La Camera dei Deputati ha approvato ieri nel decreto milleproroghe uno stanziamento di 9 mln di euro in tre anni (2008–2010), per l’adeguamento delle tariffe per cure termali riconosciute dal SSN e ferme dall’anno 2005.
“Siamo grati in primo luogo agli Onorevoli Massimo Vannucci e Gabriele Albonetti, che coordinano l’“Associazione Parlamentare Amici del Termalismo” – ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme, a margine del Consiglio Direttivo di Federturismo svoltosi oggi a Milano presso la sede di Assolombarda – che hanno saputo far arrivare al nostro settore un primo, importate segnale concreto”.
“Ci attendiamo che – ha proseguito Jannotti Pecci – dopo l’auspicabile approvazione da parte del Senato, il Ministero della Salute e le Regioni vogliano dare tempestiva attuazione alla norma, avviando quanto prima il confronto con Federterme per il rinnovo delle tariffe termali per il prossimo triennio”.
“Questo – ha concluso il presidente di Federterme – anche per favorire lo sblocco della vertenza per il rinnovo del CCNL degli oltre 15.000 lavoratori del settore, scaduto dal 30 giugno dell’anno scorso”.
Come noto, il termalismo in Italia rappresenta un importante voce del sistema turistico e le forti potenzialità di crescita possono determinare un aumento della competitività del Paese e contribuire allo sviluppo di gran parte del territorio nazionale, soprattutto le aree interne, considerato di circa 180 comuni termali per un totale di oltre 350 aziende.
Roma, 21 febbraio 2008
Per informazioni:
06/ 8419416
335/ 7698216
Dal 9 all'11 ottobre si rinnova l'appuntamento alla Fiera di Rimini, con Thermalia, la Borsa internazionale del Turismo Termale e del Benessere.
Federterme Confindustria chiede la piena attuazione della legge (323/2000) di riordino del settore termale; l’IVA termale; la promozione all’estero da parte dell’ENIT dell’offerta termale italiana; la concreta attuazione delle privatizzazioni delle aziende termali pubbliche.
Il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, accompagnato dal Vice Presidente Aldo Ferruzzi, ha partecipato, all’audizione alla 10° Commissione permanente (Industria, Commercio e Turismo) del Senato della Repubblica, presieduta dal sen.Cesare CURSI.
L’audizione rientra nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla condizione competitiva delle imprese industriali italiane, avviata nell’autunno 2008.
Federterme ha fornito alla Commissione innanzitutto uno stato dell’arte aggiornato del sistema termale italiano (380 imprese, in 170 comuni, in 20 regioni, con 16.000 addetti diretti e oltre 60.000 indiretti), con
particolare riferimento al ruolo del termalismo nell’ambito di un nuovo modello di welfare nella sanità italiana e al contributo del turismo termale per i territori. Un modello di welfare termale considerato
all’avanguardia in Europa ed emblematico per migliorare l’assistenza socio-sanitaria e la prevenzione.
Ma le imprese dell’industria termale – ha dichiarato il Presidente Jannotti Pecci - si trovano a dover affrontare alcuni forti condizionamenti della loro competitività e chiedono la piena attuazione della legge di riordino
del settore termale, la detraibilità ordinaria dell’IVA sugli investimenti; la promozione all’estero da parte dell’ENIT dell’offerta termale italiana; la concreta attuazione delle privatizzazioni delle aziende ancora in mano pubblica.
Rispondendo poi alle domande del Presidente della Commissione Sen. CURSI e dei Commissari Sen. Filippo BUBBICO e Sen.ce Manuela GRANAIOLA il Presidente Jannotti Pecci ha aggiunto di concordare con le proposte emerse, quali:
l’Accordo ratificato il 30 ottobre dalla Conferenza Stato-Regioni che va nell’auspicata direzione di una chiara identificazione dei Fondi per le cure termali nel Fondo Nazionale per la salute; la necessità d’identificare agevolazioni specifiche per le PMI termali a supporto delle loro iniziative per interventi di ammodernamento e risparmio energetico;
la necessità di rivedere l’assetto di governance del turismo, con la necessaria ridefinizione delle competenze costituzionali in materia di turismo, prevedendo anche la sua migliore collocazione all’interno del Ministero dello Sviluppo economico, con rango di Vice Ministro, con la necessaria ridefinizione delle competenze costituzionali in materia di turismo; l’adozione di misure di agevolazione fiscale e previdenziale a supporto di iniziative di destagionalizzazione vera, anche tramite il turismo sociale termale.
Il Presidente Jannotti Pecci ha concluso la sua esposizione richiamando l’attenzione della Commissione sulle difficoltà delle imprese termali, nell’attuale fase del ciclo economico, e ha raccomandato l’adozione di
misure specifiche a sostegno delle esigenze di finanziamento delle PMI, alle quali il sistema bancario, contrariamente a quanto mediaticamente appare, ha, di fatto, ridotto il credito.
Roma, 11 novembre 2009
00198 Roma, Via Po, 22
Tel. +39.06.8419416
Fax +39.06.85357562
segreteria@federterme.it
Federterme Confindustria chiede la piena attuazione della legge (323/2000) di riordino del settore termale; l’IVA termale; la promozione all’estero da parte dell’ENIT dell’offerta termale italiana; la concreta attuazione delle privatizzazioni delle aziende termali pubbliche.
Il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, accompagnato dal Vice Presidente Aldo Ferruzzi, ha partecipato, all’audizione alla 10° Commissione permanente (Industria, Commercio e Turismo) del Senato della Repubblica, presieduta dal sen.Cesare CURSI.
L’audizione rientra nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla condizione competitiva delle imprese industriali italiane, avviata nell’autunno 2008.
Federterme ha fornito alla Commissione innanzitutto uno stato dell’arte aggiornato del sistema termale italiano (380 imprese, in 170 comuni, in 20 regioni, con 16.000 addetti diretti e oltre 60.000 indiretti), con
particolare riferimento al ruolo del termalismo nell’ambito di un nuovo modello di welfare nella sanità italiana e al contributo del turismo termale per i territori. Un modello di welfare termale considerato
all’avanguardia in Europa ed emblematico per migliorare l’assistenza socio-sanitaria e la prevenzione.
Ma le imprese dell’industria termale – ha dichiarato il Presidente Jannotti Pecci - si trovano a dover affrontare alcuni forti condizionamenti della loro competitività e chiedono la piena attuazione della legge di riordino
del settore termale, la detraibilità ordinaria dell’IVA sugli investimenti; la promozione all’estero da parte dell’ENIT dell’offerta termale italiana; la concreta attuazione delle privatizzazioni delle aziende ancora in mano pubblica.
Rispondendo poi alle domande del Presidente della Commissione Sen. CURSI e dei Commissari Sen. Filippo BUBBICO e Sen.ce Manuela GRANAIOLA il Presidente Jannotti Pecci ha aggiunto di concordare con le proposte emerse, quali:
l’Accordo ratificato il 30 ottobre dalla Conferenza Stato-Regioni che va nell’auspicata direzione di una chiara identificazione dei Fondi per le cure termali nel Fondo Nazionale per la salute; la necessità d’identificare agevolazioni specifiche per le PMI termali a supporto delle loro iniziative per interventi di ammodernamento e risparmio energetico;
la necessità di rivedere l’assetto di governance del turismo, con la necessaria ridefinizione delle competenze costituzionali in materia di turismo, prevedendo anche la sua migliore collocazione all’interno del Ministero dello Sviluppo economico, con rango di Vice Ministro, con la necessaria ridefinizione delle competenze costituzionali in materia di turismo; l’adozione di misure di agevolazione fiscale e previdenziale a supporto di iniziative di destagionalizzazione vera, anche tramite il turismo sociale termale.
Il Presidente Jannotti Pecci ha concluso la sua esposizione richiamando l’attenzione della Commissione sulle difficoltà delle imprese termali, nell’attuale fase del ciclo economico, e ha raccomandato l’adozione di
misure specifiche a sostegno delle esigenze di finanziamento delle PMI, alle quali il sistema bancario, contrariamente a quanto mediaticamente appare, ha, di fatto, ridotto il credito.
Roma, 11 novembre 2009
00198 Roma, Via Po, 22
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Fax +39.06.85357562
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Le terme pubbliche sono a rischio chiusura: è il grido d’allarme lanciato dal Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci in un comunicato stampa in seguito alle dimissioni del sindaco di Castellammare di Stabia, lasciato solo di fronte al problema delle terme chiuse ormai da tre anni. Località a forte attrattiva turistica come Fiuggi, Sciacca e Acireale rischiano la chiusura con danni irreparabili per l’indotto sul territorio. Il Presidente della Federazione, rilanciando la proposta di agevolare l’ingresso di investitori privati, chiede un immediato intervento del Governo, per consentire la ripartenza delle aziende termali in mano pubblica la cui situazione si va rapidamente deteriorando.
(Per maggiori informazioni:www.federterme.it)
Il Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Vasco Errani, per sottolineare le grandi difficoltà in cui versa il settore termale. Tra i temi in oggetto: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno, le decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, il piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.
Il Presidente Jannotti Pecci, nella lettera, ricorda di essere in attesa di un riscontro alla richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo delle convenzioni.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Vasco Errani, per sottolineare le grandi difficoltà in cui versa il settore termale. Tra i temi in oggetto: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno, le decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, il piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.
Il Presidente Jannotti Pecci, nella lettera, ricorda di essere in attesa di un riscontro alla richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo delle convenzioni.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il Presidente di Anpal, Maurizio Del Conte, e il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, hanno firmato il protocollo d’intesa "Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro".
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, il Coordinatore Vicario della Commissione Salute, Sergio Venturi e il Presidente di Federterme/Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci hanno firmato (nella sede della Conferenza delle Regioni, in via Parigi 11 a Roma), il 1° agosto il rinnovo dell'Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali, per il triennio 2019-2021. Tale documento si perfezionerà a settembre attraverso un'intesa in Conferenza Stato-Regioni.
L’appuntamento di Federterme/Confindustria con gli imprenditori termali di Abano e Montegrotto è fissato per venerdì 19, alle h. 15,30 al Grand Hotel ABANO.
Il 19 ottobre il Presidente di Federterme Confindustria Jannotti Pecci ha incontrato al Grand Hotel di Abano gli imprenditori termali di Abano e Montegrotto per fare il punto sulla crisi del bacino termale euganeo e sugli sbocchi del negoziato sul contratto integrativo territoriale. Nel suo intervento ha sottolineato come negli ultimi tre anni, nonostante il termalismo italiano generi un fatturato di 850 milioni di euro con un indotto che vale almeno undici volte tanto ed occupi direttamente circa 16 mila persone (80 mila indirettamente), si siano persi 7-8 mila posti di lavoro. Infine ha richiamato l’esigenza fondamentale per la ripresa del comparto di investire in formazione e ricerca scientifica termale.
Il video dell'evento è disponibile al link: http://www.tmnews.it/web/sezioni/video/20121020_video_11295757.shtml#.UILHjz-EwhY.email
Per maggiori informazioni:
E-mail: segreteria@federterme.it
Tel. 06 8419416
Cell: 338 8031531
Il 24 maggio il Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, accompagnato dal Direttore Generale Aurelio Crudeli, ha incontrato, presso il Ministero della Salute, il Sottosegretario con delega al termalismo Adelfio Elio Cardinale, per discutere dello stato di avanzamento dei progetti e delle iniziative
Riduzione dei consumi energetici, risparmio economico, ottimizzazione del tempo di rientro dell’investimento grazie ad interventi mirati di efficientamento energetico e all’utilizzo di strumenti di finanza agevolata e ordinaria sono gli obiettivi di alcune importanti strutture termali dell’Emilia Romagna, raggiunti grazie alla soluzione integrata, “chiavi in mano” e personalizzata di Protesa, Profin ed Energifera. Un’esperienza di successo che, da quest’anno, sarà messa a disposizione di tutti gli associati di Federterme e che sarà presentata nell’ambito di Forum Piscine, al convegno “Efficienza energetica delle strutture termali e ricettive”, che si terrà venerdì 19 febbraio alle 11.00 presso la Sala Azzurra del Palazzo dei Congressi della Fiera di Bologna.
Interverranno, tra gli altri, Lino Gilioli Presidente di Coter, Consorzio Terme Emilia-Romagna; Aurelio Crudeli, Direttore Generale di Federterme, l’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini e il Direttore Generale Attività produttive, Commercio e Turismo, Morena Diazzi. I rappresentanti di Protesa ed Energifera illustreranno gli interventi realizzati con particolare con particolare riguardo ai benefici energetici, economici ed ambientali conseguiti nelle diverse strutture. Case history d’eccellenza, le Terme di Castel San Pietro dove, ad un anno dalla realizzazione dell’intervento, è stato portato a termine un abbattimento dei costi energetici pari ad oltre 50mila euro l’anno e un beneficio ambientale di oltre 40 Tep -Tonnellate Equivalenti di Petrolioevitati,
Risultati questi che hanno portato Federterme a siglare la convenzione con Protesa.
(Per maggiori informazioni: www.protesa.it;www.federterme.it)
Il 21 novembre in Federterme si è tenuta la presentazione del Progetto europeo “Le Terme Romane d’Europa” che unisce terme e centri benessere termali alla eredità degli antichi romani.
Il progetto che coinvolge 15 partner in 10 Paesi europei è stato presentato da Joachim Lieber, coordinatore e segretario generale di ESPA (European Spas Association) che, nel suo intervento, ha indicato le tendenze del termalismo e del benessere termale in Europa, i contenuti ed i ritorni attesi dal progetto. I tre principali partner del progetto sono Espa, Fit Reisen un tour operator specializzato nel turismo della salute e del benessere e Europe Spa, un’organizzazione internazionale per la certificazione di qualità delle strutture termali. Erano presenti anche i rappresentanti delle Terme di Chianciano e delle Terme di Punta Marina, quali partners italiani. Oltre a Chianciano e Punta Marina in Italia fanno parte del progetto anche le associazioni termali nazionali di Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Portogallo e Romania.
Il progetto punta a incrementare i flussi turistici intercontinentali verso l’Europa dal Nord America e dall’ Asia e a contribuire a creare nuova occupazione, anche stagionale in aree in sviluppo.
Nel corso della riunioni tenutesi a Roma e a Chianciano sono stati inoltre discussi e ulteriormente sviluppati pacchetti per visitatori europei ed extraeuropei, sono state pianificate azioni comuni di comunicazione che includono un sito web multilingue.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci
La
mancanza di un riscontro del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
al telegramma di Federterme del 4 giugno di denuncia della grave crisi
del settore termale (65.000 addetti in 180 comuni) indica
“incomprensibile disattenzione e indifferenza” alla situazione del
settore termale.
A due settimane di distanza dall’appello con il quale il Presidente Costanzo Jannotti Pecci, su mandato unanime del Consiglio direttivo di Federterme, segnalava la grave crisi delle industrie termali per il mancato accordo (atteso dal 2005) per il rinnovo delle tariffe termali e chiedeva un incontro urgente, il Presidente di Federterme ha indirizzato al Presidente Berlusconi un nuovo appello:
“Egregio Presidente, rilevo
con sincero dispiacere il Suo mancato riscontro – qualunque potesse
essere - alla mia richiesta di incontro del 4 giugno scorso, sulla
crisi delle industrie termali del nostro Paese.
Ritengo
incomprensibile la disattenzione e l’indifferenza che sono state così
manifestate nei confronti del settore e dei numerosi territori, la cui
economia poggia unicamente sull’utilizzo delle risorse termali.
Considero altresì autolesionistico, sul piano della politica economica
del Governo, penalizzare inspiegabilmente un comparto, negando
attraverso il dovuto adeguamento tariffario, quel minimo di risorse di
cui ha bisogno e che è in grado, come sempre, di restituire, ampiamente
e in misura ben maggiore, proprio attraverso lo sviluppo dell’indotto
economico ed occupazionale alle casse pubbliche. A tal proposito colgo
l’occasione per ricordarle come il nostro settore abbia in tutti questi
anni sempre rispettato i limiti di spesa imposti dalla Finanza
Pubblica, che non verrebbero superati nemmeno dagli adeguamenti
tariffari dovuti.
Evidentemente le priorità sono altre e spero per Lei che siano
comprese, anche e soprattutto, da quanti vivono e lavorano negli oltre
180 comuni termali del nostro Paese.
Resto nuovamente in attesa e Le porgo i miei migliori saluti.
Costanzo Jannotti Pecci Presidente Federterme Confindustria”
Roma, 18 giugno 2009
Segreteria Federterme
Tel:068419416
Fax 06 85357562
segreteria@federterme.it
Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci
La
mancanza di un riscontro del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
al telegramma di Federterme del 4 giugno di denuncia della grave crisi
del settore termale (65.000 addetti in 180 comuni) indica
“incomprensibile disattenzione e indifferenza” alla situazione del
settore termale.
