Secondo il rapporto della IATA il segmento dei viaggiatori che vola in classi premium non mostra forti segnali di accelerazione e il trend di crescita di questo tipo di passeggeri sui voli internazionali si è appiattito nel corso degli ultimi mesi.
I primi mesi si sono chiusi con un debole più 2,3 % di viaggi premium rispetto al 2014 .Particolarmente debole il mercato europeo, che a gennaio per le classi premium ha registrato un aumento di appena 0,3 punti percentuali, contro il più 1,6 per cento dell’economy.
Al contrario, migliorano le performance dei mercati a lungo raggio; in generale, però, gli ultimi dati dimostrano la presenza di segnali di ripresa della fiducia delle imprese nella zona euro e negli Stati Uniti, che potrebbero contribuire ad alleviare parte della pressione al ribasso sui viaggi aerei internazionali aziendali.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)
Nel 2014 il turismo internazionale ha raggiunto 1,5 trilioni di dollari. Le spese compiute dai turisti in alloggi, cibo e bevande, intrattenimento, shopping e altri beni o servizi sono state di 1.245 miliardi di dollari (937 miliardi di euro) lo scorso anno, mentre gli arrivi internazionali sono cresciuti del 4,4% e hanno raggiunto i 1.135 milioni di persone.
Nel dettaglio l'Europa, che rappresenta il 41% del turismo internazionale, ha guadagnato 17 miliardi di dollari raggiungendo quota 509 miliardi; l'Asia (30% di share) è cresciuta di 16 miliardi di dollari, raggiungendo i 377 miliardi; le Americhe (22%) hanno avuto un incremento di 10 miliardi, spingendosi a 274 miliardi; il Medio Oriente (4%) ha avuto un aumento di 4 miliardi fino a 49 miliardi, mentre l'Africa (3%) è cresciuta di un miliardo fino a 36 miliardi.
Le aree con la crescita più sostenuta (superiore al 5%) sono state: il Nord Europa, l’Europa Mediterranea, il Nord Est asiatico, l’Oceania, l’ Asia del Sud e i Caraibi, l’America Centrale, il Sud America e il Medio Oriente. Nella classifica dei Paesi tra i primi dieci troviamo gli Stati Uniti e la Spagna che si confermano rispettivamente in prima e seconda posizione. Guadagnano due posizioni la Cina (da quinta a terza) e il Regno Unito (da nono a settimo). L'Italia è quinta, preceduta dalla Francia e seguita da Macao. Completano le prime dieci posizioni Germania, Thailandia e Hong Kong. La Cina si conferma Paese top spender (+28% nel 2014), seguita da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Russia, Francia, Canada, Italia, Australia e Brasile.
(Per maggiori informazioni: www.unwto.org)
Secondo quanto rilevato dall’Istat nel quarto trimestre 2014 in Italia gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a quasi 18 milioni di unità e le presenze a più di 48 milioni, con aumenti, rispetto al quarto trimestre dell'anno 2013, rispettivamente del 3,0%, e dell'1,1%.
Sono state registrate 24,3 milioni di presenze di clienti residenti, che rappresentano il 50,3% delle presenze totali. Le presenze dei non residenti sono state poco meno di 24 milioni.
Le presenze negli esercizi alberghieri sono state pari a poco meno di 39 milioni di unità, corrispondenti all'80,5% delle presenze totali, mentre le presenze negli esercizi extralberghieri ammontano a 9,4 milioni.
Le presenze registrate nel quarto trimestre 2014 sono aumentate, rispetto allo stesso trimestre dell'anno 2013, per entrambe le componenti della clientela: quelle dei residenti sono cresciute dell'1,3% e quelle dei non residenti dello 0,8%.
Le presenze per tipologia di esercizio hanno mostrato un incremento per le strutture alberghiere (+1,7%) ed un calo per quelle extralberghiere (-1,7%).
La permanenza media è passata da 2,74 giornate nel quarto trimestre del 2013 a 2,69 nel quarto trimestre del 2014, con valori in calo per entrambe le componenti della clientela.
(Per maggiori informazioni: www.istat.it)
Sono stati più di 150 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2014: una cifra che segna l'incremento di 4,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente e indica una ripresa del settore aereo.
I dati di traffico pubblicati dall'Enac, derivano dal monitoraggio di 45 aeroporti nazionali. I più trafficati, in termini di numero di passeggeri, sono stati gli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Venezia, Catania, Bologna, Napoli, Roma Ciampino e Pisa.
Il report dell'Enac registra la forte crescita del segmento low cost rispetto a quello cosiddetto 'full fare', cioè a prezzo pieno: lo scorso anno i vettori low cost hanno trasportato il 45,81% dei passeggeri sulle tratte nazionali e internazionali che toccavano l'Italia, con un incremento del 18,7% rispetto all'anno precedente. I vettori full fare hanno trasportato la maggioranza dei passeggeri (il 54,19%), ma ne hanno persi, da un anno all'altro, il 4,8%.
