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    Secondo il Rapporto annuale di Federculture 'Una strategia per la Cultura. Una strategia per il Paese', edito da 24OreCultura e presentato ai Ministri dei Beni culturali e del Lavoro Massimo Bray ed Enrico Giovannini e al Sindaco di Roma Ignazio Marino nel corso dell’Assemblea di Federculture emerge che per la prima volta dopo 10 anni, gli italiani spendono meno in cultura.

    Trivago, nel suo primo rapporto sulle abitudini al consumo dei viaggi e vacanze estive, ha analizzato le tendenze alla prenotazione online dei viaggiatori per la prossima estate sulla base delle richieste alberghiere che vengono effettuate sul portale nel periodo tra giugno e settembre. Da quest’indagine emerge che mentre il 18%  degli italiani preferisce prenotare il  viaggio sotto data,  tedeschi, olandesi e nord europei prenotano con almeno 3 settimane di anticipo Gli olandesi (19%), i turisti del nord Europa (18%) e i tedeschi (17%) prenotano anche con un anticipo  di 2-3 mesi.

    I soggiorni più lunghi vengono ricercati  dai tedeschi (10 giorni) e dai Paesi del nord Europa (8-9 giorni). Mentre gli italiani si accontentano di una vacanza di 8 giorni insieme ad inglesi, francesi, spagnoli e olandesi. In fondo alla classifica, gli americani che dedicano alle vacanze estive esattamente 7,6 giorni di media, un periodo di durata inferiore rispetto alla media europea di 8,4 giorni.

    Tra i Paesi extraeuropei, sono gli americani, i turisti che in vacanza sembrano non badare a spese, con una media di 680 euro per camera doppia a settimana. Tar gli europei sono gli inglesi i turisti che spendono di più con una spesa media di 668 euro per camera doppia a notte per un soggiorno medio di 7 notti. Seguono i turisti del nord Europa (662 euro), tra i quali spiccano tra tutti i norvegesi che, con un budget destinato al soggiorno in hotel di 826 euro, si classificano come il Paese che spende di più in assoluto per le vacanze estive. Ci sono poi  i tedeschi (653 euro), gli spagnoli (643 euro) e i Paesi Bassi (606 euro). Nella fascia dai 600 ai 500 euro si posizionano gli italiani e i francesi.

    (Per maggiori informazioni: www.trivago.it)

    Secondo la Banca d’Italia la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di marzo 2013 un saldo netto positivo di 513 milioni di euro, a fronte di uno di 561 milioni nello stesso mese dell'anno precedente.  Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, 1.859 milioni, sono diminuite del 5,4% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.346 milioni, si sono ridotte del 4,2%.

    Inoltre, nel periodo gennaio-marzo 2013 si è registrato un avanzo di 1.057 milioni di euro, a fronte di uno di 1.011 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 5.006 milioni, sono diminuite del 3,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 3.949 milioni, si sono ridotte del 5,1%.

    Nel primo trimestre 2013 la spesa degli stranieri provenienti dall'Unione europea si è ridotta dell'8,2%, mentre è cresciuta del 3,2% quella dei viaggiatori provenienti dai paesi esterni all'Unione. Nello stesso periodo le spese degli italiani che si sono recati nei paesi Ue ed extra Ue si sono ridotte, rispettivamente, del 9 e dell'1,9%.

    (Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it) 

    Secondo l’ultima indagine congiunturale del Ciset  tra maggio e ottobre 2013 si registrerà una diminuzione dei turisti stranieri a fronte di una contrazione più consistente per i turisti italiani in Italia.
    Gli arrivi stranieri dovrebbero calare dell'1,6% rispetto allo stesso semestre del 2012, mentre le presenze dell'1,8%.
    La diminuzione dei flussi di turisti italiani dovrebbe toccare il 7,6%, mentre le presenze dovrebbero contrarsi dell'8%. Previsioni pessimistiche anche per l’andamento del fatturato del turismo in Italia (-7,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
    Tra i principali mercati di origine della domanda, in leggero aumento i turisti tedeschi, così come gli statunitensi e i giapponesi, mentre in diminuzione i francesi e i britannici.
    Tra i mercati esteri emergenti segnalati dagli stessi intervistati, dinamiche fortemente positive sono attese per i turisti provenienti dai paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), dell’Europa dell’Est (Polonia) e dell’Argentina.
    Tra i prodotti turistici preferiti per l’estate 2013 i primi posti sono occupati dall’agriturismo e il turismo verde, il turismo culturale e d’arte e il turismo fitness e benessere.
    Nuovamente positivo l’andamento del turismo crocieristico, pressoché stabile il turismo balneare, mentre in leggera flessione i soggiorni in montagna e al lago, come pure il termale tradizionale.
    Contrazione, infine, per il turismo congressuale e d’affari che, oltre al calo fisiologico stagionale, continuano a scontare gli effetti della congiuntura economica negativa.

    (Per maggiori informazioni: www.unive.it/ciset) 

    Secondo il monitoraggio dell'Enit, pubblicato sull'ultimo numero di 'Italia Magazine' la rivista dell'Agenzia,  l'Italia resta una delle destinazioni preferite  dai giapponesi in questi ultimi 20 anni. Le città d'arte e i siti Unesco sono considerati una garanzia, ma le tappe da non perdere sono Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Milano, inserite in quasi tutti i pacchetti turistici.

    In occasione del Festival di antropologia del contemporaneo tenutosi a Pistoia dal titolo “Dialoghi sull’uomo”, dedicato quest’anno al tema del viaggiare, il Touring Club Italiano ha presentato, in collaborazione con SWG, una nuova indagine sull’evoluzione del turismo dalla quale è emerso che, nonostante la crisi, gli italiani continuano a concedersi almeno una vacanza all’anno.

    L’ultima analisi dell’Osservatorio Acquisti CartaSi, relativa alle spese con carta di credito che gli italiani hanno effettuato nel mese di  aprile, ha reso noto una crescita del settore turistico pari all'1,7%, rispetto allo stesso mese del 2012.

    Secondo il Barometro Vacanze realizzato da Ipsos-Europe Assistance  solo il 53% degli italiani (10 punti percentuali in meno rispetto al 2012) quest’estate prevede di concedersi la meritata vacanza. Il 20% degli italiani consulta i social network per scegliere la destinazione delle proprie vacanze e il 49% degli italiani in partenza usa internet per prenotare.

    Dallo studio di Srm, Centro studi Intesa Sanpaolo, presentato il 30 maggio dal Direttore generale Massimo Deandreis, in occasione del ventennale di  Federturismo Confindustria, emerge che in un contesto di turismo mondiale in continua crescita (+4% nel 2012) l’Italia è ancora ben posizionata: è  quinta nel mondo con 47,4 milioni di arrivi e con un impatto sul Pil del 5,4%, preceduta da Spagna e Francia che superano il 6%.

    Secondo l’Italian Hotel Monitor nel mese di marzo si è registrata una  crescita dell’occupazione delle camere in hotel: Milano è al vertice della performance, con il 71,5% seguita da Roma con il 70,5%. I numeri confermano i vantaggi del mix turismo d’affari e leisure e gli effetti positivi della successione da Papa Benedetto a Papa Francesco. Roma ottiene un incremento di 5,1 punti di R.O. mensile. Per gli alberghi a 4 stelle, l’indice medio di R.O. si colloca al 63,1% mentre il prezzo medio è di 105,55 euro. I prezzi degli alberghi a 3 stelle registrano una contrazione del 4,4% e risultano mediamente inferiori di quasi il 50% rispetto a quelli a 4 stelle.