A due settimane di distanza dall’appello con il quale il Presidente Costanzo Jannotti Pecci, su mandato unanime del Consiglio direttivo di Federterme, segnalava la grave crisi delle industrie termali per il mancato accordo (atteso dal 2005) per il rinnovo delle tariffe termali e chiedeva un incontro urgente, il Presidente di Federterme ha indirizzato al Presidente Berlusconi un nuovo appello:
“Egregio Presidente, rilevo
con sincero dispiacere il Suo mancato riscontro – qualunque potesse
essere - alla mia richiesta di incontro del 4 giugno scorso, sulla
crisi delle industrie termali del nostro Paese.
Ritengo
incomprensibile la disattenzione e l’indifferenza che sono state così
manifestate nei confronti del settore e dei numerosi territori, la cui
economia poggia unicamente sull’utilizzo delle risorse termali.
Considero altresì autolesionistico, sul piano della politica economica
del Governo, penalizzare inspiegabilmente un comparto, negando
attraverso il dovuto adeguamento tariffario, quel minimo di risorse di
cui ha bisogno e che è in grado, come sempre, di restituire, ampiamente
e in misura ben maggiore, proprio attraverso lo sviluppo dell’indotto
economico ed occupazionale alle casse pubbliche. A tal proposito colgo
l’occasione per ricordarle come il nostro settore abbia in tutti questi
anni sempre rispettato i limiti di spesa imposti dalla Finanza
Pubblica, che non verrebbero superati nemmeno dagli adeguamenti
tariffari dovuti.
Evidentemente le priorità sono altre e spero per Lei che siano
comprese, anche e soprattutto, da quanti vivono e lavorano negli oltre
180 comuni termali del nostro Paese.
Resto nuovamente in attesa e Le porgo i miei migliori saluti.
Costanzo Jannotti Pecci Presidente Federterme Confindustria”
Roma, 18 giugno 2009
Segreteria Federterme
Tel:068419416
Fax 06 85357562
segreteria@federterme.it
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 20 e 21 ottobre il Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano e l’Università degli Studi di Napoli Federico II organizzano a Sorrento il convegno “La storia del turismo in Italia prospettive di ricerca”. Le relazioni della sessione inaugurale, dedicata all'Ottocento, sono in materia termale di Carlos Larrinaga Rodriguez sugli investimenti termali in Portogallo, di Nunzio Greco sui Cataldi di Sambiase in Calabria, di Valeria Maggio sul caso di turismo termale di Santa Cesarea Terme. Nella sessione pomeridiana Andrea Zanini dell’Università degli studi di Genova parlerà di alberghi e turismo d’elite a Sanremo nel primo novecento.
(Per maggiori informazioni: annunziata.berrino@unina.it)
Il 20 e 21 ottobre il Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano e l’Università degli Studi di Napoli Federico II organizzano a Sorrento il convegno “La storia del turismo in Italia prospettive di ricerca”. Le relazioni della sessione inaugurale, dedicata all'Ottocento, sono in materia termale di Carlos Larrinaga Rodriguez sugli investimenti termali in Portogallo, di Nunzio Greco sui Cataldi di Sambiase in Calabria, di Valeria Maggio sul caso di turismo termale di Santa Cesarea Terme. Nella sessione pomeridiana Andrea Zanini dell’Università degli studi di Genova parlerà di alberghi e turismo d’elite a Sanremo nel primo novecento.
(Per maggiori informazioni: annunziata.berrino@unina.it)
Il Consiglio Direttivo della Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative), riunito oggi, a Roma, in seduta straordinaria, ha ratificato l'ipotesi di Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali per il biennio 2008-2009 raggiunto tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la Federterme, per le prestazioni termali per il biennio 2008-2009, sostitutivo del precedente scaduto il 31 dicembre 2005.
L'iter per arrivare all'Accordo si è snodato lungo una serratissima e complessa trattativa, di oltre sei mesi, ed ha richiesto numerosi incontri sul piano politico, con il Ministro della Salute Maurizio Sacconi, il Viceministro Fazio, il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani, il Coordinatore degli Assessori regionali alla Sanità Enrico Rossi, sia sul piano tecnico, con i Dirigenti dei Ministeri interessati e delle Regioni. Sono state necessarie deliberazioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, oltre a quella del 29 luglio, preceduta dal concerto con il Ministro della Salute, anche del 25 marzo e dell'11 giugno.
L'Accordo, previsto dalla Legge 323/2000, assicura al settore termale (rappresentato da oltre 370 aziende, presenti in 20 Regioni e Province Autonome e in 170 Comuni, con 16.000 addetti diretti ed oltre 60.000 indiretti) un quadro di riferimento certo sia sul piano finanziario, sia sul piano normativo.
Nonostante l'estrema complessità che caratterizza l'attuale situazione della spesa sanitaria pubblica, l'Accordo consente un consistente recupero degli incrementi dei costi intercorsi, dal 31 dicembre 2005 ad oggi, facendo salve, nel contempo, le esigenze di controllo della spesa sanitaria pubblica per cure termali, attraverso la fissazione di un importo massimo dell'onere, determinato dalla erogazione delle prestazioni termali di cura e riabilitazione da parte delle imprese del comparto, a carico del Fondo Sanitario Nazionale.
"Restano alcune criticità per le aziende ubicate nelle Regioni in disavanzo finanziario (Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia) per le quali opereremo- ha affermato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci - con lo stesso spirito collaborativo emerso, insieme alle Regioni e al Governo, per individuare appositi meccanismi per non vanificare la visione generale dell'Accordo."
L'Accordo contiene clausole identificative aggiornate sulle patologie tutelate e le prestazioni erogabili in attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), sulle risorse destinate dalle imprese termali all'attività della Fondazione per la ricerca scientifica termale, sulla definizione della figura dell'operatore termale, sulla regolamentazione relativa ai requisiti igienico-sanitari specifici delle piscine termali, sulla revisione dei codici per la raccolta dati e semplificazioni.
Razionalizzazione e semplificazione di alcuni aspetti relativi ai requisiti di autorizzazione ed accreditamento fanno parte invece di un Protocollo ad hoc definito con il Coordinamento Interregionale Sanità e sottoscritto dall'Assessore Enrico Rossi per la Commissione Salute delle Regioni.
L'Accordo prevede anche concrete misure per migliorare la conoscenza dell'utilizzo delle cure termali e dello stato di salute della popolazione, anche sotto i profili della prevenzione e della riabilitazione.
Sarà infatti operativa, a partire dal 2010, l'adozione di una scheda di rilevazione dei dati clinici-sociali relativi ai soggetti in cura termale, definita dall'Istituto Superiore della Sanità, in attuazione del "Progetto Terme" e l'attivazione di un collegamento on line con apposita piattaforma informatica. Scheda e piattaforma informatica consentiranno al Servizio Sanitario Nazionale di raggiungere concretamente l'obiettivo di procedere alla sistematica rilevazione dei dati clinici e sociali relativi ai soggetti in cura termale e con possibilità di ricavare, su basi statistiche significative, elementi epidemiologicamente utili, sia ai fini della valutazione degli effetti della terapia termale effettuata, sia ai fini di carattere sanitario generale, in ordine alla prevenzione ed alla cura delle malattie, nonché alla riabilitazione.
"L'Accordo
- ha concluso il Presidente Jannotti Pecci - rappresenta anche per
le imprese un quadro di ritrovate certezze e consente di guardare con
maggiore serenità e al prossimo futuro, per la realizzazione di nuovi
investimenti e nuovi servizi necessari a rispondere sia ad una rinnovata
fiducia e domanda da parte dei frequentatori delle terme, per
cure, riabilitazione e benessere, sia alle aspettative dei rispettivi
territori di crescita del turismo del benessere termale."
Roma, 5 agosto 2009
Per ulteriori informazioni:
Federterme 06 8419416
Segreteria@federterme.itIl Consiglio Direttivo della Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative), riunito oggi, a Roma, in seduta straordinaria, ha ratificato l'ipotesi di Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali per il biennio 2008-2009 raggiunto tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e la Federterme, per le prestazioni termali per il biennio 2008-2009, sostitutivo del precedente scaduto il 31 dicembre 2005.
L'iter per arrivare all'Accordo si è snodato lungo una serratissima e complessa trattativa, di oltre sei mesi, ed ha richiesto numerosi incontri sul piano politico, con il Ministro della Salute Maurizio Sacconi, il Viceministro Fazio, il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani, il Coordinatore degli Assessori regionali alla Sanità Enrico Rossi, sia sul piano tecnico, con i Dirigenti dei Ministeri interessati e delle Regioni. Sono state necessarie deliberazioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, oltre a quella del 29 luglio, preceduta dal concerto con il Ministro della Salute, anche del 25 marzo e dell'11 giugno.
L'Accordo, previsto dalla Legge 323/2000, assicura al settore termale (rappresentato da oltre 370 aziende, presenti in 20 Regioni e Province Autonome e in 170 Comuni, con 16.000 addetti diretti ed oltre 60.000 indiretti) un quadro di riferimento certo sia sul piano finanziario, sia sul piano normativo.
Nonostante l'estrema complessità che caratterizza l'attuale situazione della spesa sanitaria pubblica, l'Accordo consente un consistente recupero degli incrementi dei costi intercorsi, dal 31 dicembre 2005 ad oggi, facendo salve, nel contempo, le esigenze di controllo della spesa sanitaria pubblica per cure termali, attraverso la fissazione di un importo massimo dell'onere, determinato dalla erogazione delle prestazioni termali di cura e riabilitazione da parte delle imprese del comparto, a carico del Fondo Sanitario Nazionale.
"Restano alcune criticità per le aziende ubicate nelle Regioni in disavanzo finanziario (Abruzzo, Campania, Lazio e Sicilia) per le quali opereremo- ha affermato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci - con lo stesso spirito collaborativo emerso, insieme alle Regioni e al Governo, per individuare appositi meccanismi per non vanificare la visione generale dell'Accordo."
L'Accordo contiene clausole identificative aggiornate sulle patologie tutelate e le prestazioni erogabili in attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), sulle risorse destinate dalle imprese termali all'attività della Fondazione per la ricerca scientifica termale, sulla definizione della figura dell'operatore termale, sulla regolamentazione relativa ai requisiti igienico-sanitari specifici delle piscine termali, sulla revisione dei codici per la raccolta dati e semplificazioni.
Razionalizzazione e semplificazione di alcuni aspetti relativi ai requisiti di autorizzazione ed accreditamento fanno parte invece di un Protocollo ad hoc definito con il Coordinamento Interregionale Sanità e sottoscritto dall'Assessore Enrico Rossi per la Commissione Salute delle Regioni.
L'Accordo prevede anche concrete misure per migliorare la conoscenza dell'utilizzo delle cure termali e dello stato di salute della popolazione, anche sotto i profili della prevenzione e della riabilitazione.
Sarà infatti operativa, a partire dal 2010, l'adozione di una scheda di rilevazione dei dati clinici-sociali relativi ai soggetti in cura termale, definita dall'Istituto Superiore della Sanità, in attuazione del "Progetto Terme" e l'attivazione di un collegamento on line con apposita piattaforma informatica. Scheda e piattaforma informatica consentiranno al Servizio Sanitario Nazionale di raggiungere concretamente l'obiettivo di procedere alla sistematica rilevazione dei dati clinici e sociali relativi ai soggetti in cura termale e con possibilità di ricavare, su basi statistiche significative, elementi epidemiologicamente utili, sia ai fini della valutazione degli effetti della terapia termale effettuata, sia ai fini di carattere sanitario generale, in ordine alla prevenzione ed alla cura delle malattie, nonché alla riabilitazione.
"L'Accordo
- ha concluso il Presidente Jannotti Pecci - rappresenta anche per
le imprese un quadro di ritrovate certezze e consente di guardare con
maggiore serenità e al prossimo futuro, per la realizzazione di nuovi
investimenti e nuovi servizi necessari a rispondere sia ad una rinnovata
fiducia e domanda da parte dei frequentatori delle terme, per
cure, riabilitazione e benessere, sia alle aspettative dei rispettivi
territori di crescita del turismo del benessere termale."
Roma, 5 agosto 2009
Per ulteriori informazioni:
Federterme 06 8419416
Segreteria@federterme.it
Il 27 ottobre, nella Sala del Parlamentino, al CNEL (viale Davide Lubin, 2 - Roma) Assemblea pubblica di Federterme.
I giornalisti sono invitati a partecipare ai lavori dell’Assemblea, previo accredito.
Programma:
Per informazioni e accredito:
segreteria@federterme.it
Tel. 06.8419416
Il 27 ottobre, nella Sala del Parlamentino, al CNEL (viale Davide Lubin, 2 - Roma) Assemblea pubblica di Federterme.
I giornalisti sono invitati a partecipare ai lavori dell’Assemblea, previo accredito.
Programma:
Per informazioni e accredito:
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Il 3 giugno Federterme è stata audita presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, sulla proposta di legge n.2485 in materia di istituzione di “zone franche termali”. La proposta di istituire zone franche termali è un segnale di attenzione del Parlamento che non può essere limitato alle sole aziende dell’ex-EAGAT (Ente Autonomo Gestione Aziende Termali) ma che deve essere esteso all’intero settore termale nazionale. Durante l’audizione Federterme ha ribadito l’impegno per il rilancio dell’intero comparto sottolineando il ruolo primario del termalismo terapeutico, anche con l’ intervento diretto della componente industriale privata del sistema.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 3 giugno Federterme è stata audita presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, sulla proposta di legge n.2485 in materia di istituzione di “zone franche termali”. La proposta di istituire zone franche termali è un segnale di attenzione del Parlamento che non può essere limitato alle sole aziende dell’ex-EAGAT (Ente Autonomo Gestione Aziende Termali) ma che deve essere esteso all’intero settore termale nazionale. Durante l’audizione Federterme ha ribadito l’impegno per il rilancio dell’intero comparto sottolineando il ruolo primario del termalismo terapeutico, anche con l’ intervento diretto della componente industriale privata del sistema.
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Il 22 e 23 ottobre, presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo (Ra), la Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Università di Milano, le Thermae Campus e le Terme di Riolo organizzano, con il patrocinio della Federazione mondiale del termalismo e di Federterme-Confindustria, il convegno “Comunicare le thermae. Media scienze e società per una corretta e responsabile informazione”. Saranno due giornate dedicate alla comunicazione per le terme, con un focus sul ruolo delle terme italiane e dell’acqua termale, come risorse naturali terapeutiche e di benessere ma anche di turismo termale in cui si confronteranno esponenti del sistema termale, della ricerca scientifica termale, operatori dei media e parlamentari del Gruppo “ Amici delle terme”.
I lavori saranno introdotti da Umberto Solimene, Professore dell’Università degli Studi di Milano e interverrà il Vice presidente di Federterme Confindustria con delega per l’innovazione tecnologica e la formazione, Aldo Ferruzzi.
Il convegno si potrà seguire in streaming collegandosi al sito web www.thermaecampus.it.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 22 e 23 ottobre, presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo (Ra), la Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Università di Milano, le Thermae Campus e le Terme di Riolo organizzano, con il patrocinio della Federazione mondiale del termalismo e di Federterme-Confindustria, il convegno “Comunicare le thermae. Media scienze e società per una corretta e responsabile informazione”. Saranno due giornate dedicate alla comunicazione per le terme, con un focus sul ruolo delle terme italiane e dell’acqua termale, come risorse naturali terapeutiche e di benessere ma anche di turismo termale in cui si confronteranno esponenti del sistema termale, della ricerca scientifica termale, operatori dei media e parlamentari del Gruppo “ Amici delle terme”.
I lavori saranno introdotti da Umberto Solimene, Professore dell’Università degli Studi di Milano e interverrà il Vice presidente di Federterme Confindustria con delega per l’innovazione tecnologica e la formazione, Aldo Ferruzzi.
Il convegno si potrà seguire in streaming collegandosi al sito web www.thermaecampus.it.
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La rivalutazione agevolata degli assett immobiliari è un sostegno concreto e utile per nuovi investimenti nell’industria termale
“L’approvazione della norma per la rivalutazione agevolata degli immobili d’impresa è motivo di grande soddisfazione” ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci - Past President di Federturismo – “perché trae origine da una proposta avanzata nel lontano 2005, dalla Federturismo, a sostegno dell’impresa turistica.
L’estensione a tutti i settori produttivi realizzata dal Parlamento va sicuramente nella direzione di uno stimolo concreto alle imprese per favorire la ripartenza, dopo aver superato le presenti difficoltà, con rinnovata fiducia”.
Roma, 9 aprile 2009
Per informazioni:
www.federterme.it
segreteria@federterme.it
06 8419416
La rivalutazione agevolata degli assett immobiliari è un sostegno concreto e utile per nuovi investimenti nell’industria termale
“L’approvazione della norma per la rivalutazione agevolata degli immobili d’impresa è motivo di grande soddisfazione” ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci - Past President di Federturismo – “perché trae origine da una proposta avanzata nel lontano 2005, dalla Federturismo, a sostegno dell’impresa turistica.
L’estensione a tutti i settori produttivi realizzata dal Parlamento va sicuramente nella direzione di uno stimolo concreto alle imprese per favorire la ripartenza, dopo aver superato le presenti difficoltà, con rinnovata fiducia”.
