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    È giovane, preferisce fare acquisti in fashion&clothing e spende di più, soprattutto per i prodotti del lusso. Torna in Italia il turista cinese, anche se in parte con un profilo differente da quello a cui eravamo abituati nel pre-pandemia. Lo afferma Global Blue nel corso dell’evento “CHINA RESTART. Il ritorno dei turisti cinesi e le prospettive per lo shopping tax free”, organizzato dalla società leader nel tax free shopping presso la propria Lounge di Milano.

    Nell’ambito dello schema di decreto legislativo “Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33” con una dotazione iniziale di oltre un miliardo di euro, approvato il 25 gennaio in Consiglio dei ministri, sono previsti 5 milioni di euro per l’attuazione di misure volte a favorire il turismo del benessere e il turismo lento per gli over 65 (art. 8). La norma è orientata alla tutela dei livelli essenziali delle prestazioni sociali e la salute psicofisica e a favorire il turismo del benessere e il turismo lento e sostenibile per le persone anziane. Nello specifico, l’articolo:

    • promuove la stipula di convenzioni tra le residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e le strutture ricettive, termali, balneari, agrituristiche e i parchi tematici, al fine di assicurare, a prezzi vantaggiosi, la fruizione delle mete turistiche alle persone anziane, anche nei giorni infrasettimanali e nei periodi di bassa stagione;
    • promuove la realizzazione a prezzi vantaggiosi di soggiorni di lungo periodo nelle strutture ricettive situate in prossimità dei luoghi legati al turismo del benessere e alla cura della persona in favore di persone anziane autosufficienti;
    • elabora programmi di “turismo intergenerazionale” che consentano la partecipazione di giovani che accompagnino le persone anziane beneficiarie del punto precedente;
    • promuove iniziative volte a favorire la socializzazione tra persone anziane autosufficienti anche mediante lo svolgimento di attività ricreative e di cicloturismo leggero;
    • elabora la realizzazione di programmi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche presso le strutture ricettive, termali e balneari, favorendone l’accessibilità e la fruizione;
    • promuove, congiuntamente al ministero della Cultura, di concerto col ministero della Salute e previo parere in sede di Conferenza unificata, l’adozione di misure atte a garantire l’accessibilità turistico-culturale negli istituti e nei luoghi della cultura delle persone anziane e, in genere, di quelle non autosufficienti.

    In cinque anni passa dal sesto al primo posto. Convention Bureau Italia: “Momento storico per il paese. Merito anche di progetti e strategie come Italian Knowledge Leaders”.

    SANTANCHÈ: “ESEMPIO DI COME SISTEMA ITALIA SA FARE SQUADRA”

    TEDESCHI INNAMORATI DEL BELPAESE ANCHE GRAZIE ALLA VENERE DI “OPEN TO MERAVIGLIA”

    LA GERMANIA MANTIENE PRIMATO DI PRINCIPALE MERCATO PER L’ITALIA CON QUASI 7 MILIARDI DI SPESA E 13 GIORNI MINIMI DI SOGGIORNO

    Presentati da Global Blue e Retex China gli aggiornamenti sul profilo del turista cinese, il suo comportamento d’acquisto e il sentiment nei confronti delle destinazioni più visitate.

    Il ministro del Turismo Daniela Santanchè è volato a Sofia per partecipare alla 68ma riunione della Commissione regionale Europa dell’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, accolta dall ́ambasciatrice italiana a Sofia Giuseppina Zarra. L'incontro ha messo al centro del confronto alcune delle tematiche che più impattano sul settore, quali il conflitto in Ucraina, l’emergenza climatica, il forte incremento del costo della vita e le carenze di personale. Forte attenzione è stata data anche al tema della formazione. “Tutti argomenti che sono al centro dell'agenda del ministero del Turismo” ha commentato il ministro Santanchè a margine dell'evento, rispetto al quale, ha continuato “ho potuto constatare l'ottimo affiatamento e una significativa unità di intenti e omogeneità di vedute rispetto alle sfide indicate dal segretario generale Pololikashvili”.

    “Il turismo italiano si avvicina a Pasqua a ritmo sostenuto. I dati elaborati dall’Ufficio Studi del ministero per il mese di marzo, infatti, ci parlano di un tasso di prenotazione online delle strutture ricettive superiore rispetto ai maggiori competitor, mentre le prenotazioni aeree crescono del 6% sullo stesso periodo del 2023 – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

    I dati di settembre ci confermano che uscire dall’ottica della stagionalità non è una chimera: con i tanti viaggiatori stranieri, soprattutto francesi, tedeschi e statunitensi, e gli oltre 10 milioni di italiani, possiamo dire che la destagionalizzazione non è pura fantasia, ma una realtà che il ministero ha intercettato e posto tra i punti chiave del nostro piano industriale per il turismo.

    Il ministro del Turismo Daniela Santanchè è intervenuto alla riunione del Consiglio esecutivo del World Tourism and Travel Council (WTTC), il 2 maggio a Milano che ha visto, fra i presenti Julia Simpson, CEO del, Greg O’Hara Fondatore e Direttore Certares e Presidente del Consiglio Esecutivo.

    “Le indagini sul ponte del 1° novembre mostrano come non si riduca, nonostante si tratti di un giorno infrasettimanale, la propensione degli italiani al viaggio, che scegliendo mete domestiche offrono una bellissima attestazione d’amore per la nostra Nazione.

    Al centro dei due giorni di incontri tra il ministro del Turismo Daniela Santanchè e i rappresentanti delle associazioni datoriali maggiormente rappresentative del settore, c’è stato il tema della mappatura delle aziende turistiche per riportarle in una filiera omogenea, un’azione che il Ministro ha fortemente voluto partendo proprio dai codici Ateco, per i quali il Ministero ha recentemente lanciato una consultazione.

    “Il via libera dalle Commissioni attività produttive di Camera e Senato è un segnale importante che mi dà grande soddisfazione. Ringrazio i componenti e i Presidenti delle Commissioni per l’ottimo lavoro svolto, e le associazioni e confederate di categoria che hanno fornito spunti costanti e partecipati. A tutti voi va il mio ringraziamento per la collaborazione e l’interlocuzione proficua, in ogni momento di costruttivo confronto. Sono particolarmente orgogliosa perché finalmente l’Italia, dopo tanti anni, avrà un piano strategico quinquennale che ci consentirà di esprimere le migliori potenzialità del comparto.

    “Dall’analisi degli ultimi dati emersi e dalle prime proiezioni di settembre vediamo come permanga la tendenza dei turisti a scegliere l’Italia come meta per le vacanze nei mesi autunnali, non parliamo solo di turismo domestico, ma anche e soprattutto di arrivi da tutto il mondo con un notevole aumento di presenze statunitensi in questo 2023 che si conferma come l’anno del ritorno dell’Italia nel mercato Usa. Questi dati testimoniano come il piano strategico del MiTur vada nella giusta direzione e che la destagionalizzazione del turismo sia anche una scelta del mercato, tenendo conto che sono oltre 10 milioni gli italiani che hanno scelto settembre per fare una vacanza, grazie al clima mite, generalmente gradevole e ad una diminuzione dei prezzi.”

    Il tour istituzionale in Corea del Sud e Cina ci ha insegnato che c’è tanta voglia d’Italia nel mondo. Che il nostro stile, lo stile italiano, è riconosciuto, ammirato, invidiato ed emulato. Con i nostri imprenditori, che mi hanno accompagnata e che sono stati bravissimi nei vari incontri avuti con gli stakeholder cinesi, credo che ci sia un grande lavoro da fare. Penso che la partnership con la Cina sia una partnership di crescita, sviluppo, e anche di creazione di lavoro e valore per le nostre imprese. Torno quindi in Italia più ricca. Più ricca di un’esperienza che vale la pena fare e grazie alla quale ho imparato a conoscere un Paese che credevo diverso da quello che è. Una Nazione che dobbiamo guardare con attenzione perché sta cambiando anche rispetto a quello che era prima del Covid. Quindi bisogna essere smart nel saperla leggere. Se lo sappiamo fare, se il governo farà la sua parte, io credo che questo diventerà un mercato molto molto interessante” così il ministro Santanchè al termine della conferenza stampa con influencer e giornalisti cinesi a Shanghai, ultima tappa della missione commerciale in Corea del Sud ed in Cina (Seoul, Hong Kong, Macao, Shanghai).

    “Incoraggianti le previsioni dell’Organizzazione mondiale del turismo per il 2024; in particolare la ripresa del turismo cinese conferma l’importanza strategica della missione commerciale del ministero del Turismo di settembre 2023, tesa a rafforzare sinergie con la Cina in ambito turistico proprio nell’ottica della ripresa dei flussi turistici asiatici” commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale del turismo.

    Sono sempre di più, arrivano soprattutto dall’America. E si portano dietro parecchi invitati senza badare troppo a spese: per il sì scelgono soprattutto la Toscana ma sempre di più la Puglia. Prediligono i luoghi insoliti, come le vigne, o le atmosfere da favola, come quelle dei castelli o delle residenze storiche. Perdono quota i tradizionali alberghi e ristoranti. È la fotografia dei matrimoni di stranieri celebrati in Italia nel 2023.
    Il settore del Destination Wedding ha archiviato il 2023 con un fatturato in crescita del 34%: dai 600 milioni di euro del 2022 agli 803 milioni di euro del 2023. Nel complesso si stima che nel 2023 siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il 22,3% in più rispetto al 2022. In crescita le richieste da Australia, Canada, India, Cina, Messico, Singapore, Indonesia. Sulla base delle prenotazioni già acquisite e della conoscenza del mercato, gli operatori prevedono che nel 2024 il trend venga mantenuto, anche se a ritmi più contenuti: l’aumento stimato per l’anno in corso è dell’8,8%, cioè circa 1.200 eventi in più.Sono i principali risultati emersi da un’indagine di Convention Bureau Italia e svolta su un campione di 814 imprenditori della filiera. I risultati sono stati presentati  a Roma alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanché.

    Il 2023 è stato l’anno della definitiva ripresa per il settore turistico, con il ritorno dei viaggiatori internazionali e quote di venduto per le imprese ricettive italiane superiori al 2019. Emerge dallo studio sulle imprese commissionato da ENIT-Unioncamere a ISNART.

    I viaggiatori cinesi tornano in Italia. Il Bel Paese rinomato per l’enogastronomia tipica, le città d’arte e i marchi di moda ora fa gola anche per natura, sport, bleisure e wellness. in Europa nel 2023 - in base alle proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse da European Travel Commission - è possibile aspettarsi circa 6 milioni di arrivi di cui 2 milioni dovrebbero riguardare l’Italia.

    L’Italia fa passi in avanti nello sviluppo del turismo inclusivo. Per la prima volta la Penisola si dota di auto a noleggio adattate che rendono totalmente indipendenti nel viaggio e nella conoscenza del territorio anche da parte di persone con patente speciale in grado di poter fare uso di automezzi appositamente allestiti. La campagna si chiama “La vita indipendente non in vacanza” ed è realizzata da Aism (Associazione italiana Sclerosi Multipla APS ) e accompagnata dal patrocinio di ENIT e FISH (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap). Con l’apprezzamento dei Ministri per le Disabilità e del Turismo. Il progetto si propone di mettere a disposizione delle persone con disabilità in possesso di patente speciale un servizio di noleggio di auto adattate attraverso la piattaforma di Sicily by Car, che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. Entro il 2025, il progetto si propone di raggiungere fino a dieci aeroporti in importanti città italiane come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia, selezionati in base alle esigenze dei passeggeri e alle potenzialità turistiche.

    • Canadesi e australiani tra le Top 10 nazionalità che hanno cercato un pernottamento per l’estate a Venezia, rispettivamente per 2,8 e 2,7 notti
    • Australiani: da gennaio tasso di recovery della spesa tax free del 143% rispetto al 2019 e scontrino medio di 993 euro (+29%)
    • Canadesi: da gennaio ad aprile costante crescita della spesa tax free (+64% nel periodo)
    • Coppia che soggiorna a San Marco il profilo principale del turista a Venezia

    Milano, 22 maggio 2023

    L’estate del 2023 consoliderà la ripresa del turismo internazionale: tanto per le mete di villeggiatura, quanto per le città d’arte. Tra queste, Venezia mostra una particolare attrazione non solo verso le nazionalità solitamente amanti del Bel Paese, ma anche verso quelle abitualmente meno presenti. È il caso di canadesi e australiani, nazionalità emergenti che il report “The Next” di Global Blue – società leader nel tax free shopping - e Lybra Tech - azienda che sviluppa soluzioni tecnologiche basate sui big data per destinazioni turistiche, aziende ed hotel – ha rilevato grazie all’osservatorio privilegiato sui flussi intercontinentali e sulle loro previsioni di prenotazione. Così si scorge che, tra le nazionalità che tra febbraio e aprile hanno cercato un pernottamento a Venezia nel periodo compreso tra giugno e agosto, proprio canadesi e australiani risultano tra le prime dieci nazionalità più attive: i primi con una finestra media di prenotazione di 112,3 giorni per 2,8 notti; i secondi di 113 giorni per 2,7 notti.

    Si è ufficialmente insediato Giuseppe Albeggiani quale amministratore delegato dell’Enit, su indicazione del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

    Auspichiamo che il nuovo Governo colga l'importanza vera del Turismo per il Paese con il suoi peso del 14% di Pil.

    Presentato questa mattina presso Villa Blanc il progetto Destination Management
    Organization Lazio, nato su iniziativa dell’Assessorato al Turismo della Regione Lazio e
    realizzato da Luiss Business School, che ha l’obiettivo di dotare la Regione Lazio di una
    struttura di gestione strategica del turismo, settore trainante per l’economia del territorio.

    Saranno più di 100 gli operatori dei porti turistici e della nautica presenti al prossimo Gala Dinner di Assomarinas, l’Associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e a Federturismo Confindustria, che si svolgerà il 28 maggio, la sera precedente l’apertura del Salone Nautico di Venezia, nello splendido Palazzo Sagredo sul Canal Grande.

    Secondo i risultati dell’Osservatorio Estivo 2023 di Uber in estate, gli italiani hanno utilizzato il servizio anche all’estero, dimostrando la comodità e la capillarità della piattaforma, in particolare in Francia, Spagna e Regno Unito. Mentre il principale paese di provenienza dei viaggiatori Uber in Italia sono gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito e Francia, con alcune provenienze particolari da paesi come Aruba, Gabon, Saint Lucia, Nicaragua e Kazakhstan. Oltre 1,5 milioni di utenti stranieri hanno utilizzato Uber in Italia a partire dall’inizio dell’anno, circa 1 milione nel solo periodo estivo,  sottolineando l’importanza della mobilità condivisa in un contesto globale.  I dati raccolti dall’Osservatorio evidenziano un aumento significativo della domanda di viaggi in Italia rispetto all’anno precedente. Nel confronto tra giugno, luglio e agosto del 2022 e del 2023, si è registrato un incremento del 28% in Italia, ovvero nelle città quali Milano, Roma, Firenze, Torino, Napoli e Bologna, con un picco del 76% in Sicilia, confermando la tendenza positiva del servizio.

