Nel periodo intorno al 25 gennaio (media mobile a 7 giorni), il numero dei biglietti venduti si è attestato al 38% rispetto allo stesso periodo del 2019 per poi salire al 49% intorno all’8 febbraio. Il miglioramento di 11 punti percentuali rappresenta l’aumento più rapido in un periodo di due settimane dall’inizio della crisi.
L’imprevedibilità sarà la costante dei viaggi 2022, secondo i dati raccolti da Booking.com: il 31% degli italiani considera la flessibilità di cancellazione uno dei fattori determinanti nella programmazione di un viaggio, preceduta dalla destinazione (33%) e dal prezzo (49%).
Una ricerca di Expedia evidenzia come nel quarto trimestre 2021 il volume delle ricerche di viaggi sia aumentato di oltre il 70% anno su anno, con il desiderio di andare lontano. In Asia Pacifico i volumi di ricerca sono aumentati di quasi il 35% rispetto al terzo trimestre, trainati dalla riapertura dei confini internazionali in diversi paesi, tra cui Australia, Singapore e Fiji. Le ricerche globali sono aumentate, favorite anche da notizie come quella della riapertura del confine degli Stati Uniti l'8 novembre ai viaggiatori vaccinati provenienti da 33 paesi.
Secondo GlobalData il mercato dei viaggi online raggiungerà i 765,3 miliardi di dollari entro il 2025, con l’accelerazione della digitalizzazione, e dovrebbe crescere a un tasso annuale composto (Cagr) dell’8%, dopo il calo nel 2020 del 60,1% su base annua a 236,7 miliardi di dollari.
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2022, le prenotazioni hanno superato del 26% i livelli pre-pandemici, e nonostante l’indebolimento della domanda, l’attività di trading ha continuato ad essere in linea o superiore al periodo che ha preceduto l’avvento del virus (ottobre +44% vs 2019, novembre +33% vs 2019, dicembre -2% vs 2019).