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    Secondo quanto riporta la società leader di analisi di dati Global Data, a livello globale l’industria dei viaggi e del turismo ha visto un totale di 793 accordi (che comprendono fusioni e acquisizioni, private equity e accordi di finanziamento di venture capital) nei primi nove mesi del 2022 (dal primo al terzo trimestre inclusi), registrando una crescita del 4,6% rispetto ai 758 accordi stipulati nello stesso periodo del 2021. Tuttavia, quando si considera la tendenza mese su mese, il settore ha assistito a un costante declino dell’attività di tali accordi negli ultimi mesi. Un’analisi dei dati estrapolati dal database delle offerte finanziarie di Global Data ha rivelato, per esempio, che settembre 2022 segna il terzo mese consecutivo di declino dell’attività delle offerte per il settore dei viaggi (un totale di 56 accordi in calo del 21,1% rispetto al mese precedente, ndr).

    Il mercato dei viaggi di lusso potrebbe registrare una crescita importante nell’anno in corso secondo quanto emerge dai recenti studi di GlobalData.
    Tra i nuovi trend spiccano il boom dei servizi di aviazione privata nella fascia alta del mercato, il lavoro a distanza da località estere e la domanda di acquisto privato di grandi ville o boutique hotel.
    L’ultimo rapporto di GlobalData, “Luxury Travel Market Trend and Analysis of Traveller Types, Key Destinations, Challenges and Opportunities, 2022 Update” rivela come i viaggiatori di lusso che riprendono a viaggiare, sia in patria sia all’estero, cerchino esperienze più coinvolgenti ed eccezionali rispetto agli anni precedenti.
    Con i viaggiatori decisi a recuperare il tempo perduto, il 2022 potrebbe vedere un aumento dei budget per le vacanze per i viaggiatori di lusso, con un incremento della domanda di avventure “una volta nella vita”. Quando è stato chiesto agli intervistati se i loro budget per le vacanze fossero cambiati a causa del Covid-19, il 16% ha riferito che i loro budget erano “molto più alti rispetto a prima” mentre il 12% degli intervistati ha dichiarato che i loro budget erano ‘leggermente più alti” rispetto al prepandemia”.

    Secondo GlobalData nel settore turistico mondiale, nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2024, sono stati annunciati complessivamente 415 accordi di m&a nel settore dei viaggi e del turismo, con un calo annuo del 10,4% rispetto ai 463 accordi annunciati nello stesso periodo del 2023.

    L’attività globale degli accordi nel turismo è diminuita del 10,4% su base annua nel periodo gennaio-ottobre secondo quanto rileva GlobalData nel suo monitoraggio.

    La Francia è destinata a riconquistare lo scettro di Paese più visitato del mondo, arrivando nel 2025 ad attirare 93,7 milioni di viaggiatori internazionali. La stima deriva dall’analisi di GlobalData, che nel suo ultimo rapporto ‘Tourism Destination Market Insight: Western Europe’ ha quantificato in 88,1 milioni il totale di visitatori in Francia nel 2019. Una cifra superata dalla Spagna nel 2021; lo scorso anno, poi, la Francia ha ospitato 66,6 milioni di arrivi internazionali e,secondo GlobalData, la crescita annuale di arrivi sarà di 12,1 punti percentuali tra il 2022 e il 2025. Il Paese non è solo molto conosciuto tra i viaggiatori europei, ma è anche popolare tra i mercati d’oltreoceano, come la Cina e gli Stati Uniti. Nel 2021, invece, la Spagna con 26,3 milioni di visitatori aveva superato la Francia come Paese più visitato dell’Europa occidentale ed entro il 2025 dovrebbe attrarre 89,5 milioni di visitatori internazionali, con una crescita media del 12,2% tra il 2022 e il 2025.

    I viaggi in famiglia sono un fenomeno in crescita. Secondo le previsioni di GlobalData, aumenteranno del 25% entro il 2022. Un mercato che crescerà a un tasso annuale del 4,6%, passando dai 300 milioni di viaggi nel 2017, ai 376 milioni nel 2022. L'ultimo rapporto della società, dal titolo "Tendenze chiave nel viaggio in famiglia" riporta che i viaggi per questo target specifico rappresentano il 30,8% del turismo in uscita, in gran parte guidato dal boom del mercato cinese.

    Secondo GlobalData le transazioni nel settore dei viaggi e del turismo sono in calo del 22,5% su base annua nel periodo gennaio febbraio 2024.

    Secondo l’analisi effettuata da GlobalData i vettori low fare sono quelli candidati a vedere la domanda del mercato crescere molto di più rispetto ai competitor e quindi a fare un ulteriore passo avanti in Europa, dove negli ultimi anni hanno rosicchiato share con una costanza impressionante.

    Un totale di 573 accordi è stato annunciato nel settore del travel durante il primo semestre. Un aumento anno su anno del 3,1% rispetto ai 556 accordi annunciati nel primo semestre 2021, rileva GobalData.
    L’attività in termini di operazioni è migliorata dell’11,7% e dell’11,9% su base annua in Europa e Nord America nel primo semestre 2022. Al contrario, Asia-Pacifico, Medio Oriente, Africa e Sud e Centro America hanno registrato rispettivamente un calo del 10,2%, del 20,8% e del 7,1%.
    Allo stesso modo l’attività è migliorata in diversi mercati globali. Il volume degli affari è, per esempio, aumentato nei mercati di Stati Uniti, Regno Unito, India, Spagna e Germania rispettivamente del 12,8%, 16,1%, 20,8%, 33,3% e 41,2%. Nel frattempo, mercati come Giappone, Cina, Australia, Francia e Corea del Sud hanno registrato cali rispettivamente dell’11,1%, 11,1%, 25%, 5% e 12,5% del volume degli affari.

    Secondo GlobalData l’industria della robotica di servizio è destinata a registrare un tasso di crescita annuale composto del 21,5% per raggiungere i 216 miliardi di dollari nel 2030, trainato dagli investimenti nei settori rivolti ai consumatori, inclusi i viaggi e il turismo. L’intero settore della robotica è destinato a crescere da 70 miliardi di dollari nel 2022 a 568 miliardi nel 2030. L’ultimo rapporto della società di analisi e dati, “Robotica nei viaggi e nel turismo“, rivela che i robot di consumo, i robot logistici, i droni e i robot di ispezione, pulizia e manutenzione riceveranno il maggior investimento dalle aziende lungo la catena del valore dei viaggi e del turismo. 

    Secondo GlobalData i posti di lavoro ibridi aumentano del 29% su base annua nel secondo trimestre del 2023, grazie all’adozione della flessibilità da parte delle aziende, una tendenza che avrà ricadute sicuramente anche sul business travel. I continui progressi della tecnologia hanno reso la collaborazione a distanza più fattibile. Di conseguenza, i ruoli di lavoro ibrido, che consentono ai dipendenti di bilanciare le ore di lavoro tra l’ufficio e la propria abitazione, stanno registrando un’impennata. Gli annunci di lavoro con la parola chiave “lavoro ibrido” sono aumentati del 29% su base annua (YoY).

    Secondo GlobalData nel 2020 gli arrivi dagli Usa nella nostra Penisola dovrebbero scendere a 1,8 milioni dai 3,5 milioni di visitatori dell’anno scorso. Un livello, quello raggiunto nel 2019, che è destinato a non ripetersi neppure nel 2023, quando si prevedono arrivi dagli Usa in Italia per 3,3 milioni di turisti.

    Secondo GlobalData, società di dati e analisi, nel 2022 sono state annunciate in totale 1.006 offerte nel settore globale dei viaggi e del turismo, con un calo del 3,4% rispetto alle 1.041 offerte annunciate durante l’anno precedente. Le tensioni geopolitiche e le sfide economiche sembrano aver influito sul sentiment di negoziazione del settore, di conseguenza, l’attività è rallentata in diversi mercati chiave. Ad esempio, gli Stati Uniti, che sono anche il primo mercato per volume di operazioni, hanno registrato un calo del 2,8% dell’attività di negoziazione nel 2022 rispetto al 2021. Cina, India, Australia e Spagna hanno registrato un calo del volume degli affari rispettivamente del 5,7%, del 25%, del 17,9% e del 2,9% nel 2022 rispetto all’anno precedente. 

    GlobalData ha rilevato come le transazioni nel settore dei viaggi e del turismo siano diminuite del 12,6% su base annua nel primo semestre del 2024: con un totale di 347 operazioni (tra cui fusioni e acquisizioni m&a, private equity e accordi di finanziamento di rischio) il dato è in calo rispetto alle 397 operazioni dello stesso periodo dell’anno precedente.

    Sulla base del monitoraggio effettuato da GlobalData l’attività degli accordi nel settore dei viaggi e del turismo è diminuita del 40,7% su base annua nel primo trimestre del 2023: il numero globale delle attività, tra operazioni di fusione e acquisizione, private equity e venture financing, ammonta a 179 quando nello stesso periodo del 2022 erano 302. Il calo ha interessato tutti i tipi di operazioni. Guardando nel dettaglio, il numero di fusioni e acquisizioni (M&A), finanziamenti di rischio e operazioni di private equity è diminuito rispettivamente del 42,9%, del 29,4% e del 50% nel primo trimestre.Con riferimento ai mercati il volume degli affari è diminuito drasticamente del 43,3% nella regione nordamericana; in Europa del 45,6%, in Asia-Pacifico del 34,7%. Per Medio Oriente e Africa il calo è stato del 10%. Infine, per Sud e Centro America il calo del volume degli affari è stato del 60%.

    Durante il mese di dicembre 2021, circa 12.000 voli sono stati cancellati a livello globale a causa dell’aumento dei casi di varianti Omicron e dei problemi di personale secondo i dati di GlobalData. Si prevede che le economie dipendenti dal turismo dovranno affrontare importanti venti contrari alle prospettive di crescita all’inizio del 2022 con la reintroduzione delle restrizioni ma l’interruzione sarà di breve durata e i programmi di viaggio saranno rinviati. Si prevede che il numero di passeggeri aerei a livello globale per il lungo e il corto raggio crescerà rispettivamente del 44% e del 48% nel 2022. 

    Secondo quanto certificato dalla società di ricerche GlobalData, il settore dei viaggi e del turismo ha registrato un notevole calo delle attività di deal nel periodo gennaio-agosto 2023, pari al -36,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.Questa contrazione ha interessato vari tipi di operazioni, tra cui fusioni e acquisizioni private equity e finanziamenti di rischio, a causa delle crescenti incertezze economiche in varie regioni del mondo e delle forti tensioni geopolitiche legate a conflitti che giocano sempre un ruolo significativo nell’influenzare iniziative finanziarie tra società. Nel dettaglio, il database in possesso di GlobalData ha segnalato che nel periodo gennaio-agosto 2023, in questo comparto ci sono state circa 480 offerte, rispetto alle 750 certificate nello stesso periodo del 2022. Gli analisti attribuiscono gran parte di questa scarsa attività di operazioni finanziarie a tre specifici fattori, quali l’aumento dei tassi d’interesse, i crescenti timori di recessione mondiale e l’instabilità geopolitica in molti Paesi del mondo.

    Secondo il nuovo report di GlobalData nel primo e terzo trimestre del 2023 cala l’attività delle transazioni nel settore dei viaggi e del turismo. La società di analisi e dati sottolinea, infatti, che nei primi tre trimestri sono state annunciate 558 offerte nel settore del travel a livello globale, in calo del 33% rispetto alle 833 offerte durante lo stesso periodo del 2022. L’analisi del database delle offerte finanziarie di GlobalData ha rivelato che tutte le tipologie di operazioni e la maggior parte dei mercati chiave hanno registrato un notevole calo su base annua sul fronte dei deal durante il primo trimestre 2023. Nel dettaglio nel primo trimestre: il volume delle operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) per il settore dei viaggi e del turismo è diminuito del 34,6%, mentre il numero totale di operazioni di private equity e di finanziamento di rischio è diminuito rispettivamente del 29,2% e del 28,4%.

    Roma, Milano e Catania sono le tre città in Italia con la più grande crescita di interesse di ricerca nel periodo  aprile-luglio 2021 secondo Google destination insights, mentre Firenze nel periodo ottobre-novembre 2021 è in quarta posizione tra le città italiane.
    Guardando all’Italia i trend delle ricerche Google dimostrano come la crescita della domanda abbia avuto diverse fasi: prima della pandemia era maggiormente concentrata su destinazioni internazionali, poi nel corso del 2020 è stata prima guidata da diverse destinazioni locali, mentre ora è guidata dalle grandi città.

    In un momento di grande difficoltà per il settore del turismo, Google ha scelto l'Italia per riconfermare il proprio impegno a sostegno della ripresa e presenta nel nostro Paese, primo al mondo per il lancio locale, Hotel Insights. La nuova piattaforma, accessibile all’indirizzo https://hotelinsights.withgoogle.com/intl/it_it/ offre informazioni e risorse senza costi pensate per aiutare il settore alberghiero a intercettare la domanda turistica potenziale, a cui si aggiunge un programma di formazione che verrà diffuso grazie alla collaborazione con le principali rappresentanze associative del settore per fornire maggiori competenze digitali alle realtà turistiche italiane. Il progetto viene presentato durante un momento di confronto pubblico dedicato a discutere del ruolo che possono avere il digitale, nonché la collaborazione di tutti gli attori (pubblici e privati), nell’affrontare le complicate sfide che la pandemia sta mettendo di fronte al settore, e di come le leve del digitale possano supportare il settore con uno sguardo al futuro, per avere più strumenti e competenze digitali a disposizione quando sarà possibile tornare a viaggiare.

    GoogleTrends ha rivelato che le destinazioni più ricercate in particolare ai 'Top Parks', guadagna la medaglia d'oro Parc Güell a Barcellona, con Central Park a New York e Hyde Park a Londra a chiudere il podio.

