Il 74% ha preferito mete italiane, il 45% ha scelto il mare, il 18% la montagna, in calo sugli anni precedenti, il 6% le città d’arte, il 4% borghi ed entroterra
Entro il 2032 il turismo crocieristico avrà un valore di 17,4 miliardi di dollari, con una crescita esplosiva rispetto ai dati dello scorso anno, ancora in piena tempesta ‘Covid’, quando il valore del comparto si era fermato a 5,3 miliardi di dollari. La stima è di Future Market Insights, che evidenzia come il lancio di nuove navi con progressi tecnologici e numerose attività a bordo per il divertimento dei viaggiatori sia uno dei fattori primari che guidano la domanda di turismo crocieristico. L'aumento del reddito disponibile, unito all'espansione delle strutture e dei servizi di bordo delle crociere, farà crescere il mercato del turismo crocieristico. In particolare, la crescente domanda di crociere di lusso sta spingendo le compagnie ad aggiungere nuove navi che abbiano servizi upper level, mentre un sviluppo impressionante sta vivendo il segmento delle crociere fluviali, che registra una crescita di circa il 16% all'anno in particolare sul mercato tedesco, leader indiscusso del mercato dei viaggi per vacanze fluviali.
Secondo i dati forniti dall’Abi il supporto delle banche al settore turistico è in crescita e l’incidenza di questo comparto sul totale dei prestiti alle imprese è salita dal 4,4% al 4,9%. A maggio scorso i prestiti delle banche al solo comparto dei servizi di alloggio e di ristorazione ammontava a 36,8 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 32,9 miliardi di maggio 2019. Rielaborando i dati di Bankitalia, l’associazione parla di una forte ripresa del numero di viaggiatori stranieri in Italia passati dai 7 milioni dei primi 5 mesi del 2021 ai 22 milioni dello stesso periodo del 2022 (erano 33,5 milioni tra gennaio e maggio del 2019). In forte aumento anche le spese. Nei primi 5 mesi del 2022 le spese dei viaggiatori stranieri hanno superato gli 11 miliardi di euro, rispetto ai 2,4 miliardi dello stesso periodo del 2021 e ai 5,2 miliardi dei primi 5 mesi del 2020, dove i primi due mesi non erano impattati dal Covid-19, e non distanti dai 14 miliardi dello stesso periodo 2019.
La stagione turistica non è ancora finita, anche se le preferenze dei nostri connazionali per questo ultimo scorcio di estate sono diverse rispetto a quelle di qualche settimana fa. L’analisi Coldiretti/Ixè segnala, per il mese di settembre, un totale di 8,8 milioni di italiani che hanno scelto di mettersi in viaggio, pari ad un incremento di almeno 9 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Il mese di settembre è preferito da quanti cercano il relax e la tranquillità, ma vogliono anche approfittare dei risparmi possibili con la bassa stagione. Si verifica infatti una riduzione dei listini che può superare il 30% per i viaggi, i soggiorni ed anche gli svaghi e che risulta particolarmente appetibile in un momento di difficoltà economica.
Uno studio recente di Consultancy-me ha dimostrato che il turismo medico globale dovrebbe crescere fino a un valore di oltre 180 miliardi di euro entro il 2025. Una tale crescita potrà essere raggiunta nei prossimi tre anni a condizione che i mercati dello sviluppo dell'assistenza sanitaria prendano i pazienti da paesi più sviluppati e ricchi. Secondo lo studio il mercato del turismo medico è stato valutato 105 miliardi di euro nel 2019, a causa della pandemia di COVID-19 e delle restrizioni imposte in tutto il mondo, il suo valore è sceso a 71 miliardi di euro nel 2020. Nel 2021 il mercato del turismo medico è stato valutato 82 miliardi di euro, mentre quest'anno si prevede di raggiungere il valore di 97 miliardi di euro. Per quanto riguarda il 2023, 2024 e 2025, i dati mostrano che il valore del mercato del turismo medico aumenterà in modo significativo. È stato stimato che nel 2023 il mercato del turismo medico sarà valutato a 120 miliardi di euro, con oltre 27 milioni di persone che vorranno recarsi all'estero per cure mediche.