Caos sui rinnovi delle concessioni.
Assobalneari Italia fa la propria scelta
Papagni: “PRESENTEREMO RICHIESTA DI PROROGA VENTENNALE DI TUTTI I TITOLI CONCESSORI”
La stagione estiva 2009 è in via di conclusione. Non sembra invece trovare definizione il grande caos che ha investito tutto il sistema demaniale marittimo.
“Gli imprenditori balneari- afferma Renato Papagni, Presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria- hanno vissuto un’altra stagione di lavoro all’insegna dell’incertezza, peraltro su più fronti.
Ancora oggi nessuna nuova sull’annosa vicenda di rideterminazione dei canoni demaniali marittimi, sulla quale Ministero del Turismo, Ministero Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio dei Ministri si sono impegnati al fine di individuare nuovi parametri di calcolo più sostenibili per gli operatori, al contempo soddisfacenti per l’Erario dello Stato. Dopo tutto il grande lavoro svolto ai tavoli tecnici aperti dal Ministro Brambilla e le promesse ricevute persiste un silenzio divenuto oramai insostenibile. Per contro continua a danneggiare fortemente gli operatori la normativa che attualmente regola le modalità di calcolo dei canoni e che rappresenta, di per sé, un grande freno agli investimenti: il meccanismo di calcolo delle aree commerciali sulla base dei valori OMI, infatti, porta a mancati ampiamenti e valorizzazioni e a modifiche sostanziali nella destinazione d’uso dei manufatti presenti sugli arenili. E, alla fine dei giochi, ad un grave indebolimento dell’offerta turistica italiana.
Sull’altro fronte, devono tuttora essere sciolte le riserve sulla questione delle modalità di rilascio/rinnovo delle concessioni demaniali, argomento per il quale la Commissione Europea ha avviato una dura procedura d’Infrazione nei confronti dell’Italia.
In entrambi i casi non conosciamo la linea di lavoro che il Governo italiano ha deciso di intraprendere.
Stante questa situazione di stallo, vista l’agitazione sempre più crescente tra gli imprenditori balneari- continua Papagni- a seguito delle ultimissime verifiche condotte in seno alla Giunta nazionale, Assobalneari Italia, l’Associazione che fa capo al sistema Federturismo Confindustria, ha individuato la propria strategia.
Sulla base della Legge Nazionale n. 296/2006, che consente il rilascio di concessioni fino ad una durata massima di anni 20, peraltro recepita tra luglio e agosto già da due Giunte regionali- quelle di Veneto ed Emilia Romagna-, questa Presidenza inviterà tutti i concessionari associati a presentare nei prossimi giorni, ai propri Comuni di riferimento, domanda di proroga ventennale del titolo concessorio sulla base di uno schema che stiamo mettendo a punto in collaborazione con i nostri legali.
Riteniamo, infatti, assolutamente dannosa l’ipotesi di una repentina messa a bando delle concessioni demaniali che potrebbe avere, nell’immediato, conseguenze pesanti per le aziende, in primis, per tutto il comparto turistico balneare in secondo luogo, quali:
- individuazione di una categoria di “nuovi concessionari” completamente avulsi dal sistema, neofiti della materia, potenziali responsabili di un “flop” del comparto dalle dimensioni gigantesche e/o comunque insopportabili per la nostra economia, già provata, peraltro, da una dura crisi congiunturale;
- eventuali infiltrazioni mafiose, camorristiche e della ‘ndrangheta con rischio di riciclaggio di denaro sporco;
- difficoltà dei comuni costieri ad espletare tipologie di bandi di gara uniformi sull’intero territorio nazionale con rischio di disparità di trattamento;
- difficoltà nella stima dell’azienda posta a bando: l’area su cui sono stati eretti gli stabilimenti balneari è proprietà dello Stato ma tutto il resto - l’avviamento, l’organizzazione, il know how, gli arredi, le attrezzature, ecc..- no;
- indebolire l’occupazione del settore attraverso l’inserimento di contratti instabili, per lo più stagionali, certamente non appetibili da parte di quel personale qualificato oggi sempre più presente negli impianti balneari.
Abbiamo avuto modo- conclude Papagni- di condividere tali valutazioni con la Commissione Europea, che continueremo a sensibilizzare nei prossimi giorni affinché l’Infrazione presentata al Governo italiano lo scorso febbraio possa essere temporaneamente sospesa al fine di concedere al nostro Paese un congruo periodo di tempo utile alla rivisitazione della normativa che regola, in Italia, il rilascio/rinnovo delle concessioni demaniali marittime.”
Roma, 8 settembre 2009
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