    India, Cina e Stati Uniti, saranno i paesi che domineranno il mercato turistico mondiale nei prossimi 15 anni secondo il rapporto ‘Travel 2040’ realizzato da Google e Deloitte. Dall’indagine - che ha incrociato le informazioni di miliardi di quieries fatte sui motori di ricerca con 90mila trend degli ultimi anni - emerge come nel 2040 saranno 2,4 miliardi i viaggiatori internazionali nel mondo, il 60% in più degli attuali.

    Novanta giorni dopo il voto del 4 marzo, l’Italia ha visto la nascita del governo Lega-M5s guidato da Giuseppe Conte e da una squadra di Ministri che ancora lascia spazio a qualche dubbio sulla delega per il turismo. Il nuovo Presidente del Consiglio ha annunciato la nomina di Alberto Bonisoli,  presidente del Naba, la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, alla guida del Mibact.

    Lo studio condotto dall’istituto di ricerca Gpf Inspiring Research per conto dell’Aeroporto di Bologna, evidenzia come il 93,2% degli intervistati viaggerà in aereo (o ha intenzione di farlo) nei prossimi 12 mesi. Più di 8 italiani su 10 (l’81,3%, +1,3% rispetto al 2020) programmano di tornare a volare per turismo o per raggiungere la meta delle vacanze. Il 46,7% riprenderà a volare per tornare a far visita ai propri cari, per motivi di salute e di studio. Questa categoria segna l’incremento più elevato, con un +11,6% rispetto al 2020. Chiudono il podio i viaggiatori di affari che, con un +5,2% rispetto al 2020, rappresentano il 31% del campione.

    Nel 2023, Grand View Research ha stimato che il mercato globale dei viaggi di lusso valeva 1,37 trilioni di dollari e si prevede che continuerà a crescere annualmente del 6,7% dal 2024 al 2030.

    Il mercato globale dell’Intelligenza Artificiale nel settore turistico dovrebbe raggiungere i 5,2 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita media annua del 16,3% tra il 2023 e il 2030 secondo Grand View Research.

    L’Italia si conferma sempre più la terra del turismo enogastronomico, un settore che in larga parte sembra non conoscere crisi ed evidenzia ancora molte potenzialità inespresse. Basta infatti pensare che nei prossimi 5 anni l’enoturismo crescerà ad un tasso annuale del +12,9%, mentre quello culinario del +19,7% secondo il Grand View Research.

    INAUGURAZIONE ALLE ORE 10.30 ALLA PRESENZA DEL MINISTRO PAOLA DE MICHELI E, A SEGUIRE, CONVEGNO INAUGURALE “60 ANNI DI NAUTICO, UN PONTE SUL FUTURO”

    DIRETTA STREAMING DEI PRINCIPALI CONVEGNI ED EVENTI DELLA MANIFESTAZIONE

    Il 12 marzo si sono conclusi a Cortina, con la partecipazione di 300 imprenditori e dipendenti delle maggiori aziende europee, i Campionati Europei degli Sport d'Impresa organizzati da EFCS, l’European Federation for Company Sport e CSAIN, i Centri Sportivi Aziendali e Industriali, con il supporto e patrocinio di Federturismo Confindustria.
    Gli atleti, che sono stai accompagnati da testimoni d'eccezione come Gustav Thoeni, Christian Ghedina  e Paolo De Chiesa, si sono cimentati  tra le classiche discipline come lo sci alpino, lo sci di fondo e lo snowboard e le nuove competizioni come il curling, il ciclismo sulla neve, le ciaspole e il calcio a 5 indoor.
    Alle gare ha partecipato anche la Luiss Guido Carli aggiudicandosi diverse medaglie.

    (Per maggiori informazioni:http://ecwgcortina2016.it/)

    A RISCHIO 3.000 POTENZIALI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI PER LA NAUTICA DA DIPORTO.

    A chi proviene da  uno Stato estero ed è in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone. Sono eliminate le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del Green Pass Rafforzato. Dal 15 febbraio il green pass rafforzato (vaccinazione o guarigione) sarà esteso ai lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età, per l’accesso ai luoghi di lavoro.

    Con il decreto Super green pass sono state scongiurate le chiusure ma aldilà di alcune criticità del provvedimento, resta un quadro complessivo davvero difficile per gli alberghi italiani. Sul fronte del nuovo provvedimento è positivo che comunque il legislatore abbia riconosciuto l’albergo come un luogo presidiato e quindi a basso rischio con l’introduzione del solo Green pass base, ma la norma comunque determina alcune complessità che speriamo siano chiarite e superare al più presto – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Penso in primis al tema dei bambini poiché c’è il timore che l’apertura della campagna vaccinale per i ragazzi dai 5 agli 11 anni possa comportare, anche per loro, l’applicazione in automatico dell’obbligo di Green pass.

    • parcheggio coperto in stazione con colonnine di ricarica per mezzi elettrici, posti auto e stalli dedicati alla mobilità condivisa, raccordi con ciclovie e percorsi pedonali e una futura velostazione
    • investiti oltre 13 milioni di euro

     

    • in programma fino al 10 marzo
    • agevolazioni dedicate a chi viaggia con Trenitalia

    Roma, 21 ottobre 2023

    · in linea con il Piano Industriale del Gruppo FS per ottimizzare le sinergie dell’intermodalità mare-ferro-gomma

    • siglato il contratto di fornitura per i treni che viaggeranno da e per la Sicilia: entreranno in servizio entro il 30 giugno del 2026
    • più comfort per i viaggiatori che avranno la possibilità di scegliere tra tre tipologie di servizio


    Nuovo progetto del Gruppo FS, che ha preso avvio da Roma Termini nella settimana prenatalizia con la presenza in stazione di un team di persone dedicate all’ascolto e
    all’informazione sull’accessibilità ai servizi e ai treni.

    Nel mese di settembre tante iniziative riservate agli appassionati dei viaggi slow a bordo dei treni storici e turistici della Fondazione FS (Gruppo FS). Dal nord al sud del Paese sarà possibile percorrere itinerari di grande fascino toccando località dove storia, bellezza e tradizioni si intrecciano offrendo al viaggiatore una esperienza unica.

    • · fra le opere essenziali e indifferibili realizzate per conto del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo 2025, Roberto Gualtieri
    • · Oltre al Sindaco di Roma, sono intervenuti il Sottosegretario Alfredo Mantovano e l’AD e DG del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma
    • · i lavori sono stati eseguiti da Anas in qualità di soggetto attuatore
    • · l’area, di proprietà di FS Sistemi Urbani, rappresenta l’accesso alla stazione Roma Termini e si estende per una lunghezza pari a otto campi da calcio

    Mancano pochi giorni al varo della nuova società del Gruppo Fs. Preannunciata a giugno, verrà ufficialmente presentata al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa lunedì 24 luglio la newco Tti – Treni Turistici Italiani, legata al Polo passeggeri di Fs ed esclusivamente dedicata al segmento leisure. Saranno i vertici di Ferrovie dello Stato, con la presidente Nicoletta Giadrossi e l’amministratore delegato Luigi Ferraris, oltre al presidente della Fondazione Fs, monsignor Liberio Andreatta, e all’ad di Trenitalia Luigi Corradi, a tagliare il nastro della nuova realtà, che verrà poi illustrata nel dettaglio dal suo amministratore delegato Luigi Cantamessa.

    • presentato dall’AD e DG Stefano Antonio Donnarumma, insieme agli interventi del Presidente Tommaso Tanzilli e del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini
    • sviluppo infrastruttura, puntualità con la migliore performance di sempre, esperienza di viaggio, sviluppo internazionale, sostenibilità e innovazione sono le principali linee guida strategiche
    • nei programmi trasformativi focus su sicurezza, persone, tecnologia, sostenibilità e fonti di finanziamento adeguate
    • illustrate anche quattro iniziative strategiche ancora allo studio per raggiungere il pieno potenziale: introduzione di un modello regolatorio RAB, accelerazione nello sviluppo internazionale, integrazione verticale e connettività

    PRINCIPALI RISULTATI DEL TRIMESTRE

    • Ricavi operativi oltre 4 miliardi di euro (+25%) soprattutto per il contributo positivo del Polo Passeggeri con forte ripresa dei volumi in tutti i segmenti di business e del Polo Urbano, con il perfezionamento della vendita degli scali ferroviari dismessi di Milano Farini e San Cristoforo
    • EBITDA a circa 400 milioni di euro (+19%)
    • Investimenti tecnici superano i 3 miliardi di euro (+49%)
    • 8,5 miliardi di euro di investimenti da fondi PNRR, in linea con il cronoprogramma
    • 4,9 miliardi di euro di gare già aggiudicate nel primo trimestre 2024, segnano lo straordinario sforzo del Gruppo per la messa a terra delle opere strategiche per il Paese
    • Posizione finanziaria netta pari a circa 11,7 miliardi di euro (+480 milioni di euro rispetto a dicembre 2023) a supporto del ciclo degli investimenti di Gruppo
    • Circa 3.000 assunzioni nel primo trimestre 2024
    • Tommaso Tanzilli nominato Presidente
    • Il Consiglio di Amministrazione è invitato a nominare Stefano Donnarumma quale Amministratore Delegato
    • Approvato il Bilancio 2023

    Roma, 27 giugno 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, riunitosi oggi sotto la presidenza di Tommaso Tanzilli, ha nominato Stefano Antonio Donnarumma Amministratore Delegato per il triennio 2024-2026, attribuendogli anche la carica di Direttore Generale.

    Dopo quasi un anno di lavori stanno per essere aperte le porte di ,"TAG – Talent Garden Sarzana" il primo spazio di coworking digitale della provincia della Spezia, un
    luogo dove professionisti del digitale possono lavorare e collaborare all’interno di un grande open space, sostenendo spese dell’ufficio più basse rispetto a quelle di mercato. Nato e promosso all’interno del Gruppo Giovani di Confindustria La Spezia, Tag è il risultato dell’iniziativa di un gruppo composto da alcune imprese
    della provincia, attive nel mondo del digitale e non solo: E-Concept, Sun-TIMES, Hyperion, 2K-Lab, Filippetti Assicurazioni, Futura Group, Marco Bernardini Architetti, Creative Food Heritage

    Guidaviaggi ed Enit hanno analizzato cinque mercati, 7  segmenti (arte e cultura, sport, slow, mare, luxury, salute e religioso), 536 cataloghi di tour operator e agenzie di viaggi presi in esame, 95 variabili codificate (immagini, parole, pagine, prodotti etc) e 175 panelist (tour operator focalizzati sull’Italia), coinvolti per validare i risultati su come viene presentata l'Italia come destinazione di viaggio. Su ben il 98% dei cataloghi francesi appare una proposta “slow”, in Germania si scende al 64%. Il Regno Unito promuove lo sport (45% dei cataloghi) mentre in Canada gli operatori si concentrano su arte e cultura (97%). Ci sono delle differenze negli elementi promossi sui cataloghi anche in base alle destinazioni e al dimensionamento degli operatori: Napoli è la città più citata per lo slow tourism dai grandi operatori, mentre Verona la fa da padrone per arte e cultura secondo i big tedeschi. Toscana e Roma sono invece considerate destinazioni sinonimo di luxury sui cataloghi di tutti i Paesi e da operatori di ogni dimensione. Focalizzandoci sui prodotti, il vino è il re delle proposte slow con l’eccezione dei cataloghi francesi che puntano sui nostri laghi. Francesi che associano raramente un prodotto turistico italiano all’idea di lusso, mentre nei cataloghi Usa è l’Italia stessa sinonimo di “lusso”. In Uk il segmento luxury è promosso dai piccoli soprattutto come wellness, mentre i grandi puntano su una luna di miele esclusiva.

    Secondo il nuovo report a cura del Global Wellness Institute (Gwi) nel 2022 l’economia mondiale del wellness ha raggiunto la quota record di 5.6 trilioni di dollari crescendo del 14% rispetto al 2019, superando di gran lunga i contraccolpi provocati da pandemia a conflitti. E ora, il settore pare destinato a crescere ancora raggiungendo la cifra record di 8,5 miliardi di milioni entro il 2027 con un incremento dell’8,6% all’anno.

    Cresce la domanda di affitti brevi e in particolare quella dei soggiorni medio-lunghi. Secondo uno studio di Halldis, nel settore degli affitti brevi, il giro d’affari è di quasi 1,5 mld e sono 600 mila le proprietà coinvolte, di cui quasi 120 mila gestite da operatori professionali (property manager).

    L’ultimo aggiornamento dell’Henley Passport Index, elaborato da Henley & Partners certifica il passaporto italiano è sempre più potente. Garantendo l’accesso visa free a 190 destinazioni su 227, il documento di viaggio italiano continua la sua scalata aggiudicandosi il secondo gradino del podio accanto a quello tedesco e quello spagnolo.

    Secondo l'Henley Passport Index 2025, che prende in considerazione ben 199 passaporti valutando il numero di destinazioni alle quali consentono di accedere senza visto, anche quest'anno è Singapore a conquistare il primo posto in classifica con 195 Paesi visa-free su 227.

    Secondo l'Henley Passport Index 2025, che prende in considerazione ben 199 passaporti valutando il numero di destinazioni alle quali consentono di accedere senza visto, anche quest'anno è Singapore a conquistare il primo posto in classifica con 195 Paesi visa-free su 227.

    Secondo l'Henley Passport Index, che analizza 199 passaporti e 227 destinazioni di viaggio da quasi vent’anni, nel 2024 il passaporto italiano sarà tra i più potenti al mondo.

    Secondo il portale Holidu che ha realizzato la classifica delle 40 destinazioni sciistiche più amate dagli italiani nella stagione 2023-2024 (indicando non solo il prezzo degli alloggi ma anche degli Skipass), l'Italia risulta la preferita dai connazionali con 35 destinazioni su 40.

    Per il ponte del 1° maggio si conferma la tendenza che vede gli italiani prediligere località nostrane rispetto a quelle estere (22 contro 8), ma con la peculiarità che ai primi due posti ci sono due località estere: Barcellona e Parigi al secondo posto.

    È la Toscana la regione preferita dagli italiani per trascorrere il Ponte di Ognissanti secondo un’indagine del portale Holidu, che ha realizzato anche la classifica delle top 30 destinazioni più amate dagli italiani.