    L’Associazione degli industriali e l’istituto di credito confermano il plafond da 1 miliardo di euro per finanziare gli investimenti delle aziende in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale “Industria 4.0”. Nel protocollo d’intesa vengono inseriti nuovi elementi strategici: sviluppo delle filiere 4.0, responsabilità sociale d’impresa, diffusione del welfare aziendale.

    Sarà un'estate in chiaroscuro per il trasporto aereo, con una domanda che si prevede supererà i livelli del pre pandemia, ma con un impatto sui prezzi dei biglietti aerei che crescerà tra il 5% e il 10% rispetto al 2023 secondo quanto riporta Ubs con dati Cirium.

    Estate in chiaroscuro per il trasporto aereo, con una domanda che supererà i livelli del pre pandemia, ma con un impatto sui prezzi dei biglietti aerei che, secondo l'analisi per paese di Ubs, con i dati Cirium, si prevede crescerà tra il 5% e il 10% rispetto al 2023 ed in cui l’Italia sarà il Paese europeo con un’offerta superiore del 15% per posti in vendita da parte delle compagnie aeree rispetto al 2019.

    Dal 2 al 4 ottobre  a Tampa, in Florida, nell’ambito dell’Ibex Show  UCINA Confindustria Nautica ha organizzato il primo Padiglione nazionale, con una rappresentanza qualificata delle aziende italiane leader di mercato nel segmento degli accessori e della componentistica: Besenzoni, F.lli Razeto&Casareto, Gianneschi Pumps and Blowers, Idromar International.Gli Stati Uniti, dove dal 31 ottobre al 4 novembre si terrà il Fort Lauderdale Boat Show con la presenza di una collettiva di aziende italiane sempre organizzata da ICE Agenzia in collaborazione con UCINA, rappresentano il primo mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore.

    UCINA Confindustria Nautica, ha accolto l’invito da parte della Columbus Citizens Foundation partecipando alle celebrazioni del 75° Columbus Day di New York, dal 12 al 14 ottobre, con una delegazione che annovera  il Presidente Saverio Cecchi, il Vice Presidente Andrea Razeto, e i rappresentanti istituzionali del territorio Ilaria Cavo, Assessore alla Comunicazione, alla Formazione e alle Politiche giovanili e Culturali della Regione Liguria, e Laura Gaggero, Assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale del Comune di Genova.

    UCINA insieme ad Agenzia ICE  partecipa con uno stand istituzionale (Hall 7 A /G01) alla 49° edizione del Boot di Düsseldorf in programma fino al 28 gennaio. Nel corso della manifestazione è stata presentata alla stampa e agli operatori internazionali la guida “Italy, tax and yachting”, versione in lingua inglese della 5a edizione di Nautica & Fisco, redatta nel 2017 da UCINA Confindustria Nautica in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e diffusa presso le marinerie europee grazie alla collaborazione con ItalianYachtMasters, la prima Associazione di comandanti e ufficiali di superyacht italiani.

    Si terrà da martedì 26 febbraio a sabato 2 marzo prossimo presso il Dubai Canal, Jumeirah, l'edizione 2019 del Dubai International Boat Show. Un importante appuntamento per il commercio e l’industria nautica nel Medio Oriente che nell’edizione del 2018, ha registrato circa 27.000 visitatori e 845 imprese espositrici da 61 paesi del mondo.
    Nell’ambito del Piano di promozione internazionale del Made in Italy e del Salone Nautico (Genova, 19-24 settembre 2019) sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ICE Agenzia, UCINA Confindustria Nautica sarà presente a Dubai con uno stand istituzionale e una collettiva di aziende italiane.

    Il 4 novembre si è conclusa la 59a edizione del Fort Lauderdale International Boat Show che ha registrato la presenza di oltre 1.200 imbarcazioni in esposizione e una partecipazione di circa 100.000 visitatori. UCINA Confindustria Nautica e ICE hanno organizzato una partecipazione collettiva per il supporto e lo sviluppo delle attività di business e di networking degli operatori Italiani. Hanno scelto di esporre all’interno della collettiva Aries (azienda speciale della CCIAA di Trieste), Atep Italia, Api, Besenzoni, Boat Lift, Frigomar, Liguria Produce, Navaltecnosud, Opacmare, Schenker, Viraver Technology.

    UCINA sarà presente dal 13 al 15 novembre al Mets di Amsterdam, il più significativo salone internazionale per gli operatori del settore della componentistica e degli accessori per la nautica da diporto, con una collettiva di 70 aziende italiane, organizzata in collaborazione con ICE Agenzia, che esporranno i prodotti dell’eccellenza italiana sul mercato internazionale.
    L’industria della nautica da diporto italiana è la più rappresentata e qualificata al METS di Amsterdam – commenta Andrea Razeto, Presidente ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations) e Vice Presidente UCINA Confindustria Nautica che quest’anno aprirà il tradizionale Breakfast Briefing.

    Apre i battenti oggi  martedì 19 novembre il METSRADE di Amsterdam, il salone internazionale dedicato agli operatori del settore della componentistica e degli accessori per la nautica da diporto, che si concluderà il 21 novembre prossimo. UCINA Confindustria Nautica è presente all’evento con una collettiva di 72 aziende italiane, organizzata in collaborazione con ICE Agenzia per il supporto e lo sviluppo delle attività di business e di networking degli operatori Italiani che esporranno i prodotti dell’eccellenza italiana sul mercato internazionale.

    Il 14 marzo si sono aperte ufficialmente le iscrizioni al 59° Salone Nautico in programma a Genova dal 19 al 24 settembre prossimi.Le aspettative sono di un Salone Nautico in crescita rispetto ai numeri già straordinari della passata edizione, dove 951 espositori (in crescita del 7,6%) hanno incontrato 174.610 visitatori (+17,8 rispetto al 2017), segno di una manifestazione che ha saputo consolidare il ruolo di strumento efficace per le aziende di tutta la filiera della nautica da diporto.

    A breve il progetto di legge delega sul demanio marittimo

    Dopo la bocciatura da parte della Corte di Giustizia Europea della proroga automatica delle concessioni demaniali al 2020, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento che mantiene la validità delle concessioni in atto “nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi di derivazione comunitaria per garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto, e assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio”.

    La riforma del settore dovrebbe essere avviata nel 2017, fino a quel momento le attività imprenditoriali sarebbero protette, anche ad evitare un durissimo colpo occupazionale.

    Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, ha sottolineato come si tratti di “un importante segnale dell’attenzione della politica che però auspichiamo sappia valorizzare le specificità del turismo nautico, che ha una forte valenza economica per il Paese e per le economie locali che godono di una grande ricaduta sull’indotto”.

    “Tuttavia”, ricordano Roberto Perocchio, Presidente di Assomarinas, e Luciano Serra, Presidente di Assonat-Confcommercio, “lo Stato deve anche risolvere il contenzioso relativo alle modifiche retroattive applicate alle concessioni-contratto che regolano la portualità turistica, che ha portato le aziende di fronte alla Corte Costituzionale”.

     

    Contatti:
    UCINA Confindustria Nautica
    Ufficio stampa
    Chiara Castellari
    010.5769812
    press@ucina.net

    Assomarinas
    tel +39 041 5371397
    Fax +39 041 5370365
    press@marinas.it

    Assonat – Confcommercio
    Alessandro Marcelli
    06.5866345
    segreteria@assonat.com

    POSITIVO CONFRONTO CON L’ON. FRANCESCO DELL’UVA, CUI SONO STATI ILLUSTRATI I PRINCIPALI NODI da SCIOGLIERE PER LO SVILUPPO DELLA NAUTICA, SETTORE CHE DA’ LAVORO A 180.000 ADDETTI

    DEMARIA: “SODDISFATTA CHE CI SIA ATTENZIONE PER LA NOSTRA FILIERA”

    Ha preso avvio il 3 dicembre la missione di Confindustria negli USA per promuovere il sistema industriale italiano presso enti, organizzazioni e istituzioni americane. L’iniziativa, che ha fatto tappa nelle città di Washington DC (3 e 4 dicembre) e Atlanta (5 e 6 dicembre), è organizzata con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Washington DC e il contributo di Intesa San Paolo. Guidata da Licia Mattioli, Vice presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, la missione coinvolge i membri del Gruppo Tecnico Internazionalizzazione.

    UCINA Confindustria Nautica sta lavorando alla creazione del settore ‘Dealer’ che verrà votato alla prossima Assemblea di dicembre, insieme ad altre modifiche di Statuto. L’Associazione è da molti anni organizzata in Assemblee di settore indipendenti che hanno poi la loro rappresentanza nel Consiglio generale. Con l’inserimento all’interno dello statuto dell’8^ Assemblea - dedicata a Dealer e Concessionari - sarà prevista anche una regolamentazione contributiva specifica, propria e proporzionata alla dimensione delle aziende che ne faranno parte.

    Il 5 settembre è stato presentato a Genova il 59° Salone Nautico organizzato da UCINA Confindustria Nautica, che dal 19 al 24 settembre accoglierà nel capoluogo ligure gli operatori del settore e gli appassionati del mare con un’offerta espositiva completa e ricca di attività e di eventi speciali, per vivere un’esperienza a 360° e conoscere le ultime novità della nautica internazionale.L’edizione 2019 si apre in un quadro economico dell’industria nautica da diporto che, per l’anno in corso, conferma lo stato di salute del settore. Anche per la 59esima edizione è confermato il format vincente dell’evento “multispecialista” come contenitore di quattro Saloni: un Salone TechTrade dedicato alla componentistica e agli accessori, un Salone della Vela (Sailing World), un Salone del mondo del fuoribordo (Boat Discovery) e un Salone con area Yacht e Superyacht.

    La crescita dell'8,9% del valore aggiunto e dell'1,9% degli addetti della filiera nautica nell'ultimo triennio, evidenzia la capacità di ristrutturazione e rigenerazione del settore della nautica da diporto.I moltiplicatori della filiera nautica sono oggi pari a 7,1 per il valore aggiunto e 9,6 per gli addetti. Entrando nel dettaglio, il valore aggiunto è aumentato del 15,2% nel settore della cantieristica, a fronte di una crescita che si è fermata al +6,1% per il totale dell’economia italiana. Con 183.624 addetti - di cui 17.245 nella costruzione, 105.549 nella subfornitura ai cantieri e nella componentistica, 39.870 nelle riparazioni, refit e servizi e 20.961 nel turismo e nel commercio - la filiera nautica si conferma leva di sviluppo per l’occupazione italiana. 

    Il 3 settembre è stato presentato a Milano, presso la sede de Il Sole 24 Ore, il 58° Salone Nautico organizzato a Genova dal 20 al 25 settembre da UCINA Confindustria Nautica. Sono intervenuti il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, Ammiraglio Nicola Carlone, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, e il Direttore Generale di Agenzia ICE, Piergiorgio Borgogelli. Moderatore della conferenza è stato il Vice Direttore de Il Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti.

    L’11 aprile è stata celebrata la seconda edizione della “Giornata del mare nelle scuole di ogni ordine e grado”: un’iniziativa fortemente voluta da UCINA Confindustria Nautica che, grazie all’impegno e al supporto della Federazione Italiana Vela e delle associazioni di categoria Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio e Confarca è stata inserita nella riforma del Codice della Nautica, entrata in vigore lo scorso 13 febbraio 2018. L’iniziativa è rivolta alle scuole “di ogni ordine e grado” con lo scopo di “sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

    Il 23 ottobre Ucina Confindustria Nautica è stata   ricevuta dal presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti   Casellati alla quale sono stati illustrati i  dati di settore e le richieste presentate al Governo durante lo scorso  Salone Nautico internazionale di Genova.La delegazione, guidata dalla presidente, Carla Demaria, ha coinvolto  il vicepresidente Ucina e presidente dell'associazione europea Ebi,  Piero Formenti; il vicepresidente, Maurizio Balducci; il presidente   dell'assemblea del settore Vela, Fabio Planamente; Carlo Selva, la cui  azienda è nel consiglio dell'assemblea Motori, e Roberto Neglia, responsabile dei Rapporti istituzionali. 

    Il 21 novembre si è chiuso  il METSTRADE (Marine Equipment Trade Show) di Amsterdam, il salone internazionale dedicato agli operatori del settore della componentistica e degli accessori per la nautica da diporto. Tre i giorni di lavoro, incontri e convegni per i 1.670 espositori, provenienti da 53 nazioni. Le aziende italiane che hanno partecipato all’evento sono state 288, pari al 19% del totale. La partecipazione delle aziende italiane della nautica da diporto si configura come progetto di partenariato pubblico-privato del Made in Italy gestito da ICE Agenzia e UCINA Confindustria Nautica e prevede un valore di investimento pari a  oltre 8 milioni di Euro, che comprende l’acquisto degli stand preallestiti, trasporto materiali e prodotti in esposizione, personale oltre ad un importante piano di comunicazione e di promozione sostenuto direttamente da ICE Agenzia e UCINA Confindustria Nautica sull’evento,  a supporto e a vantaggio di tutte le aziende italiane che partecipano al METSTRADE.

    Alla conferenza stampa di chiusura del Salone Nautico il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi e il Presidente de I Saloni Nautici, Carla Demaria, hanno illustrato i grandi numeri della manifestazione. Sono stati 986 gli espositori provenienti da 28 Paesi, più di 1.000 le imbarcazioni in esposizione, 150 gli operatori e i giornalisti esteri provenienti da 25 paesi che hanno partecipato alla missione incoming organizzata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e ICE Agenzia; 124 gli eventi tra convegni, seminari, workshop tecnici, conferenze e presentazioni.

    Si è conclusa lo scorso 30 aprile, la prima fase di iscrizioni al 59° Salone Nautico, in programma a Genova dal 19 al 24 settembre. Il denominatore comune è rappresentato dalla richiesta di maggior spazio espositivo per aumentare la gamma in esposizione e presentare così tutte le novità per la stagione 2020. Oltre il 92% dei 951 espositori 2018 ha già definito la partecipazione. A pari data rispetto al 2018, le prenotazioni crescono del 26% e aumentano le richieste dall’estero. Tra i primi cantieri che hanno confermato la propria partecipazione alla 59°edizione del Salone Nautico: Amer Yachts, Azimut Yachts, Beneteau, Galeon, Green Line, Jeanneau, Monte Carlo Yachts, Pardo Yachts, Princess, Sanlorenzo, Solaris Yachts, Sunseeker e Vismara. Per i motori fuoribordo Brp, Honda, Selva Marine, Suzuki, Yamaha.

