Menu
  • News 2023

    Il mercato del business travel nel 2022 aveva già superato del 47% l’anno precedente e si prevede che nel 2024 tornerà ai livelli pre pandemia, dimostrando una grandissima capacità di ripresa; nel triennio 2021-2023 l’Italia è rientrata nella cerchia ristretta di chi ha dimostrato di tenere questa voce di spesa elevata.

    Secondo la recente indagine condotta da Feries su oltre 3.000 turisti italiani e stranieri attivi sui due portali Agriturismo.it e CaseVacanza.it, specializzati sulla ricettività extralberghiera, il 60% dei nostri connazionali ha dichiarato di pianificare la prossima vacanza invernale preferendo strutture in mete rurali, la percentuale di stranieri è invece del 65%.

    Il 2020 per l’economia è stato il quarto anno peggiore da oltre 150 anni. Ma nel 2021 l’Italia è cresciuta del 6,6% riportando un tasso di incremento superiore alla media Ue del 5,3%. I dati elaborati da The European House – Ambrosetti presentati al Biz Travel Forum indicano nell’Italia una capacità di ripresa particolarmente rapida, che nel 2022 ha generato un tasso di crescita del Pil del 3,7%, superiore alla media europea e a Paesi come Francia o Germania.

    Secondo l’Airport Council International, per ogni milione di passeggeri si generano circa mille posti di lavoro e ogni aumento del 10% della connettività aerea genera un incremento del Pil dello 0,5%. In Italia il trasporto aereo vale circa il 3,5% del Pil e impiega quasi 750mila addetti con un valore della produzione di oltre 50 miliardi di euro. 

    Tutto pronto per l’estate 2024 almeno nelle intenzioni degli italiani: 9 su 10 stanno programmando la prossima stagione e molti sceglieranno l’en plein air. I viaggi di libertà legati all’outdoor diventano sempre più attraenti per le fasce dai 35 ai 54 anni al punto che la spesa cresce anche rispetto a chi alloggia in hotel conquistando proprio tutti: negli ultimi due anni infatti è aumentata la propensione al campeggio e un italiano su due opta per weekend escursionistici.