C'è un fondo di ottimismo nella quarta edizione di "Global Travel Distribution", la ricerca condotta da Aigo e Travel Consul tra 1.200 professionisti del settore in oltre 20 mercati, sebbene, rispetto all’edizione di settembre 2020, l’aspettativa di una ripresa nel terzo e quarto trimestre 2021, passi dal 34% all’odierno 4,1%. Il primo dato a emergere è una cauta fiducia sulla ripresa, attesa non prima del 2022. In Italia, dicono i dati, il 36% dei consumatori guarda alla stessa destinazione che ha prenotato lo scorso anno, il 45% sta aspettando per decidere le nuove date e la destinazione del viaggio: calano dell'11% le cancellazioni, che dal 46% dello scorso settembre 2020 scendono al 35%.
Sulla questione del certificato di immunità, sul quale si sta ampiamente dibattendo in Europa e nel mondo, il 73% degli intervistati italiani crede nell'impatto favorevole di questa misura sui viaggi internazionali, allo stesso modo la pensano il 66% degli intervistati globali e il 63% di quelli europei.
Gli italiani sono più restii nel fissare date di viaggio precise (66%): nel nostro Paese prevale un atteggiamento più cauto rispetto alla media europea (39%) e a quella globale (41%), in seconda battuta, in Italia (16%) come in Europa (24%), i viaggiatori tendono a prenotare con scarso anticipo: meno di 30 giorni dalla data di viaggio.
La presentazione di dati utili e puntuali ricopre importanza crescente, in particolare, in Italia aumenta la fiducia nelle destinazioni, che passa dal 31% della scorsa edizione all’attuale 43%, a discapito delle attestazioni da parte degli hotel, che scendono dal 12% al 4%.
Secondo il campione italiano resta alta la percentuale di coloro che intendono valutare nuove soluzioni per innovare il prodotto: l’85,5% è pronto a considerare nuove destinazioni, l’82,9% nuovi hotel e resort, l’81,8% nuovi fornitori. I dati europei e globali rispecchiano quelli italiani.
I dati della nuova ricerca confermano invariata la propensione al turismo di vicinanza per quanto riguarda il campione italiano, con l’Europa presente nel 59% delle risposte e un timido sguardo al lungo raggio: in percentuale decisamente più bassa (9%), vengono indicate le Americhe.
Il Sud Europa è l’area più gettonata a livello globale: il 79% degli italiani, il 72% degli europei e il 64% dei global. Il Nord Europa è indicato soprattutto dagli italiani (15%), mentre l’Europa Occidentale è scelta dal 18% dei global e solo dal 4% degli italiani.
L’Italia risulta essere la destinazione preferita dai clienti italiani ed europei, seguita da Maldive, Usa, Grecia, Spagna ed Emirati Arabi. Mentre a livello globale la scelta ricade su Usa, Europa, Italia e Maldive.
Per quanto riguarda le soluzioni che riscuotono maggiore interesse, i viaggi in solitaria vengono indicati dal 66% degli intervistati italiani, in crescita rispetto alla precedente rilevazione. Si registra una crescita di interesse anche verso i resort all inclusive (dal 7% al 23%); nelle crociere marittime (dall’1% al 15%); negli hotel e resort (dal 13% al 22%) e nei piccoli gruppi (da 13% al 21%).
Per i viaggi internazionali prevale un atteggiamento di attesa, con prenotazioni che vengono effettuate a meno di un mese dalla partenza (16% in Italia, 24% in Europa), contrapposte a quelle fatte con 7-12 mesi di anticipo, come indicato dal 20% del campione globale. La durata dei viaggi è rimasta per lo più inalterata. Ne è convinto il 60% del travel trade italiano. Sempre in Italia, il 15% pensa che sia aumentata da 1-7 a 8-14 giorni, mentre il 24% ritiene che la durata sia diminuita.
(Per maggiori informazioni: https://www.travelconsul.com/aigo