapporto di Federculture, presentato lo scorso 22 ottobre, indicano una crescita dei consumi culturali, in ripresa per il quarto anno consecutivo dopo il crollo del 2012-2013, ma allo stesso tempo segnalano forti disparità nelle diverse aree geografiche del nostro Paese. Per il 2017, la spesa culturale delle famiglie italiane per il teatro, cinema, musei e concerti vale in totale 31 miliardi di euro in aumento del 3,1% rispetto all'anno precedente.
È l’Europa la destinazione con il maggior numero di arrivi nel 2022 (598 milioni) con cui recupera l’80% del turismo rispetto al 2019 secondo il XIX Rapporto Annuale Federculture Impresa Cultura 2023 in base al quale l’Italia nel 2022 ha visto un incremento nel flusso turistico rispetto al 2021 sia per quanto riguarda gli arrivi internazionali (+104%) che nazionali (+22,5%) con un trend delle presenze sovrapponibile a quello del 2019, in particolare per i mesi tra settembre e dicembre.
Nel 2023, il settore culturale in Italia ha mostrato segni tangibili di ripresa dopo la crisi post-Covid per il XX Rapporto Annuale Federculture “Impresa Cultura”, il volume che ogni anno fa il punto sul sistema culturale italiano attraverso dati su consumi, finanziamenti, occupazione, turismo.
Il 17° Rapporto Annuale di Federculture conferma un crollo della spesa della famiglie italiane per cultura e ricreazione che si attesta a 56 miliardi di euro complessivi, dato che riporta all’anno 2000 . La spesa media mensile è in calo del 26% (per spettacoli e cultura si passa da 127 euro spesi a 93 euro al mese), con le sottovoci pacchetti vacanza e servizi ricreativi e culturali che perdono rispettivamente il 56,8% e il 37,3%. E poi la fruizione di concerti e spettacoli teatrali a -23 % e le visite ai musei a -14 %, mentre il turismo vede una perdita di 27 miliardi di euro (-61%) in termini di spesa dei turisti stranieri, i cui arrivi scendono da 65 a 16 milioni di euro.
Secondo un’indagine sul campo condotta da Federculture, il 62% delle imprese dichiara impatti sul proprio bilancio fino al 60%, e circa il 70% ha fatto ricorso a Cig o Fis. Ma la totalità delle grandi imprese e più dell’80% sia di imprese medio piccole che medio grandi (il 67% di quelle piccole) ha fatto ricorso ai sostegni statali, giudicandoli positivamente per il 54%.
Secondo il 15° Rapporto Annuale di Federculture "Impresa Cultura. Politiche, Reti, Competenze", la cultura è un assist strategico per il paese: ogni euro speso in cultura ne genera altri 2,5 di ricaduta sul territorio ed inoltre traina anche il turismo: nel 2018 salgono a 63 milioni i viaggiatori stranieri (+51,2% in 10 anni, sebbene il 2019 apra in calo del 2,1%) per turismo culturale che rappresenta il 35,4% del totale. Questi risultati sono stai raggiunti nonostante in 10 anni si siano persi 700 milioni di risorse pubbliche a sostegno di ricreazione, cultura e spettacoli da parte di Regioni, Comuni, Province.
Secondo le prime rilevazioni effettuate da Federculture presso le imprese culturali associate su tutto il territorio nazionale a seguito della diffusione del virus Covid-1 le diminuzioni di incassi e fatturati vanno dal 20% al 70% a seconda delle realtà interrogate e, nonostante siano più evidenti in Piemonte, Lombardia e Veneto, si estendono in tutta la penisola.
