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L’agenzia Reuters riporta che lo scorso anno i cinesi hanno effettuato 87 milioni di viaggi all’estero, in calo del 40% rispetto al 2019, ma il dato peggiore è che gli osservatori del settore affermano che il ritmo è calato dal Capodanno lunare di febbraio.
Oltre il 40% degli italiani eviterà l’alta stagione per le vacanze 2024 secondo il Revolut Travel Report, in base al quale quasi un italiano su 4 programma la propria vacanza principale tra aprile e giugno, mentre la metà partirà tra luglio e agosto. Revolut è una banca autorizzata con oltre 40 milioni di clienti in tutto il mondo e oltre 1,5 milioni in Italia: il sondaggio ha coinvolto più di 15mila over 18 in 15 Paesi, di cui 1000 in Italia.
Sono stati il 70% in meno gli italiani che hanno viaggiato all’estero quest’anno secondo Revolut, la app finanziaria con oltre 13 milioni di clienti nel mondo, che ha analizzato le spese degli oltre 400 mila clienti italiani effettuate durante l’estate, confrontandole con quelle dello stesso periodo del 2019.
Tra giugno e agosto dello scorso anno i viaggiatori avevano in particolare scelto come destinazioni principali per le proprie vacanze all’estero rispettivamente il Regno Unito, la Spagna e gli Stati Uniti mentre nel 2020 le mete più popolari sono state Francia, Regno Unito e Svizzera.
Prosegue il viaggio attraverso le 16 stazioni del progetto “La Ferrovia del Centro Italia”, di cui Rete Ferroviaria Italiana – società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS – è partner insieme all’Associazione Culturale Giovanile Riattivati. Le prossime tappe saranno le stazioni di Antrodoco Centro (sabato 6 luglio) e Marmore (sabato 20 luglio).
CBItalia presenta la sua offerta con le attività promo-commerciali in calendario per il 2020.
Firenze, 4 settembre 2019 - Convention Bureau Italia che ha aperto al mondo del Wedding lo scorso marzo, presentando la prima ricerca nazionale sul fenomeno, ora si struttura sempre più comeorganismo in grado di supportare un network che già si muove in questa direzione, con il progetto ItalyforWeddings.
L’emergenza in atto causata dal Coronavirus ha imposto la sospensione di molte delle attività turistiche in Italia. Voli aerei, viaggi organizzati, spostamenti con treno e bus, crociere, autonoleggi e molti servizi sono attualmente non operativi o in forte flessione.
Grazie alla partnership tra le Ferrovie Tedesche (DB-Bahn) e Austriache (ÖBB) e il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, i viaggiatori dei treni DB-ÖBB EuroCity in possesso del biglietto ferroviario con fermata nelle stazioni di Trento o Rovereto riceveranno uno sconto sul biglietto d’ingresso al museo.
(Verona, 9 novembre 2023) – Torna l’annuale e imperdibile appuntamento con il tradizionale spettacolo di luci a Bressanone, in programma dal 24 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 va in scena sul palcoscenico del cortile interno della magnifica Hofburg "Colors. A Homage to Peace”, realizzato con i magici effetti di luce degli artisti francesi Spectaculaires.
DELINEATE LE STRATEGIE DEL SETTORE DURANTE IL CONVEGNO “POLITICHE DEL MARE. LE NUOVE ROTTE PER LA COMPETITIVITA’ DELL’ITALIA, LE PROSPETTIVE DELL’INDUSTRIA”, MENTRE E’ STATO FIRMATO DA TUTTI I MINISTRI INTERESSATI IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL CODICE DELLA NAUTICA
DELINEATE LE STRATEGIE DEL SETTORE DURANTE IL CONVEGNO “POLITICHE DEL MARE. LE NUOVE ROTTE PER LA COMPETITIVITA’ DELL’ITALIA, LE PROSPETTIVE DELL’INDUSTRIA”, MENTRE E’ STATO FIRMATO DA TUTTI I MINISTRI INTERESSATI IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL CODICE DELLA NAUTICA
Dopo la lunga pausa del Covid l’Associazione è tornata con un importante appuntamento in presenza per sottolineare il ruolo e il contributo che il settore alberghiero fornisce all’economia del Paese. I lavori hanno visto in apertura il saluto del Presidente del CNEL, Prof. Renato Brunetta. A seguire la Presidente Colaiacovo ha ripercorso i momenti drammatici vissuti dalle aziende: dall’arresto pressoché totale delle attività per la pandemia, alla ripartenza condizionata però da crisi energetica, inflazione e aumento esponenziale dei tassi di interesse. Un quadro complesso che rischia di rallentare gli investimenti, proprio quando la sfida di oggi e di domani per il settore si gioca sul mercato internazionale.
Ad inquadrare l’aspetto economico con un approfondimento sul ruolo del settore nell’economia del Paese, l’intervento di Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi Confindustria.
Sono intervenuti poi il Ministro del Turismo, Sen. Daniela Santanchè e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso. Nel suo intervento il Ministro Urso ha sottolineato il ruolo del settore alberghiero come vetrina e volano del made in Italy.
Uno tsunami si abbatterà sul settore dei viaggi e del turismo a causa della seconda ondata di covid registrata in Italia secondo Rimborsoalvolo.it - società italiana specializzata in trasporto aereo che assiste i passeggeri che hanno subito disagi o problemi - sulla base dello studio elaborato sulle vacanze invernali degli italiani ai tempi del coronavirus. In base ai dati raccolti e alle previsioni della società, allo stato attuale e senza considerare un possibile lockdown nazionale, solo 7,3 milioni di cittadini prevedono di spostarsi dal proprio comune di residenza tra dicembre e gennaio per viaggi legati alle festività di fine anno: un crollo del 60% rispetto al 2019 (-11 milioni di italiani) quando ben 18,3 milioni di concittadini si concessero una vacanza di fine anno (9,8 milioni a Natale; 8,5 milioni a Capodanno).
LE DUE ASSOCIAZIONI CHIEDONO AL GOVERNO L’INNALZAMENTO AL 25% DEL CREDITO D’IMPOSTA PREVISTO PER L’ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA, COME PER LE IMPRESE ENERGIVORE
Roma, 31 marzo 2022. Si è svolta oggi a Roma, alla Camera dei Deputati, la conferenza stampa: “Caro energia: è allarme per il settore alberghiero. La crisi energetica dopo due anni di pandemia, impatti sulle imprese alberghiere e sui servizi”, su iniziativa dell’On. Maria Teresa Baldini (Italia Viva) ed organizzata da Confindustria Alberghi e da Assosistema Confindustria.
Sono stati eletti: Jose Maria Basterrechea, Rosa Boccardi, Stefania Capaldo, Aldo Ferruzzi, Franco Carmelo Lentini, Stefania Mandurino, Alessandro Martello, Anna Rosa Miele, Teresa Naldi, Palmiro Noschese, Ugo Picarelli, Andrea Varnier.
L’11 novembre è stato firmato a Roma tra Federturismo Confindustria, Confindustria Alberghi e le Organizzazioni Sindacali di Filcams, Fisascat e Uiltucs l'accordo di rinnovo per il CCNL Industria Turistica, che rappresenta il settore alberghiero e l'intera filiera turistica.
L’accordo, tenendo conto della gravissima crisi che ha attraversato il settore, non prevede alcuna Una Tantum, ma un adeguamento salariale di 88 euro al livello medio, di cui 6 euro come anticipo sui futuri aumenti contrattuali, in linea con l'inflazione reale registrata nel periodo 2013- 2018, da erogarsi in tre tranches di cui l’ultima a gennaio 2018.
Alla luce degli oltre 4 anni durante i quali a causa della crisi, non sono stati erogati aumenti, le parti hanno convenuto di prevedere una prima tranche già dal mese di novembre.
Inoltre, in considerazione del trend particolarmente negativo, per il comparto "imprese di viaggio e turismo e congressi" si è stabilito di introdurre una diversa decorrenza delle tranches che tiene in considerazione le specifiche esigenze di tali aziende.
Il rinnovo, grazie ad un sistema ormai maturo di relazioni industriali, ha individuato soluzioni sia nell'interesse dei lavoratori che delle imprese.
Da un punto di vista normativo l’accordo infatti, oltre che confermare il concetto di stagionalità in senso ampio, punta su un sistema di "buona flessibilità" innovando e uniformando al jobs act alcuni istituti fondamentali per il settore, come il lavoro a tempo determinato e il contratto di somministrazione a termine, resi anche più fruibili per le aziende.
Inoltre, in linea con i recenti interventi del legislatore in materia di welfare negoziale, sono stati confermati gli istituti dell'elemento di garanzia retributiva, del premio di risultato, nel contempo potenziando lo strumento dell'assistenza sanitaria integrativa.
L'accordo, avvenuto in vigenza del testo unico sulla Rappresentanza di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, riprende ed amplia infine alcuni aspetti dell’accordo interconfederale in materia di RSU e diritti sindacali, rimandando ad una successiva fase di stesura la piena armonizzazione del testo contrattuale con l'accordo di sistema.
(Per maggiori informazioni: m.nevi@federturismo.it)
Si è riunita il 21 giugno, a Bruxelles, la seconda Assemblea Generale del 2023 di European Boating Industry (EBI), l’associazione che rappresenta e promuove l'industria della nautica da diporto in Europa e di cui Confindustria Nautica è Socio fondatore. L’appuntamento è stato occasione, per i membri, di discutere delle prossime sfide europee a supporto dell’industria nautica e dare il benvenuto a tre nuove associazioni nazionali (Ukrainian Maritime Cluster - UMC, Swiss Boat Builders Association - SBV e l’associazione olandese HISWA-RECRON), assieme al nuovo membro sostenitore The Yacht Harbour Association - TYHA, confermando la sempre maggiore rappresentanza che EBI ha sul territorio.Nell’ambito dell’Assemblea, si sono inoltre tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio, che avrà durata biennale. Piero Formenti, già Past President di EBI e Vice Presidente di Confindustria Nautica, è stato nuovamente eletto all’interno del board dell’associazione con il ruolo di Vice-Chair a supporto del Presidente, il neo eletto Robert Marx (BVWW/Germania).
Nei giorni scorsi si è svolto a Roma, presso l’Hotel NH Villa Carpegna, il primo project meeting che darà il via alla fase operativa della terza edizione di Valueable, progetto europeo dedicato all’inclusione lavorativa, nel settore dell’accoglienza, di persone con disabilità intellettiva.Cuore pulsante dell’iniziativa il potenziamento della rete di aziende Valueable che favorisce e supporta l’inserimento e lo sviluppo professionale di persone con disabilità intellettiva.Dopo il successo delle scorse edizioni, che ha visto partecipare 130 aziende in 6 Paesi (Portogallo, Italia, Spagna, Turchia, Ungheria e Germania) e circa 400 persone con disabilità intellettiva, la nuova edizione punta ad estendere il network in 8 paesi e a coinvolgere 200 aziende.
Non vedete l'ora di trascorrere serene e meritate vacanze estive all'estero dopo i lunghi mesi di lockdown? Non preoccupatevi, ora è possibile! La normazione può infatti aiutare a far ripartire il turismo in modo sicuro e veloce. E lo fa con il nuovo marchio “European Tourism COVID-19 Safety Seal" messo a punto nell’ambito del CEN/CWA 5643 (CEN Workshop Agreement), un documento – suddiviso in due parti – fortemente voluto dalla Commissione europea.Il commissario europeo Thierry Breton (Mercato interno e Servizi) ha sottolineato che il turismo è uno dei pilastri del piano europeo di ripresa e che è necessario aiutare l'industria del turismo a diventare resiliente e ad adattare i propri servizi alla nuova normalità. Questo nuovo documento CEN pone le basi affinché tutti i paesi abbiano un riferimento europeo unico, frutto della sintesi delle migliori pratiche nazionali già consolidate.
