Il DM 101/2016 del Ministero dell’Ambiente detta una nuova disciplina per i materiali pirotecnici in disuso, applicabile anche al ritiro dei razzi di soccorso in dotazione alle imbarcazioni da diporto.
L’intento di individuare un percorso per il recupero di questi materiali è senz’altro positivo, tuttavia la nuova disciplina impone al fabbricante e all'importatore di questi articoli l’obbligo di organizzare un servizio complesso e capillare di raccolta dei resi, che avrebbe avuto la necessità di un periodo di transizione per potervi ottemperare, periodo che non è invece stato previsto.
Per quanto riguarda i razzi di soccorso in disuso, va poi rilevato che questi vengono per la prima volta equiparati a rifiuti - in contrasto con il Testo unico ambientale (D.Lgs. 152/06), che esclude chiaramente dal novero dei rifiuti “i materiali esplosivi”, con ciò modificando e aggravando radicalmente le condizioni e i costi per il loro trasporto, sia a carico dell’utente, sia a carico del distributore/produttore.
La nuova normativa, contraddicendo se stessa, prevede poi che “l’utilizzatore”, cioè il dipartita, depositi "i rifiuti da pirotecnici in appositi contenitori localizzati presso il distributore autorizzato”, in netto contrasto con le norme di pubblica sicurezza che fanno divieto e soggetti terzi non autorizzati di accedere ai depositi di materiale esplosivo.
Inoltre si stabilisce che il deposito preliminare effettuato presso i distributori debba “essere allestito in modo tale da assicurare che gli articoli pirotecnici comunque ritirati siano separati dagli altri rifiuti pirotecnici”. Ciò presupporrebbe che il distributore abbia a sua disposizione una quantità di contenitori pari alle diverse tipologie degli articoli ritirati e dei diversi produttori e tale prescrizione è evidentemente inapplicabile, oltre che inutile, per quanto riguarda i razzi di soccorso.
Infine si richiede che i prodotti pirotecnici siano “neutralizzati” prima di essere depositati presso i centri di raccolta, operazione (da attuarsi attraverso le modalità di combustione della carica esplosiva contenuta all’interno di essi) che, sempre secondo il Testo unico di Pubblica sicurezza, deve avvenire solo ed esclusivamente in apposito cantieri di scaricamento.
Ci sono poi diversi altri aspetti del decreto 101/2016 la cui interpretazione non è chiara, ma già questi sopra evidenziati non consentono agli operatori della nautica di dare concreta attuazione alla norma. Tanto più visto che ci troviamo nel pieno della stagione estiva.
Per questi motivi UCINA Confindustria Nautica ha scritto al Ministro dell’Ambiente, Galletti, chiedendogli di voler sospendere l’applicabilità del DM101/2016, almeno relativamente ai razzi di soccorso del diporto e fino al 30 di ottobre, convocando nel frattempo un incontro con l’Associazione al fine di poter fornire agli uffici del Ministero ogni utile elemento tecnico.
Genova, 1° luglio 2016
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UCINA Confindustria Nautica
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Chiara Castellari
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castellari@ucina.net
E’ arrivata la sentenza sul ricorso presentato al TAR Lazio da Italian Yacht Masters, associata Ucina e maggiore rappresentativa del mondo dei Comandanti di navi da diporto, contro il Ministero delle Infrastrutture e trasporti. Il Tribunale Amministrativo ha preso in esame il provvedimento di rigetto dell'istanza di rinnovo di abilitazione IMO STCW'95, presentata da un comandante di navi di stazza lorda pari o superiori a 3.000 gt. Con la sentenza n. 13931/2015, appena pubblicata, il Giudice Amministrativo, oltre ad accogliere le doglianze del ricorrente per “l’eccesso di potere, difetto di istruttoria e motivazione, travisamento dei fatti, ingiustizia e manifesta illogicità”, ha rigettato il provvedimento della Capitaneria di Porto con il quale si negava a un marittimo il rinnovo del suo certificato per i previsti 5 anni, adducendo che i certificati potessero essere rinnovati solo fino al 1.1.2017, data di entrata in vigore della nuova normativa europea in materia. Fino ad oggi i competenti uffici del Personale della navigazione marittima e interna del Ministero dei Trasporti avevano infatti sostenuto, respingendo ogni argomentazione delle Associazioni, l’impossibilità di rinnovare i titoli professionali per l’intero periodo di validità di 5 anni, se questo sopravanzava la data del 1.1.2017. Il TAR ha riconosciuto che fino al 1°gennaio 2017, le autorità competenti possono continuare a rinnovare e prorogare certificati di competenza e convalide conformemente a quanto previsto dal decreto legislativo 7 luglio 2011, n. 136 che recepisce le nuove normative nell’ordinamento nazionale. Il decreto legislativo, che recepisce la nuova normativa, infatti, “intende evidentemente riferirsi ai requisiti previsti dalla vigente legislazione (D.lgs. 136/2011), cui le autorità devono fare riferimento per rinnovare i certificati di competenza” , senza introdurre “un diverso regime di validità dei certificati stessi”. Questo vuol dire che le Autorità competenti possono continuare a rinnovare e prorogare i certificati di competenza per l’intero periodo di normale validità di 60 mesi” ha spiegato Dario Savino, Vice presidente di Italian Yacht Master – conformemente ai requisiti previsti dal D.lgs. 136/2011. Si tratta di una grande vittoria per tutti i lavoratori del mare, fino ad oggi penalizzati da una visione restrittiva, per non dire persecutoria, da parte dell’Amministrazione competente.
