Per Coldiretti/Ixè sono 15,6 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza a luglio, con un aumento dell’1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sul podio, anche quest’anno, le mete nazionali, scelte per “una maggiore prossimità ai luoghi di residenza” e per una sensazione di maggiore “tranquillità rispetto ad ambiente, servizi e persone. Ma c’è anche una quota del 29% di italiani, quasi uno su 3, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero, nonostante i timori legati alla situazione internazionale. Il mare, come da tradizione, fa la parte del leone. Apprezzate anche le città d’arte e l’Italia “minore”, dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi, che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei Comuni italiani con meno di 5mila abitanti.
L’Italia sembra essere un Paese di esploratori, almeno a quanto rivela l’ultima ricerca condotta da Skyscanner, secondo cui il 97% degli italiani sarebbe propenso a scegliere destinazioni alternative o meno note per le proprie vacanze estive. Inoltre, 7 viaggiatori su 10 (72%) dichiarano di essere disposti a sostituire le proprie mete preferite con opzioni meno popolari per ottenere un risparmio economico, un fattore sempre più importante nell’organizzazione delle vacanze.Cresce in parallelo il desiderio di destinazioni insolite e originali: nel 2022, solo il 41% dei viaggiatori intervistati nel mondo aveva dichiarato di voler esplorare nuovi luoghi piuttosto che ritornare nelle mete preferite di vacanza. Quest’anno, su Skyscanner spiccano le ricerche verso destinazioni più “sottovalutate”, tra cui Hanoi (Vietnam) con un +446% e Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) con il +237%.
Dall’indagine svolta da Didatour, piattaforma online del Gruppo La Fabbrica che ha coinvolto più di 1.000 insegnanti di tutto il territorio nazionale, emerge che durante l’anno scolastico 2022/23, quasi il 100% dei docenti (contro il 72% dell’a.s. 2021/22) ha svolto un viaggio o un’uscita didattica. Un dato non solo in netta risalita rispetto a quello registrato durante l’anno scolastico precedente, ma addirittura superiore rispetto ai periodi pre-covid, in cui la percentuale era circa dell’80%. Rispetto al periodo pre-covid aumenta anche la propensione ai viaggi di più giorni, soprattutto per le scuole primarie: se nel 2019/20 solo un 8% aveva pianificato gite con pernottamento (poi disdette a causa dello scoppio della pandemia), nel 2022/23 la percentuale dei docenti delle primarie che ha svolto effettivamente viaggi di istruzione con almeno un pernottamento, sale inaspettatamente al 30%. L’indagine inoltre approfondisce diversi aspetti delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione, oltre a illustrare le prospettive del turismo scolastico per l’anno 2023/24.
Si consolida l’inversione di tendenza nel traffico aereo italiano, che anche nel mese di maggio vede il numero dei passeggeri superare i dati del 2019, con un incremento del 4,1 per cento. Un recupero guidato in particolare dagli aeroporti secondari, secondo i dati forniti da Assaeroporti, a cui si aggiunge uno scalo di Malpensa ormai prossimo al pareggio, mentre Fiumicino soffre ancora il numero limitato di rotte intercontinentali. Nel dettaglio il numero di passeggeri nel mese sono stati quasi 18 milioni, circa 600mila rispetto alla cifra record del 2019. Analizzando invece il dato relativo ai primi cinque mesi dell’anno il gap rispetto al 2019 è ormai minimo, sotto l’1%: poco sopra i 70 milioni di passeggeri sin qui quest’anno contro i 70,5 del periodo pre pandemia. Un dato che potrebbe essere superato al termine della stagione estiva.
Secondo le ultime rilevazioni di Iata relative al mese di maggio (misurato in passeggeri-chilometro – Rpk) il traffico risulta aumentato del 39,1% rispetto allo stesso mese del 2022. A livello globale, il traffico è ora al 96,1% dei livelli di maggio 2019.Il traffico domestico è aumentato del 36,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il traffico nazionale totale di maggio ha superato del 5,3% il livello del maggio 2019. Questo è il secondo mese consecutivo in cui il traffico nazionale ha superato i livelli pre-pandemia. Il traffico internazionale è aumentato del 40,9% rispetto a maggio 2022, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidata ancora una volta dai vettori della regione Asia-Pacifico. Gli indici Rpk internazionali hanno raggiunto il 90,8% dei livelli di maggio 2019, con le compagnie aeree del Medio Oriente e del Nord America che hanno superato i livelli pre-pandemici.