Un momento di confronto tra istituzioni, imprese e associazioni per valorizzare il ruolo dell’Ecosistema della Bellezza per la ripartenza della nostra economia: è l’evento “Ripartire dalla bellezza”, che si svolgerà a Città della Pieve il 16 ottobre, a partire dalle 9:30, presso la Sala S. Agostino. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Città della Pieve, Federturismo e Associazione Italiana Confindustria Alberghi, promossa da Banca Ifis ed ENIT, vedrà i saluti introduttivi del Sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, della Presidente Regione Umbria, Donatella Tesei e della Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo. Interverranno, tra gli altri, il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, il Vicepresidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, il Presidente ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Giorgio Palmucci, la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, il Presidente CNEL Tiziano Treu, il Direttore generale ICE Roberto Luongo, Mons. Liberio Andreatta, Esperto di turismo religioso, il Presidente Materias Luigi Nicolais. Concluderà i lavori il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
Sostenere il fenomeno dello shopping tourism in Italia, sottolinearne l’importante ruolo che può dare allo sviluppo dei territori interessati e continuare a offrire agli operatori del mondo del turismo e del retail un’occasione di incontro, studio e dibattito su un fenomeno in crescita e dal potenziale particolarmente elevato per il nostro Paese. Sono gli obiettivi principali della partnership triennale siglata tra Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica - ed ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo. Nel dettaglio, la collaborazione prevede il supporto da parte dell’Ente pubblico alle prossime tre edizioni di Shopping Tourism - il forum italiano, l’appuntamento di riferimento in Italia sullo shopping tourism lanciato da Risposte Turismo nel 2016 e in programma quest’anno venerdì 15 dicembre a Roma nella sede nazionale di Confcommercio. «In un contesto turistico mondiale in cui si cercano costantemente nuovi ambiti e nuove proposte per attirare visitatori, lo shopping si conferma non solo tra le attività preferite da svolgere durante una vacanza, ma anche fattore di scelta delle destinazioni» ha dichiarato Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo.
Due milioni di turisti vengono in Italia ogni anno per motivi legati allo shopping. Il fenomeno dello shopping tourism prende sempre più rilevanza nel nostro Paese soprattutto se si considera che la stima dei 2 milioni non comprende i turisti “escursionisti” (coloro che non pernottano) ma tutti quelli, assai più numerosi, che pur non considerando lo shopping la motivazione unica o principale del viaggio, svolgono comunque tale attività durante la propria vacanza.
Dalle anticipazioni della ricerca condotta da Risposte Turismo, sono oltre 80 le vie dello shopping nel nostro Paese tra cui Via Montenapoleone a Milano, Via dei Condotti a Roma, Calle Larga XXII Marzo a Venezia, Via Tornabuoni a Firenze e Via dei Mille a Napoli. La nuova edizione del monitor contiene anche la mappatura in Italia di oltre 60 department store (per una superficie complessiva che supera i 260.000 metri quadri) e di circa 1.150 strutture tra centri commerciali e retail park presenti in Italia.
Saranno 11,8 milioni i passeggeri delle crociere in Italia nel 2019 con un incremento del 7% rispetto al 2018: è la previsione contenuta nel report di Risposte Turismo-Speciale Crociere.Nel dettaglio, alle conferme dei porti di Civitavecchia (2,5 milioni di pax) e di Venezia (1,5 milioni) ai primi due posti, seguono con numeri comunque rilevanti i porti di Genova (1,35 milioni), Napoli (1,2 milioni) e Livorno (830mila pax). Si prevede che nel 2019 nel mondo si dovrebbe superare la quota di 30 milioni di clienti e l’offerta di navi e posti letto segnare una nuova significativa accelerazione.
Le crociere proseguono la ripresa continuando a recuperare volumi rispetto al 2020, l’anno nero del Covid, e le previsioni per il 2022 di Risposte Turismo, stimano in oltre 7 milioni (7,3 per la precisione) i movimenti passeggeri di quest’anno con oltre 4.300 toccate nave in più di 50 porti italiani. Una crescita del 180% sul 2021, che si era chiuso con 2,6 milioni di passeggeri movimentati, il 304% in più rispetto al 2020. Ma i numeri sono ancora lontani dai totali del 2019, anno record. Secondo le stime contenute nel report Speciale Crociere il 2022 si potrebbe chiudere con il 39% in meno di passeggeri e il 12% in meno di toccate nave rispetto al dato pre-pandemia. Positive le stime a livello mondiale dopo il crollo nel 2021 a 3,6 milioni di passeggeri (-50% rispetto al 2020, quando si era navigato a pieno regime nei primi mesi dell’anno, e -88% rispetto al 2019 quando i crocieristi nel mondo sfiorarono i 30 milioni).
Le crociere proseguono la ripresa continuando a recuperare volumi rispetto al 2020, l’anno nero del Covid, e le previsioni per il 2022 di Risposte Turismo, stimano in oltre 7 milioni (7,3 per la precisione) i movimenti passeggeri di quest’anno con oltre 4.300 toccate nave in più di 50 porti italiani. Una crescita del 180% sul 2021, che si era chiuso con 2,6 milioni di passeggeri movimentati, il 304% in più rispetto al 2020. Ma i numeri sono ancora lontani dai totali del 2019, anno record. Secondo le stime contenute nel report Speciale Crociere il 2022 si potrebbe chiudere con il 39% in meno di passeggeri e il 12% in meno di toccate nave rispetto al dato pre-pandemia. Positive le stime a livello mondiale dopo il crollo nel 2021 a 3,6 milioni di passeggeri (-50% rispetto al 2020, quando si era navigato a pieno regime nei primi mesi dell’anno, e -88% rispetto al 2019 quando i crocieristi nel mondo sfiorarono i 30 milioni).
A fine anno, secondo i dati che verranno presentati durante la prossima edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, con le previsioni per il 2023, sono previsti in Adriatico 3,3 milioni di crocieristi movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), in crescita del 232% sul 2021 grazie a 2.936 accosti di navi da crociera (+195% sul 2021). Un dato positivo, certo, ma ancora lontano da quello del 2019, quando i numeri parlavano di ben 5,7 milioni di passeggeri movimentati nella medesima area. Il podio della classifica 2022 vede quindi Corfù al primo posto con oltre mezzo milione di passeggeri previsti e 411 toccate nave, davanti a Kotor (400 mila passeggeri movimentati e 440 toccate nave) e Trieste (380 mila passeggeri movimentati e 230 accosti). A livello di Paesi, la previsione per la chiusura d’anno vede quindi l’Italia confermarsi al primo posto per numero di passeggeri movimentati (1,36 milioni, pari al 40% del totale), davanti a Croazia (900 mila passeggeri) e Grecia (560 mila passeggeri). La Croazia, invece, registrerà a fine 2022 il numero più alto di toccate nave (995) davanti all’Italia (927) e al Montenegro (453). Tra gli altri dati del rapporto, si segnalano anche quelli sul segmento dei traghetti e degli aliscafi: i primi numeri dell’Adriatic Sea Tourism Report mostrano a fine 2022 nei porti adriatici quasi 18 milioni di passeggeri movimentati (+26% sul 2021 e risultato vicino ai 20 milioni – numeri record – registrati nel 2019).
Secondo un'indagine di Risposte Turismo sui wine tourism operator stranieri che offrono l’Italia tra le proprie proposte enoturistiche, cresce l’interesse verso le destinazioni enoturistiche italiane da parte dei turisti stranieri e l’Italia vende meglio dei paesi competitor. L’approfondimento di Risposte Turismo mostra un crescente interesse all’estero sulla destinazione Italia (55% degli intervistati). Dato confermato dal riscontro relativo alle prenotazioni di wine tour in Italia negli ultimi mesi rispetto ad altri paesi competitor (46% dei tour operator intervistati con solo il 10% a registrare altri Paesi in crescita maggiore rispetto all’Italia). Tra i riscontri che arrivano dal panel di operatori intervistati, il maggiore accordo (85%) si riscontra sulla crescente propensione a spendere di più per questo genere di viaggi ed esperienze, a sottolineare così l’importanza di questo segmento turistico e le sue implicazioni di spesa e attivazione economica sui territori italiani.
Dalla nuova indagine realizzata da Risposte Turismo “The Challenges of Human Capital in the Hospitality Sector”, emerge la difficoltà nella ricerca di nuovi talenti, il valore dell’atteggiamento del candidato (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) nel processo di selezione del personale e la rilevanza della remunerazione per trattenere il personale nelle strutture.
Gli italiani partirebbero già nel 2020, se si presentassero tutte le condizioni per tornare a bordo. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Risposte Turismo, su un campione significativo di oltre 900 appassionati di crociera distribuito per classi di età, provenienza e compagni di viaggio. Nel dettaglio, tra quelli che hanno prenotato o avevano in programma di prenotare una crociera nel 2020 – l’84% del totale degli intervistati – due terzi si sono detti pronti a salire a bordo se l’offerta riprenderà, mostrando come l’emergenza sanitaria non abbia intaccato le proprie intenzioni. Tra coloro che, invece, non avevano in programma una crociera nel 2020 (il 16% del totale), la maggioranza non cambierà in futuro la propria preferenza per questo tipo di prodotto.
Sarà un 2024 da record, quello del settore crocieristico in Italia secondo Risposte Turismo, il prossimo anno verrà superata per la prima volta la soglia dei 13 milioni di passeggeri movimentati. I porti crocieristici italiani registreranno oltre 5.000 toccate nave, il miglior dato degli ultimi 10 anni.
L’ultimo studio presentato da Risposte Turismo, in occasione della terza tappa dello 'Shopping tourism in tour 2022', evidenzia come fra giugno e ottobre il tax free shopping in Liguria, Lombardia, Lazio, Sardegna e Piemonte abbia raggiunto valori pari, o addirittura superiori, rispetto ai dati pre-Covid. Il segmento nel suo complesso raccoglie 2 milioni di turisti in Italia, per una spesa di 2,6 milioni di euro registrata solo nelle città di Milano, Firenze, Venezia e Roma. Se 6 stranieri su 10 acquistano prodotti enogastronomici, anche il 15% dei business traveller ama sostenere una spesa di gratificazione.Lo shopping nel Belpaese incide per il 14% nelle motivazioni di visita dei brasiliani, ma rappresenta una voce sensibile anche per britannici (9%), statunitensi (8%) e tedeschi (8%).
Secondo Risposte Turismo riparte il turismo e, con esso, la voglia di shopping tourism in Italia, con Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito tra i principali mercati internazionali per l’incoming del nostro Paese e una spesa media pro-capite giornaliera di 100 euro. La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor contiene un’inedita indagine su un campione rappresentativo di 300 turisti stranieri (provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito), di cui la metà viaggiatori che hanno nello shopping la motivazione prevalente del viaggio. E tra i fattori che influenzano maggiormente la scelta della destinazione spiccano, dopo sconti, saldi e promozioni (60%), l’offerta commerciale della destinazione (34%), i servizi a disposizione (trasporti ma anche app dedicate e mappe, 32%), la vicinanza ad attrazione / luoghi da visitare (29%) e la presenza di produzioni tipiche/prodotti particolari o unici (27%).
Luci e ombre sul turismo nautico nel 2020 per effetto dell'emergenza Covid e del conseguente lungo lockdown che è stato imposto al Paese. Se, da un lato, oltre l'89% delle aziende che operano nel settore prevede che il 2020 si chiuderà in calo sul 2019, quanto ad aspettative di traffico; tuttavia il 32,9% delle imprese del comparto (e soprattutto quelle più grandi) ritiene che, per quanto riguarda il solo periodo estivo 2020, ci sarà «una crescita della domanda turistica rispetto al medesimo periodo del 2019».
Secondo il report di Risposte Turismo, presentato durante l'ultimo Summit CLIA, le crociere torneranno nel 2023 ad una normalità post pandemica e si raggiungeranno 12,7 milioni di passeggeri movimentati in Italia e 48,6 milioni nell’area euro-mediterranea, tornando così ai livelli del 2019, quando si arrivò rispettivamente a 12,3 e 53,3 milioni. Intanto il 2022 dovrebbe chiudersi con oltre 38 milioni di movimenti passeggeri.
