Il Parlamento ha approvato, il 27 aprile, il Recovey Plan italiano. A turismo e cultura sono destinati 8,13 miliardi (6,68 del Pnnr e 1,46 del Fondo complementare per gli investimenti) su un totale di 222,1 miliardi totali del Piano, a cui andranno ad aggiungersi altri 26 miliardi da spendere entro il 2032 per opere ad alto valore turistico come l’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria e quella tra Milano e Venezia. E’ previsto un ampio programma di misure di ristrutturazione degli asset chiave turistici e culturali, interventi sui borghi, in contrasto all’overtourism, la spinta sulla digitalizzazione, la valorizzazione di grandi eventi come la Ryder Cup 2022 e il Giubileo del 2025, e il sostegno alle strutture ricettive.
Il Parlamento Europeo, il 28 aprile, ha approvato il Digital Green Pass promosso dalla Commissione europea utile a far ripartire i viaggi internazionali in Europa, ma Bruxelles vuole che congiuntamente l’Ue offra la “possibilità di effettuare test universali, accessibili, opportuni e gratuiti”. La richiesta – che sarà il tema dei negoziati con il Consiglio europeo – serve proprio ad evitare che chi non ha potuto o voluto vaccinarsi – o chi è ancora in attesa – e deve ricorrere al test per provare la negatività al Sars-CoV-2, sia costretto a multipli e onerosi pagamenti per i tamponi, cosa che risulterebbe discriminante rispetto alla gratuità della vaccinazione.
Il 27 aprile si è tenuto il talk “I motori per la ripresa: il settore alberghiero e il turismo nell’estate 2021” in cui si è parlato delle misure per il rilancio del settore, a fronte di 237 milioni di presenze in meno nel 2020. Per essere pronti ad accogliere i turisti stranieriè’necessario ripensare le forme della ricettività, individuare le strategie per garantire un’esperienza di eccellenza nell’arte del servizio e valorizzare il territorio, disegnando un percorso esperienziale che contribuisca a rafforzare il brand Italia. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, il Presidente dell’ Enit Giorgio Palmucci e il Sindaco di Venezia Brugnaro.
Il 29 aprile si è svolto il webinar dal titolo “Oltre le chiusure. La sfida della competitività e l’Italia che riparte” organizzato dall’Istituto perla Competitività, Icom. Il dibattito ha preso spunto dallo studio curato dalla società di analisi e ricerche di mercato Ipsos in merito all’impatto causato dall’emergenza sanitaria sui settori dell’economia italiana maggiormente colpiti dalla pandemia e dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19.
Il Decreto Riaperture scatena lo sconcerto e la rabbia delle imprese e dei professionisti del settore dei congressi e degli eventi. Il comparto che ha un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi, produce un giro di affari di 65,5 miliardi, genera 15,5 miliardi di entrate tributarie e che dà lavoro a oltre 570.000 persone si trova ancora una volta fermo, assistendo però alla ripartenza di altri settori che comportano aggregazione di persone.