Bisognerà attendere l’emanazione del decreto, ma se le intenzioni - che sono trapelate da alcuni ministeri e da alcuni quotidiani nazionali - sono quelle contenute nella bozza del DL c.d “Rilancio” si può affermare, senza timore di smentita, che non si è fatto nulla per salvare il turismo dal collasso e che si è dato un colpo di grazia, probabilmente terminale, ad un settore che rappresenta il 13% del PIL e il 15% degli occupati.
YouGov ha realizzato un sondaggio per ManoMano.it, per il quale il 31% degli italiani farà almeno una o due settimane di vacanze. E anche se non si potrà permettere lunghe permanenze, il 30% degli italiani si accontenterà di fine settimana fuori porta o brevi soggiorni, da trascorrere, necessariamente, in Italia. Fra le opzioni da prendere in considerazione anche le vacanze a contatto con la natura: per 2 persone su 3 un’ottima alternativa all’hotel, nel rispetto delle distanze sociali e al fine di evitare luoghi affollati, mentre per il 41% degli italiani sinonimo di maggiore sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario, grazie all’utilizzo di oggetti e attrezzature proprie.
Da una ricerca di Sojern sul profilo del turista che sceglierà l’Italia nel 2020 emerge che saranno i cosiddetti FIT, free independent travellers, i viaggiatori indipendenti i primi a tornare a viaggiare in Italia. Il desiderio di concedersi una vacanza, in queste ultime settimane di lockdown, segna un’incoraggiante ripresa, al contrario della fiducia nel viaggio che - strettamente legata alle prenotazioni realmente effettuate - segna in questo momento una flessione superiore al 90% rispetto al 2019.
I dati di Aniasa sulle immatricolazioni di auto nel mese di aprile segnano il punto di non ritorno per il mercato del noleggio veicoli: -97% per il settore nel suo complesso (dalle 57.000 vetture di aprile 2019 alle 1.500 del mese scorso) e addirittura -100% per il breve termine che ha immatricolato solo 12 autovetture in una fase dell’anno in cui solitamente gli operatori iniziano a prepararsi per la stagione estiva inserendo migliaia di nuovi veicoli in flotta. In due mesi di lockdown si sono immatricolate oltre 106mila vetture a noleggio in meno (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
Secondo le rilevazioni dell’ISTAT nel mese di marzo sono stati cancellati due voli su tre(66,3%) e i passeggeri sono calati dell'85% (da circa 14 milioni a poco più di 2 milioni) rispetto allo stesso mese del'anno passato. Da poco meno di 460mila passeggeri in arrivo e partenza negli aeroporti italiani di domenica 23 febbraio 2020, si è passati ai 6,8mila di domenica 29 marzo.