(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)
Il 17 giugno si è svolta a Venezia la Convention UCINA SATEC 2016, l’appuntamento annuale di UCINA che è si è aperto con la presentazione della candidatura Olimpica di Roma2024 illustrata dal Brand Manager, Pierfrancesco Micara, e l’omaggio all’Italia Olimpica che verrà ospitato in occasione della 56° edizione del Salone Nautico di Genova dal 20 al 25 settembre prossimi. Dopo il saluto iniziale dell’Assessore al Turismo di Venezia, Paola Mar e di Simone Cason del Casinò di Venezia, è stato il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, a portare il saluto del Governo. Il dibattito ha affrontato i temi caldi del settore: il mercato, la semplificazione delle procedure, il leasing nautico, gli incentivi alle imprese, le misure per rilanciare l’intera filiera. Il settore inizia a dare diversi segnali di ripresa come si evince dai dati Assilea – presentati in anteprima dal Direttore Generale, Gianluca De Candia – che delineano una ripartenza anche del mercato interno e un positivo effetto del Salone Nautico con un +50% dei contratti stipulati dopo la manifestazione. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiano sono cresciuti del 44% in numero e del 26% in valore (+30% se si considerano i soli pleasure yacht, senza le unità adibite a noleggio) confermando la spinta propulsiva registrata a valle del Salone Nautico di Genova. Dati positivi anche per la piccola nautica evidenziati dalla vendita di fuoribordo: nell’ultimo biennio si è assistito ad una crescita del 40%. Oggi, in questo segmento, l’Italia cresce più di Germania, Francia e Spagna. Il trend positivo trova conferma nei dati riportati da Maria Pia Monteduro, Dirigente Generale del Dipartimento Finanze, che evidenziano come nel 2015 si è assistito ad un forte aumento della produzione, registrato dal gettito IVA e dalle esportazioni nautiche verso gli Stati Uniti. Come il Superammortamento e il meno noto Patent box, l’agevolazione sui marchi e brevetti. L’industria italiana – ha commentato nell’occasione Pier Paolo Baretta – ha bisogno di essere sostenuta a monte, già nell’elaborazione e tutela delle idee. Il Made in Italy è qualità e bellezza e per questo abbiamo pensato appositi strumenti.
La competitività è stata l’argomento principale dell’intervento di Marco Taisch, ordinario presso il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Gestionale, che ha spiegato come il futuro sarà delle aziende 4.0, realtà digitalizzate nel processo di produzione e nei prodotti, capaci di utilizzare le informazioni ricavate per fare nuovo business.
Luca Costa Sanseverino, Co-Fondatore di F3Bas, docente alla Business School de Il Sole 24 Ore, ha lavorato con diversi istituti finanziari e organizzazioni internazionali, e ha presentato alla platea alcune concrete opportunità di finanziamento sui mercati esteri, con esempi tarati sulle piccole e micro imprese italiane.
A proposito di export, è intervenuto anche Ernesto Carbone, responsabile dell’ufficio Regimi doganali e traffici di confine dell’Agenzia delle Dogane, che ha parlato del nuovo approccio dell’Agenzia con il mondo della nautica, nato anche su sollecitazione dell’Associazione di categoria. Tra i primi frutti, ha ricordato l’adozione della recentissima circolare che fissa la nuova procedura per le unità in esportazione che non richiede più il raggiungimento di un Paese extra UE per accertare l’avvenuta uscita dalle acque comunitarie.