    Una perdita di fatturato del 37% su base annua, che equivale a circa 27 miliardi di euro andati in fumo per bar e ristoranti, sono i dati dell’ ultima indagine di Bain & Company sulle perdite del settore HoReCa (Hotellerie-Restaurant-Café) a causa della pandemia. Mentre nel primo semestre dell’anno le perdite rispetto al 2019 si sono attestate attorno ai 16 miliardi di euro, la ripresa (superiore a quanto era stato previsto) dei mesi estivi ha permesso di chiudere il terzo trimestre con una flessione più contenuta rispetto al primo quadrimestre di circa 15-20% rispetto al 2019.

    Secondo un'analisi condotta da Horwarth HTL Italia in collaborazione con Confindustria Alberghi sull'andamento del mercato delle strutture ricettive, la crescita maggiore sarà registrata dal segmento economy con un balzo del 22%, segue l’upper upscale e il luxury, che crescerà del 9%.

    Secondo Horwarth Htl, nel 2021 il tasso di penetrazione delle catene alberghiere è aumentato al 5,4%. Nel nostro Paese attualmente sono 30mila le strutture alberghiere non brandizzate, a cui se ne aggiungono 188mila extra alberghiere per un totale di 3 milioni di camere. Il settore del travel in Italia crescerà ad un tasso medio annuo del 2,5% nei prossimi 10 anni ed avrà un valore di oltre 226 mld di euro entro il 2032. E il segmento del lusso, che si stima si espanderà entro il 2025 a 450 mln di clienti rispetto ai 390 mln del 2019, è quello che continua ad attrarre i maggiori investimenti nel nostro Paese.

    Si è conclusa la seconda edizione di HospitalitySud, il salone dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, ideato e organizzato dalla Leader srl, ha chiuso oggi la due giorni con un bilancio positivo di 2.500 presenze.HospitalitySud è l'unico appuntamento del Centro Sud Italia per gli operatori e i professionisti del mondo HoReCa.

    Il settore del turismo è stato tra i più colpiti dalla pandemia, con ripercussioni sull’intera value chain, su domanda e offerta: nel 2020 in Italia è stato registrato un calo del 60% dei visitatori rispetto al 2019, circa 70 milioni di visitatori in meno (con una riduzione dei pernottamenti turistici di circa 224 milioni), per una perdita complessiva di 95 miliardi di euro. I visitatori internazionali sono diminuiti del -71%, mentre quelli domestici sono calati del -46. Guardando ai primi dati del 2021, la situazione non è ancora particolarmente migliorata: rispetto a febbraio 2020, quando ancora era consentito viaggiare, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del -79% (357 milioni di euro), mentre la spesa degli italiani all’estero è calata del -69,5% (430 milioni di euro).

    Ventisette relatori, oltre trenta realtà aziendali presenti, sei media partner, nove startup nazionali e internazionali e oltre 250 persone hanno preso parte alla prima edizione di Hotel Food R-evolution, svoltasi il 22 gennaio alla Fabbrica del Vapore di Milano e dedicata all’evoluzione del food & beverage nel settore dell’hospitality. La giornata si è aperta con il primo panel Hotel Food: Overview di mercato. Conferenza d'apertura sul mondo ristorativo in hotel, market analysis e i numeri di un trend in piena evoluzione. "L'enogastronomia rappresenta un volano trainante del turismo in Italia e il settore è cresciuto negli ultimi cinque anni del 70%. -ha dichiarato il presidente di Enit Giorgio Palmucci, protagonista dell’incontro insieme a Mauro Santinato presidente Teamwork, Magda Antonioli direttore Acme Università Bocconi e vicepresidente Etc, Lorenzo Ferrari Cofounder di Ristoratoretop, Andrea Ribaldone chef Arborina Relais e Marcello Forti chairman F&DE Group. 

    Il 3 ottobre alle ore 10.30 a Roma presso Palazzo Wedekind in Piazza Colonna 366, si terrà “HOTEL RELOADED – Il design come chiave di sviluppo del settore” organizzato da Associazione Italiana Confindustria Alberghi e FederlegnoArredo. L’evento sarà dedicato alla riqualificazione alberghiera e all’importante ruolo che rivestono innovazione e design nel settore.

    Dal nuovo rapporto di Hotels.com 'Upgrade 2021′ emerge che quasi un quarto degli intervistati è favorevole ai viaggi last minute (38%); il 30% a un  viaggio a lungo raggio solo per pochi giorni mentre il 22% non intende fare progetti. Un altro 20% è pronto a essere trattato come una star vivendo la migliore #HotelLife di lusso e prenoterà un hotel a cinque stelle per una fuga nel 2021. Rispetto ai tempi pre-pandemici il 29% delle persone prenoterebbe ora una camera d’albergo migliore e quasi un terzo direbbe spontaneamente di sì a un upgrade di camera se offerto al momento della prenotazione (27%).

    Una stagione 2022 migliore della precedente per il comparto dell’open air nella Penisola, con l’Italia come mercato principale e la ripresa (più o meno marcata) della domanda internazionale: con una previsione tra i 48 e 45,4 milioni di presenze  – di cui circa il 54% di italiani – e una crescita rispetto ai volumi del 2021 che va dall’8% dello scenario migliore al 2% di quello peggiore. Il turismo all’aria aperta si prepara a confermare il trend positivo registrato nel 2021 (+38% rispetto al 2020), consolidandosi sempre di più negli scenari turistici attuali.Sono i segnali incoraggianti che emergono dalle previsioni della nuova edizione dell’Osservatorio del turismo outdoor a firma Human Company.
    Se non ci sarà una escalation nel conflitto in corso, sarà un’estate outdoor molto positiva, con un recupero quasi totale dei volumi pre-pandemici in termini di presenze – tra il -14% e il -18% rispetto al 2019 per tutto il settore camping e village – e un fatturato anche superiore.
    L’Osservatorio 2022 ipotizza due possibili scenari per il turismo open air: la risoluzione del conflitto entro il 15 maggio con un incremento significativo del flusso di presenze da Germania, Austria e Svizzera e dai paesi centro- nord europei o il perpetrarsi della guerra con conseguente aumento di instabilità, insicurezza e stato di allerta generalizzati.


    Nel corso del convegno ‘Sviluppo economico, innovazione e valorizzazione del territorio: le opportunità del turismo outdoor’, organizzato da Human Company, è stata evidenziata la forte crescita della travel industry con un valore stimato di circa 5 miliardi di euro incluso l’indotto e oltre 60 milioni di presenze nel 2018. Il settore del turismo all’aria aperta possiede un grande potenziale di sviluppo, con +3% di previsione sugli arrivi stimati nel 2019.

    Secondo le previsioni dell’Osservatorio del Turismo Outdoor a firma Human Company.nella prossima stagione estiva tra i 45 e 49 milioni di viaggiatori – il 55% di questi sono italiani – sceglieranno strutture all’aria aperta per le proprie vacanze in Italia.Secondo i due scenari delineati dal report sul possibile andamento della domanda per l’estate 2021 dell’outdoor, ovvero camping, camping village e villaggi turistici, rifugi montani e agriturismi, il calo dei volumi nazionali del segmento si attesterà fra il -14% e il -22% in confronto ai dati pre-Covid.

    Tra gli italiani c’è ancora voglia di vacanza, tanto che il 69% dei nostri concittadini pensa di concedersi almeno un viaggio nei prossimi 12 mesi. Una percentuale che aumenta sensibilmente, arrivando all’80%, tra coloro l’anno scorso che hanno sperimentato un soggiorno open air. Segno che la vacanza outdoor è considerata una risposta privilegiata alle esigenze di sicurezza e distanziamento sociale di questa strana estate in arrivo.

    Un 2022 da record per Human Company, leader italiano nel turismo open air, che registra 127 milioni di ricavi, con un +48% sul 2021 e un +14% rispetto al 2019, anno record per il turismo nazionale. Le presenze hanno superato di poco quota quattro milioni (+12%), in linea con il valore del 2019. Per quest'anno si punta ad un leggero allungamento della stagione e a una crescita intorno al 5% delle presenze. I tre quarti degli ospiti della società proviene dall'estero in primis tedeschi, olandesi, francesi, austriaci e svizzeri. Ci sarà anche il pieno ritorno di inglesi e irlandesi che valgono circa il 9-10% della clientela. Il trend delle prenotazioni sta andando bene con olandesi e tedeschi che acquistano la vacanza in netto anticipo.

    Per l’Osservatorio del turismo outdoor condotto da Human Company, in collaborazione con Istituto Piepoli, sono stati quasi 7 su 10 (67%), quindi circa 34 milioni, coloro che sono andati in vacanza la scorsa estate, con un pernottamento medio di 8 giorni.

    Buone notizie per il turismo outdoor con una previsione di presenze pari a 56,5 milioni per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. Secondo i dati per il 2024 dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company i volumi della stagione estiva 2024 del turismo outdoor si prospettano in linea con quelli della scorsa estate (il numero di presenze si è attestato sui 56,3 milioni) e in aumento dell’1% rispetto al periodo pre-pandemico (55,9 registrato nel 2019).

    Secondo quanto riporta l’European hotel valuation index, lo studio condotto annualmente dalla società di consulenza Hvs, prendendo in considerazione una serie di strutture situate nelle principali città del Vecchio continente, dopo una decade di crescita  il 2020 ha fatto inevitabilmente segnare una battuta d’arresto per il comparto real estate alberghiero, penalizzato da cali delle performance degli hotel pari a un decremento di circa il 70% dei ricavi medi per camera disponibili (revpar). Il 60% delle proprietà analizzate ha visto il valore del proprio immobile calare di una percentuale compresa tra il 5% e il 10%.

    Il 28 settembre la Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia Cina ha compiuto 10 anni e li ha festeggiati guardando al futuro, con una giornata dedicata all’importanza dell’innovazione nei programmi formativi e alla presentazione dei nuovi corsi in modalità e-learning per istituzioni, aziende e professionisti.

    Per celebrare i suoi 25 anni la Federazione del Mare presenterà giovedì 12 dicembre a Roma, presso il CNEL il VI Rapporto sull’economia del mare, che aggiorna i dati e ne amplia l’analisi all’Europa (a cura di Cogea) e al Mediterraneo (a cura di Srm-Gruppo Banca Intesa). Nella stessa occasione sarà presentato il volume Cinquant’anni di economia marittima in Italia: evoluzione e prospettive tra XX e XXI secolo, anch’esso curato dal Censis, con il sostegno dei gruppi d’Amico e Grimaldi e di Ucina-ConfindustriaNautica.

    Cinquant’anni di economia marittima in Italia: evoluzione e prospettive tra XX e XXI secolo” è il titolo della Tavola rotonda svoltasi il 12 dicembre a Roma al Cnel nell'ambito della manifestazione per la celebrazione dei venticinque anni della Federazione del Mare. E’ stata anche l'occasione per la presentazione della VI edizione del Rapporto sull’economia del mare realizzato con il Censis,  con il contributo della Federazione del Mare, dei gruppi d’Amico e Grimaldi e di Ucina Confindustria Nautica. Dopo i saluti di apertura del Presidente del CNEL, Tiziano Treu e di Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare.L'incontro ha messo a fuoco il ruolo dell’industria armatoriale italiana, durante il secolo passato fino ad oggi nell'ambito dell'economia nazionale, riscostruendo il valore economico e occupazionale dell'industria cantieristica e descrivendo l’evoluzione della portualità nazionale nel sistema trasportistico europeo e negli scenari della globalizzazione, come di quella della nautica da diporto e della pesca.

    In Italia, nel 2019, secondo i dati Global Blue, gli acquisti tax free dei turisti provenienti da Paesi extra-UE sono cresciuti del 16% rispetto al 2018, mentre il valore dello scontrino medio ha fatto registrare un +8%, attestandosi a 985 euro. A livello nazionale, inoltre, i cinesi (che rispetto al 2018 sono cresciuti del 7%) si sono confermati la principale nazionalità nel Tax Free Shopping, con un peso pari al 28% del totale seguiti da russi (12% del totale, i cui acquisti hanno fatto registrare un +8% rispetto al 2018) e statunitensi (11% del totale, con un +29% rispetto all’anno precedente).

    I dati diffusi da ISTAT sul movimento turistico in Italia nei primi nove mesi del 2021 vedono le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi ben al di sotto dei livelli del 2019 (-38,4%). Il report ISTAT evidenzia un quadro drammatico. I dati sono frutto di una media nazionale che si costruisce su situazioni molto diverse tra loro dove, in particolare, spicca la grande difficoltà delle città d’arte che scontano l’assenza del turismo internazionale – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. La situazione è ancora molto difficile e mancano i dati dell’ultimo trimestre.

    L’11 novembre, nell’ambito della XV Settimana della Cultura d’impresa organizzata da Confindustria, si terrà la settima edizione del Pmi Day, l’evento nazionale del progetto Industriamoci che raccoglie le attività dedicate alla cultura d’impresa, rivolte in particolare alle nuove generazioni, organizzate nel corso del 2016 a livello nazionale e sul territorio dai Comitati Piccola Industria delle Associazioni. Saranno 40.000 i partecipanti alle visite organizzate nelle oltre 950 imprese che hanno aderito all’iniziativa che Piccola Industria promuove in collaborazione con 69 Associazioni del Sistema Confindustria.

    Un format portato con successo anche all’estero. Dopo l’adesione, lo scorso anno, di Confindustria Bulgaria partecipano a questa edizione anche Confindustria Albania e Confindustria Serbia, dove ad entrare nelle aziende associate saranno complessivamente oltre 400 studenti non italiani.

    A livello nazionale si amplia quest’anno il numero di territori che realizzano l’iniziativa in collaborazione con Confagricoltura con la partecipazione di alcune aziende agricole locali. Aderisce alla Giornata nazionale anche Federturismo, in attuazione del protocollo d’intesa siglato a ottobre con Piccola Industria.
     
