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    Non sapendo se applicare o meno l’Iva turistica al 10% i Marina resort sono fermi e soprattutto la richiesta di contratti da parte dei clienti esteri, che notoriamente anticipa la stagione, è di fatto paralizzata.
    L’allarme è stato lanciato da UCINA che ha portato la questione all’attenzione del Governo in una serie di incontri che hanno consentito all’Associazione di analizzare le questioni in campo, sia da un punto di vista economico, sia tecnico-giuridico, al fine di sanare l’illegittimità parziale della norma sui Marina resort.
    Insieme ad Assomarinas ed Assonat è stato possibile rappresentare lo stato del mercato, che da un lato vede l’impossibilità di stipulare nuovi contratti, ma anche di rinnovare  quelli in scadenza. La situazione è resa ancor più paradossale per via delle tre Regioni – Friuli V.G., Emilia R. e Liguria – che hanno una normativa propria, che riconosce l’applicazione dell’Iva turistica al 10% agli ormeggi inferiori all’annualità.
    Nel frattempo anche la Campania si è attivata per procedere a legiferare, grazie all’azione dell’Associazione Nautica Regionale Campana, associata UCINA, e al supporto dell’Associazione nazionale, con un emendamento presentato alla Legge regionale di stabilità. Risulta che anche la Sardegna si stia attivando per fare altrettanto. La norma sul riconoscimento dei marina resort è stata varata nella Legge Sviluppo dell’agosto 2014, confermata con validità di un anno nella Legge di Stabilità 2015 e resa permanente nella Legge di Stabilità 2016. Vi si prevede che gli ormeggi stagionali sono equiparati alle strutture turistico ricettive all’aria aperta e questo comporta l’applicazione dell’Iva turistica al 10%.
    Il ricorso alla Corte Costituzionale della Regione Campania ha comportato una sentenza di parziale illegittimità della norma, laddove non contempli che il decreto attuativo che fissa i requisiti minimi delle strutture preveda l’intesa della Conferenza Stato-Regioni.

    Per maggiori informazioni:

    UCINA - Ufficio Stampa

    Antonio Vettese
    Tel +39 335 7366723
    vettese@ucina.net

    Laura Colombo
    Tel +39 010 5769812
    press@ucina.net

    INCONTRO POSITIVO CON IL MINISTRO CENTINAIO SU CANONI DEMANIALI E GARE BOLKENSTEIN PER I PORTI E ALTRI TEMI TURISTICI

    LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA

    UCINA (Unione nazionale cantieri ed industrie nautiche ed affini – Confindustria Nautica): L’Associazione di categoria che rappresenta l’industria nautica italiana insieme a ICE al Fort Lauderdale International Boat Show dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi

    Tredici le aziende italiane che partecipano alla collettiva UCINA ICE

    Saranno 13 le aziende italiane che esporranno nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che rappresenta l’industria nautica italiana, e ICE (Istituto Commercio Estero) alla prossima edizione del Fort Lauderdale International Boat Show in programma dal 29 ottobre al 2 novembre 2009.

    La partecipazione dell’industria nautica italiana conta circa 40 espositori in totale che prenderanno parte ad una tra le fiere più importanti del settore nautico a livello mondiale che quest’anno vede la celebrazione del cinquantesimo anniversario.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana ospita, in particolare, le seguenti aziende: F.lli Razeto e Casareto spa, Volpi Tecno Energia srl, Tecnicomar srl, Navisystem Marine Electronics srl, Gianneschi Pumps and Blowers srl, Procold srl, Indel Webasto Marine srl, Team Italia srl, Marine Sat srl, Ascom spa, Quick srl, La Spezia Euroinformazione Promozione e Sviluppo, Camera di Commercio della Spezia.

    Dopo il Salone Nautico Internazionale di Genova, che si è chiuso lo scorso 11 ottobre e che ha premiato quegli operatori che hanno creduto ed investito a Genova dimostrando coraggio imprenditoriale ed una visione di prospettiva – ha affermato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -, ci auguriamo che il Salone Nautico di Fort Lauderdale rappresenti una conferma della ripresa dell’industria nautica”.

    Il mercato statunitense è la seconda destinazione principale delle esportazioni dell’industria nautica italiana dopo i Paesi della UE. La nautica made in Italy nel 2008 si è confermata buona esportatrice di imbarcazioni per la nautica da diporto, vendendo all’estero il 55% del valore della produzione, di cui poco più della metà verso i paesi UE.

    L’intenso e articolato programma di attività all’estero che UCINA ogni anno sviluppa è coordinato con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE e prevede, oltre alla partecipazione a saloni esteri, missioni di operatori in nuovi mercati, azioni specifiche per il comparto cantieristico e per la formazione.

    In particolare, da gennaio 2009, l’industria nautica italiana è stata presente ai saloni di Düsseldorf, Miami, Mumbai, Dubai, Mosca, Shanghai, al Salone di Korea e al Festival de la Plaisance di Cannes.

    Nell’ambito del programma estero di UCINA, molto rilevante è stata la partecipazione dell’Associazione al Miami International Boat Show a febbraio 2009, uno dei più grandi saloni nautici al mondo, in occasione del quale si è tenuta la visita, programmata da UCINA e ICE, del vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, On. Adolfo Urso, alle aziende presenti alla manifestazione. Il ruolo svolto dalla nautica italiana nel panorama mondiale è confermato dal gemellaggio tra UCINA e Show Management, organizzatore del Salone Nautico

    di Fort Lauderdale e Miami, che è stato annunciato in tale sede.

    UCINA ha preso parte, inoltre, alla cerimonia inaugurale del China International Boat Show di Shanghai, occasione in cui l’Associazione si è candidata quale advisor dell’Associazione Nautica cinese in vista del prossimo Expo 2010.

    L’industria nautica italiana è stata inoltre presente per il secondo anno consecutivo al Korea International Boat Show, che si è tenuto a Jeongok Marina, Hwaseong City, nella Provincia di Gyeonggi dal 3 al 7 giugno scorsi.

    A livello europeo UCINA fa parte del Consiglio Federale di ELMIF (European Leisure Marine Industries Federation), Associazione creata per rappresentare il comparto europeo di nautica da diporto a Bruxelles, di cui ha assunto la vice presidenza, insieme alla Federazione francese, lo scorso settembre. ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 Paesi facenti parte dell’Unione Europea e del mercato Unico, riunisce i già esistenti EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group) e ECNI (European Confederation of Nautical Industries).

    Dopo il Fort Lauderdale International Boat Show, l’industria nautica italiana sarà presente al METS di Amsterdam (dal 17al 19 novembre 2009) con una collettiva di 120 aziende italiane, rappresentando il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone.

    UCINA
    Area Promozione - Promotion Dept.
    Mrs. Chiara Castellari

    Piazzale Kennedy 1
    I - 16129 GENOVA
    I TALY

    Tel. + 39 010 5769812
    Fax + 39 010 5531104
    e-mail promotion@ucina.net

    visitate il nostro sito www.ucina.net
    visit our website www.ucina.net

     

    UCINA (Unione nazionale cantieri ed industrie nautiche ed affini – Confindustria Nautica): L’Associazione di categoria che rappresenta l’industria nautica italiana insieme a ICE al Fort Lauderdale International Boat Show dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi

    Tredici le aziende italiane che partecipano alla collettiva UCINA ICE

    Saranno 13 le aziende italiane che esporranno nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che rappresenta l’industria nautica italiana, e ICE (Istituto Commercio Estero) alla prossima edizione del Fort Lauderdale International Boat Show in programma dal 29 ottobre al 2 novembre 2009.

    La partecipazione dell’industria nautica italiana conta circa 40 espositori in totale che prenderanno parte ad una tra le fiere più importanti del settore nautico a livello mondiale che quest’anno vede la celebrazione del cinquantesimo anniversario.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana ospita, in particolare, le seguenti aziende: F.lli Razeto e Casareto spa, Volpi Tecno Energia srl, Tecnicomar srl, Navisystem Marine Electronics srl, Gianneschi Pumps and Blowers srl, Procold srl, Indel Webasto Marine srl, Team Italia srl, Marine Sat srl, Ascom spa, Quick srl, La Spezia Euroinformazione Promozione e Sviluppo, Camera di Commercio della Spezia.

    Dopo il Salone Nautico Internazionale di Genova, che si è chiuso lo scorso 11 ottobre e che ha premiato quegli operatori che hanno creduto ed investito a Genova dimostrando coraggio imprenditoriale ed una visione di prospettiva – ha affermato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -, ci auguriamo che il Salone Nautico di Fort Lauderdale rappresenti una conferma della ripresa dell’industria nautica”.

    Il mercato statunitense è la seconda destinazione principale delle esportazioni dell’industria nautica italiana dopo i Paesi della UE. La nautica made in Italy nel 2008 si è confermata buona esportatrice di imbarcazioni per la nautica da diporto, vendendo all’estero il 55% del valore della produzione, di cui poco più della metà verso i paesi UE.

    L’intenso e articolato programma di attività all’estero che UCINA ogni anno sviluppa è coordinato con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE e prevede, oltre alla partecipazione a saloni esteri, missioni di operatori in nuovi mercati, azioni specifiche per il comparto cantieristico e per la formazione.

    In particolare, da gennaio 2009, l’industria nautica italiana è stata presente ai saloni di Düsseldorf, Miami, Mumbai, Dubai, Mosca, Shanghai, al Salone di Korea e al Festival de la Plaisance di Cannes.

    Nell’ambito del programma estero di UCINA, molto rilevante è stata la partecipazione dell’Associazione al Miami International Boat Show a febbraio 2009, uno dei più grandi saloni nautici al mondo, in occasione del quale si è tenuta la visita, programmata da UCINA e ICE, del vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, On. Adolfo Urso, alle aziende presenti alla manifestazione. Il ruolo svolto dalla nautica italiana nel panorama mondiale è confermato dal gemellaggio tra UCINA e Show Management, organizzatore del Salone Nautico

    di Fort Lauderdale e Miami, che è stato annunciato in tale sede.

    UCINA ha preso parte, inoltre, alla cerimonia inaugurale del China International Boat Show di Shanghai, occasione in cui l’Associazione si è candidata quale advisor dell’Associazione Nautica cinese in vista del prossimo Expo 2010.

    L’industria nautica italiana è stata inoltre presente per il secondo anno consecutivo al Korea International Boat Show, che si è tenuto a Jeongok Marina, Hwaseong City, nella Provincia di Gyeonggi dal 3 al 7 giugno scorsi.

    A livello europeo UCINA fa parte del Consiglio Federale di ELMIF (European Leisure Marine Industries Federation), Associazione creata per rappresentare il comparto europeo di nautica da diporto a Bruxelles, di cui ha assunto la vice presidenza, insieme alla Federazione francese, lo scorso settembre. ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 Paesi facenti parte dell’Unione Europea e del mercato Unico, riunisce i già esistenti EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group) e ECNI (European Confederation of Nautical Industries).

    Dopo il Fort Lauderdale International Boat Show, l’industria nautica italiana sarà presente al METS di Amsterdam (dal 17al 19 novembre 2009) con una collettiva di 120 aziende italiane, rappresentando il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone.

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    UCINA parteciperà alla 44° edizione del Boot di Düsseldorf, in programma dal 19 al 27 gennaio.

    Al Boot Düsseldorf, che conta complessivamente 1600 espositori, parteciperanno 80 aziende italiane a conferma dell’importanza che l’export riveste per il comparto nautico nazionale, in un momento di forte sofferenza per il mercato interno.  
    Con l’obiettivo di continuare a presidiare i mercati di punta per il settore e sostenere il prestigio internazionale del Salone Nautico di Genova, UCINA  avrà un ruolo attivo all’interno degli incontri e dei convegni in programma durante la manifestazione organizzati da ICOMIA - International Council of Marine Industry Associations – ed EBI - European Boating Industry – enti associativi internazionali all’interno dei quali UCINA siede negli Organi Direttivi.

    In particolare, l’Associazione parteciperà al Convegno EBI “Preparing the future of boating“ (23 gennaio), ai Comitati Tecnici di ICOMIA (21/23 gennaio) e al Comitato METS Marine Equipment Trade Show ( 22 gennaio).

    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)

    E’ stata presentata il 29 marzo, presso la Deloitte GreenHouse di Milano, la ricerca “Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy” realizzata da Deloitte per La Fondazione Costruiamo Il Futuro, con il supporto di UCINA Confindustria Nautica, FederlegnoArredo e ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori.

    Ucina presenta oggi alla Convention Ucina - Satec il seminario “End of Life Boats: la dismissione sostenibile di unità nautiche e stampi”.

    Sulla base dei risultati dello studio di fattibilità commissionato da UCINA sulla dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita, oggi si tiene, in occasione della convention Satec, un seminario che vede coinvolti ricercatori, rappresentanti della filiera del riciclo dei rifiuti e professionisti del ramo finanziario e assicurativo, dal titolo “End of life boats”.

    Per molto tempo il quantitativo numerico delle unità nautiche da diporto fuori uso non è mai stato tale da far sì che il trattamento “a fine vita” di tali prodotti fosse ritenuto rilevante dal punto di vista ambientale o interessante dal punto di vista industriale per quanto riguarda le possibilità di recupero/valorizzazione dei materiali di risulta.

    Dopo 50 anni di produzione di unità nautiche in FRP (Fiber Reinforced Plastic) il numero di quelle divenute obsolete e/o fuori uso è cresciuto.

    Le normative sulla gestione dei rifiuti ai quali tali prodotti giunti a fine ciclo sono assimilabili, rende necessario affrontare con determinazione il tema di come trattare in modo ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile il ciclo di vita dei prodotti della nautica.

    UCINA - Confindustria nautica - che rappresenta circa 450 imprese, considera oggi prioritario un intervento volto a sistematizzare ed industrializzare il processo di dismissione così come il successivo riciclo delle unità e degli stampi giunti a fine vita, realizzando un accurato piano sistemico che potrà basarsi anche sulla logistica di ritorno.

    La realizzazione di un sistema organico di trattamento, compatibile con le varie esigenze, permetterà di raggiungere l’obiettivo della valorizzazione dei materiali da esso risultanti e permetterà di abbattere i suoi costi da tutti i punti di vista. L’attenzione ambientale rispetto all’intero ciclo di vita del prodotto può divenire un nuovo elemento competitivo del prodotto italiano.

    Allo stato odierno delle conoscenze e anche in funzione della possibilità di affrontare la problematica sinergicamente con altri settori industriali, la tecnologia WSMC (Waste Sheet Moulding Compound), sperimentata e brevettata da alcuni ricercatori all’interno dell’ICTP/CNR di Pozzuoli, appare essere quella che più delle altre possa dare rapidi e soddisfacenti risultati.

    Tale processo si fonda sul riutilizzo di prodotti di scarto di vario genere che, attraverso una trasformazione fisico-chimica, permetteranno di realizzare dei tecnocompositi. Il riciclo si basa sulla fluidificazione degli imballaggi in polistirolo attualmente difficilmente riciclabili (solo in Italia ogni anno ne vengono prodotti per 60.000 tonnellate). All’interno della massa fluida può essere inserita la sabbia ricavata dalla trasformazione degli elementi in vetroresina. Il materiale che si otterrà servirà a realizzare nuovi prodotti ad alta resistenza (pavimenti, piani per le cucine e addirittura parti strutturali da impiegare nell’industria automobilistica o aereonautica).

    Contact:

    Barabino & Partners | 02/72.02.35.35 | Danila Sabella (d.sabella@barabino.it) - Giulia Faravelli (g.faravelli@barabino.it)

    UCINA - Area Promozione | 010.576.98.12 | Chiara Castellari (promotion@ucina.net)

     

     

    Ucina presenta oggi alla Convention Ucina - Satec il seminario “End of Life Boats: la dismissione sostenibile di unità nautiche e stampi”.

    Sulla base dei risultati dello studio di fattibilità commissionato da UCINA sulla dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita, oggi si tiene, in occasione della convention Satec, un seminario che vede coinvolti ricercatori, rappresentanti della filiera del riciclo dei rifiuti e professionisti del ramo finanziario e assicurativo, dal titolo “End of life boats”.

    Per molto tempo il quantitativo numerico delle unità nautiche da diporto fuori uso non è mai stato tale da far sì che il trattamento “a fine vita” di tali prodotti fosse ritenuto rilevante dal punto di vista ambientale o interessante dal punto di vista industriale per quanto riguarda le possibilità di recupero/valorizzazione dei materiali di risulta.

    Dopo 50 anni di produzione di unità nautiche in FRP (Fiber Reinforced Plastic) il numero di quelle divenute obsolete e/o fuori uso è cresciuto.

    Le normative sulla gestione dei rifiuti ai quali tali prodotti giunti a fine ciclo sono assimilabili, rende necessario affrontare con determinazione il tema di come trattare in modo ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile il ciclo di vita dei prodotti della nautica.

    UCINA - Confindustria nautica - che rappresenta circa 450 imprese, considera oggi prioritario un intervento volto a sistematizzare ed industrializzare il processo di dismissione così come il successivo riciclo delle unità e degli stampi giunti a fine vita, realizzando un accurato piano sistemico che potrà basarsi anche sulla logistica di ritorno.

    La realizzazione di un sistema organico di trattamento, compatibile con le varie esigenze, permetterà di raggiungere l’obiettivo della valorizzazione dei materiali da esso risultanti e permetterà di abbattere i suoi costi da tutti i punti di vista. L’attenzione ambientale rispetto all’intero ciclo di vita del prodotto può divenire un nuovo elemento competitivo del prodotto italiano.

    Allo stato odierno delle conoscenze e anche in funzione della possibilità di affrontare la problematica sinergicamente con altri settori industriali, la tecnologia WSMC (Waste Sheet Moulding Compound), sperimentata e brevettata da alcuni ricercatori all’interno dell’ICTP/CNR di Pozzuoli, appare essere quella che più delle altre possa dare rapidi e soddisfacenti risultati.

    Tale processo si fonda sul riutilizzo di prodotti di scarto di vario genere che, attraverso una trasformazione fisico-chimica, permetteranno di realizzare dei tecnocompositi. Il riciclo si basa sulla fluidificazione degli imballaggi in polistirolo attualmente difficilmente riciclabili (solo in Italia ogni anno ne vengono prodotti per 60.000 tonnellate). All’interno della massa fluida può essere inserita la sabbia ricavata dalla trasformazione degli elementi in vetroresina. Il materiale che si otterrà servirà a realizzare nuovi prodotti ad alta resistenza (pavimenti, piani per le cucine e addirittura parti strutturali da impiegare nell’industria automobilistica o aereonautica).

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    Il 16 maggio Ucina ha presentato alla stampa, alla presenza del Sindaco Marco Bucci, del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e del Presidente di Camera di Commercio Paolo Odone, la 58a edizione del Salone Nautico di Genova in programma dal 20 al 25 settembre.

    Il 2 ottobre l'Ufficio Studi di UCINA, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, e Banca Monte dei Paschi di Siena, ha presentato, nel corso del Salone Nautico di Genova, "I numeri della nautica" e "Navi e imbarcazioni: i principali distretti industriali italiani".

    Nello studio "La Nautica in Cifre, analisi del mercato per l'anno 2010", sono stati evidenziati i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione, mentre il rapporto elaborato dall'Area Research e Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso in esame 5 distretti, analizzandone il contributo sull'export e sulla produzione globale, nonché i principali indicatori di performance. Dalle ricerche si evince che l'export rappresenta la forza trainante rispetto ad un mercato domestico che soffre di una notevole carenza di domanda. Secondo i dati de "La Nautica in cifre", l'export ha rappresentato nel 2010 il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale, rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Nella ricerca BMPS, per i 5 distretti analizzati (Fano, Viareggio, Venezia, La Spezia e il polo Trieste/Gorizia) si registrano cifre analoghe in virtù di una propensione all'export che, nel periodo di osservazione (2005 – 2010), è andata progressivamente crescendo. La produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 agli 1,16 miliardi del 2010. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Questa tendenza è ancor più accentuata se si analizza il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero nel 2010 è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. In termini globali, nel 2010 la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi).

    La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata dell'11%.

    Secondo lo studio della Banca Monte dei Paschi di Siena, i cinque distretti esaminati (Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia) rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale ma oltre i due terzi delle sue esportazioni, in virtù di una più accentuata propensione all'export.

    Confrontando il contributo relativo di ciascun distretto al dato aggregato (somma dei cinque distretti), il polo regionale del Friuli detiene, nel 2010, le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% e 24%) e La Spezia (19% e 16%), mentre il peso relativo di Fano e Venezia è nettamente più contenuto.

    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)


    Il 2 ottobre l'Ufficio Studi di UCINA, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, e Banca Monte dei Paschi di Siena, ha presentato, nel corso del Salone Nautico di Genova, "I numeri della nautica" e "Navi e imbarcazioni: i principali distretti industriali italiani".

    Nello studio "La Nautica in Cifre, analisi del mercato per l'anno 2010", sono stati evidenziati i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione, mentre il rapporto elaborato dall'Area Research e Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso in esame 5 distretti, analizzandone il contributo sull'export e sulla produzione globale, nonché i principali indicatori di performance. Dalle ricerche si evince che l'export rappresenta la forza trainante rispetto ad un mercato domestico che soffre di una notevole carenza di domanda. Secondo i dati de "La Nautica in cifre", l'export ha rappresentato nel 2010 il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale, rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Nella ricerca BMPS, per i 5 distretti analizzati (Fano, Viareggio, Venezia, La Spezia e il polo Trieste/Gorizia) si registrano cifre analoghe in virtù di una propensione all'export che, nel periodo di osservazione (2005 – 2010), è andata progressivamente crescendo. La produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 agli 1,16 miliardi del 2010. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Questa tendenza è ancor più accentuata se si analizza il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero nel 2010 è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. In termini globali, nel 2010 la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi).

    La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata dell'11%.

    Secondo lo studio della Banca Monte dei Paschi di Siena, i cinque distretti esaminati (Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia) rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale ma oltre i due terzi delle sue esportazioni, in virtù di una più accentuata propensione all'export.

    Confrontando il contributo relativo di ciascun distretto al dato aggregato (somma dei cinque distretti), il polo regionale del Friuli detiene, nel 2010, le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% e 24%) e La Spezia (19% e 16%), mentre il peso relativo di Fano e Venezia è nettamente più contenuto.

    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)


    II 6 dicembre, nell’ambito dell’incontro “Turismo internazionale e le prospettive per l’Italia”, organizzato da Federturismo Confindustria, UCINA ha potuto avere un confronto con il Ministro dell’Agricoltura e del turismo, Marco Centinaio.

    Sono stati affrontati sia il tema dell’esclusione delle concessioni-contratto della portualità turistica dall'applicazione della Direttiva Servizi (2006/123/CE), nota come “Bolkestein”, pur mantenendo le forme di una evidenza pubblica, sia quello del superamento del decennale contenzioso sui canoni dei porti turistici.

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento per l'attuazione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto. Lo ha reso noto Ucina Confindustria nautica, che ha espresso soddisfazione. "E' un risultato importante – ha commentato il Vicepresidente Maurizio Balducci- che porterà un taglio netto alla burocrazia, alla duplicazione dei controlli in mare e offrirà agli istituti finanziari e al mercato della nautica una certezza fondamentale. Adesso attendiamo le regole operative e confidiamo che il Governo accolga i nostri suggerimenti".

    In tema di riduzione della spesa pubblica e per la ricerca di una maggior efficienza, UCINA Confindustria Nautica sostiene il progetto di legge per l’unificazione dei Corpi di Polizia che operano in mare con la creazione di un unico corpo indipendente, la Guardia Costiera. 

    Secondo il presidente di UCINA, Massimo Perotti, “i vantaggi in termini economici di questo progetto di legge sono piuttosto evidenti, così come le potenzialità di coordinamento operativo. In un momento di spending review e con la necessità di risparmiare risorse ma anche di rendere più efficace la loro operatività la sua approvazione appare necessaria”.

    E’ almeno un ventennio che ciclicamente un progetto di legge per unificare i corpi di polizia che operano in mare viene presentato alle Camere e fermato per i più diversi motivi. Come sa bene ogni diportista in mare agiscono, con finalità che spesso si sovrappongono, oltre alla Guardia Costiera anche Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, enti locali, anche la Polizia Penitenziaria. 

    ABS: EMANATO IL DECRETO CHE RICONOSCE AMERICAN BUREAU OF SHIPPING COME ENTE TECNICO DELL’ AMMINISTRAZIONE ITALIANA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE UNITA’ NON SOLAS

    UCINA: UN ULTERIORE TASSELLO NELLA PROMOZIONE DELLE FILIERE DOPO LE SEMPLIFICAZIONI OTTENUTE DA UCINA CON LA RIFORMA DEL CODICE

    (European Leisure Marine Industries Federation), la nuova federazione che rappresenta a Bruxelles l'industria nautica da diporto europea

    La Presidenza va all'Olanda, mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Italia e Francia.

    Mercoledì 9 settembre a Cannes si è riunito il Consiglio federale di ELMIF, formato da 9 membri, che ha votato i nuovi vertici della nuova organizzazione europea: la nomina di Presidente è andata all'olandese Fritz Conijn (HISWA), mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Lorenzo Selva (UCINA) per l'Italia e Yves Lyon Caen (FIN) per la Francia.

    I nuovi vertici rispecchiano perfettamente la volontà che è stata alla base della creazione di ELMIF: nata per assicurare un'unica e sola voce all'industria nautica da diporto europea a Bruxelles, la nuova federazione ha raggiunto l'obiettivo di costituirsi come organismo comune che riunisce tutte le associazioni nautiche europee garantendo così una rappresentanza più forte e coesa.

    Le due anime rappresentate da EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group), già presieduta dall'Italia, e da ECNI (European Confederation of Nautical Industries), già presieduta dalla Francia, vengono rispecchiate nelle due nuove Vice Presidenze di Lorenzo Selva e Yves Lyon Caen, consentendo così di non disperdere il know-how già acquisito e di garantire una forte rappresentanza delle due maggiori industrie nautiche europee.

    La Presidenza olandese garantirà così una voce neutrale e di aggregazione nell'obiettivo comune di essere fortemente rappresentativi in Europa e nel mondo.

    ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 associazioni europee del comparto, è stata fondata in concomitanza con il congresso annuale di ICOMIA, il 5 giugno scorso, a Lisbona. Prossimo importante appuntamento sarà in occasione del METS di Amsterdam (17-19 novembre 2009) dove la nuova federazione dovrà approvare il business plan - le linee strategiche per i rapporti con le istituzioni europee sono già state approvate - e le nuove direttive da mettere in atto.


    Nota a margine:

    I 13 membri fondatori di ELMIF:

    ANEN (Spagna)
    APICAN (Portogallo)
    APL (Cecoslovacchia)
    BMF (Gran Bretagna)
    BVWW (Germania)
    DANBOAT (Danimarca)
    FINNBOAT (Finlandia)
    FIN (Francia)
    HISWA (Olanda)
    NAUTIBEL  (Belgio)
    NORBOAT (Norvegia)
    POLSKA IZBA (Polonia)
    SWEBOAT (Svezia)
    UCINA (Italia)

    I 9 membri del Consiglio di ELMIF:

    Jon Eads - MDL Marinas LTD (BMF)
    Robert Marx -Friedrich Marx GmbH & Co.KG (BVWW)
    Yves Lyon Caen - Beneteau Group (FIN)
    Jouko Huju
    - Finnish Marine Industries Federation (FINNBOAT)
    Fritz G.M. Conijn - Conyplex BV, Medemblik (HISWA)
    Eddy Coenen - Navi-Class (NAUTIBEL)
    Knut Heiberg-Andersen - Windy Boats (NORBOAT)
    Mats Eriksson - SWEBOAT
    Lorenzo Selva
    - Selva Marine S.P.A. (UCINA)


    Genova, 14 settembre 2009

    UCINA
    Area Promozione
    Chiara Castellari
    Tel. 0105769812
    Fax. 0105531104
    e-mail: promotion@ucina.net

    (European Leisure Marine Industries Federation), la nuova federazione che rappresenta a Bruxelles l'industria nautica da diporto europea

    La Presidenza va all'Olanda, mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Italia e Francia.

    Mercoledì 9 settembre a Cannes si è riunito il Consiglio federale di ELMIF, formato da 9 membri, che ha votato i nuovi vertici della nuova organizzazione europea: la nomina di Presidente è andata all'olandese Fritz Conijn (HISWA), mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Lorenzo Selva (UCINA) per l'Italia e Yves Lyon Caen (FIN) per la Francia.

    I nuovi vertici rispecchiano perfettamente la volontà che è stata alla base della creazione di ELMIF: nata per assicurare un'unica e sola voce all'industria nautica da diporto europea a Bruxelles, la nuova federazione ha raggiunto l'obiettivo di costituirsi come organismo comune che riunisce tutte le associazioni nautiche europee garantendo così una rappresentanza più forte e coesa.

    Le due anime rappresentate da EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group), già presieduta dall'Italia, e da ECNI (European Confederation of Nautical Industries), già presieduta dalla Francia, vengono rispecchiate nelle due nuove Vice Presidenze di Lorenzo Selva e Yves Lyon Caen, consentendo così di non disperdere il know-how già acquisito e di garantire una forte rappresentanza delle due maggiori industrie nautiche europee.

    La Presidenza olandese garantirà così una voce neutrale e di aggregazione nell'obiettivo comune di essere fortemente rappresentativi in Europa e nel mondo.

    ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 associazioni europee del comparto, è stata fondata in concomitanza con il congresso annuale di ICOMIA, il 5 giugno scorso, a Lisbona. Prossimo importante appuntamento sarà in occasione del METS di Amsterdam (17-19 novembre 2009) dove la nuova federazione dovrà approvare il business plan - le linee strategiche per i rapporti con le istituzioni europee sono già state approvate - e le nuove direttive da mettere in atto.