Nel 2023 il traffico tornerà ai volumi del 2019. Risposte Turismo, nello short report Speciale Crociere, stima per l’anno in corso il superamento dei 12,4 milioni di passeggeri grazie a quasi 5.000 toccate nave in più di 50 porti italiani. Oltre ad aspettarsi la chiusura totale del gap tra il 2019 e il triennio appena passato, si stima che per almeno 10 porti crocieristici italiani il 2023 sarà anno record.Sulla stagione appena iniziata, le prospettive dei porti italiani sono ottimistiche: si prevede di registrare un’ulteriore crescita del traffico crocieristico rispetto al 2022 e, in diversi casi, anche rispetto ai loro migliori risultati di sempre. La prospettiva di crescita è legata principalmente a un più alto tasso di riempimento delle navi, grazie all’annullamento dei protocolli sanitari che avevano limitato l’affluenza nello scorso triennio.
La riscossa delle crociere in Italia nel 2021 rispetto al terribile 2020 è nei numeri: entro quest’anno saranno 2.740.000 i passeggeri movimentati a fine anno, il 325% in più dei 645 mila dell’anno scorso, oltre il quadruplo, e il 293% in più delle toccate nave per Risposte Turismo, anche se il record di 12 milioni di passeggeri del 2019 resta lontano. Il traffico crociere in Italia è tornato ai livelli di 20 anni fa, nel 2001, dopo la caduta l’anno scorso ai valori del 1993. Sul podio si conferma Civitavecchia, con 547.810 passeggeri (+165% rispetto al 2020) e 282 toccate nave (+232%), seguita da Genova con 460 mila passeggeri (+251%) e 147 toccate (206%), Palermo a 300 mila passeggeri (+299%) e 101 toccate (+197%). La Liguria guida la classifica delle regioni con 751.802 passeggeri movimentati (+188,4%) e 272 toccate nave, seguita da Lazio (548.153 passeggeri, +167,4%) e Sicilia (497.529, +401,5%) al primo posto per accosti (300).
Risposte Turismo ha tracciato una sintesi sulle performance della crocieristica italiana, e dopo un 2023 con numeri record, che l’aveva vista confermarsi come il trend col maggior tasso di crescita all’interno dell’industria delle vacanze, il 2024 è stato decisamente l’anno di consolidamento della sua ripresa post Covid: sono stati infatti 14,1 mln i movimenti passeggeri (imbarchi, sbarchi e transiti) nei porti italiani, contro i 13,8 mln dello scorso anno.
Secondo RisposteTurismo tra i porti italiani, Civitavecchia continua a posizionarsi al vertice con 3,3 milioni di passeggeri, registrando una sostanziale stabilità rispetto al 2023, seguono Napoli e Genova, distanziati da circa 200mila passeggeri, con lo scalo partenopeo a prevedere una crescita del 3% sia per passeggeri sia per toccate nave, e quello ligure ad attendersi una riduzione di circa il 10% in entrambe le variabili.
Secondo il report Italian Cruise Watch 2023 stilato da Risposte Turismo nel 2024 i porti italiani registreranno un nuovo record per numero di passeggeri movimentati, grazie a oltre 5mila toccate nave: il traffico supererà la soglia dei 13 mln, per il miglior dato degli ultimi 10 anni.
Saranno oltre 100 milioni di euro gli investimenti sulle marine già avviati o in programma entro il 2024 da quanto emerge dal report di ricerca di Risposte Turismo che contiene anche un approfondimento sul turismo nautico nei sette paesi che si affacciano sull’Adriatico.
Con riferimento alle nuove marine in arrivo e agli investimenti in programma, tra la seconda parte del 2022 e il 2024 l' Adriatico vedrà nuovi ormeggi in nove strutture (sette nuove e due progetti di espansione) per un totale di oltre 3 mila nuovi posti barca, con investimenti superiori ai 100 milioni di euro, tra Italia, Croazia e Albania.
Secondo alcune anticipazioni contenute nella nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report a cura di Risposte Turismo, a fine 2024 saranno oltre 37 milioni i passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico (imbarchi, sbarchi e transiti) da crociere (oltre 4,9 milioni, + 6,7% sul 2023) traghetti e aliscafi (oltre 32,5 milioni, +2,1% sul 2023).
Dall’analisi di Risposte Turismo emerge come dal 2003 ad oggi siano entrati in attività oltre 24 nuovi outlet village (in media, più di un’apertura all’anno), per una superficie commerciale totale che, quest’anno, ha raggiunto circa 725 mila mq, con 2,1 milioni di turisti che hanno scelto nel 2023 l’Italia per una vacanza all’insegna dello shopping (+7% sul 2019).
Un giro d’affari globale destinato a passare dai 172 miliardi di dollari del 2019 ai quasi 328 miliardi del 2028. E questo relativamente a un settore che in Italia contribuisce per poco meno del 20% della spesa turistica internazionale, grazie a un totale di 2,1 milioni di arrivi da oltre confine, di visitatori esclusivamente interessati a fare acquisti nel nostro Paese (+7% rispetto al 2019).
“Il suicidio del nostro collega ristoratore Luca a Firenze è solo la punta dell’iceberg, che era già stato segnalato nei mesi scorsi, quando avevamo richiesto interventi a sostegno dell’intero comparto che tenessero in debito conto le differenze tra i diversi territori nazionali, tra coste ed entroterra. In particolare, era doveroso pensare a città come Firenze, Siena, Venezia, Napoli, Palermo e Roma (tanto per citarne alcune), che vivono di un turismo straniero venuto totalmente a mancare negli ultimi mesi”.
Il 2020 fa segnare una perdita monstre. Il fatturato alberghiero -80%
Secondo le stime elaborate da Confindustria Alberghi l’anno 2020 si chiude con una perdita di fatturato che per il settore supera l’80%.
Abbiamo letto le dichiarazioni del Ministro Boccia sui nuovi ristori in arrivo nelle prossime settimane.
L'Associazione che raggruppa i Tour Operator chiede con forza ai principali vettori la massima collaborazione per fornire, in questa situazione di disservizi e disagi per tutti, un’assistenza telefonica in Italia 7 giorni su 7 e strumenti adeguati a gestire cancellazioni, riprotezioni e ritardi per i clienti, collaborando così al pieno rispetto degli obblighi di legge propri dei Tour Operator
Roberta Garibaldi, ceo di Enit, nominata vicepresidente dell’Ocse comitato turismo da tutti i membri dell’ organizzazione all’unanimità. L’ investitura a Parigi. Attuale ceo Enit, è professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo, da più di 20 anni si occupa professionalmente di turismo, in ambito accademico e istituzionale. Ha svolto attività di ricerca, formazione e consulenza, seguendo progetti applicati per lo sviluppo delle destinazioni e delle reti di turismo in Italia e nel mondo. È autore di numerosi libri e articoli scientifici. Da diversi anni si è dedicata, in particolare, al turismo enogastronomico, curando il Rapporto annuale sul Turismo enogastronomico italiano. Relatore ai principali convegni a livello mondiale, da Unwto - agenzia per il turismo delle Nazioni Unite - al World Economic Forum di Davos, fa parte di molteplici comitati scientifici ed associazioni nazionali ed internazionali. Roberta Garibaldi succede a Armando Peres, da 13 anni all’Ocse, dove ha svolto il ruolo di presidente e vice presidente.
Il 2025 sarà l’anno in cui tradizione e tecnologia dialogheranno per creare esperienze sempre più immersive e sostenibili, gli operatori non dovranno solo adattarsi, ma diventare protagonisti di un cambiamento che sta trasformando il modo in cui viviamo e raccontiamo il territorio secondo quanto afferma Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e curatrice del rapporto sul turismo enogastronomico in Italia.
Secondo il “Rapporto Turismo Enogastronomico e Sostenibilità”, a cura di Roberta Garibaldi, il primo punto importante che emerge è che nell’estate 2023 c’è stato un calo dei flussi turistici interni, causato dall’aumento generalizzato dei costi. I turisti italiani sono la base del mercato del turismo enogastronomico perché, anche se i visitatori internazionali di solito spendono di più, sono quelli che viaggiano tutto l’anno e visitano le aree interne. Infatti in Italia il 47% degli arrivi stranieri si concentra in sole sei province: Venezia (12%), Bolzano e Roma (9%), Milano (6%), Verona e Firenze (5%), mentre gli italiani hanno una distribuzione molto più omogenea. La contrazione della domanda di viaggio da parte degli italiani è dovuta a un forte abbassamento del potere d’acquisto effettivo; se la classe media continua ad avere stipendi accettabili e andare in vacanza, chi ha un reddito inferiore o è disoccupato rinuncia al viaggio.
Il fenomeno del sovraffollamento turistico sta mettendo a rischio gli equilibri sociali, culturali ed economici di molte località famose e i dati confermano questo malessere. L’Italia è «affetta» da disomogenea distribuzione dei flussi turistici, soprattutto internazionali.
Secondo il Rapporto sul turismo dell’olio, l’esperienza in frantoio piace più agli over 65 (23%), percentuale che scende all’11% tra i 18-24 anni e al 10% tra i 25 e i 34.
L'enoturismo nel 2023 ha registrato un incremento del 18% e continuerà a crescere per i prossimi 5 anni ad un tasso del +12,9% annuo secondo l’indagine di Wine Tourism Hub, anche se il settore lamenta una carenza di competenze specifiche e risorse umane adeguate, tallone d’Achille dell’intero comparto.
Con Roberto Wirth l’albergatoria Italiana perde uno dei suoi esponenti di maggior spicco, una figura simbolo dei migliori canoni dell’imprenditoria del settore.
Rome Business School nel suo report “Il business del turismo in Italia. Analisi e prospettive per settore” dichiara che l’Italia ha avuto una crescita dei pernottamenti del 15% nel 2023, seconda solo alla Germania. Oggi, il settore rappresenta il 13% del Pil nazionale e nel 2023 ha generato il 25% dei nuovi posti di lavoro. La spesa turistica dall’estero in Italia ha raggiunto 51,6 miliardi di euro nel 2023, concentrata soprattutto in Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana.
Il turismo sta tornando a livelli pre-pandemici, ma l’Italia deve sfruttare meglio le sue risorse: eventi sportivi internazionali, soluzioni digitali e sostenibili, una migliore collaborazione tra la sfera pubblica e privata e investimenti nelle infrastrutture e in innovazione, saranno chiave per rafforzare il settore secondo quanto emerge dall’ultima ricerca di Rome Business School “L’Impatto del turismo in Italia. La ripartenza tra cultura, sostenibilità e grandi eventi” . Lo studio conferma che se il 2022 è stato importante per l’Italia per rialzare la testa, il boom di turismo nel Paese ci sarà nel 2023. Il 37,7% dei viaggiatori internazionali che sceglieranno l’Italia lo faranno perché attratti soprattutto da cultura, enogastronomia (1 turista su 4) e grandi eventi.
Anche per l’hôtellerie indipendente in Italia, il RevPar, ovvero il fatturato per camere disponibili, risulta in forte crescita (al +29%) secondo quanto riportato da RoomRaccoon, il sistema gestionale di punta per alberghi indipendenti, che ha pubblicato il suo report annuale.
Il tasso di occupazione alberghiera in Italia ha raggiunto il suo apice per l’anno in corso durante il periodo di Ferragosto, con una percentuale dell’85% registrata giovedì 15 agosto e dell’86% venerdì 16 agosto.
Secondo la ricerca RUR la Capitale sta dimostrando una straordinaria capacità di intercettare la ripresa del turismo internazionale, tanto che le stime più recenti valutano che nel 2023 i pernottamenti nell’area romana supereranno i valori del 2019, attestandosi attorno ai 35 milioni, con un incremento di oltre il 9% rispetto ai 32 milioni del 2022. Nonostante le ottime performance della capitale, il Lazio si colloca (nel consuntivo per il 2022) al sesto posto in Italia con 36 milioni di pernottamenti, rispetto ai 38,1 dell’Emilia-Romagna, i 42,8 milioni della Toscana e i 65,9 milioni del Veneto che è al primo posto. La ricerca mette in evidenza come i flussi turistici siano troppo focalizzati rispetto al territorio regionale. La Città Metropolitana di Roma concentra, infatti, l’89,5% delle presenze turistiche della regione, seguono le province di Latina con il 4,5%, Viterbo con il 3,7%, Frosinone con il 2,4% e Rieti con lo 0,4%.
