Secondo una ricerca di Silver Travel Advisor, i senior intendono spendere lo stesso o addirittura di più per le vacanze nel prossimo anno, ma per lo stesso numero di viaggi o anche meno.
Dal panel di più di 3.000 intervistati, di cui il 73% tra i 50 e i 70 anni, emerge che i senior sono anche fortemente a favore dei passaporti vaccinali.
Nello studio, il 68% ha dichiarato che avrebbe speso tanto quanto aveva fatto nel passato o di più per le vacanze nel prossimo anno. Di questi, il 46% spenderebbe lo stesso e il 22% di più. Ma quando è stato chiesto loro quanti viaggi avrebbero fatto, il 46% ha pianificato lo stesso numero che in passato e il 44% una quota minore, mentre il 10% ne ha programmati di più.
Secondo quanto emerge dall’ultimo Snapshot Hospitality di World Capital, che mette a confronto il nostro Paese con competitor quali Malta, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia e Croazia, l’Italia è prima per livello di attrattività territoriale, ma solo sesta per grado di destagionalizzazione del turismo. Il modello di valutazione utilizzato nell’analisi tiene conto di 6 specifici indicatori: numero di siti patrimonio Unesco sul territorio, km di coste, la posizione di ciascun Paese nelle classifiche culinarie mondiali, l’indice climatico Stc 2019, il numero di città termali presenti sul territorio e il numero di km di piste da sci.L’Italia raggiunge il punteggio massimo (20) in tre indicatori su sei: numero dei siti Unesco, cucina e numero di città termali; è al secondo posto per la lunghezza delle coste, rispetto alla Grecia, e per la lunghezza delle piste da sci, rispetto alla Francia.
Per Assaeroporti sono stati oltre 11 milioni i passeggeri movimentati negli aeroporti italiani nel corso del mese di luglio, un recupero importante, ma che attesta ancora un calo del 45,5%. A pesare sull’andamento il traffico internazionale: 5,1 milioni di passeggeri quest’anno contro i 13,8 dello stesso mese del 2019, mentre i voli domestici sembrano lentamente avviarsi verso un ritmo normale con un divario di un milione di passeggeri.
Ne hanno risentito in particolare i due hub nazionali, con Fiumicino che rimane indietro di oltre 67 punti percentuali e Malpensa di 56.
Secondo uno studio di Mabrian Technologies, che ha analizzato l’andamento dei prezzi nelle principali destinazioni mediterranee, confrontando oltre 73mila strutture alberghiere, si è riscontrato un forte incremento delle tariffe alberghiere rispetto al periodo pre pandemico. Nello specifico, da un raffronto dei tariffari pubblicati su Booking.com, Expedia e TripAdvisor, si è riscontrato che la Grecia ha riportato rincari fino al +47% negli alberghi a cinque stelle e del +30% nelle strutture a tre e quattro stelle, mentre meno appariscenti, ma comunque significativi, sono apparsi i rincari in Portogallo, Italia, Spagna e Malta. L’unica destinazione mediterranea in controtendenza è stata la Turchia, con decrementi fino al -4% nei prezzi alberghieri.
I voli internazionali verso le destinazioni europee, a luglio e agosto 2021, hanno raggiunto solo il 40% dei livelli pre-pandemici, percentuale ancora molto bassa, che però parla di un’estate che ha quasi raddoppiato i numeri di quella del 2020, quando i collegamenti sull’Europa erano pari al 26,6%, secondo una nuova ricerca ForwardKeys. Si registra una sostanziale ripresa del mercato aereo europeo: al primo posto si trova la Grecia, che raggiunge l’86% degli arrivi di luglio e agosto nel 2019, seguono Cipro (64.5%), Turchia (62%) e Islanda (61,8%).