    Nota a margine:

    I 13 membri fondatori di ELMIF:

    ANEN (Spagna)
    APICAN (Portogallo)
    APL (Cecoslovacchia)
    BMF (Gran Bretagna)
    BVWW (Germania)
    DANBOAT (Danimarca)
    FINNBOAT (Finlandia)
    FIN (Francia)
    HISWA (Olanda)
    NAUTIBEL  (Belgio)
    NORBOAT (Norvegia)
    POLSKA IZBA (Polonia)
    SWEBOAT (Svezia)
    UCINA (Italia)

    I 9 membri del Consiglio di ELMIF:

    Jon Eads - MDL Marinas LTD (BMF)
    Robert Marx -Friedrich Marx GmbH & Co.KG (BVWW)
    Yves Lyon Caen - Beneteau Group (FIN)
    Jouko Huju
    - Finnish Marine Industries Federation (FINNBOAT)
    Fritz G.M. Conijn - Conyplex BV, Medemblik (HISWA)
    Eddy Coenen - Navi-Class (NAUTIBEL)
    Knut Heiberg-Andersen - Windy Boats (NORBOAT)
    Mats Eriksson - SWEBOAT
    Lorenzo Selva
    - Selva Marine S.P.A. (UCINA)


    Genova, 14 settembre 2009

    UCINA
    Area Promozione
    Chiara Castellari
    Tel. 0105769812
    Fax. 0105531104
    e-mail: promotion@ucina.net

    La Conferenza Stato-Regioni, su richiesta delle Regioni, ha deciso di rinviare al 9 giugno la discussione sull’approvazione del nuovo decreto attuativo dei Marina resort.
    Considerato l’inizio della stagione estiva, hanno sottolineato Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Roberto Perocchio, Presidente Assomarinas, e Luciano Serra, Presidente Assonat , tale rinvio appare assurdo perché  rischia, ancora una volta, di danneggiare fortemente le aziende e i lavoratori della filiera della nautica e di inficiare il lavoro fatto in questi ultimi anni per riportare in Italia almeno parte delle 40.000 barche fuggite in seguito alle politiche dell’Esecutivo Monti.
    Il decreto attuativo (Ministero dei Trasporti) aveva accolto, con quasi 15 anni di ritardo, una precisa richiesta del settore di applicare l’Iva del turismo ai Marina resort, perché nella portualità mediterranea, tesa a richiamare le ricche correnti del turismo nautico, si applicano quasi ovunque tariffe di ormeggio in transito più convenienti.
    La Corte Costituzionale, su ricorso della regione Campania, aveva in seguito dichiarato illegittimo il decreto attuativo che fissa i criteri minimi dei Marina resort, nella misura in cui non era previsto anche il parere delle Regioni.
    Trattandosi di una sentenza “additiva”, come ha ricordato recentemente l’Agenzia dell’Entrate (Circolare n. 20/E del 18/05/2016),  incide sulla legge senza annullarla, trasformandola aggiungendo alla norma un’ulteriore previsione che, in osservanza della Costituzione, avrebbe dovuto necessariamente essere prevista sin dalla sua origine.
    Per rendere nuovamente operativa l’applicazione dell’IVA turistica al 10% anche agli ormeggi a breve (inferiori all’annualità) è necessaria la nuova approvazione del decreto attuativo dalla Conferenza Stato Regioni.

    (Per maggiori informazioni: www.marinas.it; www.ucina.net

    Si è tenuta a Roma, presso Villa Miani, la serata conclusiva del Velista dell’Anno, la manifestazione organizzata da Acciari Consulting e giunta alla XII edizione.
    Quest’anno per i candidati c’è stata un’indicazione popolare e la votazione di una giuria d’eccezione che ha visto coinvolti il Presidente della Federazione Italiana Vela, Carlo Croce, la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, il Vice Segretario Generale del CONI e responsabile della preparazione olimpica, Carlo Mornati, il Presidente di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, e Alberto Acciari ideatore e segretario del Premio.
    Il premio Velista dell'Anno è stato assegnato a Giulia Conti e Francesca Clapcich per gli straordinari risultati ottenuti nel 2015, con una storica "tripletta" che le ha viste conquistare il titolo italiano, europeo e mondiale nella classe Olimpica acrobatica 49er FX.
    Il TP52 Enfant Terrible di Alberto Rossi è la Barca dell'Anno. “Un premio per una stagione da protagonista coronato dalla vittoria al Campionato del Mondo ORC 2015 a Barcellona” - ha commentato Carla Demaria, Presidente di UCINA, consegnandogli il trofeo – “ma è anche un premio al suo team capace di eccezionali risultati che da cinque anni lo proietta al vertice delle classifiche mondiali”.
    Roberto Tomasini Grinover è stato proclamato Armatore - Timoniere dell'Anno in virtù dei risultati ottenuti con il suo Maxi 72 Robertissima III. Il premio Circolo dell’Anno è andato al Barcola Grignano.
     
    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)

    Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo

    UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”

    Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione”  del comparto

    Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno  un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a  Rapallo  proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

    Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

    Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

    Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo  una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa  e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività  dei canoni demaniali -  posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile  asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

    Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo  dell’utenza che mai prima ad oggi  si era dimostrato così diffuso e profondo  a livello europeo. 
    Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione  – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile  vanto del Made in Italy nel mondo”.

    L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio  ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici  del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere  attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

    (Per maggiori informazioni: info@marinas.it)

    Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo

    UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”

    Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione”  del comparto

    Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno  un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a  Rapallo  proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

    Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

    Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

    Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo  una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa  e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività  dei canoni demaniali -  posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile  asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

    Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo  dell’utenza che mai prima ad oggi  si era dimostrato così diffuso e profondo  a livello europeo. 
    Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione  – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile  vanto del Made in Italy nel mondo”.

    L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio  ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici  del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere  attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

    (Per maggiori informazioni: info@marinas.it)

    Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo

    UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”

    Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione”  del comparto

    Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno  un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a  Rapallo  proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

    Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

    Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

    Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo  una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa  e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività  dei canoni demaniali -  posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile  asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

    Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo  dell’utenza che mai prima ad oggi  si era dimostrato così diffuso e profondo  a livello europeo. 
    Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione  – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile  vanto del Made in Italy nel mondo”.

    L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio  ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici  del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere  attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

    (Per maggiori informazioni: info@marinas.it)

    Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo

    UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”

    Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione”  del comparto

    Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno  un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a  Rapallo  proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

    Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

    Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

    Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo  una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa  e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività  dei canoni demaniali -  posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile  asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

    Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo  dell’utenza che mai prima ad oggi  si era dimostrato così diffuso e profondo  a livello europeo. 
    Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione  – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile  vanto del Made in Italy nel mondo”.

    L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio  ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici  del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere  attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

    (Per maggiori informazioni: info@marinas.it)

    Parte una campagna TV per sostenere l’industria nautica italiana

    Se ad un bimbo bastano un foglio di carta e pochi gesti per realizzare una barchetta, astrarsi dalla realtà e vivere un’avventura piena di emozioni, da grande sarà l’esperienza reale dell’andar per mare a regalargli quello stesso senso di emozione e libertà che null’altro sa dare.

    E’ questo il messaggio, sintetizzato nel claim “Allarga i tuoi orizzonti. Scegli la barca!”, che UCINA, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta la nautica italiana, propone in un nuovo spot televisivo ideato per sostenere il settore e promuovere la barca.

    Programmato per due settimane (a partire dal 29 marzo) sulla TV commerciale e successivamente sulla televisione satellitare di settore, lo spot è una testimonianza dello spirito con il quale l’Associazione di categoria sta affrontando il momento congiunturale.

    “Uno sforzo grande per la nostra Associazione che ha scelto un messaggio positivo, fortemente emozionale, per continuare ad investire nella promozione e valorizzare così l’eccellenza dell’industria nautica che, pur nel contesto attuale, ha confermato di avere le risorse per guardare oltre” - ha commentato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni. “Questa campagna televisiva si inserisce in un importante piano di comunicazione che UCINA sta portando avanti e che vuole essere un concreto segnale dell’impegno dell’Associazione nel reagire all’attuale congiuntura economica.”

    L’attività di comunicazione di UCINA verso il mercato si completa con la campagna Navigar m’è dolce, un progetto di diffusione della nautica per tutti che da cinque anni permette a chiunque lo desideri  di provare l’emozione di andare in barca attraverso un calendario di eventi programmati sul territorio italiano: Roma, Venezia, Peschiera del Garda e, ultima tappa, il 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, questi gli appuntamenti organizzati da UCINA nel 2009. Ma il calendario – consultabile sul sito www.navigarmedolce.it - conta oltre 100 momenti realizzati in partnership con le Federazioni sportive e la Lega Navale Italiana e i soci.

    La promozione e la diffusione della nautica sul territorio sono tra gli obiettivi principali di UCINA che ogni anno organizza – con Fiera di Genova – il Salone Nautico Internazionale, la prima manifestazione nautica al mondo, la cui 49° edizione si svolgerà a Genova dal 3 all’11 ottobre 2009.

    Link per visionare spot: http://www.ucina.net/files/ucina_spot_09.aspx

    Per informazioni:
    Fede Gardella 335/8308666
    Chiara Castellari 010/5769812

    Genova, 30 marzo 2009
    Parte una campagna TV per sostenere l’industria nautica italiana

    Se ad un bimbo bastano un foglio di carta e pochi gesti per realizzare una barchetta, astrarsi dalla realtà e vivere un’avventura piena di emozioni, da grande sarà l’esperienza reale dell’andar per mare a regalargli quello stesso senso di emozione e libertà che null’altro sa dare.

    E’ questo il messaggio, sintetizzato nel claim “Allarga i tuoi orizzonti. Scegli la barca!”, che UCINA, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta la nautica italiana, propone in un nuovo spot televisivo ideato per sostenere il settore e promuovere la barca.

    Programmato per due settimane (a partire dal 29 marzo) sulla TV commerciale e successivamente sulla televisione satellitare di settore, lo spot è una testimonianza dello spirito con il quale l’Associazione di categoria sta affrontando il momento congiunturale.

    “Uno sforzo grande per la nostra Associazione che ha scelto un messaggio positivo, fortemente emozionale, per continuare ad investire nella promozione e valorizzare così l’eccellenza dell’industria nautica che, pur nel contesto attuale, ha confermato di avere le risorse per guardare oltre” - ha commentato il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni. “Questa campagna televisiva si inserisce in un importante piano di comunicazione che UCINA sta portando avanti e che vuole essere un concreto segnale dell’impegno dell’Associazione nel reagire all’attuale congiuntura economica.”

    L’attività di comunicazione di UCINA verso il mercato si completa con la campagna Navigar m’è dolce, un progetto di diffusione della nautica per tutti che da cinque anni permette a chiunque lo desideri  di provare l’emozione di andare in barca attraverso un calendario di eventi programmati sul territorio italiano: Roma, Venezia, Peschiera del Garda e, ultima tappa, il 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, questi gli appuntamenti organizzati da UCINA nel 2009. Ma il calendario – consultabile sul sito www.navigarmedolce.it - conta oltre 100 momenti realizzati in partnership con le Federazioni sportive e la Lega Navale Italiana e i soci.

    La promozione e la diffusione della nautica sul territorio sono tra gli obiettivi principali di UCINA che ogni anno organizza – con Fiera di Genova – il Salone Nautico Internazionale, la prima manifestazione nautica al mondo, la cui 49° edizione si svolgerà a Genova dal 3 all’11 ottobre 2009.

    Link per visionare spot: http://www.ucina.net/files/ucina_spot_09.aspx

    Per informazioni:
    Fede Gardella 335/8308666
    Chiara Castellari 010/5769812

    Genova, 30 marzo 2009

    UCINA - Confindustria nautica - presentata oggi a Genova durante il Convegno Satec 2010 lo stato della nautica italiana dopo la crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari l’Italia continua ad essere il primo paese per valore di esportazioni di yacht e barche da diporto, contribuendo per oltre 1,3 miliardi di dollari al surplus positivo generato dalle quattro “A” del Made in Italy (Abbigliamento, Automazione, Alimentare e Arredamento).

    Qualità e innovazione di prodotto, aggregazione e co-branding tra realtà imprenditoriali sono la ricetta che le aziende nautiche italiane stanno adottando per uscire dalla crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari di valore, l’industria nautica italiana si conferma al primo posto nella classifica dei primi 20 paesi esportatori di yacht e barche da diporto nel mondo, avendo contenuto nel 2009, nonostante la crisi, il calo del valore del proprio export in un -15%. Si tratta di una flessione di gran lunga inferiore non solo a quella dell’export dell’industria nautica dei principali Paesi concorrenti, ma anche a quella della maggior parte dei settori del Made in Italy più vocati all’export, che hanno accusato diminuzioni dei valori esportati superiori al 20-30%.

    Il comparto si proietta oggi oltre la crisi, puntando su una nuova spinta che fa riferimento a tassi di crescita storici nella produzione di yacht, a un posizionamento al “top” nel segmento dei grandi yacht (con oltre 2 miliardi di dollari di valore) e da terzo player mondiale (con oltre 55 milioni di dollari di valore) in quello delle imbarcazioni pneumatiche, al ruolo dei distretti cantieristici e al contributo fondamentale dato dal settore della nautica alla bilancia commerciale italiana.

    Questo in sintesi quanto emerge da una ricerca condotta dal professor Marco Fortis della Fondazione Edison e dalla Fondazione Symbola per UCINA - Confindustria Nautica - presentata sabato 29 maggio durante la tradizionale Convention UCINA-Satec 2010.

    Dopo un benvenuto del Presidente di UCINA, Anton Albertoni, si sono confrontati in una tavola rotonda guidata da Sebastiano Barisoni del Sole 24 Ore: Aldo Bonomi, Vicepresidente di Confindustria, Tomhas Dammrich, Presidente dell’NMMA (l’Associazione di categoria dei produttori nautici nord americani), Annette Roux, Presidente del Gruppo Benetau e Massimo Perotti, Presidente di San Lorenzo.

    La ricerca (parte quantitativa), intitolata “L’industria italiana della nautica da diporto oltre la crisi mondiale”, è stata condotta dalla Fondazione Edison che ha rilevato come il settore della nautica abbia reagito proattivamente alla crisi congiunturale che ha colpito l’economia globale, puntando sull’innovazione e la ristrutturazione delle proprie aziende conservando così il proprio primato nell’export.

    Il valore dei diversi comparti in cui si articola l’export della nautica italiana comprende, tra gli altri, oltre 2,7 miliardi di dollari per quello dei grandi yacht, oltre 55 milioni di dollari per le imbarcazioni pneumatiche, oltre 130 milioni di dollari per le imbarcazioni a vela (fonte dati 2008).

    Fortis ha sottolineato come “Il contributo positivo dato dal comparto della nautica da diporto al “surplus” commerciale con l’estero generato complessivamente dalle “4 A” del made in Italy (Abbigliamento, Arredamento, Automazione e Alimentare) è cresciuto di cinque volte negli ultimi 18 anni, passando dallo 0,3% del 1991 all’1,5% del 2009”.

    Tra i temi principali che sono emersi durante il Convegno, la necessità per tutte le aziende del comparto nautico di “fare sistema”, scegliendo la strada dell’aggregazione per investire congiuntamente nella ricerca e sviluppo.

    Uno spunto di riflessione significativo che ha trovato un immediato riscontro nella parte qualitativa della ricerca, intitolata “La sfida della qualità: strategie e riorganizzazione del comparto nautico dopo la crisi”, realizzata dalla Fondazione Symbola, e basata su 10 colloqui con big players del settore nautico italiano. A presentarla durante il Convegno UCINA - Satec 2010 che quest’anno si è tenuto al padiglione Blu del quartiere fieristico genovese il segretario generale della Fondazione, Fabio Renzi che insieme al Presidente Ermete Realacci ha illustrato alla platea di imprenditori le strategie intraprese da alcune aziende per rispondere alla crisi.

    Nel 2008 la nautica italiana, dopo essere stata per anni il principale motore dell'innovazione e della ricerca nei processi produttivi, ha affrontato la difficile congiuntura economica ripensando le proprie strategie, avviando ristrutturazioni aziendali, ridimensionando le proprie prospettive di crescita e introducendo anche cambiamenti positivi.

    In questo senso le innovazioni di prodotto e di servizio sono state determinanti per superare le difficoltà e sono state accompagnate dalla volontà delle aziende di puntare sul territorio italiano, non attuando la delocalizzazione della produzione, bensì puntando sull’individuazione di nuovi mercati di sbocco.

    Le aziende che disponevano di risorse finanziarie si sono mosse tempestivamente in questa direzione, cogliendo nuove opportunità per aumentare la propria quota di mercato.

     

    La strada da seguire non può venire, come sottolineato dal Rapporto PIQ- Prodotto Interno Qualità 2009 promosso da Symbola in collaborazione con Unioncamere, che dalla promozione della qualità, così come sta avvenendo in altri settori del Made in Italy: a vincere saranno quelle imprese in grado di innovare il prodotto, curandone la qualità in fase di produzione e di assistenza post vendita, ma tutelando anche la qualità e la sicurezza del lavoro.

    Le aziende del comparto, secondo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla Fondazione Symbola, hanno scelto di continuare a investire sulla produzione di imbarcazioni meno inquinanti, sviluppando la ricerca nei campi dei materiali, dei sistemi di propulsione e delle fonti energetiche. Solo in questo modo la nautica potrà riaffermare un modello di specializzazione produttiva che riesca a coniugare eccellenza organizzativa, strategie di differenziazione, sostenibilità e valorizzazione delle specificità.

    Altro elemento chiave all’interno della ricetta anticrisi delle aziende nautiche italiane è lo spirito unitario, grazie al quale sono state attivate politiche di aggregazione all’interno della filiera e attività di co-branding capaci di valorizzare gli operatori dei diversi settori.

    “La nautica italiana è uno di quei settori che rende il nostro Paese competitivo e forte sui mercati mondiali. Nel decennio antecedente la crisi, ha fatto registrare significativi risultati anche per essere riuscito a coniugare innovazione e conoscenza, qualità dei materiali e sapere manifatturiero. A creare un forte radicamento nel territorio anche grazie ad un alto grado di interrelazione con altri settori di punta del made in Italy: dal tessile all’arredamento, dalla domotica al nanotech, dall’aerospaziale all’elettromeccanica, insomma, in una parola, è il made in Italy che fa grande il nostro paese nel mondo”, lo ha affermato Ermete Realacci, Presidente di Symbola - Fondazione per le qualità italiane.

    “Nel corso dell’ultimo decennio, la nautica è diventata un vero e proprio settore industriale, meritevole di ammirazione e rispetto: un risultato che deve rendere orgogliosi tutti gli imprenditori del comparto. Sebbene nell’ultimo anno il fatturato globale sia diminuito del 30,5%, siamo un settore trainante e dinamico che può ancora vantare una leadership mondiale nel segmento delle grandi barche, detenendo il 51,3% del portafoglio ordini”. - Ha affermato Anton Francesco Albertoni Presidente di Ucina - “La sfida del domani si gioca non solo nel mantenimento di questo primato ma anche, e forse ancor di più, sul piano della competitività globale, sulla ricerca e sulla creazione di vera qualità”.

    Ancora una volta, quindi, UCINA propone una riflessione positiva per individuare valori, modelli, tecnologie e strategie che il nuovo scenario impone anche alla nautica per guardare con fiducia al futuro.

    Nel pomeriggio si è svolto il seminario “End-of-life Boats: la dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita” che ha illustrato un percorso meno oneroso a livello ambientale ed economico, per il trattamento di fine vita delle unità da diporto.

    Nel corso della serata di Gala - che si è tenuta venerdì 28 maggio presso il padiglione Blu della Fiera di Genova - è avvenuta la premiazione dei Pionieri della Nautica, evento dedicato ogni anno a manager, giornalisti e maestranze che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia.

    Sono stati premiati Luigi Cesare Casarola per la categoria manager, Annunziato Zucca per la categoria maestranze, Carlo Borlenghi per la categoria giornalisti e Giovanni Zuccon per la nuova categoria progettisti e designer nautici. E’ stato inoltre consegnato il premio a Madame Annette Roux – Presidente di Beneteau S.A. - per la categoria manager stranieri.

    Contact:

    Barabino & Partners | 02/72.02.35.35 | Danila Sabella (d.sabella@barabino.it) - Giulia Faravelli (g.faravelli@barabino.it)

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    UCINA - Confindustria nautica - presentata oggi a Genova durante il Convegno Satec 2010 lo stato della nautica italiana dopo la crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari l’Italia continua ad essere il primo paese per valore di esportazioni di yacht e barche da diporto, contribuendo per oltre 1,3 miliardi di dollari al surplus positivo generato dalle quattro “A” del Made in Italy (Abbigliamento, Automazione, Alimentare e Arredamento).

    Qualità e innovazione di prodotto, aggregazione e co-branding tra realtà imprenditoriali sono la ricetta che le aziende nautiche italiane stanno adottando per uscire dalla crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari di valore, l’industria nautica italiana si conferma al primo posto nella classifica dei primi 20 paesi esportatori di yacht e barche da diporto nel mondo, avendo contenuto nel 2009, nonostante la crisi, il calo del valore del proprio export in un -15%. Si tratta di una flessione di gran lunga inferiore non solo a quella dell’export dell’industria nautica dei principali Paesi concorrenti, ma anche a quella della maggior parte dei settori del Made in Italy più vocati all’export, che hanno accusato diminuzioni dei valori esportati superiori al 20-30%.

    Il comparto si proietta oggi oltre la crisi, puntando su una nuova spinta che fa riferimento a tassi di crescita storici nella produzione di yacht, a un posizionamento al “top” nel segmento dei grandi yacht (con oltre 2 miliardi di dollari di valore) e da terzo player mondiale (con oltre 55 milioni di dollari di valore) in quello delle imbarcazioni pneumatiche, al ruolo dei distretti cantieristici e al contributo fondamentale dato dal settore della nautica alla bilancia commerciale italiana.

    Questo in sintesi quanto emerge da una ricerca condotta dal professor Marco Fortis della Fondazione Edison e dalla Fondazione Symbola per UCINA - Confindustria Nautica - presentata sabato 29 maggio durante la tradizionale Convention UCINA-Satec 2010.

    Dopo un benvenuto del Presidente di UCINA, Anton Albertoni, si sono confrontati in una tavola rotonda guidata da Sebastiano Barisoni del Sole 24 Ore: Aldo Bonomi, Vicepresidente di Confindustria, Tomhas Dammrich, Presidente dell’NMMA (l’Associazione di categoria dei produttori nautici nord americani), Annette Roux, Presidente del Gruppo Benetau e Massimo Perotti, Presidente di San Lorenzo.

    La ricerca (parte quantitativa), intitolata “L’industria italiana della nautica da diporto oltre la crisi mondiale”, è stata condotta dalla Fondazione Edison che ha rilevato come il settore della nautica abbia reagito proattivamente alla crisi congiunturale che ha colpito l’economia globale, puntando sull’innovazione e la ristrutturazione delle proprie aziende conservando così il proprio primato nell’export.

    Il valore dei diversi comparti in cui si articola l’export della nautica italiana comprende, tra gli altri, oltre 2,7 miliardi di dollari per quello dei grandi yacht, oltre 55 milioni di dollari per le imbarcazioni pneumatiche, oltre 130 milioni di dollari per le imbarcazioni a vela (fonte dati 2008).

    Fortis ha sottolineato come “Il contributo positivo dato dal comparto della nautica da diporto al “surplus” commerciale con l’estero generato complessivamente dalle “4 A” del made in Italy (Abbigliamento, Arredamento, Automazione e Alimentare) è cresciuto di cinque volte negli ultimi 18 anni, passando dallo 0,3% del 1991 all’1,5% del 2009”.

    Tra i temi principali che sono emersi durante il Convegno, la necessità per tutte le aziende del comparto nautico di “fare sistema”, scegliendo la strada dell’aggregazione per investire congiuntamente nella ricerca e sviluppo.

    Uno spunto di riflessione significativo che ha trovato un immediato riscontro nella parte qualitativa della ricerca, intitolata “La sfida della qualità: strategie e riorganizzazione del comparto nautico dopo la crisi”, realizzata dalla Fondazione Symbola, e basata su 10 colloqui con big players del settore nautico italiano. A presentarla durante il Convegno UCINA - Satec 2010 che quest’anno si è tenuto al padiglione Blu del quartiere fieristico genovese il segretario generale della Fondazione, Fabio Renzi che insieme al Presidente Ermete Realacci ha illustrato alla platea di imprenditori le strategie intraprese da alcune aziende per rispondere alla crisi.

    Nel 2008 la nautica italiana, dopo essere stata per anni il principale motore dell'innovazione e della ricerca nei processi produttivi, ha affrontato la difficile congiuntura economica ripensando le proprie strategie, avviando ristrutturazioni aziendali, ridimensionando le proprie prospettive di crescita e introducendo anche cambiamenti positivi.

    In questo senso le innovazioni di prodotto e di servizio sono state determinanti per superare le difficoltà e sono state accompagnate dalla volontà delle aziende di puntare sul territorio italiano, non attuando la delocalizzazione della produzione, bensì puntando sull’individuazione di nuovi mercati di sbocco.

    Le aziende che disponevano di risorse finanziarie si sono mosse tempestivamente in questa direzione, cogliendo nuove opportunità per aumentare la propria quota di mercato.

     

    La strada da seguire non può venire, come sottolineato dal Rapporto PIQ- Prodotto Interno Qualità 2009 promosso da Symbola in collaborazione con Unioncamere, che dalla promozione della qualità, così come sta avvenendo in altri settori del Made in Italy: a vincere saranno quelle imprese in grado di innovare il prodotto, curandone la qualità in fase di produzione e di assistenza post vendita, ma tutelando anche la qualità e la sicurezza del lavoro.

    Le aziende del comparto, secondo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla Fondazione Symbola, hanno scelto di continuare a investire sulla produzione di imbarcazioni meno inquinanti, sviluppando la ricerca nei campi dei materiali, dei sistemi di propulsione e delle fonti energetiche. Solo in questo modo la nautica potrà riaffermare un modello di specializzazione produttiva che riesca a coniugare eccellenza organizzativa, strategie di differenziazione, sostenibilità e valorizzazione delle specificità.

    Altro elemento chiave all’interno della ricetta anticrisi delle aziende nautiche italiane è lo spirito unitario, grazie al quale sono state attivate politiche di aggregazione all’interno della filiera e attività di co-branding capaci di valorizzare gli operatori dei diversi settori.

    “La nautica italiana è uno di quei settori che rende il nostro Paese competitivo e forte sui mercati mondiali. Nel decennio antecedente la crisi, ha fatto registrare significativi risultati anche per essere riuscito a coniugare innovazione e conoscenza, qualità dei materiali e sapere manifatturiero. A creare un forte radicamento nel territorio anche grazie ad un alto grado di interrelazione con altri settori di punta del made in Italy: dal tessile all’arredamento, dalla domotica al nanotech, dall’aerospaziale all’elettromeccanica, insomma, in una parola, è il made in Italy che fa grande il nostro paese nel mondo”, lo ha affermato Ermete Realacci, Presidente di Symbola - Fondazione per le qualità italiane.

    “Nel corso dell’ultimo decennio, la nautica è diventata un vero e proprio settore industriale, meritevole di ammirazione e rispetto: un risultato che deve rendere orgogliosi tutti gli imprenditori del comparto. Sebbene nell’ultimo anno il fatturato globale sia diminuito del 30,5%, siamo un settore trainante e dinamico che può ancora vantare una leadership mondiale nel segmento delle grandi barche, detenendo il 51,3% del portafoglio ordini”. - Ha affermato Anton Francesco Albertoni Presidente di Ucina - “La sfida del domani si gioca non solo nel mantenimento di questo primato ma anche, e forse ancor di più, sul piano della competitività globale, sulla ricerca e sulla creazione di vera qualità”.

    Ancora una volta, quindi, UCINA propone una riflessione positiva per individuare valori, modelli, tecnologie e strategie che il nuovo scenario impone anche alla nautica per guardare con fiducia al futuro.

    Nel pomeriggio si è svolto il seminario “End-of-life Boats: la dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita” che ha illustrato un percorso meno oneroso a livello ambientale ed economico, per il trattamento di fine vita delle unità da diporto.

    Nel corso della serata di Gala - che si è tenuta venerdì 28 maggio presso il padiglione Blu della Fiera di Genova - è avvenuta la premiazione dei Pionieri della Nautica, evento dedicato ogni anno a manager, giornalisti e maestranze che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia.

    Sono stati premiati Luigi Cesare Casarola per la categoria manager, Annunziato Zucca per la categoria maestranze, Carlo Borlenghi per la categoria giornalisti e Giovanni Zuccon per la nuova categoria progettisti e designer nautici. E’ stato inoltre consegnato il premio a Madame Annette Roux – Presidente di Beneteau S.A. - per la categoria manager stranieri.

    Contact:

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    Per la prima volta le banche giungono in visita ufficiale al Salone Nautico Internazionale di Genova per un confronto diretto con le imprese del settore.

    All’incontro, promosso da UCINA – Confindustria Nautica –, cui erano presenti l’ex governatore dalla Banca d’Italia Antonio Fazio e il Senatore Luigi Grillo, hanno partecipato, tra gli altri, le massime cariche di alcune tra le aziende più rappresentative del settore (Fipa Yacht, Gruppo Azimut-Benetti, Cantieri Sanlorenzo, Gruppo Ferretti), i direttori degli istituti di leasing di Gruppo Cariplo, Gruppo Unicredit, Ubi Leasing e Carige ed il Presidente di Assilea.

    La nautica chiede agli istituti bancari di stabilire un rapporto continuo di scambio, necessario affinché, comprendendo le logiche del settore, le banche possano tornare ad offrire un supporto concreto e fattivo.