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I cieli torneranno a schiarirsi non prima del 2022 ma fino a dicembre dobbiamo accontentarci di performance che, nella migliore delle ipotesi, raggiungeranno il 50% dei livelli pre-Covid: è la previsione di S&P Global Ratings sul traffico aereo europeo nel 2021. Secondo le previsioni di S&P, se l'Ue velocizzasse i tempi di distribuzione vaccinale, si potrebbe ottenere un'immunizzazione diffusa entro la fine del terzo trimestre e quindi nel quarto trimestre del 2021 potrebbe esserci una ripresa più significativa, anche grazie all'enorme quantità di domanda repressa di viaggi. Anche perché le stime per Regno Unito e Stati Uniti sono di vaccinare il 70% della popolazione entro luglio, quindi potrebbero aprirsi alcuni corridoi transatlantici importanti.
Dal report di S&P Global Ratings emerge che è in buona salute solo il traffico domestico, in vistosa ripresa nel 2021, al punto che entro fine anno, per molti mercati strategici, è previsto il pieno recupero dei valori pre Covid. Mentre tutti i collegamenti internazionali di medio-lungo raggio continuano a soffrire una forte contrazione.
Secondo la Iata, i viaggi domestici hanno raggiunto a luglio l’85% del traffico del 2019 nelle Americhe e in Asia, ma il movimento internazionale è stato pari solo al 26%. Sempre secondo il report, la ripresa dei viaggi aerei nazionali in estate ha contribuito a far tornare stabili le prospettive sugli aeroporti statunitensi, anche se la diffusione della variante Delta ha indotto cautela nel breve termine.
Secondo la più recente analisi firmata dall’agenzia di rating S&P Global cresce il numero di passeggeri aerei in tutta Europa e la capacità aerea nel terzo trimestre del 2022 si sta avvicinando ai livelli pre-pandemici.
Le stime indicano che il traffico passeggeri delle compagnie aeree europee nel 2022 raggiungerà il 60%-70% dei livelli del 2019, anziché il 50%-65% previsto a febbraio. Analogamente, la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti oggetto di rating da parte della società registrerà probabilmente volumi di passeggeri superiori alle precedenti stime per il 2022.
Ma restano alcune nubi all’orizzonte, l’aumento considerevole del costo della vita e la diminuzione del reddito disponibile sono tra i fattori chiave che potrebbero erodere la fiducia dei consumatori e la propensione a viaggiare, in particolare quando la domanda repressa sarà in gran parte soddisfatta. Ciò potrebbe frenare la ripresa verso la fine del 2022. S&P prevede inoltre una ripresa più lenta nel caso del traffico business.
Le conclusioni portano a prevedere che il traffico aereo europeo raggiungerà il 70%-85% dei livelli pre-pandemici nel 2023, avvicinandosi ai volumi del 2019 solo nel 2024.
(Per maggiori informazioni:https://www.spglobal.com)
Secondo l’ultimo studio di Sabre dedicato ai viaggi globali tra i nuovi trend assistiamo al ritorno dell’advance booking. I voli, per i viaggi leisure, vengono prenotati con almeno tre mesi di anticipo, mentre chi viaggia per affari continua a confermare il booking da due a quattro settimane prima del viaggio.
Secondo un rapporto pubblicato dalla State Administration of Foreign Exchange (SAFE) cinese, nei primi sei mesi del 2019, i turisti cinesi hanno speso un totale di 127,5 miliardi di dollari all’estero. Oltre la metà di questa somma è stata spesa nei Paesi asiatici, seguiti dalle Americhe e dall’Europa.
Con il Salone del Mobile 2024, Milano si prepara ad accogliere uno dei momenti più significativi dell'anno per i flussi turistici internazionali.
A meno di due mesi dall’apertura ufficiale, il Salone Nautico Internazionale di Genova lavora a pieno regime per accogliere espositori, operatori del settore e appassionati della nautica e del mare dal 22 al 27 settembre nel capoluogo ligure per la sua 62esima edizione.
“Dalla settimana della Moda di Milano, che ha visto un aumento del tasso di saturazione delle strutture alberghiere rispetto all’anno precedente, abbiamo un nuovo segnale di quanto i grandi eventi rappresentino per la Nazione un forte elemento di attrazione turistica. Dobbiamo quindi investire sempre di più in tal senso. Nel complesso, i dati positivi della quarta settimana di febbraio ci fanno ben sperare per il 2023 che potrà essere l’anno del sorpasso sul 2019”. Commenta così il Ministro del turismo Daniela Santanchè i dati pubblicati dalla nuova infografica del Ministero “Come va il turismo in Italia”. Da questa emergono infatti informazioni interessanti che evidenziano la continua crescita del settore turistico. In particolare, si pone l'accento sul numero delle prenotazioni aeree internazionali verso l'Italia che registra in questi primi mesi del 2023 un aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente superiore rispetto a quanto osservato nei Paesi competitor e posiziona l’Italia fra le prime 3 destinazioni europee.
La ricerca “Corporate Travel Sustainability Index” di Sap Concur condotta su 2.450 travel manager e 2.000 viaggiatori d'affari in 12 mercati europei evidenzia che la maggior parte delle aziende ha tra le priorità la gestione di trasferte sostenibili, ma si trova impreparato nell’affrontare la questione: 6 professionisti su 10 riconoscono di non sentirsi adeguatamente attrezzati. L'indagine rivela aree di complessità e incoerenza da parte della leadership, dato che il 58% dei viaggiatori d’Europa sarebbe disponibile a rivedere le travel policy, mentre il 60% sarebbe disposto a trascorrere fino a 8 ore di viaggio in più per affrontare viaggi più ecologici.
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Torino, 7/8 novembre 2013
E' disponibile il programma dell'evento del 4 febbraio.
Il 4 febbraio prossimo si terrà, presso l'Auditorium della Tecnica di Confindustria (viale Tupini, 65), l’evento Turismo 4210, cui prenderanno parte rappresentanti istituzionali, imprenditori, operatori internazionali di alto livello. Parteciperà il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Saverio Cecchi, 69 anni, toscano da Limite sull’Arno, membro del Cda di GP Yachts srl, è il nuovo Presidente di UCINA Confindustria Nautica, eletto con il 99% dei voti, per il quadriennio 2019-2023.E’ il risultato della votazione avvenuta nel corso dell’Assemblea dei Soci, svoltasi il 20 giugno a Santa Margherita Ligure nell’ambito del SATEC, la convention annuale delle aziende associate a UCINA Confindustria Nautica.
Il rapporto ‘Roma Regeneration Forum - Una visione per la città del futuro’ realizzato da Scenari Immobiliari per Roma Regeneration ETS stima una crescita del 44% del valore immobiliare di Roma al netto dell’inflazione nei prossimi 26 anni.
Cresce la quota del comparto extralberghiero in Italia, anche se il turismo resta in prevalenza in hotel, come riporta il Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero di Scenari Immobiliari che stima come il numero di presenze, in tutto il 2024, potrà attestarsi a una quota prossima a 476,7 milioni, con una crescita su base annua del 6%, in favore di un turismo prevalentemente alberghiero in crescita del 4%.
Gli investimenti nell’alberghiero italiano dovrebbero triplicare nel prossimo triennio e toccare i tre miliardi di euro nel 2023 secondo quanto emerso dal rapporto di Scenari immobiliari. L’Italia si conferma al secondo posto, dopo la Francia, nelle scelte internazionali per gli alberghi di alta gamma. Quasi la metà degli investitori infatti punta ad alberghi cinque stelle urbani oppure a resort di lusso in zone marine o di montagna. Secondo i dati, la crisi derivante dalla pandemia è costata al settore turistico italiano 28miliardi di euro, un punto e mezzo della ricchezza nazionale. Si sono persi circa 90mila posti di lavoro, con una forte componente femminile. Particolarmente penalizzate le città d’arte con cali di presenze fino all’84% di Firenze.
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La modifica varata il 13 ottobre dalla Commissione europea che proroga ed amplia il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato è un passaggio fondamentale per la sopravvivenza delle nostre imprese. Da tempo avevamo segnalato il problema che il tetto a 800.000 € degli aiuti di Stato stava creando per gran parte degli operatori del settore turistico e in particolare del mondo alberghiero.
Il decreto approvato il 22 giugno dal Consiglio dei Ministri che proroga per tre mesi le misure per il contenimento dei prezzi energetici è un segnale positivo che non riesce comunque a compensare l’aumento esponenziale dei costi che stiamo subendo da mesi. Problema ancora più sentito se pensiamo che per alcuni nostri competitor il caro energia incide molto meno sui conti dell’azienda – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. A confermare la forte preoccupazione degli operatori anche le stime del Centro Studi Confindustria che per i servizi di alloggio e di ristorazione, vedrebbero un incremento mensile della bolletta energetica tra i 311 e 380 milioni di euro contro i 59-66 milioni di euro in Francia. Il problema è davvero molto serio, non solo ci troviamo a dover gestire un incremento di costi esponenziale, ma abbiamo anche un problema rispetto ai nostri competitor, in primis proprio la Francia, che rischia di indebolire la ripresa appena iniziata – prosegue la Presidente.
ROMA, (19 aprile 2024) - "Il ministro Valditara dovrebbe intervenire con urgenza per contrastare i fenomeni di abusivismo che, incoraggiati platealmente da taluni docenti e dirigenti scolastici, ormai proliferano nel settore dei viaggi di istruzione. Inoltre bisogna mettere fine a una sorta di criminalizzazione di tour operator e agenzie di viaggi che invece operano in un contesto normato e organizzano questi viaggi assicurando importanti diritti e tutele per gli utenti, in particolare per i minori coinvolti".
La ripresa dei viaggi ha avuto un impatto sorprendente nel retail travel degli scali tricolore che, dopo il biennio nero delle restrizioni, hanno potuto in molti casi recuperare i livelli del 2019.
Dopo più di 20 anni, nel 2020 la Fiera di Milano tornerà ad ospitare, dal 5 all’8 settembre, il “World Routes”, la più importante fiera mondiale del trasporto aereo.
World Routes, organizzato da UBM, è uno tra i principali eventi del settore aeronautico e riunisce compagnie aeree, aeroporti, aviation stakeholder, industria del turismo e “tourism bureau” di tutto il mondo.
Rispetto ad altre manifestazioni analoghe, gli eventi “World Routes” si caratterizzano nel generare indotto economico correlato tra “aviation industry” e territorio ospitante. Partecipano circa 4.000 delegati, tra cui Presidenti, CEO e Direttori Generali delle compagnie aeree, degli aeroporti e “tourism authorities” da tutto il mondo.
Da oggi, 27 giugno, è on-air la campagna di promozione della Lombardia e Milano Land in Beauty. Nell'ambito del progetto Routes 22-23, la compagine istituzionale formata da SEA, SACBO, Comune di Milano, Regione Lombardia, ENIT, ha lanciato una campagna di destination marketing destinata al Nord America, della durata di 3 mesi, per incentivare i voli verso l'hub di Milano dalle città di Atlanta, Chicago, New York, Montreal, Toronto. Fulcro della campagna - in onda da oggi con il claim "Land in beauty" - è il sito https://flytomilano.com/.
Oltre 32.600 movimenti e un incremento del 20% rispetto al 2021. Sea Prime, che gestisce l’omonimo aeroporto dei voli privati di Milano Linate, stila in una nota il bilancio del 2022, che segna anche un +33% in confronto al 2019. Si tratta di cifre superiori alla crescita media europea dei voli privati, che si è attestata al 12,3% rispetto all’anno precedente.
I dati di Sea attestano che nell’esercizio del 2018 i ricavi della gestione pari a 684 milioni di euro, hanno evidenziato una crescita del 5,5%, pari a 35,7 milioni di euro. Gli investimenti realizzati nel 2018 ammontano a 79,2 milioni di euro e comprendono principalmente la riqualifica funzionale e il restyling sia del Terminal 1 a Malpensa sia dell’aeroporto di Linate, l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo terminal di aviazione generale a Malpensa, la realizzazione di nuove infrastrutture in area cargo, gli interventi di riqualifica sui parcheggi di Malpensa e Linate e gli investimenti in ambito Information and Communication Technology con particolare riferimento all’attivazione delle postazioni E-Gates.