    (Per maggiori informazioni: www.confindustria.it)

    Sono migliaia le strutture aderenti in tutta Italia alla Rete degli alberghi solidali, rientranti nel progetto “Qui non sei sola”, presentata oggi dai Ministri Daniela Santanchè ed Eugenia Roccella, grazie alla firma del protocollo d’intesa con le maggiori associazioni di categoria del comparto alberghiero: Assohotel Confesercenti, Confindustria Alberghi, CNA Turismo, Federalberghi, Federturismo Confindustria, Unipol Sai con la rete di alberghi Una Hotel.

    • · la band salentina suona live a Napoli, Udine, Milano, Messina e Bari
    • · i Campionati europei di atletica leggera a Roma
    • · viaggi d’estate tra Val Di Fassa, Gargano, Sardegna e Bologna

    Ancora un grande successo per la prima domenica al museo. Secondo i dati del Mibact i visitatori nei primi dieci luoghi della cultura statali nella prima domenica di febbraio 2018 sono stati: 23.984 Parco archeologico del Colosseo, 8.434 Museo Nazionale Romano, 7.812 Museo archeologico nazionale di Napoli, 7.191 Reggia di Caserta, 7.164 Palazzo Pitti, 7.070 Galleria degli Uffizi, 6.534 Giardino di Boboli, 6.278 Pompei, 5.574 Galleria dell’Accademia di Firenze, 5.226 Castel Sant’Angelo.

    Presentati da Global Blue e Intarget gli aggiornamenti sul profilo e comportamento d’acquisto dei turisti cinesi.

    Roma, 4 agosto 2022 – L’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Confindustria, esprime preoccupazione per il futuro del settore che coinvolge oltre 230 imprese per un totale di 25.000 posti di lavoro diretti, e lancia un appello al Governo affinché intervenga garantendo l’erogazione dei 20 milioni di euro previsti nel decreto legge 4 del 27 gennaio 2022 (Sostegni Ter).

    Il Ministro del Turismo Santanché ha chiuso il Meeting dei Parchi Divertimento Italiani che, dal Gardaland Hotel, ha delineato le linee guida dell’evoluzione del comparto. In arrivo una sezione dedicata ai parchi sul portale Italia.it

    APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO PER L’ESERCIZIO 2023 CHE SINTETIZZA LA POSITIVA PERFORMANCE DELL’ATTIVITÀ DI RAPPRESENTANZA DELL’ASSOCIAZIONE, FINALIZZATA ALLO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA NAUTICA DA DIPORTO MADE IN ITALY.

    Sono stati oltre 90 gli eventi in streaming sui temi caldi del turismo proposti in occasione della prima Bit Digital Edition. Durante i tre giorni dedicati al B2B la piattaforma Expo Plaza, l’area espositiva digitale, ha ospitato oltre 8.000 partecipanti e 7.000 appuntamenti di business che hanno messo in contatto l’offerta di circa 1.600 espositori e la domanda di oltre 600 buyer.  La manifestazione si è aperta con la presentazione di dati e scenari per il settore turistico offerti dalle ricerche inedite dei maggiori centri studi europei e italiani: dopo i risultati negativi del 2020 legati al Covid (-59,2% di flussi internazionali, -44,1% di turismo domestico) gli esperti indicano un orizzonte ottimistico basato sul buon andamento della campagna vaccinale e sulle misure di sicurezza adottate come il passaporto vaccinale (nazionale e europeo).

    • Secondo i dati Global Blue, nel trimestre gennaio-marzo 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, in Italia crescono sia il Tax Free Shopping (+13%) sia lo scontrino medio (+9%) dei turisti internazionali;
    • Da gennaio a marzo 2019 segno positivo per gli acquisti tax free a Milano (+16%);
    • I turisti arabi tornano a fare shopping nell’area “Montenapoleone District”: +56% le vendite tax free e +19% lo scontrino medio rispetto ai primi tre mesi del 2018;
      Alcuni dei consigli per accogliere al meglio un turista arabo: essere flessibili, premurosi e stringere la mano delicatamente.

    Secondo i dati della Iata, il traffico passeggeri globale è cresciuto a gennaio del 4,6%, in rallentamento rispetto al +6,4% di dicembre. In particolare a gennaio la capacità degli aeromobili è cresciuta del 5,3% e il load factor è sceso al 79,6%. Nonostante questo inizio più lento, lo slancio economico sta sostenendo la crescita della domanda passeggeri nel 2018.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org)

     

    Secondo il quadro del traffico aereo delineato dalla IATA nel mese di novembre, i ricavi totali passeggeri (Rpk) sono aumentati del 6,2% rispetto a novembre 2017, in leggero rallentamento rispetto alla crescita del 6,3% di ottobre. La capacità (misurata in Ask) è aumentata del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e il load factor è sceso di 0,4 punti percentuali all'80%. La domanda internazionale di passeggeri a novembre è aumentata del 6,6% rispetto al periodo precedente, dal 6,2% di ottobre. Tutte le regioni hanno mostrato una crescita, guidata dai vettori in Europa. La capacità totale è salita del 6,7% e il load factor è sceso di 0,1 punti percentuali al 78,4%.I vettori europei hanno visto un aumento della domanda del 9,0% a novembre 2018, il massimo in nove mesi.

    Circa 25 milioni di posti di lavoro rischiano di scomparire con il crollo della domanda di trasporto aereo per la crisi Covid-19. Lo stima l’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), spiegando che la vita di circa 65,5 milioni di persone dipende dal settore dell’aviazione, considerando anche settori come i viaggi e il turismo.

    Secondo le ultime previsioni della Iata, i passeggeri del trasporto aereo sono destinati a raddoppiare nei prossimi 20 anni: si stima che nel 2037 saliranno a 8,2 miliardi dai 4,093 miliardi del 2017, con un tasso composito di crescita annuo del 3,5%.  A spingere questa forte crescita, il crescente spostamento verso Est del centro di gravità del settore.

    Secondo a Iata  il mese di marzo ha segnato un crollo senza precedenti nel trasporto aereo, la domanda è in caduta libera, con un -52,9% anno su anno che riflette l’impatto delle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus nel mondo.

    Il traffico totale a febbraio 2022 è aumentato del 115,9% rispetto allo stesso mese del 2021 anche se ancora in calo del 45,5% in confronto al 2019. Il traffico interno di febbraio è aumentato del 60,7% rispetto al periodo dell’anno precedente, basandosi su un aumento del 42,6% a gennaio 2022 rispetto a gennaio 2021. C’è stata un’ampia variazione nei mercati monitorati da Iata. Il traffico domestico a febbraio è stato del 21,8% inferiore ai volumi di febbraio 2019. Gli Rpk internazionali sono aumentati del 256,8% rispetto a febbraio 2021, migliorati rispetto a un aumento del 165,5% anno su anno nel gennaio 2022 rispetto al periodo dell’anno precedente. Tutte le regioni hanno migliorato le proprie prestazioni rispetto al mese precedente. Gli Rpk internazionali di febbraio 2022 sono diminuiti del 59,6% rispetto allo stesso mese del 2019.

    I dati relativi al mese di febbraio diffusi dalla Iata mettono in luce un dato di crescita del traffico pari al 7,6 per cento, un tasso che risulta nettamente superiore alla domanda, pari a +6,3 per cento.

    Secondo la IATA la domanda totale di viaggi aerei a gennaio 2022 (misurata in passeggeri-chilometro o Rpk) è aumentata dell’82,3% rispetto a gennaio 2021. Tuttavia, è diminuito del 4,9% rispetto al mese precedente (dicembre 2021) su base destagionalizzata. I viaggi aerei nazionali di gennaio sono aumentati del 41,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ma sono diminuiti del 7,2% rispetto a dicembre 2021 su base destagionalizzata. Il traffico internazionale mostra un aumento del 165,6% rispetto a gennaio 2021, ma sono diminuiti del 2,2% su base mensile tra dicembre 2021 e gennaio 2022 su base destagionalizzata.

    Il traffico aereo in picchiata anche a gennaio secondo Iata, con una domanda totale di passeggeri crollata del -72% sia rispetto ai livelli pre-Covid (gennaio 2019) , risultato peggiore perfino di dicembre 2020 (quando il crollo anno su anno era stato del 69,7%).
    Nel dettaglio della mappatura, la domanda del cosiddetto traffico domestico ha segnato un -47% rispetto ai livelli pre Covid, mentre quello del traffico internazionale ha toccato addirittura il –85,6%.
    Questo ulteriore indebolimento della domanda aerea è in gran parte dovuto a controlli più severi sui viaggi interni in Cina durante il periodo delle vacanze del capodanno lunare che ha causato una inevitabile fortissima contrazione aggiuntiva rispetto al dato globale.

    Secondo la più recente analisi della Iata lo scorso gennaio il traffico aereo (misurato in passeggeri-chilometro) è aumentato del 67% rispetto al gennaio 2022. A livello globale, il traffico è ora all’84,2% dei livelli di gennaio 2019.

    Secondo IATA il traffico passeggeri totale a luglio (misurato in passeggeri-chilometri o Rpk) è aumentato del 26,2% rispetto allo stesso mese del 2022. A livello globale, il traffico è ora al 95,6% dei livelli pre-Covid. Il traffico nazionale è aumentato del 21,5% ed è stato dell’8,3% superiore ai risultati di luglio 2019. Gli Rpk di luglio sono i più alti mai registrati, fortemente sostenuti dall’aumento della domanda nel mercato interno cinese.

    Secondo Iata la domanda totale passeggeri (Rpk) a luglio è aumentata dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023, la capacità totale (Ask) è cresciuta del 7,4% su base annua ed il load factor di luglio è stato pari all’86%, +0,5% rispetto a luglio 2023.

    La crisi della domanda è proseguita con poca tregua a luglio. Con essenzialmente quattro viaggiatori su cinque che rimangono a casa, l'industria rimane in gran parte paralizzata. Secondo la IATA la domanda di passeggeri a luglio (misurata in entrate per chilometro o Rpk) è continuata a livelli criticamente bassi, il che vuol dire -79,8% sotto i livelli di luglio 2019. Il dato è leggermente migliore del calo dell'86,6% su base annua registrato a giugno, dovuto principalmente ai mercati interni, in particolare Russia e Cina.

    I dati di IATA sulla domanda globale di passeggeri per il mese di maggio rivelano che il load factor è stato dell’83,4% (+1,7 punti percentuali rispetto a maggio 2023) ed aumenta anche la domanda internazionale, sempre rispetto all’anno scorso, del 10,7%.

    Secondo la Iata, che ha pubblicato i dati di novembre 2024, la domanda totale, misurata in passeggeri-chilometro (Rpk), è aumentata dell’8,1% rispetto a novembre 2023. La capacità totale, misurata in posti-chilometro disponibili (Ask), è aumentata del 5,7% su base annua; il load factor è stato pari all’83,4% (+1,9 ppt rispetto a novembre 2023), il massimo storico per novembre e la domanda internazionale è aumentata dell’11,6% rispetto a novembre 2023.

    Iata ha pubblicato i dati relativi alle prestazioni dei viaggi aerei di novembre, da cui è emerso che la domanda ha superato il 99% dei livelli del 2019. Il traffico totale a novembre (misurato in passeggeri-chilometri o Rpk) è aumentato del 29,7% rispetto allo stesso mese del 2022.

    Secondo la IATA la ripresa del trasporto aereo è proseguita fino a novembre 2022. Il traffico totale nel novembre 2022 (misurato in passeggeri-chilometro (Rpk) è aumentato del 41,3% rispetto allo stesso mese del 2021. A livello globale, il traffico è ora al 75,3% dei livelli di novembre 2019. Il traffico internazionale è aumentato dell’85,2% rispetto a novembre 2021. L’Asia-Pacifico ha continuato a registrare i risultati più elevati rispetto all’anno precedente, con tutte le regioni che hanno messo a segno un miglioramento rispetto all’anno precedente. Gli Rpk internazionali di novembre 2022 hanno raggiunto il 73,7% dei livelli di novembre 2019. Il traffico nazionale di novembre 2022 è aumentato del 3,4% rispetto a novembre 2021, ma le restrizioni ai viaggi in Cina hanno continuato a frenare il risultato globale. Il traffico nazionale totale di novembre 2022 ha raggiunto il 77,7% del livello di novembre 2019. 

    Iata ha annunciato i risultati globali del traffico-passeggeri di settembre che mostrano come la domanda (espressa in Rpk, Revenue Passenger Kilometer) sia cresciuta del 3,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, sostanzialmente invariata rispetto alla performance di agosto. La capacità è aumentata del 3,3%.Tutte le regioni hanno registrato aumenti del traffico, guidate dalle compagnie aeree del Nord America la cui capacità è salita del 2,6%.

    Secondo i dati della Iata rallenta a settembre la domanda del trasporto aereo internazionale. Il traffico passeggeri registra un +5,5% (misurato in ricavi per passeggero-chilometro, Rpk) rispetto allo stesso mese del 2017, in calo dal +6,4% di agosto. La capacità degli aerei è aumentata del 5,8% mentre il load factor (fattore di riempimento) è calato per la prima volta in otto mesi, scendendo dello 0,3% all’81,4%.) 

    E’ proseguito a settembre, nel trasporto aereo mondiale, il forte trend di crescita del traffico passeggeri post-pandemia.

    Secondo la Iata il traffico aereo complessivo (misurato in ricavi per passeggero-chilometro) è cresciuto a settembre del 57% rispetto ad un anno fa portando il rialzo globale al 73,8% rispetto a settembre 2019. Il traffico aereo domestico ha segnato un +6,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno mentre quello internazionale ha messo a segno un boom del 122,2%. Tutti i mercati segnano un forte progresso, con in testa la regione Asia-Pacifico. Nonostante le incertezze economiche e geopolitiche la domanda di trasporto aereo continua a recuperare terreno. 

    Secondo il rapporto mensile della Iata a settembre c’è stato “un moderato rimbalzo” dei viaggi aerei rispetto alla performance di agosto, per la ripresa dei mercati interni, in particolare quello cinese. Nel frattempo, però la domanda internazionale “è leggermente diminuita” rispetto al mese precedente. Nello specifico, la domanda totale a settembre 2021 è diminuita del 53,4% rispetto a settembre 2019, registrando un miglioramento da agosto quando la domanda aveva registrato un -56% su agosto 2019.