Roma, 9 aprile 2009
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Federterme ribadisce il suo “no” alla introduzione della tassa di soggiorno nei comuni termali perché rappresenta un aggravio immediatamente percepito sia per il turista e il turista termale che per le imprese termali, che incide in modo pesantemente negativo sulle prospettive di uscita dalla crisi in atto.
Federterme ribadisce il suo “no” alla introduzione della tassa di soggiorno nei comuni termali perché rappresenta un aggravio immediatamente percepito sia per il turista e il turista termale che per le imprese termali, che incide in modo pesantemente negativo sulle prospettive di uscita dalla crisi in atto.
Il 16 marzo alle Terme di Rivanazzano, si è inaugurato Terme Aperte 2011, il ciclo annuale di iniziative promosse da Federterme per la promozione del sistema termale italiano. Il titolo di quest'anno, in linea con le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, è "Buon Compleanno Italia".
I prossimi appuntamenti saranno il 22 marzo alle Terme Pompeo, il 25 marzo alle Terme di Casciana, il 26 marzo ai Bagni di Pisa di San Giuliano Terme.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 16 marzo alle Terme di Rivanazzano, si è inaugurato Terme Aperte 2011, il ciclo annuale di iniziative promosse da Federterme per la promozione del sistema termale italiano. Il titolo di quest'anno, in linea con le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, è "Buon Compleanno Italia".
I prossimi appuntamenti saranno il 22 marzo alle Terme Pompeo, il 25 marzo alle Terme di Casciana, il 26 marzo ai Bagni di Pisa di San Giuliano Terme.
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Il Consiglio Direttivo di Federterme/Confindustria, riunito oggi, in seduta straordinaria, all’unanimità ha dato mandato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci di chiedere al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'immediata convocazione di un incontro a livello politico tra Governo, Regioni, Federterme/Confindustria e OO.SS., al fine superare lo stato di grave crisi nel quale il settore termale si è venuto a trovare – ed il cui aggravarsi produrrebbe ricadute di incalcolabile portata su vaste aree territoriali del nostro Paese - in seguito alla mancata ratifica in Conferenza Stato Regioni, ai sensi dell’art. 4, comma 4, della legge 323/00, dell’intesa raggiunta con le Regioni per il rinnovo delle tariffe che il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per le cure termali, scadute fin dal 31 dicembre 2005.
A tale determinazione, si è giunti dopo oltre due anni di trattative in sede tecnica con il Coordinamento Interregionale degli Assessori alla Sanità e l’inspiegabile assenza, agli incontri, del Governo.
Le risorse che le Regioni si sono impegnate a porre a carico dei propri bilanci per il rinnovo dell’accordo, sono pari a circa 10 milioni di euro nel biennio 2008/2009 ed incidono in maniera irrisoria (complessivamente meno di 3 milioni in due anni) sui conti delle Regioni sottoposte ai c.d. “piani di rientro”.
Un insieme di veti incrociati tra dirigenti delle diverse Amministrazioni interessate, evidentemente più attenti ad una visione ragionieristica e parcellizzata che sostanziale, dell’economia del nostro Paese - della quale la sanità privata, nel cui ambito si collocano anche le Terme, rappresenta un segmento importante – ha bloccato il recepimento dell’accordo, creando una situazione di stallo che sta producendo gravi ripercussioni, anche sul piano dell’occupazione, sull’intero sistema termale del nostro Paese, che dà lavoro a oltre 65000 addetti, per i quali Federterme/Confindustria ha già proceduto nell’ultimo quadriennio, a due rinnovi del CCNL di settore.
Roma, 4 giugno 2009
Segreteria Federterme/Confindustria
Tel. 06/ 8419416
Fax 06/ 85357562
segreteria@federterme.it
Il Consiglio Direttivo di Federterme/Confindustria, riunito oggi, in seduta straordinaria, all’unanimità ha dato mandato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci di chiedere al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'immediata convocazione di un incontro a livello politico tra Governo, Regioni, Federterme/Confindustria e OO.SS., al fine superare lo stato di grave crisi nel quale il settore termale si è venuto a trovare – ed il cui aggravarsi produrrebbe ricadute di incalcolabile portata su vaste aree territoriali del nostro Paese - in seguito alla mancata ratifica in Conferenza Stato Regioni, ai sensi dell’art. 4, comma 4, della legge 323/00, dell’intesa raggiunta con le Regioni per il rinnovo delle tariffe che il Servizio Sanitario Nazionale riconosce per le cure termali, scadute fin dal 31 dicembre 2005.
A tale determinazione, si è giunti dopo oltre due anni di trattative in sede tecnica con il Coordinamento Interregionale degli Assessori alla Sanità e l’inspiegabile assenza, agli incontri, del Governo.
Le risorse che le Regioni si sono impegnate a porre a carico dei propri bilanci per il rinnovo dell’accordo, sono pari a circa 10 milioni di euro nel biennio 2008/2009 ed incidono in maniera irrisoria (complessivamente meno di 3 milioni in due anni) sui conti delle Regioni sottoposte ai c.d. “piani di rientro”.
Un insieme di veti incrociati tra dirigenti delle diverse Amministrazioni interessate, evidentemente più attenti ad una visione ragionieristica e parcellizzata che sostanziale, dell’economia del nostro Paese - della quale la sanità privata, nel cui ambito si collocano anche le Terme, rappresenta un segmento importante – ha bloccato il recepimento dell’accordo, creando una situazione di stallo che sta producendo gravi ripercussioni, anche sul piano dell’occupazione, sull’intero sistema termale del nostro Paese, che dà lavoro a oltre 65000 addetti, per i quali Federterme/Confindustria ha già proceduto nell’ultimo quadriennio, a due rinnovi del CCNL di settore.
Roma, 4 giugno 2009
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Fax 06/ 85357562
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Le recenti decisioni della Magistratura sullo “scandalo Promuovitalia” (azienda pubblica vigilata dal Mibact e fallita due anni fa) offrono l’occasione al Presidente di Federterme Jannotti Pecci, esponente confindustriale già ai vertici di Federturismo, per una forte critica al Ministro uscente Franceschini. Dopo l’intervento pubblicato dal Mattino - nel quale apprezza l’intenzione di prevedere nel nuovo Governo la figura del Ministro al Turismo, autonomo dai Beni Culturali - l’imprenditore partenopeo sottolinea in una lettera a Franceschini la disattenzione e l’incapacità della burocrazia del MIBACT a seguire le dinamiche di un settore in forte espansione, venendo incontro alle esigenze degli operatori ed agevolando sviluppo e nuova occupazione.
Un tavolo condiviso convocato per il 3 agosto a Roma
Il Presidente di FedertermeConfindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha inviato una “lettera aperta” ai Sindaci dei comuni termali e al Presidente dell’ANCOT(Associazione nazionale comuni termali) per segnalare “la più viva preoccupazione della Federterme” (rappresentativa delle 378 strutture termali in Italia) ” in ordine alle ricadute dell’applicazione della tassa di soggiorno nelle strutture ricettive termali (prevista come facoltà concessa ai Sindaci dall’art.4 del D.L.14 marzo 2011,n.23 (cosiddetto Federalismo municipale)”.
“Pur rendendomi conto, infatti, delle pressanti esigenze finanziarie degli enti locali e dei Comuni in particolare, - afferma il Presidente di Federterme - che si trovano ad affrontare quotidianamente un insieme crescente di problemi a fronte di risorse sempre limitate, segnalo che, qualora le Amministrazioni delle località termali decidessero di avvalersi della facoltà (la legge, infatti, non prevede un obbligo) di applicare l’imposizione del tributo in questione questo determinerebbe, oltre ad una perdita economica secca per tutti gli operatori, anche un’immediata e certa ricaduta negativa per i flussi turistici, in quanto l’aggravio verrebbe immediatamente percepito come “iniquo”, oltre che dal normale turista, soprattutto da chi si reca alle terme (e sono la maggioranza) per motivi di salute”. Ed “un’eventuale scelta in tal senso nell’arco della corrente stagione (come da alcuni ventilato) – prosegue Jannotti Pecci - andrebbe ad incidere in modo illegittimo ed ingiustificato su listini già definiti ed accordi commerciali già chiusi e non modificabili”.
Un tavolo condiviso convocato per il 3 agosto a Roma
Il Presidente di FedertermeConfindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha inviato una “lettera aperta” ai Sindaci dei comuni termali e al Presidente dell’ANCOT(Associazione nazionale comuni termali) per segnalare “la più viva preoccupazione della Federterme” (rappresentativa delle 378 strutture termali in Italia) ” in ordine alle ricadute dell’applicazione della tassa di soggiorno nelle strutture ricettive termali (prevista come facoltà concessa ai Sindaci dall’art.4 del D.L.14 marzo 2011,n.23 (cosiddetto Federalismo municipale)”.
“Pur rendendomi conto, infatti, delle pressanti esigenze finanziarie degli enti locali e dei Comuni in particolare, - afferma il Presidente di Federterme - che si trovano ad affrontare quotidianamente un insieme crescente di problemi a fronte di risorse sempre limitate, segnalo che, qualora le Amministrazioni delle località termali decidessero di avvalersi della facoltà (la legge, infatti, non prevede un obbligo) di applicare l’imposizione del tributo in questione questo determinerebbe, oltre ad una perdita economica secca per tutti gli operatori, anche un’immediata e certa ricaduta negativa per i flussi turistici, in quanto l’aggravio verrebbe immediatamente percepito come “iniquo”, oltre che dal normale turista, soprattutto da chi si reca alle terme (e sono la maggioranza) per motivi di salute”. Ed “un’eventuale scelta in tal senso nell’arco della corrente stagione (come da alcuni ventilato) – prosegue Jannotti Pecci - andrebbe ad incidere in modo illegittimo ed ingiustificato su listini già definiti ed accordi commerciali già chiusi e non modificabili”.
Nel 2009, la Federazione Italiana delle Industrie Termali e Acque Minerali Curative (in sintesi Federterme) celebrerà i suoi primi 90 anni di attività con un programma d’iniziative sul ruolo assunto e percepito nella cultura, nella società italiana e nell’economia dei territori, sui risultati raggiunti e sugli obiettivi per il prossimo futuro.
Nel 2009, la Federazione Italiana delle Industrie Termali e Acque Minerali Curative (in sintesi Federterme) celebrerà i suoi primi 90 anni di attività con un programma d’iniziative sul ruolo assunto e percepito nella cultura, nella società italiana e nell’economia dei territori, sui risultati raggiunti e sugli obiettivi per il prossimo futuro.
Il 24 gennaio Federterme Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL per i 15 mila dipendenti delle aziende termali, scaduto fin dal 30 giugno 2011. La Filcams-Cgil non ha sottoscritto l’intesa, in dissenso con la nuova disciplina del trattamento economico di malattia.
“Occorrono risposte chiare da parte del Governo e delle Regioni per consentire al settore termale di affrontare un percorso di innovazione e sviluppo, percorso che ha bisogno di certezze, anche economiche, non rilevanti in termini assoluti ma determinanti per il tessuto socio-produttivo del settore” - ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme Confindustria intervenendo al dibattito sul tema “Rinnovare il termalismo per cogliere nuove opportunità”, svoltosi ieri sera, alla Festa del turismo del Partito Democratico, ad Abano terme.
“Un settore, quello termale, fatto di piccole e medie imprese, che è però decisivo per la situazione economico sociale di molti territori (Federterme è presente con 378 stabilimenti termali in 20 Regioni e 178 Comuni) e per garantire la presenza e la continuità operativa di presidi sanitari di qualità a disposizione dei cittadini”.
“Sono necessarie risposte chiare ed urgenti” – ha sottolineato Jannotti Pecci – “perché il settore soffre ed è in grandissime difficoltà, alla vigilia di importanti appuntamenti, tra cui il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro di Federterme e per le conseguenti decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, quello rappresentato dal piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.”
“Attendiamo, inoltre” - ha concluso Jannotti Pecci - “un urgente riscontro alla nostra richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo del CCNL degli oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno”.
Segreteria Federterme
segreteria@federterme.it
Tel. 06.8419416
Roma, 26 luglio 2011
“Occorrono risposte chiare da parte del Governo e delle Regioni per consentire al settore termale di affrontare un percorso di innovazione e sviluppo, percorso che ha bisogno di certezze, anche economiche, non rilevanti in termini assoluti ma determinanti per il tessuto socio-produttivo del settore” - ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme Confindustria intervenendo al dibattito sul tema “Rinnovare il termalismo per cogliere nuove opportunità”, svoltosi ieri sera, alla Festa del turismo del Partito Democratico, ad Abano terme.
“Un settore, quello termale, fatto di piccole e medie imprese, che è però decisivo per la situazione economico sociale di molti territori (Federterme è presente con 378 stabilimenti termali in 20 Regioni e 178 Comuni) e per garantire la presenza e la continuità operativa di presidi sanitari di qualità a disposizione dei cittadini”.
“Sono necessarie risposte chiare ed urgenti” – ha sottolineato Jannotti Pecci – “perché il settore soffre ed è in grandissime difficoltà, alla vigilia di importanti appuntamenti, tra cui il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro di Federterme e per le conseguenti decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, quello rappresentato dal piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.”
“Attendiamo, inoltre” - ha concluso Jannotti Pecci - “un urgente riscontro alla nostra richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo del CCNL degli oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno”.
Segreteria Federterme
segreteria@federterme.it
Tel. 06.8419416
Roma, 26 luglio 2011
Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci
"Abbiamo appreso con soddisfazione della disponibilità a risolvere positivamente e in tempi brevi la vertenza sul rinnovo delle tariffe termali scadute dall'anno 2005, che la Regione Campania ha manifestato, attraverso le parole dell'Assessore Montemarano che ha dimostrato di aver superato le perplessità espresse nel corso della precedente tornata del 12 marzo".
E'stato questo il commento rilasciato a caldo del Presidente di Federterme/Confindustria Jannotti Pecci, alla risposta, data, oggi, al question time, dall'Assessore regionale alla Sanità della Campania all'interrogazione dell'On. D'Ercole sul mancato rinnovo dell'accordo nazionale Federterme/Regioni.
"Le parole dell'Assessore confermano - ha proseguito Jannotti Pecci - i passi avanti che ci era sembrato di aver colto nel corso dell'incontro con le Regioni del 12 marzo scorso".
"Ci attendiamo adesso che anche i Presidenti delle Regioni, ed in particolare i Presidenti Bassolino, Errani, Galan e Martini in quanto componenti della delegazione trattante, che si riuniranno il prossimo giovedì 19, facciano la loro parte, assicurando lo sblocco di una quota dei risparmi conseguiti nello scorso anno (4 milioni a fronte dei 6 di mancata spesa).
E' necessario fornire al settore quel sostegno minimo ed ormai improcrastinabile, che dovrebbe consentire alle imprese di limitare i danni derivanti dalla crisi, le cui prime pesanti avvisaglie datano già dalla fine della scorsa stagione".
"Sono fiducioso - ha concluso Jannotti Pecci - che si possa arrivare ad un accordo sostenibile perchè basato sul comprovato rispetto, corroborato dai comportamenti e dai bilanci a consuntivo, dei tetti concordati per la spesa termale con le Regioni".
Roma, 17 marzo 2009
Per informazioni:
tel. 06.8419416/446
segreteria@federterme.it
Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci
"Abbiamo appreso con soddisfazione della disponibilità a risolvere positivamente e in tempi brevi la vertenza sul rinnovo delle tariffe termali scadute dall'anno 2005, che la Regione Campania ha manifestato, attraverso le parole dell'Assessore Montemarano che ha dimostrato di aver superato le perplessità espresse nel corso della precedente tornata del 12 marzo".
E'stato questo il commento rilasciato a caldo del Presidente di Federterme/Confindustria Jannotti Pecci, alla risposta, data, oggi, al question time, dall'Assessore regionale alla Sanità della Campania all'interrogazione dell'On. D'Ercole sul mancato rinnovo dell'accordo nazionale Federterme/Regioni.
"Le parole dell'Assessore confermano - ha proseguito Jannotti Pecci - i passi avanti che ci era sembrato di aver colto nel corso dell'incontro con le Regioni del 12 marzo scorso".
"Ci attendiamo adesso che anche i Presidenti delle Regioni, ed in particolare i Presidenti Bassolino, Errani, Galan e Martini in quanto componenti della delegazione trattante, che si riuniranno il prossimo giovedì 19, facciano la loro parte, assicurando lo sblocco di una quota dei risparmi conseguiti nello scorso anno (4 milioni a fronte dei 6 di mancata spesa).
E' necessario fornire al settore quel sostegno minimo ed ormai improcrastinabile, che dovrebbe consentire alle imprese di limitare i danni derivanti dalla crisi, le cui prime pesanti avvisaglie datano già dalla fine della scorsa stagione".
"Sono fiducioso - ha concluso Jannotti Pecci - che si possa arrivare ad un accordo sostenibile perchè basato sul comprovato rispetto, corroborato dai comportamenti e dai bilanci a consuntivo, dei tetti concordati per la spesa termale con le Regioni".