Sea ha chiuso il 2020 con un rosso di 128,6 milioni di euro, a fronte di un precedente utile di 124,4 milioni per effetto della pandemia da Covid 19, che ha penalizzato significativamente i risultati. Il traffico è crollato del 73,1% a 9,5 milioni di passeggeri mentre i ricavi si sono ridotti del 63,6% a 257 milioni di euro e il margine operativo lordo ha segnato una perdita di 26,6 milioni a fronte del precedente utile di 274,7 milioni. I ricavi del primo bimestre 2020 di Sea (104,2 milioni di euro) sono stati in linea con quelli del precedente, mentre nei successivi 10 mesi hanno registrato una “netta contrazione”.
L'8 maggio alle 14.30, presso la Sala Zuccari del Senato, a Roma, si terrà il seminario di Federturismo, in collaborazione con Assolombarda Servizi, "Il welfare contrattuale per le aziende del Turismo, opportunità e vantaggi".
Sarà l'occasione per presentare e approfondire, sia a livello normativo sia fiscale, i vantaggi che il legislatore ha messo a disposizione delle aziende che decidono di investire nel welfare anche attraverso il riconoscimento ai propri dipendenti di flexible benefits soggetti a una fiscalità agevolata.
In questa giornata verrà inoltre presentata la piattaforma digitale di Assolombarda Servizi attraverso la quale le aziende possono gestire pacchetti di welfare e diventare esse stesse partner della piattaforma inserendo le proprie offerte commerciali.
Di seguito il programma dei lavori:
Il 24 novembre, in Confindustria, si è tenuto il Seminario, organizzato da Federturismo Confindustria in collaborazione con DPA Consulting, “Data Protection: inizia il conto alla rovescia per le aziende”. Infatti, a poco più di sei mesi dall’entrata in vigore del Reg. Ue 2016/679, diventa fondamentale individuare le corrette analisi delle modalità di trattamento dei dati, dei flussi documentali, dei sistemi informativi, degli archivi e dei rischi connessi delle aziende.
A poco più di sei mesi dall’entrata in vigore del Reg. Ue 2016/679 qual è la corretta analisi delle modalità di trattamento dei dati, dei flussi documentali, dei sistemi informativi, degli archivi e quali sono i rischi connessi delle aziende?
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Secondo una sentenza del Consiglio di Stato del 24 ottobre 2023, che recepisce le indicazioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i portali di prenotazione devono riscuotere e versare allo Stato la cedolare secca sugli affitti brevi.
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Il recente successo del G20, che dal 30 al 31 ottobre del 2021 si è tenuto a Roma alla presenza dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi e dei rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali e regionali, ha confermato ancora una volta, laddove ce ne fosse stato bisogno, l’imprescindibile necessità di salvaguardare il comparto della Live Industry e degli Eventi, fattore primario per garantire la realizzazione di un avvenimento come quello appena concluso con grandissimo successo ed eco internazionale. Successo da sottolineare, da non sottovalutare e ribadire con forza, dovuto anche grazie alla responsabilità dei professionisti del comparto che. nonostante tutti i sacrifici patiti fino ad oggi, con grande professionalità, creatività e senso del dovere lo hanno reso memorabile. Evidentemente, quanto appena avvenuto non è ancora sufficiente per far accendere una volta per tutti i riflettori e salvaguardare un comparto in continua sofferenza, sempre a rincorrere decreti legislativi, in molti casi tardivi.
Secondo Sermush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online che ha analizzato le ricerche web degli utenti in Italia, Il turismo estivo del 2020 in Italia è caratterizzato dalla cautela e ci sono buone probabilità che questo trend proseguirà anche per la prossima stagione invernale. Gli arrivi e partenze sono in calo, ma circa il 61% degli italiani non rinuncerà alla vacanza, con caratteristiche diverse dagli altri anni, ci si sposterà con la propria auto, cercando di essere previdenti e tutelandosi con apposite assicurazioni di viaggio oppure si sceglierà la seconda casa, propria o di amici e parenti.
Bianchini:"Il Governo, con le sue bugie e con le sue continue tasse, ci sta uccidendo: tutti devono sapere quel che accade e, per questo, MIO (Movimento Imprese Ospitalità) Italia ha prodotto una serrata di protesta dei locali aderenti". Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia è una furia: "L'esecutivo si fa beffe del nostro comparto e, dopo la decisione di far aprire bar e ristoranti giovedì 7 e venerdì 8 solo a pranzo, per chiuderli di nuovo il sabato e la domenica, MIO ITALIA ha deciso un’azione forte: la serrata nazionale delle attività.
A migliaia hanno quindi chiuso le serrande ed hanno affisso la nostra locandina, in cui spieghiamo il motivo della protesta contro le decisioni del governo, che ci facendo fallire".
La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il rapporto di ricerca annuale a cura di Risposte Turismo contiene due indagini inedite dedicate, rispettivamente, al rapporto tra gli italiani in viaggio e lo shopping e all’offerta commerciale nelle città di Firenze, Milano e Venezia rispetto alle esigenze degli shopping tourist nazionali e internazionali. Dalla prima indagine, realizzata su un campione di oltre 700 italiani di diversa età, provenienti da tutte le regioni d’Italia ed esercitanti professioni variegate, emerge come siano tre su dieci i connazionali ad aver effettuato almeno un viaggio motivato dallo shopping.
Secondo i dati elaborati da Global Blue e presentati nel corso del Forum ‘Shopping Tourism’ organizzato da Risposte Turismo a Firenze il 23 novembre, l’Europa continua ad essere una delle mete di shopping predilette dai turisti internazionali. In particolare, dal 2011 al 2018, il mercato del Tax Free Shopping ha raddoppiato il suo volume ed in Italia i turisti cinesi si confermano la prima nazionalità con il 30% del mercato. Milano è la prima destinazione al mondo associata allo shopping dai turisti che viaggiano nel nostro Paese davanti a città del calibro di Parigi, Londra e New York.. Nella top ten anche Roma (5°) e Firenze (8°). Le tre città, assieme a Venezia, valgono più di 2,6 miliardi di euro all’anno di indotto turistico.
CONFINDUSTRIA NAUTICA PRESENTE INSIEME A ICE AGENZIA CON UNO STAND ISTITUZIONALE E UNA COLLETTIVA DI 66 AZIENDE ITALIANE PER PROMUOVERE L’ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY
LE VOCI DEGLI ESPOSITORI ITALIANI
Si è conclusa la 35esima edizione del METSTRADE di Amsterdam che ha visto l’Italia ricoprire un ruolo di primo piano con la partecipazione più rappresentata e qualificata della manifestazione. Il meglio dell’eccellenza Made in Italy del settore è stata infatti in esposizione, rappresentata da 66 aziende riunite da Confindustria Nautica e Agenzia ICE nella Hall12 e presso il Superyacht Pavilion, un unicum espositivo capace di valorizzare progettazione e produzione di superyacht e componentistica di cui l’Italia è primo produttore al mondo.
Entusiasmo e partecipazione hanno caratterizzato la presenza italiana ad Amsterdam: “E’ sempre più chiaro alle nostre aziende il grande valore di partecipare al Metstrade di Amsterdam all’interno della collettiva italiana che si inserisce all’interno delle molteplici azioni messe in campo con Agenzia ICE nell’ambito del Piano Made in Italy promosso dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – ha dichiarato Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. Fare rete e promuovere il Sistema Paese è assolutamente strategico per l’internazionalizzazione delle aziende che esportano all’estero qualità, eccellenza e innovazione. A partire dalla sinergia nelle azioni di comunicazione che hanno valorizzato e amplificato il ruolo di leader di mercato del Made in Italy.
L’Associazione nazionale di categoria di Confindustria ha ricordato i numeri del settore, poco noti al Paese, alla stampa e persino al Parlamento, ringraziando per questo sentitamente il Presidente Alberto Gusmeroli e la Vice Presidente Ilaria Cavo, per l’inclusione nel ciclo di audizioni.
Il 12 dicembre si è tenuta a Roma, presso la Pinacoteca del Tesoriere di Palazzo Patrizi, l’Assemblea di UCINA dedicata alle tematiche del settore con un focus sul nuovo codice della nautica recentemente approvato. Hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il relatore del provvedimento al Senato Raffaele Ranucci e la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria. Presenti anche tutte le Associazioni del Coordinamento che hanno lavorato alla stesura del Codice: Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca.
MISSION DELL'ASSOCIAZIONE PROMUOVERE E RAPPRESENTARE UN'INDUSTRIA DELLA NAUTICA E DEL TURISMO NAUTICO #MADEINEUROPE
FORMENTI, PAST PRESIDENT EBI E VICE PRESIDENTE CONFINDUSTRIA NAUTICA: “COMPETITIVITA’ AL CENTRO DELLA STRATEGIA CON L’OBIETTIVO DI MANTENERE LE IMPRESE EUROPEE ALL’AVANGUARDIA”.
Si è tenuta a Bruxelles questa settimana l’Assemblea Generale di European Boating Industry (EBI), l’associazione che rappresenta e promuove l'industria della nautica da diporto in Europa e di cui Confindustria Nautica è membro.
Il Gruppo Bluvacanze e i sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs hanno sottoscritto un accordo in virtù del quale le aziende Bluvacanze, Cisalpina Tours e Going applicheranno ai propri rapporti di lavoro, con effetto immediato, il CCNL Federturismo Confindustria.
Si svolgerà a Roma l'edizione 2019 del World Tourism Event, il Salone Mondiale del Turismo delle Città e Siti Patrimonio Unesco in programma dal 26 al 28 settembre 2019. Ad ospitare l'evento promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l'organizzazione WTE- Unesco e la Soprintendenza ai beni culturali italiani, sarà la prestigiosa sede di Palazzo Venezia.
All'interno dei saloni monumentali troveranno spazio la sezione dedicata ai workshop B2B a cui parteciperanno oltre 70 Tour Operator e Agenzie di Viaggio internazionali, la sezione dedicata agli incontri del palinsesto scientifico e l'area dedicata all'esposizione dei 120 siti Unesco che saranno presenti da tutto il mondo.
Crescono le imprese femminili del mondo del turismo, ma secondo un’indagine campionaria di Sicamera e Isnart ci sono ancora passi da fare. Servono agevolazioni fiscali e incentivi pubblici, formazione da svolgere nei luoghi di lavoro, orientamento alla creazione d’impresa, apertura al credito. Le donne sono convinte di avere doti specifiche che possono contribuire a migliorare il settore turistico: attitudine alla cura della qualità (64,7%), sostenibilità e responsabilità sociale (40,4%), innovazione (38,4%). Nel 2021, in piena pandemia, il 5% delle imprese femminili del turismo non ha mai aperto, anche per i vincoli derivanti dalla necessità di far fronte ad esigenze di organizzazione familiare, la metà stima una netta perdita a chiusura 2021 e solo il 26% dichiara di poter raggiungere un pareggio di bilancio. Sebbene abbiano pagato di più degli uomini gli effetti negativi della pandemia, sono convinte di poter far bene il proprio lavoro, anche perché più capaci di leggere le nicchie di mercato cogliendone esigenze e dinamiche emergenti (53,8%).
Una legge organica sul turismo che metta la Sicilia al passo con il resto d’Italia e con l’Europa, un’efficace programmazione degli eventi; una promozione reale del territorio capace di aggredire nuovi mercati e consolidare quelli che già assicurano flussi in entrata; lotta all’abusivismo; valorizzazione di modelli cooperativi di azione fra settore pubblico ed imprenditoria privata e destagionalizzazione dei flussi turistici. Sono stati questi i principali temi affrontati in occasione di un incontro, presso la sede degli industriali siciliani, tra il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, il presidente di Sicindustria Turismo, Giuseppe Cassarà, e l’assessore regionale al ramo, Sandro Pappalardo.