    Dopo il lungo percorso di confronto a più voci che ha portato alla Circolare del leasing dello scorso 22 luglio, la nautica italiana auspica che una cornice fiscale chiara possa contribuire a promuovere in Italia e all’estero il prodotto barca insieme al leasing nautico italiano.

    Antonio Fazio, ribadendo la stabilità del sistema bancario italiano già illustrata ieri ad un Convegno della Fondazione Carispe, ha inviato  i banchieri presenti a visitare frequentemente i cantieri per maturare una valutazione oggettiva delle reali capacità di sviluppo delle aziende della nautica, oggi tra i migliori veicoli del Made in Italy nel mondo.

    Positiva la risposta delle banche, che hanno colto le elevate potenzialità di un settore capace di esprimere al meglio tecnologia e qualità.

    Il Presidente di UCINA ha affermato: “Questo Salone è stato teatro di tanti incontri importanti: abbiamo incontrato numerosi esponenti della politica, i vertici confindustriali ed oggi, finalmente, il mondo delle banche. Partita come una grande sfida, questa 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha mantenuto tutte le sue promesse, riassunte nel titolo della nostra Assemblea Nazionale (L’industria nautica motore della ripresa), confermandosi non solo l’appuntamento chiave del settore, ma anche una testimonianza concreta di come questa industria possa rappresentare un vero e proprio traino per l’economia del paese”.

    Genova, 10 ottobre 2009

    UCINA
    Area Promozione - Promotion Dept.
    Mrs. Chiara Castellari

    Piazzale Kennedy 1
    I - 16129 GENOVA
    I TALY

    Tel. + 39 010 5769812
    Fax + 39 010 5531104
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    Per la prima volta le banche giungono in visita ufficiale al Salone Nautico Internazionale di Genova per un confronto diretto con le imprese del settore.

    All’incontro, promosso da UCINA – Confindustria Nautica –, cui erano presenti l’ex governatore dalla Banca d’Italia Antonio Fazio e il Senatore Luigi Grillo, hanno partecipato, tra gli altri, le massime cariche di alcune tra le aziende più rappresentative del settore (Fipa Yacht, Gruppo Azimut-Benetti, Cantieri Sanlorenzo, Gruppo Ferretti), i direttori degli istituti di leasing di Gruppo Cariplo, Gruppo Unicredit, Ubi Leasing e Carige ed il Presidente di Assilea.

    La nautica chiede agli istituti bancari di stabilire un rapporto continuo di scambio, necessario affinché, comprendendo le logiche del settore, le banche possano tornare ad offrire un supporto concreto e fattivo.

    Dopo il lungo percorso di confronto a più voci che ha portato alla Circolare del leasing dello scorso 22 luglio, la nautica italiana auspica che una cornice fiscale chiara possa contribuire a promuovere in Italia e all’estero il prodotto barca insieme al leasing nautico italiano.

    Antonio Fazio, ribadendo la stabilità del sistema bancario italiano già illustrata ieri ad un Convegno della Fondazione Carispe, ha inviato  i banchieri presenti a visitare frequentemente i cantieri per maturare una valutazione oggettiva delle reali capacità di sviluppo delle aziende della nautica, oggi tra i migliori veicoli del Made in Italy nel mondo.

    Positiva la risposta delle banche, che hanno colto le elevate potenzialità di un settore capace di esprimere al meglio tecnologia e qualità.

    Il Presidente di UCINA ha affermato: “Questo Salone è stato teatro di tanti incontri importanti: abbiamo incontrato numerosi esponenti della politica, i vertici confindustriali ed oggi, finalmente, il mondo delle banche. Partita come una grande sfida, questa 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha mantenuto tutte le sue promesse, riassunte nel titolo della nostra Assemblea Nazionale (L’industria nautica motore della ripresa), confermandosi non solo l’appuntamento chiave del settore, ma anche una testimonianza concreta di come questa industria possa rappresentare un vero e proprio traino per l’economia del paese”.

    Genova, 10 ottobre 2009

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    LE DUE ASSOCIAZIONI AL LAVORO CON IL MEF PER LA DIFESA DELLO STRUMENTO, L’ULTERIORE SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DOGANALI CONNESSE ALL’EXPORT

    CRESCITA DEL +25% DEI CONTRATTI E DEL +39,2% DEL VALORE DELLO STIPULATO LEASING NAUTICO NEL PRIMO TRIMESTRE 2019

    DURANTI, PRESIDENTE ASSILEA: “L’ANDAMENTO DEL PRIMO TRIMESTRE 2019 CONFERMA L’EFFETTO POSITIVO GENERATO DALL’EDIZIONE 2018 DEL SALONE NAUTICO DI GENOVA”

    Ampia apertura del Ministro Graziano Delrio, alle integrazioni al testo di riforma del Codice della nautica. Il titolare delle Infrastrutture e Trasporti è stato sentito oggi in audizione in Senato.

    “Siamo di fronte a un provvedimento teso a conseguire obiettivi di semplificazione amministrativa, prima di tutto, nelle sue diverse espressioni, che mira ad ampliare la possibilità di utilizzo dell’unità da diporto e teso a valorizzare in maniera crescente il suo uso commerciale”- ha spiegato il Ministro - “testo predisposto tenendo conto delle indicazione della principale categoria del settore”.

    Nuovo successo dell’attività istituzionale di UCINA Confindustria Nautica. Grazie all’intenso lavoro condotto dall’Associazione nelle ultime settimane, UCINA è infatti riuscita ad ottenere la proroga al 2020 per le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per “porti turistici, approdi e punti di ormeggio dedicati alla nautica da diporto”, incluse quelle sportive dei circoli nautici.

    Dal 13 febbraio è entrato  in vigore il nuovo Codice della Nautica, una delle misure, secondo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio,  più attese della riforma della portualità e logistica.

    Il 27 Novembre, presso il nuovo Terminal crociere “Amerigo Vespucci” nel porto di Civitavecchia, si è svolto l’evento formativo “La Cittadinanza del Mare” organizzato dalla Direzione Marittima del Lazio con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, dell’Assessorato al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-settentrionale.

    E’ stato pubblicato sulla GU n.88 del 2013 il decreto per la definizione delle modalità operative.

    Il decreto appena emanato fissa le “modalità di comunicazioni telematiche necessarie per lo svolgimento dell'attività di noleggio occasionale di unità da diporto”, rendendo finalmente operativa la norma varata lo scorso anno.

    Il 20 marzo UCINA, ASSILEA con le società I Saloni Nautici, organizzatrice del Salone Nautico Internazionale di Genova, e Newton Lab, organizzatrice del Salone del Leasing e del Noleggio, hanno siglato, in occasione della prima giornata di Lease2018, un accordo di collaborazione 2018-2020 al fine di organizzare iniziative che interessino il coinvolgimento del settore della nautica, del leasing nautico e delle aziende nautiche.

    Una due giorni di prove in acqua e di divertimento per tutti gli appassionati 

    Un sito- www.navigarmedolce.it - per continuare la navigazione 

    Sabato 2 e Domenica 3 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 18.30, nel porto pubblico di Peschiera del Garda, un nuovo evento Navigar m’è dolce per provare gratis barche a vela, a motore, derive, gommoni, più tante altre attività a terra e in acqua.

    Il Comune di Peschiera del Garda ed UCINA – l’Associazione che rappresenta l’industria nautica italiana – promuovono una due giorni di prove in acqua aperte a tutti, un corale invito alla nautica per coloro che vogliano avvicinarsi a questo affascinante mondo.

    Grazie alla disponibilità di Brunswick Marine in Italia, Cantieri Capelli, Formenti, Lepanto Yachting, Motomar International, Nuova Jolly Marine, Saver, Selva, Yamaha Motor Italia, Federazione Italiana Vela e Lega Navale Italiana sarà possibile salire su una barca, su un optimist, su un gommone, ricevere le prime nozioni di vela e, nel frattempo, scoprire la bellezza di Peschiera e del Lago di Garda.

    A terra sarà allestito un piccolo villaggio dove prenotare le uscite in acqua e informarsi sulle molte iniziative che il progetto Navigar m’è dolce offre su tutto il territorio italiano. Grazie al prezioso contributo del Consorzio Garda Colline - che riunisce operatori nei settori interessati allo sviluppo turistico del territorio delle Colline Moreniche delle tre provincie di Brescia, Mantova e Verona – sarà possibile degustare prodotti locali e ricevere informazioni sul territorio che limita a sud il Lago di Garda.

    L’evento verrà realizzato sotto il patrocinio del Comune di Peschiera del Garda, grazie al contributo di Sistema Walcon, sponsor tecnico dell’iniziativa Navigar m’è dolce a Peschiera del Garda.

    Navigar m’è dolce è una campagna nazionale ideata da UCINA con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI, Assonautica e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera per allargare e diffondere la cultura della nautica e dell’andar per mare su nuovi target di pubblico con l’obiettivo di far venire la voglia di “provare la barca/la nautica” rendendo accessibile e facile a molti l’avvicinarsi. 

    L’edizione 2009 del progetto Navigar m’è dolce proseguirà con un ricco calendario di eventi ed iniziative che, da aprile a settembre con un’ultima grande tappa in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, dal 3 all’11 ottobre prossimi.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono consultabili sul sito internet www.navigarmedolce.it, un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica che fornisce, oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

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    Genova, 18 aprile 2009
    Una due giorni di prove in acqua e di divertimento per tutti gli appassionati 

    Un sito- www.navigarmedolce.it - per continuare la navigazione 

    Sabato 2 e Domenica 3 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 18.30, nel porto pubblico di Peschiera del Garda, un nuovo evento Navigar m’è dolce per provare gratis barche a vela, a motore, derive, gommoni, più tante altre attività a terra e in acqua.

    Il Comune di Peschiera del Garda ed UCINA – l’Associazione che rappresenta l’industria nautica italiana – promuovono una due giorni di prove in acqua aperte a tutti, un corale invito alla nautica per coloro che vogliano avvicinarsi a questo affascinante mondo.

    Grazie alla disponibilità di Brunswick Marine in Italia, Cantieri Capelli, Formenti, Lepanto Yachting, Motomar International, Nuova Jolly Marine, Saver, Selva, Yamaha Motor Italia, Federazione Italiana Vela e Lega Navale Italiana sarà possibile salire su una barca, su un optimist, su un gommone, ricevere le prime nozioni di vela e, nel frattempo, scoprire la bellezza di Peschiera e del Lago di Garda.

    A terra sarà allestito un piccolo villaggio dove prenotare le uscite in acqua e informarsi sulle molte iniziative che il progetto Navigar m’è dolce offre su tutto il territorio italiano. Grazie al prezioso contributo del Consorzio Garda Colline - che riunisce operatori nei settori interessati allo sviluppo turistico del territorio delle Colline Moreniche delle tre provincie di Brescia, Mantova e Verona – sarà possibile degustare prodotti locali e ricevere informazioni sul territorio che limita a sud il Lago di Garda.

    L’evento verrà realizzato sotto il patrocinio del Comune di Peschiera del Garda, grazie al contributo di Sistema Walcon, sponsor tecnico dell’iniziativa Navigar m’è dolce a Peschiera del Garda.

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    L’edizione 2009 del progetto Navigar m’è dolce proseguirà con un ricco calendario di eventi ed iniziative che, da aprile a settembre con un’ultima grande tappa in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, dal 3 all’11 ottobre prossimi.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono consultabili sul sito internet www.navigarmedolce.it, un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica che fornisce, oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

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    Genova, 18 aprile 2009
    • UCINA: TRE PROGETTI DI FILIERA SUBITO IN CAMPO A FIANCO DEL NUOVO CODICE
    • LA FINALIZZAZIONE DEI DECRETI ATTUATIVI PROSSIMO OBIETTIVO PRIMARIO DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
    al centro del convegno di questa mattina promosso da UCINA al 49°Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Nel pomeriggio, un appuntamento dedicato alla scuola, alla cultura del mare e agli sbocchi professionali offerti dal settore della nautica da diporto.

    Si è tenuto questa mattina presso la sala Mezzanino del Pad. B, il dibattito attorno all’argomento di Nautica da diporto e Dogane volto ad esaminare le tematiche dell’esonero da accise per carburanti su unità da diporto a fini commerciali, gli aspetti doganali delle dotazioni e delle provviste di bordo, l’ammissione temporanea e l’importazione definitiva di yacht con bandiera extra U.E.

    Il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni che ha introdotto il dibattito, ha ricordato la necessità di equiparare la locazione al noleggio per rilanciare il mercato delle piccole imbarcazioni anche rispetto alle realtà dei paesi europei nostri competitor. Questa azione rientra nel “Piano della Nautica” di UCINA, plaudito dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteoli e dal Vice Ministro all’Economia e Finanza, Vegas, che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Andrea Maria Zucchini, Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Genova, ha aperto la tavola rotonda confermando la volontà di dare un forte contributo alla nautica da diporto per le tematiche di propria competenza, impegnandosi ad approfondire le questioni poste da UCINA – Confindustria Nautica.

    L’Avvocato Francesco Cimmino dello Studio legale tributario Cimmino-Zavatti-Angelillo, ha tracciato le linee principali della problematica dell’esonero da accise per le unità da diporto ad uso commerciale, ed ha delineato quella che è la tesi di UCINA che va a rimarcare ancora una volta la necessità di equiparare locazione e noleggio. Anche nei casi di locazione a fini commerciali, l’Associazione di Confindustria ritiene sia necessario infatti riconoscere l’esonero da accise poiché costituisce parte del servizio reso dal locatore nell’ambito di un’attività commerciale.

    Questo rappresenta uno dei punti fondamentali per risvegliare l’interesse per la nautica da diporto a benefico soprattutto della piccola nautica che usufruisce, più dei grandi yacht, dei contratti di locazione e noleggio.

    L’attenzione dell’Agenzia delle Dogane per il settore della nautica è stato confermata da Massimo Bartolini, Direttore Ufficio per le esenzioni, le agevolazioni e le franchigie. Attualmente è infatti all’esame dell’Agenzia la questione dell’esonero da accise anche alla luce del regime previsto in Francia con decreto dell’aprile 2009 che ha sostanzialmente eliminato l’obbligo di un equipaggio a bordo dell’unità da diporto qualora questa sia utilizzata a fini commerciali.

    Grazie al contributo di Matilde Misitano dell’Agenzia delle Dogane di Genova è stato possibile ripercorrere un excursus sui Paesi per i quali sussistono incertezze in merito all’applicazione della disciplina comunitaria, ovvero che debbano considerarsi a tutti gli effetti al di fuori della Comunità. Nello specifico, si pensi a Groenlandia, alla Polinesia francese, alle Isole Cayman, alle Isole vergini, alle isole anglo-normanne e a Gibilterra. Sono state inoltre esaminate le norme relative all’ammissione temporanea di unità da diporto battenti bandiera extra europea.

    A chiudere la tavola rotonda moderata da Angelo Marletta di TTM, Tecnologie Trasporti Mare, Giuseppe Caruso, Responsabile Ufficio Fiscale Confindustria Genova ha esposto la delicata materia delle dotazioni e delle provviste di bordo, che si distinguono per la possibilità delle prime di un’utilizzazione reiterata. Nel caso di uso privato dei mezzi per la navigazione da diporto i beni che costituiscono dotazioni di bordo sono normalmente assoggettati ad IVA. Sono viceversa operazioni non imponibili gli acquisti di dotazioni di bordo fatti per mezzi per la navigazione da diporto qualora essi siano effettuati per unità da diporto adibite ad un uso commerciale. Trattando invece di provviste di bordo, sono non imponibili le cessioni di provviste di bordo se effettuate per imbarcazioni ad uso commerciale, oltre che agli yacht iscritti al Registro internazionale.

    Nel pomeriggio, alle ore 14.30, nella Sala Mezzanino del Pad. B, si è tenuta invece la tavola rotonda Se il mare bagna la scuola, dal gioco alla professione con l’obiettivo di fare il punto sulle prospettive di sviluppo di un programma nazionale che porti l’educazione e la cultura del mare fra i ragazzi e in tutte le scuole, nonché sui possibili sbocchi professionali che il settore della nautica può offrire ai giovani.

    Dopo l’apertura e i saluti portati da Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA e Carlo Croce, Presidente della Federazione Italiana Vela, il dibattito si è aperto con la presentazione del progetto didattico nazionale della Federazione dedicato alle scuole – VelaScuola – presentato da Francesco Ettore ed ormai giunto alla seconda edizione.

    Sono state poi le esperienze concrete di alcune realtà del territorio nazionale ad aprire il dibattito. Da Andrea Henriquet della scuola SapereDimare che da anni promuove la cultura del mare e della vela tra i ragazzi e gli adulti, a Filippo Busoni Presidente del più antico circolo di canottaggio, la Canottieri Limite, le testimonianze di chi da anni porta nelle scuole l’amore per il mare hanno dato voce ad una necessità che anche UCINA sostiene essere ormai imprescindibile e che, attraverso la campagna Navigar m’è dolce, cerca almeno in parte di soddisfare.

    Il dibattito, moderato da Giuliano Luzzatto, Direttore di Mainsail, è proseguito poi con l’intervento del Vice Presidente di UCINA, Saverio Cecchi che ha rimarcato l’importanza del radicamento della cultura nautica nel territorio portando d’esempio la storia della Canottieri Limite sull’Arno, circolo storico che ha saputo diffondere l’amore per il canottaggio nei giovani.

    Anche Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come sia necessario riscoprire la cultura del mare ed ha evidenziato come si stiano perdendo alcune professioni tecniche a favore, invece, di una formazione di tipo liceale.

    Per quanto riguarda la formazione e gli sbocchi professionali, di notevole interesse gli interventi di Alessandro Repetto – Presidente Provincia di Genova – capofila delle Province di mare e di Eugenio Massolo – Presidente Accademia Marina Mercantile, già partner di UCINA in diversi corsi di studio specificamente dedicati alla nautica e nella costituzione dell’Osservatorio Nautico Nazionale e il contributo di Costanza Patti – Amministratore Delegato SFC (Sistemi Formativi Confindustria) che ha presentato il piano formativo settoriale del “Progetto Nautica” che, in collaborazione con UCINA, avrà carattere nazionale e sarà finalizzato a rafforzare il comparto della nautica. Tale progetto, che si avvarrà del sostegno di Fondimpresa, sarà destinato alla formazione professionale specifica per le aziende del settore e potrà essere utilizzato dai lavoratori in cassa integrazione guadagni.

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    Genova, 6 ottobre 2009
    al centro del convegno di questa mattina promosso da UCINA al 49°Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Nel pomeriggio, un appuntamento dedicato alla scuola, alla cultura del mare e agli sbocchi professionali offerti dal settore della nautica da diporto.

    Si è tenuto questa mattina presso la sala Mezzanino del Pad. B, il dibattito attorno all’argomento di Nautica da diporto e Dogane volto ad esaminare le tematiche dell’esonero da accise per carburanti su unità da diporto a fini commerciali, gli aspetti doganali delle dotazioni e delle provviste di bordo, l’ammissione temporanea e l’importazione definitiva di yacht con bandiera extra U.E.

    Il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni che ha introdotto il dibattito, ha ricordato la necessità di equiparare la locazione al noleggio per rilanciare il mercato delle piccole imbarcazioni anche rispetto alle realtà dei paesi europei nostri competitor. Questa azione rientra nel “Piano della Nautica” di UCINA, plaudito dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteoli e dal Vice Ministro all’Economia e Finanza, Vegas, che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Andrea Maria Zucchini, Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Genova, ha aperto la tavola rotonda confermando la volontà di dare un forte contributo alla nautica da diporto per le tematiche di propria competenza, impegnandosi ad approfondire le questioni poste da UCINA – Confindustria Nautica.

    L’Avvocato Francesco Cimmino dello Studio legale tributario Cimmino-Zavatti-Angelillo, ha tracciato le linee principali della problematica dell’esonero da accise per le unità da diporto ad uso commerciale, ed ha delineato quella che è la tesi di UCINA che va a rimarcare ancora una volta la necessità di equiparare locazione e noleggio. Anche nei casi di locazione a fini commerciali, l’Associazione di Confindustria ritiene sia necessario infatti riconoscere l’esonero da accise poiché costituisce parte del servizio reso dal locatore nell’ambito di un’attività commerciale.

    Questo rappresenta uno dei punti fondamentali per risvegliare l’interesse per la nautica da diporto a benefico soprattutto della piccola nautica che usufruisce, più dei grandi yacht, dei contratti di locazione e noleggio.

    L’attenzione dell’Agenzia delle Dogane per il settore della nautica è stato confermata da Massimo Bartolini, Direttore Ufficio per le esenzioni, le agevolazioni e le franchigie. Attualmente è infatti all’esame dell’Agenzia la questione dell’esonero da accise anche alla luce del regime previsto in Francia con decreto dell’aprile 2009 che ha sostanzialmente eliminato l’obbligo di un equipaggio a bordo dell’unità da diporto qualora questa sia utilizzata a fini commerciali.

    Grazie al contributo di Matilde Misitano dell’Agenzia delle Dogane di Genova è stato possibile ripercorrere un excursus sui Paesi per i quali sussistono incertezze in merito all’applicazione della disciplina comunitaria, ovvero che debbano considerarsi a tutti gli effetti al di fuori della Comunità. Nello specifico, si pensi a Groenlandia, alla Polinesia francese, alle Isole Cayman, alle Isole vergini, alle isole anglo-normanne e a Gibilterra. Sono state inoltre esaminate le norme relative all’ammissione temporanea di unità da diporto battenti bandiera extra europea.

    A chiudere la tavola rotonda moderata da Angelo Marletta di TTM, Tecnologie Trasporti Mare, Giuseppe Caruso, Responsabile Ufficio Fiscale Confindustria Genova ha esposto la delicata materia delle dotazioni e delle provviste di bordo, che si distinguono per la possibilità delle prime di un’utilizzazione reiterata. Nel caso di uso privato dei mezzi per la navigazione da diporto i beni che costituiscono dotazioni di bordo sono normalmente assoggettati ad IVA. Sono viceversa operazioni non imponibili gli acquisti di dotazioni di bordo fatti per mezzi per la navigazione da diporto qualora essi siano effettuati per unità da diporto adibite ad un uso commerciale. Trattando invece di provviste di bordo, sono non imponibili le cessioni di provviste di bordo se effettuate per imbarcazioni ad uso commerciale, oltre che agli yacht iscritti al Registro internazionale.

    Nel pomeriggio, alle ore 14.30, nella Sala Mezzanino del Pad. B, si è tenuta invece la tavola rotonda Se il mare bagna la scuola, dal gioco alla professione con l’obiettivo di fare il punto sulle prospettive di sviluppo di un programma nazionale che porti l’educazione e la cultura del mare fra i ragazzi e in tutte le scuole, nonché sui possibili sbocchi professionali che il settore della nautica può offrire ai giovani.

    Dopo l’apertura e i saluti portati da Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA e Carlo Croce, Presidente della Federazione Italiana Vela, il dibattito si è aperto con la presentazione del progetto didattico nazionale della Federazione dedicato alle scuole – VelaScuola – presentato da Francesco Ettore ed ormai giunto alla seconda edizione.

    Sono state poi le esperienze concrete di alcune realtà del territorio nazionale ad aprire il dibattito. Da Andrea Henriquet della scuola SapereDimare che da anni promuove la cultura del mare e della vela tra i ragazzi e gli adulti, a Filippo Busoni Presidente del più antico circolo di canottaggio, la Canottieri Limite, le testimonianze di chi da anni porta nelle scuole l’amore per il mare hanno dato voce ad una necessità che anche UCINA sostiene essere ormai imprescindibile e che, attraverso la campagna Navigar m’è dolce, cerca almeno in parte di soddisfare.

    Il dibattito, moderato da Giuliano Luzzatto, Direttore di Mainsail, è proseguito poi con l’intervento del Vice Presidente di UCINA, Saverio Cecchi che ha rimarcato l’importanza del radicamento della cultura nautica nel territorio portando d’esempio la storia della Canottieri Limite sull’Arno, circolo storico che ha saputo diffondere l’amore per il canottaggio nei giovani.

    Anche Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come sia necessario riscoprire la cultura del mare ed ha evidenziato come si stiano perdendo alcune professioni tecniche a favore, invece, di una formazione di tipo liceale.

    Per quanto riguarda la formazione e gli sbocchi professionali, di notevole interesse gli interventi di Alessandro Repetto – Presidente Provincia di Genova – capofila delle Province di mare e di Eugenio Massolo – Presidente Accademia Marina Mercantile, già partner di UCINA in diversi corsi di studio specificamente dedicati alla nautica e nella costituzione dell’Osservatorio Nautico Nazionale e il contributo di Costanza Patti – Amministratore Delegato SFC (Sistemi Formativi Confindustria) che ha presentato il piano formativo settoriale del “Progetto Nautica” che, in collaborazione con UCINA, avrà carattere nazionale e sarà finalizzato a rafforzare il comparto della nautica. Tale progetto, che si avvarrà del sostegno di Fondimpresa, sarà destinato alla formazione professionale specifica per le aziende del settore e potrà essere utilizzato dai lavoratori in cassa integrazione guadagni.

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    Genova, 6 ottobre 2009

    Di seguito il programma dettagliato dei Convegni Istituzionali Ucina che si terranno durante il 50° Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Di seguito il programma dettagliato dei Convegni Istituzionali Ucina che si terranno durante il 50° Salone Nautico Internazionale di Genova.

    3marzo2010_Ucina

     

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    Mrs. Chiara Castellari

    Piazzale Kennedy 1
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    Si è conclusa così la tavola rotonda organizzata da UCINA - Confindustria Nautica - nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale rappresentano la vera sfida del presente e il principale obiettivo del futuro che l’industria nautica deve e vuole traguardare per rinnovarsi.

    Il convegno “La nautica corre incontro all’ambiente”, che si è svolto - presso il Padiglione B della Fiera di Genova - ha messo in rilievo l’attenzione che da tempo il settore dedica a queste tematiche, evidenziando la sua posizione di preminenza rispetto a molte altre industry e addirittura rispetto alle normative vigenti. Ne è testimonianza il Protocollo per la Nautica firmato presso il Ministero dell’Ambiente il 1/02/2007, il cui obiettivo è quello di regolamentare l’accesso alle Aree Marine Protette in funzione di reali impatti, in modo da garantirne la salvaguardia e favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

    Dopo l’introduzione di Antimo Di Martino, Consigliere di UCINA con delega sulle tematiche ambientali, la tavola rotonda ha preso il via, articolandosi attraverso gli interventi dei relatori che, a diverso titolo, sono coinvolti in un progetto di sostenibilità ambientale dell’industria nautica.

    Partendo dal progetto di UCINA dedicato proprio alla ricerca per un corretto smaltimento delle imbarcazioni, Di Martino ha affermato che: “Oggi solo il 9% di una barca è realmente riciclabile e questo a causa della complessità delle sue componenti. Ucina però, è già al lavoro per immaginare soluzioni di intervento rapide ed efficaci”.

    A proseguire sul tema di una “Green economy” legata alla nautica, Luigi Scarpati, Technical Manager della Marine Division - Pleasure craft sector - del RINA ha descritto i passi in avanti compiuti dal Registro Navale Italiano in questo ambito, affermando che attualmente sono state previste delle certificazioni e un “Green Passport” pensati per favorire chi produce con materiali riciclabili, come ad esempio, la plastica rinforzata.

    Naturalmente il tema della dismissione “pulita” delle imbarcazioni è altrettanto significativo, tanto che il RINA ha voluto creare un tavolo di approfondimento che ne definisca le strategie.

    “Una barca davvero slow, costruita in modo interamente sostenibile che andrà per mare utilizzando le sole energie rinnovabili”. Così sarà “Sunrise One” la barca che DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura insieme con quello di Ingegneria Navale di Genova costruirà per dimostrare come l’eco sostenibilità e la nautica siano già molto vicine.

    Massimo Musio Sale, esponente del DSA, ha illustrato le caratteristiche del progetto “Sunrise”, che sta dietro a questo prototipo e che, con la collaborazione di UCINA e RINA, si basa su un approccio modulare della progettazione in modo da applicare una mentalità “verde” a tutte le fasi di vita di un’imbarcazione.

    Guardando al mercato dell’automobile che già da tempo ha intrapreso una politica di riciclo dei propri prodotti, la discussione si è orientata sulla necessità di mettere a disposizione delle industrie strutture pensate per il riciclo dei materiali di scarto, avendo come obiettivo quello di ridurre sino alla totale eliminazione, le odierne discariche.

    In questo senso è andato il contributo di Luigi Pelaggi, Capo Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che come Mario Malinconico, esponente dell’ICTP-CNR, ha affermato come il riciclo possa diventare un’interessante leva per creare nuove imprese, avviando così un circolo virtuoso.

    E’ stata, quindi, la volta delle aziende che, con le loro case history, hanno portato all’attenzione del pubblico i progressi sino ad oggi compiuti dall’industria nautica in tema ambientale.

    Claudio Bassi di Twin Disc, azienda italiana che produce sistemi e organi di trasmissione, ha sottolineato l’importanza di ispirarsi alle best practice di altri settori per mutuare spunti ed idee ed ha illustrato i risultati ottenuti attraverso il proprio team, interamente italiano, per la realizzazione un motore ibrido a impatto ambientale ridotto; mentre Giovanni Bizzarri di Azimut Benetti, ha descritto come l’impegno del Centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo abbia contribuito alla realizzazione di un motore a idrogeno particolarmente performante.

    Patrizio Roversi, conduttore televisivo promotore di un turismo responsabile e attento all’ambiente, in veste di moderatore del Convegno, ha quindi introdotto la case history di Gruppo Ferretti, dando la parola ad Andrea Frabetti, che ha illustrato il percorso in quest’ambito dell’azienda, che lo scorso hanno ha presentato un sistema di propulsione ibrida altamente innovativo capace di far navigare un’imbarcazione sopra i 20 metri “emissioni 0”.