Secondo Federmep, la Federazione Matrimoni ed Eventi Privati che rappresenta imprese e professionisti del settore wedding e eventi, nel 2022 in Italia sono stati celebrati complessivamente oltre 10mila matrimoni stranieri con una media di 60 invitati a sposalizio e una spesa media di almeno 65mila euro. Da qui la stima di un fatturato pari a 650 milioni di euro. Sulla base poi della durata del soggiorno delle coppie (pari a circa 3 notti) e degli invitati alla cerimonia, è stato anche possibile calcolare almeno 619mila arrivi e 2,3 milioni di presenze turistiche strettamente legate all’evento. Riguardo poi al destination wedding, è la Toscana a guidare la classifica delle regioni preferite con una quota-mercato del 21% seguita da Lazio, Puglia e Sicilia. E per il 2023 e 2024 Federmep prevede un ulteriore incremento delle celebrazioni di nozze straniere del +10% con conseguente crescita della spesa e dunque del fatturato del comparto destinato a superare i 750 milioni di euro.
L’appuntamento è a Tolentino con le Terme delle Marche il 21, 22 e 23 marzo per il primo di una serie di eventi celebrativi del Centenario 1919/2019 che saranno realizzati insieme alle Terme italiane, nelle varie Regioni nel corso del 2019. Federterme ha accettato la proposta delle Terme Santa Lucia di Tolentino di dare inizio agli eventi che celebreranno il suo 100° Anniversario di Federterme nella regione Marche, coniugando l’evento con la Giornata Mondiale dell’Acqua del 23 marzo, istituita dall’ONU per sottolineare l’importanza ed il valore dell’acqua, raccomandare la sua tutela dalle sostanze inquinanti e sollecitarne un oculato utilizzo.
Il 22 febbraio alle 11.00 ForumPiscine organizza a Bologna, in collaborazione e con il patrocinio di Federterme, il convegno “Valorizzazione e gestione delle piscine termali, tra normative igienico-sanitarie e tecnologie”.
Il 22 febbraio ForumPiscine ha organizzato a Bologna, in collaborazione e con il patrocinio di Federterme, il convegno “Valorizzazione e gestione delle piscine termali, tra normative igienico-sanitarie e tecnologie”.
Nei giorni scorsi si è tenuto ad Alì Terme il Convegno nazionale sul termalismo che ha visto la partecipazione di esponenti del Governo e della Regione Sicilia e della medicina termale. Il convegno si è aperto con i saluti da parte del sindaco di Alí Terme, Carlo Giaquinta e dell'assessore Agata Di Blasi, che insieme a Franca Roso, presidente Ancot, hanno organizzato il convegno. Gli interventi del senatore Umberto Fusco e dell'onorevole Francesco D'Uva, hanno trasformato il dibattito in uno atto concreto e programmatico a favore di un riordino del settore termale, secondo le nuove richieste del turismo e della sanità.
“Apprendo con grande preoccupazione che il Governo, con le modifiche appena proposte al progetto di Legge di Bilancio per il 2020, intende aumentare di tre punti percentuali, per di più anche con efficacia retroattiva, l’aliquota prevista dall’art. 77 del T. U. delle imposte sui redditi (IRES) anche per i titolari di concessioni per lo sfruttamento di acque minerali.” Così Massimo Caputi, Presidente di Federterme in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.
L’approvazione dell’emendamento 1.6, presentato dalla Relatrice on.le Giorgia Andreuzza nel corso dei lavori della X Commissione, in sede di discussione sulla Delega al Governo in materia di turismo (C. 1698) che include tra i “settori turistici emergenti” anche “il turismo sanitario e termale”, è una buona notizia, secondo Federterme, l’Associazione rappresentativa dell’industria termale italiana. In dettaglio il testo approvato recita “ il turismo sanitario e termale, basato su un’offerta di viaggio e permanenza improntata sulla cura della salute e la ricerca del benessere, che preveda trattamenti sanitari specifici e assistenza da parte di personale medico professionalmente qualificato” ed è rispondente ad una precisa richiesta di norme finalizzate a definire una politica organica di attrazione del “turismo sanitario e termale”, presentata da Federterme nell’Audizione, in sede referente del ddl C1698 recante “Delega al Governo in materia di Turismo”, del 4 giugno scorso.
