Aeroporti di Roma ha chiuso il 2022 a quota 33 milioni di passeggeri, (+134,7% sul 2021) grazie alle componenti extra europee ed europee (rispettivamente +262,8% e 138,0%) secondo quanto emerso dal consiglio di amministrazione che ha approvato la relazione annuale integrata inclusiva del progetto di bilancio individuale e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda i risultati ottenuti nel 2022 emerge come il recupero dei flussi di passeggeri rispetto al 2019 risulta pari al 66,5%, combinazione di un inizio anno ancora gravemente impattato dagli effetti della pandemia e un periodo finale che ha segnato un recupero di oltre l’80%.
Secondo il report di Eurocontrol, nonostante il caos voli che ha contraddistinto l'estate, il 2022 è stato l’anno della risalita per il trasporto aereo, che ha visto in Europa ben 9,3 milioni di voli operati - 3,1 milioni in più rispetto al 2021, ma 1,8 milioni in meno rispetto al 2019 (l’83%). I numeri riportano un incremento del 101% sul 2021 per il traffico degli aeroporti europei, con un -19,3% rispetto al 2019. Nella top ten stilata da Eurocontrol a guidare la ripresa delle operazioni di volo è la low cost Ryanair (+9% sul 2019 con una media voli giornaliera pari a 2,536), seguono easyJet (-20%; 1,335) e Turkish Airlines (-7%; 1,245). Si prevede che il traffico totale nel 2023 raggiungerà il 92% dei livelli pre-Covid, con una ripresa completa dalla pandemia nel 2025.
L’Istat rivede al ribasso le stime diffuse il 31 gennaio scorso, che indicavano una crescita dell’economia del 3,9% nel 2022. I dati ufficiali su Pil e conti pubblici dell’Istituto di Statistica fissano la crescita al 3,7%, con un rapporto deficit/Pil italiano dell’8% per quanto riguarda lo scorso anno. Sul rallentamento della crescita rispetto alle attese pesa l’impatto dei crediti d’imposta, in particolare del Superbonus. Si conferma, invece, la grande spinta all’economia italiana portata da commercio e turismo, che portano un +10,4%. A salvare la crescita, e quindi, alla fine, anche i conti pubblici, dell’Italia è ancora una volta il turismo, che dopo la pandemia non solo ha saputo rialzarsi, ma ha ripreso a correre dando nel 2022 un contributo decisivo a tutta l’economia, con un aumento dei consumi turistici del +26,3%.
Secondo le previsioni dell’istituto Demoskopika, saranno oltre 442 milioni le presenze con una crescita del 12,2% rispetto al 2022 ma soprattutto costituendo il valore più alto di sempre. Quanto agli arrivi, se ne potrebbero registrare quasi 127 milioni – terzo dato più elevato, il top fu nel 2019 con 131 milioni seguito dal 2018 con 128 – con un rialzo dell’11,2% sull’anno scorso. Effetto traino sulla spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022. E i segnali positivi arrivano anche sul versante dell’incoming: a scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri pari a poco meno della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 215 milioni di pernottamenti.
Il bollettino sull’andamento del turismo nella prima settimana di marzo, recentemente pubblicato dal Ministero del Turismo, indica un interessante aumento percentuale di prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia rispetto al 2022: +113% nel mese di febbraio e +93% per quanto concerne marzo. Si tratta di incrementi superiori a ciò che si osserva nei Paesi competitor. Il secondo mese dell’anno è stato senz’altro favorito dalla ricorrenza del Carnevale, tanto che le ricerche più cliccate dai viaggiatori hanno riguardato il Carnevale di Viareggio, quello Ambrosiano, il Carnevale di Roma e quello di Acireale.