    Ad ottobre secondo quanto rivelano i dati Iata, la domanda totale, misurata in passeggeri-chilometro (Rpk), è aumentata del 7,1% rispetto a ottobre 2023. La capacità totale, misurata in posti-chilometro disponibili (Ask) cresce del 6,1%.

    Saranno 314 i miliardi di dollari di ricavi andati in fumo per i vettori, con un calo del  55% rispetto al 2019 e un crollo dei passeggeri, previsti in diminuzione anno su anno del 48% a livello mondiale, secondo le ultime previsioni della IATA.

    Nel periodo intorno al 25 gennaio (media mobile a 7 giorni), il numero dei biglietti venduti si è attestato al 38% rispetto allo stesso periodo del 2019 per poi salire al 49% intorno all’8 febbraio. Il miglioramento di 11 punti percentuali rappresenta l’aumento più rapido in un periodo di due settimane dall’inizio della crisi.

    Le prime stime della Iata sull’andamento del 2024 parlano chiaro: a fine anno si toccheranno i 4,7 miliardi di passeggeri trasportati rispetto ai 4,5 miliardi del 2019, ma per il periodo di picco di quest'estate le compagnie aeree disporranno del 19% in meno di aeromobili, sia per le dismissioni temporanee dovute al Covid, sia per le mancate consegne a causa delle crescenti difficoltà incontrate dai due maggiori costruttori, Boeing e Airbus, a far fronte alle richieste.

    Anche a marzo il consuntivo Iata del traffico aereo segna rosso fisso con un calo della domanda del -67,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma comunque in miglioramento se paragonato al -75% che si era registrato a febbraio di quest’anno.
    La migliore performance è stata trainata soprattutto dai guadagni nei mercati interni, in particolare in Cina, mentre il traffico internazionale è rimasto in gran parte limitato. La domanda internazionale di passeggeri a marzo è stata dell’87,8% inferiore a marzo 2019, con un piccolissimo miglioramento rispetto al -89,0% registrato a febbraio 2021 rispetto a due anni fa.

    La Iata ha rivisto al ribasso le sue previsioni di traffico per il 2020, diversamente da quanto previsto in precedenza il calo sarà del 66% invece che del 63%.
    La domanda di passeggeri di agosto ha continuato a essere enormemente depressa rispetto ai livelli normali, con ricavi per chilometro passeggeri  in calo del 75,3% rispetto ad agosto 2019. Questo dato rappresenta un lieve miglioramento rispetto alla contrazione annuale del 79,5% di luglio. I mercati domestici hanno continuato a sovraperformare quelli internazionali in termini di ripresa, sebbene la maggior parte sia rimasta sostanzialmente in calo rispetto a un anno fa.

    Ancora un calo sul fronte della domanda passeggeri, seppur con una nota positiva, secondo la  Iata sui dati di maggio, che attestano un -91,3% rispetto allo steso mese del 2019. Il dato, però, evidenzia  un lieve aumento rispetto al calo annuale del 94% registrato nell'aprile 2020, il miglioramento è stato trainato dalla ripresa in alcuni mercati domestici, in particolare la Cina. La domanda internazionale di passeggeri di maggio è diminuita del 98,3% rispetto a maggio 2019, praticamente invariata rispetto al calo del 98,4% registrato ad aprile. La capacità è crollata del 95,3% e il fattore di carico è sceso di 51,9 punti percentuali al 28,6%, il che significa che in media sono stati occupati poco più di un quarto dei posti.

    Otto persone su dieci sono pronte a viaggiare in aereo purché vaccinati e senza il rischio di quarantene a destinazione, condividendo misure di sicurezza igienico-sanitarie e gestendo i rischi Covid-19 secondo il sondaggio Iata. L’88% degli intervistati ritiene necessario il giusto equilibrio e condivisione di misure di controllo nella gestione dei rischi Covid-19; mentre quasi la metà degli intervistati giudica esagerate le attuali restrizioni ai viaggi aerei adottate da numerosi Paesi nel mondo ed inoltre ben il 68% delle persone si sente frustrata per la perdita di libertà di viaggiare, con uno stress mentale che ha colpito ben il 40% dei viaggiatori potenziali.

    La domanda a novembre 2021, secondo l'ultimo rapporto della IATA che confronta il 2021 con il 2019 ha registrato un calo del 47% rispetto a novembre 2019. Il trasporto aereo interno è leggermente peggiorato dopo due miglioramenti mensili consecutivi. Gli Rpk domestici sono diminuiti del 24,9%. La domanda di passeggeri internazionali è stata del 60,5% inferiore a novembre 2019, migliorando il calo del 64,8% registrato a ottobre.

    La IATA ha aggiornato la sua analisi dell'impatto finanziario del Coronavirus (Covid-19) sull'industria globale del trasporto aereo. L’associazione ora vede perdite di entrate globali per il 2020 per le attività passeggeri tra $ 63 miliardi (in uno scenario in cui il Covid-19 è contenuto negli attuali mercati con oltre 100 casi al 2 marzo) e $ 113 miliardi (in uno scenario con una diffusione più ampia del virus). Non sono ancora disponibili stime per l'impatto sulle operazioni cargo. La precedente analisi della Iata (pubblicata il 20 febbraio 2020) aveva segnalato una perdita di ricavi di $ 29,3 miliardi sulla base di uno scenario che avrebbe visto l'impatto del Covid-19 in gran parte limitato ai mercati associati alla Cina. Da quel momento, però, il virus si è diffuso in oltre 80 Paesi.

    IATA registra una crescita della domanda globale di passeggeri del 21,5% (misurata in Rpk): i dati dello scorso febbraio confermano la parabola positiva del trasporto aereo rispetto allo stesso mese del 2023. La capacità totale, misurata in chilometri di posti disponibili (Ask), è aumentata del 18,7% rispetto all’anno precedente e il load factor di febbraio è stato dell’80,6% (+1,9 punti percentuali rispetto a febbraio 2023).

    Secondo la IATA la domanda totale di viaggi aerei ad ottobre  (misurata in entrate passeggeri-chilometri o RPK) è diminuita del 49,4% rispetto allo stesso mese del 2019. In miglioramento rispetto al calo del 53,3% registrato a settembre 2021, rispetto a due anni prima .
    I mercati domestici sono diminuiti del 21,6% rispetto a ottobre 2019, ma è migliorato il calo del 24,2% registrato a settembre rispetto a settembre 2019. La domanda di passeggeri internazionali a ottobre è stata del 65,5% inferiore all’ ottobre 2019, rispetto a un calo del 69,0% a settembre rispetto al periodo 2019, con tutte le regioni che hanno mostrato un miglioramento.
    Il traffico internazionale di ottobre dei vettori europei è diminuito del 50,6% rispetto a ottobre 2019, nettamente migliorato rispetto al calo del 56,5% di settembre rispetto a settembre 2019. La capacità è diminuita del 41,3%.

    Secondo Iata la domanda totale, misurata in passeggeri-chilometro (Rpk), ad aprile è aumentata dell’11,0% rispetto allo stesso mese del 2023 e il load factor è stato pari all’82,4% (+1,0ppt).

    Il cargo aereo ad aprile ha registrato un calo del 27,7% rispetto allo stesso mese 2019 (-29,5% per i mercati internazionali), il calo più netto mai registrato. Nonostante questo, non è stato possibile soddisfare interamente la domanda a causa della perdita della capacità di carico a seguito della cancellazione degli aerei passeggeri. La capacità globale, misurata in tonnellate di carico disponibili (ACTK), è diminuita del 42% ad aprile rispetto all'anno precedente (-40,9% per i mercati internazionali).

    Secondo i dati diffusi dalla Iata nel 2017 la domanda (ricavi per passeggero/km) del trasporto aereo è cresciuta del 7,6% rispetto all’anno precedente, la capacità è cresciuta del 6,3% e il load factor è aumentato di 0,9 punti percentuali al livello record di 81,4%.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org)

    Secondo un nuovo aggiornamento della Iata sull’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore aereo il Vecchio Continente l’area maggiormente colpita dallo stop ai voli insieme agli Stati Uniti. In Italia il numero dei passeggeri quest’anno diminuirà di circa 68 milioni, una dato che si tradurrà con minori entrate per poco meno di 9 miliardi di euro, mettendo a rischio oltre 250mila posti di lavoro.

    Traffico in crescita, ma a ritmo contenuto, nel trasporto aereo nel mese di maggio. È quanto emerge dal rapporto Iata che certifica un incremento del 4,5% dell’Rpk (revenue passenger kilometers) rispetto allo stesso mese del 2018. Un risultato in linea con l’aumento del 4,4% registrato ad aprile, mentre a marzo la crescita calcolata era stata del 3,1%. Si tratta di un dato, certamente positivo, ma più basso rispetto alla media del +5,5% degli ultimi vent’anni. La capacità (Ask – available seat kilometers) è invece aumentata di un modesto 2,7%, mentre il load factor è salito all’81,5% superando l’80,1% registrato lo scorso anno (+1,4%).

    La domanda di viaggi in aereo per i mesi estivi si conferma forte, così come la fiducia dei viaggiatori: secondo i risultati della più recente indagine della Iata, i dati relativi alle prenotazioni del primo trimestre 2023 per il periodo maggio-settembre si attestano al 35% al di sopra dei livelli del 2022. I risultati dell’indagine condotta su 4.700 viaggiatori in 11 Paesi indicano che il 79% dei viaggiatori intervistati ha in programma un viaggio tra giugno e agosto 2023, l’85% ha affermato che le interruzioni della stagione di punta non dovrebbero essere una sorpresa e l’80% ha dichiarato di aspettarsi viaggi tranquilli con la risoluzione dei problemi post-pandemia.

    Secondo la Iata, il trasporto aereo avrà una perdita, la più grande dalla crisi finanziaria del 2008-2009, di poco meno di 30 miliardi di dollari,  per le  conseguenze del coronavirus.  Si registra  già ora un calo di passeggeri nella regione Asia-Pacifico del 13%.Al momento, sottolinea l’associazione che raggruppa tutte le più importanti compagnie aeree mondiali, i mancati ricavi per i vettori che transitano nella regione sono arrivati a 27,8 miliardi di dollari, mentre a livello mondiale le perdite totali saranno di 29,3 miliardi di dollari, con una contrazione di traffico del 4,7%.

    Secondo le previsioni della Iata il numero di passeggeri nel 2025 supererà per la prima volta i cinque miliardi e i ricavi del settore supereranno la barriera dei mille miliardi di dollari.

    Il volume dell'outbound aereo italiano è cresciuto rapidamente dopo la pandemia. Ad agosto 2024 il numero di passeggeri mensili nei nostri aeroporti ha toccato il livello massimo di 11,2 milioni, in crescita del 6,6% rispetto agosto 2023 e del 14,3% rispetto lo stesso mese del 2019.

    Secondo Iata il traffico aereo totale a marzo 2022 è cresciuto del 76% rispetto allo stesso mese del 2021 e, sebbene l’incremento sia stato inferiore al +115,9% registrato lo scorso febbraio, i volumi di marzo riportano il traffico aereo più vicino ai livelli pre-pandemia del 2019. Ora la guerra in Ucraina impatta sul trasporto aereo, mentre gli effetti legati al Covid e alla variante Omicron rimangono limitati principalmente ai mercati interni asiatici. Il traffico domestico a marzo 2022 è cresciuto dell’11,7% rispetto a marzo 2021. L’incremento, a causa dei lockdown locali cinesi, è tuttavia inferiore al +59,4% registrato a febbraio. Il numero passeggeri su un volo (RPK) sono aumentati del 285,3% rispetto a marzo 2021, superando il +259,2% registrato a febbraio.

    Secondo l'ultimo rapporto della Iata l’andamento del traffico passeggeri a livello internazionale durante il mese di maggio ha confermato l’accelerata dei viaggi aerei in vista della stagione estiva nell’emisfero settentrionale. Si evidenzia una crescita complessiva del +83,1% rispetto a maggio 2021, grazie soprattutto alla forte ripresa del traffico internazionale. Il traffico globale è ora al 68,7% dei livelli pre-crisi.

    Secondo gli ultimi dati di Iata la ripresa dei viaggi aerei ha continuato un buon trend anche nel mese di dicembre 2023 – con un incremento di ben +25,3% rispetto allo stesso mese del 2022 – e a livello globale il traffico passeggeri dell’intero anno è stato pari al 94,1% dei livelli pre pandemia.

    Secondo la Iata, la ripresa del trasporto aereo è tangibile, anche in ottobre. Oltre ai dati di traffico, evidenzia il trend estremamente positivo dell’advance booking per i prossimi mesi: nel caso dei viaggi internazionali il dato ha raggiunto il 75% dei livelli pre-pandemia.  Per il mese di ottobre si è registrato un aumento del traffico totale del 44,6% rispetto all’ottobre 2021; a livello globale, il traffico è ora al 74,2% dei livelli di ottobre 2019. Il traffico nazionale di ottobre 2022 è diminuito dello 0,8% rispetto al periodo dell’anno precedente, a causa delle severe restrizioni di viaggio legate al Covid in Cina che hanno frenato i dati globali. Siamo quindi al 77,9% del livello di ottobre 2019. Le prenotazioni a termine nazionali rimangono a circa il 70% del livello pre-pandemia.

    Il traffico internazionale è aumentato del 102,4% rispetto a ottobre 2021. Gli Rpk  internazionali di ottobre 2022 hanno raggiunto il 72,1% dei livelli di ottobre 2019, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidata dall’Asia-Pacifico. Le prenotazioni anticipate per i viaggi internazionali sono aumentate a circa il 75% dei livelli pre-pandemia, in seguito alle riaperture annunciate da diverse economie asiatiche.

    (Per maggiori informazioni: www.iata.org)

    E’ cresciuta dell’8,6% la domanda misurata in passeggeri-chilometro nello scorso mese di agosto, rispetto allo stesso mese del 2023.