    Intervento finale per Massimo Franchini, di Franchini International, precursore nell’utilizzo della tecnica “sottovuoto” per la produzione della vetroresina, un processo che impedisce la dispersione nell’aria dei solventi, ha messo in luce la necessità di educare i diportisti a una cultura della nautica eco-sostenibile.

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    Si è conclusa così la tavola rotonda organizzata da UCINA - Confindustria Nautica - nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale rappresentano la vera sfida del presente e il principale obiettivo del futuro che l’industria nautica deve e vuole traguardare per rinnovarsi.

    Il convegno “La nautica corre incontro all’ambiente”, che si è svolto - presso il Padiglione B della Fiera di Genova - ha messo in rilievo l’attenzione che da tempo il settore dedica a queste tematiche, evidenziando la sua posizione di preminenza rispetto a molte altre industry e addirittura rispetto alle normative vigenti. Ne è testimonianza il Protocollo per la Nautica firmato presso il Ministero dell’Ambiente il 1/02/2007, il cui obiettivo è quello di regolamentare l’accesso alle Aree Marine Protette in funzione di reali impatti, in modo da garantirne la salvaguardia e favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

    Dopo l’introduzione di Antimo Di Martino, Consigliere di UCINA con delega sulle tematiche ambientali, la tavola rotonda ha preso il via, articolandosi attraverso gli interventi dei relatori che, a diverso titolo, sono coinvolti in un progetto di sostenibilità ambientale dell’industria nautica.

    Partendo dal progetto di UCINA dedicato proprio alla ricerca per un corretto smaltimento delle imbarcazioni, Di Martino ha affermato che: “Oggi solo il 9% di una barca è realmente riciclabile e questo a causa della complessità delle sue componenti. Ucina però, è già al lavoro per immaginare soluzioni di intervento rapide ed efficaci”.

    A proseguire sul tema di una “Green economy” legata alla nautica, Luigi Scarpati, Technical Manager della Marine Division - Pleasure craft sector - del RINA ha descritto i passi in avanti compiuti dal Registro Navale Italiano in questo ambito, affermando che attualmente sono state previste delle certificazioni e un “Green Passport” pensati per favorire chi produce con materiali riciclabili, come ad esempio, la plastica rinforzata.

    Naturalmente il tema della dismissione “pulita” delle imbarcazioni è altrettanto significativo, tanto che il RINA ha voluto creare un tavolo di approfondimento che ne definisca le strategie.

    “Una barca davvero slow, costruita in modo interamente sostenibile che andrà per mare utilizzando le sole energie rinnovabili”. Così sarà “Sunrise One” la barca che DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura insieme con quello di Ingegneria Navale di Genova costruirà per dimostrare come l’eco sostenibilità e la nautica siano già molto vicine.

    Massimo Musio Sale, esponente del DSA, ha illustrato le caratteristiche del progetto “Sunrise”, che sta dietro a questo prototipo e che, con la collaborazione di UCINA e RINA, si basa su un approccio modulare della progettazione in modo da applicare una mentalità “verde” a tutte le fasi di vita di un’imbarcazione.

    Guardando al mercato dell’automobile che già da tempo ha intrapreso una politica di riciclo dei propri prodotti, la discussione si è orientata sulla necessità di mettere a disposizione delle industrie strutture pensate per il riciclo dei materiali di scarto, avendo come obiettivo quello di ridurre sino alla totale eliminazione, le odierne discariche.

    In questo senso è andato il contributo di Luigi Pelaggi, Capo Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che come Mario Malinconico, esponente dell’ICTP-CNR, ha affermato come il riciclo possa diventare un’interessante leva per creare nuove imprese, avviando così un circolo virtuoso.

    E’ stata, quindi, la volta delle aziende che, con le loro case history, hanno portato all’attenzione del pubblico i progressi sino ad oggi compiuti dall’industria nautica in tema ambientale.

    Claudio Bassi di Twin Disc, azienda italiana che produce sistemi e organi di trasmissione, ha sottolineato l’importanza di ispirarsi alle best practice di altri settori per mutuare spunti ed idee ed ha illustrato i risultati ottenuti attraverso il proprio team, interamente italiano, per la realizzazione un motore ibrido a impatto ambientale ridotto; mentre Giovanni Bizzarri di Azimut Benetti, ha descritto come l’impegno del Centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo abbia contribuito alla realizzazione di un motore a idrogeno particolarmente performante.

    Patrizio Roversi, conduttore televisivo promotore di un turismo responsabile e attento all’ambiente, in veste di moderatore del Convegno, ha quindi introdotto la case history di Gruppo Ferretti, dando la parola ad Andrea Frabetti, che ha illustrato il percorso in quest’ambito dell’azienda, che lo scorso hanno ha presentato un sistema di propulsione ibrida altamente innovativo capace di far navigare un’imbarcazione sopra i 20 metri “emissioni 0”.

    Intervento finale per Massimo Franchini, di Franchini International, precursore nell’utilizzo della tecnica “sottovuoto” per la produzione della vetroresina, un processo che impedisce la dispersione nell’aria dei solventi, ha messo in luce la necessità di educare i diportisti a una cultura della nautica eco-sostenibile.

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    La filiera nautica come eccellenza del “Made in Italy” anche all’esteroè il tema dibattuto stamattina durante il primo convegno organizzato dall’Associazione nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La nautica si conferma uno dei comparti italiani che ha saputo cogliere importanti successi in campo internazionale grazie ad una filiera tutta italiana, costituita da un insieme di capacità localizzate, risorse materiali, realtà progettuali ed esecutive che lo rendono uno dei settori bandiera del “Made in Italy” all’estero.

    All’insegna di questo assunto si è svolto oggi il primo convegno promosso da UCINA - Confindustria nautica – presso il Padiglione B della Fiera di Genova, dal titolo “La filiera della nautica ridisegna le geografie del Made in Italy” che ha messo in luce come la rete di talenti che oggi caratterizza la nautica italiana nel mondo sia frutto della capacità innovativa, del rispetto dell’ambiente, di una tradizione di successo e di un forte radicamento territoriale delle aziende italiane.

    Dopo i saluti del Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, si sono aperti i lavori che hanno visto la testimonianza di Rosario Messina, Presidente di Federlegno, il quale ha spiegato come le aziende del furniture design abbiano tutti i numeri e le capacità per integrarsi nel progetto nautico, segnalando inoltre, come alcune di queste abbiano già creato con successo al proprio interno una divisione dedicata.

    Nella medesima direzione si sono mosse anche le industrie del comparto tessile italiano che, come segnalato dal Presidente dell’Industria biellese, Luciano Donatelli, con il progetto “Navaltex” (che vede come partner il RINA) ha promosso interessanti sinergie di ricerca tra le industrie nautiche e quelle tessili.

    Il continuo sviluppo tecnologico e l’attenzione alla formazione delle risorse sono emersi come elementi caratterizzanti della felice collaborazione tra i vari comparti della filiera nautica.

    “Oggi più che mai occorre pensare a semplificare la legislazione in maniera tale da permettere anche alle aziende di dimensioni minori che contribuiscono a creare una filiera, di crescere” – ha concluso il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso – “tutelando i nostri prodotti all’insegna del “Made in italy”.

    Alla base della leadership della nautica italiana, vi è anche la capacità dei cantieri di saper selezionare fornitori e partner di eccellenza, utilizzando, ad esempio, per i propri prodotti i tessuti, la pelletteria, gli oggetti di design dell’industria italiana.

    “Un plus che noi italiani abbiamo è proprio quello saper puntare su creatività, qualità e innovazione.” E’ così che Francesca Radice, Vice Presidente UCINA, ha risposto alle domande di Gilda Bojardi, Direttore della rivista Interni che ha moderato l’incontro.

    Man mano si è andato delineando in modo sempre più chiaro come la filiera della nautica si traduca in una compenetrazione di diverse aziende che mostrano un tessuto ricco e innovativo indipendentemente dalla loro allocazione geografica. L’intervento di Cesare Cursi, Presidente della X Commissione Industria Commercio e Turismo del Senato, ha fornito maggiori delucidazioni circa l’obiettiva necessità di agevolare il turismo nautico sia attraverso un sistema di agevolazione IVA per gli ormeggi, sia tramite la previsione di incentivi alle imprese che adotteranno innovazioni tecnologiche a sostegno dell’ambiente.

    Di “green economy” ha parlato anche Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, che ha recentemente siglato una partnership con l’Associazione Farefuturo volta a sostenere il “Made in Italy”, mentre Luigi Carbone, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha insistito sulla semplificazione normativa con l’intento di agevolare la ripresa dell’economia e del settore nautico.

    Partendo da questo aspetto, il Convegno di UCINA ha visto Aldo Bonomi – Vicepresidente per le Politiche Territoriali e i distretti industriali – illustrare la “ricetta” per rendere più solida e competitiva a livello internazionale la filiera nautica italiana, puntando sulla possibilità di aggregare le aziende trasformando gli attuali distretti in reti di imprese.

    ''Credo che ormai il peggio lo abbiamo visto. Penso che questo grande salone che e' una vetrina internazionale dia spunto alla nautica per poter ripartire piu' in fretta di tanti altri settori. Il governo ha fatto la sua parte nel passato. L'industria nautica e' diventata un po' il must dell'industria fatturiera italiana.”  - ha affermato Bonomi - “Mi auguro che la parte creditizia apra maggiormente le porte per consentire alle aziende, specialmente quelle piccole, di respirare un po' ed avere la forza di poter continuare'' - ha concluso.

    Le tematiche finanziarie legate al sistema del credito sono state approfondite da Francesco Bellotti – Presidente di Federconfidi – che ha manifestato l’intenzione della Federazione da lui rappresentata di voler assistere, soprattutto in momenti difficili come quello attuale, le piccole-medie imprese, anche attraverso strumenti importanti come la moratoria delle rate dei mutui firmata da Confindustria e Abi.

    E’ così che il primo Convegno organizzato da UCINA in occasione della 49° edizione del Salone Nautico si è concluso con le parole del Presidente di UCINA Anton F. Albertoni, il quale ha affermato “Il piano per la nautica presentato all’Assemblea Generale mira a rilanciare il nostro settore e a creare nuovi posti di lavoro, garantendo un recupero di gettito per l’Erario. Siamo lieti che le prime risposte che ci arrivano dal Governo siano di condivisione del progetto.”

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    La filiera nautica come eccellenza del “Made in Italy” anche all’esteroè il tema dibattuto stamattina durante il primo convegno organizzato dall’Associazione nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La nautica si conferma uno dei comparti italiani che ha saputo cogliere importanti successi in campo internazionale grazie ad una filiera tutta italiana, costituita da un insieme di capacità localizzate, risorse materiali, realtà progettuali ed esecutive che lo rendono uno dei settori bandiera del “Made in Italy” all’estero.

    All’insegna di questo assunto si è svolto oggi il primo convegno promosso da UCINA - Confindustria nautica – presso il Padiglione B della Fiera di Genova, dal titolo “La filiera della nautica ridisegna le geografie del Made in Italy” che ha messo in luce come la rete di talenti che oggi caratterizza la nautica italiana nel mondo sia frutto della capacità innovativa, del rispetto dell’ambiente, di una tradizione di successo e di un forte radicamento territoriale delle aziende italiane.

    Dopo i saluti del Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, si sono aperti i lavori che hanno visto la testimonianza di Rosario Messina, Presidente di Federlegno, il quale ha spiegato come le aziende del furniture design abbiano tutti i numeri e le capacità per integrarsi nel progetto nautico, segnalando inoltre, come alcune di queste abbiano già creato con successo al proprio interno una divisione dedicata.

    Nella medesima direzione si sono mosse anche le industrie del comparto tessile italiano che, come segnalato dal Presidente dell’Industria biellese, Luciano Donatelli, con il progetto “Navaltex” (che vede come partner il RINA) ha promosso interessanti sinergie di ricerca tra le industrie nautiche e quelle tessili.

    Il continuo sviluppo tecnologico e l’attenzione alla formazione delle risorse sono emersi come elementi caratterizzanti della felice collaborazione tra i vari comparti della filiera nautica.

    “Oggi più che mai occorre pensare a semplificare la legislazione in maniera tale da permettere anche alle aziende di dimensioni minori che contribuiscono a creare una filiera, di crescere” – ha concluso il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso – “tutelando i nostri prodotti all’insegna del “Made in italy”.

    Alla base della leadership della nautica italiana, vi è anche la capacità dei cantieri di saper selezionare fornitori e partner di eccellenza, utilizzando, ad esempio, per i propri prodotti i tessuti, la pelletteria, gli oggetti di design dell’industria italiana.

    “Un plus che noi italiani abbiamo è proprio quello saper puntare su creatività, qualità e innovazione.” E’ così che Francesca Radice, Vice Presidente UCINA, ha risposto alle domande di Gilda Bojardi, Direttore della rivista Interni che ha moderato l’incontro.

    Man mano si è andato delineando in modo sempre più chiaro come la filiera della nautica si traduca in una compenetrazione di diverse aziende che mostrano un tessuto ricco e innovativo indipendentemente dalla loro allocazione geografica. L’intervento di Cesare Cursi, Presidente della X Commissione Industria Commercio e Turismo del Senato, ha fornito maggiori delucidazioni circa l’obiettiva necessità di agevolare il turismo nautico sia attraverso un sistema di agevolazione IVA per gli ormeggi, sia tramite la previsione di incentivi alle imprese che adotteranno innovazioni tecnologiche a sostegno dell’ambiente.

    Di “green economy” ha parlato anche Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, che ha recentemente siglato una partnership con l’Associazione Farefuturo volta a sostenere il “Made in Italy”, mentre Luigi Carbone, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha insistito sulla semplificazione normativa con l’intento di agevolare la ripresa dell’economia e del settore nautico.

    Partendo da questo aspetto, il Convegno di UCINA ha visto Aldo Bonomi – Vicepresidente per le Politiche Territoriali e i distretti industriali – illustrare la “ricetta” per rendere più solida e competitiva a livello internazionale la filiera nautica italiana, puntando sulla possibilità di aggregare le aziende trasformando gli attuali distretti in reti di imprese.

    ''Credo che ormai il peggio lo abbiamo visto. Penso che questo grande salone che e' una vetrina internazionale dia spunto alla nautica per poter ripartire piu' in fretta di tanti altri settori. Il governo ha fatto la sua parte nel passato. L'industria nautica e' diventata un po' il must dell'industria fatturiera italiana.”  - ha affermato Bonomi - “Mi auguro che la parte creditizia apra maggiormente le porte per consentire alle aziende, specialmente quelle piccole, di respirare un po' ed avere la forza di poter continuare'' - ha concluso.

    Le tematiche finanziarie legate al sistema del credito sono state approfondite da Francesco Bellotti – Presidente di Federconfidi – che ha manifestato l’intenzione della Federazione da lui rappresentata di voler assistere, soprattutto in momenti difficili come quello attuale, le piccole-medie imprese, anche attraverso strumenti importanti come la moratoria delle rate dei mutui firmata da Confindustria e Abi.

    E’ così che il primo Convegno organizzato da UCINA in occasione della 49° edizione del Salone Nautico si è concluso con le parole del Presidente di UCINA Anton F. Albertoni, il quale ha affermato “Il piano per la nautica presentato all’Assemblea Generale mira a rilanciare il nostro settore e a creare nuovi posti di lavoro, garantendo un recupero di gettito per l’Erario. Siamo lieti che le prime risposte che ci arrivano dal Governo siano di condivisione del progetto.”

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    Si svolgerà il 18 settembre alle ore 9.30, presso la Camera dei Deputati, Sala Berlinguer, il convegno promosso dal Gruppo del Partito Democratico e da UCINA Confindustria Nautica, dal titolo “Turismo nautico, ricchezza del Paese”.

    All’appuntamento interverranno il Presidente del Gruppo PD, Ettore Rosato, la Vice Presidente, Silvia Fregolent, gli Onorevoli Tiziano Arlotti (Comm.ne Attività produttive) e Mario Tullo (Comm.ne Trasporti), la Responsabile nazionale Cultura e Turismo del PD, Lorenza Bonaccorsi, le Sottosegretario ai Beni culturali, Francesca Barracciu, e la Sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, oltre a diversi imprenditori del settore.

    Il 15 novembre le 79 aziende italiane che espongono al METS di Amsterdam - il più importante salone internazionale delle attrezzature per la nautica da diporto - all’interno della collettiva organizzata da UCINA e ICE -  hanno ricevuto la visita ufficiale dell’Ambasciatore d’Italia all’Aja, Andrea Perugini.

    per attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Immediata risposta positiva da parte dei ministri presenti all’Assemblea Generale della Nautica.

    UCINA - Confindustria Nautica – ha presentato questa mattina nell’ambito della propria Assemblea Generale, il “Piano della Nautica”, un progetto triennale che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Gli 8 provvedimenti produrranno effetti positivi sul comparto in molteplici ambiti che spaziano dal recupero di posti barca presso le strutture commerciali e portuali esistenti e nelle aree militari dismesse alla valorizzazione dei porti a secco, dal rientro delle navi da diporto sotto la bandiera italiana sino al rilancio del mercato grazie ai chiarimenti relativi al leasing nautico. Non mancano riferimenti allo sviluppo della locazione per la piccola nautica.

    Immediata risposta positiva del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che ha confermato l’impegno del Governo sui diversi punti del piano lanciato da UCINA dichiarandosi disponibile ad intervenire per risolvere il tema della semplificazione delle procedure per il rilascio delle concessioni a cominciare dall’inclusione delle sovraintendenze nelle Conferenze dei servizi.

    Anche per quanto riguarda l’anomalia dei canoni demaniali,il Ministro si è dichiarato disponibile ad intervenire sulla legge di riforma del sistema portuale come suggerito da UCINA.

    Su questo tema è intervenuto anche Giuseppe Vegas, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, che ha testimoniato la vicinanza del suo Dicastero alle istanze della Confindustria Nautica intervenendo per la prima volta all’Assemblea dell’Associazione come appena dimostrato con la circolare sul leasing. Vegas ha individuato nel “federalismo demaniale”, una possibile via di soluzione.

    Michela Brambilla, ministro del Turismo, si è dichiarata pronta ad incontrare a breve il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per valutare la possibilità di destinare alla nautica da diporto strutture portuali militari dismesse. Inoltre si è espressa in termini particolarmente lusinghieri a proposito del Rapporto sul Turismo Nautico, promosso dall’Osservatorio sul Turismo Nautico di UCINA, definendolo il riferimento più attendibile e completo e impegnandosi affinché questo confluisca nell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

    Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA, si è dichiarato decisamente soddisfatto dei risultati della mattinata di lavori, affermando: “con il supporto del Governo saremo ancora più motivati a raggiungere i nostri obiettivi di ripresa del comparto che, giovane e dinamico, può davvero essere il motore della ripresa.”

    Scarica la slide esplicativa del “Piano Nautico”

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    Genova, 3 ottobre 2009

    per attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Immediata risposta positiva da parte dei ministri presenti all’Assemblea Generale della Nautica.

    UCINA - Confindustria Nautica – ha presentato questa mattina nell’ambito della propria Assemblea Generale, il “Piano della Nautica”, un progetto triennale che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Gli 8 provvedimenti produrranno effetti positivi sul comparto in molteplici ambiti che spaziano dal recupero di posti barca presso le strutture commerciali e portuali esistenti e nelle aree militari dismesse alla valorizzazione dei porti a secco, dal rientro delle navi da diporto sotto la bandiera italiana sino al rilancio del mercato grazie ai chiarimenti relativi al leasing nautico. Non mancano riferimenti allo sviluppo della locazione per la piccola nautica.

    Immediata risposta positiva del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che ha confermato l’impegno del Governo sui diversi punti del piano lanciato da UCINA dichiarandosi disponibile ad intervenire per risolvere il tema della semplificazione delle procedure per il rilascio delle concessioni a cominciare dall’inclusione delle sovraintendenze nelle Conferenze dei servizi.

    Anche per quanto riguarda l’anomalia dei canoni demaniali,il Ministro si è dichiarato disponibile ad intervenire sulla legge di riforma del sistema portuale come suggerito da UCINA.

    Su questo tema è intervenuto anche Giuseppe Vegas, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, che ha testimoniato la vicinanza del suo Dicastero alle istanze della Confindustria Nautica intervenendo per la prima volta all’Assemblea dell’Associazione come appena dimostrato con la circolare sul leasing. Vegas ha individuato nel “federalismo demaniale”, una possibile via di soluzione.

    Michela Brambilla, ministro del Turismo, si è dichiarata pronta ad incontrare a breve il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per valutare la possibilità di destinare alla nautica da diporto strutture portuali militari dismesse. Inoltre si è espressa in termini particolarmente lusinghieri a proposito del Rapporto sul Turismo Nautico, promosso dall’Osservatorio sul Turismo Nautico di UCINA, definendolo il riferimento più attendibile e completo e impegnandosi affinché questo confluisca nell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

    Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA, si è dichiarato decisamente soddisfatto dei risultati della mattinata di lavori, affermando: “con il supporto del Governo saremo ancora più motivati a raggiungere i nostri obiettivi di ripresa del comparto che, giovane e dinamico, può davvero essere il motore della ripresa.”

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    Genova, 3 ottobre 2009

    Il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 ottobre 2013 ha istituito il nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU), in vigore dal 30 ottobre 2013, con decorrenza ultima per la completa applicazione dal 1° maggio 2016.
    Con la Circolare 8/2016, le Dogane forniscono una prima disamina delle principali novità introdotte dalla nuova normativa dell’Unione.
    Per quanto riguarda la nautica, una delle novità più rilevanti è l’introduzione della garanzia per i regimi sospensivi resa obbligatoria in Italia dalla legge nazionale (TULD). In questo modo gli operatori dei Paesi concorrenti, quali ad es. la Francia, non erano chiamati a fornire la garanzia fideiussoria per i lavori eseguiti sulle unità da diporto battenti bandiera extracomunitaria.
    Con la nuova norma europea, la costituzione della garanzia è richiesta obbligatoriamente per tutti i Paesi per l’accesso ai regimi speciali soggetti ad autorizzazione, ferme restando alcune ipotesi in cui è possibile concedere una riduzione o l’esonero, alle condizioni fissate, anch’esse, dalla norma sovranazionale (art. 95, par. 2, e art. 95, par. 3 del CDU).
    L’art. 95 (punti 1 e 2) CDU stabilisce che un operatore economico può beneficiare di una riduzione e/o esonero ove dimostri un adeguato livello di affidabilità. Sebbene sia evidente la coincidenza dei requisiti e delle condizioni richieste con quelli al cui soddisfacimento è subordinato il riconoscimento dello status di AEO(Authorized Economic Operator), è anche chiaro che non è obbligatorio essere un AEO per accedere a tali benefici.

    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)

    Con il nuovo redditometro una stagione di ripresa per la nautica italiana.

    Il Presidente di UCINA – Confindustria Nautica Anton Francesco Albertoni, ha inviato quest’oggi una lettera al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera per trasferirgli apprezzamento e fiducia relativamente all’indirizzo del nuovo redditometro espresso nelle dichiarazioni dello stesso Direttore Befera e che equipara il bene barca ad altri beni di non prima necessità di pari valore, come ad esempio un camper.

    Da sempre area di riferimento per lo sviluppo culturale ed economico dei paesi del suo bacino, il Mediterraneo torna, oggi più che mai, a rivestire una posizione strategica.  Con lo sviluppo della sponda sud e il delinearsi di una nuova realtà geopolitica in continua trasformazione, cresce inoltre l’esigenza di definire un sistema nautico del Mediterraneo, che includa industria, portualità e turismo, che non può che vedere l’Italia nel ruolo di protagonista principale.

    E’ questo il punto di partenza su cui si sono confrontati i relatori della Tavola Rotonda, intitolata appunto “Una politica nautica per il Mediterraneo”, organizzata UCINA in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: obiettivo delineare una strategia futura mirata a favorire politiche comuni  e sviluppare collaborazione economica, sociale e culturale nell’area.

    In apertura, dopo la breve introduzione di Germano Maione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sull’elevato potenziale di sviluppo del settore, Lorenzo Selva, nel suo doppio ruolo di vicepresidente di UCINA e presidente di Elmif - la Federazione dell’Industria Marittima Europea - ha presentato la “Consulta del Mediterraneo”, un’iniziativa che vedrà coinvolti tutti i paesi del bacino, il cui obiettivo sarà definire una politica comune per la nautica, mirata a promuovere e sviluppare il diporto anche attraverso regole di sicurezza condivise.

    Sul tema della sicurezza si è espresso Felicio Angrisano, Capo del II Reparto Affari Giuridici delle Capitanerie di Porto che, individuando nella nautica da diporto un’eccellenza da sostenere ed agevolare, ha evidenziato come la sicurezza rappresenti un elemento di sviluppo e non un freno.

    A seguire la testimonianza di Khaled Ghommidh, Direttore della Marina Mercantile Tunisina, che ha presentato lo stato dell’arte della nautica del suo paese, sottolineando come le potenzialità di crescita del settore siano strettamente connesse all’individuazione di regole comuni per tutto il bacino e quanto l’esperienza italiana venga considerata un riferimento imprescindibile per il migliore sviluppo del diporto.

    Anita Vella, della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, ha illustrato il lavoro svolto in questo ambito dalla UE, sottolineando come il compito più difficile sia quello di individuare regole compatibili con le esigenze di tutti i paesi del Mediterraneo seppure nel rispetto delle normative comunitarie.

    E’ stata infine presentata da Mario Dogliani del RINA la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima che mira allo sviluppo di un diportismo sostenibile, non solo in termini ambientali ma anche economici e cognitivi: anche in questo caso la conoscenza condivisa e la coesione sembrano essere la chiave di volta per il successo dell’iniziativa.

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    Da sempre area di riferimento per lo sviluppo culturale ed economico dei paesi del suo bacino, il Mediterraneo torna, oggi più che mai, a rivestire una posizione strategica.  Con lo sviluppo della sponda sud e il delinearsi di una nuova realtà geopolitica in continua trasformazione, cresce inoltre l’esigenza di definire un sistema nautico del Mediterraneo, che includa industria, portualità e turismo, che non può che vedere l’Italia nel ruolo di protagonista principale.

    E’ questo il punto di partenza su cui si sono confrontati i relatori della Tavola Rotonda, intitolata appunto “Una politica nautica per il Mediterraneo”, organizzata UCINA in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: obiettivo delineare una strategia futura mirata a favorire politiche comuni  e sviluppare collaborazione economica, sociale e culturale nell’area.

    In apertura, dopo la breve introduzione di Germano Maione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sull’elevato potenziale di sviluppo del settore, Lorenzo Selva, nel suo doppio ruolo di vicepresidente di UCINA e presidente di Elmif - la Federazione dell’Industria Marittima Europea - ha presentato la “Consulta del Mediterraneo”, un’iniziativa che vedrà coinvolti tutti i paesi del bacino, il cui obiettivo sarà definire una politica comune per la nautica, mirata a promuovere e sviluppare il diporto anche attraverso regole di sicurezza condivise.

    Sul tema della sicurezza si è espresso Felicio Angrisano, Capo del II Reparto Affari Giuridici delle Capitanerie di Porto che, individuando nella nautica da diporto un’eccellenza da sostenere ed agevolare, ha evidenziato come la sicurezza rappresenti un elemento di sviluppo e non un freno.

    A seguire la testimonianza di Khaled Ghommidh, Direttore della Marina Mercantile Tunisina, che ha presentato lo stato dell’arte della nautica del suo paese, sottolineando come le potenzialità di crescita del settore siano strettamente connesse all’individuazione di regole comuni per tutto il bacino e quanto l’esperienza italiana venga considerata un riferimento imprescindibile per il migliore sviluppo del diporto.

    Anita Vella, della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, ha illustrato il lavoro svolto in questo ambito dalla UE, sottolineando come il compito più difficile sia quello di individuare regole compatibili con le esigenze di tutti i paesi del Mediterraneo seppure nel rispetto delle normative comunitarie.

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    Insieme per promuovere l’amore per la vela.
    Prossimo appuntamento con Navigar m’ è dolce al 49°Salone Nautico Internazionale di Genova dal 3 all’11 ottobre prossimi.
    Un sito - www.navigarmedolce.it - per continuare la navigazione.

    Nella serata di martedì 16 giugno, si è conclusa la prima edizione della Festa della Marineria, Biennale di Arte, Cultura, Scienza e Tradizione che per cinque giorni ha animato il Golfo di La Spezia. Oltre 150 gli appuntamenti in calendario, per un programma ricchissimo di eventi, incontri, concerti, mostre, regate storiche e sportive, e manifestazioni di ogni genere, pensato per far conoscere e amare il mare e promuovere le attività ad esso legate.

    Con Ucina, la Confindustria Nautica che alla Spezia ha portato la propria campagna “Navigar m’ è dolce” – con la quale da cinque anni porta avanti l’ambizioso progetto di diffondere la passione per la nautica a un pubblico sempre più vasto -, hanno partecipato le scuole di vela Utopia, Mondovela e Caprera.

    Perfettamente nello spirito del Navigar m’ è dolce che intende fornire occasioni concrete per provare ad avvicinarsi al mare, le imbarcazioni delle tre scuole vela, condotte da esperti istruttori, hanno dato vita per cinque giorni ad una coinvolgente dimostrazione di ciò che significa imparare ad andar per mare divertendosi.

    Un vero successo confermato dalle oltre 300 persone, fra ragazzi e adulti, che hanno voluto sperimentare le lezioni teoriche, alternate alle uscite pratiche in mare, proposte gratuitamente. Le barche di Utopia, Mondovela e Caprera hanno fatto provare agli “aspiranti velisti”, molti dei quali salivano a bordo di un’imbarcazione per la prima volta, l’emozione della navigazione a vela.