Il 5 novembre si è tenuta in via telematica l'Assemblea di Federterme che ha rinnovato per 4 anni il Consiglio generale dell'associazione. Sono state elette 8 donne su 15 consiglieri. Lucia Magnani (Castrocaro Terme), Gabriella Gibertini (Terme della Salvarola di Modena), Elena Leonessa (Ischia), Rosanna Turchi (Terme di Montepulciano), Laura Natali (Terme della Versilia), Laura Meucci (Terme di Rapolano) e Cristina Borile (Gruppo GB di Abano) sono i consiglieri 'rosa' eletti in aggiunta agli altri eletti : Massimo Garibaldi (Salsomaggiore), Pier Francesco Ferranti (Terme di Ascoli Piceno), Andrea Accardi (Terme Punta Marina di Ravenna), Achille Borrini (Terme di Monticelli a Parma), Carlo Alberto Martellozzo (Euroterme - Bagni di Romagna), Giovanni Falconi (Terme di Latronico), Stefano Terranova (Terme di Tivoli), Fausto Sensi (Terme dei Papi di Viterbo).
Partirà il prossimo 20 settembre il Corso di Aggiornamento e Perfezionamento Professionale Universitario su “Ostetricia e Termalismo: opportunità e nuove competenze'", promosso dal Dipartimento di Medicina Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” dell'Università degli Studi di Salerno e da F.I.R.S. Thermae, Centro di Eccellenza di rilievo internazionale in ambito Interdisciplinare Termale, diretto dalla Prof.ssa Maria Costantino.
Il 16 gennaio, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva la proposta di legge n. 367 “Promozione e valorizzazione del termalismo lombardo”, presentata, tra gli altri, dalla Consigliera Lara Magoni che si propone di regolare la valorizzazione del sistema termale lombardo sia come parte integrante dell’offerta sanitaria sia come strumento di attrattività turistica, con una visione unitaria per realizzare politiche di tutela, di salvaguardia e valorizzazione delle risorse termali dei territori.
In un intervento pubblicato sul Mattino, il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci chiede alla nuova maggioranza di Governo di prevedere la figura del Ministro per le Politiche turistiche, attualmente mancante, mantenendola sganciata ed autonoma dai Beni Culturali.
L’Italia è una delle principali destinazioni turistiche globali anche per quanto riguarda il turismo sanitario che rappresenta un settore in rapida crescita nell’economia italiana con tasso di sviluppo annuale stimato intorno al 20% negli ultimi anni, in pieno recupero rispetto ai livelli pre-pandemici. Circa 5mila pazienti stranieri visitano l’Italia ogni anno per trattamenti medici e provengono principalmente da Paesi Arabi, Russia e Svizzera, con una spesa media per trattamento che varia tra 20mila e 70mila euro a persona (fonte GP Studios). La loro spesa media oscilla tra i 20 e i 70mila euro per persona.L’Italia insieme a Germania, Austria e Ungheria, è il paese europeo che vanta il maggior numero di stabilimenti termali: alla fine del 2023 se ne registravano complessivamente 317, numero costituito per oltre il 90% da strutture che operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale.
Gli over 65: valgono già un quinto dei viaggi in Europa e sono destinati a crescere secondo un’indagine realizzata da Federterziario Turismo dove si sottolinea come il turismo di questa fascia di età sia in grande crescita: in Italia, nel 2022, hanno prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni. Gli over 65 nell’Ue costituiscono circa il 20% della popolazione totale – era il 16% nel 2001 – e, nell’ultimo anno dell’epoca pre-covid, circa un quinto del totale dei residenti che ha usufruito di servizi turistici aveva un’età pari o superiore ai 65 anni.
