Dallo studio di Srm, Centro studi Intesa Sanpaolo, presentato il 30 maggio dal Direttore generale Massimo Deandreis, in occasione del ventennale di Federturismo Confindustria, emerge che in un contesto di turismo mondiale in continua crescita (+4% nel 2012) l’Italia è ancora ben posizionata: è quinta nel mondo con 47,4 milioni di arrivi e con un impatto sul Pil del 5,4%, preceduta da Spagna e Francia che superano il 6%.
Nonostante nel 2012 siano stati 98 milioni i turisti giunti in Italia, sia italiani che stranieri, il Belpaese ha registrato un calo del 5% negli arrivi, del 6% nelle presenze e del 7% in termini di fatturato. Lo studio segnala un andamento in discesa del comparto con un calo del 5,4% lo scorso anno di cui si è reso protagonista il turismo interno (-9,9% gli italiani rispetto al –0,1% stranieri). Sono gli stranieri soprattutto a spendere (32 miliardi) e in particolare nel Mezzogiorno (+5,4% di spesa) per una media di 90,2 euro al giorno contro i 59,2 degli italiani. Le regioni in cui spendono di più sono Lazio, Lombardia, Liguria e Friuli. Lo studio dimostra infine che le regioni meridionali, grazie alla varietà di turismi sviluppabili ha, secondo la ricerca, una grossa potenzialità di attrarre flussi internazionali.
(Per maggiori informazioni: www.sr-m.it)