LA PIU’ SIGNIFICATIVA FIERA INTERNAZIONALE DEL SETTORE NAUTICO DEL MEDIO ORIENTE STRATEGICA PER LA PROMOZIONE DELL’INDUSTRIA ITALIANA DELLA NAUTICA DA DIPORTO NELL’AREA DEL GOLFO.
Grazie anche alla sua lunghissima storia turistica, l’Italia vanta un’offerta ricettiva di lusso qualità della ricettività di alto livello. Ma il segmento del lusso non si ferma solo alla ricettività: oltre al pernottamento, questa tipologia di turismo richiede al territorio servizi che siano all’altezza della domanda, e per questo alcune destinazioni turistiche hanno (più o meno volontariamente) abbracciato la connotazione di destinazioni luxury. In Italia nel 2021 si contavano 98.118 posti letto in hotel a 5 stelle e 5 stelle Lusso, un’offerta che rappresenta circa il 4% sul totale dei posti letto alberghieri (Istat). Non tutte le destinazioni turistiche offrono una ricettività di fascia alta, anzi: delle circa duecento destinazioni turistiche classificate, ben 102 non hanno nemmeno un posto letto in fascia 5 stelle / 5 stelle lusso.
Nei prossimi cinque anni l’industria del turismo offrirà circa 300mila posti di lavoro, ma quasi un quarto di questi (74mila posizioni) resterà scoperto secondo una stima dell’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere che ha fatto luce su quello che è un vero e proprio paradosso. L'offerta di impiego nel travel sta infatti crescendo più che in altri settori economici, ma il fabbisogno non riesce a essere soddisfatto. Il gap è relativo principalmente alle competenze, dalle più classiche che si possono apprendere negli istituti di istruzione specializzati alle ‘nuove’ relative al green e al digital; e fa sì che ci sia una distanza via via sempre più ampia tra quello che cercano le aziende dell'industria dei viaggi e quello che i candidati hanno da offrire in termini di skill. Il risultato è che il lavoro c’è - e nel 2022 la domanda è aumentata del 15,4% a fronte di un aumento generale del 12,2% negli altri ambiti economici -, ma non ci sono i lavoratori, o meglio le figure adatte a ricoprire i ruoli vacanti.
Il turismo della moda vale 27 miliardi, dieci dei quali arrivano dagli stranieri.Moda e fashion in generale sono sinonimi di lusso e l’alto di gamma è uno dei punti di forza del turismo di casa nostra, che sta sempre più virando verso l’up level per attrarre i turisti altospendenti provenienti da tutto il mondo. Dei nostri visitatori il 51% torna a casa con un paio di scarpe acquistate in Italia, un po' un emblema del Made in Italy.
La nuova ricerca Gbta – Global Business Travel Association - evidenzia la continua ripresa del settore del turismo, l’allentamento dei vincoli dei fornitori e le prospettive contrastanti sui viaggi in Cina. Dall’analisi delle risposte si prevede che, rispetto al 2022, i viaggi d’affari a livello mondiale registreranno nel 2023 un aumento e che le aziende invieranno più dipendenti in viaggio. Inoltre, i fornitori prevedono un innalzamento della spesa per i viaggi aziendali. Settori come la finanza, le assicurazioni, i servizi professionali e la consulenza mostrano segnali di crescita più marcati nella spesa e, nonostante le potenziali sfide economiche e l’incertezza sul ritorno della Cina, il settore rimane ottimista sulla ripresa e sulla disponibilità dei dipendenti a viaggiare per lavoro.