Roma, 17 marzo 2009
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Nuovi percorsi di formazione continua termale “su misura”, su standard nazionali, anche per gli operatori stagionali
Fondimpresa ha approvato il finanziamento del piano formativo specifico per il settore termale “Terme Advance”.
Il Piano, frutto della collaborazione tra Espansione srl e Federterme, si avvale del partenariato dell’EBITERME(Ente bilaterale nazionale terme) e privilegia la “qualità” del programma formativo multiregionale elaborato con l’obiettivo di garantire un aggiornamento ottimale del personale delle imprese termali e di coinvolgere finalmente anche i lavoratori stagionali ( che in passato ne rimanevano esclusi perché non impiegati nel periodo nel quale la formazione veniva attuata).
Il programma in oggetto, tra l’altro, è destinato non solo ai soggetti già iscritti a Fondimpresa, ma anche a tutti coloro che, pur non ancora iscritti a Fondi per la formazione continua, decideranno di iscriversi proprio in occasione dell’avvio del programma.
"Terme Advance” ha affermato il direttore del progetto, dott. Sergio Bolognese “è il primo progetto formativo di livello nazionale che andrà a vantaggio dei lavoratori e delle aziende del settore termale. L'approvazione ed il finanziamento da parte di Fondimpresa è un'importante affermazione ma anche una grande responsabilità per l'ente attuatore. Ci piace pensare che l'entusiasmo di tutti gli attori, a partire da Federterme che ha fortemente voluto il programma, sarà il viatico per un nuovo successo". "La scommessa di Terme Advance” ha aggiunto Bolognese “ consiste nell’estendere a tutto il termalismo nazionale una pianificazione formativa fortemente mirata allo sviluppo delle aziende mediante processi di riqualificazione delle competenze che, speriamo, accompagnino il processo naturale di questi servizi verso il global care, la nuova filosofia dei servizi per il benessere della persona".
Soddisfazione anche dal Presidente di Federterme, Cav. Lav. Costanzo Jannotti Pecci, che ha sottolineato come “Terme advance” rappresenti, per il settore, “un nuovo modo di approcciarsi alle dinamiche formative ed ai bisogni che sono propri del settore; la scelta di puntare non su programmi legati a singoli e specifici territori, ma di affrontare la questione della formazione in ambito termale con un piano e un programma di portata nazionale, infatti, ” ha concluso Jannotti Pecci, “testimonia il nostro desiderio di garantire al settore stesso una politica di crescita coordinata che, pur nel rispetto dei bisogni di ognuna, risponda alle potenzialità e alle esigenze dell’intero sistema termale italiano, per una destagionalizzazione che sia in grado di soddisfare un nuova domanda di benessere termale che si manifesta durante tutto l’arco dell’anno ”.
Per ulteriori informazioni:
- Espansione S.r.l.
Via Tagliamento, 359 - 83100 Avellino – Tel./Fax 0825.781.052 –
info@espansionesrl.com
- Federterme
06 8419416
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Nuovi percorsi di formazione continua termale “su misura”, su standard nazionali, anche per gli operatori stagionali
Fondimpresa ha approvato il finanziamento del piano formativo specifico per il settore termale “Terme Advance”.
Il Piano, frutto della collaborazione tra Espansione srl e Federterme, si avvale del partenariato dell’EBITERME(Ente bilaterale nazionale terme) e privilegia la “qualità” del programma formativo multiregionale elaborato con l’obiettivo di garantire un aggiornamento ottimale del personale delle imprese termali e di coinvolgere finalmente anche i lavoratori stagionali ( che in passato ne rimanevano esclusi perché non impiegati nel periodo nel quale la formazione veniva attuata).
Il programma in oggetto, tra l’altro, è destinato non solo ai soggetti già iscritti a Fondimpresa, ma anche a tutti coloro che, pur non ancora iscritti a Fondi per la formazione continua, decideranno di iscriversi proprio in occasione dell’avvio del programma.
"Terme Advance” ha affermato il direttore del progetto, dott. Sergio Bolognese “è il primo progetto formativo di livello nazionale che andrà a vantaggio dei lavoratori e delle aziende del settore termale. L'approvazione ed il finanziamento da parte di Fondimpresa è un'importante affermazione ma anche una grande responsabilità per l'ente attuatore. Ci piace pensare che l'entusiasmo di tutti gli attori, a partire da Federterme che ha fortemente voluto il programma, sarà il viatico per un nuovo successo". "La scommessa di Terme Advance” ha aggiunto Bolognese “ consiste nell’estendere a tutto il termalismo nazionale una pianificazione formativa fortemente mirata allo sviluppo delle aziende mediante processi di riqualificazione delle competenze che, speriamo, accompagnino il processo naturale di questi servizi verso il global care, la nuova filosofia dei servizi per il benessere della persona".
Soddisfazione anche dal Presidente di Federterme, Cav. Lav. Costanzo Jannotti Pecci, che ha sottolineato come “Terme advance” rappresenti, per il settore, “un nuovo modo di approcciarsi alle dinamiche formative ed ai bisogni che sono propri del settore; la scelta di puntare non su programmi legati a singoli e specifici territori, ma di affrontare la questione della formazione in ambito termale con un piano e un programma di portata nazionale, infatti, ” ha concluso Jannotti Pecci, “testimonia il nostro desiderio di garantire al settore stesso una politica di crescita coordinata che, pur nel rispetto dei bisogni di ognuna, risponda alle potenzialità e alle esigenze dell’intero sistema termale italiano, per una destagionalizzazione che sia in grado di soddisfare un nuova domanda di benessere termale che si manifesta durante tutto l’arco dell’anno ”.
Per ulteriori informazioni:
- Espansione S.r.l.
Via Tagliamento, 359 - 83100 Avellino – Tel./Fax 0825.781.052 –
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- Federterme
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A partire da venerdì 1°aprile torna “Terme Aperte 2016... Insieme, in cammino”, un ciclo di eventi in programma fino al prossimo autunno che saranno organizzati dalle aziende associate a Federterme. Le Terme di Agnano apriranno le porte nei week end del 9-10 e 16-17 aprile, per ospitare una mostra fotografica con ingresso libero per fotoamatori sia nelle aree esterne che interne, inclusa l’ area archeologica.
Gli eventi si propongono di contribuire a far conoscere meglio a tutti (residenti, turisti, escursionisti, pellegrini) le acque termali presenti nei territori visitati ed i benefici dei trattamenti termali, come usufruirne anche gratuitamente, con la prescrizione del medico o del pediatra di famiglia. La scelta di intitolarlo "Insieme, in cammino” vuole ribadire la valenza di un approccio slow, di passo misurato, di relax per i fruitori dei servizi termali e di collaborazione tra gli operatori termali, tra pubblico e privato, per realizzare obiettivi di ripresa e di crescita sostenibile.
Attraverso questi appuntamenti si potranno conoscere meglio le circa 400 terme italiane, diffuse su tutto il territorio nazionale e le interazioni tra terme, territorio e viaggiatori particolarmente evidenti anche lungo la “Via Francigena”, che attraversa la penisola, da nord a sud, e tocca Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, per proseguire in Campania, in Basilicata e Puglia.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA, INNOVAZIONE E TURISMO
TURISMO, VIA AL RILANCIO DELLE TERME DEL LAZIO
UN NUMERO VERDE, SITO WEB E GUIDE AI CENTRI TERMALI DEDICATE A MEDICI E CITTADINI PER PROMUOVERE IL SETTORE
Una guida tecnica ideata come strumento di consultazione dedicato ai medici, un catalogo da distribuire presso i grandi centri commerciali e poi un numero verde e un sito web, per far conoscere le terme del Lazio. Con queste iniziative parte il progetto dell’Assessorato regionale al Turismo per rilanciare le strutture termali del Lazio.
“Quello termale è un segmento importante del settore turistico, sul quale la Regione vuole puntare con un impegno forte per la promozione unitaria dell’offerta del Lazio. L’obiettivo è sostenere un settore che ha grandi potenzialità di crescita e che può contribuire allo sviluppo turistico di tutto il territorio”, spiega l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa alle Terme di Stigliano, insieme al consigliere nazionale di Federterme, Stefano Terranova, al coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata, e al segretario regionale della Fimmg (Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale), Pier Luigi Bartoletti.
“Promuovere il turismo termale significa valorizzare un patrimonio importante della nostra regione, che per le vacanze dedicate al relax e al benessere può contare su strutture e servizi di qualità, ai quali si aggancia l’offerta del territorio circostante, con i suoi beni artistici, archeologici e paesaggistici, i borghi storici, l’enogastronomia”, prosegue l’assessore Mancini, nell’annunciare l’inizio di una campagna di promozione che proseguirà, a partire dai prossimi mesi, attraverso l’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio.
Il piano della Regione Lazio - realizzato nell’ambito del progetto interregionale “Terme d’Italia”, che è stato programmato fra gli interventi a sostegno del turismo come previsto dalle norme nazionali - si avvia con un investimento di 275 mila euro e prevede, tra l’altro, la diffusione su vasta scala di una serie di pubblicazioni realizzate ad hoc, col supporto dell’Apt di Viterbo.
Nel dettaglio, si tratta di una guida di carattere scientifico - curata dal dottor Roberto Conigliaro, Specialista di Idrologia Medica e presidente della Sezione Lazio dell’Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia, Talassologia e Terapia Fisica – che sarà inviata a 20mila medici del Lazio. Al suo interno si trova una panoramica delle stazioni termali della regione: Viterbo, Orte (Viterbo), Cotilia (Rieti), Stigliano (Roma), Cretone (Roma), Tivoli (Roma), Ferentino (Frosinone), Fiuggi (Frosinone) e Suio (Latina), con l’indicazione delle patologie trattabili in ogni centro, i cicli di cure in convenzione con il S.S.N. e le modalità di accesso.
Una guida rivolta al pubblico più ampio, contenente informazioni sui trattamenti disponibili nelle strutture e sulle attrattive turistiche di ogni zona, sarà invece diffusa in tutta Italia, in allegato con la rivista “Star Bene”.
Infine, presso i grandi centri commerciali di Roma saranno distribuite le brochures estratte dalla guida di carattere divulgativo, seguendo un calendario che tocca Parco Leonardo (dal 10 al 17 novembre), Porte di Roma (dal 17 al 23 novembre) e Roma Est (dal 24 al 30 novembre).
Il sito web dedicato al termalismo regionale, www.lazioterme.it, attivo dal 10 novembre e inserito nei maggiori motori di ricerca, fornirà all’utente la possibilità di interagire e comunicare direttamente con le strutture per prenotare, definire soggiorni mirati e ricevere informazioni.
Il numero verde, 800.352538, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, anche questo a partire dal 10 novembre.
“Come imprese termali – dichiara Stefano Terranova consigliere nazionale di Federterme-Confindustria – registriamo un crescente interesse sul fronte della domanda per le cure termali e per i trattamenti di benessere, sostenuti dalla ricerca scientifica medica, da più elevati livelli di qualità e da iniziative di formazione specifiche, coerenti con la legge di riordino del settore termale n.323 del 2000”.
“Le terme del Lazio – commenta il coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata - sono una delle eccellenze che la Regione intende valorizzare. L’azione dell’assessore al Turismo Claudio Mancini, realizzando questo primo prodotto teso a presentare tutte le realtà termali della regione, è un primo e significativo passo in avanti verso una più completa commercializzazione delle stesse. Quello che finora è sempre mancato è proprio questo collegamento tra promozione e commercializzazione. Adesso siamo di fronte a dei nuovi strumenti che aiutano le imprese. Le Terme Lazio possono diventare una delle perle di sicuro sviluppo e successo che la Regione può presentare, oltre al grande brand di Roma, per rilanciare un’immagine efficiente e innovativa”.
“Il termalismo – sottolinea invece Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg – può essere una vera e propria terapia, sia per l’azione riconosciuta dal punto di vista scientifico alle sostanze presenti nei fanghi e nelle acque termali, sia perché le cure e i trattamenti sono forniti in ambienti che consentono un rilassamento completo, che già da sé costituisce una validissima terapia. Ben venga quindi una campagna di informazione sui centri termali rivolta ai medici di famiglia, ai quali spesso viene richiesta la prescrizione di queste terapie. Sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa, che mi auguro continui con un’attività d’informazione costante e puntuale”.
A livello nazionale, i dati forniti da Federterme hanno registrato nel 2007 una crescita dei ricavi totali del 3.9% rispetto all’anno precedente (nel dettaglio, per le cure termali si tratta di un +3,1% e per le prestazioni benessere di un +5,8%), per un valore della produzione di 790.589.000 euro.
Nel Lazio, i dati forniti da Federterme registrano per il 2007 un valore di produzione di 30.196.000 euro (sui 129.689.000 di euro dell’intera Italia centrale), per 15 società e 289 dipendenti censiti, con ricavi medi per azienda di 1.971.000.
I dati forniti dal Censis dimostrano che la crisi economica non frena la spesa per il benessere, tanto che nel 2007 l’industria del wellness – in un quadro complessivo che comprende anche massaggi, spa, centri benessere - ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto ai due anni precedenti, con una spesa degli italiani di 16 miliardi di euro. Numeri che confermano come il settore termale vada incontro alla domanda di un mercato maturo, sul quale la Regione intende sostenere l’offerta con una promozione mirata.
(Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)
ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA, INNOVAZIONE E TURISMO
TURISMO, VIA AL RILANCIO DELLE TERME DEL LAZIO
UN NUMERO VERDE, SITO WEB E GUIDE AI CENTRI TERMALI DEDICATE A MEDICI E CITTADINI PER PROMUOVERE IL SETTORE
Una guida tecnica ideata come strumento di consultazione dedicato ai medici, un catalogo da distribuire presso i grandi centri commerciali e poi un numero verde e un sito web, per far conoscere le terme del Lazio. Con queste iniziative parte il progetto dell’Assessorato regionale al Turismo per rilanciare le strutture termali del Lazio.
“Quello termale è un segmento importante del settore turistico, sul quale la Regione vuole puntare con un impegno forte per la promozione unitaria dell’offerta del Lazio. L’obiettivo è sostenere un settore che ha grandi potenzialità di crescita e che può contribuire allo sviluppo turistico di tutto il territorio”, spiega l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa alle Terme di Stigliano, insieme al consigliere nazionale di Federterme, Stefano Terranova, al coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata, e al segretario regionale della Fimmg (Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale), Pier Luigi Bartoletti.
“Promuovere il turismo termale significa valorizzare un patrimonio importante della nostra regione, che per le vacanze dedicate al relax e al benessere può contare su strutture e servizi di qualità, ai quali si aggancia l’offerta del territorio circostante, con i suoi beni artistici, archeologici e paesaggistici, i borghi storici, l’enogastronomia”, prosegue l’assessore Mancini, nell’annunciare l’inizio di una campagna di promozione che proseguirà, a partire dai prossimi mesi, attraverso l’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio.
Il piano della Regione Lazio - realizzato nell’ambito del progetto interregionale “Terme d’Italia”, che è stato programmato fra gli interventi a sostegno del turismo come previsto dalle norme nazionali - si avvia con un investimento di 275 mila euro e prevede, tra l’altro, la diffusione su vasta scala di una serie di pubblicazioni realizzate ad hoc, col supporto dell’Apt di Viterbo.
Nel dettaglio, si tratta di una guida di carattere scientifico - curata dal dottor Roberto Conigliaro, Specialista di Idrologia Medica e presidente della Sezione Lazio dell’Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia, Talassologia e Terapia Fisica – che sarà inviata a 20mila medici del Lazio. Al suo interno si trova una panoramica delle stazioni termali della regione: Viterbo, Orte (Viterbo), Cotilia (Rieti), Stigliano (Roma), Cretone (Roma), Tivoli (Roma), Ferentino (Frosinone), Fiuggi (Frosinone) e Suio (Latina), con l’indicazione delle patologie trattabili in ogni centro, i cicli di cure in convenzione con il S.S.N. e le modalità di accesso.
Una guida rivolta al pubblico più ampio, contenente informazioni sui trattamenti disponibili nelle strutture e sulle attrattive turistiche di ogni zona, sarà invece diffusa in tutta Italia, in allegato con la rivista “Star Bene”.
Infine, presso i grandi centri commerciali di Roma saranno distribuite le brochures estratte dalla guida di carattere divulgativo, seguendo un calendario che tocca Parco Leonardo (dal 10 al 17 novembre), Porte di Roma (dal 17 al 23 novembre) e Roma Est (dal 24 al 30 novembre).
Il sito web dedicato al termalismo regionale, www.lazioterme.it, attivo dal 10 novembre e inserito nei maggiori motori di ricerca, fornirà all’utente la possibilità di interagire e comunicare direttamente con le strutture per prenotare, definire soggiorni mirati e ricevere informazioni.
Il numero verde, 800.352538, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, anche questo a partire dal 10 novembre.
“Come imprese termali – dichiara Stefano Terranova consigliere nazionale di Federterme-Confindustria – registriamo un crescente interesse sul fronte della domanda per le cure termali e per i trattamenti di benessere, sostenuti dalla ricerca scientifica medica, da più elevati livelli di qualità e da iniziative di formazione specifiche, coerenti con la legge di riordino del settore termale n.323 del 2000”.