    Un’esperienza molto apprezzata che Ucina e le scuole di Utopia, Mondovela e Caprera hanno voluto offrire al pubblico per promuovere una navigazione a vela rivolta veramente a tutti.

    La campagna Navigar m’ è dolce di UCINA di promozione della cultura nautica, realizzata in collaborazione con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI, Assonautica e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, proseguirà con un ricco calendario di eventi ed iniziative che, da aprile a settembre con un’ultima grande tappa in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova (dal 3 all’11 ottobre 2009), daranno la possibilità a chiunque lo desideri di provare l’emozione di andar per mare.

    Tutti gli eventi Navigar m’ è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono, oltre che a mezzo stampa, sul sito internet che permette all'utente di informarsi costantemente sulle iniziative presenti sul territorio e di essere aggiornati attraverso newsletter periodiche. Il sito www.navigarmedolce.it intende diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica fornendo oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l'utente.

    Genova, 19 giugno 2009

    Per saperne di più:

    www.navigarmedolce.it
    www.utopiascuolavela.it
    www.mondovela.it
    www.navedicarta.it

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    Nella serata di martedì 16 giugno, si è conclusa la prima edizione della Festa della Marineria, Biennale di Arte, Cultura, Scienza e Tradizione che per cinque giorni ha animato il Golfo di La Spezia. Oltre 150 gli appuntamenti in calendario, per un programma ricchissimo di eventi, incontri, concerti, mostre, regate storiche e sportive, e manifestazioni di ogni genere, pensato per far conoscere e amare il mare e promuovere le attività ad esso legate.

    Con Ucina, la Confindustria Nautica che alla Spezia ha portato la propria campagna “Navigar m’ è dolce” – con la quale da cinque anni porta avanti l’ambizioso progetto di diffondere la passione per la nautica a un pubblico sempre più vasto -, hanno partecipato le scuole di vela Utopia, Mondovela e Caprera.

    Perfettamente nello spirito del Navigar m’ è dolce che intende fornire occasioni concrete per provare ad avvicinarsi al mare, le imbarcazioni delle tre scuole vela, condotte da esperti istruttori, hanno dato vita per cinque giorni ad una coinvolgente dimostrazione di ciò che significa imparare ad andar per mare divertendosi.

    Un vero successo confermato dalle oltre 300 persone, fra ragazzi e adulti, che hanno voluto sperimentare le lezioni teoriche, alternate alle uscite pratiche in mare, proposte gratuitamente. Le barche di Utopia, Mondovela e Caprera hanno fatto provare agli “aspiranti velisti”, molti dei quali salivano a bordo di un’imbarcazione per la prima volta, l’emozione della navigazione a vela.

    Un’esperienza molto apprezzata che Ucina e le scuole di Utopia, Mondovela e Caprera hanno voluto offrire al pubblico per promuovere una navigazione a vela rivolta veramente a tutti.

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    Si è svolto oggi venerdì 10 novembre a Viareggio presso l’Unione delle Imprese Navali Artigiane, l’atteso incontro sulle "novità fiscali nel settore delle navi da diporto", organizzato da Ucina Confindustria Nautica.

    Nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo di UCINA i partecipanti hanno espresso consenso per le nuove linee guida che caratterizzeranno l’edizione 2013 del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Firmata la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo tra Accademia della Marina Mercantile, Istituto Tecnico Nautico “San Giorgio” di Genova, Università, IAL e UCINA per l’avvio del nuovo corso di studi di coperta specificamente dedicato alla nautica da diporto.

    “Tecnico Superiore per la conduzione di imbarcazioni da diporto” il nuovo titolo rilasciato.

    E’ stata firmata da Accademia della Marina Mercantile, Istituto Tecnico Nautico “San Giorgio” di Genova, Università, IAL e UCINA la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo che dà l’avvio al nuovo corso di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore per “Tecnico per la conduzione di imbarcazioni da diporto – sezione coperta” che avrà, tra l’altro, lo scopo di preparare i corsisti all’esame per il rilascio del titolo di ufficiale di navigazione del diporto.

    Il progetto nasce dalla consapevolezza comune dell’importanza della Nautica da diporto nell’economia del Paese, non solo per la produzione, ma anche per le ricadute occupazionali nel campo di nuove e qualificate figure professionali a supporto del turismo nautico.

    In tale ambito, ruolo chiave riveste senza dubbio la formazione che da tempo è al centro degli obiettivi dei soggetti che hanno firmato il Protocollo.

    L’Accademia della Marina Mercantile, istituzione formativa promossa e partecipata dalla Provincia di Genova - che ha dimostrato in questi anni un’attenzione particolare al mondo dello shipping, specie in campo formativo -, svolge un ruolo chiave di livello nazionale nella formazione dei futuri Ufficiali e delle figure professionali del cluster marittimo.

    UCINA, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ha da tempo intrapreso un percorso finalizzato alla crescita delle Aziende del comparto nautico. Sarà all’interno di tale know-how che UCINA fornirà al nuovo corso docenti esperti del settore per l’insegnamento di discipline specialistiche e professionalizzanti, con conseguente rilascio di attestato e stage formativi presso le aziende associate.

    Il progetto didattico è stato inserito nell’ambito del Polo Formativo Regionale dell’Economia del Mare. Sarà articolato in moduli didattici alternati a periodi di imbarco a bordo di navi da diporto, secondo il modello già consolidato per gli allievi ufficiali di coperta e di macchina del settore trasporti.  Il progetto pilota prevede attività formative in aula e a bordo per un totale di 520 ore, durante le quali verranno acquisiti dagli allievi i corsi obbligatori  previsti dalla normativa internazionale e nazionale,  e un addestramento a bordo per un totale di 480 ore di navigazione.

    Genova, 1° aprile 2009

     

    Per informazioni:
    UCINA- Area Promozione
    Chiara Castellari 010.5769812
    Fede Gardella 3358308666
    promotion@ucina.net

    Firmata la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo tra Accademia della Marina Mercantile, Istituto Tecnico Nautico “San Giorgio” di Genova, Università, IAL e UCINA per l’avvio del nuovo corso di studi di coperta specificamente dedicato alla nautica da diporto.

    “Tecnico Superiore per la conduzione di imbarcazioni da diporto” il nuovo titolo rilasciato.

    E’ stata firmata da Accademia della Marina Mercantile, Istituto Tecnico Nautico “San Giorgio” di Genova, Università, IAL e UCINA la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo che dà l’avvio al nuovo corso di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore per “Tecnico per la conduzione di imbarcazioni da diporto – sezione coperta” che avrà, tra l’altro, lo scopo di preparare i corsisti all’esame per il rilascio del titolo di ufficiale di navigazione del diporto.

    Il progetto nasce dalla consapevolezza comune dell’importanza della Nautica da diporto nell’economia del Paese, non solo per la produzione, ma anche per le ricadute occupazionali nel campo di nuove e qualificate figure professionali a supporto del turismo nautico.

    In tale ambito, ruolo chiave riveste senza dubbio la formazione che da tempo è al centro degli obiettivi dei soggetti che hanno firmato il Protocollo.

    L’Accademia della Marina Mercantile, istituzione formativa promossa e partecipata dalla Provincia di Genova - che ha dimostrato in questi anni un’attenzione particolare al mondo dello shipping, specie in campo formativo -, svolge un ruolo chiave di livello nazionale nella formazione dei futuri Ufficiali e delle figure professionali del cluster marittimo.

    UCINA, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ha da tempo intrapreso un percorso finalizzato alla crescita delle Aziende del comparto nautico. Sarà all’interno di tale know-how che UCINA fornirà al nuovo corso docenti esperti del settore per l’insegnamento di discipline specialistiche e professionalizzanti, con conseguente rilascio di attestato e stage formativi presso le aziende associate.

    Il progetto didattico è stato inserito nell’ambito del Polo Formativo Regionale dell’Economia del Mare. Sarà articolato in moduli didattici alternati a periodi di imbarco a bordo di navi da diporto, secondo il modello già consolidato per gli allievi ufficiali di coperta e di macchina del settore trasporti.  Il progetto pilota prevede attività formative in aula e a bordo per un totale di 520 ore, durante le quali verranno acquisiti dagli allievi i corsi obbligatori  previsti dalla normativa internazionale e nazionale,  e un addestramento a bordo per un totale di 480 ore di navigazione.

    Genova, 1° aprile 2009

     

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    La Circolare n. 20/E dell’Agenzia delle Entrate, fornisce alcuni chiarimenti sulle norme contenute nella Legge di Stabilità 2016 e fra gli altri temi interviene sulla sentenza della Corte Costituzionale sui Marina resort.
    La norma che implica la possibilità di applicare l’IVA al 10% sugli ormeggi a breve e comunque inferiori all’annualità è stata sottoposta, infatti, al giudizio della Corte su ricorso della Regione Campania.
    La pronuncia ha stabilito che il decreto attuativo del Ministero dei Trasporti, contenente le caratteristiche minime delle strutture, avrebbe dovuto essere approvato anche dalla Conferenza Stato-Regioni. L’Agenzia delle Entrate ritiene che la sentenza rientri tra le cosiddette “sentenze additive”, che incidono sulla legge senza annullarla, ma trasformandola, cioè “aggiungendo alla norma un’ulteriore previsione che, in osservanza della Costituzione, avrebbe dovuto necessariamente essere prevista sin dalla sua origine”.
    La Consulta, pertanto, ha integrato la norma prevedendo l’intervento della Conferenza permanente Stato-Regioni. “La natura dell’intervento operato dalla Corte” – scrive l’Agenzia – “comporta, in linea di principio, che la legge modificata conservi intatta la sua efficacia in ogni sua parte che non sia incompatibile con la modifica introdotta. Si ritiene, inoltre, che, benché la sentenza della Corte abbia efficacia retroattiva, restino salvi i diritti acquisiti ed i rapporti definiti in precedenza”.
    Nel frattempo, su richiesta di UCINA Confindustria Nautica, il decreto attuativo che fissa le caratteristiche minime dei Marina resort è stato inviato alla Conferenza Stato-Regioni. E si confida in una rapida soluzione spiega la Presidente UCINA, Carla Demaria. Nel 2015, al suo primo anno di applicazione, la norma ha prodotto un aumento del 4% dei contratti di ormeggi stagionali.
     
    (Per maggiori informazioni:www.ucina.net)  

    Dall’Agenzia delle Entrate in arrivo un provvedimento che consentirà il rimborso della tassa di possesso agli armatori proprietari delle imbarcazioni soggette alle nuove aliquote definite lo scorso mese di luglio.

    Si è tenuto quest’oggi il convegno “Scegliere la nautica: politica, fisco, imprese per tornare ad essere industria leader” previsto nell’ambito di Forum UCINA, il contenitore di appuntamenti istituzionali organizzato dall’Associazione durante il 53° Salone Nautico di Genova.

    Sulla base delle indicazioni relative a vendite e ordini registrati dalle imprese nella prima parte dell’anno nautico in corso (settembre 2015 – agosto 2016),  l’Ufficio Studi di Ucina  conferma il trend positivo per l’industria nautica in Italia con una crescita prevista tra il 5 e il 10%. Nonostante un rallentamento del mercato nei primi mesi del 2016 la stagione primaverile si apre con buone prospettive.
    Il 2015 vede un miglioramento delle previsioni diffuse in occasione del Salone Nautico di Genova con una variazione di fatturato globale dell’industria nautica pari al 12% rispetto al 2014. Analizzando i singoli settori merceologici emerge la performance della cantieristica che cresce di oltre il 13%. Risultati positivi anche per il settore dei motori (+13%) e per il comparto accessori e componenti (+7%). Per quanto riguarda la cantieristica, il mercato nazionale ha registrato nel bimestre a valle del Salone Nautico di Genova un incremento del 35% dello stipulato leasing. Lo stipulato del primo bimestre 2016 segna un aumento del numero di contratti del 135%.
     
    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)

    L’Accademia Italiana Marina mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale presentano il corso di formazione per “operatori della vela solidale”

    Oggi, 7 Ottobre alle ore 15.00, al Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, è stato presentato il Protocollo d'Intesa tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale, organismo che riunisce le associazioni italiane che operano nelle aree del disagio fisico, psichico e sociale attraverso la pratica della navigazione a vela.

    Obiettivo dell’accordo tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Vela Solidale è di elaborare congiuntamente un modello di percorso formativo destinato ai responsabili delle singole associazioni aderenti all’Unione Vela Sociale con maggiore esperienza nel settore, che possano successivamente diventare formatori di “operatori della vela solidale” all’interno delle singole associazioni.

    In conformità al suddetto protocollo AIMM e UVS hanno già elaborato un progetto di formazione che verrà realizzato a Genova in due moduli che si terranno alla fine di ottobre e alla fine di novembre.

    E’ intervenuto tra gli altri Carlo Romeo, Dirigente responsabile del Segretariato sociale della Rai.

    Accademia Italiana della Marina Mercantile

    L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondata nel 2005 su iniziativa della Provincia di Genova e dall’armamento pubblico e privato, ha nella sua mission la formazione specialistica degli allievi ufficiali di coperta e di macchina destinati a ricoprire ruoli di comando nella flotta mercantile italiana. Più in generale, ha tra gli obiettivi della propria attività la valorizzazione della cultura del mare e delle professioni marittime, in un contesto di diffusione e sostegno dei valori della sicurezza e della solidarietà.

    www.accademiamarinamercantile.it
    email: info@accademiamarinamercantile.it

    Ufficio Stampa & Pubbliche Relazioni:
    Ameri srl Communication and Public Relations
    Via D. Fiasella, 16/20
    16121 Genova
    tel. +39 010/541491
    fax +39 010/543071
    www.americomunicazione.it

    UVS Unione Italiana Vela Solidale, fondata nel febbraio 2003, riunisce le più importanti Associazioni Italiane che utilizzano la pratica della vela nell'area del disagio fisico, mentale e sociale rappresentando e promuovendo attraverso  i propri associati, progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale realizzati mediante l'utilizzo della vela.

    UNIONE ITALIANA VELA SOLIDALE
    www.unionevelasolidale.org
    email: info@unionevelasolidale.org

    Ufficio Stampa & Pubbliche Relazioni:
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    Tel.: 010 215296 - Fax: 010 8632564
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    Piazzale Kennedy 1
    I - 16129 GENOVA
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    Tel. + 39 010 5769812
    Fax + 39 010 5531104
    e-mail promotion@ucina.net

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    L’Accademia Italiana Marina mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale presentano il corso di formazione per “operatori della vela solidale”

    Oggi, 7 Ottobre alle ore 15.00, al Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, è stato presentato il Protocollo d'Intesa tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale, organismo che riunisce le associazioni italiane che operano nelle aree del disagio fisico, psichico e sociale attraverso la pratica della navigazione a vela.

    Obiettivo dell’accordo tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Vela Solidale è di elaborare congiuntamente un modello di percorso formativo destinato ai responsabili delle singole associazioni aderenti all’Unione Vela Sociale con maggiore esperienza nel settore, che possano successivamente diventare formatori di “operatori della vela solidale” all’interno delle singole associazioni.

    In conformità al suddetto protocollo AIMM e UVS hanno già elaborato un progetto di formazione che verrà realizzato a Genova in due moduli che si terranno alla fine di ottobre e alla fine di novembre.

    E’ intervenuto tra gli altri Carlo Romeo, Dirigente responsabile del Segretariato sociale della Rai.

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    L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondata nel 2005 su iniziativa della Provincia di Genova e dall’armamento pubblico e privato, ha nella sua mission la formazione specialistica degli allievi ufficiali di coperta e di macchina destinati a ricoprire ruoli di comando nella flotta mercantile italiana. Più in generale, ha tra gli obiettivi della propria attività la valorizzazione della cultura del mare e delle professioni marittime, in un contesto di diffusione e sostegno dei valori della sicurezza e della solidarietà.

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    UCINA: reazione della Confindustria Nautica alla manovra di Ferragosto e, in particolare, alle norme cosiddette “antievasione” previste dall’emendamento presentato ieri dal Governo.

    “Misure contraddittorie e di dubbia utilità“: con queste parole Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA – Confindustria Nautica, ha definito i provvedimenti della manovra di Ferragosto che, secondo il Governo, sarebbero utili a contrastare l’evasione fiscale.

    Il Presidente dell’Associazione che riunisce le imprese della nautica ha così espresso la reazione dell’industria: “Il nostro comparto vive ogni giorno un grave stato di incertezza sui possibili esiti della manovra che non fa che danneggiare le aziende della nautica, già fortemente colpite dalla pesante contrazione dei fatturati registrata nell’ultimo biennio. Questo stato è aggravato dalla rappresentazione fuorviante, che non cessa di riproporsi ogni giorno, dell’associazione diportista uguale evasore fiscale e il tutto a pochi giorni dall’apertura del Salone Nautico di Genova, prima vetrina mondiale dell’industria nautica”.

    “Nel nostro Paese sono poco più di 600 le società che si occupano di diritto di noleggio e locazione: un dato insignificante se raffrontato alle 35.000 società di comodo citate dagli organi di stampa negli ultimi giorni. Inoltre, come ho già avuto modo di affermare, ai fini della lotta all’evasione esistono già gli strumenti per rintracciare eventuali abusi: il 99% delle imbarcazioni viene infatti acquistata tramite il leasing e, pertanto, tutte le transazioni possono essere verificate dall’Agenzia delle Entrate”. Inoltre l’80% del parco nautico è formato da scafi con valore di acquisto inferiore a quello di una utilitaria.

    Anche in tema di lotta all’elusione e alle società di comodo, UCINA Confindustria Nautica, già da molti mesi e in tempi non sospetti, ha fornito all’Agenzia delle Entrate tutti gli strumenti utili per una reale azione di contrasto, senza peraltro avere ancora avuto risposta.

    Albertoni ha poi proseguito: “In queste ore sono circolate voci di proposte assurde e fortemente demagogiche come l’ultima, avanzata da Domenico Scilipoti, Segretario Politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, di inserire nel testo della manovra un articolo 2-bis che preveda una tassa annuale di possesso, a decorrere dal 2012, per gli yacht e le imbarcazioni a motore e a vela con motore ausiliario da diporto di lunghezza superiore ai sei metri. Una misura insensata, che finirebbe con il dare il colpo di grazia a un settore già pesantemente vessato dalla crisi economica”.

    “Rivolgo un appello al Governo” ha concluso Albertoni “affinché faccia chiarezza sui propri obiettivi e sugli strumenti che intende adottare per raggiungerli e perché sia tutelato un comparto che, senza considerare l’indotto, anche turistico, ad esso collegato, dà lavoro a più di 90.000 persone e che, qualora venissero finalmente adottate una serie di misure che da tempo l’Associazione invoca, potrebbero rendere la nautica una fonte di introiti per l’erario ben superiori a quelli recuperati attraverso eventuali tasse”.

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    “Misure contraddittorie e di dubbia utilità“: con queste parole Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA – Confindustria Nautica, ha definito i provvedimenti della manovra di Ferragosto che, secondo il Governo, sarebbero utili a contrastare l’evasione fiscale.

    Il Presidente dell’Associazione che riunisce le imprese della nautica ha così espresso la reazione dell’industria: “Il nostro comparto vive ogni giorno un grave stato di incertezza sui possibili esiti della manovra che non fa che danneggiare le aziende della nautica, già fortemente colpite dalla pesante contrazione dei fatturati registrata nell’ultimo biennio. Questo stato è aggravato dalla rappresentazione fuorviante, che non cessa di riproporsi ogni giorno, dell’associazione diportista uguale evasore fiscale e il tutto a pochi giorni dall’apertura del Salone Nautico di Genova, prima vetrina mondiale dell’industria nautica”.

    “Nel nostro Paese sono poco più di 600 le società che si occupano di diritto di noleggio e locazione: un dato insignificante se raffrontato alle 35.000 società di comodo citate dagli organi di stampa negli ultimi giorni. Inoltre, come ho già avuto modo di affermare, ai fini della lotta all’evasione esistono già gli strumenti per rintracciare eventuali abusi: il 99% delle imbarcazioni viene infatti acquistata tramite il leasing e, pertanto, tutte le transazioni possono essere verificate dall’Agenzia delle Entrate”. Inoltre l’80% del parco nautico è formato da scafi con valore di acquisto inferiore a quello di una utilitaria.

    Anche in tema di lotta all’elusione e alle società di comodo, UCINA Confindustria Nautica, già da molti mesi e in tempi non sospetti, ha fornito all’Agenzia delle Entrate tutti gli strumenti utili per una reale azione di contrasto, senza peraltro avere ancora avuto risposta.

    Albertoni ha poi proseguito: “In queste ore sono circolate voci di proposte assurde e fortemente demagogiche come l’ultima, avanzata da Domenico Scilipoti, Segretario Politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, di inserire nel testo della manovra un articolo 2-bis che preveda una tassa annuale di possesso, a decorrere dal 2012, per gli yacht e le imbarcazioni a motore e a vela con motore ausiliario da diporto di lunghezza superiore ai sei metri. Una misura insensata, che finirebbe con il dare il colpo di grazia a un settore già pesantemente vessato dalla crisi economica”.

    “Rivolgo un appello al Governo” ha concluso Albertoni “affinché faccia chiarezza sui propri obiettivi e sugli strumenti che intende adottare per raggiungerli e perché sia tutelato un comparto che, senza considerare l’indotto, anche turistico, ad esso collegato, dà lavoro a più di 90.000 persone e che, qualora venissero finalmente adottate una serie di misure che da tempo l’Associazione invoca, potrebbero rendere la nautica una fonte di introiti per l’erario ben superiori a quelli recuperati attraverso eventuali tasse”.

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    D’Alì: Maturi i tempi per una revisione della legge 394 sulle Aree Marine Protette

    Il Presidente della XIII Commissione – Territorio e Ambiente al Senato, Sen. Antonio D’Alì, nel corso dell’audizione di UCINA – che si è tenuta ieri, 24 febbraio 2009 - ha dichiarato maturi i tempi per una revisione della legge 394/1991, che a 18 anni dalla sua emanazione si rivela inadeguata e lacunosa, in particolare, per i modelli gestionali delle Aree Marine Protette.

    “Ucina collabora da sempre con il ministero dell’Ambiente e con il Parlamento per lo sviluppo delle normative concernenti il mare, forte del know-how e di competenze che storicamente vanno ben oltre la sua mission di rappresentanza dell’industria nautica” – ha dichiarato il Senatore in apertura dei lavori – “anche nel caso della riforma delle AMP tali competenze sono preziose”.

    Nel corso dell’audizione al Senato, il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni, ha ribadito come da anni le aziende nautiche italiane possano vantare tecnologie di assoluta valenza ambientale e la realizzazione di imbarcazioni i cui standard di eco-compatibilità anticipano in molti casi le normative comunitarie.

    Ucina in particolare richiede da anni con forza una nuova Legge Quadro sulle AMP che si affranchi dalle regole pensate per i parchi terrestri e si modelli sulle specificità delle riserve marine.

    In particolare Ucina individua le seguenti priorità:

    § Regole comuni a tutte le riserve, proporzionate ai reali impatti ambientali degli scafi

    § Semplificazione delle geometrie di perimetrazione delle AMP

    § Programmazione dell’attività di tutela e monitoraggio continuo degli effetti

    § Verifica delle condizioni di istituzione della riserva nel tempo

    § Tempi certi per l’emanazione dei regolamenti dopo l’istituzione delle riserve

    § Valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali, del turismo eco-compatibile e della fruizione nautica;

    § Verifica delle capacità gestionali dei Comuni

    Il Presidente Albertoni ha ribadito altresì che il Protocollo della Nautica - sottoscritto nel 2007 da Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Comando Generale della Guardia Costiera, Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, Federparchi, UCINA e le principali associazioni ambientaliste - costituisce un primo passo importante nell’individuazione di regole comuni, ma non è sufficiente, poiché alla luce della vigente normativa, può essere solo parzialmente recepito nei regolamenti degli enti gestori.

    Genova, 25 febbraio 2009

    Per informazioni:
    UCINA
    Fede Gardella 335.8308666
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    D’Alì: Maturi i tempi per una revisione della legge 394 sulle Aree Marine Protette

    Il Presidente della XIII Commissione – Territorio e Ambiente al Senato, Sen. Antonio D’Alì, nel corso dell’audizione di UCINA – che si è tenuta ieri, 24 febbraio 2009 - ha dichiarato maturi i tempi per una revisione della legge 394/1991, che a 18 anni dalla sua emanazione si rivela inadeguata e lacunosa, in particolare, per i modelli gestionali delle Aree Marine Protette.

    “Ucina collabora da sempre con il ministero dell’Ambiente e con il Parlamento per lo sviluppo delle normative concernenti il mare, forte del know-how e di competenze che storicamente vanno ben oltre la sua mission di rappresentanza dell’industria nautica” – ha dichiarato il Senatore in apertura dei lavori – “anche nel caso della riforma delle AMP tali competenze sono preziose”.

    Nel corso dell’audizione al Senato, il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni, ha ribadito come da anni le aziende nautiche italiane possano vantare tecnologie di assoluta valenza ambientale e la realizzazione di imbarcazioni i cui standard di eco-compatibilità anticipano in molti casi le normative comunitarie.

    Ucina in particolare richiede da anni con forza una nuova Legge Quadro sulle AMP che si affranchi dalle regole pensate per i parchi terrestri e si modelli sulle specificità delle riserve marine.

    In particolare Ucina individua le seguenti priorità:

    § Regole comuni a tutte le riserve, proporzionate ai reali impatti ambientali degli scafi

    § Semplificazione delle geometrie di perimetrazione delle AMP

    § Programmazione dell’attività di tutela e monitoraggio continuo degli effetti

    § Verifica delle condizioni di istituzione della riserva nel tempo

    § Tempi certi per l’emanazione dei regolamenti dopo l’istituzione delle riserve

    § Valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali, del turismo eco-compatibile e della fruizione nautica;

    § Verifica delle capacità gestionali dei Comuni

    Il Presidente Albertoni ha ribadito altresì che il Protocollo della Nautica - sottoscritto nel 2007 da Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Comando Generale della Guardia Costiera, Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, Federparchi, UCINA e le principali associazioni ambientaliste - costituisce un primo passo importante nell’individuazione di regole comuni, ma non è sufficiente, poiché alla luce della vigente normativa, può essere solo parzialmente recepito nei regolamenti degli enti gestori.

    Genova, 25 febbraio 2009

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    IL MADE IN ITALY SI CONFERMA PROTAGONISTA AL FT. LAUDERDALE BOAT SHOW 2017

    UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA E ICE COLLABORANO A SUPPORTO DELL’EXPORT ITALIANO NEGLI USA

    La riqualificazione dei waterfront cittadini e il Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La Confindustria Nautica vola a Shanghai per illustrare l’impatto che il turismo nautico genera in termini di economia, lavoro e sviluppo sociale del territorio e per presentare la 50° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La riqualificazione dei waterfront e il turismo nautico. Un volano economico e sociale per il territorio: è questo il titolo del convegno promosso da UCINA, Confindustria Nautica e ICE, che si è tenuto questa mattina a Shanghai al cospetto di una nutrita platea composta da imprenditori e architetti, Associazione di categoria cinese e enti promotori dei saloni nautici cinesi.

    Partendo dall’analisi degli strumenti utili a riqualificare il territorio e il waterfront, il convegno ha proposto una riflessione sull’impatto che le infrastrutture e il turismo nautico sono in grado di generare non solo in termini di ricchezza e lavoro, ma anche di supporto all’economia e allo sviluppo sociale di un paese, nonché alla crescita della cultura del tempo libero.

    Dopo l’avvio dei lavori a cura di Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni ha illustrato l’esempio di eccellenza dell’industria nautica italiana. In particolare, l’intervento ha messo in luce come, in Italia, la riscoperta urbanistica dei waterfront, gli investimenti in infrastrutture e la conseguente riconquista dei porti da parte delle città, abbiano giocato un ruolo chiave per la crescita economica e sociale del territorio.

    In questo senso l’incidenza del turismo si ripercuote soprattutto nell’impatto a valle della produzione, con il moltiplicatore del reddito che da 2,165 passa a 4,546. Per 1.000 euro investiti in questo settore, si mette in moto una produzione di 4.546 euro.

    Tale dato è riscontrabile specularmente anche per il moltiplicatore totale dell’occupazione, il più alto (7,9) fra i settori marittimi.

    “Far crescere un mercato della nautica in Cina - ha proseguito il Presidente di UCINA - è un obiettivo ambizioso e richiederà un importante cambiamento sociale e culturale, ma conosciamo la velocità con cui questo Paese ha saputo affrontare le sfide del terzo Millennio.

    Indicare nuovi percorsi, strategie innovative, cambiamenti sociali e di mercato per la nautica italiana, leader mondiale, e quindi per UCINA, è prima di tutto un dovere”.

    A sostegno della tesi del Presidente della Confindustria Nautica, Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi UCINA, ha presentato alcuni dati fondamentali: 35.000 il numero degli addetti diretti (di cui 25.000 dipendenti) impiegati dal’industria nautica italiana, 120.000 quello degli occupati nell’indotto generato (turismo nautico), per un settore che nel 2008 ha sviluppato 6,2 miliardi di euro di fatturato globale che, con l’indotto turistico, arriva a 7 miliardi di euro, facendo sì che la nautica risulti il secondo settore del cluster marittimo.

    Dai dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale emerge inoltre come la spesa media annua per servizi portuali (comprendente i costi di ormeggio, carburante, manutenzione, accessori e provviste) sia di oltre 73 mila Euro per le navi da diporto (oltre i 24 metri), di circa 28 mila Euro per le imbarcazioni tra i 17 e i 24 metri, di 14 mila per quelle tra i 10 e 17 metri di lunghezza e di oltre 5mila Euro per i natanti (inferiori ai 10 metri).