Il 16 gennaio si è svolto, presso la Biblioteca Angelica di Roma, il convegno dal titolo “L’Italia del fare: infrastrutture e crescita; banche e competitività; il ruolo delle fondazioni bancarie” organizzato dalla Fondazione Formiche e Federtrasporto. Ad introdurre l’evento è stato Alberto Brandani, presidente di Federtrasporto, al quale si sono poi susseguite le relazioni di Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, Fabrizio Palenzona, a capo di Aiscat e Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
“Dobbiamo essere tutti portatori sani di bellezza quando andiamo in giro per il pianeta». Così Licia Colò ha inaugurato il primo febbraio “Itinerando”, la prima fiera italiana del turismo esperienziale che ha visto la partecipazione di 150 espositori .
Roma, Palazzo Confindustria, Viale dell'Astronomia, 30
15 maggio 2018 (dalle 9.30 alle 18.00)
Itinerando torna alla Fiera di Padova dal 31 gennaio al 2 febbraio 2020 e si rinnova, diventando la prima fiera in Italia dedicata al turismo esperienziale. Un nuovo format, destinato a diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di cicloturismo, nautica, camper e campeggio, cultura ed enogastronomia. Ospiti d’eccezione racconteranno in prima persona le loro esperienze di viaggio nei Talk, speciali momenti di confronto e dibattito. Sabato 1° febbraio 2020 sarà la volta di “Turismi per caso” momento in cui anche Federturismo Confindustria, che ha dato il patrocinio all’edizione 2020 di Itinerando, dialogherà con Patrizio Roversi per presentare insieme alcuni esempi di destinazioni italiane di rilievo che stanno investendo sul turismo esperienziale.
Federturismo è impegnata da tempo nella diffusione della cultura della sostenibilità a difesa dell’ambiente quale bene primario per la società e il futuro dello sviluppo umano e ha conseguentemente avviato alcuni progetti di sensibilizzazione della filiera turistica sui temi del consumo sostenibile delle risorse incentivando percorsi di accompagnamento al green. Lo ha fatto anche ottenendo, tra le prime realtà di questo tipo in Europa, la certificazione ISO14064 e attraverso i progetti FTgoesGreen e “Museimpresa Green”con l’obiettivo di creare la prima rete al mondo di musei aziendali sostenibili.
E' quindi con grande piacere che Federturismo ha aderito all’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata” e del suo portavoce Enrico Giovannini, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarla allo scopo di realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile. L' Alleanza riunisce attualmente oltre 100 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile tra le quali:associazioni rappresentative delle parti sociali (associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore);reti di associazioni della società civile che riguardano specifici obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.);associazioni di enti territoriali; università e centri di ricerca pubblici e privati, e le relative reti; associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione; fondazioni e reti di fondazioni; soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.
Per maggiori informazioni sulle attività dell'ASVIS: http://www.asvis.it
Il 19 e 20 ottobre, Fratelli d’Italia ha organizzato a Sanremo gli “Stati Generali del Turismo”, una manifestazione che si è articolata in 5 tavole rotonde a cui hanno partecipato le principali associazioni di categoria e gli operatori di settore per confrontarsi sulla direttiva Bolkestein, sul tema della digitalizzazione e della governance del turismo. In rappresentanza di Federturismo il 19 ottobre sono intervenuti: il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari in materia di Bolkestein, il Direttore Generale di Federturismo Confindustria Antonio Barreca su turismo e rivoluzione digitale e il Vice presidente di Federturismo Roberto Perocchio sulla governance del turismo.
Federturismo parteciperà con un proprio stand alla prossima edizione della BIT, prevista da domenica 2 a martedì 4 aprile presso la Sede di Fieramilanocity e MiCo (Stand C102 - Pad. 4 - Area Leisure).
Ai quattro settori - Leisure, Luxury, MICE e Destination Sport - quest'anno si affiancheranno tre percorsi di visita dedicati ad aree tematiche in forte crescita: A Bit of Taste (enogastronomia), Be Tech (digital) e I love wedding (dedicato ai viaggi di nozze).b
Domenica 2 aprile, alle ore 12.00, nella Sala Amber 1 si terrà il Convegno organizzato da Federturismo Confindustria "Le nuove professioni digitali del turismo".
