Nonostante l'industria nautica stia vivendo un momento di grande crescita e, complessivamente, il comparto sia uno tra quelli che meglio hanno resistito alla crisi pandemica continuando a rappresentare un pilastro del Made in Italy e dell’economia italiana, il segmento del turismo continua a soffrire, sia per la perdita di una parte di clientela estera a causa delle misure anticovid, sia per alcune carenze normative. Si rivela necessaria una politica complessiva per il turismo costiero così come sono indispensabili misure che si estendano a tutte quelle componenti della filiera turistica che non hanno finora beneficiato degli strumenti di aiuto governativo.
Nonostante l'industria nautica stia vivendo un momento di grande crescita e, complessivamente, il comparto sia uno tra quelli che meglio hanno resistito alla crisi pandemica continuando a rappresentare un pilastro del Made in Italy e dell’economia italiana, il segmento del turismo continua a soffrire, sia per la perdita di una parte di clientela estera a causa delle misure anticovid, sia per alcune carenze normative. Si rivela necessaria una politica complessiva per il turismo costiero così come sono indispensabili misure che si estendano a tutte quelle componenti della filiera turistica che non hanno finora beneficiato degli strumenti di aiuto governativo.
Il vecchio sogno di lasciare la Terra e avvicinarsi alle stelle non è più fantascienza e non è riservato solo agli astronauti professionisti, ma con i recenti lanci di Branson e Bezos dà l’avvio ad una nuova era, quella del turismo spaziale: al momento una frontiera estrema del turismo del lusso che da solo si stima potrà valere più di 2,2 miliardi di dollari entro il 2026. Dello sviluppo di questo mercato e degli investimenti da parte di aziende e start up private si parlerà nel corso dell’evento online organizzato da Federturismo Confindustria dal titolo “Turismo spaziale: a che punto siamo? che si terrà domani 14 settembre alle ore 18.00.
La firma sui decreti per lo sblocco di oltre 400milioni di euro per le imprese turistiche conferma la volontà del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia di non lasciare indietro l’industria del turismo che, nonostante la stagione estiva in corso, sconta ancora gli enormi problemi legati alle chiusure protrattesi fino al mese di giugno 2021.
Come già evidenziato prima dell’inizio della stagione estiva le imprese che aderiscono a Federturismo segnalano, da ogni parte d’Italia, fortissime difficoltà nel reperimento del personale.
La ragione di tale ritrosia dei lavoratori ad essere assunti dalle imprese del settore risiede, tra le altre cose, nella “concorrenza” che si è venuta a determinare tra reddito da lavoro e fruizione del reddito di cittadinanza o di altri sussidi come la Naspi. Sono migliaia le testimonianze di imprenditori che si sono visti rifiutare proposte di assunzione da lavoratori oggi inoccupati.
Il primo anno di presidenza è coinciso con la pandemia che ha messo in luce la fragilità del Paese e in ginocchio un settore, formato da 386.000 imprese che generano 232 miliardi di contributo al pil italiano, e che ha pagato più di tutti le conseguenze a livello nazionale e mondiale di questa crisi - ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - nel corso dell’Assemblea della Federazione riunitasi oggi al Cnel con la partecipazione del Ministro Garavaglia.
Il primo anno di presidenza è coinciso con la pandemia che ha messo in luce la fragilità del Paese e in ginocchio un settore, formato da 386.000 imprese che generano 232 miliardi di contributo al pil italiano, e che ha pagato più di tutti le conseguenze a livello nazionale e mondiale di questa crisi - ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - nel corso dell’Assemblea della Federazione riunitasi oggi al Cnel con la partecipazione del Ministro Garavaglia.
Una nuova visione del sistema di offerta turistica e culturale per migliorare qualitativamente l’attuale modo di visitare e comprendere i patrimoni locali, realizzabile attraverso il rafforzamento della sinergia tra operatori.
Siamo a fine maggio, in una fase dell’anno già in tempi normali molto delicata, quest’anno assolutamente dirimente, perché arriviamo all’apertura della stagione finanziariamente stremati - ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - intervenendo oggi all’Audizione in Commissione Bilancio. Se per molti comparti si intravedono dei segnali incoraggianti, per altri poco o nulla è cambiato. Anzi una percentuale di operatori ha deciso di non riprendere l’attività neanche dopo l’allentamento delle restrizioni, principalmente a causa di costi fissi e di gestione elevati e per mancanza di liquidità.
Il Governo sembra aver fatto marcia indietro sulla tanto attesa misura relativa al Bonus 110% per la ristrutturazione delle strutture ricettive - dichiarano in una nota i vertici di Federturismo Confindustria.
In questa delicatissima, e tanto attesa, fase di ripartenza per il turismo italiano sta accadendo qualcosa di molto preoccupante, dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, relativamente alla forza lavoro necessaria alla riapertura della stagione estiva.