Secondo un dato raccolto in un instant report messo a punto da Nomisma Mare - la nuova divisione di Nomisma costituita proprio per colmare un vuoto cronico anche nell'analisi economica, politica e sociale del Paese - aggregando e integrando le differenti attività economiche, commerciali, produttive, turistiche ed energetiche correlate al mare si supera il 25% del Pil nazionale. Un quarto dell'economia italiana, direttamente o indirettamente, trova proprio nel mare il suo fattore di coesione e il suo habitat naturale. Nel solo settore turistico, il comparto mare, in testa fra le scelte sia dei turisti stranieri, sia di quelli italiani, rappresenta oltre il 60% del flusso turistico globale che in Italia pesa per il 6% sul PIL nazionale. Il cosiddetto conto satellitare, quello che tiene in considerazione l'intero indotto turistico, fa balzare il turismo marittimo oltre quota 9%. Per altro sulle isole in Italia vivono oltre 6,6 milioni di cittadini italiani, che ogni anno accolgono 26 milioni di turisti via mare.
Secondo una recente analisi del World Travel & Tourism Council (Wttc) e della European Travel Commission (Etc) emerge che la ripresa del settore dei viaggi e del turismo potrebbe essere messa a serio rischio se quasi 1,2 milioni di posti di lavoro non dovessero essere occupati in tutta l’Ue.
Questa impegnativa carenza di manodopera estiva fatta emergere dall’ultimo rapporto del Wttc implica un’azione urgente. Nel 2020, quando la pandemia era al suo apice, il settore dei viaggi e del turismo nell’Ue ha subito la perdita di quasi 1,7 milioni di posti di lavoro.
Nel 2021, quando i governi hanno iniziato ad allentare le restrizioni ai viaggi e la fiducia dei viaggiatori è migliorata, il contributo diretto del settore all’economia dell’Ue è risalito del 30,4% e ha recuperato 571.000 posti di lavoro.
Quest’anno, secondo le previsioni del Wttc, la ripresa del settore continuerà ad accelerare e raggiungerà quasi i livelli pre-pandemia, con un aumento previsto del 32,9% del contributo diretto all’economia dell’Ue.
ForwardKeys ha esaminato da vicino la situazione del traffico aereo, con annessi trend di prenotazione di voli intraeuropei per luglio e agosto. Il calo della fiducia dei consumatori, iniziato nell’ultima settimana di maggio, è rapidamente peggiorato: le prenotazioni last minute nella settimana fino al 10 luglio sono diminuite del 44% rispetto ai livelli del 2019. Amsterdam e Londra le più colpite, con cali del 59% e del 41%.
Nelle ultime settimane, il crollo delle prenotazioni e l’aumento di cancellazioni e modifiche stanno compromettendo in modo significativo le prospettive del settore dei viaggi per l’estate. Al 30 maggio, il totale delle prenotazioni di voli intraeuropei per luglio e agosto era inferiore del 17% rispetto ai livelli del 2019. L’11 luglio il booking era indietro del 22%, con un rallentamento di 5 punti percentuali.
LuxuryEstate.com, portale immobiliare internazionale leader nel settore del lusso e partner di Immobiliare.it, ha indagato sui dati relativi alle ricerche di case di lusso in vendita da parte di utenti che hanno usato il portale in lingua cinese negli ultimi tre anni. Dall'analisi emerge che al primo posto nella scelta dei cinesi per l’acquisto di una dimora di lusso ci sono gli Stati Uniti, con circa il 15% delle preferenze totali ed un aumento del 74% nelle ricerche rispetto al periodo del primo lockdown. Segue il vecchio continente con la Francia (8% delle ricerche totali) ed una crescita dell’interesse di ben il 142%. In terza posizione il vicino Giappone, al +52%.
L’Italia si classifica al quinto posto nelle preferenze degli utenti cinesi, guadagnando ben 3 posizioni rispetto al 2020, e l’interesse verso il Bel Paese è più che raddoppiato rispetto ai mesi di marzo-giugno 2020.
A livello di ricerche è Taiwan lo Stato dove il trend positivo è stato più significativo: +546% rispetto ai primi mesi del 2020. Una possibile spiegazione è la relativa vicinanza di questo Paese rispetto alla Cina, unita alla sua politica di ‘convivenza con il virus’, molto differente dall’approccio adottato dal Governo cinese.
Dall'analisi di un sondaggio condotto da Condé Nast Johansens, tra gennaio e giugno 2022 tra i suoi lettori in tutto il mondo, incentrato su 3 tematiche principali: futuri piani di viaggio; abitudini nella prenotazione di un viaggio; analisi sulla tipologia di lettori, sono emersi diversi elementi che faranno da linee guida agli albergatori e alle destinazione pronte ad accogliere i viaggiatori. Dopo il proprio Paese di residenza, per l’85% dei lettori che sta programmando un viaggio a livello internazionale, l’Inghilterra e l’Italia sono le destinazioni preferite dove prevedono di tornare a breve. Per la maggior parte di loro questo avverrà nel mese di settembre (48%) e di ottobre (34%).
Desiderano un city break o una vacanza estiva in una delle più famose località balneari. In media prevedono di viaggiare 3 o 4 volte l’anno (48%), scegliendo come tipologia di albergo preferito un hotel di lusso indipendente. La durata del viaggio, per il 36% dei lettori, sarà di 7 giorni, iniziando la programmazione almeno 6 mesi prima della data stabilita e di 7 giorni nel caso di un city break o di un viaggio breve.