Il Consiglio Direttivo di Federturismo Confindustria ha deciso di costituire, al suo interno, un Comitato per la Meeting Industry, affidandone il coordinamento ad Annarosa Miele. Il Comitato svilupperà azioni di rappresentanza e di lobby sui temi di interesse delle imprese del settore ed opererà in stretto contatto con le associazioni territoriali del sistema.
(Per maggiori informazioni: segreteria@federturismo.it)
L’incremento negli ultimi anni del flusso turistico degli indiani e il crescente interesse nei confronti del nostro Paese sono segnali positivi che rappresentano una valida occasione per approfondire e rafforzare le opportunità di cooperazione economica e turistica tra i due Paesi.
Partendo da questa congiuntura, Federturismo e l’Ambasciata dell’India in Italia hanno voluto organizzare, con il supporto di Federturismo Veneto, l’“India-Italy Tourism Forum” che si terrà il 14 giugno alle 10.30 al Teatro La Fenice di Venezia.
Ai lavori della mattinata, parteciperanno il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’Ambasciatore dell’India in Italia Anil Wadhwa, il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dorina Bianchi, l’Assessore della Regione Veneto Federico Caner, il Presidente di Federturismo Renzo Iorio, il Presidente di Confindustria Venezia- Rovigo Matteo Zoppas e il Direttore dell’Ufficio del turismo indiano di Milano G. Gangadhar.
La sessione pomeridiana, che avrà inizio alle 15.00, si articolerà in 4 panel che verteranno su: mobilità, turismo organizzato, narrazione delle destinazioni e turismo digitale durante i quali si alterneranno sul palco i rappresentanti delle più importanti aziende del turismo italiane ed indiane.
Al primo panel interverranno i principali operatori del trasporto aereo: Claudia Bugno, Vice President Public Affairs Alitalia- Ethiad, Camillo Bozzolo, Director Marketing Save Venice Airport e Tara Naidu, General Manager Air India.
Seguirà il punto di vista dei protagonisti del turismo organizzato che vedrà alternarsi Sandro Trevisanato, President VTP Venice Passengers Port, Luca Tonelli, Amministratore Delegato Ventana Group, Mauro Panunzi, Sales Executive Incoming Eden Viaggi e Asish Prabhakar, SAI Voyages Ltd.
Antonello De’ Medici, Area Managing Director Venice, Andrea Del Mercato, General Manager Biennale Venice e Ravinder Kumar, Director India Legends Ltd si soffermeranno sulla narrazione delle destinazioni.
Chiuderà la giornata la sessione sul turismo digitale nel corso della quale Michele Bugliesi, Chairman Cà Foscari University Venice, Gianni Potti, Vice President Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e Prasad Meharunkar, MD Tata Consulting sottolineeranno l’importanza dell’innovazione digitale per rendere la competizione turistica realmente globale.
Roma, 9 giugno 2016
Da oggi è possibile seguire gli aggiornamenti di Federturismo Confindustria anche su Twitter.
La Federazione mette a disposizione la possibilità di seguire (anche senza registrarsi) gli ultimi aggiornamenti sul sito e di conoscere quali news o comunicati, sia di Federturismo Confindustria che degli Associati, siano stati inseriti. Chi ha già un account su Twitter potrà ricevere istantaneamente gli aggiornamenti sul proprio computer o sul proprio telefono.
Gli utenti non registrati, invece, potranno avere un colpo d'occhio immediato sulle ultime news.
Per accedere alla pagina di Federturismo Confindustria su Twitter è necessario digitare l'indirizzo http://twitter.com/federturismo o collegarsi al link dal bottone "Seguici su Twitter" della home page del nostro sito.
(Per maggiori informazioni: l.alese@federturismo.it)
Twitter è un servizio gratuito di social network e microblogging che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di messaggistica istantanea, e-mail, oppure tramite varie applicazioni basate sulle API di Twitter. Twitter è stato creato nel marzo 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco.
