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  • News 2021

    Secondo il IX Rapporto sull’Economia del mare 2021 promosso da Informare, ed elaborato dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere,  l’economia del mare nel 2019 ha prodotto 47,5 miliardi di valore aggiunto, pari al 3% dell’economia nazionale complessiva e cresce a un ritmo più sostenuto: +12,4% e grazie all’effetto moltiplicatore per cui ogni euro prodotto dalla filiera ne ha attivati 1,9. Quindi i 47,5 miliardi ne hanno prodotti altri 89,4 per arrivare ad un ammontare di ricchezza di 136,9 miliardi, pari all’8,6% del valore aggiunto prodotto dall’intera economia nazionale. Nello specifico il “moltiplicatore” è più elevato al Nord (2,3 Nord Est e 2,1 Nord Ovest) rispetto a Centro (2,9) e al Mezzogiorno (1,5).

    EDreams Odigeo conferma che l’estate 2021 ha visto trionfare l’Italia come prima meta per un italiano su due. Nella top five delle destinazioni più prenotate hanno primeggiato ancora una volta le isole con Catania, Palermo, Olbia e Cagliari,  a parte l'incursione straniera di Tirana da qualche tempo in ascesa. Alcune destinazioni hanno registrato un notevole incremento rispetto al 2019: come Trapani con +373% di prenotazioni, Roma +223%, Bari + 255%, Napoli + 274%, Milano +214%. Si nota che il 51% degli italiani ha scelto di partire per brevi break dai 2 ai 6 giorni, prenotati per lo più a ridosso della partenza, confermando il trend del last minute, incoraggiato anche delle restrizioni imposte dalla pandemia.

    Secondo i dati mensili di Assaeroporti il sistema aeroportuale italiano chiude il mese di agosto con 13.077.351 passeggeri, ovvero il 64% dei volumi registrati nello stesso periodo del 2019, con un numero di movimenti  pari a 135.190, circa l’80%. I volumi di traffico sono trainati dal segmento nazionale che segna un +6,5% sul 2019, mentre è ancora pesantemente in crisi il mercato internazionale (-54,%), con i collegamenti Ue a -51,2% e quelli extra Ue ancora a -65,1%. 

    Subito prima della pandemia, la Cina era stata senza dubbio il primo motore della crescita del turismo mondiale, con 166 milioni di arrivi internazionali provenienti da Pechino e dintorni, che l’hanno classificata come primo mercato di origine, per una spesa turistica di 277 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto agli Stati Uniti (157 miliardi) e il triplo della Germania (104 miliardi).
    Eppure, 19 mesi dopo, la Cina rimane in gran parte chiusa ai viaggi leisure sul lungo raggio, in entrata e in uscita, nonostante 75 Paesi abbiano aperto le loro frontiere – seppur con le inevitabili cautele – ai viaggiatori cinesi. Un nuovo sondaggio di Dragon Trail, descrive un quinto dei viaggiatori cinesi come “ansioso di viaggiare non appena ce ne sarà la possibilità”, mentre il 43% viaggerebbe con cautela (a marzo era il 31%) e il 32% aspetterebbe ancora (era il 39% sei mesi fa).

    Sojern, leader mondiale tra le piattaforme di marketing digitale per il turismo, segnala che le prenotazioni di voli in Italia segnano un incremento del 101% ad ottobre, mentre quelle alberghiere si attestano sul +103%. Crescite importanti rispetto ad un 2020 che, tuttavia va ricordato, era decisamente incerto nel periodo autunnale.
    Le prenotazioni di voli sono per il 70% originate dal mercato interno, spagnolo e francese ed il mercato statunitense torna ad affacciarsi nella ricerca di voli per l’Italia (il 5,7% di coloro che cercano uno spostamento verso l’Italia sono statunitensi). Anche il consolidato mercato della Germania ritorna sul podio, al terzo posto tra coloro che cercano l’Italia in autunno.