Si è svolta il 4 maggio la riunione dei Ministri del Turismo del G20, riuniti sotto la Presidenza italiana, alla presenza del ministro Massimo Garavaglia. Nella bozza del documento discusso dai Ministri si sottolinea come il turismo sia uno dei settori più colpiti dalla pandemia: gli arrivi internazionali sono in calo del 73% a livello globale nel 2020 e quasi 62 milioni i posti di lavoro persi a livello globale. Ripristinare la fiducia nei viaggi, consentire la ripresa economica, imparare dall'esperienza della pandemia e dare priorità a un'agenda di sviluppo sostenibile nel guidare il turismo futuro: queste le azioni indicate nella bozza.
Le parole del Premier Draghi in occasione del G20 del Turismo sono molto importanti per restituire fiducia al settore e dare un segnale chiaro ai viaggiatori che ci guardano da tutto il mondo: l’Italia riparte, anche nel turismo.E’ un segnale molto importante quello che è arrivato oggi dal Premier Draghi e dal Ministro Garavaglia, abbiamo delle date, la metà di maggio per il pass nazionale e dalla seconda metà di giugno quello europeo. – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Tanto più adesso però dobbiamo farci trovare pronti con un percorso chiaro su riaperture, orari, servizi ecc. Ad oggi ci sono ancora troppe incognite per le prossime settimane e questo rallenta la ripartenza. Per il turismo serve programmazione.
Nel settore delle strutture ricettive religiose in Italia secondo i dati del Rapporto 2021 dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, sono scomparsi in maniera irreversibile 22mila posti letto, ovvero il 10% di quelli finora destinati all’ospitalità spirituale o turistica, per studenti, lavoratori, gruppi e famiglie. L’assenza di ospiti e i pesanti costi fissi hanno costretto congregazioni, diocesi e associazioni a chiudere i battenti di centinaia di strutture per destinarle ad altri usi, se non addirittura a liberarsene.
Pur di andare in vacanza, il 74% degli italiani rinuncerebbe a trovare il vero amore secondo un’indagine di Booking.com condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi e territori. L’amore per i viaggi si è rivelato talmente forte che i due terzi degli intervistati (e il 63% dei nostri connazionali) sceglierebbero una vacanza piuttosto che una promozione di lavoro, e più della metà (54%) sceglierebbe un viaggio rispetto a una cena con tutta la famiglia, nonostante i tanti mesi di interazioni limitate con i parenti. Questo dato sale al 62% in Italia.
A marzo i passeggeri transitati negli aeroporti italiani sono stati 1.607.506, con un calo del 22,8% rispetto al marzo 2020 e dell’88,5% rispetto al marzo 2019 secondo le statistiche mensili di Assaeroporti, che da questo mese fanno riferimento anche al 2019, ultimo anno non influenzato dagli effetti derivanti dalla pandemia da Covid-19. In calo anche i movimenti di aeromobili (-11,1% rispetto al 2020 e -70% rispetto al 2019).