    Il monitoraggio di Iata ha certificato nel mese di aprile un forte recupero, nonostante la guerra in Ucraina e le restrizioni in Cina, con una domanda aerea incrementata del +78% rispetto allo stesso mese del 2021 grazie ad una rapida e consistente ripartenza del traffico internazionale.
    Nel dettaglio il trasporto aereo nazionale di aprile è sceso dell’1,0% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, un’inversione rispetto all’aumento della domanda del 10,6% a marzo, ma questo è stato determinato interamente dalle continue restrizioni di viaggio in Cina, dove il traffico interno è diminuito dell’80,8% su base annua.

    La Iata evidenzia come a luglio 2022 il totale del traffico aereo sia aumentato del 58,8% rispetto ai dati dell’anno precedente. A livello globale, il traffico è ora al 74,6% dei livelli pre-Covid. Il solo traffico internazionale è aumentato del 150,6% rispetto al mese di luglio del 2021, e gli Rpk hanno raggiunto il 67,9% dei livelli di luglio 2019, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidati dall'Asia-Pacifico. Le compagnie aeree dell'Asia-Pacifico hanno registrato un aumento del 528,8% nel traffico di luglio rispetto allo scorso anno, il tasso di incremento più forte tra tutte le regioni. La capacità dei posti in Europa è aumentata del 64,3% con un load factor dell'86,7%, mentre il Nord America è in testa, con un load factor sopra il 90%.

    Il ritorno alla normalità ed ai trend di crescita pre-Covid nel traffico aereo avverrà solo nel 2025 con una stima di circa 4 miliardi di passeggeri. È l’ultima previsione aggiornata di Iata che fra tre anni pronostica un livello del 101% di viaggiatori rispetto a queli del 2019. L’aggiornamento di febbraio riguardo alle previsioni a lungo termine segnala nel dettaglio, che se lo scorso anno si era registrato un 47% di volume di traffico rispetto al 2019, per quest’anno gli analisti prevedono un recupero di traffico al 69%, nel 2023 all’83%, al 94% nel 2024 e al 101% nel 2025. Si tratta di uno scenario di ripresa internazionale a breve termine leggermente più ottimistico rispetto a novembre 2021, basato sul progressivo allentamento o eliminazione delle restrizioni di viaggio in molti mercati. Non tutti i mercati o settori di mercato si stanno però riprendendo allo stesso ritmo.

    Secondo le ultime rilevazioni di Iata relative al mese di maggio (misurato in passeggeri-chilometro – Rpk) il traffico risulta aumentato del 39,1% rispetto allo stesso mese del 2022. A livello globale, il traffico è ora al 96,1% dei livelli di maggio 2019.Il traffico domestico è aumentato del 36,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il traffico nazionale totale di maggio ha superato del 5,3% il livello del maggio 2019. Questo è il secondo mese consecutivo in cui il traffico nazionale ha superato i livelli pre-pandemia. Il traffico internazionale è aumentato del 40,9% rispetto a maggio 2022, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidata ancora una volta dai vettori della regione Asia-Pacifico. Gli indici Rpk internazionali hanno raggiunto il 90,8% dei livelli di maggio 2019, con le compagnie aeree del Medio Oriente e del Nord America che hanno superato i livelli pre-pandemici.

    Iata secondo le ultime previsioni relative alle prestazioni finanziarie del settore aereo, prevede che le perdite nette del settore dovrebbero ridursi a 11,6 miliardi di dollari nel 2022 dopo una perdita di 51,8 miliardi di dollari nel 2021. Le stime di perdita netta del 2020 sono state riviste a 137,7 miliardi di dollari (da 126,4 miliardi). Sommando questi, le perdite totali del settore nel 2020-2022 dovrebbero raggiungere i 201 miliardi di dollari. La domanda (misurata in Rpk) dovrebbe attestarsi al 40% dei livelli del 2019 per il 2021, salendo al 61% nel 2022.
    Si prevede che il numero totale di passeggeri raggiungerà i 2,3 miliardi nel 2021, che  nel 2022 toccherà quota 3,4 miliardi, un livello significativamente al di sotto dei 4,5 miliardi di viaggiatori del 2019.

    Secondo la IATA nel 2020 il traffico passeggeri, misurato con l’indice passeggeri per chilometri percorsi (Rpk), è diminuito del 66% rispetto al 2019, ma a fine anno la situazione era peggiore: a dicembre il traffico era -70% rispetto allo stesso mese del 2019. La previsione era che quest’anno il traffico aumentasse del 50% rispetto al 2020 per poter tornare al 50% del livello del 2019 ma con i fattori di rischio evidenziati, si teme  ci sia un incremento del traffico limitato al 13% rispetto al 2020. In tal caso il traffico nel 2021 sarebbe limitato al 38% del livello del 2019.
    ll mese di gennaio appena trascorso si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 471,85 dollari, con un incremento pari a 29,29 dollari (+6,6%) rispetto al mese precedente.

    Nel settore aeronautico i ricavi sono scesi da 838 miliardi di dollari nel 2019 a 328 miliardi di dollari nel 2020, i vettori sono stati costretti a lottare per rimanere a galla, tagliando i costi da 795 miliardi di dollari nel 2019 a 430 miliardi di dollari nel 2020. Le compagnie aeree hanno tagliato le spese in media di un miliardo di dollari al giorno nel 2020 e continueranno ad accumulare perdite senza precedenti. Se non fosse stato per i 173 miliardi di dollari di sostegno finanziario da parte dei governi, ci sarebbero stati  fallimenti su vasta scala.

    Dall’ultimo report della Iata a marzo il traffico aereo segna un bel balzo in avanti: il recupero sul 2019 ha ormai raggiunto l’88% del totale, grazie anche ai primi effetti delle riaperture in Cina. Scorporando i dati emerge come l’incremento rispetto allo stesso mese dello scorso anno si attesti al 57%, dato che però sale al 69% se si esclude il traffico domestico. E su quest’ultimo fronte arriva anche un’altra buona notizia: il traffico totale ammonta al 99% dei numeri del 2019.Le vendite di biglietti per viaggi nazionali e internazionali sono un segnale di come la forte crescita continuerà nella stagione estiva di punta dell'emisfero settentrionale.

    La domanda totale di viaggi aerei ad aprile 2021 è diminuita del 65,4% rispetto ad aprile 2019 comunque si tratta di un miglioramento rispetto al calo del 66,9% registrato a marzo scorso rispetto a marzo 2019. La migliore performance è stata trainata dai guadagni nella maggior parte dei mercati nazionali. Mentre la domanda di passeggeri internazionali ad aprile è stata dell’87,3% inferiore al 2019, in linea con la flessione certificata a marzo 2021 rispetto a due anni fa.

    ll 2019 si chiude con una crescita del traffico passeggeri globale del 4,2% (ricavi per passeggero chilometro) rispetto al 2018, anche se si registra un rallentamento rispetto al +7,3% dell’anno precedente e segna anche il primo anno dalla crisi finanziaria del 2009 con una domanda passeggeri inferiore al trend di lungo termine di una crescita annua di circa il 5,5%.

    Iata aggiorna i dati diffusi il 24 marzo (perdita di 76 miliardi e calo della domanda del 46% per le compagnie aeree europee) e nel 2020 la potenziale perdita di ricavi sale a 89 miliardi di dollari, con una domanda passeggeri in calo del 55% rispetto al 2019. Secondo l’associazione, l’attuale collasso del 90% nel traffico aereo mette a rischio circa 6,7 milioni di posti di lavoro (dai 5,6 milioni della precedente stima), con un impatto negativo sul Pil europeo di 452 miliardi di dollari.

    Nel 2020 si prevede che il numero di passeggeri diminuirà di almeno il 70% rispetto al 2019 per i viaggi da, per e all’interno dell’Europa. Quest’anno saranno solo 340 milioni i viaggiatori nel continente, rispetto ai quasi 1,2 miliardi che hanno volato nel 2019.

    Nel 2020 si prevede che il numero di passeggeri diminuirà di almeno il 70% rispetto al 2019 per i viaggi da, per e all’interno dell’Europa. Quest’anno saranno solo 340 milioni i viaggiatori nel continente, rispetto ai quasi 1,2 miliardi che hanno volato nel 2019.

    Secondo la Iata il traffico aereo totale di passeggeri nel 2022 è aumentato del 64,4% rispetto al 2021. Sempre a livello globale, il traffico dell’intero anno 2022 ha raggiunto il 68,5% rispetto ai livelli pre Covid (2019). Nel dettaglio, il traffico internazionale nel 2022 è aumentato del 152,7% rispetto al 2021 e ha raggiunto il 62,2% dei livelli del 2019. Il traffico nazionale invece è aumentato del 10,9% rispetto all’anno precedente ed è ora al 79,6% del livello dell’intero 2019. Questo slancio dovrebbe continuare nel nuovo anno con la riapertura della Cina.

    Ritorno alla redditività per l’industria aerea nel 2023 secondo la Iata, aggiungendo che i vettori continuano a ridurre le perdite derivanti dagli effetti della pandemia sulle loro attività nel 2022. Nel 2023 le compagnie aeree dovrebbero registrare un profitto netto di 4,7 miliardi di dollari. Si tratta del primo profitto dal 2019, quando il valore si attestava a quota 26,4 miliardi di dollari . Nel 2022, le perdite nette delle compagnie aeree dovrebbero essere di 6,9 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto alla perdita di 9,7 miliardi di dollari indicata nelle previsioni Iata di giugno). Si tratta di un dato significativo rispetto alle perdite di 42,0 miliardi di dollari e 137,7 miliardi di dollari registrate rispettivamente nel 2021 e nel 2020. Le migliori prospettive per il 2022 derivano in gran parte dal rafforzamento dello yield e dal forte controllo dei costi a fronte dell’aumento dei prezzi del carburante. Lo yield derivante dai passeggeri dovrebbe crescere dell’8,4% (rispetto al 5,6% previsto a giugno). Grazie a questa forza, si prevede che i ricavi dei passeggeri aumentino a 438 miliardi di dollari (rispetto ai 239 miliardi di dollari del 2021). I ricavi complessivi dovrebbero crescere del 43,6% rispetto al 2021, raggiungendo una stima di 727 miliardi di dollari.

    Le previsioni di IATA per il 2024 indicano un utile netto complessivo di 30,5 miliardi di dollari (il margine si attesta al 3,1%) rispetto ai 27,4 miliardi che si stima abbiano registrato nel 2023: questa nuova proiezione rappresenta un miglioramento rispetto ai 25,7 miliardi di dollari che Iata aveva preventivato per il 2024 nel dicembre 2023.

    Secondo i dati Iata cresce del 13,8% la domanda totale di traffico aereo a marzo 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La capacità totale è aumentata del 12,3% su base annua e il load factor di marzo è stato pari all’82%.

    Secondo la Iata l’industria del trasporto aereo brucerà 77 miliardi di dollari durante la seconda metà del 2020, ovvero quasi 13 miliardi di dollari al mese e 300.000 dollari al minuto, nonostante il riavvio delle operazioni. Anche nel 2021 ci saranno perdite tra i 5 e i 6 miliardi di dollari al mese, con il ritorno al segno più previsto non prima del 2022.

    Secondo la Iata il traffico passeggeri globale nel mese di novembre   è cresciuto dell’8% rispetto a novembre 2016, il tasso di crescita più alto degli ultimi 5 mesi e in accelerazione dal +7,3% di ottobre. La capacità è cresciuta del 6,3% e il load factor è aumentato di 1,2 punti percentuali all’80,2%.

    Secondo i dati diffusi dalla Iata, nel corso della 62esima edizione del World Air Transport Statistics, nel 2017  è stato superato per la prima volta il muro dei 4 miliardi di passeggeri.Tra i fattori che hanno generato questi grandi flussi incidono il miglioramento  delle condizioni economiche e un abbassamento delle tariffe medie dei biglietti. Nel dettaglio, il 2017 ha visto servizi di linea regolari su 20mila tratte, più del doppio dei dati del 1995. Se nel  2000 il passeggero medio volava una volta ogni 43 mesi, nel 2017 ogni 22 mesi, nel 2017 sono stati 4,1 miliardi i passeggeri movimentati, con un incremento del 7,3% sul 2016, pari a ulteriori 280 mln di viaggi aerei.

    La Iata ha aggiornato le stime e ne è emerso un quadro peggiore rispetto a quanto già previsto nella precedente analisi del 5 marzo, in cui si parlava di una perdita di 113 mld di ricavi per il 2020.

    Secondo le recenti stime di Iata le perdite del settore dovrebbero ridursi a -9,7 miliardi di dollari (il dato è in miglioramento rispetto alle previsioni di ottobre 2021, con una perdita di 11,6 miliardi di dollari) per un margine di perdita netto di -1,2%. Il che è in netto miglioramento rispetto alle perdite di 137,7 miliardi di dollari (-36,0% di margine netto) nel 2020 e di 42,1 miliardi (-8,3% di margine netto) nel 2021.
    La redditività a livello di settore nel 2023 sembra a portata di mano, con il Nord America che dovrebbe già realizzare un profitto di 8,8 miliardi di dollari nel 2022. I guadagni in termini di efficienza e il miglioramento dei rendimenti stanno aiutando le compagnie aeree a ridurre le perdite nonostante l’aumento dei costi di manodopera e carburante (quest’ultimo guidato da un aumento del 40% del prezzo mondiale del petrolio e da un crack spread in aumento quest’anno).

    Iata ha annunciato un rafforzamento delle prospettive di redditività per le compagnie aeree nel 2023, che si stabilizzeranno poi in larga misura nel 2024. Tuttavia, si prevede che la redditività netta a livello globale sarà ben al di sotto del costo del capitale in entrambi gli anni. Permangono variazioni regionali molto significative nei risultati finanziari.