Abbiamo lavorato molto, ma l’elenco di richieste al Governo – ha concluso la Presidente Carla Demaria - è ancora importante: il registro telematico delle imbarcazioni - tecnicamente pronto da due anni, ma ancora in attesa del decreto attuativo – che potrebbe essere una fonte di reddito importante anche per l’Erario; la definizione del contenzioso che interessa le concessioni demaniali della portualità turistica; il rilancio dello strumento del leasing nautico, motore di crescita indispensabile per il comparto; l’export e le opportunità di internazionalizzazione e, in generale, la semplificazione e certezza delle procedure burocratiche. Il Sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze si è preso l’impegno di lavorare alla risoluzione delle richieste del settore, continuando a collaborare continuativamente al fianco di UCINA come negli ultimi due anni.
(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)
BARETTA, MEF: SIAMO AL VOSTRO FIANCO
DEMARIA, GUARDIAMO AVANTI con fiducia FESTEGGIANDO IL NOSTRO 500MO BRAND ASSOCIATO
LEASING NAUTICO: +44%
Si è tenuta questa mattina a Venezia la Convention UCINA SATEC 2016, appuntamento annuale di UCINA Confindustria Nautica che rappresenta un momento importante per approfondire i temi di maggior rilievo del comparto.
I lavori sono stati incentrati su uno sguardo proiettato in avanti. Non a caso la mattinata è stata aperta con la presentazione della candidatura Olimpica di Roma2024 illustrata dal Brand Manager, Pierfrancesco Micara, e l’omaggio all’Italia Olimpica che verrà ospitato in occasione della 56° edizione del Salone Nautico di Genova dal 20 al 25 settembre prossimi, e si chiuderà questa sera con la celebrazione del 499mo e del 500mo brand che aderiscono l’Associazione: rispettivamente Canados (settore Navi da diporto) e Tornado (settore imbarcazioni da diporto).
Dopo il saluto iniziale dell’Assessore al Turismo di Venezia, Paola Mar e di Simone Cason del Casinò di Venezia, è stato il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, a portare il saluto del Governo.
Il dibattito ha affrontato i temi caldi del settore: il mercato, la semplificazione delle procedure, il leasing nautico, gli incentivi alle imprese, le misure per rilanciare l’intera filiera.
Il settore inizia a dare diversi segnali di ripresa come si evince dai dati Assilea – presentati in anteprima dal Direttore Generale, Gianluca De Candia – che delineano una ripartenza anche del mercato interno e un positivo effetto del Salone Nautico con un +50% dei contratti stipulati dopo la manifestazione. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiano sono cresciuti del+44% in numero e del +26% in valore (+30% se si considerano i soli pleasure yacht, senza le unità adibite a noleggio) confermando la spinta propulsiva registrata a valle del Salone Nautico di Genova.
Dati positivi anche per la piccola nautica evidenziati dalla vendita di fuoribordo: nell’ultimo biennio si è assistito ad una crescita del 40%. Oggi, in questo segmento, l’Italia cresce più di Germania, Francia e Spagna.
Il trend positivo trova conferma nei dati riportati da Maria Pia Monteduro, Dirigente Generale del Dipartimento Finanze, che evidenziano come nel 2015 si è assistito ad un forte aumento della produzione, registrato dal gettito IVA e dalle esportazioni nautiche verso gli Stati Uniti. Nel suo intervento ha ricordato le misure di incentivo e sostegno alle imprese messe a disposizione dal Governo. Come il Superammortamento e il meno noto Patent box, l’agevolazione sui marchi e brevetti. “L’industria italiana – ha commentato Pier Paolo Baretta – ha bisogno di essere sostenuta a monte, già nell’elaborazione e tutela delle idee. Il Made in Italy è qualità e bellezza e per questo abbiamo pensato appositi strumenti”.
La competitività è stata l’argomento principale dell’intervento di Marco Taisch, ordinario presso il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Gestionale, che ha spiegato come il futuro sarà delle aziende 4.0, realtà digitalizzate nel processo di produzione e nei prodotti, capaci di utilizzare le informazioni ricavate per fare nuovo business.
Luca Costa Sanseverino, Co-Fondatore di F3Bas, docente alla Business School de Il Sole 24 Ore, ha lavorato con diversi istituti finanziari e organizzazioni internazionali, e ha presentato alla platea alcune concrete opportunità di finanziamento sui mercati esteri, con esempi tarati sulle piccole e micro imprese italiane.
