In occasione del Festival di antropologia del contemporaneo tenutosi a Pistoia dal titolo “Dialoghi sull’uomo”, dedicato quest’anno al tema del viaggiare, il Touring Club Italiano ha presentato, in collaborazione con SWG, una nuova indagine sull’evoluzione del turismo dalla quale è emerso che, nonostante la crisi, gli italiani continuano a concedersi almeno una vacanza all’anno.
Lo studio ha individuato cinque diversi stili di viaggio che, a grandi linee, tratteggiano la segmentazione attuale dell’offerta di turismo. Il 48% degli intervistati (per lo più tra i 35-54 anni) viaggia per conoscere, poco più del 30% viaggia per “sentire” il 32% per incontrare il 31% per dimenticare, il 17% degli per provare il brivido dell’avventura.
Quanto ai fattori che influenzano la scelta di una meta, prevale l’aspetto salutare e del benessere (76%). Grande importanza riveste anche l’aspetto più culturale della vacanza (64%) e la ricerca di relax (61%). Seguono motivazioni quali il divertimento (52%), l’avventura (30%) e la possibilità di praticare sport (19%).
Riguardo agli stili di vacanza, il 50% del campione ha dichiarato di essere attratto dalla formula “tutto compreso”, il 23% è interessato all’aspetto solidale del viaggio.
Nel dettaglio l’Italia è stata visitata dal 92% degli intervistati, l’Europa occidentale dal 73% mentre quella orientale dal 34%, il Nord Africa dal 22% (il resto del continente africano solo dal 9%), gli Stati Uniti e Canada dal 19%, l’America centrale e meridionale dal 14%, l’Asia dal 13% di viaggiatori italiani e l’Oceania dal 2%.
I più giovani viaggiano maggiormente all’estero, soprattutto in Europa (l’82% degli intervistati tra i 18 e i 34 anni ha confermato di aver visitato mete europee).
(Per maggiori informazioni: www.touringclub.it)