Gli aggiornamenti sono mostrati istantaneamente nella pagina di profilo dell'utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli. È anche possibile limitare la visibilità dei propri messaggi oppure renderli visibili a chiunque.
Il nome "Twitter", corrispondente sonoro della parola tweeter, deriva dal verbo inglese to tweet che significa "cinguettare".
Con una lettera aperta pubblicata su Repubblica, tutto il sistema di Federturismo Confindustria ha chiesto al Presidente della Repubblica aiuto per un comparto che, nei fatti, è stato supportato con misure totalmente inadeguate e insufficienti e lasciato totalmente fuori dal PNRR (Recovery Plan) italiano. Con questo grido di allarme e disperazione le migliaia di imprese del sistema turismo Federturismo Confindustria, con le 25 Associazioni di categoria, sperano di poter ricevere finalmente l’attenzione che merita un settore che produce il 13% del PIL nazionale e occupa quasi 4 milioni di persone.
L'allontanamento di Renato Papagni da Assobalneari Italia e dal sistema Federturismo Confindustria si e' reso necessario poiché durante la sua gestione, in qualita' di Presidente, sono state riscontrate ripetute violazioni dei regolamenti statutari e del codice etico di Confindustria. Papagni, convocato più volte dai probiviri di Confindustria e Federturismo, si e' sempre rifiutato di rispondere alle richieste di chiarimento disertando gli incontri programmati. Le sue dimissioni precedono di 24 ore la lettera di espulsione che Confindustria aveva gia' provveduto ad emanare nei suoi confronti.
Si è svolto a Roma il 4 e 5 maggio, il primo meeting in presenza del progetto Tourism4.0 . Federturismo Confindustria è il soggetto coordinatore del progetto finanziato da COSME, il programma dell’Unione Europea pensato per incrementare competitività e sostenibilità delle piccole e medie imprese. Il partenariato è composto da 10 organizzazioni leader di 6 paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Polonia, Malta) provenienti dai settori del turismo, dell'innovazione e dei servizi alle imprese. Il progetto Tourism 4.0 mira a sviluppare un programma di capacity building, trasferimento tecnologico, supporto e assistenza in grado di consentire alle PMI del settore turistico di adottare e sfruttare le tecnologie digitali emergenti per migliorare la loro produttività, sostenibilità e performance aziendale complessiva.
Il 28 settembre alle 15.30 a Malpensa Fiere, nell’ambito di WST Show la prima Fiera del Turismo Sportivo e Accessibile, ideata e organizzata da T.w.i.s. di Latina e Stevents di Milano, si terrà la Tavola Rotonda organizzata da Csain e Federturismo Confindustria "Il turismo sportivo tra impresa e sviluppo".
L'incremento negli ultimi anni dei flussi degli stranieri e il crescente interesse nei confronti del nostro Paese sia da parte degli investitori istituzionali, sia degli operatori internazionali sono segnali positivi che richiedono un salto di qualità nella gestione delle destinazioni. Il cambiamento istituzionale in atto coinvolge anche il turismo e rappresenta un’ottima opportunità per creare condizioni più idonee al riequilibrio dei poteri, al superamento di una governance eccessivamente dispersiva e al rafforzamento della competitività dei territori.
All’approfondimento di queste tematiche sarà dedicato il convegno promosso da Federturismo e LUISS Business School “Nuovi modelli di Governance per il turismo italiano” che si terrà il 19 maggio alle 9.00 presso la Sala delle Colonne della LUISS Guido Carli.
Dopo gli indirizzi di saluto del Rettore della LUISS Massimo Egidi l’evento si articolerà in tre sessioni moderate dal Direttore del Master in Tourism Management della LUISS Business School Matteo Caroli.
Nella prima il Direttore Generale Turismo del Mibact Francesco Palumbo; il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo Ignazio Abrignani e il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio parleranno della necessità di una nuova governance istituzionale per il turismo.