    Il 19 febbraio si è chiuso il Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica che ha visto, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo. Ambasciatrici oltreoceano del Made in Italy anche otto aziende associate ad UCINA Confindustria Nautica e rappresentative dei diversi settori merceologici: Austin Parker Yachts, Cantiere del Pardo Spa, MTU, Overmarine Mangusta, Monte Carlo Yachts, Sanlorenzo, per gli accessori Yacht Controller LLC e, per le imbarcazioni pneumatiche, Zar Formenti e Nuova Jolly.

    Il 28 marzo Andrea Razeto, Vice Presidente di UCINA Confindustria Nautica e Presidente dell’International Council of Marine Industry Associations, ha incontrato con una delegazione dell’Icomia, presso il Royal Hong Kong Yacht Club, i rappresentanti della neonata Hong Kong Boat Industry AssociationLa Hong Kong BIA, recentemente entrata in ICOMIA, è una delle 35 associazioni nazionali che fanno parte dell’organizzazione mondiale di settore.

    Dopo la chiusura della 59° edizione del Salone Nautico a Genova gli organizzatori della manifestazione, UCINA Confindustria Nautica e I Saloni Nautici, fanno il punto su un’edizione record che ha dato ottimi risultati sia dal punto di vista dell’affluenza che degli affari. È stato un Salone Nautico da “tutto esaurito”, con 986 espositori da 28 Paesi diversi e 188.404 visitatori, un numero significativo che segna un +8% rispetto al 2018, e 5.622 prove in mare (l’anno scorso erano state 4.780) a conferma dell’affluenza e dell’interesse dei visitatori, 150 tra operatori e giornalisti esteri che hanno partecipato alla missione incoming organizzata da ICE Agenzia in collaborazione con UCINA Confindustria Nautica, provenienti da 25 Paesi.

    Il Consiglio di UCINA  del 28 novembre ha approvato la costituzione dell’ottava Assemblea di settore, dedicata a Dealer, Reti di rivendita e Centri di assistenza nei settori natanti, imbarcazioni, accessori e motori. La nuova Assemblea si affianca a quelle dei Settori SuperYacht, Natanti e Imbarcazioni a motore, Natanti e Imbarcazioni a vela, Battelli pneumatici, Motori, Accessori e componenti, Servizi e Porti. Il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha conferito al Consigliere Gaetano Fortunato l’incarico di Advisor della presidenza per lo Sviluppo della nautica nel Mezzogiorno. 

    Il dato più significativo riguarda il fatturato globale del settore nel 2017 pari a 3,88 miliardi di euro, con un 12,8% in più rispetto al 2016 (fatturato calcolato esclusivamente sulle attività attinenti alla produzione nautica delle aziende). Aumenta anche il numero degli addetti diretti (un totale di 19.600, +6,1% sul 2016), così come il contributo della nautica al PIL (1,87‰, il 13,4% in più rispetto all’anno precedente). Crescea conferma di un trend positivo per tutto il settore, anche il mercato interno dell’intera industria nautica, con un 16,1% in più, per un totale di 1,34 miliardi di euro, con un aumento specifico del 29,2% per il mercato interno della produzione italiana della cantieristica da diporto.

    Il 13 dicembre è stata presentata alla Camera dei Deputati la pubblicazione dal titolo “Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy” realizzata da Deloitte per La Fondazione Costruiamo Il Futuro, con il supporto di UCINA Confindustria Nautica, FederlegnoArredo e ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori. La ricerca si è concentrata su alcuni dei settori più rappresentativi del bello e ben fatto italiano, quali l’arredo design, il ciclo e motociclo, le macchine utensili e la nautica, che complessivamente contribuiscono per oltre due terzi all’export, di cui sono stati esaminati l’andamento e i principali mercati esteri di sbocco.

    Il 19 settembre, nel corso del  convegno Boating Economic Forecast, è stata presentata la nuova edizione della Nautica in Cifre, l'annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison, che si fregia del patrocinio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il rapporto, giunto alla 40a edizione, fornisce a imprese, istituzioni e operatori di settore una serie di dati e contenuti fondamentali per analizzare nel dettaglio il quadro economico dell’industria italiana della nautica di diporto. Il Prof. Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, Enrico Duranti, Presidente Assilea – Associazione Italiana Leasing, Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, Stefano Pagani Isnardi, responsabile Ufficio Studi UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, Presidente UCINA Confindustria Nautica, hanno commentato i dati di mercato 2018 contenuti nella pubblicazione, facendo il punto sulle prospettive future del settore.

    E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto Legislativo 3 novembre 2017, n. 229, di riforma del Codice della Nautica che entrerà in vigore  il 13 febbraio prossimo.

    UCINA Confindustria Nautica apprende con vivo stupore della nota stampa divulgata dalla Commissione europea in merito al prosieguo della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sul tema del noleggio a lungo termine di unità da diporto. La nota ascrive a un intero comparto produttivo comportamenti illeciti tali da non rendere possibile il risanamento dei conti del Paese.  Oltre a essere inusuale nei toni della sua comunicazione, la Commissione sembra non rammentare che si tratta di normative nate in Francia e adottate con poche variazioni dai principali Paesi europei come, oltre Parigi e Roma, anche Germania, Gran Bretagna, Olanda, Malta, Grecia ecc. Norme che hanno consentito a un settore importante come la nautica europea di diventare leader mondiale assoluta.

    Il 18 luglio l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva una nuova proroga, fissata al 31 dicembre di quest'anno, della norma che prevedeva la patente nautica per i motori fuoribordo 2 tempi a iniezione diretta con cilindrata superiore ai 750 cc, ancorché di potenza inferiore ai 40 hp.

    Le vacanze stanno per iniziare e gli italiani cominciano a fare i conti con il caro prezzi che pesa sia in Italia sia all’estero e anche con la complicata situazione geopolitica secondo l’Udicon (Unione per la difesa dei consumatori) che grazie a uno studio realizzato con l’Istituto Piepoli individua le note dolenti: i biglietti aerei ma anche gli stabilimenti balneari.

    Via libera del Consiglio Ue alla raccomandazione "per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia" da Covid-19, che introduce un semaforo a quattro colori (verde, arancione, rosso e grigio), per definire in modo comune le aree a rischio. Inoltre, si svilupperà un modulo comune digitale per localizzare i viaggiatori. L'Unione si dota così di un codice comune per classificare con colori uguali in tutti i Paesi l'espansione del Cororanavirus nelle varie regioni del Vecchio Continente,

    La Commissione europea ha approvato il regime italiano di aiuti per 698 milioni di euro a sostegno delle imprese del settore turistico colpite dalla pandemia da coronavirus. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e rientra nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
    “Le imprese attive nel settore del turismo hanno visto diminuire notevolmente le loro entrate a causa della pandemia da coronavirus e delle restrizioni introdotte. Questo regime da 698 milioni di euro consentirà all’Italia di sostenerle, aiutandole a coprire il fabbisogno di liquidità e ad assicurare la continuità operativa. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di attutire l’impatto economico della pandemia da coronavirus nel rispetto delle norme dell’Ue.

    La  compagnia aerea che effettua la prima tratta di un volo con coincidenza deve pagare la compensazione pecuniaria nel caso in cui il suo ritardo impedisca al passeggero di prendere il secondo volo operato da un’altra compagnia ma prenotato con un unico biglietto.

    I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Sono i contenuti chiave del nuovo pass Covid presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia Reynders.

    Il Parlamento europeo ha ufficialmente approvato l’accordo per l’adozione del certificato e, secondo quanto dichiarato dalla Commissione Ue, il lancio ufficiale dello strumento messo a punto per la ripresa in sicurezza della mobilità nel Vecchio Continente dovrebbe avvenire il primo luglio, al termine della fase di sperimentazione e ratifica. ll green pass sarà “gratuito, sicuro e accessibile. a tutti. Coprirà la vaccinazione, i test e il recupero offrendo diverse opzioni ai cittadini”.

    Il pass sarà sia digitale che cartaceo e non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio.

    Attualmente, il Green Certificate è in fase di test in oltre 15 Paesi, inclusa l’Italia.

    (Per maggiori informazioni: www.europarl.europa.eu

    La strategia dello scorporo del bagaglio a mano dal servizio 'di base' (e la sua conseguente trasformazione in ancillary) si è diffusa rapidamente tra i vettori, soprattutto quelli low cost. Ma ora l'Europa interviene raccomandando agli Stati membri di porre fine alla pratica del trolley da cabina a pagamento. La Commissione europea ha infatti dato il via libera a una risoluzione per chiedere che il bagaglio a mano non comporti pagamenti aggiuntivi. Il passaggio determinante è una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea, secondo cui il trolley da cabina è un aspetto necessario del viaggio, nel momento in cui soddisfa dei requisiti ragionevoli di dimensione e di peso.Sulla base di quanto affermato dal tribunale europeo, pertanto, viene richiesto a tutti gli Stati membri di adottare misure per garantire che le proprie compagnie aeree rispettino quanto previsto dalla sentenza.

    Il Consiglio Ue ha adottato un regolamento relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine.

    Il 21 aprile il  Consiglio dell’Unione Europea ha dato l'ultimo via libera necessario per il nuovo registro Ue per i passeggeri aerei (noto come Pnr), che prevede che le compagnie aeree trasferiscano alle autorità giudiziarie nazionali i dati sensibili conservati in un unico database. Ora gli Stati membri avranno due anni di tempo per implementare la direttiva negli ordinamenti nazionali. Le compagnie aeree saranno obbligate a conservare e condividere i dati di tutti i voli da e per il territorio comunitario. Le informazioni verranno archiviate in uno speciale database, dove resteranno per cinque anni, ma saranno criptate dopo soli sei mesi. Il particolare registro servirà a prevenire attacchi terroristici, favorendo l'individuazione dei terroristi e la tracciabilità dei loro movimenti. Le nuove norme saranno applicate anche ai voli extra Ue, ma gli stati membri avranno la facoltà di decidere se gli stati membri avranno la facoltà di decidere se estenderla anche ai voli che collegano stati membri, notificandolo per iscritto a Bruxelles. Un processo che potrebbe richiedere fino a due anni.
     

    (Per maggiori informazioni: www.europarl.europa.eu )

    Il Consiglio dell’Ue ha approvato la proroga del Digital Covid Certificate (o green pass) europeo fino a giugno 2023, sostenendo la stessa proposta lanciata a febbraio dalla Commissione europea. Per l’approvazione finale dell’estensione della validità, ora, bisognerà attendere il via libera del Parlamento europeo.

    Via libera dal Consiglio europeo alle nuove norme sui porti che introducono più trasparenza sui finanziamenti e sulle regole di accesso ai servizi. L'adozione formale segue quella da parte dell'Europarlamento di dicembre e completa la procedura in prima lettura.

    La firma legale del nuovo pacchetto legislativo è prevista per metà febbraio.

    Le nuove norme riguarderanno gli oltre 300 porti europei della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T): le autorità portuali avranno l'obbligo di mostrare nella loro contabilità i fondi pubblici ricevuti, e dovranno migliorare la trasparenza sui metodi di definizione dei costi dell'uso delle infrastrutture.
    Gli Stati membri dovranno garantire l'introduzione di una procedura efficace per gestire i reclami dei passeggeri. Inoltre, il regolamento non impone un modello specifico di gestione dei porti marittimi, ma si stabiliscono alcune condizioni qualora si intenda stabilire dei requisiti minimi per i fornitori dei servizi di rimorchio, ormeggio, bunkeraggio e raccolta dei rifiuti navali, o per limitare il numero dei prestatori di tali servizi per esempio per motivi ambientali. Anche i servizi di movimentazione merci e i passeggeri potranno essere soggetti a norme sulla trasparenza finanziaria, ma saranno esentati da quelle sull'organizzazione dei servizi portuali.
     
    (Per maggiori informazioni: https://europa.eu)
     

    Il 14 aprile la Plenaria di Strasburgo ha approvato a larga maggioranza, una nuova direttiva che regola l'utilizzo dei dati del codice di prenotazione, il controverso registro dei passeggeri aerei, (Pnr), ai fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi. Con questa decisione, le compagnie aeree saranno obbligate a comunicare alle autorità i dati dei passeggeri per tutti i voli provenienti da Paesi terzi verso l'Unione Europea e viceversa.
    Gli Stati Membri dovranno stabilire una propria "Unità di informazione sui passeggeri" (Uip) per raccogliere i dati Pnr dalle compagnie aeree. Questi dati dovranno essere conservati per un periodo di cinque anni ma, dopo sei mesi dal trasferimento, saranno resi anonimi mediante la mascheratura di alcuni elementi, come il nome, l'indirizzo e i contatti, elementi che potrebbero servire a identificare direttamente il passeggero. 
    La direttiva si applica ai voli extra-Ue, ma gli Stati membri potranno decidere di estenderla ai voli intra-Ue (ad esempio, i voli che si dirigono da uno Stato membro verso un altro o altri Stati membri), notificandolo per iscritto alla Commissione. I Paesi dell'Ue possono inoltre decidere di procedere con la raccolta e il trattamento dei dati Pnr provenienti da operatori economici diversi dalle compagnie aree, come le agenzie di viaggio e gli operatori turistici, che forniscono allo stesso modo servizi di prenotazione di voli. In seguito all'approvazione del Parlamento, la proposta dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue, gli Stati membri avranno tempo due anni per recepire la direttiva nella loro legislazione nazionale.
     
    (Per maggiori informazioni: www.europarl.europa.eu)

    Il 2 settembre la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo si è pronunciata a favore della creazione di un marchio “Capitale europea del Turismo”. Una iniziativa ispirata ai già noti “Capitale europea della Cultura” e “Capitale europea dello Sport”. Il progetto, dotato di un budget di 2,5 milioni di euro, dovrebbe vedere la luce entro fine anno.
     
