È aperto a tutte le imprese della meeting industry l’incontro online organizzato da Federcongressi&eventi con il Segretario generale del Ministero del Turismo Lorenzo Quinzi.
Secondo il Report 2022 di Cloudbeds, partner tecnologico nel settore dell’ospitalità l'ambiente dinamico della domanda, prenotazioni dirette e soggiorni più lunghi sono le tre aree identificate che apriranno la strada alle tendenze delle prenotazioni per il 2022. Il rapporto, che ha utilizzato molteplici risorse provenienti da tutto il settore dei viaggi, tra cui Expedia, Vrbo, Airbnb e Skift, oltre a piattaforme di dati sull’ospitalità come Str per trarre le sue conclusioni, offre approfondimenti su come la pandemia abbia influenzato tre importanti cambiamenti in abitudini di prenotazione che avranno un impatto sulle attività ricettive nel 2022.
Uno dei maggiori impatti della pandemia è che la domanda di viaggio è stata costantemente imprevedibile.
Secondo la società di consulenza FourTourism tra i falsi miti del turismo 2022 c’è la workation. Sembra che questo modo di fare vacanza non sia più accattivante, anche Booking prevede una rinnovata tendenza a delimitare con fermezza il confine tra vacanza e lavoro (73% degli intervistati). Il 59% preferirebbe trascorrere meno tempo in vacanza, se ciò significasse poter staccare completamente la spina. C’è poi il fenomeno del Friendcation, la vacanza con gli amici. Dopo un lungo periodo di restrizioni, viaggiare per stare insieme agli amici sembrerebbe essere una tendenza fra i babyboomer che decideranno di viaggiare con altre coppie coetanee, ma non sarà la tendenza che riempirà le destinazioni.
Secondo i dati di C&M Travel Recruitment e C&M Executive Recruitment gennaio 2022 è stato il mese in cui sono state create più nuove offerte di lavoro nel settore dei viaggi. Il totale è stato quasi tre volte superiore rispetto a dicembre 2021 ed è di oltre dieci volte superiore a gennaio 2021. Rispetto ai livelli pre-pandemia, il totale di gennaio 2022 è diminuito dell'1% sul gennaio 2020, in aumento dell'1% rispetto al gennaio 2019 e in aumento del 3% rispetto al gennaio 2018.
L’ultima ricerca di SocialCom, con l’ausilio della piattaforma BlogMeter, ha analizzato le conversazioni in rete dal 1° dicembre 2021 al 31 gennaio 2022, per cercare di capire come, negli ultimi due mesi, la variante Omicron abbia influito profondamente sul turismo italiano, penalizzando soprattutto le città d’arte. Negli ultimi 60 giorni sono state registrate in rete oltre 376 mila mentions, che hanno generato 88 milioni di interazioni. Il sentiment sul tema rimane positivo per il 55,71%, per il 34,49% negativo e per il 9,8% neutro, a dimostrazione di come, nonostante le limitazioni e la difficile situazione epidemiologica, gli italiani non abbiano perso la voglia di viaggiare. Sono soprattutto i giovani quelli propensi agli spostamenti e in generale a viaggiare (82,76%).