Seguirà la visione degli operatori che vedrà protagonisti Gianfranco Battisti, Direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e Alta Velocità di Trenitalia SpA; Luca Battifora, CEO Hotelplan Italia; Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing Atlantia e Autostrade per l'Italia e Patrizia Sembrebene, Vicepresidente AIM Group International S.p.a.
Sul tema dell’attrazione degli investimenti interverranno il Presidente LUISS Business School Luigi Abete; il Responsabile Divisione Banca dei Territori - Intesa Sanpaolo Stefano Barrese; l’Amministratore Delegato di Invitalia Domenico Arcuri; Silvia Romanelli Partner BonelliErede e Carlo Gagliardi Principal Investindustrial.
Concluderà i lavori il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni.
Con 15M di impression è stato l’evento di settore più twittato del 2017 (fonte: Talent Garden): i Mashable Social Media Day (#SMDAYIT) + Digital Innovation Days (#DIDAYS) tornano per la quinta volta a Milano il 18, 19 e 20 ottobre per celebrare la rivoluzione digitale e l’innovazione attraverso le testimonianze dei migliori esperti del settore sia italiani che internazionali.
Per i Soci di Federturismo è disponibile un codice sconto sul costo del biglietto!
Il programma è consultabile qui: https://mashablesocialmediaday.it/programma2018/
Con 15M di impression e oltre 22000 tweet è stato l’evento di settore più twittato del 2017: i Mashable Social Media Day (#SMDAYIT) + Digital Innovation Days (#DIDAYS), tornano per la quinta volta a Milano il 18, 19 e 20 ottobre per celebrare la rivoluzione digitale e l’innovazione attraverso le testimonianze dei migliori esperti del settore sia italiani che internazionali.
Il 22 novembre alle 9.30 presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica Federturismo Confindustria organizza, in collaborazione con l'Osservatorio Parlamentare per il Turismo, la Conferenza "Strategie e risorse per il turismo italiano" che sarà moderata dal Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo Ignazio Abrignani.
Ai saluti del Presidente Onorario dell’Osservatorio Pierluigi Mantini e di Guglielmo Epifani, Presidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati seguirà la presentazione del Piano strategico del turismo 2017- 2020 da parte del Direttore Generale del Turismo Francesco Palumbo. Sarà poi illustrata la seconda edizione del Rapporto sulla programmazione regionale turistica a cura del Direttore di Federturismo Veneto Italo Candoni.
Alla conferenza interverranno il Presidente di Federturismo Gianfranco Battisti, il Presidente di Assoturismo Claudio Albonetti, il Responsabile Turismo di Confcommercio Alberto Corti e il Consigliere di Amministrazione dell’Enit Fabio Lazzerini. Concluderà i lavori il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo Dorina Bianchi.
(Per maggiori informazioni e per iscriversi: info@fareturismo.it)
Nessuno 100 anni fa avrebbe mai potuto immaginare che, dopo poche decine di anni, milioni di persone avrebbero avuto la possibilità di coprire lunghe distanze in così poco tempo, in sicurezza e nel massimo comfort. Viaggiare richiedeva tempo e scali multipli, ciò nonostante gli aerei avevano cambiato i concetti di distanza e di viaggio e gli agenti di viaggio e gli intermediari turistici non fecero altro che alimentare il sogno. Si aprirono nuovi mercati, nuovi operatori entrarono sulla scena, generando nuovo fatturato con importanti benefici e ricadute per l'intera economia.Il turismo spaziale è al momento una frontiera estrema del turismo del lusso che da solo si stima potrà valere più di 2,2 miliardi di dollari entro il 2026 e che nei prossimi anni avrà una forte espansione.