(Per maggiori informazioni: www.enac.gov.it)
Nel primo trimestre del 2015 l’aeroporto di Roma Leonardo da Vinci ha registrato un incremento di passeggeri dell'8,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il traffico internazionale e quello domestico guadagnano sviluppo e crescono rispettivamente del 7,6% e del 9,9%. La componente UE sale dell’11,7%.
Con l’avvio di 40 nuovi collegamenti per la stagione estiva saranno 1milione e 400 mila i passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2014.
(Per maggiori informazioni: www.adr.it)
Secondo i dati del XXI Rapporto nazionale sul turismo natura, presentato in occasione della XXV edizione di Ecotur, il settore lo scorso anno ha superato i 102 milioni di presenze a fronte di una stima di 101,9 nel 2013. Cresce anche il fatturato legato all’ecoturismo, complessivamente pari a 11,883 miliardi di euro.
Tra le richieste specifiche, cresce la domanda per il biking (29% delle preferenze), seguito da trekking (25%), escursionismo (24%), sci (12%), animal watching (8%) ed altri sport.
Una delle principali novità del 2014 è la performance dei parchi costieri. Nella top ten delle aree protette più richieste dai turisti italiani presso i t.o. si posizionano 3 parchi costieri: le Cinque Terre, il Circeo e l’Arcipelago Toscano. La classifica è comunque guidata dal Parco nazionale d’Abruzzo (30 per cento) seguito da Gran Paradiso, Dolomiti Bellunesi, Cinque Terre, Stelvio, Circeo, Foreste Casentinesi, Arcipelago Toscano e Gran Sasso Laga.
(Per maggiori informazioni: www.infiera-ecotur.it)
Il rapporto Trademark sottolinea come la buona performance di quasi tutta la montagna italiana nell’inverno 2014-2015 sia stata garantita dal consolidamento dei principali mercati stranieri che hanno in parte attutito il crollo del mercato russo (in perdita tra il 50 e il 60%). Il 17,6% degli operatori interpellati afferma che la stagione è andata meglio dello scorso anno: il 60,8% registra una sostanziale stabilità con la stagione precedente e il 21,6% ha chiuso con il segno meno (2% di operatori in meno rispetto allo scorso anno).
Scende dal 40,7 al 31,8% la percentuale di operatori che hanno segnalato un calo del giro d'affari rispetto al precedente inverno. Gli appassionati della "vacanza bianca" continuano ad optare per weekend e soggiorni brevi. Mercati leader si confermano Germania (22% sull'incoming), Be.Ne.Lux (12,9%), Repubblica Ceca (10,1%), Polonia (8,7%) e Scandinavia (8,3%). Il mercato russo è quasi dimezzato, sceso dal 10% dello scorso anno al 6,3% di questa stagione.
(Per maggiori informazioni: www.trademarkitalia.com)
Secondo l'indagine dell'Enit, l’onda lunga delle vacanze pasquali farà da traino ad una serie di appuntamenti in Italia per i quali si prevede una crescita sostenuta degli arrivi internazionali dai mercati d'oltreoceano, come India, Corea, Cina, Usa e Canada, grazie anche al potenziamento dei voli intercontinentali. In Europa rispondono bene il mercato inglese, francese e spagnolo, olandese, polacco, ungherese. Trend in salita anche per gli arrivi da Paesi lontani come Giappone, Australia e Argentina.
Crescita più contenuta per quanto riguarda l'incoming dai Paesi di area tedesca come Germania, Austria, Svizzera e Belgio; dai mercati nordici e dal Portogallo.
I flussi turistici dalla Russia hanno subìto una consistente frenata e le previsioni per l'anno in corso sembrano essere le peggiori dell'ultimo ventennio.
Anche la situazione economica del Brasile penalizza il turismo in entrata, frenando le vacanze dei brasiliani verso mete lontane.
Le città d’arte rimangono il prodotto più venduto dai tour operator esteri, sia europei sia oltreoceano, nei pacchetti che hanno come destinazione il nostro Paese e che propongono vari prodotti d’offerta. Molto gettonati risultano i laghi del Nord Italia, le località del Sud e delle isole (buone prospettive per Sicilia, Campania e Puglia).
Trend in salita per il turismo religioso, che coinvolge anche le località di quell’Italia nascosta della Provincia, che offre gioielli artistici meno conosciuti perché fuori dai consueti percorsi turistici che sta conquistando sempre più punti nella graduatoria dei luoghi più visitati dai turisti stranieri.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it)