Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 140.000 richieste, nel 2021 gli italiani sono tornati a chiedere finanziamenti per i viaggi (+40% su base annua), matrimoni (+20%) e formazione (+6%), attività che avevano pesantemente risentito dell’arrivo della pandemia. Un altro dato emerso dallo studio è il crollo, nel 2021, del peso percentuale delle richieste di prestiti personali per ristrutturare casa (-15%) grazie al bonus 110% e ai mutui under 36. La richiesta di liquidità ha fatto segnare un +27% su base annua, mentre è in calo, sia pur lieve, il peso percentuale delle richieste di prestito per l’acquisto di auto usate (-2%). forse anche per l’influenza dei bonus mobilità decisi dal Governo nel 2021.
Secondo l'EY Italy Hotel Investment Report 202, con un volume totale di 2,1 miliardi di euro, 57 transazioni e quasi 12mila camere passate di mano, il mercato alberghiero italiano nel 2021 conferma la crescita del comparto che, lo scorso anno, ha fatto segnare un rimbalzo del più 92%, toccando livelli superiori alla media decennale.
Nonostante la grave crisi attraversata negli ultimi due anni le città d’arte confermano ancora una volta la loro attrattività agli occhi degli investitori, rappresentando il 52% degli investimenti totali. Venezia si conferma la città più costosa d'Italia in termini di prezzo per camera e, con Roma, raggiunge il primato nel 2021 come destinazione più attraente. Le due città insieme registrano 326 milioni di euro in volume (16%), seguite da Milano (14%) e Firenze (4%).
Secondo i dati dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, nel 2021 oltre l’80% degli italiani è tornato a viaggiare per motivi di vacanza, un dato in miglioramento rispetto al 2020 (70%), anche se ancora inferiore ai livelli pre pandemia. Le intenzioni dichiarate per il 2022 confermano il trend: oltre il 60% tornerà alle stesse abitudini di viaggio pre pandemia e in alcuni casi, 1 su 4, aumenterà il numero di viaggi. La gran parte del campione (2 su 3) viaggerà prevalentemente in Italia, per rilassarsi e riposarsi (65%), scoprire nuovi luoghi e fare nuove esperienze culturali e gastronomiche (61%) e stare insieme a familiari ed amici (46%). Si consolida il trend di workation con il 6% di italiani che hanno pianificato di lavorare da remoto in un luogo di villeggiatura. Due viaggiatori su 3 sono preoccupati per le conseguenze ambientali generate dai mezzi di trasporto e sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo per limitare le emissioni di Co2 dei viaggi. L’Italia risulta essere la meta preferita per i viaggi di vacanza del 67% delle persone. Rispetto all’edizione di aprile scorso, la sicurezza per il 67% degli intervistati, e l’impatto ambientale per il 46%, si confermano fattori determinanti per la scelta del mezzo di trasporto, entrambi con valori in aumento rispettivamente di 5 e 4 punti percentuali.
Secondo le tendenze del Travel Recovery Trend Report di Expedia Group, relative al quarto trimestre del 2021, cresce la voglia di viaggiare, soprattutto sul lungo raggio e con la formula del vacation rental e si tornano a pianificare le partenze. Nonostante la variante Omicron, che ha decisamente impattato sull’ultimo trimestre 2021, il desiderio di viaggiare resta: è del +70%, infatti, la percentuale di ricerche di viaggio rispetto allo scorso anno. In Asia Pacifico, sulla spinta delle vaccinazioni e dell’allentamento delle restrizioni – come nel caso dell’Australia– i volumi di ricerche di viaggi sono aumentati del 35% rispetto al terzo trimestre (luglio-agosto-settembre).
La riapertura delle frontiere in gran parte delle destinazioni mondiali ha ridato una buona dose di fiducia ai viaggiatori, che dopo le vacanze invernali hanno iniziato a pensare alla primavera-estate. Secondo Expedia, dunque, la quota globale di ricerca nella finestra di oltre 30 giorni è cresciuta del 15% rispetto al trimestre precedente ed in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha toccato il +30%.
Secondo le ultime analisi di Sojern sulle intenzioni di viaggio e prenotazioni nel mese di gennaio 2022 per l’Italia turistica si prospetta un andamento migliore rispetto allo scorso anno. La ricerca di voli nel mercato interno non è cresciuta rispetto al 2020 ed ha subito una flessione del 36% nel mercato internazionale, mentre il confronto con il 2021 è confortante, con un incremento del 179% rispetto al gennaio 2021 per quanto riguarda i voli domestici e del 201% per i voli internazionali. Situazione analoga nella ricerca per le prenotazioni alberghiere: con un calo del 60% nel mercato domestico e del 77% in quello internazionale rispetto al 2020 ed una crescita del 72% per gli italiani e dell’87% per le ricerche dei potenziali turisti stranieri se ci si confronta con il 2021.