    (Per maggiori informazioni: www.europarl.europa.eu)

    La Commissione europea propone nuove regole sui dati personali forniti in anticipo dai passeggeri dei voli aerei (dati Api), per una miglior gestione dei controlli alle frontiere e maggior sicurezza all’interno dell’Ue, migliorando la lotta a reati gravi e terrorismo. . Le nuove regole saranno applicate su tutti i voli, anche privati e charter, e vedranno una raccolta uniforme dei dati, con obblighi in particolare in entrata nell’area Schengen, anche di contrasto all’immigrazione irregolare e, su alcuni voli interni, per il contrasto alla criminalità. Tra le nuove regole si punta tra l’altro a istituire un router centrale, che fungerà da punto unico di ricezione e successiva distribuzione dei dati, sostituendo l’attuale sistema costituito da più connessioni tra vettori aerei e autorità nazionali. Si punta a migliorare l’uso dei dati Api nei controlli dei passeggeri prima del loro arrivo alle frontiere esterne, e a rafforzare la lotta alla criminalità e al terrorismo, chiudendo una lacuna importante nelle norme Ue sulla protezione e trasmissione dei dati.   Parlamento europeo e Consiglio dovranno esaminare ora la proposta della Commissione e una volta adottata, le regole sui dati Api saranno direttamente applicabili nell’Ue. Queste proposte completano altri sistemi e iniziative dell’Ue nella gestione e sicurezza delle frontiere, in fase di implementazione nel corso del 2023 (come il sistema ‘Entry Exit’ e ‘European Travel Information Authorisation’).

    La Commissione Europea ha pubblicato European Capital of Smart Tourism e European Green Pioneer of Smart Tourism: due nuovi bandi per promuovere il turismo smart e sostenibile in Europa Il primo – European Capital of Smart Tourism – riconosce i risultati eccezionali ottenuti dalle città europee come destinazioni turistiche in quattro differenti categorie: sostenibilità, accessibilità, digitalizzazione del patrimonio culturale e creatività. Invece, il riconoscimento come European Green Pioneer of Smart Tourism premia le destinazioni più piccole che hanno attuato strategie di successo per incrementare il turismo sostenibile attraverso pratiche di transizione verde. Nel 2023 si sono aggiudicate il titolo la città di Pafos (Cipro) e Siviglia (Spagna). E' possibile inviare la candidatura entro il 5 luglio 2023.

    Una clausola di ‘forza maggiore’ potrebbe esentare le compagnie ferroviarie dall’obbligo di risarcire, in caso di ritardi causati da calamità naturali imprevedibili e inevitabili. E’ uno dei punti della proposta della Commissione europea per aggiornare le norme per i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario.

    Migliorano le norme di sicurezza riguardanti le navi per il trasporto dei passeggeri. La Commissione Europea ha accolto “con favore” l’adozione definitiva da parte del Consiglio dell’Ue di un pacchetto che assicura norme sulla sicurezza delle navi passeggeri chiare, proporzionate e che offrono un livello di sicurezza comune ai cittadini europei.

    Entro il 12 luglio il Parlamento Europeo dovrà prendere una decisione definitiva riguardo alla possibilità di ripristinare la necessità del possesso del visto per i viaggiatori provenienti da Usa e Canada. A fissare la nuova scadenza è stata la Commissione Europea nella riunione del 12 aprile, durante la quale era stata valutata l’ipotesi di sospendere i privilegi dei turisti e dei viaggiatori d'affari di nazionalità Usa e Canada, liberi di arrivare nel vecchio continente senza alcun visto grazie al programma Schengen Visa Waiver.
    Nelle intenzioni della Commissione, l'eventuale decisione del Parlamento di Bruxelles sarebbe la giustificata risposta a una situazione di “non reciprocità con alcuni paesi che fanno parte dell’area Euro” visto che Stati Uniti e Canada richiedono attualmente il visto per i cittadini di Bulgaria, Croazia, Cipro, Polonia e Romania, Stati che aderiscono all’Unione Europea. Di conseguenza, l’Ue sarebbe obbligata a stabilire lo stesso regime per tutti quei cittadini nordamericani che entrano in Europa. Nel mese di aprile 2014, la Commissione fu allertata di una situazione di non reciprocità con Australia, Brunei, Canada, Giappone e Usa. La diatriba è stata rapidamente risolta sia con l'Australia che con il Giappone, che offrono ad oggi un servizio senza visto per i viaggiatori di tutti i paesi aderenti all’Unione Europea. Il Canada, invece, richiede ancora il visto per Bulgaria e Romania, mentre gli States prevedono il visto per i cittadini di Bulgaria, Croazia, Romania, Cipro, Polonia e Romania. Il Sultanato del Brunei lo prevede esclusivamente per i cittadini croati.
     
    (Per maggiori informazioni: www.europa.eu)

    La Commissione europea attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) ha stanziato un milione e mezzo di euro per creare rotte nautiche in grado di collegare i siti marittimi in Europa e generare nuove offerte turistiche, rendendo le regioni costiere europee ancor più attrattive per le destinazioni turistiche.

    Il turismo costiero genera in Europa un giro d'affari da 400 miliardi di euro e circa 3 milioni di posti di lavoro. Per partecipare al bando è necessario inviare la propria candidatura entro le 16 del 15 marzo 2017.

    (Per maggiori informazioni: ec.europa.eu)

    La Commissione europea ha dato il semaforo verde ad aiuti per  129 milioni di euro per il settore turistico italiano. Gli interventi sono stati  ritenuti in linea con il quadro temporaneo per gli aiuti di stato in relazione alla pandemia. Le misure riguardano  il periodo compreso tra gennaio e marzo 2022, sotto forma di credito di imposta per canoni di locazione e di sostegno per costi fissi non coperti. Per ottenere gli aiuti, come riporta una nota della stessa commissione europea, è necessario che le imprese abbiano registrato un calo del fatturato di almeno il 50% nei mesi in questione rispetto al corrispondente periodo del 2019. Il credito di imposta coprirà fino al 60% dei canoni di locazione. Il sostegno pubblico non supererà i 2,3 milioni di euro per beneficiario.

    Il riscaldamento globale potrebbe avere un forte impatto sul turismo in Europa, secondo un recente rapporto del Centro di ricerca dell’Ue che ha esaminato quattro diversi scenari di aumento delle temperature: +1,5° e +2% (gli obiettivi dell’Accordo di Parigi); +3% e +4% (considerati i casi peggiori ma non impossibili).

    Secondo una ricerca  dell’Ufficio Studi Gabetti nei primi tre trimestri del 2019 le strutture alberghiere di fascia più alta sono state le più ambite e in linea con il dato 2018, anno in cui le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle avevano rappresentato la quasi totalità delle transazioni e del capitale investito con un 92% del totale. Per quanto riguarda gli investitori, da gennaio a settembre 2019 al 90% si è trattato di capitali esteri. Nel 2020 è prevedibile che prosegua l’andamento positivo del comparto, con un aumento delle trattative soprattutto di singoli asset. In termini di tendenze, gli investitori stanno mostrando un’apertura a valutare destinazioni alternative a quelle più classiche.

    Secondo il Global Association of Exhibition Industry, che rappresenta da sola circa 800 organizzatori di 86 Paesi nel mondo, nel 2018 oltre 4,5 milioni di aziende hanno preso parte a fiere nel mondo per un totale di 303 milioni di visitatori (solo in Europa i partecipanti sono stati 112 milioni e circa 1,3 milioni gli espositori), per un impatto economico valutato intorno ai 275 miliardi di euro, contribuendo per circa 167 miliardi al Pil mondiale.

    Lo scorso 27 aprile si è svolta la conferenza stampa sul primo anno di attività del Ministero del Turismo, nel corso della quale Garavaglia ha fatto un bilancio di un periodo complicato alla sua guida.  Ha sottolineato come siano stati erogati 1,7 miliardi di euro di sostegni alle categorie che ne avevano diritto, accogliendo 24 mila istanze avanzate dagli operatori. Tra i settori sostenuti: agenzie di viaggio e tour operator (586 mln), organizzatori di fiere e congressi (400 mln), strutture ricettive (181 mln), impianti di risalita a fune (367 mln). Garavaglia ha evidenziato in particolar modo come i fondi erogati a impianti a fune e a fiere e congressi necessitassero di un’autorizzazione europea che il ministero ha ottenuto solo in un mese e mezzo copiando i modelli di Francia e Germania. 

    Al binario 25 della stazione di Roma Termini, il 4 luglio, è stato presentato “Un film lungo 70 anni”: treno Intercity dedicato alla manifestazione, alla presenza del Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla; del Direttore Business Intercity, Domenico Scida; del Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo; dell’Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, Elvira Amata, e di Chiara Francini, attrice, scrittrice e produttrice.

    Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca e UCINA Confindustria Nautica, le cinque associazioni di categoria che si sono principalmente confrontate con il Governo e il Parlamento per l’approvazione del nuovo Codice della nautica, sono ancora in campo, insieme, guardando al futuro del settore e dei suoi occupati.

    FIRMATO PROTOCOLLO D'INTESA TRA

    ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e AIG (Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù), per il rilancio del turismo e quindi dell'economia italiana.

    E già si lavora per riavviare i nuovi "Informagiovani".

    Un Ostello in ogni città! Un sogno, però non utopistico, ma al contrario concretamente e anche rapidamente realizzabile, per rivedere finalmente crescere il turismo italiano dopo anni di stasi. E tramite il rilancio del turismo, ridare fiato all'economia e al "buon umore" del Belpaese, cercando di far riacquistare all'Italia la sua abituale e meritata "centralità" di meta preferita a livello mondiale, cominciando a recuperare preziose posizioni nella classifica delle presenze turistiche, giovanili e studentesche in particolare, in cui l'Italia degli ultimi anni ha invece incredibilmente perso più di una partita...

    Secondo Un Tourism è l'Europa nel 2023 la prima destinazione turistica del mondo.

    Il 19 luglio Convention Bureau Italia  e UNA Hotels & Resorts hanno firmato a  Milano un accordo grazie al quale UNA  sarà la prima catena alberghiera ad entrare a far parte del Convention Bureau Italia.
    UNA Hotels & Resorts, che ha consolidato negli anni il suo ruolo di gruppo alberghiero italiano di riferimento per la clientela straniera con il 68% del fatturato prodotto da turisti internazionali, ha un importante focus sul turismo congressuale: il segmento MICE genera infatti il 19% del fatturato camere della Compagnia.
    Grazie a questo accordo, ha sottolineato Elena David nel suo intervento, si potenzierà il lavoro di promozione dell’Italia all’estero come meta privilegiata di eventi e iniziative MICE, ribadendo così il ruolo di catena alberghiera italiana di riferimento nei confronti della clientela internazionale. Fiere e congressi sono tra le principali leve che possono contribuire a destagionalizzare il turismo, rendendo attrattive destinazioni solitamente penalizzate dagli effetti dei flussi stagionali. Con questa collaborazione, vogliamo contribuire a rendere il nostro Paese sempre di più fulcro attrattore di importanti eventi a livello internazionale che apporteranno benefici all’intero comparto economico italiano
    Carlotta Ferrari, Presidente del Convention Bureau Italia, ha dichiarato che l’ingresso di UNA nel network, con i suoi 30 hotel in 19 destinazioni,  consente di aumentare la rappresentatività e ha un forte valore strategico, anche in chiave di sviluppo della membership, soprattutto in quelle destinazioni dove non è presente un Convention Bureau locale di riferimento, Roma e Milano su tutte.
    Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Consigliere di Amministrazione del CBI, ha sottolineato come il  settore MICE rappresenti una fetta di mercato importante che segue logiche ben precise che richiedono servizi ad hoc destinati ad un pubblico che, attraverso meeting ed eventi, muove un numero elevato di persone. È quindi importante avviare sinergie che soddisfino la domanda del congressuale.
    Gianni Bastianelli, Direttore Esecutivo di ENIT, ha dichiarato che l’accordo siglato  è un importante segnale per questo Convention Bureau, che parte dal basso e che gode di molto consenso, con aziende private che affiancano le rappresentanze istituzionali. Questo percorso sta portando il Convention Bureau Italia al livello e alla forma organizzativa deiConvention Bureaux degli altri Paesi. Si tratta perciò di un’importante integrazione tra la rappresentanza associativa e le aziende che credono nel congressuale.

    (Per maggiori informazioni: conventionbureauitalia.com)

    Il settore dell’industria dei congressi e dei convegni chiede ascolto e attenzione a Governo e Parlamento. Un intero comparto, sul lastrico a causa del Covid19, rischia di chiudere definitivamente i battenti dopo l’ultimo provvedimento governativo che impone lo stop a convegni, congressi ed eventi aziendali. L’industria dei congressi e degli eventi è volano di produttività ed esportazioni, traina il turismo generando un indotto di circa 65 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi), impiega 569 mila addetti: ora lotta per la sopravvivenza.

    Da mesi, come sapete, il settore turistico è in ginocchio: gli ultimi dati nazionali di Confindustria Alberghi delineano una perdita di oltre l’80% dei ricavi, e la situazione torinese è altrettanto drammatica.

    In questo momento così complesso, l’Unione Industriale di Torino propone ai suoi Associati di aderire a “UNA NOTTE A TORINO”, una campagna che nasce con l’intento di sensibilizzare le imprese a regalare una notte in un albergo aderente al nostro Gruppo Turistico Alberghiero (Gli Hotel di Una Notte a Torino) offrendo, così, ad amici, partner o clienti il dono di un’esperienza di ospitalità eccellente e sicura e un’occasione di visita della nostra splendida Città.

    AIDIT, Associazione italiana distribuzione turistica, esprime grande soddisfazione per la nomina di Massimo Garavaglia Ministro per il Turismo.

    L’approccio del viaggiatore alle emergenze climatiche è stato fotografato dal Global Consumer Survey di Statista con Itb Berlin, che ha intervistato in tutto il mondo oltre 60mila persone per Paese in 55 mercati. Da qui è emerso che le questioni ambientali influenzano il comportamento del 65% dei turisti, consapevoli che i maggiori problemi riguardino i trasporti.

    Roma conquista i turisti stranieri e con l’88,4% di soddisfazione dei viaggiatori, supera Parigi, Berlino, Londra e Amsterdam. E’ quanto emerge dalla ricerca commissionata da UniCredit a Travel Appeal, dal titolo “Roma e le altre capitali europee: analisi delle esperienze di viaggio per aumentare la soddisfazione dei visitatori”.
    L’analisi e la comparazione dell’offerta e della reputazione online delle 5 maggiori capitali europee, rivelano infatti che Roma, con l’88,4% supera in termini di soddisfazione generale dei turisti, Berlino (che con l’87,6% si classifica al secondo posto), Amsterdam

    Ormai manca pochissimo all’inizio della quarta edizione di Italy at Hand, l’evento organizzato da ENIT e Convention Bureau Italia, che si svolgerà dal 16 al 18 novembre a Napoli, e che prevedrà post tour a Sorrento, Salerno, Paestum e Campi Flegrei. Gli ultimi giorni di preparativi vedono la conferma di un’importante novità: UniCredit, la banca commerciale pan-europea attiva in Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale sarà partner dell’evento. L’Istituto di credito ha infatti riconosciuto il ruolo centrale che Italy at Hand ricopre nelle strategie di promozione delle aziende italiane del MICE e, in piena continuità con il protocollo d’Intesa siglato con ENIT, dimostra una grande vicinanza nei confronti degli operatori della meeting industry del nostro Paese.

