Menu
  • News 2021

    Gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia, la Thailandia, la Germania e l’Italia sono, in quest'ordine, i Paesi che nel 2020 hanno subito le maggiori perdite a causa della mancanza di turisti dall'estero. Per gli Usa, che guidano la  classifica, i dati si basano su una stima delle entrate del turismo straniero durante i primi dieci mesi del 2020. Pertanto, gli Stati Uniti hanno visto bruciare 147.245 milioni di dollari in questo periodo rispetto allo scorso anno.

    Potrebbe salire fino a 350 milioni il totale dei posti in meno sugli aerei entro marzo secondo le stime di Oag.  A gennaio la capacità media dei posti a bordo è diminuita del 47% rispetto al 2020. Nel giro di un paio di settimane alcune macroaree, come ad esempio l’Europa occidentale, hanno visto i vettori tagliare fino al 25% di capacità programmata: se la settimana del 30 dicembre aveva oltre 19 milioni di posti sugli aerei, entro l’11 gennaio sono crollati a soli 4,7 milioni.

    Secondo  il rapporto di Bankitalia su 'I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19'” ad ottobre  è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del Covid. Rispetto al mese di  ottobre dello scorso anno le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%; quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%.

    Pienamente consapevoli della drammatica situazione relativa al contagio e delle inevitabili misure di contenimento che tutti siamo chiamati a rispettare, dobbiamo  evidenziare che il settore del turismo dopo 10 mesi di inattività, con ristori insufficienti e zero incassi, non ha alcuna possibilità di sopravvivere senza una ripartenza, seppur limitata entro la tarda primavera. Per questa ragione chiediamo al CTS e alla politica di trovare soluzioni compatibili con la sostenibilità economica di 380.000 imprese che danno lavoro a 4 milioni di persone.

    “Dopo l’incontro avvenuto l’11 Novembre 2020 al MEF tra il Presidente Paolo Bianchini - MIO ITALIA (Movimento Imprese Ospitalità) ed il Direttivo della nostra associazione di categoria, siamo riusciti a portare a casa un risultato fondamentale, uno scostamento di bilancio da 32 miliardi (partito da 20).

    Abbiamo letto le dichiarazioni del Ministro Boccia sui nuovi ristori in arrivo nelle prossime settimane.

    Nel settore aeronautico i ricavi sono scesi da 838 miliardi di dollari nel 2019 a 328 miliardi di dollari nel 2020, i vettori sono stati costretti a lottare per rimanere a galla, tagliando i costi da 795 miliardi di dollari nel 2019 a 430 miliardi di dollari nel 2020. Le compagnie aeree hanno tagliato le spese in media di un miliardo di dollari al giorno nel 2020 e continueranno ad accumulare perdite senza precedenti. Se non fosse stato per i 173 miliardi di dollari di sostegno finanziario da parte dei governi, ci sarebbero stati  fallimenti su vasta scala.

    Secondo la nuova edizione di Henley Passport Index, la classifica dei passaporti più potenti del mondo, in base al numero di destinazioni alle quali danno accesso senza visti preventivi,  il ranking rimane invariato. I paesi  dell'Asia Pacifico sono ormai stabilmente nelle prime posizioni, al posto delle nazioni occidentali che storicamente occupavano il podio. Il Giappone si mantiene in pole position per il terzo anno consecutivo, con 191 destinazioni a portata di passaporto, seguono Singapore, con 190 destinazioni e la Corea del Sud a pari merito con la Germania con 189.

    Secondo le ricerche di Amadeus sono sei le tendenze da tenere d'occhio per il turismo di domani 
    1 - Viaggi più lunghi - Potendo viaggiare di meno, e talvolta dovendo fare i conti con protocolli sanitari molto rigidi a destinazione, i turisti desiderano quindi partire per soggiorni più lunghi e godersi così a pieno la vacanza: il 55% dei viaggiatori ha dichiarato che avrebbe viaggiato per 14 giorni o più.
    2 - Lavorare dall'altra parte del mondo - Il telelavoro, implementato a tempo pieno in molte aziende dall'inizio della pandemia, sta anche spingendo molti viaggiatori a considerare di andare a lavorare dall'altra parte del mondo. Per soddisfare la crescente domanda, destinazioni come Barbados, Bermuda, Anguilla, Georgia, Dubai ed Estonia offrono già visti adeguati a questo nuovo tipo di viaggiatore.

    Dal nuovo rapporto di Hotels.com 'Upgrade 2021′ emerge che quasi un quarto degli intervistati è favorevole ai viaggi last minute (38%); il 30% a un  viaggio a lungo raggio solo per pochi giorni mentre il 22% non intende fare progetti. Un altro 20% è pronto a essere trattato come una star vivendo la migliore #HotelLife di lusso e prenoterà un hotel a cinque stelle per una fuga nel 2021. Rispetto ai tempi pre-pandemici il 29% delle persone prenoterebbe ora una camera d’albergo migliore e quasi un terzo direbbe spontaneamente di sì a un upgrade di camera se offerto al momento della prenotazione (27%).

    Dai dati  di Snowit,  piattaforma online per la prenotazione di vacanze sulla neve, emerge un certo ottimismo  per il 2021 e sulla possibilità di ritornare a viaggiare.
    Il 75% dei rispondenti non ha perso le speranze per la stagione sciistica e  la community, si è pronunciata sulle possibili misure da adottare per praticare gli sport invernali in sicurezza. Il 30% vota per contingentare il numero di skipass, il 28% per acquistare online in anticipo lo skipass, il 26% per inserire il limite del 50% alla capienza degli impianti di risalita mentre il 15% reputa fondamentale regolamentare gli accessi alle baite.

    L'emergenza sanitaria ha frenato i programmi di assunzione delle imprese nel 2020, con un calo del 30% rispetto al 2019, pari a  circa 1,4 milioni di contratti di lavoro in meno, inclusi stagionali e collaborazioni. La brusca frenata dei piani assunzionali delle aziende ha interessato tutti i settori, ma è stata più marcata nell'accoglienza e ristorazione (-40,7% per gli ingressi previsti) e in alcuni comparti di punta del made in Italy, come la moda (-37,9%).