Menu
  • News 2021

    “Molto è stato fatto in questi mesi. L’impegno del Governo e del Ministro Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali”. Così in una lettera al Premier Draghi e ai Ministri Franco e Garavaglia, Maria Carmela Colaiacovo Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. In questi giorni assistiamo alla discussione sulla Manovra 2022, ma sembra che il tema degli aiuti sia uscito fuori dai radar. Molta parte dell’economia italiana è in ripresa, ma per il mondo alberghiero, quello più tradizionalmente vocato al turismo internazionale, la situazione resta difficile.

    Il Touring Club Italiano ha organizzato, il 27 ottobre, un convegno dal titolo “l’Italia che verrà” per discutere insieme come le risorse messe in campo dal PNRR direttamente per il turismo e per altri settori che lo interessano indirettamente (dalla cultura alle infrastrutture e alla digitalizzazione), sia un’occasione formidabile, prima che di rilancio, di ripensamento del modello di offerta che vogliamo implementare nei prossimi anni. Si tratta di definire una vera e propria “via italiana al turismo”, una modalità di valorizzazione del Paese che deve partire da alcuni elementi imprescindibili. Innanzitutto puntare a uno sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori che significa dare un’opportunità di crescita alle aree interne, puntando sul turismo della conoscenza ed esperienziale (il saper fare, le tradizioni, l’enogastronomia, le opportunità di scoperta “lenta” dei territori ecc.) e salvaguardare al contempo dall’eccessiva pressione e dallo snaturamento del tessuto sociale le nostre più note destinazioni turistiche (quello che è stato definito overtourism).

    ll 25 ottobre il direttore generale di Federturismo Confindustria Antonio Barreca ha partecipato alla XX edizione delle Giornate del Turismo, ideate dal professor Francesco Adamo e organizzate da Geoprogress con il supporto dell’Università Bicocca di Milano. Dall’incontro è emersa la necessità di ridisegnare il turismo in Italia con una nuova forma di governance che non lasci indietro nessuno,  puntando ad  una promozione unica. Barreca, ha ricordato che non siamo ancora usciti dall’emergenza e l’imprenditore turistico si è trovato ad avere appena due mesi di compensi/incassi per tirare avanti un anno intero. Questo vuol dire che bisogna prima pensare a salvare le imprese proseguendo nei sostegni e poi costruire insieme un modello di turismo. Teniamo anche conto che ci sono nuove aspettative dei turisti-clienti e, di conseguenza, anche nella formazione in scuole e università: dovremo contemplare nuove materie come psicologia, gestione dei rischi, educazione sanitaria e altre priorità, perché la pandemia ha creato nuove paure e preoccupazioni.

    (Per maggiori informazioni: www.geoprogress.eu/giornate-del-turismo-2021)

    Il ruolo della PA centrale, della PA locale e delle destinazioni nel percorso di digitalizzazione del Paese e in particolare del patrimonio culturale e turistico, le iniziative in atto e quelle in divenire per la costruzione di una migliore “tourist experience” in località e siti turistico, culturali sono stati i temi del Digital Italy Summit, svoltosi il 14 ottobre al quale è intervenuta , tra gli altri, la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli. La digitalizzazione delle attività nel nostro Paese è un passaggio obbligatorio se vogliamo rimanere competitivi a livello internazionale ed è uno dei pilastri principali su cui si basa il Recovery Plan.

    Le difficoltà del settore non sono finite, l’assenza del turismo internazionale colpisce le imprese

    “Molto è stato fatto in questi mesi. L’impegno del Governo e del Ministro Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali”.