A proposito di export, è intervenuto anche Ernesto Carbone, responsabile dell’ufficio Regimi doganali e traffici di confine dell’Agenzia delle Dogane, che ha parlato del nuovo approccio dell’Agenzia con il mondo della nautica, nato anche su sollecitazione dell’Associazione di categoria. Tra i primi frutti, ha ricordato l’adozione della recentissima circolare che fissa la nuova procedura per le unità in esportazione che non richiede più il raggiungimento di un Paese extra UE per accertare l’avvenuta uscita dalle acque comunitarie.
“Abbiamo lavorato molto, ma l’elenco di richieste al Governo – ha concluso la Presidente Carla Demaria - è ancora importante: il registro telematico delle imbarcazioni - tecnicamente pronto da due anni, ma ancora in attesa del decreto attuativo – che potrebbe essere una fonte di reddito importante anche per l’Erario; la definizione del contenzioso che interessa le concessioni demaniali della portualità turistica; il rilancio dello strumento del leasing nautico, motore di crescita indispensabile per il comparto; l’export e le opportunità di internazionalizzazione e, in generale, la semplificazione e certezza delle procedure burocratiche”.
“Credo che grazie al lavoro di UCINA questo importante settore industriale ha avuto alcune risposte significative dal Governo” – ha concluso Pier Paolo Baretta,– “ma il risultato più importante credo sia stato quello di aver stabilito un clima di reciproca fiducia. Oggi si è parlato di futuro, questo è fondamentale nei settori che qualificano l’Italia nel mondo.” - ha concluso il Sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze- “Mi prendo l’impegno di lavorare alla risoluzione delle richieste del settore, continuando a collaborare continuativamente al fianco di UCINA come negli ultimi due anni. La capacità di aver fiducia e di guardare al futuro saranno le nostre armi”.
La Convention si chiuderà questa sera, nel giardino di Ca’ Vendramin Calergi – Casinò di Venezia, con la XXVII edizione del Premio Pionieri della Nautica, riconoscimento che ha ottenuto per il decimo anno consecutivo il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.
Venezia, 17 giugno 2016
Contatti:
UCINA – Ufficio stampa
Chiara Castellari
+39 0105769812 – 3384130156
Si chiude oggi, con una serata di gala al Castello di Duino, il Congresso internazionale 2016 di ICOMIA e IFBSO organizzato da UCINA Confindustria Nautica e patrocinato dal Comune di Trieste e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Sarà Carla Demaria, Presidente di UCINA, ad aprire con un saluto la serata che festeggerà il cinquantenario di fondazione di ICOMIA e alla quale è attesa Debora Serrachiani, Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
“Sono onorata di prendere parte ai festeggiamenti dei 50 anni di ICOMIA in questo meraviglioso Castello che sovrasta il mare – commenta Carla Demaria -. UCINA ha voluto fosse Trieste la città ospitante il Congresso proprio perché il luogo ideale dove parlare di mare e di nautica. Una città ricca di storia e di cultura, crocevia dei commerci tra oriente ed occidente ed, oggi, importante polo industriale per la costruzione di imbarcazioni da diporto”.
Il Congresso, è stato aperto lo scorso 7 giugno a Trieste da Andrea Razeto, nella sua veste di Vice Presidente di ICOMIA e Vice Presidente di UCINA Confindustria Nautica, con un ricco programma di incontri tecnici e di eventi sociali.
Tra gli appuntamenti, grande seguito ha riscontrato l’Italian Morning, una mattinata dedicata all’esposizione degli argomenti più interessanti per gli ospiti legati alla nautica italiana e alla nautica legata al territorio, con un approfondimento in pomeriggio con la visita a due siti produttivi: i cantieri Alto Adriatico Custom e Italia Yachts.
La sessione è stata aperta dall’Ing. Stefano Pagani Isnardi, responsabile relazioni internazionali di UCINA che ha illustrato la situazione dell’industria italiana della nautica e le attività dell’Associazione a sostegno del settore seguito dal Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, che ha approfondito le problematiche della portualità turistica.
La mattinata si è chiusa con la presentazione del direttore sportivo della Barcolana, Dean Bassi, che ha illustrato la prossima edizione della storica regata velica europea che, quest’anno, vedrà il gemellaggio con la Millevele organizzata dallo Yacht Club Italiano, evento dedicato a tutti gli appassionati del mare che si confrontano in uno scenografico percorso lungo le coste del capoluogo ligure.
Genova, 10 giugno 2016
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UCINA Confindustria Nautica
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