“Le terme del Lazio – commenta il coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata - sono una delle eccellenze che la Regione intende valorizzare. L’azione dell’assessore al Turismo Claudio Mancini, realizzando questo primo prodotto teso a presentare tutte le realtà termali della regione, è un primo e significativo passo in avanti verso una più completa commercializzazione delle stesse. Quello che finora è sempre mancato è proprio questo collegamento tra promozione e commercializzazione. Adesso siamo di fronte a dei nuovi strumenti che aiutano le imprese. Le Terme Lazio possono diventare una delle perle di sicuro sviluppo e successo che la Regione può presentare, oltre al grande brand di Roma, per rilanciare un’immagine efficiente e innovativa”.
“Il termalismo – sottolinea invece Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg – può essere una vera e propria terapia, sia per l’azione riconosciuta dal punto di vista scientifico alle sostanze presenti nei fanghi e nelle acque termali, sia perché le cure e i trattamenti sono forniti in ambienti che consentono un rilassamento completo, che già da sé costituisce una validissima terapia. Ben venga quindi una campagna di informazione sui centri termali rivolta ai medici di famiglia, ai quali spesso viene richiesta la prescrizione di queste terapie. Sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa, che mi auguro continui con un’attività d’informazione costante e puntuale”.
A livello nazionale, i dati forniti da Federterme hanno registrato nel 2007 una crescita dei ricavi totali del 3.9% rispetto all’anno precedente (nel dettaglio, per le cure termali si tratta di un +3,1% e per le prestazioni benessere di un +5,8%), per un valore della produzione di 790.589.000 euro.
Nel Lazio, i dati forniti da Federterme registrano per il 2007 un valore di produzione di 30.196.000 euro (sui 129.689.000 di euro dell’intera Italia centrale), per 15 società e 289 dipendenti censiti, con ricavi medi per azienda di 1.971.000.
I dati forniti dal Censis dimostrano che la crisi economica non frena la spesa per il benessere, tanto che nel 2007 l’industria del wellness – in un quadro complessivo che comprende anche massaggi, spa, centri benessere - ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto ai due anni precedenti, con una spesa degli italiani di 16 miliardi di euro. Numeri che confermano come il settore termale vada incontro alla domanda di un mercato maturo, sul quale la Regione intende sostenere l’offerta con una promozione mirata.
(Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)
Il Presidente di Federterme/Confindustria Costanzo Jannotti Pecci è intervenuto nel dibattito in atto in questi giorni sulla razionalizzazione dell'IMU, chiedendo al Governo di "inserire nel decreto l'eliminazione dell'IMU sugli stabilimenti termali e sulle strutture alberghiere, al fine di fornire un concreto segnale in direzione del rilancio del settore turistico-termale, che sta registrando la più grave crisi degli ultimi venti anni, con numerose aziende a rischio chiusura, tra cui alcune anche di rilevanza storica".
Il 7 febbraio una delegazione di Federterme/Confindustria, composta dal Consigliere Emilio Cataldi, Presidente delle Terme Caronte, Giuseppe Tucci, delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese, e Luigi Fasano di Federterme/Confindustria, ha incontrato l’Assessore Regionale alle Attività produttive, On. Antonio Stefano Caridi, e i dirigenti dell’Assessorato per illustrare i problemi e le prospettive di rilancio del sistema termale calabrese.
Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi alcuni aspetti tecnico-giuridici del Regolamento attuativo della legge regionale n°40 del 2009. E’ stata riscontrata una disponibilità verso il settore, con la richiesta da parte dell’Assessore di un nuovo incontro collegiale che si terrà il 14 febbraio al quale parteciperà il Direttore Generale di Federterme/Confindustria Aurelio Crudeli.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 7 febbraio una delegazione di Federterme/Confindustria, composta dal Consigliere Emilio Cataldi, Presidente delle Terme Caronte, Giuseppe Tucci, delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese, e Luigi Fasano di Federterme/Confindustria, ha incontrato l’Assessore Regionale alle Attività produttive, On. Antonio Stefano Caridi, e i dirigenti dell’Assessorato per illustrare i problemi e le prospettive di rilancio del sistema termale calabrese.
Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi alcuni aspetti tecnico-giuridici del Regolamento attuativo della legge regionale n°40 del 2009. E’ stata riscontrata una disponibilità verso il settore, con la richiesta da parte dell’Assessore di un nuovo incontro collegiale che si terrà il 14 febbraio al quale parteciperà il Direttore Generale di Federterme/Confindustria Aurelio Crudeli.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
L’Assemblea di Federterme, riunita in seduta privata, ha eletto oggi il Consiglio Direttivo, i Vicepresidenti ed il Tesoriere.
L’Assemblea di Federterme, riunita in seduta privata, ha eletto oggi il Consiglio Direttivo, i Vicepresidenti ed il Tesoriere.
“Le imprese del sistema Federterme hanno retto meglio di altri settori produttivi al morso della crisi economica – ha dichiarato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, all’Assemblea odierna della Federazione - ed hanno mantenuto il loro impegno in investimenti di ammodernamento ed innovazione tecnologica, contribuendo ai risultati positivi registrati nei territori termali di 170 comuni, in 20 regioni, al Nord, al Centro e al Sud, occupando 16000 addetti diretti e circa 60000 indiretti. Dall’indagine di Federterme “Andamento del settore termale nel periodo 2007-2008” – curata dal prof. Nicola Quirino e resa nota oggi -emerge anche l’alto tasso di femminilizzazione delle attività termali con un valore 58, per Dirigenti ed Impiegati, rispetto ad un valore 52 per l’intera economia, mentre per le qualifiche Operai ed Assimilati i valori sono rispettivamente 64 e 33.”Si può affermare che il settore termale ha anticipato una tendenza che stenta ancora ad affermarsi in altri comparti!”
“Le imprese del sistema Federterme hanno retto meglio di altri settori produttivi al morso della crisi economica – ha dichiarato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci, all’Assemblea odierna della Federazione - ed hanno mantenuto il loro impegno in investimenti di ammodernamento ed innovazione tecnologica, contribuendo ai risultati positivi registrati nei territori termali di 170 comuni, in 20 regioni, al Nord, al Centro e al Sud, occupando 16000 addetti diretti e circa 60000 indiretti. Dall’indagine di Federterme “Andamento del settore termale nel periodo 2007-2008” – curata dal prof. Nicola Quirino e resa nota oggi -emerge anche l’alto tasso di femminilizzazione delle attività termali con un valore 58, per Dirigenti ed Impiegati, rispetto ad un valore 52 per l’intera economia, mentre per le qualifiche Operai ed Assimilati i valori sono rispettivamente 64 e 33.”Si può affermare che il settore termale ha anticipato una tendenza che stenta ancora ad affermarsi in altri comparti!”
Secondo la XXXII indagine congiunturale sul settore dei trasporti, elaborata da Federtrasporto e relativa al primo semestre del 2011, si segnala la difficoltà per il trasporto terrestre dei passeggeri, per il trasporto pubblico locale, mentre si conferma positiva la dinamica del comparto aereo
con una crescita del traffico del 9%. Si stima per il 2011 una crescita del trasporto marittimo del 17% rispetto al 2010, in calo invece, del 2% nel primo trimestre, il traffico di veicoli leggeri sulla rete autostradale italiana.
(Per maggiori informazioni: www.federtrasporto.it)
Secondo la XXXII indagine congiunturale sul settore dei trasporti, elaborata da Federtrasporto e relativa al primo semestre del 2011, si segnala la difficoltà per il trasporto terrestre dei passeggeri, per il trasporto pubblico locale, mentre si conferma positiva la dinamica del comparto aereo
con una crescita del traffico del 9%. Si stima per il 2011 una crescita del trasporto marittimo del 17% rispetto al 2010, in calo invece, del 2% nel primo trimestre, il traffico di veicoli leggeri sulla rete autostradale italiana.
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Il nuovo provvedimento, che va ad aggiungersi a quella che è stata una vera e propria escalation di notizie negative per il settore, arriva nel cuore di una stagione che si può definire, tanto per usare un eufemismo, solo sfortunata.
Dopo il sisma del 6 aprile, avvenuto in concomitanza di una crisi economica senza precedenti, che ancora non è stata superata, a fronte della bocciatura dei progetti per l’innevamento programmato, dell’assenza dei tanto invocati piani per i bacini sciistici e di una legge specifica sulla sicurezza, gli operatori turistici dovranno ora far fronte ad una nuova emergenza e tutto questo negli ultimi colpi di una stagione alquanto bizzarra durante la quale le cattive condizioni meteorologiche, alternate alla mancanza di neve, hanno fatto registrare un notevole calo di presenze rispetto agli anni passati.
Le carenze, le lacune diventate vere e proprie voragini, che il settore lamenta da tempo necessitano di soluzioni che non sono più rinviabili a data da destinarsi, infatti è dal 2003 che si pone il problema della regolamentazione dei tapis roulant, utilizzati in prevalenza nei campi scuola, e purtroppo, dobbiamo ancora una volta rilevare - afferma il Presidente di Federturismo Abruzzo Dario Colecchi - come la politica non riesca a dare le risposte richieste nei tempi richiesti, per sostenere un settore cruciale nella nostra economia, nel quadro di un contesto generale che necessita di soluzioni ed interventi urgenti. Tra le priorità, si ribadisce altresì la necessità di provvedere tempestivamente all’approvazione di un regolamento che disciplini l’attività dei liberi professionisti che operano nel settore “neve”, non in maniera individualista e anacronistica ma in un ottica sistemica.
“Non è più possibile vivere nell’emergenza, ha affermato Dario Colecchi, né andare avanti senza certezze: ribadiamo pertanto la necessità e l’urgenza di pianificare strategie di intervento, mettendo in campo intesa e sinergia tra politica ed Associazioni imprenditoriali per l’attuazione di programmi e azioni che abbiano come focus unico il rilancio del nostro turismo e lo stretto connubio di regole – infrastrutture – risorse naturali come fattori cruciali per lo sviluppo dell’intero settore”.
Il Presidente inoltre, invita a riflettere sull’importante iniziativa lanciata dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso che ha proposto L’Aquila e provincia come sede per ospitare le Olimpiadi del 2018. “Ci fa piacere – ha aggiunto Colecchi – che qualcuno si sia accorto dell’importanza strategica del turismo bianco per questa regione, ma non vorremmo fosse troppo tardi. Abbiamo nell’immediato un altro importante appuntamento, i campionati juniores di sci alpino del 2012, sicuramente un evento unico nel suo genere, ma dobbiamo purtroppo constatare che in pochi hanno segnato nella propria agenda questo imminente evento.”
Permane, quindi, una situazione di crisi generale alimentata ora da una nuova luce negativa di cui certamente il settore non aveva bisogno per poter ricominciare concretamente a guardare al futuro.
(Per maggiori informazioni: federturismo@confindustria.abruzzo.it)
Accesso riservato
“Non condividiamo assolutamente il provvedimento. Si sta lavorando da tempo per il nuovo Piano Demaniale Marittimo regionale, in attuazione del Federalismo Demaniale: con una legge del genere, sostiene Colecchi, viene meno il rispetto delle regole e la tutela dei diritti degli imprenditori che si sono attenuti alle norme previste dall’attuale Piano demaniale.
Del tutto inopportuno - continua il Presidente di Federturismo Abruzzo - coniugare il Provvedimento con la necessità di protezione degli stabilimenti, che può essere garantita, almeno fino a quando non venga approvato il nuovo Piano, attraverso l’installazione di circuiti di videosorveglianza su tutto il litorale. Esigenze di sicurezza e protezione peraltro più volte sollecitate dagli stessi imprenditori balneari che, pur lamentando da tempo l’urgenza di attuare misure capaci di tutelare le concessioni garantendo il libero utilizzo della spiaggia da parte dei cittadini, si sono attenuti alle disposizioni vigenti”.
Non possiamo confondere la regolamentazione, la programmazione, il riordino della legislazione regionale del comparto turistico, con interventi del tutto inopportuni, che si discostano delle strategia integrate che vedono il turismo al centro di tutte le politiche connesse.
Ancora una volta ribadiamo la necessità di una riforma complessiva che concretizzi finalmente obiettivi che sono riconosciuti da tempo prioritari delle politiche di sviluppo turistico regionale.
Per maggiori informazioni: federturismo@confindustria.abruzzo.it
"Quale ruolo delle istituzioni e degli operatori per il rilancio del turismo in Abruzzo" è il tema centrale dell'evento promosso dall'Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con Federturismo Abruzzo, nell'ambito del Master in economia e management delle attività turistiche e culturali, per lunedì 21 Dicembre.
Alla tavola rotonda, che si svolgerà alle 10.30 presso la sede di Confindustria Abruzzo a L'Aquila, interverranno:
Per leggere e scaricare il programma, clicca qui.
(Per maggiori informazioni: federturismo@confindustria.abruzzo.it)
Il prossimo 2 dicembre, presso la Camera di Commercio di Novara (Palazzo Borsa - Sala Congressi), si terrà il convegno "Verso Expo 2015: un'opportunità per la promozione turistica del Piemonte e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola".
Al Convegno parteciperà Anna Rosa Miele, componente del Consiglio Direttivo di Federturismo Confindustria e del gruppo di lavoro di Confindustria 'Turismo culturale, attrattività e ricettività Expo 2015".
Per scaricare il programma,
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Per maggiori informazioni: Flavia Curti | tel. 011/4326210 | flavia.curti@piemonte-turismo.it
Federturismo Veneto e Confindustria Padova Sezione Terme e Turismo organizzano per il prossimo 21 aprile a Padova il seminario "Turismo sostenibile: principi, obiettivi e principali esperienze di gestione e certificazione ambientale".
Il relatore sarà il Prof. Luca Andriola. La partecipazione al seminario è ad invito.
(Per maggiori informazioni: turismo@confindustria.pd.it)
Il prossimo 25 gennaio Antonello dè Medici, Presidente di Confindustria Venezia Turismo, Luigi Brugnaro, Presidente di Confindustria Venezia e Gian Ernesto Zanin, Presidente di Federturismo Veneto presenteranno all’Assessore Regionale al Turismo del Veneto, Marino Finozzi, il “Piano Nazionale del turismo”, elaborato da Federturismo Confindustria e PricewaterhouseCoopers. All’incontro interverrà il Presidente di Federturismo Confindustria, Daniel John Winteler.
(Per maggiori informazioni: turismo@confindustria.veneto.it)
La Regione Veneto organizza la Conferenza Provinciale del Turismo, con l'obiettivo di delineare le sfide del turismo per il prossimo decennio e di indicare le linee strategiche del turismo per il Veneto.
La Conferenza si articola in due sessioni: la prima si svolgerà il 23 ottobre e sarà indirizzata alle organizzazioni delle imprese e agli enti e amministrazioni turistiche; la seconda, pubblica, si terrà il 4 dicembre.
Nel corso della prima sessione, il 23 ottobre, ci sarà un momento di confronto tra tutti gli attori del sistema turistico regionale attraverso la partecipazione a quattro gruppi di lavoro:
- turismo e innovazione tecnologica;
- le nuove frontiere del marketing turistico, i nuovi turismi;
- la governance del turismo e le risorse finanziarie;
- infrastrutture e capitale umano.
In tutti i quattro gruppi Federturismo Veneto, l'organizzazione regionale del turismo di Confindustria Veneto, si è impegnata con una qualificata partecipazione di imprenditori.
La seconda sessione, il 4 dicembre, sarà pubblica e costituirà l'occasione per presentare un documento finale che riporterà i risultati e le linee guida elaborate dalla Regione insieme ai rappresentanti delle categorie economiche e degli enti turistici coinvolti nei gruppi di lavoro.Sede degli incontriI due incontri si svolgeranno a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Padova).
La sessione del 23 ottobre 2009 sarà articolata così:
ore 9:30: apertura dei lavori della sessione plenaria
ore 11:00 riunione dei gruppi tematici
Scarica:
- il programma della sessione del 23 ottobre (quello della sessione pubblica del 4 dicembre verrà reso noto più avanti);
- l'intervista integrale rilasciata dal Presidente di Federturismo Veneto Gian Ernesto Zanin all'ANSA
La stella a sette punte nel cerchio multicolore, affiancata dal Leone alato di San Marco e dalla scritta “Veneto. Tra la terra e il cielo”, brillerà anche nei piatti e nei menu delle trattorie e dei ristoranti veneti, grazie ad un patto di collaborazione sottoscritto il 15 dicembre a Venezia tra la Regione, le categorie del turismo e quelle dell’agroalimentare.
Il patto, firmato alla presenza del presidente del Veneto Giancarlo Galan e sottoscritto, tra gli altri, anche da Gian Ernesto Zanin, Presidente di Federturismo Veneto, promuove l'utilizzo di prodotti agroalimentari veneti certificati.
