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    Assobalneari Italia

    Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari e il Presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, per confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari.  Dall’incontro è emerso che mentre in Spagna gli investimenti sono ripartiti, in Italia sono bloccati da anni. La normativa Bolkestein o i trattati europei in Spagna non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati  un problema. La nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti  positivi sulla qualità dei servizi e dell'offerta turistica spagnola. Ciò pone il sistema balneare spagnolo al livello di quello italiano del 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l'articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Oggi, in attesa dell'attuazione del regolamento per l'applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, i Chiringuitos.  L’incontro è stata l’ occasione per acquisire una progettazione completa, ha spiegato il Presidente Licordari, in un comunicato stampa, da presentare al  governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga.

    (Per maggiori informazioni:www.assobalneariitalia.it)

    Confronto sulla situazione delle concessioni balneari: “In Spagna ripartiti gli investimenti, in Italia sono bloccati da anni”.

    MALAGA.- Si è tenuto a Malaga il 12 e 13 marzo un vertice tra il presidente di Assobalneari Italia-Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari e il presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, allo scopo di confrontare le esperienze dei due paesi in merito alla gestione delle concessioni balneari. Entrambe le associazioni sono fondatrici di Efebe, European federation on beach enterprises, la federazione europea degli imprenditori balneari battezzata due anni fa a Bruxelles insieme alle associazioni balneari di Francia e Portogallo.

    «Durante il vertice - spiega Fabrizio Licordari - abbiamo fatto il punto sulla situazione normativa dei nostri due paesi, cercando di comprendere le rispettive criticità e gli aspetti positivi. Io ho inquadrato la situazione in Italia, partendo dalla procedura di infrazione che ci ha portato all'abrogazione delle norme di legge sulle quali si basava il sistema balneare italiano per arrivare a quelle che sono le risultanze degli incontri ufficiali tenuti con il governo italiano fino a oggi, passando anche dalla proposta di sdemanializzazione che ci venne proposta dal sottosegretario Pier Paolo Baretta ma che poi fu abbandonata. Il presidente Del Castillo mi ha confermato il percorso evolutivo delle norme che hanno regolamentato l'uso delle spiagge fino a oggi, e che noi già ben conosciamo per averle anche già consegnate al Governo italiano, e in particolare quelle che riguardano le loro attività che qui prendono il nome di Chiringuitos, che non sono, come molti possono pensare, dei piccoli chioschi messi lì con carattere di precarietà, ma sono vere e proprie strutture come i nostri stabilimenti balneari; ma che al contrario dell’Italia hanno goduto di una lunga proroga delle concessioni».

    «Del Castillo mi ha illustrato le problematiche che hanno riscontrato nel percorso per la riforma della Ley de Costas del 1988 che ha condotto all'approvazione di quella del 2013 e del suo regolamento del 2014, che prevede concessioni balneari con una durata trentennale. Le maggiori difficoltà le hanno riscontrate con i tecnici del governo con il quale si raffrontavano, poi superate grazie a input precisi del governo spagnolo, in particolare dal Ministro del Medio Ambiente che qui ha la competenza della materia. La normativa Bolkestein o i trattati europei qui non hanno influito sulle scelte del governo spagnolo e non sono mai stati considerati come un problema».

    «Attraverso questa nuova normativa - prosegue Licordari - per le imprese balneari spagnole si apre una fase del tutto nuova e con prospettive di rilancio e sviluppo. Infatti la nuova Ley de Costas prevede la possibilità di realizzare ampliamenti e miglioramenti delle strutture esistenti con effetti ovviamente positivi sulla qualità dei servizi e dell'offerta turistica spagnola. Ho percepito molta soddisfazione da parte di Norberto Del Castillo mentre mi spiegava queste cose, a testimonianza dei risultati ottenuti.

