Secondo il consueto monitoraggio mensile di Assaeroporti, effettuato su 40 scali nazionali commerciali, il traffico passeggeri ha registrato un calo del -87% rispetto a gennaio 2020 che era ancora un pieno periodo pre Covid, con un esiguo consuntivo di circa 1,5 milioni di utenti ed un movimento aereo a -69%.
Significativa la flessione dell’aeroporto di Roma Fiumicino, del -88% con 314mila passeggeri e del secondo scalo nazionale per importanza operativa, Milano Malpensa con lo stesso decremento in percentuale (-88%) pari a circa 225mila passeggeri.
Il valore degli investimenti nel corso del 2020 in Italia è stato di circa un miliardo di euro, mentre per il 2021 la stima è di raggiungere quota 1,5 miliardi secondo la Pkf hotelexperts che conferma inoltre che tra le società di consulenza specializzate nel comparto c’è sostanzialmente consenso sui trend dell’anno in corso. La pipeline vede 100 alberghi in apertura con oltre 17 mila camere, di cui 64 in via di costruzione e 36 pianificati. Location alternative come Trieste, Bergamo, Bologna, Cortina d’Ampezzo, Perugia hanno mostrato particolare resilienza, mentre le cosiddette Big Four (Milano, Venezia, Firenze e Roma), dove si concentra il 78% dei valori patrimoniali alberghieri delle città su un totale italiano di oltre 117 miliardi, sono state penalizzate dal blocco dei flussi stranieri.
Secondo una stima dell’Istituto Demoskopika nel campo del turismo il mese di gennaio 2021 registra una battuta d’arresto tanto allarmante quanto prevedibile: 14,4 milioni di pernottamenti e 4,8 milioni di turisti in meno con una variazione negativa pari all’80% rispetto allo stesso mese del 2020.
Già nel 2020 il Covid ha mandato in fumo 232 milioni di presenze (-53,1% sul 2019) e 67 milioni di arrivi (-51,3%). In picchiata la spesa turistica con un crollo di 20 miliardi il cui 73% è concentrato in Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige.
Analizzando, in particolare, il quadro per singolo sistema turistico regionale emerge che nel 2020 il Veneto avrebbe ridotto gli arrivi di 12,2 milioni (-60,4% rispetto al 2019) e le presenze di 44,5 milioni (-62,4% rispetto al 2019). A seguire, in valore assoluto, Lombardia con una contrazione pari a 9,5 milioni di arrivi (-54,2%) e 22,4 milioni di presenze (-55,4%),
Dopo l’annuncio di Johnson sulla riapertura ai viaggi a partire dal 17 maggio le prenotazioni su Skyscanner hanno incominciato a piovere copiose e l’Italia si trova in pole position tra le prime mete da visitare
Complice un calo delle tariffe aeree fino al 27% rispetto alla media del 2020 e del 23% in meno rispetto al 2019, il Belpaese, tra gli utenti di Skyscanner, per il mese di luglio, risulta essere prenotato con una media di 2,2 passeggeri per prenotazione, particolare che indica come sia preferito dalle coppie o dai piccoli gruppi di amici.
Il traffico aereo in picchiata anche a gennaio secondo Iata, con una domanda totale di passeggeri crollata del -72% sia rispetto ai livelli pre-Covid (gennaio 2019) , risultato peggiore perfino di dicembre 2020 (quando il crollo anno su anno era stato del 69,7%).
Nel dettaglio della mappatura, la domanda del cosiddetto traffico domestico ha segnato un -47% rispetto ai livelli pre Covid, mentre quello del traffico internazionale ha toccato addirittura il –85,6%.
Questo ulteriore indebolimento della domanda aerea è in gran parte dovuto a controlli più severi sui viaggi interni in Cina durante il periodo delle vacanze del capodanno lunare che ha causato una inevitabile fortissima contrazione aggiuntiva rispetto al dato globale.