Il turismo italiano è al collasso, un' industria da 4.2 milioni di addetti e 232 miliardi di euro di contributo al PIL (pari al 13%) che rappresenta il motore economico di intere regioni del nostro Paese è oggi totalmente fermo - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli.
Pochi giorni dopo la diffusione del coronavirus, quando molti Governi avevano diramato lo sconsiglio di viaggi in Italia, come se l’epidemia fosse circoscritta solo alla Cina e al nostro Paese, abbiamo scritto al Segretario Generale dell’Organizzazione mondiale del turismo per chiedere un piano d’azione di emergenza per l’Italia.
Nonostante il pensiero di tutti sia in questo momento rivolto innanzitutto alla tutela della salute - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - non possiamo lasciare da solo il sistema economico e occorre fare subito qualcosa per il settore del turismo attraverso interventi immediati e misure di aiuto di lungo periodo.
Con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto Cura Italia, dichiarano i vertici di Federturismo Confindustria, le imprese italiane, e quelle del turismo in primis, possono finalmente beneficiare di quella minima boccata d’ossigeno necessaria a superare almeno il mese di marzo/aprile.
Nella giornata di ieri, 5 marzo, una delegazione di Federturismo Confindustria, costituita dalla Vice Presidente Marina Lalli, dal Presidente di Astoi Nardo Filippetti e dal Past President Costanzo Jannotti Pecci ha incontrato il Vice Direttore dell’ABI dott. Torriero al fine di illustrare la drammatica situazione in cui versano oggi le imprese turistiche italiane.
Federturismo esprime soddisfazione per la presentazione da parte della Commissione Europea del “Corona response team', una task force che sarà composta da cinque commissari europei per gestire l’emergenza coronavirus e che lavorerà su tre pilastri principali tra i quali rivestiranno un ruolo centrale il turismo, la mobilità e i trasporti.
In poco più di 48 ore da Paese sicuro siamo passati, senza una sola ragione valida o logica, ad essere focolaio europeo - dichiara la Vice Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - con la conseguenza, anche per colpa di una comunicazione isterica che non tiene conto delle reali condizioni di sicurezza del Paese, di provocare una valanga di cancellazioni, mancate prenotazioni, disdette, chiusure del mercato italiano e dei flussi turistici che non hanno nessuna giustificazione.
Su richiesta della Vice Presidente Vicario di Federturismo Confindustria Marina Lalli, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, tramite il suo Presidente Antonio Patuelli, ha deciso di aprire un tavolo di confronto dedicato al settore del turismo. Alla base del lavoro ci sarà il prolungamento della validità dell’accordo sottoscritto nel novembre del 2018 con le principali associazioni di categoria italiane.
L’esplosione del coronavirus sta minacciando i ritmi di crescita del sistema economico nazionale. L'Italia oggi è fuori dal mercato turistico internazionale e molti Governi, dall’l’Irlanda a Israele, hanno incluso l’Italia tra i paesi sconsigliati per i viaggi di piacere e per le trasferte di lavoro.