Il logo, nato per identificare il turismo del Veneto, prima regione italiana del settore con un fatturato da 12 miliardi di euro, aiuterà ad individuare le produzioni agroalimentari regionali che seguono percorsi di qualità garantita e assicurerà alla clientela prodotti veneti garantiti e menù con materie prime certificate negli esercizi di ristorazione che lo esibiranno.
Il vice Presidente della Giunta regionale Manzato ha ribadito che l’evento è solo il punto di partenza per una maggiore promozione della regione “in sinergia di turismo, agroalimentare e cultura". Il marchio dunque "renderà riconoscibile l’insieme del bello e del buono di qualità che costituisce un appeal per il turismo proveniente da ogni parte del mondo”.
Per leggere il comunicato della Regione,
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(Per maggiori informazioni: turismo@confindustria.veneto.it)
Federturismo Veneto organizza martedì 1° dicembre un incontro di approfondimento sulle agevolazioni messe a disposizione dalla Regione Veneto. All'incontro parteciperà il dr. Marco Zanetti, responsabile dell'Area Agevolazioni e Ufficio Istruttorie di Veneto Sviluppo.
Per leggere il resto della news, effettua il log in.
Per maggiori informazioni: turismo@confindustria.veneto.it
Federturismo Veneto organizza per lunedì 22 giugno alle 15:30, presso la sede di Confindustria Padova, un incontro per illustrare le novità nell'accesso al Fondo di Rotazione Turismo, introdotte con l'emanazione del nuovo regolamento del Fondo.
Si allega la comunicazione del Presidente di Federturismo Veneto Zanin (per scaricarla, dopo aver effettuato il log in,
pdf
clicca qui).
Per maggiori informazioni:
Camilla Ferro
Coordinamento Raggruppamento Regionale
Industria Turistica
Federturismo Veneto Confindustria
Via Torino 151/C - 30172 Mestre Venezia
Tel. 041/2517511 - Fax 041/2517574
turismo@confindustria.veneto.it
La nascita di Federbalneari non priva Federturismo del ruolo di organizzazione maggiormente rappresentativa del settore - specifica Federturismo Assobalneari Italia - che sta rinnovando in questi giorni tutte le sue cariche di vertice - raggruppa la stragrande maggioranza degli operatori, con circa 2.000 associati e con una copertura dell'intero territorio nazionale.
Risultati non particolarmente brillanti per gli alberghi italiani in occasione delle prossime festività natalizie.
L’indagine condotta da Confindustria alberghi evidenzia infatti un trend sulle prenotazioni a cui alle brusche frenate del Natale (tra il -2% e il -3 % per la clientela italiana e un -3% per gli stranieri) segue un’impennata per capodanno (tra il +3% e il +4% per gli italiani e +3% per gli stranieri) e nuovamente un’Epifania con trend negativo dovuto, in questo caso specifico, ad un calendario 2019 sfavorevole.
Natale e Capodanno quest’anno parlano russo
Dalle prime rilevazioni sull’andamento delle prenotazioni alberghiere – elaborate da Associazione Italiana Confindustria Alberghi nel confronto con il 2012 – in vista delle prossime festività sembra profilarsi un nuovo calo delle presenze italiane nelle strutture ricettive.
L’Italia è la location preferita dai mercati emergenti
Le festività appena concluse, secondo l’analisi di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, confermano il trend in calo del mercato italiano già registrato ormai da parecchi mesi.
Alla scoperta del territorio - eccellenze artistiche, storiche, naturali e enogastronomiche - partendo dalle stazioni ferroviarie.
E’ il concept di Italian Train Experience (ITE), elaborato dell’artista Ugo Nespolo. L’idea è quella di proporre a turisti, pendolari e viaggiatori occasionali una piattaforma interattiva di approfondimento con informazioni a 360 gradi.
Il progetto ha l’obiettivo di trasformare le cosiddette stazioni minori, valorizzandole con infrastrutture dedicate, in vere e proprie “mappe interattive”. Grazie a rete wi-fi, app e sito web dedicato sarà infatti possibile pianificare, partendo dalla stazione, un viaggio negli agglomerati urbani circostanti, alla scoperta di angoli nascosti e poco conosciuti e di particolarità artistiche, storiche, naturali e enogastronomiche.
Il progetto è stato illustrato oggi a Roma da Riccardo Nencini, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Michele Mario Elia, AD Gruppo FS Italiane, Maurizio Gentile, AD RFI, e Ugo Nespolo.
Il progetto Italian Train Experience prenderà il via in concomitanza con Expo Milano 2015 e interesserà sei stazioni fra Piemonte e Lombardia: Torino Porta Susa, Chivasso, Santhià, Trecate, Magenta e Rho Fiera Expo Milano 2015.
Le stazioni saranno caratterizzate con raffigurazioni grafiche, ideate da Ugo Nespolo, ispirate al viaggio e al territorio. Gli spazi d’attesa ospiteranno esposizioni di quadri, manifesti e installazioni a tema. All’interno di ogni stazione sarà collocato anche uno schermo su cui verranno trasmesse immagini e filmati che illustreranno le eccellenze del territorio circostante.
Grazie alla connessione internet wi-fi, i viaggiatori potranno accedere al portale e alla app dedicata dove troveranno informazioni sulla località in cui si trovano, suggerimenti su itinerari, percorsi enogastronomici, siti culturali, tesori artistici e paesaggistici. I viaggiatori potranno implementare queste informazioni inserendo notizie aggiuntive, commenti e giudizi.
Dai segenti link è possibile scaricare le immagini dell’evento:
https://drive.google.com/file/d/0B_b2iQI6Fk1nanFxc0JnU2U1T2c/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B_b2iQI6Fk1nYi1ScmgzakFyak0/view?usp=sharing
Il prossimo 4 novembre Fiaip organizza a Roma l’incontro dal titolo: “Turismo ed Immobiliare: nuove strategie per la promozione di qualità del territorio". L’evento sarà moderato dal giornalista Vincenzo Campo, Direttore responsabile de “L’Agente Immobiliare”. Interverranno Antonio Colombo, Direttore Generale di Federturismo Confindustria, Patrizia Diemoz, Vice Presidente Nazionale Fiaip – Turismo, Aurelio Marguerettaz, Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti della Valle d’Aosta, Laura Fioravanti, Presidente Fiaip Roma e Giuseppe Sullutrone, Presidente Regionale Fiaip Lazio.
“La nuova legge recentemente approvata dalla Regione Valle d’Aosta sulle residenze turistiche alberghiere (RTA) e i villaggi albergo, può essere un volano per il rilancio del turismo di qualità in tutta la Valle d’Aosta e per i suoi operatori, oltre a consentire ristrutturazioni e nuove presenze di investitori e turisti che scelgono la nostra regione per acquistare una seconda casa in montagna”.
Si schiera senza mezzi termini a favore della legge regionale sulla multiproprietà o RTA la Fiaip e il suo Vicepresidente nazionale Patrizia Diemoz, con delega al settore turistico, rivendicando il modello come pilota per altre Regioni italiane. “Valorizzare diversi filoni turistici significa – sottolinea Patrizia Diemoz – guardare accuratamente ai possibili investitori e gestori immobiliari che potranno dare un contributo in più direzioni”.
Diemoz ritiene come “le singole associazioni di categoria spesso procedono a ranghi sciolti, in molte regioni d’italia, e senza rendersi conto degli sforzi che molte amministrazione stanno apportando per un rinnovamento culturale in campo turistico per gli operatori, e per il rilancio del turismo di qualità e l’enorme ricchezza del patrimonio naturale e culturale”.
Oggi per Fiaip è più che mai opportuno fare sistema nel comparto tusristico e immettere sul mercato un’offerta di ricettività sempre più coerente e moderna, vicina alle esigenze dei clienti ed in linea con i nuovi imperativi della tutela dell’ambiente e della montagna o del mare, oltre che del risparmio energetico, della salvaguardia della scarsità delle risorse.
“ In quest’ottica la legge regionale appena approvata in Valle d'Aosta - dichiara Diemoz - può essere da esempio per spingere l’intero sistema economico locale e a far meglio in termini di offerta e ricettività, che non sarà più solo stagionale”
Il 17 aprile, nell'ambito del "TrE Tourism Real Estate", la fiera dell'immobiliare turistico che si è tenuta a Venezia, Fiaip e Nomisma hanno presentato i dati sul peso dell'immobiliare nel turismo italiano. Sono oltre 3 milioni le case vacanza in Italia, su un totale di 31,2 milioni di abitazioni private. Circa la metà di esse (1,5 milioni) si trova in località a vocazione turistica. A queste si aggiungono oltre 140 mila strutture immobiliari per l'ospitalità, di cui 34 mila alberghi (2,2 milioni di letti), 66 mila alloggi in affitto, 15 mila strutture agrituristiche, 18 mila bed and breakfast, 2.129 case per ferie, 427 ostelli, 993 rifugi alpini.
La flessione dei prezzi ha interessato solo in parte le località turistiche e continuano a crescere del +7,2% gli immobili messi in vendita. Nel 2009, a Courmayeur, Madonna di Campiglio, Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi, Capri e Porto Rotondo si sono superati i 10.000 euro al metro quadro per il nuovo e gli immobili di pregio. La stretta creditizia ha tuttavia penalizzato il 40% degli italiani che faceva ricorso ad un mutuo per acquistare la seconda casa, facendo diminuire del 25% i finanziamenti.
(Per maggiori informazioni: www.fiaip.it)
Sarà la volta buona? Ai blocchi di partenza la nuova ENIT.
Con la nomina di Evelina Christillin ai vertici, riparte ENIT nella nuova veste di Agenzia con un mandato forte per la promozione sui mercati esteri.
Confidiamo che la capacità e la determinazione con cui Evelina Christillin ha portato al successo alcuni dei più importanti eventi italiani – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi – sia garanzia di successo per la rinascita di una ENIT di cui il nostro Paese ha sempre più bisogno.
Ora l'auspicio è quello di arrivare rapidamente a quel cambio di passo necessario per fronteggiare un mercato internazionale che, dopo la crisi, si mostra "effervescente". Da tempo stiamo chiedendo un recupero del ruolo del Bel Paese rispetto ai mercati internazionali. L'industria alberghiera ha bisogno di una ENIT efficace, in una fase particolarmente delicata come quella che stiamo attraversando, in cui si affacciano al mercato turistico nuovi paesi e culture. Siamo pronti a collaborare con l'Agenzia e con la Presidente Christillin, per offrire alle nostre imprese il supporto che aspettano da tempo.
Per maggiori informazioni:
Relazioni Esterne
ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI
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“Esprimiamo soddisfazione per l’insediamento del nuovo Esecutivo, che ci auguriamo possa rispondere quanto prima alle numerose e pressanti istanze di un Paese in grande difficoltà”. Lo dichiara Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi. “In particolare, ci congratuliamo con il neo ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Massimo Bray, al quale garantiamo sin da ora la nostra collaborazione per consentire l’avvio di una vera e propria governance di cui il settore avverte in modo stringente l’esigenza.
ASTOI Confindustria Viaggi è soddisfatta per la designazione di Andrea Babbi alla Direzione Generale dell'Enit. "Ci congratuliamo con il Consiglio di Amministrazione dell'Enit per questa decisione, cui farà seguito una nomina quanto mai necessaria ed urgente", afferma Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi.
Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il disegno di legge per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e per il rilancio del turismo. Fra i provvedimenti contenuti nel decreto, è passato lo sconto fiscale del 65 per cento a chi farà mecenatismo culturale con un credito di imposta detraibile in 3 anni. Altro credito d'imposta del 30 per cento è previsto per la digitalizzazione delle imprese ricettive e per il restauro degli alberghi fino a tre stelle.
FILIPPETTI: L’ENNESIMA OCCASIONE MANCATA PER RENDERE IL FONDO NAZIONALE DI GARANZIA UN EFFICACE STRUMENTO A TUTELA DEI TURISTI
“Ormai abbiamo capito che la politica è incapace di fornire risposte concrete alle esigenze delle imprese di questo settore, perennemente negletto e sottostimato, ma, sinceramente, credevamo che almeno le esigenze dei consumatori – turisti potessero avere maggiori chances di ascolto”.
Con queste parole, Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, commenta l’esito della discussione in corso al Senato in materia di aumento dal 2% al 4% della quota stornata dal premio delle polizze di assicurazione obbligatoria - versato esclusivamente dai tour operator e dalle agenzie di viaggi - come fonte di alimentazione dell'attuale Fondo di Garanzia.
ASTOI Confindustria Viaggi denuncia il dilagare del fenomeno legato all’abusivismo in materia di organizzazioni di pacchetti di viaggio e ribadisce la necessità di un maggiore contrasto a tale attività che penalizza gli addetti ai lavori rispettosi delle norme vigenti. “All’approssimarsi di una stagione che si rivela ancora una volta difficile, vogliamo segnalare pubblicamente, come già fatto in altre sedi, la concorrenza sleale di quanti si improvvisano organizzatori o venditori di viaggi senza assolvere a tutti gli obblighi giuridici ed economici previsti dalla normativa”, ha dichiarato Nardo Filippetti, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi. “L’abusivismo è stato troppo a lungo trascurato, anche se ingloba una fetta importante pari, secondo alcune stime, a più del 20% del fatturato complessivo della vendita di viaggi.
Vantaggi per le oltre 2 mila strutture aderenti alla Federazione Italiana Bed & Breakfast
Vale circa 4,4 miliardi di euro il nuovo contratto di servizio firmato tra Regione Veneto e Trenitalia. L’accordo, sottoscritto dal presidente Luca Zaia con l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, avrà una durata di 15 anni complessivi, e prevede un miliardo di investimenti per rinnovare la flotta e per realizzare lavori sulle infrastrutture.
E' stato firmato oggi, presso l'hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts di Roma, nell'ambito della giornata Careers@HiltonLive 2013, il protocollo di intesa tra l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Re.Na.Tur, la Rete Nazionale degli Istituti Tecnici per il Turismo.
First Trenitalia East Midlands Rail Limited, la joint venture tra First Group e Trenitalia UK, è stata oggi inserita dal Dipartimento dei Trasporti inglese nella shortlist per la gara per il franchise ferroviario delle East Midlands.
Barbara Morgante, AD di Trenitalia, ha affermato: “Crediamo che l’esperienza, la competenza, l’innovazione e gli skill di Trenitalia e First, sviluppati sui mercati internazionali, rappresentino un mix perfetto per concorrere in maniera congiunta per il franchise delle East Midlands. Trenitalia è pronta a mettere al servizio di questa partnership tutte le proprie competenze - da un punto di vista sia tecnico sia commerciale - conquistate sul mercato italiano, altamente competitivo. Dopo la recente acquisizione di c2c, la nostra partecipazione alla gara per il franchise delle East Midlands conferma il nostro forte impegno per il mercato del Regno Unito. Non vediamo l’ora che i passeggeri possano beneficiare sempre più della nostra esperienza, della capacità di innovare e di investire in tutta la catena di valore del trasporto ferroviario".
Steve Montgomery, Direttore Generale di First Rail ha dichiarato: “Sia noi che Trenitalia abbiamo una vasta esperienza nell’operare servizi pendolari, regionali e a lunga distanza, proprio come quelli previsti nel franchise in questione. Abbiamo ottenuto forti risultati sul fronte dell’innovazione e degli investimenti, al fianco di partner di settore, attraverso le nostre società ferroviarie operative Great Western Railway, TransPennine Express e Hull Trains, operatore ferroviario dell’anno. L’esperienza di Trenitalia ci sarà d’aiuto per sviluppare le nostre proposte, in modo da fornire ai passeggeri benefici che sfruttano appieno i notevoli investimenti che il governo e l'industria stanno facendo nel campo dele infrastrutture ferroviarie della regione. Riesamineremo i dettagli del contratto di franchising e presenteremo un’offerta innovativa e con un buon rapporto qualità – prezzo, continuando così a garantire la mobilità delle persone e il benessere delle comunità in tutte le East Midlands".
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Via libera alla successione dei contratti a tempo determinato nel comparto delle lavanderie industriali: nuovi scenari ed opportunità per imprese e lavoratori.
Rilevante intesa raggiunta tra l’AUIL, l’Associazione Unitaria Industrie Lavanderia aderente a FISE Confindustria, e le Organizzazioni Sindacali di categoria in materia di contratti a tempo determinato e lavoro stagionale.
È stato siglato, infatti, l’avviso comune raggiunto in ossequio al dettato legislativo dell’art. 5, comma 4-ter, del D.Lgs. n.368/2001, così come modificato dalla legge n. 247/2007. In pratica, grazie all’accordo concluso tra imprenditori e sindacato, si è applicata quella parte della norma che prevede il rinvio legislativo alla contrattazione nazionale in tema di “attività stagionali”. Una caratteristica della prestazione lavorativa che trova nelle lavanderie industriali - soprattutto in quelle che legano il proprio core business al mondo turistico e della ristorazione - ampia corrispondenza.