    Ciò pone il sistema balneare spagnolo allo stesso livello di quello italiano nel 2001, quando il nostro legislatore emanò la legge 88 con l'articolo 10 che prevedeva il rinnovo automatico di sei anni in sei anni (legge Baldini). Infatti oggi, in attesa dell'attuazione del regolamento per l'applicazione della legge, i concessionari spagnoli hanno già predisposto una progettazione per la ristrutturazione e il miglioramento dei loro stabilimenti balneari, appunto i Chiringuitos»

    Aggiunge Licordari: «Ho acquisito un esempio di progettazione completa che voglio produrre al nostro governo a completamento di quanto già consegnato per fare comprendere gli effetti positivi della legge spagnola con la sua proroga. Il secondo giorno del nostro incontro è stato infatti dedicato a un sopralluogo effettuato nelle località più rappresentative della Costa del Sol: Malaga, Torremolinos, Fuengirola e infine nella conosciutissima Marbella. È innegabile che il vedere che quello che già esiste sarà oggetto di un ulteriore miglioramento e rilancio ha provocato un senso di invidia nei confronti dei colleghi spagnoli, ovviamente in senso buono, ma anche ammirazione per quanto già oggi il sistema turistico balneare spagnolo produce. Ho potuto constatare e toccare con mano di quanto siano apprezzati i servizi offerti, sia dagli spagnoli ma soprattutto dai numerosissimi stranieri che affollano questo territorio e che qui hanno investito e comprato casa. Non appena la temperatura risulta gradevole lettini e ombrelloni vengono occupati, e i ristoranti dei Chiringuitos lavorano a pieno regime: il tutto anche a beneficio dell'occupazione e dei numerosi posti di lavoro che gravitano intorno al settore (cuochi, camerieri, inservienti, personale di spiaggia). Qui i manufatti, per dedicare tutti gli spazi possibili in superficie all'accoglienza del turista, hanno strutture sottostanti della stessa superficie di quella superiore, utilizzate come depositi e locali di servizio, freschi come cantine e davvero utili per la conduzione dell'attività. Qui il salvataggio in mare non è di competenza dei concessionari, che devono solo garantire la frequenza di un corso per il primo soccorso, ma è a carico della locale amministrazione comunale (ayuntamiento)».

    «Al momento del commiato, il presidente Del Castillo ha sottolineato l'importanza di EFEBE, la nostra associazione europea, perché è attraverso di essa che, con il nostro confronto e lo scambio di informazioni ed esperienze, possiamo migliorare i nostri sistemi interni, andando a prendere il meglio delle esperienze altrui, anche nel campo del lavoro operativo. Abbiamo programmato per il prossimo anno l'incontro in Portogallo. Dalla costa mi sono poi spostato all'interno per raggiungere Siviglia, dove oggi incontrerò il prof. Antonio Lazari, docente della locale Università e che ci ha aiutato a comprendere il percorso normativo spagnolo per acquisire da lui nuovi eventuali elementi utili per noi».

    (Per maggiori informazioni: info@assobalneariitalia.it)

    Assobalneari Italia - Federturismo Confindustria esprime l' apprezzamento al Consiglio regionale della Liguria per avere approvato l' O.d.G. che impegna il Presidente e la Giunta regionale a mettere in atto azioni politiche a sostegno del Comparto balneare Ligure e Italiano.

    Priorità a tutela coste e competitività turismo costiero

    Oggi a Bruxelles é stata presentata l'E.FE.B.E. (European Federation of Beach Enterprises), la Federazione Europea delle Imprese Balneari, nata per iniziativa di Assobalneari Italia, aderente a Federturismo-Confindustria, con l'adesione delle associazioni di categoria di Francia, Spagna e Portogallo.

    Il 5 marzo alla Fiera del settore balneare Sip Expo di La Grande Motte (Montpellier) Assobalneari Italia ha siglato insieme alla francese Fédération nationale des plages restaurants, alla portoghese Federação portuguesa de concesionários de praia e alla spagnola Federación de empresarios de playas un accordo che porterà alla nascita della Federazione degli imprenditori balneari europei.