Il 29 maggio Federturismo festeggia i suoi 25 anni all’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma. Dopo i saluti avrà inizio la Tavola Rotonda ‘Federturismo, da 25 anni una forza dell’Italia’ moderata da Daniela Vergara che sarà un momento di confronto e dialogo tra il Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti e i Past President Renzo Iorio, Daniel John Winteler, Costanzo Jannotti Pecci e Giancarlo Abete.
Il protocollo sul Codice Mondiale di Etica del Turismo firmato oggi presso il Ministero degli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport - ha dichiarato il Vice Presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti - rappresenta un passo concreto per progettare un nuovo modello di sviluppo turistico che va nella logica di promuovere etica e forme di sostenibilità.
Federturismo Confindustria, RetImpresa Confindustria e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con LUISS School of Government e Università Bocconi, il 10 giugno hanno presentato alla Luiss i risultati della prima edizione 2013-2014 del corso per la formazione di giovani manager delle reti d’impresa nel turismo.
Il corso, focalizzato sugli aspetti giuridici e organizzativi dei contratti di rete, sugli strumenti finanziari a supporto delle reti, sul web marketing e sulla web strategy, ha coinvolto dodici ragazzi provenienti dai Master universitari in Turismo e Territorio e in Economia del Turismo della Luiss Guido Carli School of Government e dell'Università Bocconi.
Il prossimo 6 febbraio, dalle 14.00 alle 15.00, nella Sala Amber 2 del Mi.Co., in occasione di BIT, Federturismo Confindustria organizza il Convegno “Dinamiche di consumo del turista in Italia”, per indagare le potenzialità del settore e fare il punto sulle ultime novità relative alla spesa dei turisti in Italia e sul tax free shopping.
Il 18 maggio, a partire dalle ore 14.30, presso la sede di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, è prevista la settima tappa di "Federturismo on tour".
L’appuntamento si inserisce nel ciclo di incontri che la Federazione ha organizzato, a partire dallo scorso anno, per illustrare progetti e per ampliare il confronto costante e costruttivo con gli associati.
Federturismo organizza per il prossimo 27 novembre alle 14.00, presso la sede di Confindustria (Sala Q - Via dell'Astronomia 30), un workshop tecnico dedicato ai fondi strutturali 2021-2017 e ai fondi comunitari agestione diretta dedicati al turismo, con la partecipazione di Massimo Sabatini, Direttore Politiche di Coesione di Confindustria; Italo Candoni, Vice Direttore di Confindustria Veneto e Silvia Barbone, Responsabile dei Progetti Comunitari per la Federazione a Bruxelles.
Il 26 ottobre Valeria Fantozzi, in rappresentanza di Federturismo, ha partecipato al quarto incontro del gruppo di esperti del turismo del programma regionale del sud-est europeo dell'OECD che si è svolto ad Ohrid in Macedonia.
Erano presenti rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle istituzioni e della formazione del turismo di Albania, Bosnia ed Herzegovina, Croazia, Macedonia, Kosovo, Montenegro e Serbia. Elena Miteva, funzionario dell'OECD che ha moderato il tavolo con il prezioso aiuto di Hendrik Bosshammer e Alessandro Kandia, ha presentato un quadro generale del mondo del lavoro nel turismo affrontando, tra gli altri, il tema dell'integrazione fra politiche del lavoro e formazione, citando come esempio il Portogallo.
Valeria Fantozzi ha sottolineato come, tramite la sua diretta partecipazione al comitato tecnico dell'ITS Turismo, la Federazione anche grazie al suo osservatorio privilegiato, cerchi di dare un importante contributo al mondo formativo coordinando le richieste del mondo imprenditoriale e della formazione con le istituzioni.
Sono intervenuti, infine, due esperti del turismo cinese, Philip Kyhl della società "Wonderful Copenhagen" e Tanita Jasieniecka di "China Outbound Tourism research Institute" che hanno illustrato i gusti, le preferenze e le maggiori richieste dei turisti cinesi e il modo migliore con cui accoglierli nei nostri Paesi.
(Per maggiori informazioni: v.fantozzi@federturismo.it)