    E’ iniziato ufficialmente l’Anno del cibo italiano e la Sezione Turismo di Unindustria ha presentato l’8 marzo all’ITB di Berlino, il “Cammino del Cibo – Roma & Lazio: a food experience”, un progetto che ha l’ambizione di divenire un modello per lo sviluppo di nuove proposte turistiche per far scoprire la bellezza e la ricchezza culturale della Regione con l’obiettivo di promuovere Roma e il Lazio attraverso esperienze multisensoriali che raccontino il territorio con degustazioni eno-gastronomiche e con l’ausilio di supporti multimediali.

    Il Consiglio direttivo della Sezione Industria del Turismo e del Tempo libero, presieduta da Stefano Fiori, ha eletto all’unanimità come ulteriore vice presidente della Sezione, Fausto Palombelli, Chief Commercial Officer di Aeroporti di Roma S.p.A. Palombelli si aggiunge a Massimo Milazzo Area Director Human Resources – Southern Europe di Marriott Hotels International Ltd, Serafino Lo Piano, Responsabile Vendite Corporate e Trade Centro Sud di Trenitalia Spa e Andrea D’Onofrio, Presidente del Consorzio Terracina D’Amare.

    In vista del 2020,  Anno della cultura e del turismo Italia-Cina, la ricerca Union Pay  sottolinea come il travel stia acquisendo un peso sempre più importante tra le voci dell’economia cinese, soprattutto tenendo conto che il numero di cinesi volato in Italia è stato di 897mila nel 2018, dei quali 242.600 con volo diretto e 654.400 con scalo.

    Il turismo si riconferma un settore di opportunità per chi cerca lavoro nei mesi estivi, secondo l’ultimo Rapporto Unioncamere-Anpal che fa emergere un’ampia richiesta da parte delle imprese del comparto per nuove risorse da impiegare negli ambiti più classici dell’accoglienza e della cucina per supportare i flussi dell'alta stagione e nel booking. Tra le figure ricercate il rapporto  rileva un’alta offerta di impiego per addetti ai servizi di ristorazione, servizi di pulizia e di alloggio e addetti alle vendite soprattutto candidati di età non superiore ai 29 anni. 

    Il Tourism Digital Hub” (TDH) è finalizzato a realizzare una piattaforma che consenta il collegamento dell’intero ecosistema turistico italiano al fine di valorizzare, integrare e favorire l’offerta turistica: una amplificazione delle informazioni già raccolte dai sistemi regionali e locali per promuovere l’Italia, in modo coordinato, sui mercati internazionali.

    Turismo estivo motore per l’occupazione, con circa 1,3 milioni di rapporti di lavoro previsti dalle imprese tra giugno e agosto 2018, di cui  510mila (41%) maturati a giugno e  altri 800mila verranno generati tra luglio e agosto . È quanto riportato dall’Osservatorio Excelsior di Uniocamere, stilato in collaborazione con Anpal, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra giugno e agosto 2018.

    Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzato da Unioncamere e Isnart il 15% delle strutture alberghiere ed extralberghiere non ha ancora riaperto e sotto il profilo occupazionale  il 98,4% delle imprese aperte  ritiene di dover ridurre gli addetti – fissi e stagionali – rispetto allo scorso anno.
    Dall’indagine, svolta su un campione rappresentativo di oltre 2000 imprese ricettive, interpellate attraverso le Camere di Commercio, emerge anche una modesta adesione al bonus vacanze, con il 30,8% delle strutture che afferma di non accettarlo e il 57,6% che dichiara di non avere ricevuto prenotazioni con questa modalità. A determinare la scelta di restare ancora chiusi sono gli elevati costi di adeguamento imposti dalle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico (segnalati dal 46% delle realtà che non hanno riaperto in Italia), e le scarse prenotazioni (indicate dal 34% delle imprese ancora non operative).

    Possibili 422mila occupati in meno nel 2020, la metà dei quali nel turismo secondo le previsioni dei fabbisogni occupazionali di Unioncamere. Le prime stime presentate nel report considerano uno scenario intermedio di progressiva uscita dalla crisi e di ripresa delle attività economiche entro il mese maggio, senza comunque tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell’economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo, dal momento che sono ancora in via di definizione.

    A dicembre le imprese attiveranno 320 mila nuovi contratti di lavoro, con in aumento di 64mila unità rispetto a dicembre 2019. Le filiere del turismo e del commercio faranno la parte del leone con oltre un terzo della richiesta di personale e un aumento di 14mila di entrate rispetto al dicembre 2017. E’ quanto emerge dai programmi occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi, monitorate dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenziano la difficoltà di reperimento di personale specializzato, difficoltà che si colloca al 28% delle entrate previste, 6 punti percentuali in più rispetto a dicembre 2017.

    Nei prossimi cinque anni l’industria del turismo offrirà circa 300mila posti di lavoro, ma quasi un quarto di questi (74mila posizioni) resterà scoperto secondo una stima  dell’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere  che ha fatto luce su quello che è un vero e proprio paradosso. L'offerta di impiego nel travel sta infatti crescendo più che in altri settori economici, ma il fabbisogno non riesce a essere soddisfatto.   Il gap è relativo principalmente alle competenze, dalle più classiche che si possono apprendere negli istituti di istruzione specializzati alle ‘nuove’ relative al green e al digital; e fa sì che ci sia una distanza via via sempre più ampia tra quello che cercano le aziende dell'industria dei viaggi e quello che i candidati hanno da offrire in termini di skill. Il risultato è che il lavoro c’è - e nel 2022 la domanda è aumentata del 15,4% a fronte di un aumento generale del 12,2% negli altri ambiti economici -, ma non ci sono i lavoratori, o meglio le figure adatte a ricoprire i ruoli vacanti.

    Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in linea generale, sono oltre 447mila i contratti programmati dalle imprese a marzo e circa 1,4 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento di quasi 30mila unità rispetto a un anno fa, +7,1%, e 112mila sullo stesso trimestre del 2023, +8,7%.

    Secondo Unioncamere sono più di mezzo milione le imprese di giovani con meno di 35 anni oggi presenti in Italia,  pari all’8,7% di tutto il sistema produttivo nazionale, anche se in calo di 80mila unità rispetto a 5 anni fa. 

    Per la paura del contagio da Covid (nel 44,3% dei casi) e le difficoltà economiche (27%) solo il 60% degli italiani questa estate è andato in vacanza, contro il 75% dello scorso anno: in tutto  6,5 milioni di connazionali in meno. Questi i principali dati emersi dalla ricerca condotta da Unioncamere e Isnart sull’impatto dell’emergenza   dalla quale emergono anche altri dati e tendenze per l’estate 2020. Gli italiani che comunque si sono ritagliati  un periodo di break, hanno scelto prima di tutto il mare e le bellezze di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria.

    Secondo l'ultimo Bollettino realizzato da Unioncamere e Anpal, sono poco meno di 458mila i contratti di lavoro programmati dalle imprese nel mese di gennaio e saliranno a circa 1,2 milioni nel trimestre gennaio-marzo con un incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente di 112mila su gennaio 2021 e +265mila in confronto al trimestre gennaio-marzo 2021. E' positivo anche il confronto rispetto a dicembre 2021, con 104mila contratti in più (+29,4%), per tutti i settori economici tranne che per il turismo dove pesano le crescenti incertezze legate all’andamento dell’epidemia.

    Sono oltre 560mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese a giugno che salgono a quasi 1,3 milioni avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto secondo il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
    L’industria programma a giugno 163mila entrate (36mila assunzioni in più rispetto al mese scorso) e 378 mila nel trimestre; circa 397mila i contratti di lavoro che saranno offerti dal settore dei servizi nel mese in corso (+134mila assunzioni) e oltre 900mila quelli previsti per il trimestre.

    Secondo il Rapporto “Imprese e professioni culturali e creative 2023” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne, nel 2023 le imprese culturali e creative hanno previsto oltre 302 mila contratti di lavoro, pari al 5,5% del fabbisogno occupazionale complessivo programmato dalle imprese dei settori industria e servizi (+8,8% rispetto al 2022).

    Secondo i dati Unioncamere e Infocamere nel 2023 hanno  registrato una forte crescita gli alloggi per turisti alternativi agli alberghi: 3.508 in più le imprese operanti nel panorama delle case vacanza, affittacamere e residence (+11,5% rispetto al 2022), quasi 2mila delle quali nate dall’iniziativa di under 35 o di donne. Dall’approfondimento sulla base dei dati del registro delle imprese, le attività gestite da giovani sono aumentate del 13,7% nel 2023 (+575), raggiungendo quota 4.782. Sono invece 1.469 in più le imprese femminili che si occupano di ricettività alternativa all’alberghiera, con un incremento rispetto al 2022 dell’11% che porta il totale a 14.726 aziende guidate da donne. A livello geografico, il comparto degli alloggi per vacanze cresce in tutta Italia, ma sono 11 le regioni che superano la media nazionale (+11,5%), con Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Sardegna e Marche nelle posizioni di testa.

    Secondo quanto emerge dall’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile Unioncamere-Infocamere e dall’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio italiane,  il fenomeno delle donne che viaggiano da sole è in forte crescita negli ultimi anni. Circa l’80% di tutte le scelte di viaggio è realizzato dalle donne ed anche per il web sono 152 milioni i risultati che Google restituisce digitando “Solo Female Travel”, contro i 100 milioni rispetto a “Solo Male Travel”. In questo quadro, la donna turista  preferisce i viaggi culturali (il 46,5%), naturalistici e di “avventura”, la scelta dell’acquisto di beni e prodotti locali, con una spesa media maggiore dei turisti uomini e una maggiore attenzione a viaggi responsabili.Nell’attuale contesto pandemico, il 23% delle donne, italiane e straniere, hanno orientato la loro scelta verso l’Italia, anche grazie alla “sicurezza Covid” percepita riguardo il nostro Paese; inoltre, il 56% delle donne intervistate ha dichiarato di essere stato influenzato direttamente dalle misure di “sicurezza Covid” nella scelta del soggiorno. Nell’ultima stagione estiva le donne che viaggiano sole hanno preferito essere ospitate da amici o parenti piuttosto che soggiornare in strutture ricettive.

    Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzata da Isnart– Unioncamere su un campione rappresentativo di italiani intervistati nelle scorse settimane sono oltre il 40% in meno gli italiani che partiranno quest’anno per le vacanze estive rispetto al 2019: un italiano su due non andrà in vacanza. Dei 24 milioni di persone che si muoveranno, l’86% rimarrà in Italia e solo il 4,8% andrà all’estero (contro il 26% del 2019). 

    Un fine anno più scoppiettante sul fronte dell’occupazione nel sistema Italia, secondo il consueto monitoraggio del bollettino informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal dal quale emerge che nel mese di dicembre sono previste circa 329mila assunzioni da parte delle imprese, facendo salire così a 1,2 milioni le assunzioni per l’intero trimestre dicembre-febbraio 2023. E riguardo al settore turistico si certificano circa 66mila ricerche di personale con inserimento immediato. Rispetto a un anno fa, però, si registra una flessione di oltre -24mila unità lavorative, in conseguenza del rallentamento dell’economia causato dalla guerra in Ucraina, della crisi energetica, della crescita dell’inflazione e del costo del denaro, ma il dato confortante sul potenziale occupazionale del comparto turistico è accertato.

    Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di quasi 4 milioni di nuovi occupati, di cui tre quarti (2,8 milioni di unità) nel settore dei servizi secondo il report ‘Occupazione e mismatch nel turismo e nel terziario’, realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e Crilda per l’Ente bilaterale unitario del settore Turismo e l’Ente bilaterale unitario del settore Terziario.

    L’emergenza Covid-19 ha spazzato via l’80% degli eventi e delle attività programmate per il 2020 dalle Pro Loco aderenti all’Unpli Aps secondo la ricerca “L’impatto del Covid-19 sul sistema delle Pro Loco d’Italia in ambito sociale, economico, turistico e culturale” realizzata da Cgia di Mestre-Centro Studi Sintesi. Alla luce dell’annullamento dell’80% degli eventi, solo per sagre e fiera le comunità hanno perso un valore della produzione attivato che ammonta ad 1,5 miliardi di euro; nonostante tutto, il 65% ha avviato iniziative sociali per fronteggiare l’emergenza. 

    In base agli ultimi rilevamenti dello UN Council circa 285 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale nel primo trimestre del 2024, cioè il 20% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, ripristinando una spesa pari a 1,5 bilioni di dollari nel 2023.

    Secondo l’edizione 2019 dell'UNWTO International Tourism Highlights, gli arrivi turistici internazionali sono aumentati del 5% nel 2018, raggiungendo quota 1,4 miliardi, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni a lungo termine dell'Organizzazione mondiale del turismo. Allo stesso tempo, i guadagni nelle esportazioni generati dal turismo sono cresciuti sino a 1,7 trilioni di dollari, con un incremento del 4%, superando l'economia mondiale del 2018.

    Secondo l’edizione 2019 dell'UNWTO International Tourism Highlights, gli arrivi turistici internazionali sono aumentati del 5% nel 2018, raggiungendo quota 1,4 miliardi, con due anni di anticipo rispetto alle previsioni a lungo termine dell'Organizzazione mondiale del turismo. Allo stesso tempo, i guadagni nelle esportazioni generati dal turismo sono cresciuti sino a 1,7 trilioni di dollari, con un incremento del 4%, superando l'economia mondiale del 2018.

    Secondo UNWTO il crollo del turismo internazionale a causa della pandemia di coronavirus potrebbe causare una perdita di oltre 4 mila miliardi di dollari al Pil globale per gli anni 2020 e 2021 di cui una perdita stimata di 2,4 mila miliardi di dollari nel 2020 a causa degli impatti diretti e indiretti di un forte calo degli arrivi di turisti internazionali. Si prevede un rimbalzo del turismo internazionale nella seconda metà di quest’anno, ma il rapporto mostra ancora una perdita compresa tra 1,7 mila miliardi di dollari e 2,4 nel 2021, rispetto ai livelli del 2019.