    È stato siglato lo scorso 5 marzo un accordo che porterà alla nascita della Federazione degli imprenditori balneari europei. Il nuovo organismo servirà a rivendicare a Bruxelles i diritti di chi lavora e investe sulla spiaggia. Lo ha annunciato Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia Federturismo Confindustria, che insieme alla francese Fédération nationale des plages restaurants, alla portoghese Federação portuguesa de concesionários de praia e alla spagnola Federación de empresarios de playas, darà vita al nuovo organismo sindacale europeo con un accordo siglato lo scorso 5 marzo alla fiera del settore balneare Sip Expo di La Grande Motte (Montpellier).

    Il 23 novembre si è svolta l'Assemblea di Assobalneari Italia nel corso della quale Fabrizio Licordari è stato eletto nuovo Presidente nazionale, dopo una fase di commissariamento affidata al Presidente Costanzo Jannotti Pecci.

    Il mandato è quadriennale.

     

    (Per maggiori informazioni: www.assobalneariitalia.it)

    Il 6 ottobre si è riunita in Confindustria l’Assemblea di Assobalneari Italia che, presieduta dal Presidente Reggente f.f. Cav. Lav. Dott. Costanzo Jannotti Pecci, ha approvato all’unanimità il testo del nuovo Statuto dell’Associazione.

    Ieri 8 settembre una delegazione di Assobalneari Italia guidata dal Presidente f.f. di Assobalneari Italia, dott. Cav. Lav. Costanzo Jannotti Pecci, e' stata ricevuta dal Ministro per le politiche comunitarie On. Avv. AnnaMaria Bernini al fine di affrontare il tema delle concessioni demaniali marittime, alla luce delle disposizioni contenute nella Direttiva sulla libera prestazione dei servizi in Europa, e il problema della procedura di infrazione attualmente pendente nei confronti dell'Italia.

    Il Ministro si e' detto disponibile a proseguire da subito nelle iniziative gia avviate per il superamento dell'attuale situazione e di voler lavorare con Assobalneari Italia al fine di giungere in tempi rapidi alla definizione di un nuovo quadro normativo a tutela della filiera balneare italiana e degli imprenditori che vi operano.

    Il Presidente Jannotti Pecci ha illustrato al Ministro alcune proposte di modifica dell'attuale quadro normativo vigente a tutela degli investimenti realizzati negli anni da molti imprenditori balneari, per consentire alle aziende del settore di arrivare alla fase applicativa della Direttiva salvaguardando nel miglior modo possibile gli investimenti realizzati ed evitando la dispersione del patrimonio di competenze, risorse umane ed imprenditoriali costruito nel corso di decenni di attività dal sistema balneare italiano, esempio unico di eccellenza in Europa e nel mondo.

    Il Presidente Jannotti Pecci ha proposto inoltre di attivare un tavolo tecnico permanente con i tecnici del Ministero. Il Ministro ha confermato la disponibilità di attivare il tavolo di confronto in tempi molto rapidi con tutte le sigle del settore. Il Ministro ha inoltre spiegato di voler portare a Bruxelles una proposta di uscita del settore balneare italiano dalla Direttiva Servizi, soluzione che metterebbe fine al contenzioso con la Commissione Europea.

    Roma, 9 settembre 2011

    Oggi, 14 ottobre 2010, presso il centro fieristico di Rimini, in occasione dell’edizione 2010 dell’evento fieristico SUN, Assobalneari Italia Federturismo Confindustria, CNA Balneatori e OASI Confartigianato hanno tenuto un’Assemblea nazionale congiunta, dal titolo “ll nuovo sistema demaniale marittimo dal 2016: rinnovo, durata e nuovi criteri per l’assegnazione delle concessioni demaniali”.

    Ieri, 7 ottobre 2010, il Consiglio dei Ministri ha pronunciato un primo “sì” allo schema di decreto legislativo contenente il “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del Turismo”, che sarà oggetto, nei prossimi giorni, di tutti i pareri del caso: commissioni parlamentari competenti, Conferenza Stato Regioni.

