Il Parlamento ha approvato, il 27 aprile, il Recovey Plan italiano. A turismo e cultura sono destinati 8,13 miliardi (6,68 del Pnnr e 1,46 del Fondo complementare per gli investimenti) su un totale di 222,1 miliardi totali del Piano, a cui andranno ad aggiungersi altri 26 miliardi da spendere entro il 2032 per opere ad alto valore turistico come l’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria e quella tra Milano e Venezia. E’ previsto un ampio programma di misure di ristrutturazione degli asset chiave turistici e culturali, interventi sui borghi, in contrasto all’overtourism, la spinta sulla digitalizzazione, la valorizzazione di grandi eventi come la Ryder Cup 2022 e il Giubileo del 2025, e il sostegno alle strutture ricettive.
Tra i progetti quello di un “Hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell’intero ecosistema turistico al fine di valorizzare, integrare, favorire la propria offerta.
FONDI INTEGRATI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE TURISTICHE
Credito fiscale (530 milioni): per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico) alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. Verrà prevista una percentuale di fondo perduto per incentivare gli investimenti in un periodo complesso come quello post Covid.
– Fondo di Fondi Bei (Turismo Sostenibile 748 milioni): Fondo ad effetto leva 1:3 capace
di generare più di due miliardi di investimenti nelle aree: a) del turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi; b) del settore business e dell’offerta turistica top quality; c) nel turismo sostenibile e nell’upgrade dei beni mobili e immobili connessi all’attività turistica. Il Fondo può raccogliere capitale attraverso la partecipazione a iniziative delle istituzioni finanziarie europee per concedere crediti agevolati al settore turistico;
– Potenziamento del Fondo Nazionale del Turismo (150 milioni) destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli alberghi più iconici, al fine di valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana di eccellenza, e favorire l’ingresso di nuovi capitali privati, altri fondi pubblici;
– Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività.
– Partecipazione del ministero del Turismo al capitale del Fondo Nazionale del Turismo,
un fondo di fondi real estate con l’obiettivo di acquistare, rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane (1.500 camere d’albergo), tutelando proprietà immobiliari strategiche e di prestigio e sostenendo ripresa e crescita delle catene alberghiere operanti in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali.
CAPUT MUNDI – NEXT GENERATION EU PER GRANDI EVENTI TURISTICI
La terza azione (500 milioni) volge un’attenzione particolare al patrimonio turistico del Paese sfruttando il volano dei grandi eventi. Attraverso Caput Mundi si è inteso cogliere
un’importante opportunità per sviluppare un modello di turismo sostenibile in uno dei poli di maggiore interesse turistico a livello nazionale e in connessione anche all’evento giubilare. Si vuole creare un itinerario turistico nazionale che muovendo dalla Capitale porti il turismo lungo i percorsi nazionali spesso meno noti, ma non meno unici.
(Per maggiori informazioni: www.governo.it)