    Secondo l'ultimo numero dell’Unwto World Tourism Barometer, il turismo internazionale continua a crescere, anche nel primo trimestre 2019. Anche se a un ritmo più lento rispetto agli ultimi due anni, l'aumento del 4% registrato all'inizio del 2019 è un segno molto positivo. Il Medio Oriente (+ 8%) e l'Asia e il Pacifico (+ 6%) hanno registrato il maggiore aumento degli arrivi internazionali. I numeri in Europa e in Africa sono aumentati del 4% e nelle Americhe la crescita è stata registrata al 3%. L’Europa, la più grande regione turistica del mondo, ha registrato una crescita solida (+ 4%), guidata da destinazioni continentali mediterranee e centro-orientali (entrambe + 5%).

    Secondo  l’ultimo barometro del turismo mondiale dell’Unwto, il 2019 ha fatto registrare 1,5 miliardi di arrivi di turisti internazionali a livello globale con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
    Tuttavia, l’incertezza attorno alla Brexit, il crollo di Thomas Cook, le tensioni geopolitiche e sociali e il rallentamento economico globale hanno contribuito a una crescita più lenta nel 2019, rispetto agli eccezionali tassi del 2017 e 2018. Questo rallentamento ha interessato principalmente le economie avanzate e in particolare l’Europa, l’Asia e il Pacifico.

    Il coronavirus ha azzerato ad aprile il turismo internazionale, con arrivi crollati del 97%, dopo il -55% registrato a marzo secondo i dati dell'UNWTO che fissa a -44% pari a 180 milioni di turisti in meno, il calo registrato nei primi quattro mesi del 2020, con una perdita di circa 195 miliardi di dollari (circa 175 miliardi di euro) di entrate legate al turismo internazionale. 

    Secondo l'UNWTO a gennaio 2022 gli arrivi di turisti internazionali globali sono più che raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (+130%): i 18 milioni di visitatori in più registrati nel mondo nel primo mese di quest’anno equivalgono all’aumento totale registrato nell’intero 2021.
    Tutte le regioni hanno registrato un rimbalzo significativo a gennaio 2022: l’Europa (+199%) e le Americhe (+97%) hanno continuato a registrare i risultati più forti, anche se si tratta di numeri ancora lontani dai livelli pre-pandemici (rispettivamente -53 e -52% di arrivi rispetto al 2019).  
    Anche il Medio Oriente (+89%) e l’Africa (+51%) hanno segnato un rialzo rispetto al 2021, seppur in calo del 63% e del 69% rispetto al 2019.
    Asia e Pacifico, invece, hanno registrato un 44% anno su anno, ma diverse destinazioni sono rimaste chiuse ai viaggi non essenziali determinando un -93% di arrivi internazionali rispetto al 2019.

    L’ Unwto,  nel suo ultimo World tourism barometer stima la crescita per gli arrivi di turisti internazionali globali in 1,4 miliardi il dato per il 2018, quota che la stessa Unwto aveva preconizzato come risultato possibile nel 2020.Con due anni di anticipo e con una crescita del +6% rispetto al 2017, gli arrivi internazionali si attestano quindi ben oltre la crescita dell’economia globale, ferma al +3,7%. Tra i principali driver della crescita troviamo viaggi aerei più economici, innovazioni tecnologiche, nuovi modelli di business e una maggiore facilitazione nella concessione dei visti.

    Il calo del numero di turisti internazionali dovuto alla pandemia  ha comportato una perdita, secondo le stime dell’UNWTO nella prima metà dell’anno, del 65% di turisti internazionali e di 460 miliardi di dollari per il settore. In base ai dati di agosto si prevede inoltre un calo della domanda di quasi il 70% per tutto il 2020, mentre alcune aree del mondo, come l’Europa, hanno registrato una ripresa dell’epidemia quest’estate che ha portato a ulteriori restrizioni per i viaggiatori.


    Secondo l’ultimo Unwto World Tourism Barometer da gennaio a marzo 2022 il turismo internazionale ha registrato un incremento del 182% su base annua con un totale di 117 milioni di arrivi rispetto ai 41 milioni del primo trimestre 2021, circa 76 milioni di viaggiatori in più nel mondo, di cui la gran parte (47 milioni) si è mossa a marzo, mese in cui una dopo l’altra le frontiere internazionali hanno cominciato a tornare libere.

    Secondo gli ultimi dati del World Tourism Barometer dell’Unwto, nel 2017 gli arrivi internazionali sono cresciuti del 7% raggiungendo un totale di 1.322 milioni di viaggiatori. Una cifra che, nel corso dei prossimi dodici mesi, dovrebbe ulteriormente aumentare a un tasso del +4-5%, in linea con quanto è accaduto negli ultimi sette anni. 

    Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo le ricerche e le prenotazioni di alberghi hanno avuto una crescita positiva nel mese di marzo, per la prima volta dall’inizio del 2020. Le ricerche di hotel sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando le ricerche sono state praticamente congelate. Allo stesso modo, le prenotazioni dei posti sono aumentate, ma in questo caso del 44%. In Europa, le prenotazioni di aerei continuano a diminuire, ora il 33% in meno rispetto allo scorso anno. A livello globale, le prenotazioni di voli delle compagnie aeree, sebbene in ripresa, sono ancora inferiori del 57% rispetto a un anno normale. Solo nell’Asia meridionale c’è un aumento del 7%.

    Secondo il Barometro dell’Unwto circa 54 milioni di turisti hanno effettuato viaggi oltre i propri confini nazionali, in calo del 67% rispetto allo stesso mese del 2019, ma decisamente in ripresa rispetto al 2020, anche se si è ancora al di sotto dei 164 milioni di viaggiatori che si erano registrati nel luglio 2019.
    Per gli analisti dell’Unwto si tratta di un “rimbalzo moderato” per la maggior parte delle destinazioni e a conti fatti il 2021 continua ad essere un anno difficile per il turismo globale, con arrivi internazionali da gennaio a luglio 2021 in calo dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’Asia e il Pacifico continua ad essere la regione più sofferente con un calo del 95% degli arrivi internazionali rispetto al 2019. Il Medio Oriente  si attesta su una diminuzione del -82% e l’Europa come l’Africa segna un -77%. Sofferenze più contenute, anche se comunque vistose, per le Americhe (-68%) grazie soprattutto alle perfomance dei Caraibi che hanno mostrato dati più confortanti tra le sottoregioni mondiali.

    Secondo l’ultimo Barometro mondiale del turismo dell’Unwto,  gli arrivi di turisti internazionali sono quasi triplicati da gennaio a luglio 2022 (+172%) rispetto allo stesso periodo del 2021.Ciò significa che il settore ha recuperato quasi il 60% dei livelli pre pandemia. La costante ripresa riflette la forte domanda repressa di viaggi internazionali, nonché l’allentamento o la revoca delle restrizioni di viaggio fino ad oggi (86 Paesi non avevano restrizioni relative al Covid al 19 settembre 2022). Si stima che circa 474 milioni di turisti abbiano viaggiato a livello internazionale nel periodo, rispetto ai 175 milioni degli stessi mesi del 2021. Si stima, inoltre, che a giugno e luglio 2022 siano stati registrati circa 207 milioni di arrivi internazionali, oltre il doppio dei numeri visti negli stessi due mesi dell’anno scorso. Questi mesi rappresentano il 44% degli arrivi totali registrati nei primi sette mesi del 2022. L’Europa ha accolto 309 milioni di questi arrivi, pari al 65% del totale. Nell’analisi per macro-aree, l’Europa e il Medio Oriente sono le regioni che hanno mostrato la ripresa più rapida nel periodo gennaio-luglio 2022, con arrivi che hanno raggiunto rispettivamente il 74% e il 76% dei livelli del 2019.L’Europa ha accolto quasi tre volte più arrivi internazionali rispetto ai primi sette mesi del 2021 (+190%), con risultati sostenuti dalla forte domanda intraregionale e dai viaggi dagli Stati Uniti. La regione ha registrato una performance particolarmente robusta a giugno (-21% rispetto al 2019) e luglio (-16%), riflettendo un periodo estivo intenso. Gli arrivi sono saliti a circa l’85% dei livelli del 2019 a luglio. Anche la revoca delle restrizioni di viaggio in un gran numero di destinazioni ha alimentato questi risultati (44 Paesi in Europa non avevano restrizioni relative al Covid al 19 settembre 2022).

    L’Unwto, nell’ultimo suo report, prevede che gli arrivi di turisti a livello mondiale potrebbero raggiungere, nel 2023, dall’80 al 95% dei livelli pre-pandemici. Un’oscillazione che dipende da diversi fattori, tra cui la situazione economica e le incertezze geopolitiche. I fattori economici possono influenzare il modo in cui le persone viaggeranno nel 2023 e proprio per questo l'Unwto prevede che la domanda di viaggi nazionali e regionali rimarrà forte, contribuendo a guidare la più ampia ripresa del settore. Il peggioramento della situazione economica potrebbe tradursi in un atteggiamento più cauto da parte dei turisti nel 2023, con spese ridotte, spostamenti più brevi e viaggi più vicini a casa.

    Intanto, però, con uno sguardo indietro al 2022 appena concluso, Unwto certifica la grande impennata del turismo mondiale, con più di 900 milioni di turisti, il doppio del totale registrato nel 2021, sebbene ancora al 63% rispetto ai livelli pre-pandemici.

    Secondo il primo Barometro dell’Unwto il turismo internazionale ha chiuso il 2023 all’88% dei livelli pre pandemia, con circa 1,3 miliardi di arrivi internazionali. E si prevede che il riaccendersi della restante domanda turistica repressa fino a oggi, l’aumento della connettività aerea in tutto il mondo e una più forte ripresa dei mercati e delle destinazioni asiatiche favoriranno una pieno recuoero entro la fine del 2024, al punto da tornare ai livelli pre Covid del 2019.

    Secondo l’Unwto Travel Restrictions Report, 46 destinazioni (21% di tutte le destinazioni in tutto il mondo) hanno attualmente i loro confini completamente chiusi ai turisti, di queste 26 dalla fine di aprile 2020. Altre 55 (25% di tutte le destinazioni globali) continuano ad avere le frontiere parzialmente chiuse al turismo internazionale e 112 destinazioni (52% di tutte destinazioni) richiedono ai turisti internazionali di presentare una PCR o un test dell’antigene all’arrivo.
    La ricerca mostra anche come le destinazioni si stanno aprendo ai turisti internazionali vaccinati: 85 destinazioni (39% di tutte le destinazioni nel mondo) hanno allentato le restrizioni per i turisti internazionali completamente vaccinati, mentre 20 destinazioni (9% di tutte le destinazioni mondiali) hanno fatto un piano Covid- 19 vaccinazione obbligatoria per l’ingresso a fini turistici.

    Una destinazione su tre nel mondo è ora completamente chiusa al turismo internazionale secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO). L'emergere di nuove varianti del virus COVID-19 ha spinto molti governi a invertire gli sforzi per allentare le restrizioni sui viaggi, con chiusure totali ai turisti prevalenti in Asia e nel Pacifico e in Europa.
    Dall'inizio di febbraio, il 32% di tutte le destinazioni nel mondo (69 in totale) sono completamente chiuse al turismo internazionale e di queste, circa poco più della metà (38 destinazioni) sono state chiuse da almeno 40 settimane. Allo stesso tempo, il 34% delle destinazioni mondiali è ora parzialmente chiuso ai turisti internazionali.

    L'Unwto stima che il 96% di tutte le destinazioni nel mondo abbia imposto una qualche forma di restrizione ai viaggi. In pratica ogni Paese in Africa, Asia-Pacifico e Medio Oriente ha viaggi limitati, mentre in Europa la percentuale è del 93% e nelle Americhe del 92%. Il rapporto dell'Unwto rileva che il 44% delle destinazioni ha introdotto un divieto generale per i visitatori di alcuni Paesi. Ciò concretamente si tradurrà in milioni di perdite di posti di lavoro e probabilmente bloccherà una crescita economica sostenibile.

    Secondo gli ultimi dati sul turismo dell’Unwto gli arrivi internazionali, nei primi dieci mesi del 2020, sono diminuiti del 72% , con restrizioni sui viaggi, scarsa fiducia dei consumatori e una lotta globale per contenere il Covid-19. Le destinazioni, tra gennaio e ottobre, hanno accolto 900 milioni di turisti internazionali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ciò si traduce in una perdita di 935 miliardi di dollari in entrate internazionali turistiche che risulta essere  10 volte superiore alla perdita nel 2009 per l'impatto della crisi economica globale. Sulla base delle prove attuali, l'Unwto prevede che gli arrivi internazionali diminuiranno dal 70% al 75% per tutto il 2020.

    Una destinazione su tre (34%)  è ancora parzialmente chiusa e il 36% richiede un risultato negativo del test COVID-19 all'arrivo, in alcuni casi in combinazione con l'obbligo di quarantena e permangono le differenze regionali per quanto riguarda le restrizioni di viaggio. Il 70% di tutte le destinazioni in Asia e nel Pacifico sono completamente chiuse, contro solo il 13% in Europa, il 20% nelle Americhe, il 19% in Africa e il 31% in Medio Oriente. Il rapporto indica che il riavvio del turismo globale rimarrà in sordina finché i governi continueranno a consigliare cautela. Quattro dei 10 principali mercati di origine continuano a sconsigliare ai propri cittadini i viaggi non essenziali all'estero (questi quattro hanno generato il 25% di tutti gli arrivi internazionali nel 2018).

    L’Unwto stila un rapporto sul turismo di montagna, “Understanding and Quantifying Mountain Tourism", che rappresenta tra il 9 e il 16% degli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo, traducendosi in 195-375 milioni di turisti solo nel 2019. Tuttavia, la scarsità di dati relativi al turismo montano nazionale rende difficile o addirittura impossibile valutare gli impatti economici, sociali e ambientali di questo importante segmento. Le montagne ospitano circa 1 miliardo di persone, alcune delle quali tra le più povere e isolate del mondo. Allo stesso tempo, le montagne attirano da tempo turisti interessati alla natura e alle mete all’aria aperta e alle attività all’aria aperta come passeggiate, arrampicate e sport invernali. Calamitano anche i visitatori con la loro ricca biodiversità e le vivaci culture locali. Tuttavia, nel 2019, i 10 paesi più montuosi (in termini di altezza media sul livello del mare) hanno ricevuto solo l’8% degli arrivi di turisti internazionali nel mondo.

    L’Italia è la quinta potenza turistica nel mondo secondo i dati dell’Unwto del 2017 e consolida la sua posizione nel rating del turismo globale con 58,7 milioni di arrivi internazionali, insidiando la Cina al quarto posto con 60,1 milioni di visitatori. Appaiono irraggiungibili, invece, la Francia – prima destinazione al mondo con 89,9 milioni – la Spagna con 81,8 milioni e gli Usa con 74,3 milioni, sebbene quest’ultima registri in calo del 2% rispetto al 2016.