    Interessanti sono anche i valori che si riferiscono alla spesa media giornaliera pro capite dei diportisti che oscilla tra i 430 Euro delle navi da diporto (oltre i 24 metri) sino ai 45 dei natanti (inferiori ai 10 metri) per una media complessiva di circa 102 Euro per persona.

    E’ così che la riqualificazione dei waterfront cittadini e la realizzazione di infrastrutture portuali genera sul territorio un’enorme potenzialità di sviluppo sociale ed economico: dallo shopping alla ristorazione, dall’intrattenimento alla cultura, dai trasporti alla ricettività alberghiera, dalle manifestazioni fieristiche ai servizi turistici.

    Uno sviluppo, quindi, come emerge dal titolo del convegno, che, a partire dalle strutture nautiche, si estende all’intera economia delle città d’acqua, valorizzando il turismo nautico e stimolando la diffusione della cultura nautica e del “vivere bene”.

    Dopo l’intervento del Vice Segretario Generale dell’Associazione di categoria cinese, Yang Xinfa, l’architetto Saverio Isola ha proposto alcuni esempi di best practices nella riqualificazione dei waterfront cittadini che hanno dato vita a un indotto economico-sociale significativo a partire da un intervento di tipo urbanistico-architettonico-nautico.

    E’ poi toccato a Marina Stella, Direttore Generale UCINA, offrire il proprio contributo sul Salone Nautico Internazionale di Genova, la maggiore manifestazione al mondo dedicata alla nautica e alla cultura del mare - esempio di eccellenza di riqualificazione di una città - giunta quest’anno alla sua 50° edizione e sviluppatasi negli anni di pari passo con l’industria nautica italiana.

    Il Salone Nautico è un prodotto fieristico unico che ha accompagnato negli anni l’evoluzione dell’industria nautica nel settore e che ha saputo orientare l’evoluzione delle abitudini e della cultura diportistica degli italiani.

    Partendo dai numeri della precedente edizione (1.500 espositori, 315.000 visitatori, 300.000 mq espositivi e 2.400 imbarcazioni esposte), il Direttore Generale UCINA ha quindi sottolineato come gli importanti tassi di crescita nell’ultimo quinquennio siano stati l’effetto delle scelte strategiche di riqualificazione e infrastrutturazione del quartiere fieristico attuate su impulso del settore nautico e di UCINA, da sempre impegnata nel dare una voce unitaria al settore, come la realizzazione del Padiglione B con una superficie di oltre 20.000 metri quadrati e la Darsena del quartiere fieristico, con i suoi 60.000 metri quadrati di specchio acqueo attrezzati.

    Interventi che hanno reso oggi il Salone Nautico non solo la manifestazione di riferimento a livello internazionale con un passo avanti decisivo in termini di leadership mondiale, ma  anche un vero e proprio motore per lo sviluppo di attività economiche ad alto valore aggiunto, stimolando insediamenti produttivi, investimenti infrastrutturali e trasformazioni del waterfront cittadino esportabili in altre realtà territoriali costiere.

    “Durante gli ultimi 50 anni - ha concluso il Presidente di UCINA - i percorsi di crescita dell’industria nautica italiana e quello del Salone Nautico Internazionale di Genova sono stati assolutamente paralleli e in molti casi complementari. E’ per questo motivo che oggi siamo qui per lanciare una nuova iniziativa. Ucina sceglierà a breve un partner cinese per co-organizzare un importante salone nautico che possa essere trampolino e supporto alle aziende italiane in questo mercato, che faccia conoscere ed appassionare milioni di cinesi alla nautica e che contribuisca al cambiamento sociale già in atto”.

    Dopo aver approfondito le tematiche legate alla nautica italiana, i rappresentanti degli enti organizzatori dei Saloni Nautici di Shanghai, Wang Mingliang, del Luxury Yacht Show in Sanya (Hainan), Frank Xu, e di Qingdao, Zhan Liuyi, hanno esposto alcuni esempi di sviluppo della portualità e della nautica da diporto in Cina, un industria ancora poco valorizzata.

    Ha chiuso i lavori il Console Generale Massimo Roscigno.

    (Per maggiori informazioni: Www.ucina.net)
    La riqualificazione dei waterfront cittadini e il Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La Confindustria Nautica vola a Shanghai per illustrare l’impatto che il turismo nautico genera in termini di economia, lavoro e sviluppo sociale del territorio e per presentare la 50° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La riqualificazione dei waterfront e il turismo nautico. Un volano economico e sociale per il territorio: è questo il titolo del convegno promosso da UCINA, Confindustria Nautica e ICE, che si è tenuto questa mattina a Shanghai al cospetto di una nutrita platea composta da imprenditori e architetti, Associazione di categoria cinese e enti promotori dei saloni nautici cinesi.

    Partendo dall’analisi degli strumenti utili a riqualificare il territorio e il waterfront, il convegno ha proposto una riflessione sull’impatto che le infrastrutture e il turismo nautico sono in grado di generare non solo in termini di ricchezza e lavoro, ma anche di supporto all’economia e allo sviluppo sociale di un paese, nonché alla crescita della cultura del tempo libero.

    Dopo l’avvio dei lavori a cura di Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni ha illustrato l’esempio di eccellenza dell’industria nautica italiana. In particolare, l’intervento ha messo in luce come, in Italia, la riscoperta urbanistica dei waterfront, gli investimenti in infrastrutture e la conseguente riconquista dei porti da parte delle città, abbiano giocato un ruolo chiave per la crescita economica e sociale del territorio.

    In questo senso l’incidenza del turismo si ripercuote soprattutto nell’impatto a valle della produzione, con il moltiplicatore del reddito che da 2,165 passa a 4,546. Per 1.000 euro investiti in questo settore, si mette in moto una produzione di 4.546 euro.

    Tale dato è riscontrabile specularmente anche per il moltiplicatore totale dell’occupazione, il più alto (7,9) fra i settori marittimi.

    “Far crescere un mercato della nautica in Cina - ha proseguito il Presidente di UCINA - è un obiettivo ambizioso e richiederà un importante cambiamento sociale e culturale, ma conosciamo la velocità con cui questo Paese ha saputo affrontare le sfide del terzo Millennio.

    Indicare nuovi percorsi, strategie innovative, cambiamenti sociali e di mercato per la nautica italiana, leader mondiale, e quindi per UCINA, è prima di tutto un dovere”.

    A sostegno della tesi del Presidente della Confindustria Nautica, Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi UCINA, ha presentato alcuni dati fondamentali: 35.000 il numero degli addetti diretti (di cui 25.000 dipendenti) impiegati dal’industria nautica italiana, 120.000 quello degli occupati nell’indotto generato (turismo nautico), per un settore che nel 2008 ha sviluppato 6,2 miliardi di euro di fatturato globale che, con l’indotto turistico, arriva a 7 miliardi di euro, facendo sì che la nautica risulti il secondo settore del cluster marittimo.

    Dai dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale emerge inoltre come la spesa media annua per servizi portuali (comprendente i costi di ormeggio, carburante, manutenzione, accessori e provviste) sia di oltre 73 mila Euro per le navi da diporto (oltre i 24 metri), di circa 28 mila Euro per le imbarcazioni tra i 17 e i 24 metri, di 14 mila per quelle tra i 10 e 17 metri di lunghezza e di oltre 5mila Euro per i natanti (inferiori ai 10 metri).

    Interessanti sono anche i valori che si riferiscono alla spesa media giornaliera pro capite dei diportisti che oscilla tra i 430 Euro delle navi da diporto (oltre i 24 metri) sino ai 45 dei natanti (inferiori ai 10 metri) per una media complessiva di circa 102 Euro per persona.

    E’ così che la riqualificazione dei waterfront cittadini e la realizzazione di infrastrutture portuali genera sul territorio un’enorme potenzialità di sviluppo sociale ed economico: dallo shopping alla ristorazione, dall’intrattenimento alla cultura, dai trasporti alla ricettività alberghiera, dalle manifestazioni fieristiche ai servizi turistici.

    Uno sviluppo, quindi, come emerge dal titolo del convegno, che, a partire dalle strutture nautiche, si estende all’intera economia delle città d’acqua, valorizzando il turismo nautico e stimolando la diffusione della cultura nautica e del “vivere bene”.

    Dopo l’intervento del Vice Segretario Generale dell’Associazione di categoria cinese, Yang Xinfa, l’architetto Saverio Isola ha proposto alcuni esempi di best practices nella riqualificazione dei waterfront cittadini che hanno dato vita a un indotto economico-sociale significativo a partire da un intervento di tipo urbanistico-architettonico-nautico.

    E’ poi toccato a Marina Stella, Direttore Generale UCINA, offrire il proprio contributo sul Salone Nautico Internazionale di Genova, la maggiore manifestazione al mondo dedicata alla nautica e alla cultura del mare - esempio di eccellenza di riqualificazione di una città - giunta quest’anno alla sua 50° edizione e sviluppatasi negli anni di pari passo con l’industria nautica italiana.

    Il Salone Nautico è un prodotto fieristico unico che ha accompagnato negli anni l’evoluzione dell’industria nautica nel settore e che ha saputo orientare l’evoluzione delle abitudini e della cultura diportistica degli italiani.

    Partendo dai numeri della precedente edizione (1.500 espositori, 315.000 visitatori, 300.000 mq espositivi e 2.400 imbarcazioni esposte), il Direttore Generale UCINA ha quindi sottolineato come gli importanti tassi di crescita nell’ultimo quinquennio siano stati l’effetto delle scelte strategiche di riqualificazione e infrastrutturazione del quartiere fieristico attuate su impulso del settore nautico e di UCINA, da sempre impegnata nel dare una voce unitaria al settore, come la realizzazione del Padiglione B con una superficie di oltre 20.000 metri quadrati e la Darsena del quartiere fieristico, con i suoi 60.000 metri quadrati di specchio acqueo attrezzati.

    Interventi che hanno reso oggi il Salone Nautico non solo la manifestazione di riferimento a livello internazionale con un passo avanti decisivo in termini di leadership mondiale, ma  anche un vero e proprio motore per lo sviluppo di attività economiche ad alto valore aggiunto, stimolando insediamenti produttivi, investimenti infrastrutturali e trasformazioni del waterfront cittadino esportabili in altre realtà territoriali costiere.

    “Durante gli ultimi 50 anni - ha concluso il Presidente di UCINA - i percorsi di crescita dell’industria nautica italiana e quello del Salone Nautico Internazionale di Genova sono stati assolutamente paralleli e in molti casi complementari. E’ per questo motivo che oggi siamo qui per lanciare una nuova iniziativa. Ucina sceglierà a breve un partner cinese per co-organizzare un importante salone nautico che possa essere trampolino e supporto alle aziende italiane in questo mercato, che faccia conoscere ed appassionare milioni di cinesi alla nautica e che contribuisca al cambiamento sociale già in atto”.

    Dopo aver approfondito le tematiche legate alla nautica italiana, i rappresentanti degli enti organizzatori dei Saloni Nautici di Shanghai, Wang Mingliang, del Luxury Yacht Show in Sanya (Hainan), Frank Xu, e di Qingdao, Zhan Liuyi, hanno esposto alcuni esempi di sviluppo della portualità e della nautica da diporto in Cina, un industria ancora poco valorizzata.

    Ha chiuso i lavori il Console Generale Massimo Roscigno.

    (Per maggiori informazioni: Www.ucina.net)

    CECCHI: UCINA HA LAVORATO DIVERSI MESI CON GLI UFFICI DELLA DIREZIONE DEI TRASPORTI PER IMPLEMENTARE E MIGLIORARE LA RIFORMA DEL 2017

    UCINA Confindustria Nautica: soddisfazione per l’incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Affrontati, con il Sottosegretario Edoardo Rixi, i principali dossier che interessano la Nautica da diporto.

    Rivista l’imposta sul possesso delle imbarcazioni e ampliate le norme relative al noleggio occasionale.

    UCINA, Confindustria Nautica esprime soddisfazione per il recepimento da parte del Governo delle istanze presentate con grande determinazione dall'Associazione di categoria nel corso degli ultimi mesi mirate ad offrire al comparto nautico un’opportunità di ripresa.

    Il “Decreto del fare” approvato dal Consiglio dei Ministri contiene infatti due disposizioni che potranno dare un impulso per il rilancio dell'industria e del turismo nautico.

    NAVIGAR M’è DOLCE: La campagna di UCINA di promozione della cultura nautica al Big Blu – Boat Show di Roma fino al 2 marzo prossimo.

    Il progetto di UCINA Navigar m’è dolce, giunto ormai alla quinta edizione con oltre 100 eventi l’anno di prova in acqua, è presente al Boat Show di Roma fino al 2 marzo prossimo.

    La campagna di UCINA di promozione della cultura nautica, realizzata in collaborazione con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI, Assonautica e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, quest’anno raccoglie eventi organizzati direttamente dall’Associazione insieme ai partner istituzionali e alle realtà locali.

    In questo spirito si inserisce il primo evento Navigar m’è dolce nel polo fieristico di Roma realizzato in collaborazione con FIV, dove è stata allestita una speciale vasca dotata di ventilatori per le prove in acqua: presso la piscina è possibile assistere alle esibizioni dei campioni della vela o partecipare concretamente ai mini-corsi a cura degli istruttori federali.

    In questa occasione, prende il via l’edizione 2009 del progetto Navigar m’è dolce con un ricco calendario di eventi ed iniziative che, da aprile a settembre con un’ultima grande tappa in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, daranno la possibilità a chiunque lo desideri di provare l’emozione di andar per mare.

    In primavera l’Associazione organizzerà un grande evento Navigar m’è dolce sabato 2 e domenica 3 maggio a Peschiera del Garda. In tale occasione, grazie al contributo dei soci UCINA, dei partner Navigar m’è dolce e delle istituzioni e realtà locali sarà organizzata una due giorni di prove in mare delle imbarcazioni.

    Sono in fase di valutazione altri eventi inseriti in manifestazioni di promozione della cultura del mare e della nautica.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono, oltre che a mezzo stampa, sul sito internet che permette all’utente di informarsi costantemente sulle iniziative presenti sul territorio e di essere aggiornati attraverso newsletter periodiche. Il sito www.navigarmedolce.it intende diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica fornendo oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

    Per saperne di più:
    www.navigarmedolce.it
    UCINA – Area Promozione
    Chiara Castellari 010 5769812
    Fede Gardella 335 8308666
    promotion@ucina.net

    Genova, 26 febbraio 2009

     
    NAVIGAR M’è DOLCE: La campagna di UCINA di promozione della cultura nautica al Big Blu – Boat Show di Roma fino al 2 marzo prossimo.

    Il progetto di UCINA Navigar m’è dolce, giunto ormai alla quinta edizione con oltre 100 eventi l’anno di prova in acqua, è presente al Boat Show di Roma fino al 2 marzo prossimo.

    La campagna di UCINA di promozione della cultura nautica, realizzata in collaborazione con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI, Assonautica e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, quest’anno raccoglie eventi organizzati direttamente dall’Associazione insieme ai partner istituzionali e alle realtà locali.

    In questo spirito si inserisce il primo evento Navigar m’è dolce nel polo fieristico di Roma realizzato in collaborazione con FIV, dove è stata allestita una speciale vasca dotata di ventilatori per le prove in acqua: presso la piscina è possibile assistere alle esibizioni dei campioni della vela o partecipare concretamente ai mini-corsi a cura degli istruttori federali.

    In questa occasione, prende il via l’edizione 2009 del progetto Navigar m’è dolce con un ricco calendario di eventi ed iniziative che, da aprile a settembre con un’ultima grande tappa in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, daranno la possibilità a chiunque lo desideri di provare l’emozione di andar per mare.

    In primavera l’Associazione organizzerà un grande evento Navigar m’è dolce sabato 2 e domenica 3 maggio a Peschiera del Garda. In tale occasione, grazie al contributo dei soci UCINA, dei partner Navigar m’è dolce e delle istituzioni e realtà locali sarà organizzata una due giorni di prove in mare delle imbarcazioni.

    Sono in fase di valutazione altri eventi inseriti in manifestazioni di promozione della cultura del mare e della nautica.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono, oltre che a mezzo stampa, sul sito internet che permette all’utente di informarsi costantemente sulle iniziative presenti sul territorio e di essere aggiornati attraverso newsletter periodiche. Il sito www.navigarmedolce.it intende diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica fornendo oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

    Per saperne di più:
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    Genova, 26 febbraio 2009

     

    USA ED EUROPA I MERCATI STRATEGICI DOVE SARANNO CONCENTRATE LE ATTIVITA' DI RAPPRESENTANZA, PROMOZIONE E SUPPORTO DI TUTTA LA FILIERA DELLA NAUTICA DA DIPORTO.

    La Camera dei Deputati, ha approvato l’ordine del giorno contenente la richiesta al Governo di prevedere un’ulteriore posticipazione della proroga, fissata al 31 dicembre di quest'anno, per la conduzione senza patente di piccoli motori che, su richiesta di UCINA Confindustria Nautica, era già stata inserita lo scorso 26 luglio nel decreto Milleproroghe.

    Si è tenuto questa mattina, presso la sede di Confindustria Genova, il convegno dal titolo Navaltex 2.0 – Rete di imprese tessili e nautico-navali per lo sviluppo di materiali e prodotti innovativi” che aveva l’obiettivo di presentare il progetto sviluppato da UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese.

    Il progetto Navaltex è stato lanciato nella primavera 2008 grazie alla collaborazione fra l'Unione Industriale Biellese e il RINA, il Registro Italiano Navale, che hanno creato per la prima volta un tavolo di lavoro e una rete di contatti fra il settore nautico-navale e le aziende del distretto tessile biellese. Il progetto Navaltex 1.0 è il risultato di un tavolo di lavoro che ha individuato 4 temi in cui l’innovazione nella costruzione navale passa attraverso prodotti high tech del settore tessile: dagli arredi di bordo ai componenti della struttura dello yacht, dagli indumenti di protezione (giubbotti, tute termiche..) ai tessuti con proprietà ignifughe o di protezione balistica.

    Mentre proseguono i lavori di “Navaltex 1.0”, l'agenda strategica di innovazione che, per la prima volta, è stata condivisa dal settore tessile e da quello della cantieristica navale, i soggetti promotori del progetto guardano avanti.

    In attesa di conoscere l’esito della partecipazione dei progetti di ricerca del primo “Navaltex” al bando ministeriale “Industria 2015”, UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese, con la Regione Piemonte, rilanciano facendo partire “Navaltex 2.0”. Si tratta del naturale completamento del progetto: una nuova strada che va nella direzione di mettere in armo la ricerca necessaria per affrontare le innovazioni e completare l'agenda strategica sviluppata fino a oggi.

    L’incontro di oggi a Genova, dunque, intende offrire un'occasione per valutare lo stato dell'arte del progetto, anche grazie alla presenza di tutte le aziende "fondatrici", e un'opportunità di pensare insieme al futuro della sinergia creata fra i due settori, tessile e navale.

    Dopo il saluto introduttivo del Direttore Generale di Confindustria Genova, Massimo Sola, è intervenuta Marina Stella, Direttore Generale di UCINA- Confindustria Nautica, che ha portato la testimonianza del settore nautico-navale, utilizzatore di riferimento per il prodotto tessile italiano innovativo. «Il progetto Navaltex 2.0 – ha sottolineato Marina Stella – rappresenta un eccellente esempio di una nuova modalità di aggregazione a livello nazionale tra filiere industriali per realizzare progetti comuni diretti al reciproco sviluppo produttivo e all’innovazione.

    Un passo molto importante per le imprese del comparto nautico che UCINA ha fortemente promosso dal 2008 con l’ingresso dell’Associazione tra i soci fondatori dell’Agenzia di Confindustria, Reteimpresa, soggetto di riferimento istituzionale per lo sviluppo dei nuovi contratti di rete.

    Nello scenario economico attuale che vede incerto il processo della ripresa, le aggregazioni tra imprese non legate e vincolate ai territori ma a progetti industriali condivisi sono un percorso strategico per fare ricerca, innovazione, rafforzare la propria competitività, cercare nuovi canali e mercati di sbocco.

    E’ ovviamente necessario che tali forme di aggregazione spontanea trovino ora il giusto riconoscimento in materia di regime fiscale, contributivo e di semplificazione amministrativa, di incentivazione e capitalizzazione delle imprese».

    Mario Dogliani, Head of Corporate Project Financing del RINA, e Andrea Parolo, Responsabile Area Economia d’Impresa dell’Unione Industriale Biellese, hanno delineato la nuova proposta operativa di Navaltex 2.0. «L’esperimento Navaltex – ha affermato Dogliani – ha dimostrato come le due filiere industriali del tessile e delle costruzioni navali e nautiche sanno collaborare con efficacia. Navaltex 2.0 darà un respiro nazionale all’iniziativa: ne scaturirà una agenda strategica condivisa di innovazione da cui ci attendiamo notevoli ricadute sia a livello di singoli territori sia a livello di sistema nazionale».

    «Il percorso fatto fino ad ora – sottolinea Parolo – ha permesso di mettere a punto un metodo di confronto operativo fra due settori non abituati a lavorare in sinergia. Il metodo così creato è stato illustrato e proposto alle aziende presenti che potranno lavorare in contatto diretto fra loro ed essere veri protagonisti  nell'individuazione dei nuovi progetti di sviluppo».

    Nel corso del 2009 si sono intensificate le aggregazioni che hanno reso possibile la realizzazione di importanti progetti a sostegno dei comparti industriali e del Made in Italy. Sul tema della Rete d’impresa quale leva per le nuove politiche industriali è intervenuto Fulvio D’Alvia dell’Area Politiche Industriali, Economia della Conoscenza, Europa e Internazionalizzazione di Confindustria. «La crescente competitività dei mercati internazionali spinge le nostre aziende ad organizzarsi attraverso meccanismi di integrazione non solo territoriale, come i tradizionali distretti, ma su dimensioni più ampie – ha concluso D’Alvia. La recente legge n. 99/2009 ha tempestivamente regolamentato e riconosciuto giuridicamente “il contratto di rete” che consente di dare visibilità esterna alla nuove forme di collaborazione tra imprese. E' sulle reti d'impresa che riteniamo debbano essere indirizzati gli interventi di semplificazione amministrativa, di incentivazione e fiscali. La rete consente di mantenere l'autonomia dell'impresa, che per noi e' un valore fondamentale, favorendo però alla collaborazione».

    Per maggiori informazioni:

    UCINA
    Area Promozione - Promotion Dept.
    Mrs. Chiara Castellari

    Piazzale Kennedy 1
    I - 16129 GENOVA
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    Fax + 39 010 5531104
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    Si è tenuto questa mattina, presso la sede di Confindustria Genova, il convegno dal titolo Navaltex 2.0 – Rete di imprese tessili e nautico-navali per lo sviluppo di materiali e prodotti innovativi” che aveva l’obiettivo di presentare il progetto sviluppato da UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese.

    Il progetto Navaltex è stato lanciato nella primavera 2008 grazie alla collaborazione fra l'Unione Industriale Biellese e il RINA, il Registro Italiano Navale, che hanno creato per la prima volta un tavolo di lavoro e una rete di contatti fra il settore nautico-navale e le aziende del distretto tessile biellese. Il progetto Navaltex 1.0 è il risultato di un tavolo di lavoro che ha individuato 4 temi in cui l’innovazione nella costruzione navale passa attraverso prodotti high tech del settore tessile: dagli arredi di bordo ai componenti della struttura dello yacht, dagli indumenti di protezione (giubbotti, tute termiche..) ai tessuti con proprietà ignifughe o di protezione balistica.

    Mentre proseguono i lavori di “Navaltex 1.0”, l'agenda strategica di innovazione che, per la prima volta, è stata condivisa dal settore tessile e da quello della cantieristica navale, i soggetti promotori del progetto guardano avanti.

    In attesa di conoscere l’esito della partecipazione dei progetti di ricerca del primo “Navaltex” al bando ministeriale “Industria 2015”, UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese, con la Regione Piemonte, rilanciano facendo partire “Navaltex 2.0”. Si tratta del naturale completamento del progetto: una nuova strada che va nella direzione di mettere in armo la ricerca necessaria per affrontare le innovazioni e completare l'agenda strategica sviluppata fino a oggi.

    L’incontro di oggi a Genova, dunque, intende offrire un'occasione per valutare lo stato dell'arte del progetto, anche grazie alla presenza di tutte le aziende "fondatrici", e un'opportunità di pensare insieme al futuro della sinergia creata fra i due settori, tessile e navale.

    Dopo il saluto introduttivo del Direttore Generale di Confindustria Genova, Massimo Sola, è intervenuta Marina Stella, Direttore Generale di UCINA- Confindustria Nautica, che ha portato la testimonianza del settore nautico-navale, utilizzatore di riferimento per il prodotto tessile italiano innovativo. «Il progetto Navaltex 2.0 – ha sottolineato Marina Stella – rappresenta un eccellente esempio di una nuova modalità di aggregazione a livello nazionale tra filiere industriali per realizzare progetti comuni diretti al reciproco sviluppo produttivo e all’innovazione.

    Un passo molto importante per le imprese del comparto nautico che UCINA ha fortemente promosso dal 2008 con l’ingresso dell’Associazione tra i soci fondatori dell’Agenzia di Confindustria, Reteimpresa, soggetto di riferimento istituzionale per lo sviluppo dei nuovi contratti di rete.

    Nello scenario economico attuale che vede incerto il processo della ripresa, le aggregazioni tra imprese non legate e vincolate ai territori ma a progetti industriali condivisi sono un percorso strategico per fare ricerca, innovazione, rafforzare la propria competitività, cercare nuovi canali e mercati di sbocco.

    E’ ovviamente necessario che tali forme di aggregazione spontanea trovino ora il giusto riconoscimento in materia di regime fiscale, contributivo e di semplificazione amministrativa, di incentivazione e capitalizzazione delle imprese».

    Mario Dogliani, Head of Corporate Project Financing del RINA, e Andrea Parolo, Responsabile Area Economia d’Impresa dell’Unione Industriale Biellese, hanno delineato la nuova proposta operativa di Navaltex 2.0. «L’esperimento Navaltex – ha affermato Dogliani – ha dimostrato come le due filiere industriali del tessile e delle costruzioni navali e nautiche sanno collaborare con efficacia. Navaltex 2.0 darà un respiro nazionale all’iniziativa: ne scaturirà una agenda strategica condivisa di innovazione da cui ci attendiamo notevoli ricadute sia a livello di singoli territori sia a livello di sistema nazionale».

    «Il percorso fatto fino ad ora – sottolinea Parolo – ha permesso di mettere a punto un metodo di confronto operativo fra due settori non abituati a lavorare in sinergia. Il metodo così creato è stato illustrato e proposto alle aziende presenti che potranno lavorare in contatto diretto fra loro ed essere veri protagonisti  nell'individuazione dei nuovi progetti di sviluppo».

    Nel corso del 2009 si sono intensificate le aggregazioni che hanno reso possibile la realizzazione di importanti progetti a sostegno dei comparti industriali e del Made in Italy. Sul tema della Rete d’impresa quale leva per le nuove politiche industriali è intervenuto Fulvio D’Alvia dell’Area Politiche Industriali, Economia della Conoscenza, Europa e Internazionalizzazione di Confindustria. «La crescente competitività dei mercati internazionali spinge le nostre aziende ad organizzarsi attraverso meccanismi di integrazione non solo territoriale, come i tradizionali distretti, ma su dimensioni più ampie – ha concluso D’Alvia. La recente legge n. 99/2009 ha tempestivamente regolamentato e riconosciuto giuridicamente “il contratto di rete” che consente di dare visibilità esterna alla nuove forme di collaborazione tra imprese. E' sulle reti d'impresa che riteniamo debbano essere indirizzati gli interventi di semplificazione amministrativa, di incentivazione e fiscali. La rete consente di mantenere l'autonomia dell'impresa, che per noi e' un valore fondamentale, favorendo però alla collaborazione».

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    Continua il trend positivo per l’industria nautica in Italia con una crescita prevista tra il 5 e il 10% per l’anno nautico in corso.


    Diffuse oggi ai Soci UCINA le elaborazioni dell’indagine semestrale di mercato realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione che riportano i dati provvisori di chiusura dell’anno 2015 e i dati di trend dell’anno nautico 2015/2016.

    “Sulla base delle indicazioni relative a vendite e ordini registrati dalle imprese nella prima parte dell’anno nautico in corso (settembre 2015 – agosto 2016), possiamo confermare il trend positivo per l’industria nautica in Italia con una crescita prevista tra il 5 e il 10%. Nonostante un rallentamento del mercato nei primi mesi del 2016” – commenta la presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria - “la stagione primaverile si apre con buone prospettive”.

    Il 2015 vede un miglioramento delle previsioni diffuse in occasione del Salone Nautico di Genova con una variazione di fatturato globale dell’industria nautica pari al 12% rispetto al 2014. Analizzando i singoli settori merceologici emerge la performance della cantieristica che cresce di oltre il 13%. Risultati positivi anche per il settore dei motori (+13%) e per il comparto accessori e componenti (+7%).

    Per quanto riguarda la cantieristica, il mercato nazionale ha registrato nel bimestre a valle del Salone Nautico di Genova un incremento del 35% dello stipulato leasing. Lo stipulato del primo bimestre 2016 (fonte Assilea – Associazione italiana del leasing), segna un aumento del numero di contratti del 135%.

    Genova, 7 aprile 2016


    Contatti:

    UCINA Confindustria Nautica - Ufficio Stampa
    Chiara Castellari
    Tel +39 010 5769812
    press@ucina.net
    www.ucina.net

    - dal 3 al 5 febbraio oltre 80 associazioni, in rappresentanza di migliaia di Agenzie di Viaggio di tutto il mondo, di cui 7000 solo in Italia, si riuniscono a Roma
    - Trenitalia vettore ufficiale e unica compagnia ferroviaria presente e Boscolo Hotels partner esclusivo dell'iniziativa

    Oltre 80 associazioni in rappresentanza di migliaia di agenzie di viaggio sparse in tutto il mondo, di cui circa 7mila solo in Italia, si riuniscono a Roma, dal 3 al 5 febbraio, per fare un bilancio sulla situazione del settore turistico e sulle novità legate ai rapporti con le imprese ferroviarie e il settore crocieristico.