    PAPAGNI: “LA POSIZIONE DI ASSOBALNEARI ITALIA COERENTE CON QUELLA DEL GOVERNO”

    Stamani, 26 novembre 2009, i Ministri per gli Affari Regionali Raffaele Fitto e per il Turismo Michela Brambilla hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni nazionali di categoria al fine di condividere una possibile soluzione normativa all’infrazione avviata dalla Commissione della Comunità Europea lo scorso 29 gennaio in materia di rinnovo delle concessioni demaniali marittime.

    “La proposta che l’On.le Fitto porterà domani in Commissione Europea- dichiara Renato Papagni, Presidente di Assobalneari Italia- prevede due punti:

    - proroga (da formalizzarsi al 31.12.2009) al 31.12.2014 di tutte le concessioni demaniali in scadenza prima di tale data;

    -  annullamento del comma 2 articolo 37 del Codice della Navigazione con conseguente eliminazione del diritto di insistenza.

    In questo modo il Governo Italiano può chiudere l’infrazione comunitaria. Una proposta, questa, assolutamente coerente con quanto rappresentato da Assobalneari Italia a tutti i tavoli interministeriali riunitisi negli ultimi giorni.

    Nella legge n.42 in materia di federalismo fiscale- continua Papagni- Fitto farà inserire i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni demaniali marittime. Parametri, questi, che saranno condivisi ad un tavolo tecnico al quale si riuniranno Stato, Regioni e Associazioni imprenditoriali.

    Su questo punto- continua Papagni- siamo molto fermi e determinati. L’assegnazione delle concessioni demaniali è già oggi normata dall’articolo 18 del Regolamento della Navigazione Marittima che prevede la pubblicazione della domanda mediante affissione nell’albo del comune ove è situato il bene demaniale e inserzione della domanda per estratto nel Foglio degli annunci legali della Provincia di riferimento, con tutto l’iter e le tempistiche indicate nello stesso articolo del Regolamento.

    Unitamente alla conferma dell’articolo 18 del Regolamento, dovremo procedere all’indicazione formale dei requisiti, solo in possesso dei quali potranno essere presentate le domande. Siamo convinti, infatti, che il rilascio delle concessioni dovrà tenere conto di alcuni elementi fondamentali:

    * la professionalità di chi è imprenditore balneare da sempre;
    * le caratteristiche strutturali delle aziende ammesse a partecipare al procedimento pubblico;
    * il “peso” del progetto di valorizzazione del bene demaniale per cui si concorre, laddove la valorizzazione non passi solo per ristrutturazioni o interventi sulle infrastrutture, ma anche attraverso investimenti su aspetti quali: miglioramento delle condizioni ambientali, smaltimento di rifiuti attraverso servizi consortili, rilevamento e comunicazione delle condizioni meteo marine, formazione professionale della forza lavoro coinvolta, qualità dei servizi offerti, raccordo con i segmenti locali della filiera turistica;
    * la creazione di forme di aggregazione consortili tra aziende già oggi concessionarie demaniali.

    Siamo soddisfatti- afferma Papagni- dell’impegno assunto dall’On.le Michela Brambilla al fine di garantire omogeneità d’azione tra tutte le Regioni costiere. In questo caso, infatti, un coordinamento nazionale non è solo auspicabile, è assolutamente d’obbligo.

    Abbiamo preso atto stamani di un generale allineamento delle associazioni di categoria alla posizione espressa più volte da Assobalneari Italia. Oasi Confartigianato l’aveva sposata già da tempo. Gli altri hanno espresso oggi pieno accordo alle nostre proposte, convenendo sull’opportunità di chiudere al più presto l’infrazione, lavorando a fondo, nella seconda fase, sull’analisi dei criteri utili ai fini dell’evidenza pubblica.

    Ribadiamo, a questo punto con maggior determinazione,- conclude Papagni- il nostro “NO” alle dimostrazioni di piazza e un forte “SI’” al confronto serio e costruttivo, affinché l’infrazione sia colta, non come “elemento di disturbo”, bensì come vera e propria opportunità per gli imprenditori balneari italiani di consolidare la propria offerta turistica in termini di modernità, apertura al confronto, capacità imprenditoriale.”

    Roma, 26 novembre 2009