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    Da un’ indagine condotta da Unioncamere Isnart in collaborazione con OITSA, l’Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato, presentata il 16 luglio a Roma presso la sede dell'Enit, emerge che in Italia il volume d'affari generato dal turismo sociale è passato da 1,4 miliardi di euro a 762 milioni mentre il numero delle vacanze da 2,3 milioni è sceso a 1,3 milioni. Per quanto riguarda l'offerta turistica se nel 2011 le imprese ricettive che si erano affidate al circuito TSA, relativo ai soggiorni e ai viaggi di studio, erano state 3 mila (4% del totale), di cui 2500 censite nel circuito dei Buoni vacanza, oggi sono scese a 1.200 (1,6%) con un calo del 2,4%.

    L'Osservatorio turistico della Montagna realizzato da Trademark Italia prevede per questa estate un calo del movimento di turisti dell'8%, con punte del 12%. Complessivamente, il 62,6% degli intervistati pensa che la stagione estiva subirà una flessione di movimento e fatturato, il 33,9% prevede un'estate in tenuta mentre un esiguo 3,5% stima un andamento positivo e in crescita. Quattro operatori su 10 affermano però che il movimento straniero sarà stabile e addirittura 2 su 10 prevedono una crescita.

    La Iata segnala nel 2012 una crescita del 4,9% del traffico mondiale passeggeri. In totale i passeggeri trasportati sono stati 3 miliardi, le partenze, a livello mondiale, sono cresciute dello 0,7% raggiungendo i 31,2 milioni. L'associazione prevede che il traffico aereo di linea, espresso in pkr, ( passeggeri per Kilometri percorsi) crescerà del 4,8% nel 2013.

    Secondo un sondaggio realizzato da Hotels.com il 93% degli italiani quest’estate si concederà almeno una settimana di vacanza, il 42% tra i 7 e i 14 giorni, il 30% circa tre settimane, solo un 10% potrà concedersi un mese e più lontano da casa. Se il 74% dei nostri connazionali andrà in una località marittima, il 9% preferirà la montagna, l’8% andrà al lago, mentre il 5% si orienterà verso la visita delle città d’arte. Il 56% degli intervistati ha dichiarato che trascorrerà le vacanze nel nostro Paese, principalmente nel nord Italia (30%), seguito a pari merito dal centro e dal sud (24%) e dalle isole (22%). Chi invece andrà all’estero (44%), viaggerà principalmente in Europa (72%) e in Asia (21%). L’hotel è la sistemazione preferita per l’estate 2013 dal 36% degli italiani; seguono le case in affitto (23%) e quelle di proprietà (18%), i bed&breakfast (12%) e, complice forse la crisi, l’ospitalità offerta da amici (9%). Il campeggio scelto solo dal 2% degli intervistati, sembra in declino nelle preferenze dei vacanzieri. La spesa media per le vacanze si manterrà, per il 48% degli italiani, sui livelli dello scorso anno: il 35% degli intervistati spenderà tra i 500 e i 1.000 euro, il 29% tra i 1.000 e i 1.500, il 17% meno di 500, il 12% tra i 1.500 e i 2.000, mentre solo l’8% ha messo a budget più di 2.000.

    (Per maggiori informazioni: www.hotels.com)

    Secondo il  Global Barometer di Ufi, l'associazione mondiale dell'industria fieristica, che ha interpellato 217 aziende di organizzazione fiere, 3 società su 4 si aspettano un aumento di fatturato per la prima metà del 2014. Il trend, per la prima volta positivo dal 2008, si estenderà anche alle realtà europee, che andranno così ad allinearsi a quelle asiatiche, in crescita, con la sola eccezione del 2012, dal 2010. In Europa infatti, il 70% degli 87 organizzatori fieristici intervistati prevede per il 2014 un aumento di fatturato, il 15% si è mostrato indeciso, mentre il 4% si è dichiarato pessimista, a fronte di un precedente 15%.

    Secondo i dati dell’indagine dell'Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e Isnart, questa estate partiranno 23,4 milioni di italiani, 4 milioni in meno rispetto al 2012. Il 41% degli italiani che ha svolto o pianificato una vacanza nel 2013 ha ridotto il numero di viaggi: il 13%, ha privilegiato destinazioni più convenienti, in particolare sotto il profilo dell'alloggio, il 9% ha scelto di risiedere presso abitazioni private.

    Secondo un’indagine del Touring Club Italiano, quest’estate il 75% degli italiani  che si concederà una vacanza opterà per soggiorni della durata media di 13 giorni entro i confini nazionali. Le regioni preferite saranno: Trentino-Alto Adige (20%), Puglia (14%) e Toscana (13%). Il 25% che, invece, sceglierà l’estero propenderà  per la Francia (16%), la Grecia (12%), la Spagna (9%) e la Croazia (7%) mentre il primo Paese extraeuropeo per numero di preferenze saranno gli Stati Uniti d’America (5%).

    L’Annuario Statistico 2013, curato dal ministero degli Esteri, rende noto che nel 2012 sono stati 1.872.394 i visti rilasciati in Italia, con un incremento del 9% rispetto all'anno precedente. I visti rilasciati per turismo sono stati 1.364.147 (+15% rispetto al 2011) mentre quelli rilasciati per affari hanno raggiunto quota 202.779 (+ 5%).

    I primi Paesi sono Russia (631.353), Cina (285.885), Turchia (116.567) e India (78.581). Più o meno stabile la percentuale di visti concessi per motivi di studio (pari a 49.800) mentre nel 2012 si è registrato un netto calo dei visti rilasciati per lavoro autonomo (-21% rispetto al 2011) e per lavoro subordinato (-34%). A livello europeo, l'Italia si posiziona alle spalle di Francia (con oltre 2 milioni e trecento) e Germania (1.956.422) mentre la sola attività di concessione del documento ha prodotto a favore dello Stato entrate pari a 93 milioni di euro.

    (Per maggiori informazioni: http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2013/07/20130710_Annuario_2013_Valensise_Farnesina.htm)

    Secondo gli ultimi dati disponibili della Business Travel Survey di Uvet American Express nei primi sei mesi del 2013 le trasferte di lavoro sono cresciute del 2% rispetto all’analogo periodo del 2012, a fronte, però, di una riduzione del 4% della spesa media. A trainare questo lieve incremento sono soprattutto le mete intercontinentali (+6%), mentre segnali di sofferenza provengono dal mercato europeo, dove le trasferte aeree sono diminuite del 2%, e da quello nazionale che ha evidenziato una riduzione degli spostamenti dell’8%. La spesa in viaggi aerei è diminuita  grazie al minor costo dei biglietti ridottosi mediamente del 6% sui voli intercontinentali, del 5% su quelli nazionali e del 3% su quelli europei.

    (Per maggiori informazioni:  http://www.uvetamex.com/media/105996/bts_2013-online_version-definitiva.pdf)

    Secondo la Iata il traffico aereo nel mese di maggio ha registrato un incremento del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2012. La crescita è stata guidata dai mercati emergenti, anche se appare incoraggiante l’incremento riportato dall’Europa, da sempre regione guida nell’aviazione commerciale.