    Secondo l'ultimo Barometro pubblicato dall’UNWTO, nei primi quattro mesi del 2018 gli arrivi turistici internazionali sono cresciuti del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno superando ogni aspettativa. La crescita è stata trainata da Asia e Pacifico (+ 8%) e Europa (+ 7%), con buone performance anche di Africa (+ 6%), Medio Oriente (+ 4%) e Americhe (+ 3%).

    Meno 98% di turisti internazionali a maggio 2020 su maggio 2019. E’ questo il dato che emerge dal Barometro dell’Unwto che mostra anche un -56% degli arrivi turistici tra gennaio e maggio, che si traduce in una perdita netta di 300 milioni di turisti e 320 miliardi di dollari.

    Secondo gli ultimi dati sul turismo mondiale pubblicati dall’Unwto gli arrivi turistici internazionali sono cresciuti del 5% su base annua nei primi nove mesi del 2018. L’Asia e il Pacifico hanno guidato la crescita (+ 7%), seguiti da Europa e Medio Oriente (+6% ciascuno), Africa (+5%) e Americhe (+3%). Nonostante una crescita relativamente più lenta tra luglio e settembre, l’Unwto stima che le destinazioni in tutto il mondo abbiano ricevuto un miliardo 83 milioni di arrivi internazionali fino a settembre, 56 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017.

    Secondo il Barometro dell'UNWTO nel primo semestre del 2019 si è registrato un incremento pari al  4% negli arrivi internazionali rispetto allo stesso periodo 2018. La crescita maggiore si è avuta nei paesi del Medio Oriente, con un +8%, e nell'area asiatica e pacifica,  con +6%, in Europa invece è stata del +4%, in Africa +3% e nelle Americhe del +2%.Gli arrivi internazionali sono stati pari a  671 milioni, quasi  30 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

    Il turismo internazionale ha recuperato l’84% dei livelli pre-pandemia nel periodo gennaio-luglio 2023 (-16% rispetto al 2019) dopo un forte secondo trimestre e la prima parte della stagione estiva dell’emisfero settentrionale. A dirlo il Barometro sul turismo dell’Unwto. La domanda di viaggi ha continuato a mostrare una notevole resilienza e una ripresa sostenuta, nonostante le sfide economiche e geopolitiche.

    Con un incremento del 6,7% nel numero degli arrivi turistici nel 2018 rispetto al 2017 e una crescita ancora più incoraggiante delle spese turistiche, pari al +8,6%, il nostro Paese si distingue nella tabella del Sud Europa, secondo il UNWTO. In totale gli arrivi turistici nel 2018 sono stati 62.146.000, mentre le entrate sono state pari a 49.262 mln di dollari statunitensi. Nel 2017 gli arrivi ammontavano a 58.253.000 e le entrate a 44.233 mln di dollari statunitensi.
    Il turismo internazionale ha registrato nel 2018 un dato globale di crescita negli arrivi pari al +5% per raggiungere quota 1,4 miliardi.

    L'Unwto, a seguito dell'impatto del covid-19 sul settore, presenta una prima valutazione degli effetti, in cui si evidenzia una diminuzione degli arrivi e delle entrate internazionali nel 2020. L'organizzazione ha rivisto le sue prospettive per il 2020 per gli arrivi di turisti internazionali con una crescita negativa dall'1% al 3%, traducendosi in una perdita di entrate da turismo internazionale da 30 a 50 miliardi di dollari Usa. Prima dell'epidemia l’organizzazione aveva previsto per quest'anno una crescita positiva dal 3% al 4%.

    Gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia, la Thailandia, la Germania e l’Italia sono, in quest'ordine, i Paesi che nel 2020 hanno subito le maggiori perdite a causa della mancanza di turisti dall'estero. Per gli Usa, che guidano la  classifica, i dati si basano su una stima delle entrate del turismo straniero durante i primi dieci mesi del 2020. Pertanto, gli Stati Uniti hanno visto bruciare 147.245 milioni di dollari in questo periodo rispetto allo scorso anno.

    Dal primo  World Tourism Barometer del 2022 emerge una ripresa del turismo internazionale, nel 2021 ma ancora disomogenea, incerta, e i viaggi internazionali sono decisamente al di sotto dei livelli pre pandemia. Secondo il rapporto, l’aumento dei tassi di vaccinazione, insieme all’allentamento delle restrizioni di viaggio realizzato grazie al coordinamento dei protocolli transfrontalieri, hanno contribuito a liberare la domanda repressa, facendo registrare una ripresa del 4% del turismo globale, con 415 milioni di viaggi contro i 400 milioni del 2020. Tuttavia, secondo le stime dell’agenzia gli arrivi di turisti internazionali sono ancora del 72% inferiori al 2019, anno pre pandemia. Il recupero maggiore si è avuto però soprattutto durante la seconda metà del 2021, con gli arrivi internazionali in calo del 62% (anziché del 72%) sia nel terzo che nel quarto trimestre rispetto ai livelli pre pandemia. Secondo dati limitati, gli arrivi internazionali a dicembre sono stati del 65% inferiori ai livelli del 2019. 

    Arrivano dati incoraggianti dall’ultimo World Tourism Barometer, l’osservatorio dei trend turistici dell’Unwto: dopo una prima metà del 2021 debole, il terzo trimestre dell’anno ha visto un rimbalzo del turismo internazionale nell’emisfero settentrionale, facendo registrare un aumento del 58% degli arrivi di turisti tra luglio e settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020.
    La ripresa però rimane ancora fragile: i numeri sono del 64% inferiori ai livelli del 2019. Nel terzo trimestre dell’anno, l’Europa ha registrato un calo degli arrivi internazionali del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2019, rimanendo comunque la migliore performance al livello internazionale. E se è vero che in agosto e settembre gli arrivi si sono attestati a -63% rispetto al 2019, è vero anche che rimangono i migliori risultati mensili dall’inizio del pandemia.
    A livello globale, gli arrivi di turisti internazionali tra gennaio e settembre, sono diminuiti del -20% rispetto al 2020, in netto miglioramento rispetto ai soli primi sei mesi dell’anno (-54%). Tuttavia, gli arrivi complessivi sono ancora del 76% al di sotto dei livelli pre-pandemia con prestazioni disomogenee tra le regioni del mondo.

    L’ UNWTO prevede per il 2020 un calo del turismo internazionale tra il 20 e il 30%. Si calcola una perdita per il settore fra i 300 e i 450 miliardi di dollari (fra i 272 e i 408 miliardi di euro), che equivale a circa un terzo di quanto generato nel 2019.

    Secondo il Barometro Unwto nei primi 8 mesi dell’anno si è registrato un calo di 700 milioni di arrivi turistici e perdite per circa 730 miliardi di dollari, pari a circa 620 miliardi di euro. I mesi clou di luglio e agosto presentano un calo rispettivamente del -81% e -79% in termini di arrivi turistici.Si tratta di mancate entrate valutarie derivanti dal turismo otto volte superiori a quelle generate dalla grande crisi finanziaria globale del 2009.

    Se per il 60% del campione di un panel di esperti del settore intervistati dall’Organizzazione mondale del turismo, la ripresa ci sarà dal 2022, il restante 40% crede che già entro la fine del 2021 si registreranno crescite vigorose. Sul lungo termine e sulla piena ripresa che farà tornare a correre i numeri del travel come nel 2019 quasi la metà degli esperti di settore, però, concorda con un obiettivo a tre anni, nel 2024, mentre il 37% crede nel raggiungimento del target già un anno prima, nel 2023.

    Secondo le ultime analisi dell'Organizzazione mondiale del turismo, il 40% delle destinazioni in tutto il mondo ha ora alleggerito le restrizioni imposte al turismo internazionale (il 15 giugno erano pari al 30% ed il 15 maggio solo al 3%). Allo stesso tempo, però, delle 87 destinazioni che hanno ora allentato le restrizioni di viaggio, solo quattro hanno completamente tolto tutte le restrizioni, mentre 83 le hanno alleggerite mantenendo alcune misure come la chiusura parziale delle frontiere e ben 115 destinazioni - il 53% di tutte le destinazioni in tutto il mondo - continuano a mantenere i loro confini completamente chiusi per il turismo.

    Secondo UNWTO il turismo internazionale ha avuto un crollo pari al 22% nel primo trimestre del 2020 e potrebbe arrivare al 60-80% per l'intero anno  Gli arrivi a marzo sono fortemente diminuiti del 57% a seguito dell'inizio del lockdown in molti Paesi, e ciò si traduce in una perdita di 67 milioni di arrivi internazionali e di circa 80 miliardi di dollari di entrate.Gli scenari attuali indicano possibili cali degli arrivi dal 58% al 78% per l'anno e si basano su tre possibili date per l'apertura graduale delle frontiere internazionali.

    Secondo l’ultima ricognizione dell’Unwto nel 2017 gli arrivi mondiali sono stati pari ad 1miliardo 323milioni con un incremento di 84 milioni facendo così registrare per otto anni consecutivi una “crescita ininterrotta" degli stessi.L'Europa e l'Africa hanno riportato una crescita rispettivamente dell'8% e del 9%.

    Il report 2022 del World Economic Situation and Prospects stilato dalle Nazioni Unite  sottolinea  l'importanza del turismo soprattutto per i Paesi in via di sviluppo. Dopo una contrazione del 3,4% nel 2020 e una ripresa del 5,5% nel 2021, le previsioni parlano di una crescita dell'economia a livello globale del 4% nel 2022 e del 3,5% nel 2023. In questo scenario il turismo si presenta come un comparto trainante, e secondo Unwto, per molte destinazioni - soprattutto quelle la cui sopravvivenza è fortemente connessa a questa industria - sarà determinante diversificare l'offerta turistica, nel 2022 e negli anni a venire.

    Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) la pandemia da Covid-19 ha spinto le destinazioni di tutto il mondo a introdurre restrizioni sui viaggi.
    Sulla base delle ricerche effettuate, gli ultimi dati dell’agenzia specializzata per il turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) mostrano che il 100% delle destinazioni mondiali ha restrizioni in atto. Di queste, l’83% ha avuto restrizioni relative alla pandemia da Covid-19, già in atto da quattro o più settimane e che, a partire dal 20 aprile, nessun paese le ha rimosse.

    Gli investimenti nell’economia del turismo hanno iniziato a riprendersi dai minimi toccati durante la pandemia grazie alla crescita costante degli arrivi internazionali secondo un nuovo rapporto prodotto congiuntamente da Unwto e Fdi Intelligence, basato sui dati di fdi Markets – il database di fdi Intelligence relativo ai progetti greenfield di investimenti esteri diretti – nonché sui dati internazionali sul turismo di Unwto che fornisce una panoramica generale del ciclo di investimenti in corso nel settore del turismo, suddividendo le cifre degli investimenti per regione, segmenti e aziende.

    Secondo Uvet i dati di giugno rilevati in base al Business Travel Trend, indice mensile sui dati del business travel in Italia, realizzato con il Centro Studi Promotor il valore registrato dal Business Travel Trend lo scorso mese è di 95, in aumento di un punto rispetto a maggio. In termini di valore globale il dato si conferma positivo, mentre registra una contrazione di 3 punti in termini di transazioni. Di pari passo viaggia la spesa media di tutto il business travel nel mese di giugno, che tocca quota 126, dato superiore di 6 punti rispetto al mese precedente. Nella suddivisione per tipologia la spesa globale rispetto a maggio mostra un incremento di 2 punti sia nei voli che nel comparto alberghiero. Si registra invece un decremento in termini di valore sia nel comparto rail sia nel noleggio auto rispetto a quanto emerso nel mese di maggio.

    Dal Business Travel Trend, Indice mensile sui dati del Business Travel in Italia, realizzato da Uvet con il Centro Studi Promotor (CSP) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei vari settori dell’economia italiana emerge che il dato dei viaggi d’affari a maggio registra un indice di 97, valore di un punto inferiore rispetto al progressivo dell’anno.

    Il Gruppo Uvet comunica i dati relativi al mese di febbraio 2024 del Business Travel Trend, Indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor (CSP) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei più svariati settori dell’economia italiana.

    Secondo i nuovi dati del Gruppo Uvet relativi al mese di gennaio anche nel 2024 continua il trend positivo dei viaggi d’affari. Il Business Travel Trend di gennaio registra, infatti, 72 punti per le transazioni, 10 punti in più rispetto a dicembre scorso e 90 punti in valore globale, +3 rispetto al mese precedente.

    Secondo il Business Travel Trend di Uvet, Indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor (CSP) attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei più svariati settori dell’economia italiana ad ottobre il dato progressivo registrato dal Business Travel Trend è di 92 su base 100 (valore di riferimento per il 2019), in linea con il valore progressivo 93 di settembre 2023. Le transazioni invece segnano un valore di 71, identico rispetto a settembre 2023.

    Il Business Travel Trend, indice mensile del Gruppo Uvet sui viaggi d’affari, si è attestato a quota 104, segnando un incremento di 8 punti rispetto a luglio.

    Il Business Travel Trend realizzato dal Gruppo Uvet registra su base annua un aumento di 10 punti (+15,9%) rispetto al 2022.

    Secondo il Business Travel Trend, realizzato con il Centro Studi Promotor (CSP) del Gruppo Uvet l'indice mensile nel mese di settembre 2023 è di 89 su base 100 (valore di riferimento per il 2019), inferiore di 4 punti rispetto allo stesso mese del 2022.

    Il Gruppo Uvet ha comunicato i dati relativi al mese di novembre 2023 del suo Business Travel Trend, indice mensile sui dati dei viaggi d’affari in Italia realizzato con il Centro Studi Promotor, attraverso un campione rappresentativo delle più importanti aziende che operano nei più svariati settori dell’economia italiana.

    Dopo il trend positivo dei viaggi d’affari evidenziato in questi mesi, a marzo il BTT Business Travel Trend, Indice mensile sui dati del Business Travel in Italia realizzato da Uvet con il Centro Studi Promotor (CSP) registra rispetto a febbraio 8 punti in meno in volume (89 vs 97) e 3 punti in meno in transazioni (73 vs 76). La spesa media si attesta su valori più vicini al periodo pre pandemia (122 vs 128).

    Cresce il business travel in Italia ad aprile. Lo dice il Business Travel Trend, indice mensile sui dati del business travel in Italia realizzato da Uvet con il Centro Studi Promotor.

     
    L’Uzbekistan ha rinviato al 1° gennaio 2021 l’abolizione del regime dei visti per i cittadini di alcuni paesi tra cui l’Italia e l’introduzione dell’ordine di pagamento della tassa di entrata di 50 dollari.
     
