I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Sono i contenuti chiave del nuovo pass Covid presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia Reynders.
La Cina quando cesseranno le restrizioni internazionali sarà uno dei primi mercati turistici a ripartire. Se ne è parlato il 18 marzo nel corso del webinar organizzato da Ice, in collaborazione con Federturismo ed ENIT, dedicato a “Le potenzialità di incremento del turismo italiano. Focus Paese Cina“. Pre pandemia l’Italia era la prima destinazione europea per i turisti cinesi, e la 12° al mondo – ha commentato l’ambasciatore italiano a Pechino Luca Ferrari.
Otto persone su dieci sono pronte a viaggiare in aereo purché vaccinati e senza il rischio di quarantene a destinazione, condividendo misure di sicurezza igienico-sanitarie e gestendo i rischi Covid-19 secondo il sondaggio Iata. L’88% degli intervistati ritiene necessario il giusto equilibrio e condivisione di misure di controllo nella gestione dei rischi Covid-19; mentre quasi la metà degli intervistati giudica esagerate le attuali restrizioni ai viaggi aerei adottate da numerosi Paesi nel mondo ed inoltre ben il 68% delle persone si sente frustrata per la perdita di libertà di viaggiare, con uno stress mentale che ha colpito ben il 40% dei viaggiatori potenziali.
C'è un fondo di ottimismo nella quarta edizione di "Global Travel Distribution", la ricerca condotta da Aigo e Travel Consul tra 1.200 professionisti del settore in oltre 20 mercati, sebbene, rispetto all’edizione di settembre 2020, l’aspettativa di una ripresa nel terzo e quarto trimestre 2021, passi dal 34% all’odierno 4,1%. Il primo dato a emergere è una cauta fiducia sulla ripresa, attesa non prima del 2022. In Italia, dicono i dati, il 36% dei consumatori guarda alla stessa destinazione che ha prenotato lo scorso anno, il 45% sta aspettando per decidere le nuove date e la destinazione del viaggio: calano dell'11% le cancellazioni, che dal 46% dello scorso settembre 2020 scendono al 35%.
Per la Banca d’Italia nel mese di dicembre 2020 permane una drastica contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita. Il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 138 milioni di euro, a fronte di 482 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (455 milioni) sono diminuite dell’81,2% mentre quelle dei viaggiatori italiani all’estero (317 milioni) sono scese dell’83,6. Nel quarto trimestre del 2020 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia si è contratta del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è diminuita dell’80,2%.