Con l’avviso comune che è stato sottoscritto da AUIL, FEMCA CISL, FILTEA CGIL e UILTA UIL si è concordato che la disciplina sulla successione dei contratti a tempo determinato di cui all’art.5, comma 4-bis, del D.Lgs. n. 368/2001, “non trova applicazione in quelle aziende di lavanderia industriale, interessate allo svolgimento di attività stagionali, individuate attraverso intese territoriali sottoscritte dalle rappresentanze delle parti firmatarie del contratto nazionale di lavoro”.
Il vantaggio, per le imprese del settore, risulta evidente: da un lato, viene meno l’obbligo per i datori di lavoro all’assunzione a tempo indeterminato, una volta superati i trentasei mesi (comprensivi di proroghe e rinnovi) di utilizzo a tempo determinato del lavoratore; dall’altro, ed è altrettanto rilevante, decade il vincolo alla stipula “per una sola volta” di un ulteriore successivo contratto, consentendo quindi più contratti di assunzione a tempo determinato a favore di un medesimo dipendente.
Per l’intero comparto delle industrie di lavanderia, l’avviso comune rappresenta un passo in avanti verso stabilità produttiva e modernizzazione del rapporto datore di lavoro/dipendente.
Per l’AUIL - guidata dal presidente Maurizio Genesini e recentemente salita agli onori della cronaca per l’innovativo CCNL di settore - un traguardo in più per il miglioramento delle opportunità lavorative a favore delle imprese associate e dei loro dipendenti.
Roma, 16 luglio 2008
Per informazioni:
Emanuele Mùrino – Responsabile Stampa e Comunicazione AUIL
e.murino@fise.org – tel. 06/99.69.579
Più che significativa la presenza di ASTOI Confindustria Viaggi alla XXXII Edizione della Bit, in svolgimento dal 16 al 19 febbraio 2012 presso il Polo Fieristico di Rho FieraMilano.
L'Associazione si presenta con una propria Area Istituzionale e con l'Area Collettiva dei soci, che ospita quest'anno ventidue stand, per una superficie complessiva di circa 400 mq.
Si terrà a Milano, mercoledì 1° luglio, dalle 9.30 alle 13.30, presso il Miano Malpensa Center, Arrivi, il Forum ATRI 2015.
Expo porta a Milano il tradizionale FORUM annuale degli operatori del Travel Retail italiano. Il 1 luglio si riuniscono a Malpensa un centinaio di dirigenti di aeroporti, porti, produttori, ristoratori, retailer, per ragionare su come accrescere la presenza del Made in Italy nei canali di vendita del travel retail.
I lavori saranno aperti dal presidente Atri Fulvio Fassone e moderati dal vice presidente vicario Luigi Troiani.
In apertura interverranno il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio, e Armando Peres, Presidente del Comitato Turismo Ocse, Consigliere del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Due le sezioni di lavoro del Forum: una dedicata all’industria alimentare italiana, l’altra ai prodotti della moda e del lusso.
Tra gli oratori: Giulio De Metrio, Chief Operating Officer Sea, Sandro Bottega, Presidente Bottega SpA, Nicola Piepoli Presidente Istituto Piepoli, Paolo Ghezzi, Direttore generale Infocamere, Stefano Piantini Editore Incaricato di Skira, Franco D'alfonso Assessore al Commercio Comune di Milano, Luigi Battuello, Direttore commerciale non aviation SEA, Gian Paolo Parenti, Channel Manager in Mediaset Premium, Andrea Aiello Direttore di “Retail and Food”, Walter Marossi, Dirigente Marketing Dufry, Christian Gaudio Amministratore unico Dufre.
Per gli accrediti:
Segreteria Atri:
Tel. +39 06 44285624
atritalia@gmail.com
Di seguito il programma:
09.15 Registrazione
09.30 Apertura dei lavori
Luigi Battuello, Direttore commerciale Non aviation Sea
Fulvio Fassone, Presidente Atri
Renzo Iorio, Presidente Ferderturismo Confindustria
10.00 Forum: modera Luigi Troiani, Vice presidente
Guest Speaker
Armando Peres, Presidente del Comitato Turismo Ocse; Consigliere del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo
“Turismo e Travel Retail: strategie per il Made in Italy”
10.30 Relazione
Fulvio Fassone, Direttore Commerciale Aeroporti di Roma
“Analisi e trend del travel retail”
11.00 Tavola rotonda: “Industria alimentare italiana e travel retail: cosa resta da fare”
Coordinatore, Christian Gaudio, Consigliere
Sandro Bottega, Presidente Bottega SpA
Nicola Piepoli, Presidente Istituto Piepoli
Paolo Ghezzi, Direttore generale, Infocamere
Stefano Piantini, Editore Incaricato Skira
12.15 Tavola rotonda: “Portare il prodotto italiano nel travel retail”
Coordinatore, Walter Marossi, Consigliere
Franco D'Alfonso, Assessore al Commercio Comune di Milano
Giorgio Corno, Vice presidente Associazione nazionale distributori stampa
Gian Paolo Parenti, Channel manager in Mediaset Premium, Università Cattolica
Andrea Aiello, Direttore Retail and Food
13.30 Conclusioni
Fulvio Fassone, Presidente
(Per maggiori informazioni: atritalia@gmail.com)
Sono aperte le iscrizioni online ai Convegni e Workshop fORUMUCINA
56°Salone Nautico, Genova 20-25 Settembre 2016
Il Salone Nautico di Genova, da sempre punto di riferimento internazionale di una delle eccellenze manifatturiere del Made in Italy, offre al pubblico un interessante e ricco programma di appuntamenti istituzionali e di workshop tecnici.
INSTITUTIONAL DAYS e TECHNICAL WORKSHOPS: questi i due temi guida su cui si articolano gli appuntamenti convegnistici del 56°Salone Nautico, come di consueto riuniti sotto il marchio fORUMUCINA, il laboratorio di idee della nautica.
(Per maggiori informazioni: www.touringclub.it)
Per i clienti delle Frecce Trenitalia arriva il bonus per ritardi compresi tra i 30 e i 59 minuti. Il bonus, frutto della sempre maggiore attenzione che Trenitalia dedica alla propria clientela, amplia i diritti dei viaggiatori previsti dalle attuali normative comunitarie che prevedono la concessione di un’indennità soltanto in caso di ritardi uguali o superiori ai 60 minuti. Il bonus, pari al 25 per cento del prezzo del biglietto, sarà riconosciuto in caso di ritardo del treno compreso tra i 30 e i 59 minuti.
La nuova disciplina riguarda tutti i viaggi effettuati a partire dal primo marzo 2015 su Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. La richiesta può essere avanzata trascorsi tre giorni dalla data del viaggio e fino a 12 mesi successivi. Il viaggiatore potrà richiedere il bonus a qualsiasi biglietteria Trenitalia, all’agenzia di viaggio che ha emesso il biglietto; sul sitotrenitalia.com, solo per i biglietti ticketless acquistati on-line; al call center o inviando un’e-mail arimborsi@trenitalia.it(indicando il codice identificativo di prenotazione - PNR), solo per i biglietti acquistati con carta di credito tramite il call center o il sitotrenitalia.com.
Il viaggiatore ha diritto unicamente ad un bonus relativo al singolo treno arrivato in ritardo, non è invece prevista la possibilità di ottenere l’importo dovuto in denaro. Il bonus è nominativo e valido per l’acquisto, entro 12 mesi dal giorno in cui si è verificato il ritardo e senza diritto al resto, di un nuovo titolo di viaggio.
(Per maggiori informazioni:www.trenitalia.com)
e aggiornamenti sulla pagina dedicata
in premio a chi sceglie le Frecce
autografata e consegnata da un campione
Roma, 20 febbraio 2016
Frecciagoal ha anche un suo profilo Facebook. Il concorso a premi di Trenitalia, dedicato agli appassionati di calcio che viaggiano con le Frecce, sbarca sul più famoso social network, e saluta le oltre 50mila partecipazioni già raggiunte. Per seguire tutte le curiosità e le notizie di Frecciagoal - prossime opportunità, info dalle squadre, foto e video a bordo del Frecciarossa - è infatti possibile visitare e interagire con la pagina dedicataall’iniziativa.
Frecciagoal, fino al 10 aprile, mette in palio ogni settimana la partita di Campionato giocata in casa dalla propria squadra del cuore: Juventus, Napoli, Fiorentina, Roma, Inter, Milan, Lazio, Sassuolo, Bologna e Torino.
Partecipare è semplice: basta acquistare il ticket Trenitalia, consumare un viaggio in Frecciarossa, Frecciargento o Frecciabianca (per qualsiasi destinazione) e una volta terminato il viaggio giocare - entro e non oltre il 10 aprile 2016 - sul sito dedicato www.frecciagoal.it, inserendo il Pnr del biglietto ferroviario e la data del viaggio. Dopo aver scelto la partita di calcio che interessa, grazie al sistema instant win, sarà possibile scoprire sin da subito se si è vinto. Il premio è doppio: ogni vincita permette di condividere tutta l’emozione dell’evento in compagnia di una persona cara.
Dall’inizio del concorso sono già 50.000 le partecipazioni registrate a Frecciagoal. Tra le novità dell’ultima edizione la possibilità - per tutti i giocatori che non siano risultati vincitori di uno dei premi settimanali - di partecipare all’estrazione di un super premio finale: la maglia della tua squadra autografata e consegnata da un campione.
Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa
Ferrovie dello Stato Italiane SpA
Direzione Centrale Comunicazione Esterna e Media
Relazioni con i Media e Attività Redazionali
tel. 06-44105355
Piazza della Croce Rossa 1 - 00161 Roma
fax 06-44104536
Trenitalia è partner degli ISU World Figure Skating Championships®, i Campionati Mondiali di Pattinaggio di Figura in programma al Mediolanum Forum di Milano dal 21 al 25 marzo 2018.
L’intesa consente, a chi partecipa alla manifestazione, di ottenere uno sconto del 30% sul prezzo Base del biglietto A/R per Milano su Frecce, Intercity e Intercity Notte.
Accordo firmato al 19esimo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione
Ospitare negli edifici dismessi o nelle piccole stazioni i mercatini contadini di Campagna Amica, ma anche fiere ed eventi, e utilizzare i terreni prossimi ai binari, alle strade e a impianti di pertinenza delle società del Gruppo FS per realizzare impianti di produzione di energie rinnovabili, evitando così di sottrarre spazi alle coltivazioni agricole. Questi sono alcuni degli obiettivi dell’accordo presentato oggi, 19 novembre, a Roma, da Ferrovie dello Stato e Coldiretti al 19esimo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, ha confermato la propria attenzione alle esigenze di viaggiatori, lavoratori, e di ogni persona con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva. La consapevolezza che ancora esistono e resistono numerose barriere, fisiche, tecniche e anche culturali, è uno sprone per lavorare con sempre maggiore tenacia e per farci promotori di ogni iniziativa che accresca la sensibilità collettiva su questi temi. Proprio per questo ha dichiarato l’ Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane Gianfranco Battisti ci siamo fatti sostenitori del Festival della Cultura Paralimpica, tenutosi pochi giorni fa a Roma Tiburtina rinnovando in occasione della giornata, l’ impegno a favore di una mobilità accessibile a tutti e di una società e di un mondo del lavoro sempre più inclusivi e sostenibili.
Il Gruppo FS Italiane conquista, per il terzo anno consecutivo, il primo posto nella classifica delle aziende più desiderate dai giovani laureati.
Best Employer of Choice 2017, survey di Cesop HR Consulting Company, ha infatti riconfermato a FS Italiane il gradino più alto del podio nel ranking delle realtà industriali e produttive preferite come posto di lavoro. Il primo posto era stato già assegnato a FS Italiane nel 2016 e nel 2015. Il campione statistico è composto da 2.500 giovani neolaureati con età media 26 anni, rappresentativi della popolazione nazionale per sesso, area geografica e tipologia di laurea, che hanno valutato un panel di 100 aziende nazionali e multinazionali.
Il risultato di FS Italiane, conseguito non solo a livello globale ma anche nella categoria delle aziende di area tecnico-scientifica, è la conferma del buon esito del processo di trasformazione e di rilancio di cui il Gruppo è stato protagonista negli ultimi anni, e che l’ha portato a superare importanti aziende nazionali e internazionali da sempre molto apprezzate dai giovani, come Google e Apple, classificatesi al secondo e al terzo posto. Partendo dalla 15a posizione nel 2009, FS Italiane si è classificata 13a nel 2010, 8a nel 2011, 3a nel 2012, 2a nel 2013, 3a nel 2014, fino al raggiungimento della cima della classifica nel 2015, 2016 e 2017.
“Crediamo fortemente nel contributo che i giovani possono dare alla nostra azienda” sottolinea Renato Mazzoncini, AD di FS Italiane. “Ricevere per la terza volta consecutiva il premio Best Employer of Choice ci riempie di orgoglio e conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Nei prossimi mesi, grazie a un accordo con le organizzazioni sindacali, ci sarà un forte ricambio generazionale e attiveremo 1.000 nuove assunzioni che consentiranno alle aziende operative del Gruppo un importante turnaround funzionale a concretizzare il Piano industriale 2017-2026, grazie a nuove competenze, idee e contributi. Siamo convinti che l’innovazione parta dalle persone e siamo pertanto orgogliosi di poter essere considerati l’“azienda dei sogni” dei giovani neolaureati italiani”.
“In questi anni – ha dichiarato Mauro Ghilardi, Direttore Centrale Risorse umane e Organizzazione FS Italiane – il nostro Gruppo ha dedicato grande impegno nel comunicare costantemente ai giovani, offrendo loro informazioni concrete e utili per orientarli verso i percorsi professionali più in linea con le proprie attitudini e ambizioni. Lo studio dei global trend e il benchmark internazionale ci consentono di essere sempre al passo con le loro attese e di coinvolgerli in modo efficace utilizzando il loro stesso linguaggio e strumenti innovativi e digitali. Nel solo 2016, abbiamo inserito in azienda oltre 150 neolaureati, ai quali offriamo opportunità di formazione, sviluppo professionale e possibilità di job rotation grazie ai business diversificati che caratterizzano il nostro Gruppo”.
Da anni il Gruppo promuove attività mirate e diversificate per attrarre i migliori talenti: Employer Branding attraverso web e social, incontri con i giovani laureati ai Job Meeting, Career e Recruiting Day, iniziative di orientamento al lavoro in collaborazione con Università e Scuole di eccellenza, proposte di master, tesi di laurea, stage, workshop, seminari, premi e concorsi di idee, inserimento in azienda di numerosi laureati secondo criteri di merito e trasparenza, progetti di formazione ad hoc.
Pochi mesi fa FS Competition, il primo Recruiting Day del Gruppo, ha permesso di selezionare e inserire in azienda, in modo rapido e innovativo, 18 laureati in economia e ingegneria provenienti da diversi atenei italiani.
Promuovere e sviluppare in Italia nuovi investimenti per realizzare reti metropolitane urbane e infrastrutture per il trasporto rapido di massa.
E’ il contenuto nell’accordo di collaborazione firmato da Ferrovie dello Stato Italiane e Cassa depositi e prestiti (CDP).
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, si rinnova la collaborazione tra Ferrovie dello Stato Italiane e WeWorld Onlus per la campagna di sensibilizzazione sulla tema della ‘violenza assistita’, quella che vivono i bambini a loro insaputa assistendo ad un abuso subito in famiglia dalla madre.
· partnership FS Italiane – PNICube, Associazione Italiana incubatori universitari e business plan competition locali, per sostenere il mondo delle start up
· 15 tappe in Italia per selezionare 60 progetti hi-tech fra le “StartCup” in gara
· premio di 25mila euro per la migliore start up assoluta e per quella della categoria Industrial
DAL 14 GIUGNO AL VIA L’ORARIO ESTIVO DI TRENITALIA
Roma, 12 giugno 2020
Regolamentare il premio di risultato per i dipendenti; assegnare riconoscimenti unatantum per i risultati 2017; coinvolgere le Organizzazioni sindacali nell’evoluzione dell’Azienda, regolando il funzionamento della sede di partecipazione e consultazione; consolidare e sviluppare lo smartworking e internalizzare le attività delle officine di manutenzione di Trenitalia per i nuovi treni regionali Rock e Pop.
· oggi il closing per riacquistare il 40% delle azioni possedute da Archimede 1
· presenti Renato Mazzoncini, AD e direttore generale di FS Italiane, e Monica Scarpa, presidente di Archimede 1 e AD di Save
· corrispettivo operazione, autorizzata dall’AGCM, è di 65,6 milioni di euro
· ritorna in capo al Gruppo FS la gestione unitaria di oltre 600 stazioni
Roma, 3 maggio 2020
Oltre 60mila pasti offerti, 5mila coperte distribuite, 600 operatori impegnati.
Sono questi i numeri principali della campagna invernale del Gruppo FS Italiane a sostegno delle persone disagiate, che durante i periodi dell'anno più freddi si rifugiano nelle stazioni e nelle aree ferroviarie.
Grazie alla collaborazione con alcune grandi associazioni di volontariato italiane quali la Comunità di Sant'Egidio, la Caritas Romana, la Caritas Ambrosiana e il Centro Astalli, e attraverso il lavoro degli Help Center del Gruppo, sono state aiutate 6.500 persone, in forte difficoltà per le difficili condizioni climatiche.
