Il Touring Club Italiano ha organizzato, il 27 ottobre, un convegno dal titolo “l’Italia che verrà” per discutere insieme come le risorse messe in campo dal PNRR direttamente per il turismo e per altri settori che lo interessano indirettamente (dalla cultura alle infrastrutture e alla digitalizzazione), sia un’occasione formidabile, prima che di rilancio, di ripensamento del modello di offerta che vogliamo implementare nei prossimi anni. Si tratta di definire una vera e propria “via italiana al turismo”, una modalità di valorizzazione del Paese che deve partire da alcuni elementi imprescindibili. Innanzitutto puntare a uno sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori che significa dare un’opportunità di crescita alle aree interne, puntando sul turismo della conoscenza ed esperienziale (il saper fare, le tradizioni, l’enogastronomia, le opportunità di scoperta “lenta” dei territori ecc.) e salvaguardare al contempo dall’eccessiva pressione e dallo snaturamento del tessuto sociale le nostre più note destinazioni turistiche (quello che è stato definito overtourism).
Non si può, inoltre, non porre all’attenzione il tema delle competenze: da quelle professionali a quelle linguistiche e di mediazione culturale. C’è ancora molto da fare in termini di qualità diffusa dei servizi : non si tratta solo di migliorare i servizi turistici in senso stretto ma anche di declinare in chiave contemporanea i temi dell’informazione/prenotazione (digitalizzazione) e della mobilità che va interpretata non solo in senso infrastrutturale ma tenendo conto della crescente domanda di intermodalità e della necessità di ridurre impatti ed emissioni. La presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli nel suo intervento ha sottolineato come grazie al superbonus dell’80% e al contributo a fondo perduto per la riqualificazione delle strutture ricettive, le nostre strutture potranno fare quel salto di qualità che aspettiamo da tempo. Uno strumento fondamentale per poter effettuare nei prossimi anni quegli investimenti necessari a mantenere adeguata l’offerta italiana, una misura virtuosa che avrà ricadute importanti anche su altri settori produttivi
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)