La Regione Sardegna ha siglato un accordo con Convention Bureau Italia grazie al quale potrà usufruire di tutti i servizi di promozione nazionale ed internazionale messi a disposizione da CBItalia per i suoi soci e preferred partner estendendo i molteplici vantaggi promo-commerciali dell’accordo a tutti gli operatori territoriali sardi che adesso potranno partecipare alle attività b2b di promozione nazionale ed internazionale dell’offerta MICE italiana di CBItalia a tariffe agevolate, beneficiando inoltre degli accordi strategici e commerciali siglati da CBItalia con altri importanti eventi b2b di settore.
Secondo la ricerca Silver&Trips presentata alla Bit dallo Studio Giaccardi e associati di Ravenna nel 2030 saranno oltre 140 milioni i turisti over 60 in Europa (erano 41,9 milioni nel 2010), con una capacità di spesa annua di 3.800 euro, ben 1250 in più rispetto ai turisti tra i 35 e i 54 anni. Il valore del silver tourism in Europa passa da 204 miliardi di euro nel 2010 a una previsione di 548 miliardi nel 2030, con un incremento del 169%. Un dato al quale è fortemente connessa la silver economy - la cui spesa nel 2016 si attestava su 8mila miliardi di euro che raggiungeranno i 12mila nel 2020.
Il turismo è responsabile del 5% delle emissioni globali di CO2 secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).
Piccoli aeroporti urbani, aerei elettrici in volo, il successo della Premium Economy e tanto altro. I prossimi anni, secondo il portale specializzato Simple Flying, saranno strategici e pieni di novità per il trasporto aereo dopo che pandemia, transizione energetica, rivoluzione tecnologica e nuovi modelli di business hanno imposto un vero e proprio cambio di marcia. Sono stati elencati i nove trend del prossimo decennio che caratterizzeranno l’aviation: una panoramica che attraversa tutti gli ambiti, dalle risorse umane all’intelligenza artificiale, dagli scali delle compagnie, dal carburante alla sostenibilità.
I dati ripresi da simpleflying.com segnalano ancora un bilancio negativo per il trasporto aereo nel confronto con il 2019. La regione dell'Asia-Pacifico ha visto alcune zone riprendere rapidamente quota, mentre alcune compagnie faticano a rimettere in moto le macchine.
Per Simtur il 58,6% delle reazioni dei consumatori indica per la prossima estate una sostanziale consapevolezza dei limiti alle vacanze, ritenendo che non si potrà andar troppo lonano. Ma è molto elevato (13%) il numero delle persone che nemmeno riesce ad immaginare di viaggiare, con addirittura un quarto del campione (24%) che non pensa di tornare a viaggiare tanto presto.
Nonostante il 2022 non abbia raggiunto livelli record per il numero di voli operati a causa del perdurare, nella prima parte dell'anno, delle restrizioni agli spostamenti, è riuscito però a conquistare la poco ambita palma per quanto riguarda i bagagli smarriti, secondo Baggage It Insights 2023' di Sita. Con 26 milioni di valigie disperse in tutto il mondo e 8 ogni mille viaggiatori classificate come 'disguidate' (ovvero consegnate in ritardo, danneggiate o smarrite) il 2022 è stato l'anno peggiore dell'ultimo decennio e due bagagli disguidati su tre hanno registrato i problemi in Europa. In un anno il numero dei disguidi è aumentato del 75%, passando da 4,35 ogni mille passeggeri nel 2021 a 7,6 nel 2022.
L’aumento dei prezzi incide più sulle scelte di vacanza degli italiani (49%) che dei tedeschi (26%). Da uno studio comparato sui due mercati, presentato da Sita Ricerca, sulle abitudini di scelta e fruizione turistica dei due Paesi emerge che nel periodo post-Covid ci sia stata innanzitutto una richiesta comune di maggior igiene.
Secondo la fotografia scattata dal 2023 Air Transport IT Insights di Sita, la spesa dedicata alle tecnologie da parte di aeroporti e compagnie aeree è aumentata di anno in anno fino al 2023, raggiungendo una cifra stimata di 10,8 miliardi di dollari per gli scali e 34,5 miliardi di dollari per i vettori, con oltre due terzi dei chief information officer di aeroporti e compagnie aeree che prevedono una crescita continua fino al 2024. Gli aeroporti hanno, inoltre, aumentato la spesa IT in percentuale al fatturato nel 2022 e nel 2023, anche a fronte di un aumento della domanda di viaggi, a dimostrazione del ruolo cruciale che la tecnologia svolgerà nell’esperienza di viaggio di prossima generazione. Il viaggio dei passeggeri abilitato dalla biometria, l’utilizzo dei dati per sbloccare l’efficienza operativa e soluzioni ecologiche per ottimizzare il consumo energetico e le emissioni emergono tra le principali priorità di investimento. Le compagnie aeree e gli aeroporti hanno fatto passi da gigante nell’ottimizzazione dell’esperienza dei passeggeri, e nel 2023 oltre la metà di essi ha implementato tecnologie per migliorare l’efficienza durante il check-in, l’etichettatura del bagaglio e l’imbarco. La biometria si sta diffondendo per aiutare a ridurre la congestione, con il 70% delle compagnie aeree che prevede di disporre di una gestione biometrica dei documenti d’identità entro il 2026 e il 90% degli aeroporti che sta investendo in importanti programmi o in ricerca e sviluppo in questo settore.
Il 2023 Passenger IT Insights di Sita, rivela che il 32% dei passeggeri al momento della prenotazione teme la cancellazione del volo. Un timore ben superiore a quello degli aeroporti congestionati e delle tariffe elevate, che riguardano invece ciascuno il 20% dei passeggeri. Tuttavia questo non ha effetti sui volumi delle prenotazione. In media, i passeggeri prevedono di prendere 4,7 voli quest'anno rispetto ai 4,2 del 2019. Questo dato è stato determinato soprattutto dai frequent flyer. Coloro che prevedono di prendere più di 10 voli nel 2023 sono passati dal 6% dei passeggeri nel 2019 al 10% di quest'anno.
L’indagine SITA 2019 Passenger IT Insights, realizzata da SITA con Air Transport World, rivela che l’introduzione di soluzioni per il controllo automatizzato dei passaporti (balzata dal 21% nel 2017 al 44% nel 2018) ha portato la soddisfazione dei passeggeri a crescere del 3,85%. La tecnologia è sempre più utilizzata non solo al controllo passaporti, ma in tutte le fasi del viaggio: le soluzioni IT sono ormai le più utilizzate per l’organizzazione del volo – la prenotazione (85%) e il check-in (54,5%) – e nei tempi di attesa prima dell’imbarco (65%), ma guadagnano terreno anche in altri step.
Ormai lo smartphone rappresenta un vero e proprio “telecomando del viaggio”, e il passeggero aereo ne è l’utilizzatore più motivato: non a caso il report Passenger Insights 2024 di Sita rileva che gli utenti aerei reputano la tecnologia essenziale, al punto da fruire con crescente assiduità il digital travel, un viaggio aereo completamente digitalizzato e abilitato dal cellulare.
Gli ultimi due anni hanno stravolto molte abitudini comprese quelle del viaggio secondo SiteMinder che ha analizzato le nuove tendenze nell'anno della ripresa dei viaggi internazionali, delineando le 5 tendenze principali.
Il settore dei viaggi si sta evolvendo, ma anche il modo in cui gli ospiti trovano e prenotano gli hotel online, secondo l'analisi di SiteMinder sull’andamento delle prenotazioni alberghiere e i comportamenti dei viaggiatori nel 2022 attraverso il report Hotel Booking Trends che analizza i dati di oltre 36mila hotel e più di 450 integrazioni partner connesse. L’indagine è basata sui dati provenienti da oltre 100 milioni di prenotazioni effettuate tramite SiteMinder. Secondo il report le prenotazioni presso le strutture ricettive nel nostro Paese stanno raggiungendo i livelli pre-pandemia. I numeri dichiarano un nuovo comportamento dei viaggiatori nei confronti delle prenotazioni alberghiere con una diminuzione dei tassi di cancellazione e un aumento dell’intervallo medio di prenotazione, anche in presenza di un incremento dei prezzi delle camere d’albergo nelle principali destinazioni di viaggio. Nel 2022 i viaggiatori hanno prenotato i loro soggiorni in Italia in media dieci giorni prima rispetto al 2021, mentre il tasso di cancellazioni si è attestato intorno al 20%, percentuale di poco superiore al 19% del 2019.
Secondo quanto emerge dall’edizione 2025 del Changing Traveller Report 2025 realizzato da SiteMinder, i viaggiatori sono sempre più propensi a spostarsi per un evento e apprezzano l’idea di trascorrere più tempo nell’hotel che hanno prenotato.
L'indagine Hotel Booking Trends di SiteMinder, che analizza oltre 115 milioni di prenotazioni globali, mette in luce un aumento del 7% degli arrivi in Italia da parte dei viaggiatori internazionali nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Dall’analisi di SiteMinder sull’andamento delle prenotazioni alberghiere delle prime due settimane di novembre emerge un volume leggermente superiore rispetto allo stesso periodo del 2019 (+0,63%).circa una prenotazione su quattro è stata effettuata per il mese di novembre. Il 60% dei soggiorni avrà inizio entro la fine dell’anno. Importante, anche in questo periodo, l’apporto della componente estera di clientela: quasi il 63% delle prenotazioni proviene infatti da viaggiatori internazionali, mentre gli ospiti italiani rappresentano il restante 37%. Le prospettive indicano una predominanza di arrivi internazionali anche per gli ultimi due mesi dell'anno e i primi sei mesi del 2024. Più sfumata, invece, a oggi la situazione del booking per il 2024. Il trend attuale mostra, infatti, una diminuzione del volume di prenotazioni nazionali fino a giugno 2024. Le principali richieste di prenotazione, per quest'anno, riguardano com'è prevedibile il periodo di Natale e Capodanno.
Secondo il Changing Traveller Report di SiteMinder, il 57% dei clienti di hotel del mondo (e il 58% degli italiani) vuole trascorrere più tempo in viaggio nel 2024.
Quattro turisti su cinque arrivano dall’estero. Sono gli stranieri a trainare la crescita esponenziale delle prenotazioni alberghiere in Italia, in base alla fotografia scattata dal report di SiteMinder, Hotel Booking Trends – Estate 2024: gli arrivi internazionali sono in aumento dell’11% rispetto al 2023, toccando l’80% di tutti i check-in previsti per la stagione estiva.
Secondo i dati del Changing Traveller Report 2022 di SiteMinder la percentuale di viaggiatori che sceglie di soggiornare in un b&b o in una casa vacanza è aumentata nell’ultimo anno di 5 punti percentuali, passando dal 23% al 28%. Tra i viaggiatori locali aumenta la richiesta di soggiorni nelle strutture più piccole, il 40% degli italiani preferirebbe, infatti, questa tipologia di pernottamento per il prossimo viaggio e a marzo 2023 il 70% delle prenotazioni in Italia proveniva dall’estero. I dati mostrano che gli aumenti dei prezzi sono stati più significativi per le strutture italiane più piccole. Il confronto tra il 2019 e il 2022 evidenzia un aumento delle tariffe degli alloggi in Italia: il costo medio di una camera nelle piccole strutture italiane è aumentato del 33% a fronte di un aumento del 26% emerso in tutte le strutture italiane nello stesso periodo.
Nel 2023 l’aviazione mondiale ha vissuto un periodo da sogno secondo un report di Skift, che sottolinea il fatto che “tutto ciò che è andato storto durante la pandemia sembra essersi invertito, e non solo”. Il settore ha una solida base per l’inizio del 2024.
Secondo l’osservatorio Skipass, presentato nei giorni scorsi a Modena, la montagna è nei desideri del 66,8% degli italiani e il 93,7% degli appassionati di alte vette è interessato a destinazioni all’interno dei confini nazionali. Le coppie sono il target principale: un italiano su due intende andare in montagna con il proprio compagno o compagna (48%). Il 45,7% è rappresentato invece dai nuclei familiari.