    Per maggiori informazioni: 
     
     

     

    L’analisi sul settore alberghiero realizzata da Confindustria alberghi evidenzia una frenata della domanda interna

    LO STUDIO ENIT E HUMAN COMPANY

    Estate 2021: un italiano Su due ha programmato una vacanza, di questi un quarto pianifica una vacanza outdoor

    Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio delle destinazioni in Italia

    Bologna – Aperti per ferie. L’Emilia-Romagna, all’indomani dell’alluvione che ha colpito buona parte del territorio e soprattutto la Romagna, è pronta ad accogliere i turisti per la stagione estiva: in sicurezza e con la calda ospitalità che fa di queste terre, da sempre, un vero ‘marchio di fabbrica’. E per raccontarlo ricorre a una serie di iniziative per raggiungere a tappeto i mercati interni e internazionali con l’obiettivo di invitare tutti i turisti a verificare di persona che le loro vacanze, anche per la stagione estiva ormai alle porte, sono come sempre garantite. A partire dalla campagna di ministero del Turismo ed Enit (Agenzia nazionale del Turismo), presentata a Rimini dalla ministra al Turismo, Daniela Santanchè, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, all’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, e all’amministratore delegato di ENIT, Ivana Jelinic. Con loro, il presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il sindaco di Imola, Marco Panieri, in rappresentanza del Territorio Turistico Bologna-Modena.

    In merito alle ultime novità emerse in seguito alle comunicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo per le aperture degli impianti di risalita, previste per il prossimo 7 gennaio, la presidente di ANEF, Valeria Ghezzi, conferma la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni per giungere a una soluzione utile per tutto il comparto montagna e lamenta di non essere mai stata contattata dagli organizzatori della manifestazione in programma domani ad Abetone.

    In merito alle ultime novità emerse in seguito alle comunicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo per le aperture degli impianti di risalita, previste per il prossimo 7 gennaio, la presidente di ANEF, Valeria Ghezzi, conferma la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni per giungere a una soluzione utile per tutto il comparto montagna e lamenta di non essere mai stata contattata dagli organizzatori della manifestazione in programma domani ad Abetone.

    La presidente nazionale di ANEF ha parlato nel corso di una conferenza stampa indetta dall’Associazione Stampa Estera in Italia per fare chiarezza sull’emergenza del comparto montagna. «Lottiamo per tutte le famiglie che vivono grazie alla stagione invernale e per evitare lo spopolamento dei territori montani».

    La Presidente nazionale di ANEF ha parlato nel corso di una conferenza stampa indetta da Skipass. «Faremo il possibile e l’impossibile per aprire entro gennaio, ma servono regole certe e una situazione sanitaria sotto controllo».

    Finora gli ambienti di casa nostra e un tempo dilatato, sono stati lo spazio sicuro e la dimensione protetta dove abbiamo potuto assaporare il piacere di uno stile di vita slow. 

    Ci siamo tenuti allenati per distoglierci dai pensieri: ma tutto indoor, nel comfort domestico e con panorama limitato alla finestra. L’estate in arrivo, le giornate più lunghe e il desiderio di muovere il corpo con un’attività sportiva, stimolano adesso la voglia di uscire all’aria aperta, a contatto con la natura, per raggiungere gli amici di sempre e i posti del cuore. Certo, sono cambiati i parametri di approccio e anche il modo di concepire la vacanza, ma alcune realtà sono più favorite di altre per i nuovi paradigmi di sicurezza attualmente richiesti a una struttura ricettiva. Per questo vi verrà voglia di raggiungere un albergo nel quale riprendere le vecchie abitudini, rimodulate sulle nuove. E dove il vero lusso consisterà nella tranquillità di sentirvi davvero come a casa vostra. 

    In aiuto di ristoratori, albergatori, artigiani, è attiva dal 6 giugno  una delle misure più attese del decreto Rilancio, il «bonus affitti», che permette di utilizzare il credito d'imposta per una parte compresa tra il 30 e il 60% dell'affitto pagato nei mesi di lockdown dalle imprese che hanno visto dimezzare il proprio fatturato. Il bonus, pensato per bar, ristoranti e alberghi, riguarda in genere gli immobili ad uso non abitativo destinati a svolgere attività industriali, commerciali, artigianali o agricole,

    “Questo progetto ha un significato importantissimo perché ricostruisce una meraviglia italiana delle Cinque Terre e ha dimostrato il lavoro di squadra tra le varie istituzioni.

    Il 28 settembre è stato approvato il disegno di legge per il sostegno dei comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e dei territori montani e rurali con il voto quasi unanime del Senato. Il testo contiene misure che interessano 5.585 comuni, circa il 70% dei 7.998 comuni italiani, oltre il 50% del territorio nazionale.

    L’Aula della Camera ha approvato con 417 voti a favore il testo di legge che istituisce in Italia le "Ferrovie turistiche" con il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione che attraversano aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.

    Saranno diciotto le linee ferroviarie ad essere classificate come tratte ad uso turistico: Sulmona-Castel di Sangro; Cosenza-San Giovanni in Fiore; Avellino-Lioni-Rocchetta Sant'Antonio; Sacile-Gemona; Palazzolo-Paratico; Castel di Sangro-Carpinone; Ceva-Ormea; Mandas-Arbatax; Isili-Sorgono; Sassari-Palau Marina; Macomer-Bosa;     Alcantara-Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa - Porto Empedocle; Noto-Pachino; Asciano-Monte Antico; Civitavecchia-Capranica-Orte; Fano-Urbino.

    (Per maggiori informazioni: http://www.camera.it/leg17/522?tema=sviluppo_delle_ferrovie_turistiche)

    Il regolamento del Mibact  sui Condhotel che il 27 febbraio ha avuto il via libera definitivo da parte della Corte dei Conti e che sarà a breve pubblicato in Gazzetta ufficiale definisce le condizioni di esercizio dei condhotel valide per l’intero territorio nazionale e stabilisce che negli alberghi la percentuale massima della superficie delle unità abitative che potranno essere vendute a privati per uso residenziale non potrà essere superiore al 40% del totale della superficie netta destinata alle camere.

    L’Italia fa gola ai viaggiatori tedeschi. I viaggi di lavoro classificano la Penisola come meta europea di preferenza per il turismo congressuale e al secondo posto a livello mondiale dopo gli Stati Uniti. Emerge da Imex, la fiera mice più importante del settore, a Francoforte dove ENIT è presente con lo stand Italia insieme ad Alto Adige, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto, nonché le città di Milano e Roma, per orientare e presentare la nuova offerta legata al turismo congressuale e alla meeting industry insieme a ben 86 fornitori.

    Enit al Travel Marketplace la piattaforma globale per le comunità di viaggi di piacere e avventura per coinvolgere, connettere e costruire relazioni vantaggiose per la domanda e l’offerta turistica. L’ Italia turistica si rafforza in Uk e accoglie le associazioni di viaggio internazionali, le comunità e i loro partner per partecipare a incontri one-to-one con i senior buyer. L'evento è stato lanciato da Jacobs Media Group nel 2021 per sostenere la ripresa e la rinascita del settore dei viaggi. Riunendo i responsabili delle decisioni in campo turistico di tutto il mondo, il nuovo evento del settore dei viaggi offre ai delegati senior l'opportunità di fare rete, fare affari, cooperare attraverso il turismo ed espandere le opportunità.

    Il progetto europeo WeMed NaTOUR entra nelle scuole per educare le nuove generazioni al turismo sostenibile. I destinatari della mission sono anche bambini e giovani. Per Le scuole possono aderire al progetto tramite un bando attivo fino al 25 settembre che porta in classe esperienze legate all’economia blu del mare mista ad attività pratiche in un contesto turistico reale.  L’obiettivo è diffondere benefici economici per le comunità locali, sensibilizzando e promuovendo l’economia blu e verde sostenibile con buone pratiche e in collaborazione con le piccole e medie imprese turistiche nelle quattro destinazioni pilota di Italia, Spagna, Portogallo e Mauritania. L'approccio "Learn by Visiting" intende promuovere le competenze sociali e di vita sostenendo materie come la biologia, la geografia e le scienze sociali. 

    Il Ministero del Turismo è lieto di presentare “Viaggiando con il Ministero”, la nuova pubblicazione mensile che racconta le attività intraprese dal dicastero per sostenere e promuovere il settore turistico nazionale.

    In un attimo dal Sud al Nord andando in metro: un viaggio nel viaggio quello offerto dalla campagna #ThisisIschia che “sale a bordo” della linea 5 di Milano. Per i suoi 10 anni ed in occasione della Bit (Borsa Internazionale del Turismo) Metro 5 accoglie il Sud ospitando le immagini più suggestive di una delle perle del Mediterraneo. Oltre ad alcuni spazi all’interno della stazione di San Siro, anche un treno della Lilla si veste interamente dei colori di Ischia, grazie alla nuova comunicazione immersiva. L’iniziativa voluta da Enit e Metro 5 con il Ministero del Turismo è un omaggio e un esempio di visione strategica omogenea della Penisola.  Presentare la campagna #ThisisIschia in uno degli hub a più alta frequentazione è un modo per celebrare una delle espressioni di bellezza della Penisola e un esempio di solidarietà e unità del Bel Paese per promuovere l’offerta turistica in una zona messa a dura prova dai fenomeni naturali di novembre. 

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    La transizione energetica nel trasporto passeggeri con autobus non può che essere un processo graduale ed adeguato alle specificità dei singoli comparti, bene quindi le recenti dichiarazioni del Ministro Cingolani, che mettono in guardia da misure troppo rapide che rischiano di creare grossi problemi alla società, ai lavoratori, alle classi più vulnerabili e alle piccole e medie imprese. Questa la posizione di Giuseppe Vinella, presidente di ANAV, l’associazione di Confindustria che rappresenta tutti i comparti del trasporto con autobus. “E’ un discorso realistico – sottolinea Vinella - che condividiamo pienamente e che sosteniamo da tempo quello fatto dal Ministro Cingolani, a margine del convegno di Genova sul PNRR. Il Ministro ha sollevato il tema della convenienza dei veicoli elettrici, che impone una riflessione su tempi e strumenti da utilizzare per maturare il passaggio energetico, soprattutto nell’attuale contesto che vede un’impennata del costo dell’energia dagli effetti dirompenti.

    Il mercato dei viaggi di lusso supera “di gran lunga” i livelli del 2019 secondo Virtuoso.  In tutti i settori, le prenotazioni di Virtuoso per il 2023 sono aumentate del 52% rispetto allo stesso periodo del 2019, considerato finora il punto più alto per i viaggi. Le prenotazioni aggregate di hotel per il tempo libero per il 2023 effettuate nel 2022 hanno superato del 135% le prenotazioni del 2020 fatte nel 2019. Tali prenotazioni riflettono tariffe medie giornaliere da record. Per dormire in hotel quest'estate, i viaggiatori di fascia alta hanno finora sborsato, in media, cifre superiori ai 1.800 dollari a notte. E proprio le prenotazioni di luglio viaggiano ad un ritmo superiore dell’83% rispetto allo stesso mese del 2019.

    Secondo Visa Global Travel Intentions, l’indagine condotta da Visa su un campione di 13.500 intervistati appartenenti a 27 Paesi in tutto il mondo, negli ultimi 2 anni l’Italia sarà tra le cinque destinazioni vacanziere più scelte dai turisti di tutto il mondo. Il nostro paese nella classifica è a pari merito con Thailandia (3%) e subito dopo Giappone e Stati Uniti (9%) e Australia (7%). 

    Secondo quanto emerge dall’edizione Inbound del Global Travel Intentions Study 2023 pubblicato da Vis il turista internazionale viene in Italia per concedersi un momento di relax, opta principalmente per Roma, Milano e Venezia, è millennial e turista alto-spendente, realizza il 60% delle spese di viaggio da noi, usa principalmente carte di debito/credito, è consapevole dell’ambiente e ama le soluzioni personalizzate.

    Il 77% degli italiani passerà le proprie vacanze nel nostro Paese nei prossimi 12 mesi, in base alla ricerca Visa Travellers Survey, realizzata in collaborazione con Ipsos, che ha coinvolto 550 persone. Il 49%, invece, si recherà in un altro Stato europeo, Spagna (32%) e Francia (21%), in Extra Europa, gli Usa sono la destinazione preferita, (55%) mentre in Asia guida il Giappone. Come sempre, il numero maggiore di partenze è a luglio e agosto: il 40% punta su città “iconiche”, il 38% intende soddisfare i propri interessi culturali, il mare la fa da padrone (38%) se ci riferisce al tempo libero. Nel pianificare la prossima vacanza, il 61% degli italiani ha previsto un budget di spesa pressoché invariato rispetto allo scorso anno: in media gli italiani stanzieranno, per 2 persone, 1.418 euro a testa, budget che sarà più alto (1.323 euro) per le destinazioni europee e di 2.719 euro per quelle extraeuropee rispetto ai viaggi in Italia (1.053 euro).

    I giovani viaggiano di più e sono più propensi a scegliere una meta all’estero secondo un sondaggio condotto da Visa su 4mila persone tra i 18 e i 35 anni, in Italia, Spagna e Regno Unito.

    Tra i viaggiatori italiani più della metà, il 51%, prenota le vacanze con almeno tre mesi di anticipo, soprattutto per viaggi fuori dall’Unione Europea, e il periodo principale di viaggio coincide con i mesi estivi da giugno ad agosto.

    Secondo l’ultimo Global Travel Intentions Study pubblicato da Visa il 42% dei turisti italiani utilizza lo smartphone per pagare quando viaggia all’estero, e circa la metà (il 55%) ha cercato opzioni di viaggio più sostenibili durante l’ultima vacanza. Lo studio rivela anche che gli italiani all’estero sono fedeli alle loro abitudini: l’89% ha utilizzato la stessa carta per i pagamenti quotidiani durante il viaggio, indicando come motivazioni principali la sicurezza e l’accettazione nei negozi. Un’altra importante tendenza emersa dalla ricerca è la crescente consapevolezza ambientale dei viaggiatori: il 55% degli intervistati ha cercato attivamente opzioni di viaggio più sostenibili per quanto riguarda l’alloggio (27%), la mobilità (25%), il comportamento di acquisto (24%) e i voli con minori emissioni di carbonio (24%).

    I cittadini statunitensi e britannici amano a tal punto il nostro Paese da voler tornarci: è uno dei dati più significativi che emergono dalla Visa International Travel Survey, realizzata da Visa in collaborazione con Ipsos.

    I viaggiatori dagli Stati Uniti e UK amano l’Italia, intendono tornarci per l’estate e sono disposti a spendere ancora di più secondo l’ultima Visa International Travel Survey realizzata da Visa in collaborazione con Ipsos.