    Il 29 aprile Emanuele Nasi è stato eletto  Presidente della sezione turismo dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, che associa circa 200 aziende  che operano nel settore turistico  ed alberghiero  con oltre 5.000 dipendenti.  E’ stato eletto anche il Consiglio dei delegati della sezione, composto  da Emma Aru, Renato Papagni, Maria  Criscuolo, Guido Di Veroli, Ernesto Miranda, Francesco Mennella, Alberto Valenza, Sergio Paolantoni, Marco Boni.

    (Per maggiori informazioni: www.unioneindustriali.roma.it)

    In collaborazione con la Camera di Commercio per il Sud Est Asiatico (la quale ha da poco aperto la propria sede romana) e le Ambasciate dei paesi del Sud Est Asiatico e della Nuova Zelanda giovedì 1 Ottobre 2009, con inizio alle 9.30 si terrà presso la Sala Abete dell'Unione degli Industriali e delle imprese di Roma (via Andrea Noale 206 - 00155 Roma) un Workshop per illustrare alle aziende italiane le opportunità di interscambio commerciale e di investimento in un'area altamente dinamica e promettente del mondo: i paesi del Sud est Asiatico (Thailandia, Indonesia, Vietnam, Malesia, Singapore) e la Nuova Zelanda.

    Ci saranno testimonianze aziendali da parte di imprese italiane già presenti e relazioni che approfondiranno aspetti tecnico-legislativi per operare in quei mercati.

    Interverranno, tra gli altri, il Vice Presidente UIR con delega all'internazionalizzazione, A. Caltagirone; il Sottosegretario agli Affari Esteri, S. Craxi; il Direttore dell'ABI, D. Santececca. L'intensa giornata sarà intervallata da un buffet offerto da Singapore Airlines con degustazione di vini neozelandesi e frutta esotica dal Vietnam ( document scarica la bozza di programma) .

    La partecipazione è libera e gratuita per le Associazioni del sistema e le Aziende ad esse associate, Le quali sono pregate di registrare la partecipazione dei propri rappresentanti attraverso il coupon ( document scarica) .

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    Per maggiori informazioni:
    Area Relazioni Esterne e Internazionali
    Unione degli Industriali e delle imprese di Roma
    tel. 06 84499452/305 - fax 06 8540655

     

    Venezia traghetta la ripresa

    Timidi segnali di ripresa nel consuntivo 2013 elaborato dall’Osservatorio Compagnie Alberghiere di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

    Il lungo week end di Ognissanti è stato un vero successo per i parchi a tema italiani, che hanno concluso la stagione con il periodo più stregato dell’anno. Complice il bel tempo, i dati sono molto interessanti ed univoci, dal Nord al Sud.

    A Gardaland è stata raggiunta la capienza massima giornaliera, grazie ad eventi a tema e spettacoli. Anche Mirabilandia ha superato abbondantemente i 30.000 visitatori, un numero veramente significativo per la struttura. Gli altri parchi della Riviera romagnola, come Oltremare, Italia in Miniatura e Fiabilandia, apprezzati da un pubblico di famiglie con bambini, hanno proposto eventi che hanno richiamato migliaia di persone. Leolandia, il parco orientato ad un pubblico di famiglie con bambini, ha registrato il record stagionale.

    Nel Centro Italia anche Rainbow Magicland ha raggiunto numeri importanti, con un evento che ha superato le 20.000 presenze e giornate nelle quali si sono registrati numeri importanti. Infine il Luneur Park, appena inaugurato nella Capitale, ha dovuto più volte chiudere le casse a metà giornata, a causa dell’affluenza superiore ai limiti di legge.

    Un Halloween che sarà ricordato nel settore. Nei parchi divertimento italiani il periodo di Halloween è stato introdotto da Gardaland nel 2002, avviando una tradizione che si è poi estesa ad altri parchi divertimento. Alcune strutture riapriranno comunque nel periodo natalizio, per concludere il 2016 in bellezza. “Un Halloween che ha superato le più rosee previsioni, quello appena trascorso nei parchi tematici italiani – ha dichiarato Maurizio Crisanti, coordinatore di Parchi Permanenti Italiani - Il bel tempo e l’impegno delle strutture nella organizzazione di eventi di richiamo e nuovi allestimenti hanno fatto registrare numeri da capogiro”.

    I dati sono stati raccolti da ANESV - associazione di categoria dei parchi di divertimento, che aderisce a Federturismo. I parchi di divertimento in Italia sono oltre 150, tra parchi tematici, parchi acquatici e parchi faunistici e naturalistici, ai quali si aggiungono gli oltre 240 parchi avventura. Essi generano un fatturato di oltre 350 milioni di euro e sono visitati da oltre 15 milioni di ospiti.

    (Per maggiori informazioni: www.parchipermanenti.it)

    E’ lanciato da Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca e UCINA Confindustria Nautica a tutti i candidati alla leadership di governo alle prossime elezioni.

    Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca e UCINA Confindustria Nautica, le cinque associazioni di categoria che si sono principalmente confrontate con il Governo e il Parlamento per l’approvazione del nuovo Codice della nautica, sono ancora in campo, insieme, guardando al futuro del settore e dei suoi occupati.

    Confindustria Alberghi è con Elle Decor Grand Hotel

    Design e tendenze, arredamento e stili di vita, architettura e arte. La ricercatezza nello stile degli arredi, la capacità di offrire suggestioni attraverso un nuovo concetto degli ambienti rappresentano un cardine sul quale si fonda l’offerta alberghiera.

    UCINA Confindustria Nautica vara il piano 2016 per il sostegno all’export, frutto di un’analisi dell’andamento dei mercati internazionali effettuato dal proprio Ufficio studi in collaborazione con alcuni istituti economici esterni.

    Gli ultimi dati diffusi dall’Istat confermano che la ripresa in Italia è trainata dalle esportazioni, con un 3,7% di crescita dell’export italiano nel 2015. Pur rimanendo positivo, negli ultimi mesi rallenta il mercato degli Stati Uniti, a oggi il più dinamico per le imprese italiane, dove si è appena concluso il Miami International Boat Show. Decisamente immobile il mercato del Brasile, la cui economia nell’ultimo anno ha mostrato segni di forte difficoltà, deludenti le aspettative del Far East, mentre la Russia è continua a restare ferma e il Medio Oriente si trova ormai da tempo in una situazione di luci e ombre.

    Per quanto riguarda l’Italia, i dati forniti da ASSILEA, Associazione italiana del leasing il cui Direttore Generale è membro del Consiglio di Presidenza di UCINA, il 2015 si è concluso con un aumento del 62% dello stipulato a fronte di un numero di contratti stabile. Il valore è salito a 240 milioni di euro. Il periodo post Salone Nautico di Genova ha visto firmati contratti di leasing nautico per oltre 20,1 milioni di euro nell’ultimo bimestre dello scorso anno, a fronte dei 14,9 milioni dello stesso periodo del 2014, con una crescita di circa il 35% in valore.

    In questa congiuntura internazionale complessa UCINA Confindustria Nautica rafforza il presidio nei mercati strategici a sostegno delle imprese italiane. E lo fa con un del Progetto a sostegno della nautica approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ITA-ICE Agenzia, che prevede interventi mirati a favorire l’internazionalizzazione delle aziende della nautica da diporto attraverso linee d’azione rivolte specificamente ai settori dei Grandi Yachts, della Piccola Nautica, nonché del comparto Accessoristica Nautica.

    Il progetto prevede tre linee di azione specifiche per la nautica, con una serie di contributi volti a favorire la partecipazione di tutte le aziende, in una logica di filiera, alle più importanti rassegne internazionali.

    In particolare, le manifestazioni 2016 che prevedono la presenza istituzionale ICE–UCINA sono, oltre al BOOT di Dusseldorf che si è tenuto a gennaio e il Miami International Boat Show che si è appena concluso, il Dubai International Boat Show (01-05 Marzo 2016) e il Fort Lauderdale International Boat Show  che si terrà a novembre.

     Prossimo appuntamento, il Dubai International Boat Show che si svolgerà dal 1° al 5 marzo prossimi. L’Associazione sarà presente con uno stand istituzionale ICE-UCINA all’interno dell’area “Equipment Supplies & Services” in un area di 30mq che comprenderà anche un’area esposizione.

    Dal 4 al 7 maggio prossimi, presso Itajaì, città che ha ospitato due tappe del Giro del Mondo a vela in equipaggio, si svolgerà la seconda edizione del Fimar - Fiera dell’economia del mare Italia-Brasile. L’iniziativa bilaterale dedicata al design, alla tecnologia e alla subfornitura è frutto degli accordi firmati da Ministero dello Sviluppo economico, UCINA e Governo dello Stato brasiliano di Santa Caterina, un’opportunità per le imprese di impianti, accessori, macchinari, meccanica, arredo e design, refit.

    Una missione guidata dal vice presidente Piero Formenti all’Eurasia Boatshow di Istanbul, terminata la scorsa settimana, è stata invece tesa a valutare, attraverso una serie di incontri istituzionali, le opportunità del mercato turco anche alla luce delle ripercussioni delle vicende di politica internazionale sul Paese.

    “Abbiamo in campo molteplici attività in diverse parti del Mondo e con diversi interlocutori” – conferma Carla Demaria, presidente di UCINA Confindustria Nautica – “ma l’obiettivo è unico: aiutare e sostenere con contributi economici concreti, presenza istituzionale, accordi bilaterali e know how le attività di export delle nostre imprese”.


    Genova, 29 febbraio 2016 

    Per maggiori informazioni:

    UCINA - Ufficio Stampa

    Antonio Vettese
    Tel +39 335 7366723
    vettese@ucina.net

    Laura Colombo
    Tel +39 010 5769812
    press@ucina.net

    Il 26 marzo è stato siglato a Roma, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. sen. Gian Marco Centinaio, un protocollo di intesa tra Alleanza Cooperative Agroalimentari e Associazione Italiana Confindustria Alberghi per promuovere l’acquisto di forme di Pecorino Romano Dop dalle cooperative agroalimentari dell’Alleanza. La cooperazione agroalimentare produce una quota pari al 60% della produzione del Pecorino Romano Dop con 20 cooperative associate per un fatturato complessivo che supera i 150 milioni di euro.

    Confindustria Alberghi chiede misure ed interventi per il settore al centro del Recovery Plan 

    Presentato oggi ad ITHIC - Italian Hospitality Investment Conference di Rimini,Italian Real Estate Hotel Value realizzato da World Capital e Pkf hotelexperts, con Confindustria Alberghi.

    Un tavolo di confronto è la richiesta urgente del Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci contenuta in una lettera aperta al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, per trovare risposte concrete ad esigenze non ulteriormente procrastinabili e per garantire la sopravvivenza economica e sociale di oltre 1500 persone impegnate direttamente e indirettamente nelle aziende termali calabresi.

    Costa Crociere informa di aver incaricato Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione di categoria dei tour operator italiani, di aprire un tavolo di confronto e di dialogo con le associazioni dei consumatori, per informare circa le attività che Costa Crociere ha già posto in essere e recepire le istanze dei consumatori in merito alla vicenda della Costa Concordia.

    Quella che si sta delineando per molti italiani sarà un’estate caratterizzata da un turismo domestico e di prossimità, alla scoperta (e riscoperta) di un’Italia meno nota e dei suoi tanti tesori nascosti.
    La valorizzazione dei borghi e delle mete dell’entroterra è tra i principali obiettivi del Touring Club Italiano che trova, nella situazione contingente, una spinta per rilanciare con sempre più convinzione un approccio al viaggio attento e consapevole.

    Il primo quadrimestre si chiude con un segno positivo per tutto il comparto alberghiero, con una crescita media del TOC del 4,5% rispetto allo stesso periodo 2013 e del 7% per il RevPar.

    La media Italia a fine aprile riporta un tasso di occupazione del 58,1% ed un RevPAr di 68,34 euro.

    Nel complesso mentre nei primi mesi erano le strutture 5 stelle, trainate dal mercato estero, a mostrare le migliori performance (TOC +18,7 e RevPAr +26 Var.% gennaio 2014 rispetto allo stesso mese 2013), nei mesi successivi i segnali positivi sono arrivati anche dagli altri segmenti di mercato.

     L’attuazione di una politica di Destination Management, questa la priorità indicata da Confindustria Venezia turismo per un salto di qualità dell’Industria del Turismo veneziana.

    Venezia, Firenze e Roma, le principali destinazioni turistiche italiane che la Sezione Turismo di Confindustria  Venezia ha voluto studiare per cercare di capire se davvero il problema principale per Venezia sia quello di essere “sommersa” dagli esercizi alberghieri (strutture ricettive da 1 a 5 stelle).

    Una ricerca non facile a causa della molteplicità e diversità delle fonti, alla parzialità e non attualità dei dati a disposizione, sintomo della difficoltà a livello locale, quanto nazionale, di monitorare ed ottenere una fotografia reale del sistema turistico.

    L’importanza dell’Industria del Turismo per il nostro Paese - afferma Elisabetta Fogarin, Presidente di Confindustria Venezia Turismo - richiede in via prioritaria la disponibilità di dati immediati e confrontabili, che consentano una precisa analisi dei flussi e dei risultati economici del periodo e delle previsioni future attendibili ed utilizzabili per una pianificazione strategica puntuale.

    Siamo convinti - continua il Presidente Fogarin, - che la presenza di un sistema di rilevazione ed elaborazione dei dati turistici, non solo di tipo quantitativo ma anche in termini di importi/fatturato, sia un’esigenza basilare per una moderna gestione. Se il Turismo dovrà incidere in futuro per il 20% sul prodotto interno lordo nazionale - obiettivo del nuovo ministero del turismo - non potrà non avere disponibili quotidianamente i dati di presenze, arrivi, prezzi medi, fatturato etc.etc., questo per ogni città, provincia, regione e a livello nazionale.”.

    L’analisi svolta mette in luce come Venezia soffra dell’incapacità di trattenere a lungo i propri turisti, incapacità dovuta alla mancanza di una vera e propria strategia turistica.

    Ma Venezia non è sola, anche Firenze che ha quasi lo stesso numero di hotel di Venezia ed un minor numero di arrivi (2.688.293 contro i 3.433.775 di Venezia), ha una permanenza media di poco superiore a quella del capoluogo veneto (2,52 contro 2,47 notti). A Venezia sono presenti inoltre strutture con capacità ricettive mediamente più piccole e ciò incide probabilmente in modo maggiore sulla razionalizzazione dei costi.

    Ma il punto focale è che Venezia necessita di una politica di Destination Management: questa a nostro avviso la vera carenza del sistema turistico della città lagunare e dell’Italia stessa” sottolinea Elisabetta Fogarin. Il problema evidenziato non riguarda quindi il numero delle strutture alberghiere, ma la difficoltà della realtà veneziana di allungare il soggiorno del turista per più di 2,47 notti, (permanenza media che confrontata con quella delle altre destinazioni turistiche d’eccellenza risulta molto al di sotto delle potenzialità) e, la necessità di ricercare nuovi clienti e nuovi mercati, finora mai presi in considerazione.

    Il nostro obiettivo - dichiara il Presidente - è quello di candidare Venezia a livello nazionale ed internazionale, con una doppia veste: quale centro internazionale della cultura e come porta d’accesso per il business regionale.

    L’inestimabile patrimonio d’arte e cultura, rappresentato dai prestigiosi musei come la Fondazione Guggenheim, Palazzo Grassi e Punta della Dogana; la visibilità, soprattutto internazionale, della Biennale e della mostra del Cinema; la potenzialità ancora inespressa dei numerosi musei pubblici presenti in città: Palazzo Fortuny per citarne solo uno; i Teatri, l’Università con i suoi saperi, ne fanno la candidata ideale quale Capitale Mondiale dell’Arte e della Cultura.

    Ma tutto questo preso singolarmente non sarà mai sufficiente. Un nuovo turismo esperenziale e di qualità sarà possibile solo attraverso la costruzione di una politica di gestione strategica ed efficace basata sulla gestione integrata delle risorse, la programmazione a lungo termine delle attività e su forme di governance orientate all’individuazione di azioni cruciali e prioritarie da adottare nella realtà territoriale.

    “La nostra idea è che Venezia vada rilanciata a livello internazionale, per farla ridiventare un’icona ed una destinazione glamour, Dove il visitatore ed il viaggiatore vivano un’esperienza irripetibile altrove. Dove l’arte e la cultura si intrecciano con la  gastronomia, lo shopping, il romance, in un un’unica parola offrire il lifestyle di una città unica al mondo”.

    Senza dimenticare che con un’azione integrata a livello provinciale, si possono valorizzare anche tutti i territori che Venezia ha alle sue spalle: dalle bellezze e le risorse delle spiagge, dalle Ville della Riviera del Brenta, a Mestre e tutta la terraferma, per offrire un’esperienza ancor più completa al turista.

    Dall’altro lato Venezia ha tutte le carte in regola per rappresentare e mettere in risalto a livello nazionale ed internazionale l’intera struttura imprenditoriale ed industriale Veneziana e Veneta: 1.300 sono le aziende associate a Confindustria Venezia (55.000 addetti) e 13.000 quelle del sistema Confindustria Veneto (350.000 addetti) che hanno in Venezia un valore aggiunto per i loro clienti ed i loro prodotti.

    Venezia poi deve ritrovare la sua storica vocazione di punto d’incontro dei commerci, degli scambi e delle idee, sviluppando una moderna attività convegnistica e fieristica .

    “Come negli anni ’30, ancora una volta il motore del nuovo sviluppo Veneziano, può essere costituito da un patto stretto tra Cultura e Impresa. Ciò ovviamente richiede una precisa strategia ed una visione a lungo termine, ed una politica adeguata, ma anche una responsabilità ed uno sforzo da parte di imprenditori turistici ed industriali del territorio.

    E per questo stimoleremo all’interno della nostra Confindustria, tra tutte le sue componenti, una tavola rotonda virtuale dove sviluppare idee e strategie per l’Industria e per il Turismo insieme.  

     

    Città di Venezia

    Città di Firenze

    Arrivi

    3.433.775

    2.688.293

    Presenze

    8.487.539

    6.791.079

    Permanenza media

    2,47

    2,52

    Num. esercizi alberghieri

    383

    377

    Num. posti letto

    30.424

    30.850

    Fonti: Provincia di Venezia, Provincia di Firenze (dati 2008)

     

    Provincia di Venezia

    Provincia di Firenze

    Arrivi

    7.279.346

    3.844.029

    Presenze

    33.528.879

    10.819.595

    Fonti: Provincia di Venezia, Provincia di Firenze (dati 2008)

    Il “Super ammortamento” per investimenti in beni strumentali o il “Patent box” che prevede l’esclusione da imposizione del 50% dei redditi derivanti dai beni immateriali agevolabili. Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo o quello a sostegno dei disegni/modelli industriali delle piccole e medie imprese (PMI).  I contributi per l’editoria di settore e il supporto all’internazionalizzazione.  Fino alla partecipazione al capitale da parte di Simest per migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici.

    Sono alcune degli incentivi messi in campo dal MiSE illustrati nella guida messa a disposizione delle aziende della nautica da UCINA Confindustria Nautica.

    In alcuni casi, come i contributi all’export specifici per le aziende nautiche o la modifica della Legge Sabatini, non più limitata a singole categorie di beni, le misure sono dovute direttamente all’attività di Rapporti istituzionali svolta da UCINA.

    In altri si tratta delle agevolazioni previste dal Governo per tutte le aziende e le PMI inquadrate in una panoramica completa che illustra i beneficiari, le condizioni, le procedure di erogazione, i siti internet di riferimento.

    “La guida curata dall’Area rapporti istituzionali e dall’Ufficio Studi offre una panoramica utile a tutte le imprese degli strumenti disponibili per supportare crescita, investimenti, assunzioni di personale qualificato, ricerca, investimenti nel brand, internazionalizzazione” – spiega Marina Stella, Direttore Generale di UCINA Confindustria Nautica. “La struttura è costantemente a disposizione dei Soci per supportare le aziende nell’applicazione pratica delle misure”.


    Genova, 31 marzo 2016 

     

    Contatti:

    UCINA Confindustria Nautica - Ufficio Stampa
    Chiara Castellari
    Tel +39 010 5769812
    press@ucina.net
    www.ucina.net 

    Nasce il carnet UNA Hotels & Resorts per soggiorni e pernottamenti a prezzi fissi in abbinamento al carnet viaggi biz Trenitalia, riservato alle aziende e non nominativo. 
    Il carnet soggiorno include cinque pernottamenti a partire da 450 euro per gli hotel di Milano, Roma, Firenze, Bologna e Napoli, che possono essere integrati al carnet Trenitalia 10 viaggi biz per le principali tratte dell’AV. Altrimenti si può optare per il carnet che prevede 15 pernottamenti in hotel a partire da 1.350 euro abbinabile a quello Trenitalia 30 viaggi biz.
    Il carnet consente di usufruire di trattamenti speciali, come l’upgrade gratuito della camera al momento del check-in (soggetto a disponibilità), servizi aggiuntivi e sconti.

    I soci Trenitalia potranno, inoltre, accumulare gratuitamente 175 punti CartaFreccia nel caso di acquisto del carnet UNA Hotels & Resorts,  5 pernottamenti e 525 punti CartaFreccia per quello da 15 pernottamenti.

    Per usufruire dell’offerta ed acquistare il carnet basta chiamare il booking center di UNA Hotels & Resorts al numero verde 800 60 61 62 o scrivere a:reservations@unahotels.it,  inviando anche il carnet viaggi biz Trenitalia acquistato in modalità elettronica.

    (Per maggiori informazioni:http://www.fsnews.it)

    Il settore alberghiero risente del confronto con il calendario delle festività 2014

    A poco meno di una settimana dalla Pasqua arrivano le prime anticipazioni.

    Rispetto allo scorso anno i risultati sembrano essere poco soddisfacenti ma, va ricordato che il calendario 2014 vedeva in sequenza le festività pasquali seguite da un lungo ponte che univa il 25 aprile alla festa dei lavoratori.

    Erogato un finanziamento da 1,2 milioni di euro a 20 anni, assistito dal Fondo di garanzia per le PMI e finalizzato a sostenere le necessità finanziarie legate ad un’iniziativa di acquisto e ristrutturazione alberghiera in Umbria. Confindustria Alberghi: “Una misura importante, che risponde alle esigenze del settore”

    UniCredit ha realizzato la prima operazione a sostegno del settore turistico alberghiero collegato al Decreto Liquidità con durata ventennale.

    In programma il 18 giugno presso Lariofiere a Erba (CO) il convegno sulla riqualificazione dell’offerta e il riposizionamento dell’impresa turistica durante il quale esperti della Banca e delle associazioni si confronteranno con gli addetti ai lavori per rilanciare il settore.

    Due nuovi accordi per gli Associati: con Associazione Italiana Confindustria Alberghi e con UniCredit

    Bologna, 16 aprile 2014 – Si è svolto oggi, nella sede di Unindustria Bologna, il nono appuntamento del road show di presentazione dell'accordo tra Associazione Italiana Confindustria Alberghi (A.I.C.A.) e UniCredit.
    L'incontro è stato anche l'occasione per illustrare le altre iniziative e i servizi che il nuovo accordo tra A.I.C.A. e Unindustria Bologna mette a disposizione degli alberghi del territorio, tra cui: informazione e aggiornamento sulle novità legislative e fiscali; definizione di percorsi formativi per il settore hotellerie e turismo; partecipazione a fiere e eventi di settore; accordi con la Siae e Scf per ottenere tariffe ad hoc e attivazione di uno sportello di consulenza specifico; un helpdesk dedicato al corretto utilizzo di TripAdvisor.

    Un confronto con le imprese per costruire servizi sempre di più tarati sulle specifiche esigenze del settore.
    In questo contesto si inquadra anche l'accordo con Unicredit che stanzia un primo plafond di 300 milioni di euro, con finanziamenti fino a 22 anni, dedicato a ristrutturazioni, riqualificazioni e ampliamenti nonché al rinnovo di attrezzature e arredamenti, alla rimozione delle barriere architettoniche e all'adeguamento alle normative antincendio.

    "Siamo soddisfatti dell'accordo con l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi che ci permette di allargare la gamma dei servizi, e di renderli sempre più adeguati alle rinnovate esigenze degli Associati che fanno capo al settore ricettivo e turistico in generale. Auspichiamo inoltre che l'accordo siglato con Unicredit possa sostenere concretamente lo sviluppo delle nostre imprese", afferma Marianna Di Giansante, Presidente del Settore Turismo di Unindustria Bologna.

    "L'accordo A.I.C.A.-UniCredit è oggi un'opportunità per le strutture alberghiere, che hanno a disposizione un prodotto rimborsabile a lunga, lunghissima scadenza – dichiara Barbara Casillo, Direttore di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Sostenere l'accesso al credito è uno dei servizi posti a vantaggio delle aziende associate. L'accordo con Unindustria Bologna ci permetterà di ottimizzare la collaborazione e potenziare il servizio e la capacità di stare vicino agli associati".

    "Il turismo rappresenta per tutta l'Emilia Romagna e in particolare per Bologna un potente volano di sviluppo – dichiara Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord di UniCredit. L'accordo è la dimostrazione concreta che con azioni sinergiche si possono liberare risorse utili per innescare un ciclo virtuoso che travalichi i confini del singolo territorio e coinvolga numerosi settori industriali".

    (Per maggiori informazioni: relazioniesterne@alberghiconfindustria.it)

    L'Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo, l'Università di Roma Tor Vergata e il Sindacato Romano Dirigenti Aziende Industriali hanno organizzato per il prossimo 31 marzo, dalle ore 9.00, il convegno "TELELAVORO FRA CULTURA E TECNOLOGIA". L'evento si terrà presso l'Aula Convegni (edificio della Didattica) della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma Tor Vergata (Via del Politecnico 1, Roma).

    (Per maggiori informazioni: eventi@un-industria.it - tel. 06 84499.411-336)

    Roberto Nicola Rajata, Amministratore unico e General manager della Kurhouse International, è stato eletto presidente della Sezione industria del Turismo di Unindustria, l’Unione degli industriali di Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo.

    (Per maggiori informazioni: http://www.confindustriaroma.it/Roma/Prj/Hom.asp)

    Il corso di laurea in Economia del turismo di Assisi dell’Università di Perugia ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con le due Università svizzere, “Les Roches” e “Glion”

    Il corso di laurea in Economia del turismo di Assisi dell’Università di Perugia ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con le due Università svizzere, “Les Roches” e “Glion”

    La polizza che permette agli alberghi di offrire ancora più serenità a chi viaggia

    • Per i clienti delle strutture prevista una copertura di 90 giorni.
    • Accesso ai servizi di videoconsulto, teleconsulto e indennità giornaliera in caso di ricovero.
    • Acquisto a carico delle strutture ricettive su www.andratuttobeneinvacanza.it/Confindustria-Alberghi

    E’ la tassa antiturismo per definizione, reintrodotta dal governo senza che nessuno, per anni, ne avesse deplorato la cancellazione.

    E’ l’imposta di soggiorno, la cui applicazione è delegata alla responsabilità di ogni singolo Comune, che ne incasserà anche i proventi, da destinare  a interventi a sostegno del settore turistico. C’è tuttavia da dubitare che questo possa in effetti accadere: l’imposta, se un’amministrazione comunale dovesse decidere di applicarla, sarà certa, ma molto meno certa la destinazione, soprattutto a fronte dei disastrati bilanci municipali e dell’esigenza di rispettare il patto di stabilità.

    Con la riapertura della libertà di movimento tra le regioni e, speriamo a breve, anche quella tra i diversi Paesi, Confindustria Alberghi e Assosistema hanno chiesto a Tecnè di analizzare il sentiment dei futuri viaggiatori. Dall’analisi emerge con forza l’attenzione ai temi della salute e sicurezza. Per oltre il 90% degli intervistati i temi della pulizia degli spazi comuni e dell’igienizzazione dei tessili nelle camere d’albergo sono fondamentali per scegliere e vivere un soggiorno in serenità. Per Marco Marchetti, Presidente di Assosistema Confindustria “Investire sulla sicurezza igienica e in particolar modo in quella di sanificazione della biancheria è un valore sempre importante ma ancor più necessario per soddisfare la fiducia e le attese dei clienti nella fase di ripresa dal Covid-19”.

    • Crescono le prenotazioni dei viaggi organizzati a Pasqua di circa il 10% sul 2017
    • Successo dell’Italia per soggiorni in montagna e vacanze benessere
    • Mete estere preferite Emirati Arabi, Oman, Marocco, New York e Oceano Indiano
    • Exploit Mar Rosso, prenotazioni in crescita di oltre il 100%
    • Destinazioni emergenti: Giappone e Vietnam

    "Bene l'intervento oggi del Ministro Bray a Rimini. Il messaggio di una rinnovata determinazione del Ministero a riprendere le fila di un settore che vale oltre il 10% del PIL, é passato "forte e chiaro" - ha dichiarato Giorgio Palmucci Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

    Ieri a Bruxelles la cena di gala che ha decretato i vincitori del contest europeo dedicato ai miglior siti con dominio.eu. Tra questi, menzione speciale a valueable.eu

    Si è tenuta nella serata di ieri a Bruxelles la cena di gala nel corso della quale sono stati decretati i vincitori del contest europeo dedicato ai miglior siti con dominio.eu.

    Si è tenuto oggi a Roma, presso Palazzo Wedekind, l’evento ValueAble: Valore per l'hotellerie - L’inclusione come strumento di crescita del settore organizzato dai partner di progetto ValueAble per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva nelle aziende del settore dell’ospitalità.