L’osservatorio sulle gite scolastiche del portale Skuola.net, realizzato interpellando 3.500 alunni di classi medie e superiori, segnala che la metà degli studenti delle scuole secondarie dovrà rinunciare al tradizionale viaggio di istruzione, quello con il pernottamento fuori casa per la crisi energetica e l’inflazione. Ad oggi, solamente il 18% degli studenti intervistati dice di aver già svolto la gita. A cui va aggiunto un 30% che l’ha programmata nei prossimi due mesi. Per una quota consistente (il 17%) le speranze di partire sono invece ridotte al lumicino. A quasi un terzo (28%) la scuola ha già comunicato che quest’anno non ci sarà nessun viaggio di istruzione con almeno una notte passata fuori casa. Senza dimenticare quelli che non andranno per scelta personale o della famiglia: sono quasi 1 su 10. Inoltre, c’è anche chi non si potrà neanche consolare con la visita di un giorno, dalla mattina alla sera: oltre un quarto (28%) non farà neanche quella.
Secondo i dati svelati dalla piattaforma di comparazione Skyscanner, quasi un italiano su cinque (18%) è arrivato in aeroporto senza biglietto, acquistando un volo per il giorno stesso. La ricerca evidenzia anche come il 15% dei viaggiatori italiani intervistati abbia rimandato la prenotazione fino al giorno prima della partenza; il 61% degli italiani ha rivelato che il risparmio rappresenta il motivo più rilevante per prendere in considerazione un viaggio non pianificato. Gli spontaneity travel sono un trend in crescita nel Belpaese: quasi un terzo degli intervistati (28%) sarebbe propenso ad agire più istintivamente nell’organizzazione dei propri viaggi e a 1 persona su 3 (32%) è capitato di aver acquistato un volo per una destinazione a lei sconosciuta. La maggior parte di coloro che sono partiti per un viaggio “improvviso” ha dichiarato di aver prenotato tra i 2 e i 7 giorni in anticipo (53%), mentre un terzo (35%) dichiara di aver ricevuto come regalo, almeno una volta, un viaggio a sorpresa. Per quanto riguarda le modalità, la metà (49%) partirebbe con il proprio partner, mentre il 20% opterebbe per un viaggio in famiglia o con gli amici (19%).
Secondo un’analisi condotta da Skyscanner, gli italiani che cercano offerte per il Black Friday tendono ad organizzare i viaggi con tempi decisamente più larghi del solito: per un weekend o una breve fuga pianificano in media circa 50 giorni prima della partenza; mentre per vacanze più lunghe - che vanno da una settimana ad un mese - con un anticipo che può variare tra gli 85 e i 95 giorni.
La nuova ricerca "Tendenze di viaggio 2023" di Skyscanner rivela che gli italiani si aspettano un altro anno all’insegna dei viaggi, nonostante l’incertezza economica. Il processo decisionale per l‘organizzazione delle vacanze 2023 sarà maggiormente influenzato dal prezzo: il 71% dei viaggiatori italiani prevede infatti di spendere lo stesso, se non di più per i viaggi all’estero, ma le modalità di spesa saranno diverse. Tra le principali tendenze c’è la forte volontà da parte di chi viaggia di staccare la spina e distrarsi dalle incombenze lavorative. Piuttosto diffuso anche il trend di avventure in solitaria, così come l’utilizzo dello smartphone per la ricerca e la pianificazione di un viaggio. Infine, sembra che la maggior parte degli intervistati sia disposta a risparmiare maggiormente sulle spese quotidiane per dare priorità alle prossime vacanze. Per quanto riguarda i viaggi del futuro, le aspettative sono alte. Un italiano su tre si aspetta che i viaggi in realtà virtuale o le vacanze nello spazio diventino una normalità nel corso della propria vita, mentre i progressi della tecnologia supersonica potrebbero ridefinire i viaggi a corto raggio.
Esperienze, ma non limitate alla gratificazione personale, bensì volte alla condivisione e alla costruzione di un legame profondo con l’altro guiderà i viaggiatori italiani il prossimo anno, secondo la ricerca ‘Travel Trend 2025’ di Skyscanner. Dai grandi eventi sportivi alle grandi installazioni artistiche immersive, fino alle vacanze all’insegna del gaming passando per l’astroturismo, l’enfasi, sarà posta sulla ricerca e sull’abbraccio della propria community attraverso il viaggio.Il prezzo - driver del 2024 - continuerà, comunque, a essere un fattore particolarmente importante nella scelta di una destinazione e il budget degli italiani destinato ai viaggi sarà leggermente superiore rispetto a quest’anno. Particolare attenzione sarà rivolta al rapporto qualità-prezzo.
Nonostante ciò, il crescente desiderio di esperienze collettive darà forma ai principali trend che condizioneranno la domanda nel 2025. Sarà l’anno delle esperienze di viaggio immersive e condivise, dove l’esplorazione e la scoperta avverranno in compagnia.
Secondo l’ultimo studio di Skyscanner in Francia, Italia, Paesi Bassi e Spagna, più della metà del campione di intervistati (52%) ha affermato di andare in vacanza in inverno almeno una volta all'anno: per gli italiani la percentuale sale al 59%. E una persona su cinque opta per una vacanza invernale rispetto a quella estiva, anche per i costi inferiori. Il 77% del campione prevede di spendere la stessa cifra, se non di più, per le proprie vacanze nel 2024 rispetto all’anno precedente. Solo il 29% degli italiani che si concede regolarmente una pausa invernale è intenzionato a praticare sport sulla neve, al contrario del 43% dei viaggiatori europei che dichiara di dedicare una parte delle proprie ferie annuali allo sci o allo snowboard. In controtendenza rispetto al trend europeo, i viaggiatori italiani preferiscono, anche d’inverno, dedicarsi all’esplorazione culturale di città e borghi, con quasi la metà (46%) che la sceglie come attività principale delle proprie ferie invernali (contro il 39% degli europei). Il fattore che influenza maggiormente la scelta di come e dove trascorrere le vacanze invernali rimane il prezzo (60%). In particolare, coloro che decidono di fare una vacanza sulla neve rispetto a vacanze al caldo, affermano di percepire la scelta come l’opzione più economica (17%); mentre chi parte alla scoperta di una nuova meta giustifica la propria scelta con una minore spesa data dalla bassa stagione (15%). Queste percentuali aumentano se si considerano i giovani, con il 69% dei viaggiatori tra i 18 e i 34 anni che sceglie l’inverno per visitare mete lontane nella speranza di risparmiare, rispetto ai mesi solitamente più gettonati.
ll food è sempre più al centro delle scelte di chi viaggia, specie in Italia, dove secondo una ricerca di Skyscanner un quarto dei viaggiatori (24%) dichiara di aver programmato un viaggio in funzione di un ristorante specifico in cui desiderava mangiare, mentre quasi la metà (49%) afferma che lo farebbe volentieri. Gustare la cucina locale e provare specialità autentiche sono tra le attività preferite dai viaggiatori italiani che si recano all’estero, con il 50% che afferma di preferirlo a quasi tutto il resto.Un altro dato interessante emerso dalla ricerca è che i viaggiatori italiani ritengono che l’alta cucina sia al di fuori della loro portata. Secondo le loro stime, un’esperienza culinaria di alto livello costa in media 65 euro a persona, mentre il loro budget di spesa in vacanza è in media di 46 euro a persona a pasto.
Dai trend emersi dalla ricerca condotta in Italia da Skyscanner 8 italiani su 10 prevedono di fare lo stesso numero di viaggi, se non maggiore, nel 2024 rispetto al 2023, e con una spesa superiore o uguale all’anno precedente.
Secondo il report Horizon di Skyscanner, presentato all’Itb di Berlino, il viaggio sarà la prima priorità nel 2024: l'81% degli intervistati intende viaggiare di più e il 76% è disposto a spendere come, se non di più, del 2023.
L’Italia sembra essere un Paese di esploratori, almeno a quanto rivela l’ultima ricerca condotta da Skyscanner, secondo cui il 97% degli italiani sarebbe propenso a scegliere destinazioni alternative o meno note per le proprie vacanze estive. Inoltre, 7 viaggiatori su 10 (72%) dichiarano di essere disposti a sostituire le proprie mete preferite con opzioni meno popolari per ottenere un risparmio economico, un fattore sempre più importante nell’organizzazione delle vacanze.Cresce in parallelo il desiderio di destinazioni insolite e originali: nel 2022, solo il 41% dei viaggiatori intervistati nel mondo aveva dichiarato di voler esplorare nuovi luoghi piuttosto che ritornare nelle mete preferite di vacanza. Quest’anno, su Skyscanner spiccano le ricerche verso destinazioni più “sottovalutate”, tra cui Hanoi (Vietnam) con un +446% e Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) con il +237%.
Skyscanner ha pubblicato il suo ultimo report Horizons, che mette in evidenza le finestre di prenotazione, le scelte di destinazione e le mete di tendenza nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), dove si distinguono Spagna e Grecia su tutte.
Nella classifica sulle ‘redirects’, ovvero la connessione dell’utente che ha effettuato una ricerca con il sito della compagnia per procedere alla fase di prenotazione stilata da Skyscanner al primo posto risultano i voli tra Olanda ed Emirati Arabi (+190%) seguiti da Svizzera-Messico e Germania-Costa Rica (rispettivamente +179 e +168%). Tanto lungo raggio quindi, di cui si sente la nostalgia, mentre la prima direttrice di medio raggio è quella tra Spagna ed Egitto, sesta con +129%. Tra le destinazioni più richieste e presenti due volte nella top ten anche le Maldive, direttrici dove questi numeri sono anche tripli rispetto al 2019 e nella maggior parte dei casi più che raddoppiati.
Ben il 63% degli italiani non ha ancora prenotato le vacanze estive, con la maggior parte di loro che afferma di essere tuttora incerto sulle date (42%) e sulla destinazione (31%) secondo l’ultima ricerca condotta da Skyscanner, in collaborazione con OnePoll. Un terzo di loro (30%) afferma di essere ancora alla ricerca della migliore offerta, mentre il 12% è in attesa di un’offerta last-minute.
Secondo la World Airport Survey 2024 di Skytrax prende quota lo scalo giapponese di Narita e guadagnano numerosi posti Dubai e Hong Kong.
L'8 maggio alle 14.30, presso la Sala Zuccari del Senato, a Roma, si è tenuto il seminario di Federturismo, in collaborazione con Assolombarda e Assolombarda Servizi, "Il welfare contrattuale per le aziende del Turismo, opportunità e vantaggi".
Di seguito potrete scaricare le slides dei relatori:
Secondo l’indagine condotta da Smartpricing, software di revenue management per hotel, su oltre 1,5 miliardi di prenotazioni, nei mesi dell’alta stagione estiva, i numeri saranno più che promettenti. La ricerca prende in considerazione le previsioni dei dati attesi fino alla fine di settembre, in base alle prenotazioni on the book (OTB), in rapporto a quelli registrati nel 2022. Le località oggetto dell’analisi sono le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Bari. Secondo i dati emersi, il tasso di occupazione, il prezzo medio per notte e soprattutto il fatturato sono elementi che registrano un netto aumento, rispetto allo scorso anno. Con punte significative di occupazione che toccano il +131,03% su Roma o del +194,75% di fatturato su Milano, o del prezzo medio per notte che a Napoli si attesta ad un +40,33%.
Secondo quanto emerge dall’ultimo Snapshot Hospitality di World Capital, che mette a confronto il nostro Paese con competitor quali Malta, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia e Croazia, l’Italia è prima per livello di attrattività territoriale, ma solo sesta per grado di destagionalizzazione del turismo. Il modello di valutazione utilizzato nell’analisi tiene conto di 6 specifici indicatori: numero di siti patrimonio Unesco sul territorio, km di coste, la posizione di ciascun Paese nelle classifiche culinarie mondiali, l’indice climatico Stc 2019, il numero di città termali presenti sul territorio e il numero di km di piste da sci.L’Italia raggiunge il punteggio massimo (20) in tre indicatori su sei: numero dei siti Unesco, cucina e numero di città termali; è al secondo posto per la lunghezza delle coste, rispetto alla Grecia, e per la lunghezza delle piste da sci, rispetto alla Francia.
Dai dati di Snowit, piattaforma online per la prenotazione di vacanze sulla neve, emerge un certo ottimismo per il 2021 e sulla possibilità di ritornare a viaggiare.