Il Gruppo FS Italiane sostiene lo sviluppo dell’economia e del settore turistico italiano generando - nei prossimi 10 anni - crescita, lavoro e reddito per consentire alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e più competitivo, migliore nei servizi per cittadini e turisti. “E’ importante tornare a quei valori fondamentali che sono la centralità della persona e, come aziende, non solo pensare alla massimizzazione del profitto ma puntare a generare valore condiviso soprattutto nelle aree dove ce n’è più bisogno”, ha dichiarato Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane al Meeting per l’Amicizia fra i Popoli in corso a Rimini.
Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, riunitosi questo pomeriggio, ha approvato definitivamente l’operazione di scissione di Grandi Stazioni.
La struttura dell’operazione prevede la suddivisione delle attività attualmente collocate in Grandi Stazioni, con la creazione di due nuove società e il cambio di denominazione di Grandi Stazioni SpA:
Roma, 23 dicembre 2015
Trecento milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni regionali.
È quanto prevede l’accordo tra Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Ferrovie dello Stato Italiane, perfezionato oggi a Roma.
L’operazione vede la BEI – per la prima volta in Europa – finanziare un progetto attraverso l’acquisto di un titolo obbligazionario corporate. Nel dettaglio, la BEI sottoscrive un corporate bond di FS Italiane, a valere sul Programma EMTN di FS, di 300 milioni a tasso variabile e di durata pari a 10 anni.
Il finanziamento sarà utilizzato per l’acquisto di nuovi treni regionali in Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte e Liguria: in tutto 49 motrici e 250 carrozze a due piani.
Il progetto si inquadra nell’ambito dell’European Fund for Strategic Investments (EFSI), lo strumento operativo del cosiddetto Piano Juncker, e mira a rilanciare gli investimenti in progetti strategici in tutta Europa al fine di garantire sostegno all’economia reale.
Il titolo ha ottenuto il rating da Fitch (BBB+) e da S&P’s (BBB-) al pari dell’Issuer rating e fa parte del Programma EMTN di 4,5 miliardi di euro, aggiornato lo scorso 21 dicembre con la conferma di tale rating.
“Questo nuovo finanziamento, totalmente dedicato ai treni per i pendolari – ha dichiarato Renato Mazzoncini, ad del Gruppo FS Italiane - dimostra concretamente che l’attenzione per il trasporto regionale è in cima alla nostra lista delle priorità. L’essere stati scelti dalla BEI per una modalità di finanziamento mai utilizzata finora è la testimonianza della solidità e dell’affidabilità di cui il nostro gruppo gode sui mercati internazionali”.
Firmato oggi a Palazzo Chigi un Memorandum of Understanding tra FS Italiane e CFCO (Chemin de Fer Congo-Ocean), la compagnia ferroviaria della Repubblica del Congo, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e del Presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou N' Guesso.
L'intesa è stata siglata da Michele Mario Elia, AD del Gruppo FS Italiane, e da Jean-Francois Coutin, Direttore Generale di CFCO.
Il MoU è finalizzato allo sviluppo della cooperazione tra i due gruppi ferroviari, soprattutto in merito a tematiche inerenti la formazione e l'assistenza tecnica.
Forte è infatti l'interesse delle ferrovie congolesi per il supporto formativo alle attività di manutenzione della rete e alla fornitura di materiale rotabile per la manutenzione. Il Gruppo FS Italiane offrirà anche la propria competenza tecnica, attraverso Italferr, per la revisione del Piano nazionale dei Trasporti del Paese africano.
Italferr monitora inoltre l'evoluzione del progetto di ricostruzione del quartiere Kintelè, nella capitale Brazzaville, per le quali l'Italia e il Congo – dopo la richiesta d'aiuto del Paese africano – hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding nel luglio 2014.
Il Gruppo FS Italiane, infine, segue anche gli sviluppi dei piani per la linea ferroviaria Pointe Noire – Brazzaville.
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Francesco Castellone
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Rinasce, grazie all’impegno della Fondazione FS Italiane, l’ETR 302, conosciuto come Settebello, il mitico elettrotreno di lusso che fu inaugurato nel 1952, noto per l’eleganza delle sue forme, simbolo del made in Italy e del boom economico.
La gara pubblica, curata da Trenitalia per conto della Fondazione FS, è stata aggiudicata alla ditta OMS - Officine Meccaniche Segni di Porrena (AR). Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro, di cui quattro finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e i rimanenti nove dalla Fondazione FS tramite il Gruppo FS Italiane.
- per la formazione dei ferrovieri sui temi sociali
- promosso dal Gruppo FS Italiane e dalle ferrovie francesi, bulgare e lussemburghesi
- rinnovata presidenza FS-SNCF del pool di 12 imprese ferroviarie aderenti alla Carta Europea della Solidarietà
Formare i ferrovieri europei nel fronteggiare il disagio sociale in stazione.
Roma, 3 marzo 2021
Roma, 14 maggio 2018
Roma, 9 giugno 2015
Record di richieste di partecipazione al World Congress on Railway Research (WCRR), il convegno sulla ricerca ferroviaria che il Gruppo FS Italiane ospiterà a Milano nel 2016.
Sono stati 936 gli abstract scientifici presentati nei termini previsti, contenenti progetti e risultati dei programmi di ricerca e di innovazione di processo, sviluppati in ambito ferroviario da imprese, gestori dell’infrastruttura, università e aziende da tutto il mondo, con una sensibile crescita rispetto all’edizione di maggior successo del congresso, organizzata dalle Ferrovie francesi a Lille nel 2011.
I numeri positivi derivano anche dalle novità introdotte per questa edizione, il cui titolo è Research and Innovation from Today Towards 2050: sono infatti previste, tra le numerose sessioni, anche una (Vision & Future) dedicata alle tematiche di prospettiva e visione di lungo periodo, per la quale sono stati presentati 161 abstract, e una invece riservata alla dimostrazione pratica della fattibilità di idee e concetti innovativi, chiamata Proof of Concept (178 abstract inviati). Le ricerche, inoltre, potranno essere presentate anche attraverso l’innovativo formato dell’e-poster, che permetterà di condividere in modo più accessibile i risultati.
Ricercatori e addetti ai lavori arriveranno da tutto il mondo per partecipare alla presentazione dei risultati: sono ben 38 i Paesi rappresentati, tra cui spiccano per numero di proposte presentate Italia, Giappone, Francia, Cina e Regno Unito.
Colpisce, infine, il fatto che un significativo numero di abstract sia stato inviato anche da università e imprese che, ad un primo impatto, potrebbero sembrare lontane dalle tematiche della ricerca e dell’innovazione nell’ambito del trasporto e della mobilità.
Maggiori informazioni su www.wcrr2016.org.
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Servizi di consulenza tecnica di ingegneria ferroviaria per l’avvio del progetto Redes Expresos Regionales (RER), il programma di sviluppo del sistema ferroviario della città di Buenos Aires. In particolare, è previsto il supporto specialistico per elaborare le specifiche tecniche e funzionali per i bandi di gara.
Lo prevede l’accordo fra il Gruppo FS Italiane e il Ministero dei Trasporti dell’Argentina, sottoscritto a Roma da Renato Mazzonicini, amministratore delegato e direttore generale di FS Italiane, e daGuillermo Dietrich, ministro dei Trasporti argentino.
Con il programma RER, valore economico circa 14 miliardi di dollari, oltre alla creazione di nuovi collegamenti ferroviari, sarà realizzata l’integrazione, nell’area metropolitana, di tutte le linee ferroviarie che convergono nella Capitale argentina da Nord, Sud e Ovest del Paese. Il piano di interventi include anche la costruzione di un nodo centrale di interconnessione con le linee sotterranee e la realizzazione di nuove stazioni e centri di scambio.
L’intesa rafforza la cooperazione, in ambito ferroviario, avviata dai due Paesi nel settembre 2016 con l’accordo firmato a Berlino, nell’ambito della Fiera mondiale InnoTrans, dall’AD di FS Italiane e da Guillermo Fiad, Presidente di Ferrovie argentine. Accordo che prevede l’attuazione di progetti ferroviari di cooperazione, l’esecuzione di servizi di consulenza, l’implementazione di attività di formazione e la certificazione di componenti ferroviari.
Il Gruppo FS Italiane è già attivo in Argentina dal 2016 con Italferr, la società di ingegneria. Italferr è impegnata nel progetto Nuovo Sarmiento per l’ammodernamento di una linea ferroviaria (36 km, 16 in galleria) nell’area metropolitana di Buenos Aires. Opera strategica per la viabilità della Capitale.
Da ricordare che il Governo argentino ha avviato un piano economico di sviluppo nazionale (triennio 2016-2019) con investimenti pari a 33 miliardi dollari, di cui 10,3 destinati alle ferrovie urbane e 2,6 al settore ferroviario merci. In questo programma rientra il Plan Belgrano, con 5,5 miliardi di dollari, dei 16,3 miliardi per le priorità infrastrutturali, destinati al rinnovamento di 3.800 km di linee ferroviarie.
Toronto, 11 maggio 2018
Deliberato oggi l’aumento di capitale di FS mediante conferimento dell’intera partecipazione Anas detenuta dal MEF
Con circa 44mila chilometri di rete complessiva, nasce il primo polo europeo integrato di infrastrutture ferroviarie e stradali per abitanti serviti e investimenti a Piano.
Con Anas il Gruppo FS Italiane diventa una realtà industriale da:
Roma, 28 maggio 2015
Il Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, riunitosi oggi sotto la presidenza di Marcello Messori, ha approvato all’unanimità l’operazione di riorganizzazione di Grandi Stazioni.
L’operazione sarà realizzata con la scissione non proporzionale dei rami di attività di GS il cui patrimonio sarà conferito a due società per azioni di nuova costituzione.
Il CdA ha deliberato, ai fini della predisposizione del progetto di scissione, di non rinunciare alla relazione degli esperti (art. 2501 sexies codice civile come richiamato dall’art. 2506 ter codice civile), la cui nomina sarà richiesta con apposita istanza al Tribunale.
Il CdA ha quindi invitato l’Amministratore Delegato, Michele Mario Elia, a compiere tutte le attività propedeutiche, compresa la predisposizione delle bozze di Accordo di scissione e dei connessi accordi tra i soci e del bando di gara, che saranno sottoposti all’approvazione del CdA di FS Italiane.
Sempre oggi, l’assemblea della Società ha approvato il bilancio del 2014 che era passato al vaglio del Consiglio di Amministrazione il 24 aprile scorso. Il bilancio è disponibile ai seguenti indirizzi:
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A San Valentino con Trenitalia si viaggia in coppia al prezzo di una sola persona. Con chi vuoi, come vuoi e quando vuoi, fino al 17 febbraio 2019.
Genova, 27 giugno 2018
New Delhi, 2 febbraio 2017
Aumentare il livello di sicurezza (safety) delle Ferrovie indiane (Indian Railways) attraverso una revisione dei processi di gestione e controllo del sistema infrastrutturale e di trasporto, certificazione di tecnologie basate sul sistema SIL4 (Safety Integrity Level 4) e formazione del personale in tema sicurezza (safety).
Sono i pilastri del Memorandum of Understanding (MoU) siglato a New Delhi da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, alla presenza del Ministro delle Ferrovie indiano Suresh Prabhu di AK Mittal, Presidente di Indian Railways.
“Il Memorandum of Understanding che il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha firmato con Indian Railways rappresenta l’inizio di uno stretto rapporto di collaborazione tra due delle aziende ferroviarie più importanti al mondo”, sottolinea Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane. “Metteremo a disposizione tutto il know-how che abbiamo sviluppato con i grandi progetti infrastrutturali e tecnologici che hanno modernizzato l’Italia collegando le città più importanti del Paese, Roma e Milano, in sole 3 ore. Questo – conclude Renato Mazzoncini - è un altro, importante passo del processo di internazionalizzazione, uno dei pilastri del Piano Industriale 2017-2026, che il Gruppo FS Italiane sta portando avanti con grande determinazione”.
Alla presenza di Carlo Carganico, Amministratore Delegato di Italferr, società di ingegneria ferroviaria di FS Italiane, e di Rajeev Mehrotra, Presidente diRites, società governativa indiana operante nel settore ingegneristico, è stato firmato anche un Memorandum of Understanding (MoU) per la cooperazione sul mercato indiano e asiatico delle due società.
“Questo Memorandum of Understanding of Undestanding rappresenta una grande opportunità strategica per Italferr”, ha commentato Carlo Carganico, AD di Italferr. “Potremo così entrare nel portfolio di clienti di una delle più grandi società di consulenza ingegneristica al mondo e cogliere nuove opportunità di espansione del nostro business”.
Italferr, la società di ingegneria di FS Italiane che ha aperto un ufficio a New Delhi nel 2016, e Italcertifer, la società di certificazione ferroviaria di FS Italiane, sono già impegnati in 6 progetti in India. Dei quali il più rilevante è la progettazione e supervisione dei lavori per la costruzione dell’Anji Khad Bridge, ponte lungo 750 metri con una campata centrale di oltre 260, sospeso tra Katra e Reasi su una gola di 200 metri.
La delegazione italiana, in missione di una settimana a New Delhi e Calcutta, ha incontrato a New Delhi il 31 gennaio il Ministro delle Ferrovie indiano Suresh Prabhu, il Presidente di Indian Railways, AK Mittal oltre a Rajeev Mehrotra, Presidente di Rites, Rajiv Gauba, Segretario per lo Sviluppo Urbano e Mukund Sinha, OSD (Officer on Special Duty) di Metro Railways. Il primo febbraio ci sono stati incontri con V.K. Singh, Direttore Generale di National Capital Region Transport Corporation e Ramesh Abhishek, Segretario del Dipartimento di Politica Industriale e Promozione del Ministero del Commercio e dell’Industria. La permanenza nella capitale indiana della delegazione si è conclusa il 2 febbraio incontrando Amitabh Kant, CEO di Niti Aayog, l’Istituto Nazionale per la Trasformazione dell’India. La missione proseguirà a Calcutta il 3 febbraio con riunioni con importanti esponenti del Governo del West Bengal: Onkar Singh Meena, Segretario per lo Sviluppo Urbano, Amit Mitra, Ministro del Commercio e Industria, Alapan Bandopadhyay, Segretario del Dipartimento dei Trasporti. E si conclude con l’incontro con M.C. Chauhan, Presidente di Kolkata Metro Corporation.
Nel corso dei meeting si sono approfonditi i contenuti dei due Memorandum of Understanding (MoU).
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Ferrovie dello Stato Italiane ha firmato oggi un Facility Agreement, di tipo revolving e committed – ovvero una linea di credito rotativa con impegno irrevocabile delle banche - di ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di euro.
La facility è stata interamente sottoscritta da un pool di 6 primari istituti finanziari nazionali e internazionali, a seguito di una gara tra 16 istituti finanziari indetta nel mese di febbraio da FS.
Ankara, 8 Maggio 2018
per il biennio 2019-2020
richiesta unanime dell’Assemblea dell’Union Internationale des Chemins de fer riunitasi a Madrid
Roma, 23 giugno 2016
Circoleranno regolarmente le Frecce AV Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane indetto da alcune sigle sindacali autonome dalle ore 21.00 di stasera, giovedì 23, alle 21.00 di domani, venerdì 24 giugno. Lo sciopero non interesserà il Lazio, la Calabria e la Sicilia.
Sul fronte del trasporto regionale, Trenitalia sarà impegnata a offrire un adeguato livello di servizio anche al di fuori delle fasce orarie di maggiore frequentazione (6 – 9 e 18 - 21), durante le quali sono garantiti per legge, nei giorni feriali, i servizi minimi. Si prevede, infatti, l’effettuazione di ulteriori corse, in particolare sulle tratte ferroviarie a più elevata domanda di mobilità. Su alcune linee regionali potrà essere confermata per intero l’offerta ordinaria. Nel Lazio e in Calabria, dove il personale è escluso dallo sciopero, potranno tuttavia subire variazioni i treni locali provenienti o diretti in regioni limitrofe. Sarà regolare, per tutta la durata dello sciopero, il collegamento Leonardo Express tra la Capitale e l’aeroporto di Fiumicino
In ogni caso nel corso della protesta sindacale saranno effettuati tutti i treni elencati nella lista consultabile sull’orario ufficiale e sul sito di Trenitalia, nella sezione “In caso di sciopero”. Nella stessa pagina sono evidenziate le modifiche alla circolazione: alcuni treni a percorremza nazionale, Intercity e Frecciabianca, non rientranti tra quelli “garantiti”, potranno, infatti, essere cancellati per tutta la loro percorrenza o parzialmente, nella tratta iniziale o finale.
Informazioni anche nelle biglietterie e negli uffici di assistenza, nelle agenzie di viaggio e attraverso i media del Gruppo FS Italiane:FSNews.it, la radio web FSNews Radio e l’account Twitter @fsnews_it. Sul sito viaggiatreno.it sarà possibile rilevare la situazione in tempo reale della circolazione dei treni sull’intera rete nazionale.
Marco Mancini
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