    Si rinnova la partnership tra DB Bahn Italia e SNAV. Grazie all’accordo delle due società i turisti in possesso di un titolo di viaggio dei treni DB-ÖBB EuroCity potranno richiedere uno sconto del 10% sulla migliore tariffa disponibile per i viaggi sulle navi Snav. L’offerta è valida per tutto il 2018,

    “Reteimpresa” (CONFINDUSTRIA) dai produttori di beni ai porti turistici

    In controtendenza col decreto “salva Italia” che penalizza il sistema nautico italiano con gravissime ricadute economiche ed occupazionali anche per la portualità turistica, nasce, con sede a Roma,  Marinas International Network for Super Yachts, una rete di porti turistici tra i più qualificati della penisola

    UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA E I SALONI NAUTICI PARTECIPANO AL VELISTA DELL'ANNO 2016 A FIANCO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA VELA.

     

    MARINA STELLA, DIRETTORE GENERALE DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA PREMIA ALESSANDRO ROMBELLI, VINCITORE DEL PREMIO UCINA ARMATORE TIMONIERE DELL'ANNO.

     

    FABIO PLANAMENTE, PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA VELA DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA INVITATO NELLA GIURIA CHE HA PROCLAMATO I VINCITORI DEI PREMI BARCA, ARMATORE-TIMONIERE, CLUB E VELISTA DELL’ANNO.

    Gli Oscar della Vela Italiana, organizzati da Acciari Consulting, con la Federazione Italiana Vela partner istituzionale e il supporto di UCINA Confindustria Nautica e Salone Nautico di Genova, sono stati assegnati lo scorso 6 marzo a Roma alla presenza di oltre 200 ospiti per le seguenti categorie: Barca, Armatore-Timoniere, Club e Velista dell’Anno.

    Marina Stella, direttore generale di UCINA Confindustria Nautica ha premiato Alessandro Rombelli, vincitore del titolo di Armatore Timoniere dell'anno per i suoi successi sportivi ottenuti in campo internazionale nelle classi Melges 20 e 32 “Il senso della partecipazione di UCINA Confindustria Nautica al Velista dell'Anno - ha sottolineato Marina Stella rispondendo a una domanda di Cristiana Monina la presentatrice dell'evento, e rivolgendosi ai numerosi ospiti presenti in sala - è in linea con gli scopi dell'Associazione, che dal 1967 è impegnata nella rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica da diporto, della sua promozione e della sua difesa”. Nell'ambito della sua missione statutaria, UCINA è partner della Federazione Italiana Vela e organizza, tramite la società I Saloni Nautici, il Salone Nautico di Genova, evento leader a livello internazionale e vetrina del Made in Italy, giunto alla sua 57a edizione che quest'anno si terrà dal 21 al 26 settembre.

    Roberto Neglia, responsabile delle relazioni istituzionali di UCINA Confindustria Nautica, invitato sul palco da Alberto Acciari ideatore del premio, per una breve intervista ha fatto il punto sullo stato dell'arte dei più importanti provvedimenti legislativi d'interesse del settore in corso di esame, tra i quali spiccano il nuovo Codice della Nautica da diporto e la normativa sui VHF. “L’impegno dell’Associazione di categoria, rivolto alla semplificazione degli adempimenti posti a carico dei diportisti, interessa specificamente anche la vela, con il pieno riconoscimento professionale degli istruttori, la riserva di ormeggi nelle aree protette, snellimenti burocratici per i charter”.

    Prima del saluto finale, Neglia ha ricordato la legge sui Marina Resort, uno degli ultimi provvedimenti approvati a beneficio del settore che è stato fortemente voluto da UCINA Confindustria Nautica per rilanciare il turismo nautico attraverso l'applicazione dell'Iva al 10% agli ormeggi inferiori all'anno.

    Nel corso della serata Mattia Camboni ha ricevuto il premio Velista dell'Anno 2016, il Cookson 50 Cippa Lippa quello di Barca dell'Anno 2016 e il Club Velico Crotone è stato, infine, insignito del premio Club dell'Anno 2016.

    La Giuria de Il Velista dell’Anno che, dopo aver preso atto delle preferenze espresse dal pubblico (oltre 16.000), ha proclamato i vincitori era composta da: Francesco Ettorre, presidente della Federazione Italiana Vela e presidente della giuria, Carlo Mornati vice segretario generale del CONI e responsabile della preparazione olimpica, Fabio Planamente, presidente dell'assemblea Vela di UCINA Confindustria Nautica e da Alberto Acciari ideatore e segretario del Premio.

    Genova, 8 marzo 2017

     

    Per maggiori informazioni:

    UCINA - Ufficio Stampa

    Chiara Castellari
    +39 0105769812
    press@ucina.net

    Anton Francesco Albertoni, a conclusione del suo mandato quale Presidente dell'Associazione, presenta l'edizione 2014 della Convention Satec, in programma a Santa Margherita Ligure venerdì 16 e sabato 17 maggio p.v.

    Sabato 17 maggio la tavola rotonda "Adesso la nautica. I vantaggi di una svolta, i danni dell'immobilismo". In apertura presentazione dei dati aggiornati della Nautica in Cifre 2013 a cura dell'Ufficio Studi UCINA: nel 2013 fatturato globale del comparto nautico a 2,4 miliardi di euro (-3% rispetto al 2012).

    Con 1.700 ore di formazione, mezzo milione di Euro di finanziamento e con il coinvolgimento di centinaia di lavoratori, disoccupati e aziende del territorio, l’offerta formativa veneziana sul settore turismo per il 2009 appare imponente, articolata e innovativa.

    Per la prima volta infatti il Settore Turismo di Confindustria Venezia e Sive Formazione Scarl hanno siglato un’alleanza strategica e operativa, che stabilisce l’impegno a esaurire  l’intero ammontare del finanziamento attivando tutte le attività previste. “Venezia è sinonimo di turismo – commenta la Presidente della Sezione, Elisabetta Fogarin – ma gli operatori del settore sono ormai consapevoli che non è possibile campare di rendita. Perché anche il turismo vive e combatte la crisi congiunturale internazionale, e lo deve fare con gli strumenti della formazione, della competenza, dell’innovazione, della forza che nasce dalle iniziative condivise”. E anche se il territorio di Venezia mantiene un innegabile appeal, soprattutto sui visitatori stranieri, con quasi 8.000.000 di presenze nel 2007 (statistiche Regione del Veneto), il timore che il futuro riservi amare sorprese è diffuso. Di qui la consapevolezza di doversi preparare a momenti duri, ad un turismo meno ricco e più oculato ed esigente, che non possono più essere affrontati con la sola politica dei prezzi o con l’esperienza maturata finora sul campo, ma anche con una seria formazione del “Capitale Umano” delle nostre aziende.

    I progetti attivati o in via di attivazione non coinvolgono solo i referenti imprenditoriali delle attività turistiche veneziane, ma anche chi già lavora nel settore e chi vorrebbe costruire in esso la propria professione per il futuro, laureati o diplomati.

    Il Fondo Sociale Europeo finanzia quattro progetti, in fase di attivazione o ancora di promozione.

    1)    SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEL SETTORE TURISMO. Progetto per occupati della durata di 224 ore, cui hanno ad oggi già aderito le prime sei aziende per l’aggiornamento del loro personale interno. Ma altre aziende hanno la possibilità di approfittare di questa opportunità formativa, che prevede approfondimenti sui temi delle strategie di vendita, sulle promozioni via internet, sugli adempimenti legislativi del settore turismo ecc.

    2)    NUOVI MERCATI ED EVOLUZIONE DELLE CONOSCENZE PER IL CAMBIAMENTO NEL SETTORE TURISTICO.
    Progetto per occupati della durata di 668 ore. Si propone di sviluppare le competenze professionali degli operatori del settore, al fine di generare nuovo business rispondendo ai bisogni del sistema produttivo. Sono a disposizione ben dieci corsi  da 48 ore ciascuno, due da 34 ore e quattro interventi di consulenza della durata di 30 ore ciascuno. Il corso, destinato a dipendenti, co-pro e titolari, può essere “composto” in modo personalizzato, attingendo le tematiche di interesse da un’offerta che va dalla lingua straniera al check up aziendale, dalla promozione via internet alla multiculturalità.

    3)    ORIENTARSI AL TURISMO.
    Si tratta di due progetti rivolti a giovani studenti degli istituti superiori ad indirizzo turistico, in partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I ragazzi dell’ultimo biennio vengono così informati sull’offerta formativa universitaria del loro settore, con un’articolata attività di orientamento di 40 ore.

    4)    TURISMO E INNOVAZIONE.
    La Sezione Turismo di Confindustria Venezia e Sive Formazione hanno voluto inserire nei progetti formativi anche i docenti degli Istituti superiori a indirizzo turistico, educatori e insegnanti delle “leve” del futuro. Tra i moduli proposti: management delle aziende turistiche, la sicurezza in azienda, il placement nel settore, l’integrazione scuola-azienda (40 ore in otto moduli).

    Già avviato, dopo una selezione che ha coinvolto molti aspiranti corsisti, il progetto FSE per disoccupati “Tecnico dei Servizi turistici”, della durata di 700 ore di cui 315 di stage in azienda. Il corso si tiene quotidianamente presso la sede di Sive Formazione in Confindustria Venezia e si avvale della docenza di esperti formatori del settore turismo e anche di professori universitari. L’obiettivo del progetto è quello di formare una figura professionale con competenze trasversali.

    (Per maggiori informazioni: pfavaretto@uive.it - mschiavon@uive.it)

    È stato siglato lo scorso 5 marzo un accordo che porterà alla nascita della Federazione degli imprenditori balneari europei. Il nuovo organismo servirà a rivendicare a Bruxelles i diritti di chi lavora e investe sulla spiaggia. Lo ha annunciato Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia Federturismo Confindustria, che insieme alla francese Fédération nationale des plages restaurants, alla portoghese Federação portuguesa de concesionários de praia e alla spagnola Federación de empresarios de playas, darà vita al nuovo organismo sindacale europeo con un accordo siglato lo scorso 5 marzo alla fiera del settore balneare Sip Expo di La Grande Motte (Montpellier).

    Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari e il Presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, per confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari.  Dall’incontro è emerso che mentre in Spagna gli investimenti sono ripartiti, in Italia sono bloccati da anni. La normativa Bolkestein o i trattati europei in Spagna non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati  un problema. La nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti  positivi sulla qualità dei servizi e dell'offerta turistica spagnola. Ciò pone il sistema balneare spagnolo al livello di quello italiano del 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l'articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Oggi, in attesa dell'attuazione del regolamento per l'applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, i Chiringuitos.  L’incontro è stata l’ occasione per acquisire una progettazione completa, ha spiegato il Presidente Licordari, in un comunicato stampa, da presentare al  governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga.

    (Per maggiori informazioni:www.assobalneariitalia.it)

    I Dati di Confindustria Assotravel per il prossimo Natale 2008


    Confindustria Assotravel (Associazione Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo) ha operato la consueta rilevazione sulle scelte degli italiani in materia di viaggi e vacanze per il periodo Natale/Capodanno 2008. La crisi c’è e si sente, ma nel settore turismo forse meno del previsto, dal momento che la vacanza sembra essere lo strumento ideale per “staccare” e dimenticare i problemi (specie quelli economici) che interessano il nostro Paese.

    In vacanza quest’anno andrà circa il 40% degli italiani, tra questi buona parte (70%) si recherà da parenti e amici e comunque nelle seconde case specie in montagna. Dei circa 8 milioni di turisti veri e propri, 3,7 milioni provvederanno da soli a realizzarsi le proprie vacanze attraverso contatti diretti (e a volte tradizionali per ripetitività). Saranno quindi circa 4,3 milioni gli italiani che invece si sono già recati o si recheranno in agenzia oppure si collegheranno on line alle agenzie via web per scegliere le proprie vacanze.

    La maggioranza (circa 2,7 milioni) dei clienti delle agenzie di viaggio e tour operator viaggeranno nella settimana che comprende il Capodanno, rispettando la tradizione che prevede il Natale con parenti e amici. Dal punto di vista dell’andamento delle prenotazioni, per questo periodo va detto che la fascia alta o altissima conferma di non conoscere crisi e le prenotazioni per i resort più esclusivi di Maldive, Seychelles, Grenada hanno iniziato ad arrivare presso le agenzie di viaggio sin da settembre. Questa fascia di mercato non può infatti evitare di programmare con assoluto anticipo i propri spostamenti e questo è ancora più necessario per il periodo di Capodanno.

    Al di là di questo fenomeno, che è comunque limitato in termini di apporto economico complessivo per il settore, si sottolinea che negli ultimi anni si è assistito ad una andamento altalenante del mercato di viaggi e vacanze che però trova nei periodi di ferragosto e capodanno una delle sue poche certezze di “tutto esaurito”. Anzi, è possibile sostenere che più le stagioni turistiche sono incerte e maggiore è la concentrazione della domanda in queste due fasi dell’anno, per cui nel 2008 questo diviene drammaticamente accentuato.

    Questa concentrazione di domanda porta delle naturali conseguenze sul livello dei prezzi dell’offerta. Per il pacchetto della settimana di Capodanno, cenone a parte, gli italiani spendono circa il 30% in più degli altri periodi e questo prescindendo dal livello del loro viaggio dal resort più esclusivo alle Maldive alla pensione Mariuccia a Viserbella.
    Al di là del periodo di Capodanno però non si profilano grandi livelli di domanda e si stima un calo complessivo intorno al 2%, che è un dato tutto sommato accettabile se si considera quanto sta avvenendo in altri settori.

    Per quanto riguarda i viaggi degli italiani all’estero, non si registrano significative differenze tra le diverse aree italiane, essendo l’offerta di Capodanno più limitata in termini di destinazioni da visitare. Le mete che, finora, hanno fatto registrare il sold out sono le Maldive, seguite da Seychelles, Caraibi, Mauritius. Alta la richiesta per Parigi, Londra, Praga e Vienna. Le capitali europee, specie quelle citate, sono ormai diventate una metà tradizionale e presentano soluzioni per tutte (o quasi) le tasche. In calo, al momento, Sharm El Sheikh e Marsa Alam a causa della diminuzione dei voli di linea anche se poi queste destinazioni potranno costituire la soluzione per chi si recherà in agenzia all’ultimo minuto richiedendo una destinazione abbordabile in un “posto caldo”. Buono il livello di domanda per gli Stati Uniti se si considera il rafforzamento del dollaro e la stagione.

    Si segnalano poi Kenya, Thailandia, Australia, Brasile, Argentina, ma con volumi non particolarmente significativi.
    Nel complesso, per questo Natale 2008, si prevede che gli italiani spenderanno in viaggi e vacanze organizzati circa 3,7 miliardi di euro.

    Per ulteriori informazioni: Confindustria Assotravel, Roma, Viale Pasteur 10, tel. 065910851/ 065903666, e-mail: relazioniesterne@assotravel.it

    • dall’1 marzo voucher dei bus acquistabili in tutte le biglietterie e nei FrecciaClub Trenitalia
    • formula hop-on-hop-off per salita e discesa in qualsiasi fermata
    • sconto del 20% per i clienti Trenitalia

    Trenitalia e City Sightseeing insieme alla scoperta delle città d’arte italiane.

    Da mercoledì 1 marzo sarà infatti possibile acquistare i voucher della società che gestisce bus turistici scoperti in tutte le biglietterie e nei FrecciaClub di Trenitalia. 

    Sarà così possibile, facilmente e in pochi minuti, acquistare in un solo punto vendita i biglietti per il treno e i voucher City Sightseeing per completare la propria esperienza di viaggio e il tour turistico a bordo di bus/battello nei percorsi turistici delle città di TorinoMilanoVeneziaVeronaPadovaGenovaFirenzeLivorno,RomaNapoliSorrento e Palermo.

    La formula hop-on-hop-off offerta dai bus City Sightseeing permette di salire e scendere in qualsiasi fermata del percorso quante volte si vuole e per tutta la validità del biglietto.

    I clienti di Trenitalia potranno usufruire un particolare sconto del 20% su presentazione di un titolo di viaggio Frecciarossa, Frecciargento o Frecciabianca. La stessa agevolazione è prevista per i possessori di CartaFreccia e Pass Interrail o Eurail.

    L’accordo con City Sightseeing, il più grande network mondiale specializzato nei giri in città con autobus a due piani scoperti, si inquadra nell’ambito del progetto di Trenitalia di ampliare la gamma dei servizi offerti alla clientela su tutti i canali di acquisto, attraverso accordi con partner leader nel settore dei trasporti e del turismo.Nel suo Piano industriale 2017-2026 il Gruppo FS Italiane si propone di dare una risposta unica, concreta e semplice alle diverse esigenze di mobilità, su ferro e su gomma.

    “L’intesa con Trenitalia - ha commentato il presidente di City Sightseeing Italy, Fabio Maddii - rappresenta uno dei più eclatanti esempi di condivisione di una strategia finalizzata  ad incentivare quell’intermodalità che può realmente determinare una svolta vincente nella promozione di una mobilità turistica sostenibile che è al centro del Piano Strategico appena varato dal Mibact”.

     

    Per maggiori informazioni:

    Ufficio Stampa
    Ferrovie dello Stato Italiane SpA
    Direzione Centrale Comunicazione Esterna e Media
    Relazioni con i Media e Attività Redazionali 
    tel. 06-44105355 
    Piazza della Croce Rossa 1 - 00161 Roma
    fax 06-44104536

     

    • accredito stampa: giovedì 1 ottobre, ore 13.45 binario 20 della stazione di Napoli Centrale
    • con Ministro Franceschini e AD FS Italiane Elia

    Sarà un viaggio su un treno storico da Napoli Centrale a Pietrarsa a inaugurare gli Stati Generali del Turismo Sostenibile, in programma dall’1 al 3 ottobre al Museo Ferroviario di Pietrarsa.

    A bordo del treno storico saranno presenti il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e l’AD del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia.

    Il treno, composto da una locomotiva elettrica storica e da cinque carrozze “Centoporte”, partirà alle 14.15 dalla stazione di Napoli Centrale.

    L’appuntamento per la stampa è alle 13.45 al binario 20. Dopo l’arrivo al Museo di Pietrarsa, i giornalisti potranno tornare a Napoli con un treno regionale ordinario.

    È possibile accreditarsi all’evento cliccando qui.

    E' online un video sulla mostra di Museimpresa “CHE STORIE!”, realizzato da Italica TV :http://www.italicatv.it/it/museimpresa/

    Il filmato andrà in onda 24 volte al giorno in home page per un mese e resterà nell’area Arte e Cultura e in Moda e Design per un anno, a disposizione di chiunque voglia vederlo o scaricarlo.

    (Per maggiori informazioni: www.museimpresa.com)

    Confindustria AICA, l’Associazione che riunisce in Confindustria le Catene Alberghiere italiane e internazionali operanti in Italia, presenta oggi la VII edizione del Focus AICA, che aggrega e confronta i bilanci delle catene alberghiere e i dati di investimento e di occupazione del settore turistico.

    Confindustria AICA, l’Associazione che riunisce in Confindustria le Catene Alberghiere italiane e internazionali operanti in Italia, presenta oggi la VII edizione del Focus AICA, che aggrega e confronta i bilanci delle catene alberghiere e i dati di investimento e di occupazione del settore turistico.

    elena-david-324x230Confindustria AICA, il prossimo 14 ottobre, dalle 9.30, presso l’Auditorium di Assolombarda (Via Pantano, 9), presenterà la VIII edizione del Focus.

    Alla presentazione seguirà una Lectio Magistralis, condotta dal Prof. Andrè Mack, dedicata all'importante tema della formazione.

    elena-david-324x230Confindustria AICA, il prossimo 14 ottobre, dalle 9.30, presso l’Auditorium di Assolombarda (Via Pantano, 9), presenterà la VIII edizione del Focus.

    Alla presentazione seguirà una Lectio Magistralis, condotta dal Prof. Andrè Mack, dedicata all'importante tema della formazione.

    • riduzioni del 30% e 20% per i viaggi sui treni nazionali per e da Verona
    • sconto del 15% sull’acquisto dei vini presenti nell’enoteca online
    • dal 15 al 18 aprile in distribuzione gratuita La Freccia Gourmet

    News riservata ai Soci

    Danilo Zucchetti – Direttore Generale del Gruppo Villa d’Este – è stato nominato “Miglior Hotelier dell’anno" al Virtuoso Travel Week’s “2012 Best of the Best Awards”.

    "QUESTO DI GENOVA E' IL SALONE NAUTICO PER ECCELLENZA"

    "I RISULTATI DI QUESTA EDIZIONE SONO UN OTTIMO SEGNALE. IL SALONE DEVE CRESCERE SEMPRE DI PIU'" 

    Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha visitato ufficialmente il 57° Salone Nautico di Genova questa mattina accolta dal Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria.

    "Il Salone di Genova è il Salone Nautico per eccellenza. Deve rimanere tale e deve crescere sempre di più - ha dichiarato il Ministro Pinotti -. I risultati di questa edizione sono un ottimo segnale per l'intero settore e per tutto il Paese".

    Il Ministro ha poi sottolineato come l'industria nautica da diporto sia un settore trainante per l'economia nazionale i cui segnali di ripresa "non riguardano solo questo settore ma l'economia dell'intero Paese che dobbiamo spingere al massimo".

     

    Genova, 25 settembre 2017


    Ufficio Stampa 57°Salone Nautico
    Chiara Castellari
    +39 010 5769812 – 338 4130156
    press@ucina.net
    Massimo Procopio
    +39 335 8165281
    m.procopio@marinepartners.net
    Matilde Villa
    +39 010 5769831
    press@isaloninautici.com

    E’ assolutamente sconcertante dover constatare che mentre il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avvia un confronto permanente tra tutti i soggetti dell’industria del trasporto aereo nazionale per dare nuove prospettive di sviluppo alle imprese del settore, il così detto sistema del trasporto aereo risponde con l’avvio di nuovi collegamenti da parte di Ryanair dal principale aeroporto / hub italiano.

    La scelta di abrogare completamente i voucher lavoro ci ha profondamente deluso – dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

    Aver optato per una soluzione così drastica, senza tenere conto delle molte realtà – come quella del settore turistico alberghiero – in cui l’utilizzo dei buoni lavoro ha costituito un’opportunità per coinvolgere nuove risorse in attività accessorie che sono utile corollario dell’attività di accoglienza e turismo, è comunque un’occasione persa.

    Certamente per le imprese che potevano avere uno strumento a “basso impatto di burocrazia”, ma certamente anche per giovani e studenti, così come per anziani e pensionati che avevano occasione per un coinvolgimento nel mondo del lavoro e per un’integrazione dei propri redditi. 

    Per maggiori informazioni:

    Relazioni Esterne
    ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI
    Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma
    tel. +39.06.5924274 cell. +39.338.3132093
    fax +39.06.54281933
    http://www.alberghiconfindustria.it | relazioniesterne@alberghiconfindustria.it

    CON LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO LEGGE CURA ITALIA, L’ART. 88BIS PONE FINE AI POTENZIALI CONTENZIOSI SUL TEMA DEI VOUCHER TURISTICI

    SI RINGRAZIA IL MIBACT PER LA FATTIVA E PIENA  COLLABORAZIONE

    Padova, 25 ottobre 2013, ore 14.30

    “Il tema delle recensioni e della reputazione on-line ha assunto un'importanza crescente negli ultimi anni. Ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Chi viaggia, sempre più spesso, si affida al web per scegliere una destinazione e prenotare un soggiorno. Un’esperienza personale vissuta durante una vacanza, i consigli forniti da un turista, il dettaglio rilasciato sulla località alimentano il web di informazioni che influiscono sulle performance del mercato alberghiero, prosegue Giorgio Palmucci.

    Il 13 luglio, presso il Macro di Roma, è stata presentata la ricerca "Webmania, gli italiani e le vacanze on line", svolta dall'Istituto Piepoli per Hotel Reservation Service. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, Vincenzo Soprano, Amministartore Delegato di Trenitalia, Gianfranco Battisti, Direttore Divisione Passeggeri Nazionali ed internazionali di Trenitalia e Consigliere di Presidenza di Federturismo Confindustria e il Direttore commerciale di HRS, Elisabetta Giulietti. Dallo studio emerge che nove italiani su dieci sono pronti ad acquistare sul web l'albergo delle ferie, l'aereo, il treno o addirittura l'intera vacanza. Le motivazioni che inducono sempre più gli italiani a scegliere internet per prenotare le proprie vacanze estive sono la possibilità di risparmio e l'opportunità di confronto di prezzi e offerte. Delle 500 interviste realizzate su un campione di uomini e donne dai 18 ai 55 anni, nel periodo tra il 30 giugno e il 5 luglio, in merito agli acquisti online, è emerso che 6 italiani su 10 hanno già acquistato on line l'albergo e 4 su 10 l'intera vacanza.

    Mete preferite per l'Italia sono la Toscana, la Puglia e il Veneto, mentre in Europa la scelta ricade sulla Spagna e la Francia. Le maggiori prenotazioni on line riguardano l'offerta proposta dagli alberghi.
    Il 71% degli intervistati prenota gli alberghi on line per le vacanze, solo il 4% del campione lo fa per motivi professionali.
    Infine, il 92% degli intervistati ha dichiarato di scegliere e prenotare la vacanza rigorosamente da casa ed esclusivamente fuori dall'orario di lavoro.

    (Per maggiori informazioni: www.trenitalia.com - per il materiale distribuito nel corso dell'evento: l.alese@federturismo.it)

    Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Select Holding siglano un protocollo sul marchio Welcome Chinese per l'accoglienza dei turisti cinesi

    Giovedì 26 giugno 2014, ore 11:00
    sede Sala Stampa Estera
    Via dell'Umiltà, 83/c – Roma

    Si svolgerà domani 26 giugno a Roma, presso la Sala Stampa Estera la presentazione ufficiale del progetto "Welcome Chinese" New Hospitality Standard for International Travel Market.

     

    Wetaxi, la piattaforma che permette di prenotare il taxi tramite smartphone, a Torino, Milano, Roma e in altre 22 città, assicurando trasparenza con la sua Tariffa Massima Garantitadà il via all’estate italiana in sicurezza unendo le forze con Trenitalia (Gruppo FS Italiane) per affiancare la velocità e la comodità dei treni alla capillarità del servizio taxi. Per cittadini e turisti diventa sempre più facile e conveniente spostarsi e raggiungere stazioni, hotel e luoghi di interesse.

    Prenderà il via, dal 19 al 25 novembre, la XI Settimana della Cultura d'Impresa, promossa da Confindustria e Museimpresa.

    Sette giorni dedicati alla scoperta dei Musei e Archivi d'impresa italiani e all'esplorazione del patrimonio industriale attraverso mostre, rassegne di cinema d'impresa, spettacoli teatrali e workshop.

    Anche quest'anno Museimpresa partecipa alla XIV edizione della Settimana della Cultura d'Impresa con un ricco calendario di iniziative.

    Al link http://www.museimpresa.com/wp-content/uploads/2015/10/Calendario-Settimana-Cultura-Impresa_2015.pdf è possibile sfogliare e scaricare il programma generale.

    Si segnalano tre eventi in particolare:

    Dietro le quinte del cinema industriale: come nasce un documentario industriale? Qual è la sua funzione e quale è stata nel passato? Con che strumenti linguistici è possibile esprimere la realtà dell'impresa? L’annuale rassegna di Museimpresa svelerà il dietro le quinte di questo particolare genere cinematografico. In collaborazione con Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa LIUC – Università Cattaneo.
    Domenica 15 novembre, ore 17.00, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano.

    Letteratura e industria. La fabbrica, il paesaggio, l’umanità: spettacolo teatrale organizzato da Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza in collaborazione con il Teatro Franco Parenti. Reading di Rosario Lisma, la cui voce farà da guida tra luoghi, gesti e segni che raccontano la realtà e l’immaginario della parola impresa. Accompagnamento musicale per chitarra classica di Gipo Gurrado.
    Lunedì 16 novembre, ore 21.00, Teatro Franco Parenti, Milano.

    Grand tour d’impresa. Storie e scoperte made in Italy: spettacolo teatrale organizzato da Museimpresa in collaborazione Associazione SestoSpazio. Un viaggio nell’immaginazione che porta i musei e gli archivi d’impresa a teatro e li raccontano dando voce a oggetti, documenti, brevetti, sogni nel cassetto e memorabili scoperte del mondo dell’industria italiana.
    Venerdì 20 novembre, ore 20.30, Teatro Arsenale, Milano.

    Consegnati i riconoscimenti al manager, maestranza, progettista e giornalista che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia

    La Convention UCINA Satec si è chiusa con la XXIII edizione del Premio Pionieri della Nautica che ha visto, come ogni anno, l'assegnazione dell'importante riconoscimento dedicato a manager, giornalisti, progettisti e maestranze che hanno contribuito in maniera determinante alla storia della nautica in Italia.

    Consegnati i riconoscimenti al manager, maestranza, progettista e giornalista italiano ed estero che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia.

    La giornata di lavori della Convention UCINA SATEC 2018 si è chiusa ieri sera con la XXIX edizione del Premio Pionieri della Nautica.

    Consegnati i riconoscimenti al manager, maestranza, progettista e giornalista italiano ed estero che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia.

    Premio speciale alla Memoria a Sergio Selva

    Gian Ernesto Zanin è stato confermato alla guida di Federturismo Veneto, l'associazione che rappresenta l'intera filiera produttiva dell'industria che aderisce a Confindustria Veneto.

    Zanin è stato rieletto all'unanimità il 15 luglio 2009 dal consiglio direttivo, riunitosi a Mestre nella sede di Confindustria Veneto.

    Per leggere la rassegna stampa relativa alla nomina, clicca qui.

    Per maggiori informazioni: turismo@confindustria.veneto.it