Il 75% dei rispondenti non ha perso le speranze per la stagione sciistica e la community, si è pronunciata sulle possibili misure da adottare per praticare gli sport invernali in sicurezza. Il 30% vota per contingentare il numero di skipass, il 28% per acquistare online in anticipo lo skipass, il 26% per inserire il limite del 50% alla capienza degli impianti di risalita mentre il 15% reputa fondamentale regolamentare gli accessi alle baite.
Il 24 e 25 ottobre, al Talent Garden Ostiense di via Ostiense 92, uno dei principali eventi italiani dedicati a innovazione, tecnologia, digital marketing e social media farà incontrare manager, imprenditori, liberi professionisti e appassionati per scoprire le più importanti novità e i principali trend del momento attraverso un vero e proprio percorso esperienziale fatto di Stories, Influencer, Digital Strategy e Content creation
L’ultima ricerca di SocialCom, con l’ausilio della piattaforma BlogMeter, ha analizzato le conversazioni in rete dal 1° dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, per cercare di capire come, negli ultimi due mesi, la variante Omicron abbia influito profondamente sul turismo italiano, penalizzando soprattutto le città d’arte. Negli ultimi 60 giorni sono state registrate in rete oltre 376 mila mentions, che hanno generato 88 milioni di interazioni. Il sentiment sul tema rimane positivo per il 55,71%, per il 34,49% negativo e per il 9,8% neutro, a dimostrazione di come, nonostante le limitazioni e la difficile situazione epidemiologica, gli italiani non abbiano perso la voglia di viaggiare. Sono soprattutto i giovani quelli propensi agli spostamenti e in generale a viaggiare (82,76%).
Il turismo favorisce la crescita del Pil nelle città d’arte italiane. Nel 2022 il valore aggiunto generato dai pernottamenti supera 89,1 miliardi di euro: lo rivela lo studio "La ricchezza dei comuni turistici – Ranking secondo la creazione di valore aggiunto" realizzato da Sociometrica su elaborazione dei dati Istat. L’indagine si è focalizzata sui primi 500 Comuni per presenze turistiche, dove si concentra l’83% del totale degli ospiti. Al vertice troviamo Roma, con un giro d'affari di 7,6 miliardi di euro. Sul podio, subito dopo la Capitale - che da sola genera l’8,7% della ricchezza turistica di tutta la Penisola - si posizionano: Milano, con un giro d'affari di 3,5 miliardi e Venezia, con oltre 3 miliardi di euro. Le due città precedono Firenze, quarta con 2,8 miliardi.
Secondo l’ultimo Rapporto Sogeea è salito del 34,3% il numero delle vendite all’asta delle strutture turistico-ricettive in Italia. Rispetto alle 114 registrate lo scorso gennaio, le vendite forzate di alberghi, stabilimenti balneari, campeggi e b&b sono incrementate raggiungendo quota 153.
L’aumento maggiore si registra al Sud e nelle isole, nonostante a detenere il primato per numero di immobili turistici in vendita sia la Toscana (34).
Secondo le analisi Sojern per le tradizionali vacanze natalizie le intenzioni di prenotazione di volo per il traffico domestico segnano un -39% rispetto al 2023.
Calano gli italiani che scelgono di spostarsi con l’aereo per le prossime feste di Natale secondo le analisi di Sojern, infatti le intenzioni di prenotazione di voli per il traffico domestico segnano un -39% rispetto al 2023.
Sojern, attraverso la sua piattaforma di marketing, ha tracciato le quattro macro tendenze emergenti turistiche nel 2023 che sono: MILLENNIAL E ANYWHERE TRAVEL, SOSTENIBILITA', EVOLUZIONE DEL BLEISURE e RESTRIZIONE DELL'OFFERTA. I viaggiatori millennial hanno ormai superato i boomer, almeno negli Usa, mercato vitale per l’Italia. Infatti,secondo gli ultimi rilevamenti di Sojern, gli Usa sono il secondo mercato per l’Italia con il 14% delle ricerche per prenotazioni aeree, al secondo posto dopo le ricerche per i voli domestici che rappresentano quasi il 25% delle prenotazioni aeree.
I millennial scelgono sempre più destinazioni insolite, con un fenomeno che prende il nome di “anywhere travel”, dove non conta il luogo ma sempre più l’esperienza, e soprattutto il voler andare dove gli altri non sono ancora stati. Una grande occasione per le destinazioni emergenti che potrebbe aiutare anche a contrastare il fenomeno dell'overtourism di alcune città italiane.
In base ai dati forniti dalla piattaforma di marketing digitale Sojern la domanda turistica verso la Francia, in vista delle Olimpiadi, è aumentata in modo significativo già dal 30 novembre scorso, quando sono stati messi in vendita i biglietti.
Secondo le ultime analisi di Sojern sulle intenzioni di viaggio e prenotazioni nel mese di gennaio 2022 per l’Italia turistica si prospetta un andamento migliore rispetto allo scorso anno. La ricerca di voli nel mercato interno non è cresciuta rispetto al 2020 ed ha subito una flessione del 36% nel mercato internazionale, mentre il confronto con il 2021 è confortante, con un incremento del 179% rispetto al gennaio 2021 per quanto riguarda i voli domestici e del 201% per i voli internazionali. Situazione analoga nella ricerca per le prenotazioni alberghiere: con un calo del 60% nel mercato domestico e del 77% in quello internazionale rispetto al 2020 ed una crescita del 72% per gli italiani e dell’87% per le ricerche dei potenziali turisti stranieri se ci si confronta con il 2021.
Secondo Sojern, la piattaforma leader di marketing turistico, è stata un’estate complessa in cui hanno influito diversi fattori sulle ricerche di prenotazioni aeree e alberghiere, con oscillazioni repentine dovute talvolta a importanti fattori esterni (eventi climatici straordinari, aumento dei costi, inflazione) che potrebbero incidere anche sulle prossime vacanze natalizie.
Sojern, leader mondiale tra le piattaforme di marketing digitale per il turismo, segnala che le prenotazioni di voli in Italia segnano un incremento del 101% ad ottobre, mentre quelle alberghiere si attestano sul +103%. Crescite importanti rispetto ad un 2020 che, tuttavia va ricordato, era decisamente incerto nel periodo autunnale.
Le prenotazioni di voli sono per il 70% originate dal mercato interno, spagnolo e francese ed il mercato statunitense torna ad affacciarsi nella ricerca di voli per l’Italia (il 5,7% di coloro che cercano uno spostamento verso l’Italia sono statunitensi). Anche il consolidato mercato della Germania ritorna sul podio, al terzo posto tra coloro che cercano l’Italia in autunno.
Trend turistici positivi, diversi per flussi, con una maggiore tendenza alle vacanze domestiche ed europee secondo le analisi sulle intenzioni di viaggio realizzate da Sojern.
L’Italia, nel contesto europeo, con il 17% delle preferenze, è la seconda destinazione scelta dai viaggiatori, dopo la Spagna, prendendo in considerazione prenotazioni fino a marzo 2022. Roma si posiziona al 2% delle preferenze ed è l’ottava meta prescelta in Europa, seguita subito dopo dalla Sardegna.
L’Italia è la seconda meta preferita in Europa anche dai turisti americani, un mercato di lungo raggio importante per il nostro incoming turistico. Per i viaggiatori statunitensi Roma rappresenta il vero ideale: con il 10% di preferenze conquista il secondo posto nella classifica delle mete preferite in Europa, seguita da Milano (3%) e Venezia (2%) posizionate nella classifica delle mete preferite in Europa al 10° e 14° posto.
Dall'analisi di Sojern, multinazionale del marketing turistico, emerge come sia stata un'estate dai grandi numeri per l’Italia, che in termini di ricerche di prenotazioni alberghiere da gennaio ad agosto ha registrato un aumento del 131% rispetto al 2020, con l’internazionale che, invece, ha toccato il -54% e con una crescita del 154% delle ricerche internazionali di hotel in Italia che ha confermato la fiducia del turista straniero verso il nostro Paese. Lo slancio si evidenzia ancora di più confrontando le ricerche di prenotazioni domestiche di quest’anno che segnano un’impennata del 518%. I Paesi da cui hanno origine le ricerche sono Usa (27%), un mercato di lungo raggio importantissimo per l’incoming italiano, Italia (18,4%), Francia (13,8%), Gran Bretagna (6,7%) e Germania (3,9%). La maggior parte della domanda è orientata a un soggiorno che va dai 4 ai 7 giorni, ma bisogna considerare che a livello internazionale molti cercano un hotel per un solo giorno (31%), a testimonianza del rilancio anche del business travel.
Inizio scoppiettante di estate per l Italia, in crescita come la vicina Spagna, con un aumento del 10% delle prenotazioni dei voli verso il nostro Paese e le ricerche di hotel, rispetto allo stesso periodo del 2023 secondo un’indagine di Sojern, basata sulle intenzioni di viaggio in tempo reale.
Stando all’ultima analisi svolta da Sojern sono di meno gli italiani che sceglieranno di spostarsi in aereo (optando per i viaggi su strada) in occasione delle festività natalizie.
Secondo un rapporto di Sojern, piattaforma di performance marketing per il settore viaggi che ha analizzato migliaia di interazioni dei viaggiatori, effettuate tra l'ultima settimana di marzo e la prima di aprile, comparandole con lo stesso periodo 2019, la ripresa vera arriverà con il nuovo anno e sarà il mercato continentale a salvarci. L'acquisto di voli all'interno dell'Europa, per l'estate, è sostanzialmente fermo, si muove qualcosa con partenze da novembre, ma il vero boom arriverà sulle partenze per gennaio 2021: +148% di booking con l'Italia come destinazione, +276% verso la Francia e addirittura +500% per la Spagna.
La società Sojern, basandosi su oltre 350 milioni di profili di viaggiatori, rivela che ci sono sempre più ricerche last minute e si pianifica meno con mesi di anticipo, anche a causa delle incertezze derivanti dalle possibilità di "sconfinare". La maggior parte sta cercando di pianificare viaggi che durano una settimana o meno ed il 37% desidera percorrere meno di 500 miglia.
L'intenzione globale di viaggiare verso l'Europa continua a fluttuare secondo l'ultima rilevazione condotta da Sojern, basata su oltre 350 milioni di profili di clienti travel. Con la volatilità del mercato e i diversi tassi di lancio dei vaccini in tutto il mondo, è ancora molto difficile prevedere come sarà l'estate europea nel 2021. Guardando i primi dieci mercati di origine europea per la ricerca di voli in partenza tra il 1° giugno e il 31 agosto, i consumatori provenienti da Francia, Regno Unito (Uk) e Italia mostrano i livelli più alti di intenzione di viaggio per quest'estate.
Nel 2019 quasi il 60% delle ricerche di voli estivi regionali sono state effettuate da Francia, Italia e Regno Unito, allo stesso modo, quest'anno circa il 55% delle intenzioni di viaggio proviene dagli stessi tre Paesi di origine.
Da una ricerca di Sojern sul profilo del turista che sceglierà l’Italia nel 2020 emerge che saranno i cosiddetti FIT, free independent travellers, i viaggiatori indipendenti i primi a tornare a viaggiare in Italia. Il desiderio di concedersi una vacanza, in queste ultime settimane di lockdown, segna un’incoraggiante ripresa, al contrario della fiducia nel viaggio che - strettamente legata alle prenotazioni realmente effettuate - segna in questo momento una flessione superiore al 90% rispetto al 2019.
La società Sojern, tramite la piattaforma di Travel Marketing con 10.000 clienti tra hotel, piccole imprese e destinazioni, ha elaborato un quadro previsionale per il periodo natalizio. Sul fronte degli hotel emerge che italiani e stranieri nel 7% dei casi stanno già cercando una destinazione italiana per le vacanze natalizie. L’Italia è la meta più ricercata dagli stessi italiani (25.5%), seguiti dal mercato Usa (12%), in base alle ricerche di voli. Tra gli aeroporti di partenza spiccano Milano (7%), Londra (5,4%) e Roma (5,3%). Per quanto riguarda le ricerche di hotel in Italia al primo posto c’è il mercato USA (30.3%), seguito da quello italiano (13,5%) e francese (11,2%).