Secondo quanto analizza GlobalData le difficili condizioni economiche globali e le loro implicazioni hanno avuto un impatto negativo sull’attività commerciale del settore dei viaggi e del turismo nel primo mese del 2023. Si registra un calo del 42,4% in termini di volume d'affari rispetto al mese precedente con un totale di 38 accordi (tra fusioni e acquisizioni, finanziamenti di rischio e accordi di private equity) annunciati a gennaio. Un’analisi del database delle offerte finanziarie di GlobalData ha rivelato che mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Australia e Giappone hanno registrato un calo del volume delle operazioni a gennaio rispetto al mese precedente.
La ricerca globale Traveler Tribes 2033 di Amadeus identifica quattro tribù di viaggiatori che si svilupperanno nei prossimi 10 anni. - Cultori di emozioni: questo gruppo ha un approccio «prova e vedi» alla vita e ai viaggi. Il 44% non ha figli e ha un lavoro a medio-alto reddito con opzioni di lavoro flessibili, che gli consentono di viaggiare facilmente in tutto il mondo. Con un approccio da «si vive una volta sola». Sono più propensi ad agire d’istinto e questo li rende gli «anti-pianificatori» del 2033, privilegiando esperienze di alloggio poco convenzionali e più stimolanti. Sono anche favorevoli alla tecnologia che li aiuta a velocizzare alcuni aspetti del loro viaggio, e molti si aspettano di utilizzare l’intelligenza artificiale (AI) in aeroporto.
Secondo Jfc Skipass Panorama Turismo, Osservatorio italiano del turismo montano, la mancanza di neve è solo l’ultima delle grandi difficoltà affrontate in questi ultimi anni dal turismo della neve. Dopo la stagione ‘nulla’ dovuta al Covid-19 nel 2020-2021 e quella dello scorso inverno in cui non si è riusciti a tornare ai livelli pre pandemia, quest’anno, nonostante l’esplosione dei costi energetici e la mancanza di neve, le performance del settore sono state buone. Le previsioni di inizio stagione indicavano un fatturato di 9 miliardi 514 milioni di euro ma il pre-consuntivo (ad oggi) porta tale valore a 10 miliardi 120 milioni, in crescita del +15,7% sullo scorso e molto vicino ai dati della stagione 2018/2019. Nell’ultimo inverno pre pandemia, infatti, il fatturato arrivò a 10 miliardi 409 milioni. La riduzione dei costi energetici permetterà alle aziende della filiera di ottenere margini superiori rispetto alle previsioni di inizio stagione.
Il nostro Paese continua a mantenere il suo appeal secondo i dati raccolti da Mabrian Technologies Travel Intelligence. Per l’anno in corso si prevede un incremento di ricerca dei voli per l'Italia pari al 40% rispetto al 2022. Un trend positivo che, di conseguenza, si rifletterà anche sulla connettività aerea con 120.75 milioni, in aumento complessivamente del 16.1% (+24.7% se si guarda alle rotte internazionali e +5.76% per quelle domestiche). L’incremento della capacità aerea riguarda soprattutto gli scali ‘minori’ e tra i primi tre figurano quelli di Trapani (+556%), Perugia (+111%) e Parma (+109%). Sempre più persone sono abituate a utilizzare metodi di pagamento alternativi, soprattutto nel caso di prodotti dal prezzo ‘premium’. Con Scalapay andiamo a ingaggiare nuova utenza su fasce di spesa più alte e questo succede anche nei viaggi.
L'attrattività della birra è molto alta. Secondo le anticipazioni di Roberta Garibaldi dell’edizione 2023 del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, negli ultimi tre anni un quinto dei turisti, nonostante la pandemia, ha visitato un birrificio o partecipato a un evento collegato. In particolare, il 21% dei turisti di sesso maschile ha visitato uno stabilimento di produzione di birra, mentre tra la popolazione femminile la percentuale scende al 17%. La tendenza alla visita in un luogo di produzione è più alta tra gli under 60, con picchi del 22% nella fascia d'età compresa tra i 45 e 54 anni e del 21% tra i 18-24 anni e i 35-44 anni. Dal report emerge in particolare, che due intervistati su tre considerano fondamentale l'abbinamento tra la birra prodotta all'interno della brewery e i piatti del luogo: lo afferma il 65% del campione, senza scostamenti tra la popolazione maschile e quella femminile.