    Nonostante i segnali economici incerti, la domanda di viaggi aerei per la IATA continua ad essere forte in tutto il mondo e in particolare nella regione Asia-Pacifico. L’industria è appena il 15% al di sotto dei livelli di domanda del 2019 e questo divario si sta riducendo ogni mese. Il traffico totale passeggeri di febbraio è aumentato del 55,5% rispetto allo stesso mese del 2022 ed equivale all’84,9% di quanto registrato a febbraio 2019. L’aumento del traffico internazionale, nella misura dell’89,7% rispetto a febbraio 2022, è trainato maggiormente dall’area asiatica e del Pacifico. Il livello generale internazionale ha raggiunto il 77,5% rispetto a febbraio 2019.

    Iata si è trovata costretta a rivedere ulteriormente al ribasso le cifre già pessime relative ai ricavi del settore dell’aviation previsti per il prossimo anno.  Se l’analisi precedente prevedeva che i ricavi nel 2021 sarebbero scesi di circa 29 punti percentuali rispetto al 2019, ora la stima è diventata di un meno 46 per cento.
    Il pronostico precedente, infatti, si basava sulle aspettative di una ripresa della domanda a partire dal quarto trimestre del 2020 troncata sul nascere dai nuovi focolai di Covid-19 che hanno obbligato i Governi a reintrodurre restrizioni agli spostamenti, compresa la chiusura delle frontiere e l’obbligo della quarantena per i viaggiatori in arrivo dagli altri Paesi a rischio.

    Iata ha rivisto le stime 2020-2021 per il settore aereo evidenziando che le perdite continueranno anche il prossimo anno, seppur con performances migliori. Per il 2020 è prevista una perdita netta di 118,5 miliardi di dollari (99,8 miliardi di euro), il dato è superiore alla previsione di giugno che era di  84,3 miliardi di dollari. Mentre per il 2021 si prevede una perdita netta di 38,7 miliardi di dollari  (32,6 miliardi di euro), più profonda della previsione fatta a giugno di 15,8 miliardi di dollari. Salgono a 157,2 miliardi di dollari (circa 132,4 miliardi di euro) le perdite delle compagnie aeree nel biennio 2020-21.

    Secondo la Iata l’intero settore del trasporto aereo produrrà nel 2020 un utile netto di 29,3 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto ai 25,9 miliardi previsti (stima rivista al ribasso dai 28 miliardi di giugno). La Iata prevede, inoltre,  per il 2020 ricavi complessivi per tutto il settore pari a 872 miliardi di dollari (+4% sul 2019) e passeggeri in aumento del 4% a 4,72 miliardi (dai 4,54 del 2019).

    Secondo la Iata il traffico aereo globale non tornerà ai livelli pre-pandemia almeno fino al 2024, un anno più tardi rispetto a quanto previsto solo pochi mesi fa. In generale, a pesare sui bassi livelli di domanda sono sempre la debolezza del corporate travel e la scarsa fiducia dei consumatori. Per il 2020  si prevede che il numero di passeggeri globali diminuirà del 55% rispetto al 2019, in ulteriore flessione rispetto alle previsioni di aprile che lo vedevano al -46%.

    Solo nel 2023 si potrà volare come prima del Covid-19 secondo le previsioni della Iata.
    Secondo le stime, nel 2021 la domanda sarà inferiore al 24% rispetto al 2019 e il 32% rispetto alle previsioni formulate a ottobre dello scorso anno. Le cause sarebbero innanzitutto le varie misure restrittive ai viaggi nei diversi Paesi, ma anche alla possibilità di imporre quarantene ai viaggiatori una misura che sarebbe un deterrente per ben il 69% dei viaggiatori.

    Nel 2022 sono nate 39 compagnie aeree, la metà delle quali in Europa, dove ne sono state chiuse sette secondo un conteggio di Iata, che segnala anche come siano quindici quelle scomparse lo scorso anno, aggiungendo che l’unica macroarea in cui siano stati chiusi più vettori di quelli aperti è stata il Nord America. Tra le new entry l’americana Akasa Airlines e Canada Jetlines, in Europa Fly Atlantic con base a Belfast e Valletta Airlines a Malta, in Arabia Saudita Ria, in Africa Pan African Airlines, in Giappone Air Japan e in India Pradhaan Air Express, che si occupa del settore cargo.

    La ripresa della domanda di biglietti aerei continua ma a ritmo “lento e deludente”: a dirlo la Iata nel comunicato in cui ha diffuso i dati di ottobre che vedono la domanda totale di passeggeri in calo del 70,6% rispetto a ottobre 2019 (a settembre era del 72,2%). In profondo rosso in particolare la domanda internazionale, diminuita  dell’87,8% (a settembre il calo era dell’88%) mentre la domanda di voli domestici è risultata in calo del 40,8% contro il -43 di settembre.

    Balzo in avanti nella impegnativa corsa al recupero e ritorno alla normalità per il traffico aereo mondiale che nel mese di agosto, periodo di picco della stagione turistica nel mondo, secondo il consueto monitoraggio di Iata ha fatto segnare un incremento del +67% rispetto al 2021 e a livello globale un recupero del traffico aereo che ora è al 73,7% rispetto ai livelli pre-crisi (agosto 2019).

    Le principali compagnie del Vecchio Continente chiudono il 2023 con aumenti dei ricavi e degli utili mai registrati prima anche se secondo la Iata, il volume del traffico internazionale non si è ancora riallineato ai livelli del pre-pandemia (meno 4%), mentre A4E, l’associazione delle compagnie europee, prevede che la prossima estate il traffico nel Vecchio Continente avrà recuperato il 96% dei volumi.

    La produzione aerea delle agenzie di viaggio tramite BSP (Billing and Settlement Plan)  inizia ad avanzare positivamente  verso i valori del 2019 . Secondo gli ultimi dati Iata, nel mese di febbraio la cifra sale a 265 milioni di euro, il 44% in più rispetto a quanto registrato in gennaio, quando sono stati 177 milioni. Le agenzie hanno superato 1,1 milioni rispetto alle 921.217 del primo mese del 2022, che rappresenta una crescita del 22%.

    Secondo Eurostat nel 2021, il numero totale di passeggeri che hanno viaggiato in aereo nell’Ue è stato di 373 milioni, con un aumento sostanziale del 35% rispetto al 2020, dopo il forte calo del 73% (rispetto al 2019) dovuto alle restrizioni del periodo covid. Guardando all’anno pre-pandemico del 2019, quando il numero totale di passeggeri ha raggiunto 1,04 miliardi di persone, il numero di passeggeri nel trasporto aereo è diminuito del 64%. Ma secondo le previsioni di Iata, nel 2023 il numero di passeggeri supererà la soglia dei quattro miliardi per la prima volta dal 2019, con 4,2 miliardi di viaggiatori che dovrebbero volare. I rendimenti dei passeggeri, tuttavia dovrebbero diminuire (-1,7%) poiché i costi dell’energia leggermente inferiori vengono trasferiti al consumatore, nonostante la domanda dei passeggeri cresca più rapidamente (+21,1%) rispetto alla capacità dei passeggeri (+18,0%). I dati Eurostat mostrano intanto che nel 2021 tutti gli Stati membri, ad eccezione della Finlandia (-16%), hanno registrato un aumento del numero di passeggeri che viaggiano in aereo rispetto al 2020. Questi aumenti variano tra gli Stati membri, dal +10% in Irlanda, al +16% % in Svezia e +17% in Lettonia a +86% in Grecia, +105% a Cipro e +129% in Croazia. L’Italia si posiziona al sesto posto con un aumento oltre la media di circa il 45%. Il trasporto extra-UE di passeggeri ha rappresentato nel 2021 il 39% del totale del trasporto aereo di passeggeri.

    La domanda di viaggi aerei è in piena espansione e i numeri lo confermano.

    Secondo quanto rileva il rapporto IBAR, che analizza le transazioni effettuate dalle agenzie di viaggio italiane affiliate alla IATA, nel primo quadrimestre del 2018 si è assistito ad una crescita vigorosa delle destinazioni asiatiche e a saldi positivi di America ed Africa. Un dato che conferma i risultati positivi riscontrati nello stesso periodo negli scali italiani dove i passeggeri in transito sono aumentati complessivamente del 6,4% e i volumi del traffico intercontinentale, hanno registrato una crescita pari al 2,4%. Continua la brillante performance dell’Asia che nei primi quattro mesi dell’anno mette a segno un incremento dell’8,5%.

    Secondo quanto rileva il rapporto IBAR, che analizza le transazioni effettuate dalle agenzie di viaggio italiane affiliate alla IATA, nel primo quadrimestre del 2018 si è assistito ad una crescita vigorosa delle destinazioni asiatiche e  a saldi positivi di America ed Africa. Un dato che conferma i risultati positivi riscontrati nello stesso periodo negli scali italiani dove i passeggeri in transito sono aumentati complessivamente del 6,4% e i volumi del traffico intercontinentale, hanno registrato  una crescita pari al 2,4%.

    Secondo le ultime analisi dell’Icao, a livello globale la capacità e il totale dei passeggeri movimentati hanno raggiunto circa l’80% dei volumi del 2019.  Nel confronto con il 2021, se si prendono in considerazione i primi otto mesi del 2022 - da gennaio ad agosto - il numero dei passeggeri trasportati è aumentato del 55%; le partenze sono cresciute del 28%, registrando una capacità in aumento del 32%. In termini di entrate, Icao stima una crescita del 70% nei primi otto mesi del 2022 rispetto al 2021. Cresce anche il numero di aeromobili in servizio: + 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma la piena ripresa delle rotte internazionali avverrà entro il quarto trimestre di quest'anno o il primo trimestre del 2023, ad eccezione dei  mercati dell’Asia orientale e settentrionale per i quali si dovrà attendere la fine del 2023.

    Il 2023 sarà l'anno della ripresa definitiva del trasporto aereo. Ad affermarlo è l'Icao, sulla base dell'analisi dei dati riguardanti la domanda. Il numero dei passeggeri del trasporto aereo tornerà ai livelli pre-pandemia sulla maggior parte delle rotte entro il primo trimestre. Per la fine dell'anno, si potrà anche prevedere una crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2019. Le previsioni si basano soprattutto sulla sostenuta ripresa della domanda registrata nel corso del 2022.

    Traffico aereo in crescita ovunque, ma ancora lento sulle rotte asiatiche. Le previsioni dell’Icao stimano un aumento dei voli passeggeri del 2% nel primo trimestre 2024, al punto da ipotizzare un incremento complessivo annuale del 3 o 4% rispetto ai livelli pre-pandemici.

    Secondo le stime preliminari dell’Icao (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile), l’impatto del coronavirus ha già comportato, per il primo trimestre di quest’anno, una riduzione complessiva che va dal 39% al 41% della capacità passeggeri, ovvero una riduzione di 16,4-19,6 milioni di passeggeri rispetto a quanto previsto.

    Prima in Europa e seconda nel mondo dietro gli Stati Uniti. L’Italia conquista la vetta continentale del turismo congressuale e in cinque anni passa dal sesto al primo posto per numero di eventi ospitati nel 2023, secondo il report annuale di Icca (International Congress and Convention Association).

    Per la prima volta negli ultimi 10 anni, secondo il database Icca, l’Italia è la seconda destinazione in Europa per congressi associativi internazionali nel 2022 (560 quelli organizzati) e terza al mondo dopo gli Usa.

    È lo scalo di Roma Fiumicino a guidare la volata finale del sistema aeroportuale italiano per un 2024 che, salvo imprevisti, è destinato a essere da record e non solo a livello nazionale.

    Sono online su YouTube i video con le testimonianze di rappresentanti del settore, prodotto del progetto IdEATE European tourism careers

    I ricavi accessori delle compagnie aeree saranno pari a 117,9 miliardi di dollari in tutto il mondo per il 2023 secondo l’ultimo report di IdeaWorksCompany, la principale società di consulenza sulle ancillary delle compagnie aeree, e CarTrawler, fornitore b2b a livello mondiale di noleggio auto e soluzioni di mobilità per il settore dei viaggi.

    Il 20 marzo a Roma il Convention Bureau Italia illustrerà le novità per il 2018. 

    Dal 14 al 16 marzo si è tenuto nel Principato di Monaco il Forum Internazionale del Made in Italy, una grande vetrina per promuovere le aziende italiane sui mercati globali, alla quale hanno partecipato autorita' monegasche ed imprenditori del settore della finanza, moda, enogastronomia, cultura e turismo.

    Palestra delle Professioni Digitali è un percorso formativo intensivo di 5 settimane orientato al Digital Marketing.
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    Secondo l'ISTAT ad aprile si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 105,5), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 110,1 a 110,5). Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo tornando sul livello di luglio 2022, il valore più elevato negli ultimi 10 mesi. Il clima di fiducia dei consumatori cresce invece per il terzo mese consecutivo e raggiunge il valore massimo da marzo 2022. Migliorano i giudizi sulla situazione economica generale e corrente mentre le opinioni sul quadro personale e futuro sono improntate alla cautela. In particolare, con riferimento alle imprese, il clima di fiducia migliora nei servizi di mercato (da 103,9 a 105,5), grazie al contributo positivo dei servizi turistici.

    Il 24 maggio si è svolta a Roma la prima Edizione del “Roma Digital Summit”, organizzato da The Innovation Group, in collaborazione con Roma Capitale e Città Metropolitana di Roma Capitale, nell’ambito delle iniziative previste dal “Digital Italy Program 2023”. Il Summit si è articolato in 5 Sessioni dedicate a: Ecosistema Digitale dell’Innovazione; Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile; Cybersecurity; Turismo e Beni Culturali; Giubileo 2025 con l'obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte dell’innovazione e della trasformazione digitale e delle politiche di innovazione promosse nei territori.Il Direttore di Federturismo Confindustria, Antonio Barreca è intervenuto alla Tavola Rotonda "La digitalizzazione come leva di promozione e innovazione del turismo e dei beni culturali nell'area metropolitana di Roma" per illustrare come il digitale abbia cambiato il settore: turismo smart, innovazione digitale, intelligenza artificiale sono strumenti che daranno un grande impulso al rilancio del settore del turismo.

    Il 27 luglio, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata presentata la seconda edizione del progetto “Valore Paese – Fari” che ha visto la recente aggiudicazione in via provvisoria di 9 degli 11 fari  proposti sul mercato nell’ottobre scorso. Il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi S.p.A Fausto Recchia, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, del Ministro dei Beni e delle  Attività  culturali e del Turismo Dario Franceschini e  del Ministro della Difesa Roberta Pinotti hanno annunciato l’avvio a  settembre del bando di gara promosso dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi S.p.A  per l’affitto  di 20 beni di proprietà dello Stato tra fari, torri ed  edifici storici fino ad un massimo di 50 anni. La gara affiderà in concessione, attraverso un’opera di recupero, questi asset di pregio distribuiti su tutto il territorio nazionale che potranno rivivere come dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla  natura, alla cultura  e all’ambiente in grado di generare  valore economico e sociale. Il portafoglio è costituito oltre che dai Fari tra i quali solo per  citarne alcuni: Faro di Capo Rizzuto, il Faro della Guardia a Ponza il Faro di Punta Polveraio all’Isola d’ Elba, il Faro Formiche a Grosseto e il faro del Po di Goro  in Emilia Romagna anche la Torre Angellara in Campania,  lo Stand Florio a Palermo e  il convento di S.Domenico Maggiore Monteoliveto a  Taranto. Nelle prossime settimane l’Agenzia del Demanio, in  collaborazione con il Touring  Club  e il WWF, darà il via alle giornate #Openlighthouse che ospiteranno i cittadini per visitare le strutture costiere. Parallelamente partiranno nelle regioni interessate gli incontri territoriali rivolti alle associazioni, operatori del settore e privati per far conoscere le opportunità offerte dal bando di gara.
     
     (Per maggiori informazioni: www.agenziademanio.it)

    Il 5 settembre si è tenuta a Bibione la 1^ edizione del ‘G20 delle Spiagge italiane (G20s)’. Ha dato il benvenuto ai 260 partecipanti il sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione, Pasqualino Codognotto, insieme a Antonio Fantin, campione mondiale e recordman paraolimpico. Tra gli interventi anche quello di Mara Manente del Ciset, che ha affrontato il tema ‘Scenari dall’Europa: BlueMed e Blue Economy’, sottolineando come in Italia oltre il 65% delle presenze siano registrate in aree costiere, seguita da Italo Candoni di Confindustria Veneto che ha parlato di ‘Policy Regionali turistiche: osservazioni e modelli di sviluppo.

    Il 12 aprile al Parlamento Europeo di Bruxelles si terrà la conferenza "New Skills Agenda: Career Development in Tourism", organizzata nell’ambito del progetto europeo “Ideate European Careers” di cui Federturismo è capofila che vede la partecipazione di 10 partner provenienti da sei paesi europei (Francia, Belgio, Grecia, Spagna, Finlandia ed Italia) e coinvolge il settore dell'hospitality, food&beverages, agenzie di viaggio, tour operator, parchi di divertimento e musei.

    Il 12 luglio alle 10.00 presso le Poste Italiane, in Viale Europa 175, si terrà il convegno “La nuova domanda di sicurezza nella scelta delle vacanze“. Aprirà i lavori  Edoardo Colombo Innovation and Tourism Consultant, il Presidente di Pragma Danilo de Candido presenterà la ricerca  “Le nuove gerarchie di scelta della vacanza. Opportunità e minacce per la domanda turistica degli italiani.” Interverranno inoltre Antonio Preiti Direttore Sociometrica, Rocco Mammoliti Responsabile sicurezza informatica – Servizi informativi di Poste Italiane, Alberto Peruzzini Direttore di Toscana Promozione Turistica per presentare il caso Toscana e Paolo Cerza Responsabile servizi digitali per la Pubblica Amministrazione di  Poste Italiane.
     
    (Per maggiori informazioni: www.pragma-research.it)

    Il 23 luglio alle 21.00 presso il Teatro Antico di Taormina si terrà la serata di Gala Taomoda Awards, a conclusione di una settimana di eventi dedicati alla rassegna  Taomoda 2016 patrocinata, tra gli altri,  dalla Camera Nazionale della Moda italiana e da Federturismo. Ospite d’onore sarà l’Ambasciatore Kazuyoshi Umemoto  in occasione  del 150° Anniversario dei rapporti commerciali  tra Italia e Giappone e in rappresentanza di Federturismo interverrà il Vice Presidente Antonello De Medici. Durante il Gala saranno consegnati i Tao Awards a personaggi del mondo dello spettacolo, della musica, del turismo e della cultura, selezionati dalla commissione composta da giornalisti ed esperti di settore e che saranno annunciati nel corso della conferenza stampa di presentazione che si terrà a Taormina il 13 luglio alle ore 10.30 nei saloni di Palazzo Calanna – La Baronessa.
     
    (Per maggiori informazioni: www.taorminamoda.it)

    Il 14 giugno alle 10.30 presso il Teatro La Fenice di  Venezia  Federturismo e l’Ambasciata dell’India organizzano l’India-Italy Tourism Forum. Ai lavori della mattinata parteciperanno, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dorina Bianchi, l’Ambasciatore dell’India in Italia Anil Wadwa; Federico Caner Assessore al Turismo della Regione Veneto e Renzo Iorio Presidente di Federturismo. Il pomeriggio alle ore 15.00 i lavori si articoleranno in 4 panel su mobilità, tour operating, destinazioni di lusso,  digitalizzazione e start up e saranno moderati da Antonello De Medici.

    (Per maggiori informazioni e per iscriversi:https://www.eventbrite.it/e/biglietti-india-italy-tourism-forum-25770352819)

    Il 14 luglio alle 11.30 a Roma  presso il Coni il Comitato di Roma 2024 in collaborazione con Unindustria, l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Federalberghi Roma organizzano “Comitato Roma 2024 - il ruolo della ricettività” per condividere l’importante ruolo della ricettività alberghiera all’interno della candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024.
     
    (Per maggiori informazioni e per iscriversi:info@alberghiconfindustria.itturismo@un-indiustria.it)

    Il 15 settembre alle  17.30 a Roma presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare “Caio Duilio”, l’Agenzia del Demanio e Difesa Servizi presenteranno il bando 2016 “Fari, torri ed edifici costieri”  nuove opportunità per il riuso del patrimonio pubblico: i gioielli del mare in affitto fino a 50 anni. Dopo l’apertura del lavori da parte del Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e dell’Amministratore Delegato Difesa e Servizi interverranno Andrea Napoletano Capo Segreteria Tecnica del Ministro MISE, Alberto Miglietta Amministratore Delegato CONI Servizi, Giorgio Palmucci Presidente AICA (Ass. Italiana Confindustria Alberghi)e  Lamberto Mancini Direttore Generale Touring Club Italiano. Concluderà l’incontro il Sottosegretario al Ministero della Difesa Gioacchino Alfano.
     
    (Per maggiori informazioni: www.agenziademanio.it; per iscriversi dg.eventi@agenziadeldemanio.it)
                     

    Il 17 maggio presso Confindustria Bari e BAT, si è svolta la decima tappa del roadshow  di Confindustria Digitale #TERRITORIDIGITALI, realizzata con il patrocinio, tra gli altri, anche di Federturismo. La discussione centrale  è stata svolta da Carlo Purassanta , AD Microsoft in qualità di Presidente dello Steering Committee Piattaforme di Filiera per le PMI di Confindustria Digitale e da testimonial rappresentanti di imprese associate a Confindustria Digitale. Nel corso dell'incontro è emerso che la trasformazione digitale delle Pmi è il fattore strategico per espandere il potenziale di crescita e competitività dell’economia italiana.  Il cloud computing, il lavoro in mobilità, il digital marketing, ha sottolineato Purasanta, possono portare le aziende a costruire nuove relazioni, a diventare più rilevanti, ad aprirsi all’e-commerce, a migliorare le proprie competenze, a diventare più flessibili, a internazionalizzarsi e a rendere più efficienti i processi interni. I dati sulla digitalizzazione della Puglia evidenziano potenzialità importanti per superare i ritardi, valorizzare le best practices locali e puntare su un grande processo di trasformazione digitale delle imprese come fattore di rilancio dell’intera regione. Presente anche l’Assessore all’Innovazione tecnologica del Comune di Bari, Angelo Tomasicchio, che ha sostenuto come negli ultimi dieci anni il mercato tradizionale sia stato stravolto dai nuovi modelli di business fondati sul digitale. In realtà la Puglia e la terra di Bari sono in grande fermento, contando già diverse centinaia di aziende in rete e un numero impressionante di start up. La PA, dal canto suo, non può stare a guardare e deve fare la sua parte per erogare servizi sempre più efficienti e diventare interlocutore affidabile delle imprese e dei soggetti attivi sul territorio. Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale, ha spiegato nel suo intervento introduttivo che per il nostro Paese aiutare le Pmi a innovare e diventare competitive è ormai una priorità che va affrontata in modo sistemico. Domenico Favuzzi, presidente di Confindustria Puglia ha invece sottolineato che “la Puglia oggi rappresenta un laboratorio molto interessante basti pensare alle tante imprese del settore turistico che hanno saputo puntare su qualità e mercato internazionale.Senza dimenticare la presenza importante di tante startup, alcune di gran successo, e la collaborazione con il mondo universitario che sta iniziando a ridare slancio all’intero settore industriale. Attraverso gli interventi di tecnici delle aziende associate a Confindustria Digitale (Avaya, Cisco, Fastweb, Google, Gruppo Pragma, HP, IBM, INebula, Microsoft, Sesa Spa, Sorint Lab, Telecom Italia, Torino Wireless, Transcom) il dibattito ha poi approfondito i passaggi cruciali che trasformano un’azienda tradizionale in un’azienda digitale. Nella sessione pomeridiana, i partecipanti, divisi in 4 tavoli di lavoro, hanno potuto approfondire temi legati alle specifiche esigenze di innovazione digitale del territorio, quali sanità digitale; turismo e agroalimentare, open Innovation e alternanza scuola-lavoro.
     
    (Per maggiori informazioni: segreteria@confindustriadigitale.it

    La Fondazione Italia Cina e la Regione Emilia Romagna organizzano un webinar di presentazione della nuova edizione del Rapporto annuale CINA 2020. Il seminario digitale, organizzato, in collaborazione con ART-ER e con la Camera di Commercio Italo Cinese, è in programma giovedì 17 settembre alle ore 10.30.
    Il Rapporto – elaborato dal CeSIF, il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina -, è il più completo e citato outlook sulla Cina attualmente presente in Italia, finalizzato a mostrare le prospettive per le imprese italiane in Cina.

    Fratelli d’Italia organizza, il 18 ottobre a Catania presso Palazzo Platamone, la seconda edizione degli “Stati Generali del Turismo”. L’iniziativa riunirà i più autorevoli operatori ed esperti del settore per discutere su come valorizzare la più importante risorsa della nostra Nazione. L’intervento del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è previsto alle ore 12.00. Sul palco si alterneranno tra gli altri: il sindaco di Catania Salvo Pogliese, il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci, il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè, il presidente di Confesercenti turismo Vittorio Messina, il direttore generale di Federturismo-Confindustria Antonio Barreca, il vicepresidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli. Per Fratelli d’Italia saranno presenti, tra gli altri, i vicepresidenti della Camera e del Senato Fabio Rampelli e Ignazio La Russa, i capigruppo dei deputati Francesco Lollobrigida e dei senatori Luca Ciriani e il capo delegazione a Bruxelles Carlo Fidanza. 

    Il 19 aprile alle 11.00, presso la Sala delle Colonne dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, si terrà l’evento organizzato nell’ambito del Master in  “Turismo e Territorio: Economia, Marketing, Eco-sostenibilità” della LUISS School of Government in occasione della presentazione del volume “Istituzioni e politiche del turismo”, a cura di Carmela Decaro, ordinario di Diritto pubblico comparato e Direttore del

    Il 19 luglio alle 12.00 presso l’UNA Hotel Cusani di  Milano  si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra il Convention Bureau Italia e Una Hotels &Resorts. Interverranno Carlotta Ferrari, Presidente del Convention Bureau Italia, Elena David Amministratore Delegato UNA Hotels &Resorts e Gianni Bastianelli Direttore Esecutivo dell’Enit.

    (Per maggiori informazioni: francesca@conventionbureauitalia.com

    L’incremento negli ultimi anni dei flussi degli stranieri e il crescente interesse nei confronti del nostro Paese sia da parte di investitori istituzionali, sia degli operatori internazionali sono segnali positivi che richiedono un salto di qualità nella gestione delle destinazioni. Il cambiamento istituzionale in atto coinvolge anche il turismo ed è un’ottima opportunità per creare condizioni più idonee al rafforzamento della competitività dei territori, delle imprese e della necessaria collaborazione tra pubblico e privato. Saranno questi alcuni temi di cui si discuterà al convegno “Nuovi modelli di Governance per il turismo italiano” che si terrà il 19 maggio alle 9.00 presso la Sala delle Colonne della Luiss Guido Carli, in Viale Pola 12. Agli indirizzi di saluto del  Rettore della Luiss Massimo Egidi seguiranno tre sessioni moderate dal Direttore del Master in Tourism Management della Luiss Business School Matteo Caroli. Nella prima il Direttore Generale Turismo del Mibact Francesco Palumbo; il Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo Ignazio Abrignani  e il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio parleranno della necessità di una nuova governance istituzionale per il turismo. Seguirà la visione degli operatori che vedrà protagonisti Gianfranco Battisti, Direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e Alta Velocità di Trenitalia SpA; Luca Battifora, CEO Hotelplan Italia; Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing Atlantia e Autostrade per l'Italia e Patrizia Sembrebene, Vicepresidente AIM Group International S.p.a.  Sul tema dell’attrazione degli investimenti  interverranno il Presidente Luiss Business School Luigi Abete; il Responsabile Divisione Banca dei Territori - Intesa Sanpaolo Stefano Barrese; l’Amministratore Delegato di Invitalia Domenico Arcuri; Silvia Romanelli Partner  BonelliErede e  Carlo Gagliardi Principal Investindustrial.
    Concluderà i lavori il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni.

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    (Per maggiori informazioni e per iscriversi:eventi@federturismo.it